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    MotoGp, Miller torna in KTM: ufficiale d'addio alla Ducati

    ROMA – Jack Miller dice addio alla Ducati e si trasferisce in KTM. L’australiano, dopo il secondo posto nel campionato del mondo Moto3 del 2014, torna così alla casa austriaca che lo aveva lanciato nel Motomondiale. Il 27enne condividerà il box con Brad Binder ricongiungendosi anche con Francesco Guidotti, team manager KTM, dopo aver lavorato con l’italiano per tre dei suoi otto anni in MotoGp.
    L’addio di Miller
    Un rapporto, quello del pilota australiano con Ducati, fatto di tante gioie ma senza la ciliegina sulla torta di un mondiale piloti. Nonostante questo, però, Miller rimarrà legato alla Rossa di Borgo Panigale come ammesso dallo stesso pilota nel comunicato di addio alla casa italiana: “Sono stati cinque anni davvero importanti per me: insieme a Ducati ho ottenuto diversi podi, tra cui due vittorie che non dimenticherò mai. Oltre ai due titoli costruttori e al titolo squadre, lo scorso anno ho chiuso quarto nel mondiale ed è stato il mio miglior risultato di sempre in MotoGP. Insieme al Pramac Racing Team e al Ducati Lenovo Team sono cresciuto molto come pilota e anno dopo anno mi sono sempre sentito la versione migliore di me stesso”, le sue parole. Il 27enne guarda però già al futuro: “Nella prossima stagione ci sarà un’altra sfida per me, nel presente però voglio chiudere la stagione nel miglior modo possibile. Voglio dire grazie a tutta la Ducati Corse, alla mia squadra, a Gigi, a Paolo, a Davide e a tutte quelle le persone che mi hanno aiutato in questi cinque anni”, ha chiosato Miller. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, ufficiale: Miller lascia Ducati, nel 2023 correrà con KTM

    ROMA – Jack Miller, alla fine del 2022, lascerà la Ducati per salire in sella a KTM, team con il quale ha firmato un accordo fino al 2024. L’australiano ritorna così con la casa austriaca dopo aver ottenuto il secondo posto nel campionato del mondo Moto3 del 2014. Il 27enne condividerà il box con Brad Binder ricongiungendosi anche con Francesco Guidotti, team manager KTM, dopo aver lavorato con l’italiano per tre dei suoi otto anni in MotoGp.
    Il saluto dell’australiano
    Un rapporto, quello del pilota australiano con Ducati, fatto di tante gioie ma senza la ciliegina sulla torta di un mondiale piloti. Nonostante questo, però, Miller rimarrà legato alla Rossa di Borgo Panigale come ammesso dallo stesso pilota nel comunicato di addio alla casa italiana: “Sono stati cinque anni davvero importanti per me: insieme a Ducati ho ottenuto diversi podi, tra cui due vittorie che non dimenticherò mai. Oltre ai due titoli costruttori e al titolo squadre, lo scorso anno ho chiuso quarto nel mondiale ed è stato il mio miglior risultato di sempre in MotoGP. Insieme al Pramac Racing Team e al Ducati Lenovo Team sono cresciuto molto come pilota e anno dopo anno mi sono sempre sentito la versione migliore di me stesso”, le sue parole. Poi una battuta sul futuro: “Il prossimo anno affronterò una nuova sfida, ma ora voglio pensare a concludere questa ultima stagione che mi resta con la mia squadra nel miglior modo possibile. Ringrazio tutta Ducati Corse, il mio team, Gigi, Paolo, Davide e tutte le persone che hanno lavorato insieme a me in queste cinque stagioni insieme” conclude Miller, pronto a tuffarsi nella nuova avventura. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Simón rincuora Espargaro: “Nel 2009 mi è successa la stessa cosa”

