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    MotoGP, Ducati pigliatutto: è sua anche la classifica team

    SEPANG – Una vittoria fondamentale per Francesco Bagnaia, che allunga a 23 punti il vantaggio su Fabio Quartararo e vede vicino il primo titolo mondiale in MotoGp. Inoltre il successo di Sepang permette matematicamente alla scuderia di Borgo Panigale di festeggare il secondo titolo consecutivo nella classifica team. Queste le parole di un entusiasta Luigi Dall’Igna “Una stagione davvero incredibile – ha spiegato il direttore generale Ducati Corse – aggiungiamo anche la vittoria del titolo squadre: sono felicissimo perché tutti i ragazzi se lo meritano”.
    “A Valencia con la stessa concentrazione”
    Il dirigente Ducati elogia la gara dei due piloti Francesco Bagnaia e Jack Miller. “Una gara difficilissima: Pecco è stato bravissimo e ha vinto soprattutto grazie alla sua partenza straordinaria. Ha saputo tenere testa ad un Bastianini davvero competitivo ed è stata una bella sfida tra i due. Ora bisogna solo tenere i piedi per terra. Dobbiamo arrivare a Valencia con la stessa concentrazione avuta finora. Jack invece si è reso protagonista di una rimonta incredibile e se fosse stato più avanti avrebbe ottenuto qualcosa in più”, conclude Dall’Igna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia quasi campione: “Venite tutti a Valencia”

    Per la corona di re della MotoGP si accetta tutto, anche due settimane di tensione in più. Del resto, se Pecco Bagnaia è uscito vincitore da un weekend che nascondeva un’imboscata dietro ogni angolo, la pesante attesa verso Valencia verrà comunque affrontata meglio. Pecco ha le spalle larghe, quelle di chi ha imparato a vincere anche nei weekend in cui nulla va come previsto: come a Sepang in prova. A sorprendere è stata anche la gara ma, per fortuna del torinese, nel senso opposto, perché con una partenza prodigiosa e una altrettanto eccellente capacità di gestire il duello con Enea Bastianini nel tipico estenuante caldo umido di Sepang, Pecco ha conquistato il settimo successo stagionale, il massimo per un italiano della MotoGP dai tempi del Valentino Rossi iridato. La più grande rimonta nella storia del Motomondiale – dal -91 di metà stagione – non è ancora arrivata a compimento, ma mancano pochi centimetri.
    Invito alla festa
    Quando si è visto sfilare dal missile rosso alla prima staccata, Marc Marquez – che scattava due file davanti a Bagnaia – deve essersi detto: «Questi numeri, una volta, li facevo io». «In effetti è stata la partenza migliore della mia vita» ha detto il leader del Mondiale. Una volta davanti, Pecco ha vissuto la gara auspicata, anche perché Jorge Martin – dopo un avvio con un ritmo infernale, degno della pole da record – gli ha lasciato la leadership volando nella via di fuga di Curva 5. A quel punto è arrivata la nuova replica del duello con Bastianini, da brividi più per chi l’ha visto da fuori – in particolare dal box rosso – che per chi l’ha vissuto da dentro. «Quando Enea mi ha passato, ho pensato a mantenere il mio ritmo, sapevo che il passo non poteva essere tanto migliore. E infatti…» ha proseguito Bagnaia. «Enea andava forte, come sempre, in particolare nei curvoni veloci, io avevo più trazione in uscita dalle curve lente, e questo mi ha aiutato nel sorpasso. Ero tranquillo, perché sapevo il motivo della caduta di sabato. Il problema è quando cado e non so perché… Questa è una delle vittorie più belle e significative, perché ora ci sono 23 punti di margine su Quartararo, che qui è stato incredibile». L’invito di Pecco è quello di invadere Cheste, periferia di Valencia, nel circuito-stadio che un anno fa lo vide vincitore. «Venite in tanti a Valencia!».
    Favore
    Per festeggiare, Bagnaia potrebbe accontentarsi di un favore di uno dei compagni di marca: con un vincitore diverso da Quartararo, Pecco sarà campione. Il favore potrebbe venire da Bastianini, futuro compagno del torinese in un box che ieri ha festeggiato il titolo dei team. Il riminese ha cercato il colpaccio, senza esagerare: «Ho dato il massimo ma ho avuto un occhio di riguardo per il futuro – ha ammesso -. Quando ho perso trazione non ho voluto rischiare. Se avessi potuto attaccarlo lo avrei anche fatto, ma era fondamentale evitare i rischi. Sarei felice per il Mondiale di Pecco, sarebbe meritato e costituirebbe una spinta per me, per fare ancora meglio». Bastianini cercherà il successo a Valencia innanzitutto per se stesso: il terzo posto nel Mondiale è alla portata, visto il calo di Aleix Espargaro. Chi invece ha già raggiunto il proprio obiettivo è Marco Bezzecchi, ieri quarto, dopo aver accarezzato il podio, che avrebbe regalato a Bagnaia il titolo anticipato. «Purtroppo non è andata bene la partenza, e per rientrare ho sollecitato troppo le gomme, però almeno ho passato gente di un certo spessore» ha detto il Rookie dell’Anno, riferendosi in primis a Marquez. Di sicuro, se in MotoGP esistesse un titolo per il linguaggio più caratteristico, Bez vincerebbe anche quello… LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Ducati si aggiudica anche la classifica team

