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    MotoGp, Stoner: “Sarà un fallimento Ducati, anche in caso di Mondiale”

    ROMA – “Oggi continuano ad aggiungere sempre più elettronica e questo serve a correggere solo la forma e non la sostanza della moto. Penso perciò che la Ducati ha fallito nel corso degli anni, a prescindere se riuscirà o meno a vincere il titolo quest’anno. Ecco perché non hanno vinto più campionati”. Sono parole dure queste ai microfoni del podcast “In the Fast Lane” di Casey Stoner, due volte campione del mondo e ultimo pilota a conquistare il titolo iridato con la Ducati. Per l’australiano è necessario tornare a una guida slegata dalle tante componenti elettroniche ora presenti sulle MotoGp. Un aspetto questo che impedirebbe a “questa generazione di comprendere ciò che sta accadendo in un fine settimana: c’è troppa roba elettronica”
    Il racconto di Stoner
    Da quanto Stoner ha vinto il titolo con la Ducati a oggi, però, sono passati quindici anni. Periodo in cui lo sviluppo in classe regina ha fatto passi da gigante. Alcune di queste innovazioni sono state introdotte proprio dalla scuderia italiana, leader del settore che spesso anticipa sul tempo gli avversari. “Quando correvo io dovevo lottare con gli ingegneri perché eliminassero più componenti elettroniche possibili. Così riuscivo a capire come stesse davvero la moto”, insiste però Stoner, che nel Motomondiale ha raccolto 89 podi su 176 gare disputate. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Chi attacca mio fratello non ama le moto”

    ROMA – “Quelli che pensano male di Marc non sono tifosi delle moto, sono fanatici di un pilota e qualunque cosa succede si scagliano contro gli altri. Questa gente non ama il motociclismo”. Così ai microfoni di “AS” Alex Marquez in difesa di suo fratello, Marc Marquez, protagonista nell’avvio caotico del Gran Premio di Aragon di MotoGp che ha causato tre ritiri. Fabio Quartararo, Takaaki Nakagami e lo stesso Marc Marquez sono stati costretti ad abbandonare la gara, con conseguenze nefaste per il francese campione del mondo, che vede ora Francesco Bagnaia ad appena 10 punti dietro di lui. Durante e dopo la gara, i profili social di Marquez sono stati invasi dai fan di Quartararo, che insinuavano come l’azione dell’otto volte campione del mondo fosse premeditata.
    Il commento di Marquez
    Per Alex Marquez i due incidenti non sono stati causati dalle manovre di suo fratello. Il pilota di Cervera infatti afferma: “Il primo incidente, che ha scatenato tutto, credo sia stato generato da Bastianini che è andato largo e Marc si è spaventato e ha cercato di evitarlo. Quartararo voleva passarlo e non ha notato l’esitazione di Marc e hanno avuto un contatto, come può succedere al primo giro”. “Nel secondo incidente – prosegue il futuro pilota Gresini – Marc aveva un pezzo di carena di Fabio nella ruota posteriore e quando ha inserito l’holeshot, la moto è andata verso Nakagami”. “Sono cose che possono succedere. Marc è poi andato a parlare con Fabio”, ha poi concluso Alex Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Mio fratello preda dei fanatici, questi non sono tifosi”

