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    MotoGp, Bagnaia: “Ducati a un livello incredibile. Quartararo il rivale numero 1”

    ROMA – “Non dobbiamo nasconderci, è chiaro che il nostro obiettivo è vincere il titolo. Sarà importante essere competitivi da subito, poi si vedrà”. La motivazione non manca a Pecco Bagnaia, che in vista della stagione 2022 di MotoGp ha mostrato di non aver perso di vista l’obiettivo dopo il secondo posto dell’ultimo anno. Il pilota torinese, che proprio ieri ha rinnovato il suo contratto con Ducati fino al 2024, he evidenziato l’ottima situazione del team quando il campionato è ormai alle porte: “La moto è a un livello incredibile, la squadra pure – ha detto il pilota Ducati ai microfoni di Sky Sport -. Arrivo sicuramente più pronto rispetto all’anno scorso, ero più in difficoltà, ho dovuto fare più esperienza, ho fatto degli errori da cui trarre insegnamento. Quartararo sarà il rivale numero 1, poi ci sono Marquez, Pol, Espargarò, Miller, Morbidelli…Vedremo dopo qualche gara come sarà la situazione, ma noi di sicuro siamo molto competitivi”.
    Sui test
    “I test si chiamano così proprio perché bisogna provare tante cose, ci siamo concentrati sul cercare di capire la nuova moto e secondo me piano piano abbiamo trovato qualcosa in più – ha detto Bagnaia parlando dei test svolti tra Sepang e Mandalika -. Non era semplice, a Mandalika il tempo è stato complicato, ma abbiamo fatto tutto il lavoro, sono contento, ho fato una tipologia di test che si faceva anni fa, quando i tempi contavano meno”. Poi, sul rapporto con Jack Miller, compagno di squadra in Ducati: “Con Miller ho un bellissimo rapporto, ci conosciamo bene, ci aiutiamo sempre, anche nei test è stato fondamentale avere uno come lui al mio fianco. Mi piacerebbe molto continuare con lui, è molto forte e si merita la conferma. Ma è una scelta di Ducati, ci sono tanti giovanni che stanno spingendo per arrivare alla seconda sella. Spero che riesca a conquistarla Jack”.

    Su Rossi
    “In Malesia la prima sera mi ha fatto effetto vedere la vecchia squadra di Valentino senza di lui. Ma ci sta aiutando tanto, anche se non è più in pista – ha detto Pecco parlando di Valentino Rossi, ritiratosi a novembre 2021 -. Italiani? Tutti saranno protagonisti, vanno forte, porteranno a casa bei risultati. Sarebbe bello lottare per il titolo con altri piloti italiani. La grandezza di Vale è di aver trasmesso la sua passione alla gente, mi piacerebbe un giorno avere un pubblico simile al suo. Non è facile, bisogna ottenere grandissimi risultati, ma penso di essere riuscito l’anno scorso a entrare nel cuore della gente, mi piacerebbe continuare così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Meregalli: “Quartararo riceve altre offerte, faremo il possibile”

    ROMA – La Yamaha sta cercando di raggiungere un accordo con Fabio Quartararo per il rinnovo del suo contratto, che – come quello di tanti piloti – non presenta una scadenza a lungo termine. La Ducati schiererà Bagnaia in pista fino al 2024, Marc Marquez sarà della Honda per altre tre stagioni, stessa cosa Brad Binder (KTM Red Bull) e Franco Morbidelli (Yamaha). Una situazione che spinge la casa di Iwata a voler chiudere il fretta l’accordo con il francese: “Quartararo – ha infatti detto al portale ufficiale della MotoGp Massimo Meregalli, team director di Monster Energy Yamaha – è la nostra priorità. Siamo in contatto con il suo entourage e cercheremo di trovare un modo per raggiungere l’accordo”.
    Il commento di Meregalli
    Dunque non è detto che il futuro di Fabio Quartararo sia ancora con la Yamaha. Con il francese che sta ricevendo offerte da altre scuderie, cosa che viene confermata dallo stesso Meregalli, che ha detto: “È vero che ha ricevuto proposte, ma siamo fiduciosi e stiamo facendo il possibile per assicurarlo per i prossimi due anni o anche di più. Sicuramente valuterà tutte le opzioni e poi sceglierà la migliore”. Il tempo scorre e la prima tappa della MotoGp 2022 (Qatar, 6 marzo) si avvicina, con un accordo difficile da raggiungere una volta iniziata la stagione. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Meregalli su Quartararo: “Finché non firma, la porta è aperta”