    SEPANG – La vittoria in rimonta di Francesco Bagnaia nel Gp di Malesia avvicina il pilota italiano della Ducati al primo titolo iridato in MotoGp e consegna matematicamente alla scuderia di Borgo Panigale il secondo titolo consecutivo nella classifica team. Queste le parole di un soddisfatto Luigi Dall’Igna “Una stagione davvero incredibile – spiega il direttore generale Ducati Corse – aggiungiamo anche la vittoria del titolo squadre: sono felicissimo perché tutti i ragazzi se lo meritano”.
    “Partenza incredibile di Pecco”
    Dall’Igna commenta anche la gara di Francesco Bagnaia e Jack Miller. “Una gara difficilissima: Pecco è stato bravissimo e ha vinto soprattutto grazie alla sua partenza straordinaria. Ha saputo tenere testa ad un Bastianini davvero competitivo ed è stata una bella sfida tra i due. Ora bisogna solo tenere i piedi per terra. Dobbiamo arrivare a Valencia con la stessa concentrazione avuta finora. Jack invece si è reso protagonista di una rimonta incredibile e se fosse stato più avanti avrebbe ottenuto qualcosa in più”, ha concluso il dirigente Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati e Valencia: da Stoner a Dovizioso e Bagnaia, perché Pecco può vincere

    ROMA – Il mondo Ducati è in fermento, tra poco meno di due settimane prenderà il via l’ultimo weekend della stagione di MotoGP, e Francesco Bagnaia è atteso all’ultimo ostacolo per diventare campione del mondo. Il pilota italiano, infatti, arriva a Valencia con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e per perdere il titolo dovrebbe davvero accadere l’impensabile. Il momento è favorevole a Pecco, che nonostante ancora qualche errore qua e là, in generale ha disputato una seconda parte di stagione da urlo, dando prova, nei momenti chiave, di riuscire anche a “usare la testa”, accontentandosi magari di ottenere qualche punto in meno, senza prendersi inutili rischi. Un mantra che dovrà ripetersi anche nella Comunità iberica, e, dove non arriva la ragione, subentrano la scaramanzia e i ricorsi storici. Ecco, quindi, perché i tifosi della Ducati possono sperare in un lieto fine, senza sorprese.
    Ducati a Valencia, Bagnaia sa come si fa
    Il primo elemento di supporto arriva dalla crescita esponenziale della Ducati negli ultimi anni. La scuderia di Borgo Panigale ha potuto contare su una moto via via sempre più potente ma anche efficace, meno scorbutica e difficile rispetto ai tempi di Casey Stoner. Ecco, Stoner. Il pilota australiano, nel 2008, era stato l’ultimo pilota a vincere con la Rossa a Valencia, prima della “nuova epoca” Ducati. Il lungo digiuno è stato poi interrotto nel 2018, dopo dieci anni esatti, da Andrea Dovizioso, in una gara spezzata in due dalla pioggia. Un italiano su una moto italiana, esattamente come Francesco Bagnaia nel 2021. Ebbene sì, perché Pecco a Valencia ha già dimostrato di saper vincere, nonostante dodici mesi fa il mondiale fosse già da tempo nelle mani di Quartararo. Ma questo poco importa, quello che è stato, è stato: ora rimane da scrivere un nuovo capitolo il 6 novembre prossimo.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP Honda, Marquez e Valencia: possibile umiliazione storica!