    ROMA – Alex Marquez alza gli scudi a protezione di suo fratello, Marc Marquez finito al centro delle polemiche dopo il Gran Premio di Aragon di MotoGp. “Quelli che pensano male di Marc non sono tifosi delle moto, sono fanatici di un pilota e qualunque cosa succede si scagliano contro gli altri. Questa gente non ama il motociclismo”, ha infatti detto il pilota Honda LRC ai microfoni di “AS”. Il Cabroncito si è reso protagonista dell’avvio caotico ad Aragon che ha causato tre ritiri. Fabio Quartararo, Takaaki Nakagami e lo stesso Marc Marquez sono stati costretti ad abbandonare la gara, con conseguenze nefaste per il francese campione del mondo, che vede ora Francesco Bagnaia ad appena 10 punti dietro di lui. Durante e dopo la gara, i profili social di Marquez sono stati invasi dai fan di Quartararo, che insinuavano come l’azione dell’otto volte campione del mondo fosse premeditata.
    Marquez accusa Bastianini
    Per Alex Marquez i due incidenti non sono stati causati dalle manovre di suo fratello. Il pilota di Cervera infatti afferma: “Il primo incidente, che ha scatenato tutto, credo sia stato generato da Bastianini che è andato largo e Marc si è spaventato e ha cercato di evitarlo. Quartararo voleva passarlo e non ha notato l’esitazione di Marc e hanno avuto un contatto, come può succedere al primo giro”. “Nel secondo incidente – prosegue il futuro pilota Gresini – Marc aveva un pezzo di carena di Fabio nella ruota posteriore e quando ha inserito l’holeshot, la moto è andata verso Nakagami”. Il lo spagnolo poi cerca di smorzare i toni e conclude: “Sono cose che possono succedere. Marc è poi andato a parlare con Fabio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Sto meglio, ma non sarà facile lottare per la vittoria”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone sarò una tappa cardine per i destini della MotoGp 2023. Fabio Quartararo vede la Desmosedici di Francesco Bagnaia ora vicina a -10 e la sua condizione fisica non è al meglio dopo la caduta di Aragon, che ha di fatto riaperto il Motomondiale: “Prima di tutto – afferma il nizzardo – voglio ringraziare i fan per tutti i loro messaggi. Sto meglio, le abrasioni stanno guarendo. Non sarà facile, ma sto facendo il possibile”. Ora la pressione è tutta dalla parte del pilota Yamaha che aggiunge: “Voglio essere in forma per la gara qui e lottare per la vittoria. Spingo sempre al 100% indipendentemente da dove stiamo correndo o dalle circostanze, quindi è qualcosa che farò anche questo fine settimana”.
    Morbidelli su Motegi
    Discorso diverso invece per Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano è entrato solo una volta in top 10, peraltro durante la gara caotica in Indonesia a stagione appena iniziata. Queste le sue impressioni prima della gara di Motegi, che torna in calendario dopo due anni: “È positivo che abbiamo un altro weekend di gara subito dopo il GP di Aragon, quindi possiamo continuare a cercare ciò che mi serve per essere più veloce in curva. È bello tornare finalmente in Giappone per il prima volta dal 2019”. Poi l’ex Honda chiosa: “Mi piace questo circuito e sarà interessante correrci ancora e vedere come modificare i nostri setup di tre anni fa per adattarli alla M1 attuale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez come Capirossi: a Motegi per la terza vittoria di fila

    ROMA – Dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, la MotoGp torna a fare rotta verso il Gran Premio del Giappone. Motegi è una pista dove è difficile imporsi e in pochi sono stati capaci di farlo con continuità. Tra questi c’è Loris Capirossi, autore su Ducati addirittura di tre trionfi consecutivi sulla pista del prossimo Gran Premio tra il 2005 e il 2007: nessuno ha fatto meglio del tre volte campione del mondo. Tuttavia, Marc Marquez, vittorioso nel 2018 e nel 2019 potrebbe eguagliare questo primato, anche se la sua tenuta in gara rappresenta ancora un’incognita. L’otto volte campione del mondo con una vittoria diventerebbe inoltre il pilota con più vittorie a Motegi, visto che è fermo a quota tre assieme a Capirossi, Dani Pedrosa (2011, 2012, 2015) e Jorge Lorenzo (2009, 2013, 2014).
    Duello Bagnaia-Quartararo
    Dal 1963, anno d’esordio della pista nel Motomondiale, al 2003 il Gran premio del Giappone si è quasi sempre svolto a Suzuka, per poi trasferirsi a Motegi. La pista è lunga 4,8 chilometri e conta sei curve a sinistra e otto a destra, oltre a presentare un grande rettilineo tra curva 10 e curva 11 che potrebbe favorire le Ducati. Casey Stoner (2010) e Andrea Dovizioso (2017) sono stati gli ultimi ducatisti a vincere in Giappone, con Francesco Bagnaia che potrebbe interrompere questo digiuno provando a battere Fabio Quartararo, secondo nell’ultima gara disputata a Motegi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Sto guarendo, ma non sarà facile”

