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    MotoGp, Dall'Igna sulla questione gomme: “Non ci hanno chiesto altre verifiche”

    ROMA – Il direttore generale della Ducati, Luigi Dall’Igna è intervenuto sulla questione degli pneumatici uscita negli scorsi giorni riguardo al weekend di Jerez. Il sito “motosportmagazine.com” ha infatti riportato a inizio settimana le accuse di un ingegnere e un team manager di due team della MotoGp, non menzionati, i quali hanno affermato che la vittoria di Pecco Bagnaia nel Gran Premio di Spagna sia arrivata con la pressione della gomma anteriore inferiore al minimo consentito di 1,9 bar. “È vero che esiste un’obbligatorietà minima della pressione, ma in questo momento, utilizzando ogni casa un tipo di sensori di diverso tipo, non si riescono ad acquisire con una certezza assoluta i dati, che non tengono neppure conto dell’errore del sistema di misura, come accade per esempio con i dati rilevati dall’autovelox – ha detto Dall’Igna -. Con sensori di diverso tipo, rischi un metodo di misurazione diverso e, in più, lo stesso metodo di acquisizione dei segnali non è blindato, cosa che permetterebbe a tutti di modificare i dati, prima di trasmetterli alla centralina. Noi in Ducati non lo facciamo, ma non escludo che qualcuno lo abbia fatto, alzando i valori”.
    La risposta di Dall’Igna
    “Noi case costruttrici riunite nella MSMA stiamo discutendo con Michelin, Dorna e Fim per definire quali saranno i sensori che obbligatoriamente tutti dovremo utilizzare e la cui lettura sarà blindata – ha aggiunto Dall’Igna -. Quello della pressione è un tema che riguarda la sicurezza, e noi stiamo molto attenti a rispettarla. Ma se nel posteriore è relativamente facile rientrare nei parametri, all’anteriore è più complicato per il tipo di gara che si disputa, se in scia oppure libero: così, se parti dietro assetti il sistema in un modo diverso da chi parte davanti con pista libera. La banda è molto ristretta, se la pressione è troppo bassa rischi di distruggere la gomma, se troppo alta di non avere grip. Di solito si parte con una pressione più bassa, per arrivare a regime dopo 9/10 giri, stiamo discutendo con Michelin su quali giri e quanti la gomma deve superare per ottenere questa soglia minima”. Il direttore generale di Ducati ha concluso: “Infatti anche da parte nostra non c’è stata nessuna polemica nei confronti di altri piloti di altre Case che hanno vinto una gara. Se cambieremo qualcosa? No, noi continuiamo a lavorare così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Grande feeling con Le Mans”

    ROMA – Andrea Dovizioso parte con fiducia alla rotta del Gran Premio di Francia. Il pilota italiano della Yamaha RNF vuole fare bene Le Manse e questo nuovo fine settimana di MotoGp potrebbe favorirlo: “È davvero una buona pista per me. Ho sempre fatto bene ed ho sempre avuto un buon feeling. Sono felice di correre in Francia e spero in un buon meteo, anche se solitamente non è così, ma resto ottimista”.
    Le parole di Dovizioso
    L’appuntamento francese sulla storica pista di Le Mans arriva dopo una lunga sosta e – soprattutto – dopo i test di Jerez. Dopo il Gran Premio di Spagna, infatti, alle squadrà è stata concessa la giornata di lunedì per svolgere delle prove e raccogliere dati. La Yamaha satellite pare aver sfruttato al meglio questa occasione, specie se si pensa alla pressione messa dal managing director Lin Jarvis. Infatti Dovizioso conclude così la sua preview del Gran Premio: “Tutto sommato sono felice di correre in Francia, dopo i test di Jerez in particolare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Francia: dominio spagnolo nell'ultimo decennio, di Miller l'ultima vittoria

