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    MotoGp, Poncharal: “Oliveira e Binder i nostri riferimenti”

    ROMA – Archiviato il 2021, anno non semplice per i piloti in sella alla KTM, il proprietario di Tech3 KTM Factory Racing Herve Poncharal è pronto a ripartire e si gode i suoi nuovi gioielli. Si tratta dei rookies Remy Gardner e Raul Fernandez, rispettivamente primo e secondo classificato dell’ultimo Mondiale di Moto2: “I contatti sono iniziati in primavera, li volevano tutti – ha dichiarato il manager francese a Speedweek, focalizzandosi in particolare sullo spagnolo – E’ un diamante grezzo, dispone di un talento sconfinato”. I due esordienti in MotoGp gareggeranno per il team satellite della KTM.
    Le ambizioni di Poncharal
    “Non vediamo l’ora che cominci la stagione in Qatar. Remy può vantare più esperienza di Raul in quanto è più anziano e l’anno scorso ha usato tale esperienza molto bene in Moto2, spingendo quando serviva. Vedremo il livello raggiunto dai due visto che abbiamo un campo estremamente competitivo quest’anno – ha aggiunto Poncharal – I nostri riferimenti saranno Binder e Oliveira, che guidano le stesse moto e sono in grado di lottare per il titolo. Inoltre, entrambi hanno già vinto gare in MotoGp in passato. Se non dovessimo essere troppo lontani, allora anche la Top 5 sarebbe a portata di mano”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Mondiale 2021? Quartararo si è tolto un peso”

    ROMA – Sei anni dopo l’ultima volta, nel 2015 con Jorge Lorenzo, la Yamaha è tornata a trionfare in MotoGp e lo ha fatto con Fabio Quartararo. Il pilota francese approcerà dunque il 2022 da campione in carica e tenterà di concedere il bis. In occasione della presentazione del team per la nuova stagione, ha preso la parola il managing director Lin Jarvis, entusiasta per il recente trionfo nella classe regina. A suo dire, però, si tratta solamente di un punto di partenza verso un futuro ancora più roseo. Jarvis ha quindi parlato delle ambizioni del team con un focus sui piloti, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.
    Il commento di Jarvis
    “Il nostro obiettivo? Vincere sia il titolo piloti che il titolo costruttori. Ovviamente non sarà facile, ma abbiamo due piloti veramente forti. Penso che Quartararo si sia tolto un peso vincendo il Mondiale. Mi aspetto dunque che sia ancora più forte nel 2022. Sono convinto che anche Morbidelli riuscirà a riscattarsi dopo un 2021 complicato”. Così Jarvis, che non nasconde le ambizioni del team, ma allo stesso tempo è consapevole che non sarà una passeggiata di salute: ““Al termine di ogni stagione si azzera tutto, perciò dovremo cercare di essere veloci ma anche di conquistare punti pesanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis su Quartararo: “Si è tolto un peso vincendo il Mondiale”

    ROMA – Ripetere il 2021 non sarà facile per la Yamaha, capace di trionfare sia in MotoGp che in Superbike, rispettivamente con Quartararo e Razgatliouglu. La casa nipponica tuttavia ci riproverà e sta lavorando duramente per arrivare pronta all’appuntamento. In occasione della presentazione del team per il 2022, ha preso la parola il managing director Lin Jarvis, entusiasta per il recente trionfo nella classe regina, che mancava dal 2015. A suo dire, però, si tratta solamente di un punto di partenza verso un futuro ancora più roseo. Jarvis ha quindi parlato delle ambizioni del team con un focus sui piloti, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.
    Le ambizioni della Yamaha
    “Penso che Quartararo si sia tolto un peso vincendo il Mondiale. Mi aspetto dunque che sia ancora più forte nel 2022. Al termine di ogni stagione si azzera tutto, perciò dovremo cercare di partire bene fin da subito. Sarà fondamentale essere veloci ma anche conquistare punti pesanti – ha detto Jarvis, prima di spiegare fin dove vuole arrivare la Yamaha – Il nostro obiettivo? Vincere titolo piloti e titolo costruttori. Ovviamente non sarà facile, ma abbiamo due piloti veramente forti. Sono convinto che anche Morbidelli riuscirà a riscattarsi dopo un 2021 complicato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira: “Campionato incentrato sui dettagli, le moto sono grandiose”

    ROMA – Tutto pronto per la nuova stagione di MotoGp, che scatterà il 6 marzo in Qatar e vedrà protagonisti numerosi piloti. Tra questi Miguel Oliveira, in sella alla KTM e pronto a migliorare il 14° posto ottenuto nel 2021. Come riporta Motorsport-total.com, il portoghese ha sottolineato l’equilibrio che regna al momento nella classe regina delle moto. Non a caso, gli ultimi test della pre-season in Indonesia hanno messo in risalto un divario di tempi minimo tra i top team, con ben 19 piloti racchiusi in appena un secondo.
    Il pensiero di Oliveira
    “Non mi sento di dire che se passassi ad un altro moto i miei risultati cambierebbero radicalmente. E’ fondamentale continuare a lavorare e capire cosa possiamo migliorare sulla nostra moto – così sulla KTM il pilota lusitano, che poi ha aggiunto – Sarà un campionato in cui faranno la differenza i dettagli. Tutte le moto sono grandiose in questo momento e molto vicine tra loro. Bisogna scoprire ciò di cui ha bisogno ogni pilota, il quale deve adattarsi alla moto. E’ fondamentale il lavoro di squadra per limare tutti i dettagli”. Non vede l’ora – dunque – che scatti la nuova stagione Oliveira, determinato a stupire e desideroso di vincere come il connazionale Cristiano Ronaldo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira: “Moto fantastiche, faranno la differenza i dettagli”