    ROMA – Mentre solo quattro piloti in MotoGp hanno contratti con scadenze a lungo termine, la Yamaha sta cercando di blindare Fabio Quartararo, campione del mondo in carica. La Ducati ha infatti raggiunto un accordo fino al 2024 con Bagnaia, Marc Marquez sarà della Honda per altre tre stagioni, stessa cosa Brad Binder (KTM Red Bull) e Franco Morbidelli (Yamaha). Una situazione che spinge la casa di Iwata a voler chiudere il fretta l’accordo con il francese: “Quartararo – ha infatti detto al portale ufficiale della MotoGp Massimo Meregalli, team director di Monster Energy Yamaha – è la nostra priorità. Siamo in contatto con il suo entourage e cercheremo di trovare un modo per raggiungere l’accordo”.
    Le parole di Meregalli
    Dunque non è detto che il futuro di Fabio Quartararo sia ancora con la Yamaha. Con il francese che sta ricevendo offerte da altre scuderie, cosa che viene confermata dallo stesso Meregalli, che ha detto: “È vero che ha ricevuto proposte, ma siamo fiduciosi e stiamo facendo il possibile per assicurarlo per i prossimi due anni o anche di più. Sicuramente valuterà tutte le opzioni e poi sceglierà la migliore”. Una preoccupazione in più questa per la scuderia dei tre diapason, che farà di tutto per assicurarsi il suo campione anche per la stagione 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Bagnaia da Mondiale. L'eredita di Valentino Rossi resta”

    ROMA – Carmelo Ezpeleta ha parlato in un’intervista ai microfoni di Sky Sport, a poche settimane dall’avvio del Mondiale 2021 di MotoGp. Il CEO di Dorna ha parlato a poche ore dal rinnovo di Pecco Bagnaia, il quale ha prolungato il suo accordo con Ducati fino al 2024. “Ducati e Bagnaia coppia da mondiale? Sì, ha finito benissimo e parte tra i favoriti – ha detto -. Marquez? L’ho visto a Madrid e l’ho trovato molto bene. Il sorriso è come prima, dovrà cambiare un pò il suo sistema di guida, il braccio non è ancora al meglio ma la moto che gli hanno fatto gli piace ed è molto buona, è uno dei favoriti per il titolo”.
    Su Rossi
    Ezpeleta ha anche parlato del ritiro di Valentino Rossi, avvenuto al termine della scorsa stagione: “Abbiamo la fortuna che quello ha creato Valentino rimane. L’eredità che ha lasciato resta e dovremo gestirla bene. Rossi ha allargato l’interesse sul motomondiale”. Infine, qualche battuta sugli obiettivi futuri: “La scommessa per il futuro è far conoscere i nuovi piloti. Il format? con 22 gare e 24 piloti siamo a posto. Sulla sicurezza io penso che l’applicazione delle regole sia importante, così come lo è che i giovani della Moto2 e della Moto3 sappiano cosa si deve e cosa non si deve fare in pista. Spero che la Fim renda le regole chiare, a loro spetta farle applicare”.   LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Ducati e Bagnaia sono da Mondiale”

    ROMA – “Ducati e Bagnaia coppia da mondiale? Sì, ha finito benissimo e parte tra i favoriti. Marquez? L’ho visto a Madrid e l’ho trovato molto bene. Il sorriso è come prima, dovrà cambiare un pò il suo sistema di guida, il braccio non è ancora al meglio ma la moto che gli hanno fatto gli piace ed è molto buona, è uno dei favoriti per il titolo”. Lo ha detto Carmelo Ezpeleta in un’intervista ai microfoni di Sky Sport, a poche settimane dall’avvio del Mondiale 2021 di MotoGp. Il CEO di Dorna ha parlato a poche ore dal rinnovo di Pecco Bagnaia, il quale ha prolungato il suo accordo con Ducati fino al 2024.
    Su Valentino Rossi
    Ezpeleta ha anche parlato del ritiro di Valentino Rossi, avvenuto al termine della scorsa stagione: “Abbiamo la fortuna che quello ha creato Valentino rimane. L’eredità che ha lasciato resta e dovremo gestirla bene. Rossi ha allargato l’interesse sul motomondiale”. Infine, qualche battuta sugli obiettivi futuri: “La scommessa per il futuro è far conoscere i nuovi piloti. Il format? con 22 gare e 24 piloti siamo a posto. Sulla sicurezza io penso che l’applicazione delle regole sia importante, così come lo è che i giovani della Moto2 e della Moto3 sappiano cosa si deve e cosa non si deve fare in pista. Spero che la Fim renda le regole chiare, a loro spetta farle applicare”.   LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “La mia altezza mi causa problemi in sella”