    ROMA – Sul circuito Bugatti di Le Mans va in scena questo weekend il Gran Premio di Francia, valevole per la settima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Dopo una partenza a rilento, Fabio Quartararo ha messo in fila il successo di Portimao e il secondo posto di Jerez, portandosi in testa alla classifica piloti davanti ad Aleix Espargaro ed Enea Bastianini. Anche Pecco Bagnaia ha dato segnali di ripresa, vincendo in Spagna la prima gara del suo 2022 e avvicinandosi alle posizioni di vertice. Così, all’arrivo sul circuito Bugatti, il campionato è più aperto che mai e senza un favorito designato per il titolo, a cui tanti hanno dimostrato di poter ambire.
    I precedenti
    Nell’ultimo decennio, il Gran Premio di Francia è stato prerogativa dei tanti spagnoli saliti alla ribalta in classe regina. Dal 2012 al 2019 nessun’altra nazione è riuscita a portarsi a casa il successo. Il dominio si è interrotto nel 2020 con il trionfo di Danilo Petrucci, mentre nel 2021 a esultare è stato Jack Miller. Il primatista di vittorie da quando la categoria è stata denominata MotoGp è Jorge Lorenzo, per ben cinque volte sul gradino più alto del podio. A quota tre ci sono Marc Marquez e Valentino Rossi. Per Pecco Bagnaia l’unica vittoria sul circuito Bugatti è arrivata in Moto2, nel 2018. Mai vincitore, invece, Fabio Quartararo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Razgatlioglu? Nel team ufficiale non c'è posto per lui”

    ROMA – Approdare in MotoGp è il sogno di ogni pilota e Toprak Razgatlioglu non fa eccezione. Tra il turco campione del mondo in Superbike e la M1 ci sono però alcuni elementi di intralcio. Non ultimo, il probabile addio della Suzuki a fine anno che potrebbe mescolare le carte in tavola. A dare sfiducia a Razgatlioglu ci sono però anche le parole di Lin Jarvis, managing director della Yamaha, che in un’intervista a “Speedweek” ha detto: “Per lui ci sarà un test sulla nostra moto ad Aragon, forse a giugno. Ma non abbiamo posto nel nostro team ufficiale. Una volta viste le sue prestazioni, possiamo offrirgli il nostro posto migliore, nella RNF. Se rifiuta, può restare in Superbike oppure scegliere un altro team”.
    Su Vietti
    Un no netto dunque quello di Jarvis, che sembrerebbe voler virare verso soluzioni diverse. Sempre a “Speedweek”, il manager britannico rivela come Celestino Vietti, pilota italiano Moto2, sia un profilo “decisamente promettente” e ammette di aver sentito anche Paulo Oliveira, padre di Miguel Oliveira, rookie KTM in questa MotoGp. In un’altra dichiarazione invece, questa volta rilasciata a “Motorsport”, Jarvis, che ha intanto fatto chiarezza su Franco Morbidelli, svelato: “A Razgatlioglu abbiamo detto di accelerare: ha quasi 26 anni. Dovrebbe arrivare quanto prima in MotoGp”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso punta Le Mans: “Sempre fatto bene in Francia”

    Occasione Le Mans
    L’appuntamento francese sulla storica pista di Le Mans arriva dopo una lunga sosta e – soprattutto – dopo i test di Jerez. Dopo il Gran Premio di Spagna, infatti, alle squadrà è stata concessa la giornata di lunedì per svolgere delle prove e raccogliere dati. La Yamaha satellite pare aver sfruttato al meglio questa occasione, stando alle parole di Dovizioso che conclude: “Nel complesso, soprattutto dopo i test di Jerez, sono entusiasta di arrivare in Francia questo fine settimana per il settimo round della stagione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: a Le Mans domina la Spagna, ma l'ultima vittoria è di Miller

