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    MotoGp, Rivola duro: “Scelta gomme sbagliata, è colpa nostra”

    ROMA – È stato un Gran Premio d’Austria di MotoGp dolceamaro per l’Aprilia. Dopo aver risolto i problemi all’abbassatore in partenza, Aleix Espargaro è riuscito ad arrampicarsi fino a finire in sesta posizione la gara al Red Bull Ring. La casa di Noale ha però montato la gomma soft al posteriore, compromettendo una gara già difficile per lo spagnolo. Massimo Rivola, amministratore delegato dell’Aprilia, ai microfoni di “Motorsport” ammette che il box poteva fare di più: “Abbiamo completamente sbagliato la scelta delle gomme. Sapevamo che ci sarebbero stati dei rischi con la gomma morbida posteriore, ma non ci aspettavamo che il grip calasse così tanto. È colpa nostra, colpa della squadra”.
    Scelte da rivedere
    Ciononostante, Espargaro ha limitato i danni in un weekend che poteva compromettere la sua posizione in classifica piloti. Ma il suo feeling con la moto è stato determinante per il suo sesto posto, complici gli imprevisti che hanno colpito i rivali: “Quella che Aleix ha mostrato – ha aggiunto Rivola – è stata forse una delle migliori gare che abbia mai fatto. Nel Campionato Piloti siamo stati in grado di limitare i danni con un po’ di fortuna, perché Espargaro ha recuperato due posizioni dopo le cadute di Jorge Martin e il default di Enea Bastianini”. Il bilancio di Rivola suona alla fine come una strigliata per tutto il box, che l’anno prossimo dovrà affrontare la sfida della scuderia satellite: “Se non offriamo ai nostri piloti le migliori condizioni per la gara, è deludente. Perché significa che non abbiamo fatto un buon lavoro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Alla Honda do due anni, voglio un progetto vincente”

    ROMA – Ora che potrà tornare in sella a una MotoGp, Marc Marquez non si accontenterà semplicemente di correre: vuole tornare a vincere. Vanno in questo senso le parole pronunciate ai microfoni di “DAZN”, che suonano come un ultimatum per l’Ala Dorata: “Quanto tempo do alla Honda? Due anni, il tempo del mio contratto. Altrimenti…”. L’omero è ora guarito interamente, ma la casa giapponese è in crisi di risultati e Marquez non vuole sfigurare: “Non mi nascondo, ho sempre detto che Honda è il marchio dei miei sogni. Ma finché corro ad alti livelli, voglio un progetto vincente”.
    Le parole di Marquez
    Questa però per Marquez è stata la quarta operazione al braccio destro. Una sfida importante per il suo fisico, specie ora che si avvicina ai trent’anni. “Un braccio con quattro operazioni non sarà mai come uno senza, lo dice l’anatomia. Ma sono felice, perché vedo dei progressi”. “Mio nonno – confessa poi – mi ha suggerito il ritiro, ma gli ho promesso che sarebbe stata la mia ultima possibilità”. In Honda però si deve cambiare musica, specie nei rapporti tra il box e la casa madre in Giappone. Queste infatti le parole finali di Marquez: “La situazione della Honda non è un disastro, è come un puzzle. Io non ho chiesto la testa di nessuno, ma nel modo di lavorare ho la sensazione che si perdano informazioni, che le mail non arrivino a destinazione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rivola ammette: “In Austria abbiamo sbagliato”