    ROMA – Ogni fattore in MotoGp può essere quello vitale per una buona performance. Le gallerie del vento, nei quartier generali delle scuderie, sfornano ogni anno componenti aerodinamiche sempre più innovative. A volte può essere però il pilota stesso a costituire un elemento di attrito e questo succede – ad esempio – quando presenta un’altezza importante. Come nel caso di Luca Marini (VR46 Racing Team) che, con i suoi 184 centimetri, è il pilota più alto della classe regina. “Sto ancora lavorando – ha detto il fratello di Valentino Rossi in un’intervista riportata da “motorsport-total.com” – alla mia posizione sulla moto. Penso di essere peggio di Lorenzo, perché esigo tanto dalla Ducati (scuderia che fornisce il motore al team del Dottore, ndr)”.
    Le parole di Marini
    Jorge Lorenzo (171 centimetri) ha infatti iniziato a vincere con la Yamaha solo quando trovò l’assetto giusto tra sella e serbatoio per una seduta confortevole e performante. Un aspetto cruciale per Marini, che dice: “Una seduta comoda mi fa perdere qualcosa sul rettilineo. Velocità che nei test non serviva, ma nei Gran Premi sì”. Un altro fattore vitale per un pilota molto alto come Marini è il peso, da tenere sempre sotto controllo per non perdere reattività e accelerazione sulla moto. Non solo però Marini. Sì perché ci sono altri “giganti” in MotoGp, come il campione del mondo 2020 Joan Mir (1,81m) e Aleix Espargaro (1,80m). Mentre è Andrea Dovizioso, 1,65 metri, il pilota meno alto in griglia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Sto lavorando tanto sulla seduta in sella”

    ROMA – Oggigiorno in MotoGp ogni dettaglio può fare la differenza. La crescente attenzione data alla parte aerodinamica spinge i team a cercare soluzioni sempre più innovative. A volte può essere però il pilota stesso a costituire un elemento di attrito e questo succede – ad esempio – quando presenta un’altezza importante. Come nel caso di Luca Marini (VR46 Racing Team) che, con i suoi 184 centimetri, è il pilota più alto della classe regina. “Sto ancora lavorando – ha detto il fratello di Valentino Rossi in un’intervista riportata da “motorsport-total.com” – alla mia posizione sulla moto. Penso di essere peggio di Lorenzo, perché esigo tanto dalla Ducati (scuderia che fornisce il motore al team del Dottore, ndr)”.
    Il problema di Marini
    Jorge Lorenzo (171 centimetri) ha infatti iniziato a vincere con la Yamaha solo quando trovò l’assetto giusto tra sella e serbatoio per una seduta confortevole e performante. Un aspetto cruciale per Marini, che dice: “Una seduta comoda mi fa perdere qualcosa sul rettilineo. Velocità che nei test non serviva, ma nei Gran Premi sì”. Un altro fattore vitale per un pilota molto alto come Marini è il peso, da tenere sempre sotto controllo per non perdere reattività e accelerazione sulla moto. Dopo Marini, i piloti più alti in MotoGp sono il campione del mondo 2020 Joan Mir (181 centimetri) e Aleix Espargaro (180). Mentre il pilota meno slanciato è Andrea Dovizioso, alto 1,65 metri. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Sarà il campionato più difficile di sempre”

    ROMA – Dopo il terzo posto a Silverstone di Aleix Espargaro, l’Aprilia vuole ora il gradino più alto del podio. Ed è proprio lo spagnolo – le cui parole sono riportate da motorsport.com – fissare l’obiettivo: “Sarà molto difficile, ma proveremo a vincere una gara in MotoGp. Penso che questo sarà il campionato più difficile di sempre, il livello dei piloti e dello moto è incredibile, ma siamo vicini più che mai a questo obiettivo”. Il suo compagno di scuderia sarà Maverick Vinales, alla sua prima stagione intera con la casa di Noale, per una line-up Aprilia più che promettente.
    Le parole di Aleix Espargaro
    Per giunta, i test ufficiali di Mandalika hanno rilevato gli ottimi tempi dell’Aprilia, che si prepara all’esordio in Qatar, in programma il prossimo 6 marzo. “È difficile dire – ha aggiunto Espargaro – cosa mi renderebbe soddisfatto. Nel 2022 potrei finire in top 6 e comunque non essere contento del risultato. Sono sempre ambizioso, forse troppo. La cosa più importante è però svolgere un lavoro appagante e migliore rispetto a quello dell’anno scorso”. Il “Capitano” però fa notare la necessità di mantenere la testa sulle spalle: “Non si può arrivare ottavi nel 2021 e vincere il campionato nel 2022. Superare i 200 punti e arrivare tra i primi sei sarebbe un ottimo risultato”. LEGGI TUTTO