    ROMA – Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione di MotoGp, che vedrà ai nastri di partenza tanti piloti determinati a far bene. Tra questi c’è Miguel Oliveira, in sella ad una KTM, che vuole migliorare il 14° posto ottenuto nel 2021. Come riporta Motorsport-total.com, il portoghese ha sottolineato l’equilibrio che regna al momento nella classe regina delle moto. Non a caso, gli ultimi test della pre-season in Indonesia hanno messo in risalto un divario di tempi minimo tra i top team, con ben 19 piloti racchiusi in appena un secondo.
    Le parole di Oliveira
    “Sarà un campionato in cui faranno la differenza i dettagli – ha detto Oliveira – Tutte le moto sono grandiose in questo momento e molto vicine tra di loro. Bisogna scoprire ciò di cui ha bisogno ogni pilota, il quale deve adattarsi alla moto. E’ fondamentale il lavoro di squadra per limare tutti i dettagli”. In merito alla KTM, il pilota lusitano ha detto: “Non mi sento di dire che se passassi ad un altro moto i miei risultati cambierebbero radicalmente. E’ fondamentale continuare a lavorare e capire cosa possiamo migliorare sulla nostra moto”. Consapevolezza e dedizione per Oliveira, che non vede l’ora di scendere in pista nel 2022 e magari aggiungere altri trofei alla sua personale bacheca. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Piloti nervosi per via del rischio Covid-19”

    ROMA – “E’ un incubo, dobbiamo prestare molta attenzione. Nell’ultimo giorno di test ho dovuto riportare la tuta in azienda perché un mio assistente era risultato positivo. Eppure non abbiamo infranto alcuna regola”. Queste le parole di Jack Miller, pilota della Ducati, non particolarmente fiducioso in vista della prossima stagione di MotoGp. Il pilota australiano non esclude infatti il rischio di saltare qualche gara a causa di un’eventuale positività e, come riportato da Motorsport.com, ha condiviso la sua esperienza con il virus.
    La rassegnazione di Miller
    “Per un pilota non è piacevole dover rinunciare ad un Gran Premio. Tutto ciò ci innervosisce, ma purtroppo non c’è nulla che possiamo fare. E’ proprio il mondo che va così. Ovviamente è bello che il campionato prosegua, ma dobbiamo cercare di rispettare tutte le regole – così Miller riguardo lo spettro Covid- Personalmente, sono risultato positivo in inverno. Nonostante io sia rimasto nella mia fattoria e non sia andato da nessuna parte, sono riuscito a contagiarmi lo stesso. A mio avviso questa situazione influenzerà inevitabilmente la stagione”. Sulla stessa lunghezza d’onda il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo: “Malgrado io abbia contratto il Covid-19 in passato, so di poterlo riprendere. Si tratta di una cosa che non possiamo controllare, rischiamo di contagiarci ovunque”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Rischiare di saltare una gara per il Covid-19 ci innervosisce”

    ROMA – Lo spettro Covid-19 continua ad aleggiare sul mondo dello sport e tutti gli atleti devono prestare molta attenzione ai vari protocolli. Lo sa bene Jack Miller, pilota della Ducati, il quale non esclude il rischio di saltare qualche gara di MotoGp a causa di un’eventuale positività. “Tutto ciò è un incubo. Dobbiamo prestare molta attenzione. Nell’ultimo giorno di test ho dovuto riportare la tuta in azienda perché un mio assistente era risultato positivo. Eppure non abbiamo infranto alcuna regola” ha detto l’australiano, come riportato da Motorsport.com, che poi ha raccontato la sua esperienza con il virus.
    Miller: “Non possiamo fare nulla”
    “Ho contratto il Covid-19 in inverno. Nonostante io sia rimasto nella mia fattoria e non sia andato da nessuna parte, sono riuscito a contagiarmi lo stesso. A mio avviso questa situazione influenzerà inevitabilmente la stagione. Per un pilota non è piacevole dover rinunciare ad un Gran Premio. Tutto ciò ci innervosisce, ma purtroppo non c’è nulla che possiamo fare. E’ proprio il mondo che va così. Ovviamente è bello che il campionato prosegua, ma dobbiamo cercare di rispettare tutte le regole” ha spiegato Miller. Anche il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, si è espresso in merito: “Si tratta di una cosa che noi non possiamo controllare. Malgrado io abbia contratto il Covid-19 in passato, so di poterlo riprendere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Troppo lunghi tre giorni di test, non siamo macchine”

    ROMA – Ancora pochi giorni, appena due settimane, e prenderà il via la nuova stagione di MotoGp. I piloti dei diversi team hanno potuto provare la moto in due sessioni di test, la prima di due giorni a Sepang, in Malesia, e la seconda di tre a Mandalika, in Indonesia. In particolare, l’uscita sull’isola di Lombok ha attirato diverse critiche, non solo per le condizioni della pista, risultata molto sporca, ma anche per la struttura stessa dei test. Tra questi ultimi c’è Aleix Espargaro, che nell’intervista rilasciata a Speedweek.com ha dichiarato: “Non ha affatto senso fare test di tre giorni. Penso che anche i membri della commissione di sicurezza siano stati d’accordo sul fatto che si sarebbero potuti fare più test, ma più di due giorni alla volta secondo me non funzionano”. 
    La proposta di Espargaro
    Lo spagnolo dell’Aprilia ha aggiunto: “Non siamo macchine, alla fine passi solo più tempo ai box. Sarebbe meglio concentrare tutto in due giorni su due piste diverse, se non tre”. Il problema, secondo Espargaro, è che il terzo giorno “siamo stanchi, è normale. Ma il terzo è anche il giorno in cui si prova la simulazione di gara e in cui vuoi provare l’attacco al tempo”.  LEGGI TUTTO