    ROMA – L’Aprilia torna dal Gran Premio d’Austria di MotoGp con la sua prima top 10 al Red Bull Ring. Tuttavia, la tappa di Spielberg poteva essere ancor più soddisfacente della sesta posizione raccolta da Aleix Espargaro. Lo spagnolo ha lottato fin dai primi istanti con un abbassatore che non funzionava in partenza, cosa che gli ha fatto subito perdere posizioni. La casa di Noale però ha poi montato la gomma soft al posteriore, una decisione che poi si è rivelata poco felice. Massimo Rivola, amministratore delegato dell’Aprilia, ai microfoni di “Motorsport” ammette che il box poteva fare di più: “Abbiamo completamente sbagliato la scelta delle gomme. Sapevamo che ci sarebbero stati dei rischi con la gomma morbida posteriore, ma non ci aspettavamo che il grip calasse così tanto. È colpa nostra, colpa della squadra”.
    Le parole di Rivola
    Ciononostante, Espargaro ha limitato i danni in un weekend che poteva compromettere la sua posizione in classifica piloti. Ma il suo feeling con la moto è stato determinante per il suo sesto posto, complici gli imprevisti che hanno colpito i rivali: “Quella che Aleix ha mostrato – ha aggiunto Rivola – è stata forse una delle migliori gare che abbia mai fatto. Nel Campionato Piloti siamo stati in grado di limitare i danni con un po’ di fortuna, perché Espargaro ha recuperato due posizioni dopo le cadute di Jorge Martin e il default di Enea Bastianini”. La prospettiva del manager italiano, però, va oltre la gara e sembra guardare al 2023, quando l’Aprilia perderà le concessioni e avrà per la prima volta nella sua storia un team satellite: “Se non offriamo ai nostri piloti le migliori condizioni per la gara, è deludente. Perché significa che non abbiamo fatto un buon lavoro”, ha infatti concluso Rivola. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Morbidelli resta, basta sciocchezze”

    ROMA – “Morbidelli resta con noi, il resto sono solo sciocchezze”. È con queste parole raccolte da “Motorsport” che Lin Jarvis, team manager della Yamaha, rassicura Franco Morbidelli, pilota MotoGp con la M1 ufficiale della casa dei Tre Diapason. In questi giorni in cui il mercato piloti è in fermento, molti addetti ai lavori avevano ipotizzato un addio per il pilota italo-brasiliano, in crisi di risultati, mentre il suo compagno di squadra, Fabio Quartararo, è leader del Motomondiale.
    La situazione di Morbidelli
    Il contratto di Morbidelli scade infatti nel 2023 e Jarvis fa riferimento a questo quando si espone sulla sua permanenza. Tuttavia, lo scenario del mercato piloti si evolve rapidamente e il pilota di Roma ha a suo sfavore una stagione passata nelle retrovie. La Yamaha, d’altro canto, è una moto che ha una spiccata propensione alla fuga, come chiarisce lo stesso Morbidelli: “Sono certo che le nostre posizioni in griglia ci impediscano di ottenere un buon risultato. Ha un enorme impatto sulle nostre prestazioni in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suzuki cerca il sostituto di Mir: spunta l'ipotesi Bassani

    ROMA – Non è un buon momento per la Suzuki in MotoGp. La scuderia di Hamamatsu, dopo aver annunciato il suo addio al Motomondiale nel 2023, sta cercando di terminare al meglio questa stagione. L’infortunio di Joan Mir in Austria sta però complicando la preparazione alla tappa di Misano (4 settembre). Lo spagnolo non sarà infatti disponibile per la tappa italiana, mentre anche il collaudatore Suzuki, Sylvain Guintoli, è alle prese con un infortunio al braccio sinistro. Con anche Petrucci che non potrà correre a Misano (impegnato nella Motoamerica), il box Suzuki avrebbe individuato come sostituto di Mir il pilota italiano di Superbike (team privato Motocorsa), Axel Bassani, come afferma la testata “GPOne”.
    Le condizioni di Mir
    Una nota della Suzuki ha specificato che Mir deve fare i conti con una “lesione dei legamenti talocalcaneali con una piccola avulsione ossea”, un disturbo per cui dovrebbero essere sufficienti 15 giorni di riposo. Ora l’ostacolo tra Bassani e un posto a Misano si chiama regolamento, che impone un sostituto quando passano più di dieci giorni tra una gara e quella successiva. È probabile, però, che venga concessa una deroga alla casa giapponese, ai saluti con il mondo della MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez avvisa la Honda: “Le do due anni di tempo”