    ROMA – La MotoGp si sposta a Le Mans per il Gran Premio di Francia, settimo appuntamento stagionale. Dopo una partenza a rilento, Fabio Quartararo ha messo in fila il successo di Portimao e il secondo posto di Jerez, portandosi in testa alla classifica piloti davanti ad Aleix Espargaro ed Enea Bastianini. Anche Pecco Bagnaia ha dato segnali di ripresa, vincendo in Spagna la prima gara del suo 2022 e avvicinandosi alle posizioni di vertice. Così, all’arrivo sul circuito Bugatti, il campionato è più aperto che mai e senza un favorito designato per il titolo, a cui tanti hanno dimostrato di poter ambire.
    Le statistiche
    Nell’ultimo decennio, il Gran Premio di Francia è stato prerogativa dei tanti spagnoli saliti alla ribalta in classe regina. Dal 2012 al 2019 nessun’altra nazione è riuscita a portarsi a casa il successo. Il dominio si è interrotto nel 2020 con il trionfo di Danilo Petrucci, mentre nel 2021 a esultare è stato Jack Miller. Il primatista di vittorie da quando la categoria è stata denominata MotoGp è Jorge Lorenzo, per ben cinque volte sul gradino più alto del podio. A quota tre ci sono Marc Marquez e Valentino Rossi. Per Pecco Bagnaia l’unica vittoria sul circuito Bugatti è arrivata in Moto2, nel 2018. Mai vincitore, invece, Fabio Quartararo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis gela Razgatlioglu: “Non c'è posto per lui nel team ufficiale”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu insegue ancora il suo sogno, quello di diventare un pilota ufficiale Yamaha in MotoGp. Ci sono però alcuni ostacoli tra il turco campione del mondo in Superbike e la M1. Non ultimo, il probabile addio della Suzuki a fine anno che potrebbe mescolare le carte in tavola. A dare sfiducia a Razgatlioglu ci sono però anche le parole di Lin Jarvis, managing director della Yamaha, che in un’intervista a “Speedweek” ha detto: “Per lui ci sarà un test sulla nostra moto ad Aragon, forse a giugno. Ma non abbiamo posto nel nostro team ufficiale. Una volta viste le sue prestazioni, possiamo offrirgli il nostro posto migliore, nella RNF. Se rifiuta, può restare in Superbike oppure scegliere un altro team”.
    Su Vietti e Oliveira
    Sempre a “Speedweek”, il manager britannico rivela come Celestino Vietti, pilota italiano Moto2, sia un profilo “decisamente promettente” e ammette di aver sentito anche Paulo Oliveira, padre di Miguel Oliveira, rookie KTM in questa MotoGp. In un’altra intervista invece, questa volta con “Motorsport”, Jarvis, che ha intanto blindato Franco Morbidelli, ha aggiunto: “A Razgatlioglu abbiamo suggerito di muoversi in fretta: quest’anno avrà 26 anni. Quindi, se ha intenzione di venire in MotoGp deve farlo presto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin su Valentino Rossi: “Vorrei essere come lui”

    ROMA – Nonostante si sia ritirato, Valentino Rossi continua ad essere un punto di riferimento per i piloti MotoGp. In un’intervista a “soymotero.net” Jorge Martin, pilota Pramac, ha scherzato sull’attuale condizione del Dottore, ritiratosi a novembre e al momento impegnato nel campionato GT World Challenge Europe, ma lontano dalle pressioni del Motomondiale dopo 26 anni: “Se non fossi Jorge Martin vorrei essere chiaramente Valentino Rossi: sarei in pensione e mi goderei la vita”. Scherzi a parte, lo spagnolo fa i conti con una Desmosedici che finora gli ha portato solo 28 punti, a fronte però di due pole e due prime file del 2022.
    I punti deboli di Martin
    Lo spagnolo del team Pramac ha poi parlato della stagione in corso: “Abbiamo stabilità in frenata: è un punto di forza con la velocità massima. Rispetto alle altre moto però non giriamo bene e stiamo lavorando duramente su questa cosa. Essendo io piccolino per me è ancora più difficile svoltare. Sono esplosivo sul giro secco, ma in gara manca sempre qualcosa”. Per Martin è già tempo per parlare di futuro: “L’obiettivo è continuare con la Ducati. Non so se il mio manager sta avendo colloqui con altri team”. LEGGI TUTTO