    ROMA – “Prima di tutto, voglio ringraziare i fan per tutti i loro messaggi. Sto meglio, le abrasioni stanno guarendo. Non sarà facile, ma sto facendo il possibile”. È con queste parole che Fabio Quartararo si avvicina al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp, fondamentale per le sorti del Motomondiale. Con la caduta del francese ad Aragon, che gli ha causato una vistosa escoriazione al petto, Francesco Bagnaia è arrivato a -10 dal campione del mondo in carica. Ora la pressione è tutta dalla parte del pilota Yamaha che aggiunge: “Voglio essere in forma per la gara qui e lottare per la vittoria. Spingo sempre al 100% indipendentemente da dove stiamo correndo o dalle circostanze, quindi è qualcosa che farò anche questo fine settimana”.
    Le parole di Morbidelli
    Discorso diverso invece per Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano è entrato solo una volta in top 10, peraltro durante la gara caotica in Indonesia a stagione appena iniziata. Queste le sue impressioni prima della gara di Motegi, che torna in calendario dopo due anni: “È positivo che abbiamo un altro weekend di gara subito dopo il GP di Aragon, quindi possiamo continuare a cercare ciò che mi serve per essere più veloce in curva. È bello tornare finalmente in Giappone per il prima volta dal 2019”. “Mi piace questo circuito e sarà interessante correrci ancora e vedere come modificare i nostri setup di tre anni fa per adattarli alla M1 attuale”, conclude poi Morbidelli. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez insegue Capirossi: tris a Motegi possibile

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone è pronto a riabbracciare la MotoGp dopo due anni di stop. Il circuito di Motegi è stato oggetto del desiderio di molti piloti, ma in pochi sono stati capaci di lasciare un segno nella terra del Sol Levante. Tra questi c’è Loris Capirossi, autore su Ducati addirittura di tre trionfi consecutivi sulla pista del prossimo Gran Premio tra il 2005 e il 2007: nessuno ha fatto meglio del tre volte campione del mondo. Tuttavia, Marc Marquez, vittorioso nel 2018 e nel 2019 potrebbe eguagliare questo primato, anche se la sua tenuta in gara rappresenta ancora un’incognita. L’otto volte campione del mondo con una vittoria diventerebbe inoltre il pilota con più vittorie a Motegi, visto che è fermo a quota tre assieme a Capirossi, Dani Pedrosa (2011, 2012, 2015) e Jorge Lorenzo (2009, 2013, 2014).
    Dati e statistiche
    Dal 1963, anno d’esordio della pista nel Motomondiale, al 2003 il Gran premio del Giappone si è quasi sempre svolto a Suzuka, per poi trasferirsi a Motegi. La pista è lunga 4,8 chilometri e conta sei curve a sinistra e otto a destra, oltre a presentare un grande rettilineo tra curva 10 e curva 11 che potrebbe favorire le Ducati. Oltre ai successi di Capirossi, Casey Stoner (2010) e Andrea Dovizioso (2017), nessuno tra i ducatisti ha più vinto in Giappone e Francesco Bagnaia potrebbe approfittarne per avvicinarsi (o magari scavalcare) Fabio Quartararo in classifica piloti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Meteo imprevedibile, a Motegi bisogna fare attenzione”

    ROMA – La MotoGp si avvicina al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa del Motomondiale. La Honda sarà osservata speciale, in quanto per lei sarà l’appuntamento di casa. Però la crisi di risultati mette Marc Marquez e Pol Espargaro in una situazione di ulteriore pressione nei confronti del pubblico di Motegi. Queste le parole dell’otto volte campione del mondo, che questa volta punta a un weekend lineare dopo i problemi di Aragon: “Sono davvero entusiasta di tornare in Giappone, è la gara di casa della Honda, è un circuito divertente e i fan sono sempre incredibili. A Motegi il tempo è imprevedibile, quindi dovremo prestare attenzione. Anche con il cambio di programma, saranno due giornate e mezzo molto intense, ma mi sento bene fisicamente dopo Aragon”.
    I ricordi di Espargaro
    Tra i piloti che hanno deluso di più in questo 2022 c’è Pol Espargaro, che a fine stagione saluterà l’Ala Dorata per ritornare in KTM. “Abbiamo avuto un weekend difficile ad Aragon, ma andare a casa della Honda e ritrovarci con i fan giapponesi ci dà sicuramente una spinta in più”, ha detto lo spagnolo. Espargaro conserva però buoni ricordi del circuito di Motegi e conclude: “L’atmosfera è sempre incredibile in Giappone, quindi voglio continuare a lavorare sodo per dare un bello spettacolo per tutti coloro che ci supportano. Per me è anche una pista speciale perché nel 2013 ho vinto lì il mio campionato Moto2. Voglio dei bei ricordi anche per quest’anno”. LEGGI TUTTO