    ROMA – “Quanto tempo do alla Honda? Due anni, il tempo del mio contratto. Altrimenti…”. Lascia sospesa così questa frase Marc Marquez, che cerca garanzie dall’Ala Dorata, mentre si avvicina il suo rientro in MotoGp. L’omero è guarito totalmente e lo spagnolo può ora salire in moto, ma la casa giapponese è in crisi di risultati e Marquez non vuole sfigurare. Anzi, vuole tornare alla vittoria, come spiega ai microfoni di “DAZN”: “Non mi nascondo, ho sempre detto che Honda è il marchio dei miei sogni. Ma finché corro ad alti livelli, voglio un progetto vincente”.
    Il consiglio del nonno
    Questa però per Marquez è stata la quarta operazione al braccio destro. Una sfida importante per il suo fisico, specie ora che si avvicina ai trent’anni. “Un braccio con quattro operazioni non sarà mai come uno senza, lo dice l’anatomia. Ma sono felice, perché vedo dei progressi”. “Mio nonno – confessa poi – mi ha suggerito il ritiro, ma gli ho promesso che sarebbe stata la mia ultima possibilità”. Infine, un incoraggiamento alla sua scuderia: “La situazione della Honda non è un disastro, è come un puzzle. Io non ho chiesto la testa di nessuno, ma nel modo di lavorare ho la sensazione che si perdano informazioni, che le mail non arrivino a destinazione”, conclude Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis su Morbidelli: “Resta con noi, il resto sono sciocchezze”

    ROMA – Franco Morbidelli resterà in sella alla sua M1 anche per la MotoGp 2023. “Morbidelli resta con noi, il resto sono solo sciocchezze”, ha infatti detto Lin Jarvis, team manager della Yamaha, ai microfoni “Motorsport”. In questi giorni in cui il mercato piloti è in fermento, molti addetti ai lavori avevano ipotizzato un addio per il pilota italo-brasiliano, in crisi di risultati, mentre il suo compagno di squadra, Fabio Quartararo, è leader del Motomondiale.
    I difetti della M1
    Il contratto di Morbidelli scade infatti nel 2023 e Jarvis fa riferimento a questo quando si espone sulla sua permanenza. Tuttavia, lo scenario del mercato piloti si evolve rapidamente e il pilota di Roma ha a suo sfavore una stagione passata nelle retrovie. Nel pacchetto, c’è però da inclidere anche il fatto che la Yamaha è una moto che dà il meglio in campo aperto: “Sono certo che le nostre posizioni in griglia ci impediscano di ottenere un buon risultato. Ha un enorme impatto sulle nostre prestazioni in gara”, ha infatti affermato Morbidelli stesso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bassani al posto di Mir: l'ipotesi della Suzuki per Misano

    ROMA – La Suzuki cerca un sostituto che possa correre a Misano al posto di Joan Mir. La scuderia di Hamamatsu deve infatti rimediare all’infortunio dello spagnolo in Austria che sta complicando la preparazione alla tappa MotoGp del 4 settembre. Sì, perxché anche il collaudatore Suzuki, Sylvain Guintoli, è alle prese con un infortunio al braccio sinistro. Con anche Petrucci che non potrà correre a Misano (impegnato nella Motoamerica), il box Suzuki avrebbe individuato come sostituto di Mir il pilota italiano di Superbike (team privato Motocorsa), Axel Bassani, come afferma la testata “GPOne”.
    La deroga alla Suzuki
    Una nota della Suzuki ha specificato che Mir deve fare i conti con una “lesione dei legamenti talocalcaneali con una piccola avulsione ossea”, un disturbo per cui dovrebbero essere sufficienti 15 giorni di riposo. Ora l’ostacolo tra Bassani e un posto a Misano si chiama regolamento, che impone un sostituto quando passano più di dieci giorni tra una gara e quella successiva. La speranza della Suzuki è che le si venga concessa una deroga per ovviare a questa situazione, visto il suo imminente addio alla classe regina. LEGGI TUTTO