    ROMA – Tra i due litiganti, il terzo piange. Il mondiale 2022 di MotoGP si risolverà solo a Valencia, dove uscirà necessariamente il verdetto finale su chi vincerà il titolo tra Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo, divisi da 23 punti a favore del ducatista dopo il GP della Malesia. Ma se i due sono impegnati a contendersi il trofeo più ambito, c’è anche chi è concentrato nel prendersi le briciole, almeno quelle. Si tratta della Honda, che spera di poter sventare quella che sarebbe una figuraccia storica, dopo anni di dominio dettati perlopiù dalla presenza di un campionissimo come Marc Marquez. Infatti, la presenza ad intermittenza dello spagnolo sulla griglia di partenza negli ultimi due anni ha palesato come la casa nipponica abbia offerto ai suoi piloti una moto decisamente non all’altezza del suo nome, con la classe del numero 93 a mascherarne i difetti. 
    Honda e l’incubo Valencia
    In particolare, dopo la gara di Phillip Island, e tantopiù dopo il trionfo di Ducati in Malesia, Honda rimane l’unico costruttore (quindi non solo con riferimento al team Repsol) a secco di vittorie in questo 2022. In Australia, infatti, ha vinto Alex Rins, a bordo della Suzuki, unica casa che mancava all’appello, e che dall’anno prossimo non sarà più in griglia. Il terzo posto di Pol Espargaro al debutto sembrava l’inizio della rinascita per la Honda, che invece si ritrova ancora una volta ai piedi di Marquez, che nel frattempo cerca il 140° podio nel motomondiale, che varrebbe il quinto posto solitario nella classifica dei piloti con più podi tra le diverse categorie, dietro solo a Valentino Rossi (235), Giacomo Agostini (159), Dani Pedrosa (153) e Jorge Lorenzo (152). LEGGI TUTTO

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    Zanardi e Simoncelli: 23 ottobre di auguri, speranza e ricordo

    ROMA – Il 23 ottobre non può mai essere un giorno banale, per gli amanti degli sport motoristici e non solo: è infatti il giorno del lutto, ma anche della speranza. Il 23 ottobre unisce indelebilmente due campioni italiani: 11 anni fa, infatti, Marco Simoncelli è rimasto vittima del tragico incidente che a Sepang lo ha strappato alla vita durante la gara di MotoGP. La stessa Malesia che proprio oggi ha di nuovo accolto il Motomondiale, stavolta con il sorriso degli italiani per la vittoria che avvicina Francesco Bagnaia al titolo iridato, ma anche la malinconia nel pensare alla carriera che avrebbe potuto fare SuperSic, che di talento ne aveva a pacchi.
    Ma questo velo di tristezza viene in un certo senso bilanciato dall’uomo Alex Zanardi e da ciò che rappresenta: campione, lui, delle quattro ruote, segnato irrimedibilmente dal primo incidente che nel 2001 lo hanno costretto all’amputazione di entrambi gli arti inferiori. Ma Alex è coriaceo, e se non può utilizzare le gambe si reinventa nell’handbike, dove colleziona successi su successi. Nel 2020, l’ennesima mazzata, l’impatto violentissimo con un camion dopo una sbandata nel corso di una gara di beneficienza. Zanardi non molla ancora, e, tra il tempo passato attaccato ai macchinari a casa, l’incendio, e il nuovo ricovero in ospedale, il mese scorso è tornato nuovamente a casa in condizioni definite stabili per proseguire la riabilitazione. Oggi Alex compie 56 anni, e l’augurio di tutti è di poterlo rivedere e riabbracciare al meglio.