    ROMA – Resta l’amaro in bocca ad Aleix Espargaro dopo il guaio al Gran Premio di Catalogna. Il pilota di Aprilia, convinto che la gara fosse già finita mentre mancava ancora un giro alla bandiera a scacchi, ha perso una preziosa seconda piazza nella gara di casa, chiudendo quinto al traguardo. Uno svarione successo sempre a Barcellona nel 2009 anche a Julián Simón, ex pilota del Motomondiale e ora preparatore di Fabio Quartararo, che ad “AS” ha detto: “Vorrei abbracciarlo, perché deve essere molto arrabbiato. Aveva conquistato il secondo posto e sta dimostrando di essere un grande pilota che sta portando l’Aprilia al vertice”.
    Punti pesanti
    L’ex classe 125, 250 e Moto2 racconta la sua esperienza, molto simile a quella di Espargaro: “Io ero così concentrato che quando ho tagliato il traguardo mi sono accorto che non c’era la bandiera a scacchi. Credo che a lui sia successa la stessa cosa. La concentrazione è talmente estrema che non vedi più la bandiera a scacchi”. Alla fine, il titolo per Simón in 125 è comunque arrivato, ma Espargaro è in MotoGp: “I nove punti persi potrebbero costargli caso. La notte dopo la gara deve essere stata complicata. Possiamo sbagliare tutti, siamo umani e lui deve essere forte“, ha provato a consolarlo Simón. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira rivela: “Meeting con il team Gresini per il 2023”

    ROMA – Miguel Oliveira, pilota della KTM in MotoGp, scopre le carte sul suo futuro ai microfoni di “Sky Sport”. Il portoghese, che ha già detto alla scuderia austriaca di non voler accettare un posto nel team satellite Tech3, sembra vicino al team Gresini: “Il mio proposito è passare a una moto competitiva e la Ducati lo è in questo momento. Il team Gresini sembra avere un posto libero per il 2023. C’è stato un piccolo meeting conoscitivo per conoscerci, ma non c’è ancora niente di concreto e per il futuro resta tutto aperto. Il mio obiettivo comunque è salire in sella a una moto che può vincere”, ha infatti confessato.
    Il 2023 di Bastianini
    Il presunto posto libero a cui Oliveira fa riferimento è quello che si starebbe preparando a lasciare Enea Bastianini. Il pilota del team Gresini è infatti in corsa per un posto nella Ducati ufficiale, che però non ha ancora deciso con chi andrà a sostituire Jack Miller. Il riminese è infatti insediato da Jorge Martin, a podio a Montmelò, mentre Bastianini è caduto per il secondo Gran Premio consecutivo. Stando così le cose, a Oliveira non resta che fare il tifo per il pilota romagnolo: più Bastianini farà bene, più la Ducati sarà infatti convinta e rapida a blindarlo per il 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira allo scoperto: “Contatti con il team Gresini, sembra avere un posto libero”

    ROMA – “Il mio obiettivo è guidare una moto competitiva e in questo momento la Ducati lo è. Il team Gresini sembra avere un posto libero per il 2023. C’è stato un piccolo meeting conoscitivo per conoscerci, ma non c’è ancora niente di concreto e per il futuro resta tutto aperto. Il mio obiettivo comunque è salire in sella a una moto che può vincere”. Così ai microfoni di “Sky Sport” Miguel Oliveira, pilota della KTM in MotoGp, che ha già comunicato alla scuderia austriaca che non accetterà un posto nel team satellite Tech3.
    Rebus Ducati
    Il presunto posto libero a cui Oliveira fa riferimento è quello che si starebbe preparando a lasciare Enea Bastianini. Il pilota del team Gresini è infatti in corsa per un posto nella Ducati ufficiale, che però non ha ancora deciso con chi andrà a sostituire Jack Miller. Il riminese è infatti insediato da Jorge Martin, a podio a Montmelò, mentre Bastianini è caduto per il secondo Gran Premio consecutivo. Insomma, il destino di Oliveira non è solo nelle sue mani ed è legato alla situazione in casa Ducati, che deve effettuare una scelta per l’anno prossimo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Simòn consola Espargaro: “Errore simile al mio nel 2009”

    ROMA – Aleix Espargaro ha ancora negli occhi l’errore commesso nel Gran Premio di Catalogna. Il pilota Aprilia ha mancato il secondo posto dopo aver rallentato convinto di aver finito la gara, mentre mancava ancora un giro alla bandiera a scacchi. Uno svarione successo sempre a Barcellona nel 2009 anche a Julián Simón, ex pilota del Motomondiale e ora preparatore di Fabio Quartararo, che ad “AS” ha detto: “Vorrei abbracciarlo, perché deve essere molto arrabbiato. Aveva conquistato il secondo posto e sta dimostrando di essere un grande pilota che sta portando l’Aprilia al vertice”.
    Le parole di Simón
    L’ex classe 125, 250 e Moto2 racconta la sua esperienza, molto simile a quella di Espargaro: “Io ero così concentrato che quando ho tagliato il traguardo mi sono accorto che non c’era la bandiera a scacchi. Credo che a lui sia successa la stessa cosa. La concentrazione è talmente estrema che non vedi più la bandiera a scacchi”. Alla fine, il titolo per Simón in 125 è comunque arrivato, ma Espargaro è in MotoGp: “Questi nove punti invece possono metterlo in una posizione più delicata. La notte successiva all’errore è un brutto momento. Ma deve essere forte, perché siamo umani e tutti possiamo sbagliare“, ha concluso il coach del francese campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Meregalli: “Le novità provate sono inadatte al Sachsenring”

    ROMA – Dai test di Barcellona della MotoGp la Yamaha non esce con aggiornamenti che andranno a stravolgere la M1. Massimo Meregalli, team director della casa di Iwata, si prepara così al Gran Premio di Germania dove la Yamaha dovrebbe presentarsi ancora con il pacchetto base. “È stata una lunga giornata. Non avevamo – dice l’italiano – novità da provare, ma cerchiamo sempre il massimo del potenziale. Abbiamo provato un paio di assetti che pensavamo potessero funzionare al Sachsenring, ma alla fine non ne siamo rimasti molto soddisfatti. Almeno lo sappiamo, ma siamo comunque a buon punto”.
    Le parole di Quartararo
    Anche il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, non sembra soddisfatto appieno del lavoro svolto in Catalogna: “Non avevamo molte cose da provare. Abbiamo testato ancora il forcellone di Jerez. Abbiamo fatto un grande confronto con due set di gomme. Poi abbiamo portato avanti un programma per cercare di trovare un po’ più di potenza. Per Michelin abbiamo provato un nuovo pneumatico e un nuovo setup. Abbiamo lavorato così. Non è stata né una giornata negativa, né una spettacolare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Il recupero di Marquez sarà graduale e controllato”

    ROMA – “L’intervento è perfettamente riuscito, il dottor Sotelo era soddisfatto e Marquez è già tornato a casa. Il suo recuperò inizierà lentamente e rispettando le indicazioni cliniche. È bello che sia giò in Spagna e che possa iniziare la riabilitazione”. Così Alberto Puig, team manager della Honda, che annuncia come l’intervento all’avanbraccio di Marc Marquez sia ormai archiaviato. Ora per il pilota di Cervera inizia l’ennesima rincorsa all’idoneità per correre in MotoGp.
    Il lavoro dei medici
    Puig però non vuole mettere fretta all’otto volte iridato e annuncia: “Quando si esce dopo poco tempo dall’ospedale, è una cosa positiva. Il dottore ha detto che Marquez deve fare tutto guadualmente e i controlli con il dottor Antuña in Spagna saranno periodici”. Marquez verrà monitorato sia dal suo medico in Spagna, dunque, sia dal dottor Sotelo, come conferma il team manager: “Si sta lavorando in sincrono e questo è molto importante per noi. La situazione verrà aggiornata all’incirca ogni due o tre settimane. L’obiettivo è la guarigione dell’osso e non vogliamo complicazioni”. LEGGI TUTTO