    Valentino Rossi e Mattia Pasini ricordano Simoncelli
    Nella beffarda casualità che, come ricordato, ha fatto coincidere il ricordo della morte di Marco Simoncelli con la gara in Malesia, tra i tanti, anche Valentino Rossi e Mattia Pasini hanno voluto rivolgere un saluto al compianto pilota. Il primo ha postato una foto di loro due in un abbraccio mentre festeggiavano il mondiale numero 8 del Dottore, quello del 2008. Nessuna parola, solo la melodia di “Wish you were here” dei Pink Floyd. “Uno di quei giorni che ogni anno vorresti saltare a piedi pari! Già 11 anni senza di te, ma nemmeno un giorno senza averti con me! Ciao Marco”, il post pubblicato su Instagram da Pasini.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP Malesia, Ducati su Bastanini e Bagnaia: “Poche chiacchiere, Enea lento”

    SEPANG – Il weekend del GP di Malesia si è concluso con un successo per la Ducati, che, dopo la vittoria del mondiale costruttori, a Sepang si è aggiudicata anche il titolo dedicato ai team. Tutto questo grazie alla vittoria di Francesco Bagnaia, che a sua volta mette un altro mattone molto importante verso la conquista del mondiale piloti. Questo nonostante qualche piccola polemica per un presunto ordine di scuderia dato ad Enea Bastianini quando quest’ultimo si trovava in testa alla corsa. Accuse che Ducati, nella persona del team manager Davide Tardozzi, ha prontamente rispedito al mittente nell’intervista rilasciata a Sky Sport: “Come sempre, sulla lavagnetta mettiamo il nome del pilota che segue. Diciamo sempre ai ducatisti di evitare sorpassi azzardati, per cui era giusto che Enea sapesse che aveva Pecco dietro. In più, quando Bastianini è passato davanti, ha fatto tre giri rallentando Bagnaia e Quartararo stava arrivando. Bisognerebbe cominciare a guardare i tempi dei piloti, perché noi non tarocchiamo le gare”. 
    La tesi di Bastianini
    Interrogato sullo stesso tema, anche Enea Bastianini ha sposato la linea dettata da Tardozzi, spiegando: “Sono andato davanti per provare a fare il ritmo, ma mi sono accorto che qualcosa non andava, non avevo tanta trazione in uscita di tornantini e infatti Pecco mi ha risorpassato. La lavagnetta? Ovvio che dovessi fare attenzione a Bagnaia, ma l’indicazione del muretto era altrettanto normale. Ma non è vero che ho addormentato la gara quando ero davanti, cercavo solo di gestire in vista del finale”.  LEGGI TUTTO

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    Bagnaia racconta il suo segreto in Malesia: “Mai fatta una cosa del genere”

    SEPANG – Missione compiuta per Francesco Bagnaia, che nel Gran Premio della Malesia ha rimediato all’errore in qualifica, centrando la vittoria. Il pilota della Ducati ha fatto il massimo che poteva per avvicinarsi sempre di più al suo primo titolo in MotoGP, che non è arrivato solo per la bravura di Fabio Quartararo, l’ultimo ad arrendersi nonostante le gravi difficoltà della Yamaha. Una gara non facile nemmeno per Pecco, che ha dovuto fare i conti con Enea Bastianini, deciso a non lasciare nulla di intentato: “Quando è partito Martin davanti ho provato a seguirlo per due giri, ma stavo stressando troppo le gomme. Era impossibile tenere questo ritmo per tutta la gara, con questo caldo. Non è stata facile perché Enea è stato forte come sempre, un vero osso duro”, le sue parole a Sky Sport MotoGP. Il torinese si è soffermato anche sul momento chiave che gli ha permesso di vincere a Sepang.
    Bagnaia spiega: “Ecco come ho vinto in Malesia”
    “Penso di non aver mai fatto una partenza così buona nella mia vita. Oggi è stata incredibile, la staccata di Curva 1 me l’ero studiata ed è andata bene. Sapevo che avrei dovuto attaccare subito, ed è quello che mi ha permesso di stare davanti fino alla fine. Non era scontato perché c’era lo spettro di un errore, che ho rischiato di fare”, ha sottolineato Bagnaia. Infatti, la necessità era quella di rimediare il prima possibile alla nona posizione alla partenza, frutto della caduta in qualifica. Riguardo quest’ultimo episodio, il pilota Ducati ha concluso: “Se so il motivo per cui cado, mi viene più facile riprendere immediatamente il feeling”. LEGGI TUTTO