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    MotoGP, Quartararo: “Per battere Bagnaia serve un lavoro di squadra”

    ROMA – “Il prossimo anno bisogna battere Bagnaia? Sì, ma è un lavoro che va fatto di squadra. Il prossimo anno dobbiamo fare un bel lavoro sullo sviluppo della moto”. Fabio Quartararo ha parlato così ai microfoni di Sky Sport durante l’EICMA, a pochi giorni dal Mondiale di MotoGP perso al Gran Premio di Valencia. Il pilota francese ha subito la rimonta di Pecco Bagnaia, non riuscendo a riconfermarsi campione a un anno dal titolo del 2021. “A Valencia non eravamo contenti – ha detto -, ma abbiamo un inverno per staccare e tornare ancora più forti pronti per i primi test”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Un inverno di riposo
    “Cosa farò adesso?Voglio andare in motocross, poi devo anche operarmi al dito, ma questo mi porterà via una mattinata – ha aggiunto Quartararo -. Soprattutto fare un po’ di festa con gli amiciche non vedo da tanto ma poi subito si torna agli allenamenti: essere arrivato secondomi dà molte motivazioni per tornare, è una delle poche cose positive di arrivare secondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Ciabatti: “Bagnaia e Bastianini saranno avversari”

    ROMA – E’ un momento da sogno per Ducati, che in MotoGP si è portata a casa, oltre ai titoli costruttori e team, anche quello dei piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Un risultato storico
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    Ducati, Ciabatti su Bagnaia e Bastianini: “C’è rispetto, ma saranno avversari”

    ROMA – Ducati si gode i tre titoli conquistati in MotoGP. Dopo quelli di costruttori e team, infatti, è arrivato il Mondiale Piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Espargaro protesta per il premio a Quartararo: “Che furto”

    ROMA – E’ stato Fabio Quartararo a portarsi a casa il Premio Agostini. Il francese, secondo in classifica piloti dopo la rimonta del neo campione Pecco Bagnaia, si è portato a casa il riconoscimento per il miglior sorpasso della stagione 2022 di MotoGP grazie all’azione realizzata su Jack Miller nel Gran Premio d’Austria. Il risultato non ha però messo tutti d’accordo, compreso Aleix Espargaro, candidato al premio grazier al doppio sorpasso su Miller e Brad Binder nella tappa in Olanda.Guarda la galleryDucati a EICMA 2022: uno stand molto ricco
    Il tweet di Espargaro
    Su Twitter, il pilota di Aprilia ha protestato in maniera ironica condividendo le immagini del suo sorpasso: Quella gara è stata brutale, per me la migliore della mia carriera sportiva – ha scritto -. E so che se dicessi che è stato ingiusto che quel sorpasso non abbia vinto il premio di migliore dell’anno mi direbbero che sono un pazzo, ma non me ne frega niente di quello che dicono, che furto che non sia stato il migliore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Espargaro ironico sul premio al miglior sorpasso a Quartararo: è polemica

    ROMA – Il Premio Agostini è stato assegnato a Fabio Quartararo. Il francese, secondo in classifica piloti dopo la rimonta del neo campione Pecco Bagnaia, si è portato a casa il riconoscimento per il miglior sorpasso della stagione 2022 di MotoGP grazie all’azione realizzata su Jack Miller nel Gran Premio d’Austria. Il risultato non ha però messo tutti d’accordo, compreso Aleix Espargaro, candidato al premio grazier al doppio sorpasso su Miller e Brad Binder nella tappa in Olanda.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    “Che furto”
    Su Twitter, il pilota di Aprilia ha protestato in maniera ironica condividendo le immagini del suo sorpasso: Quella gara è stata brutale, per me la migliore della mia carriera sportiva – ha scritto -. E so che se dicessi che è stato ingiusto che quel sorpasso non abbia vinto il premio di migliore dell’anno mi direbbero che sono un pazzo, ma non me ne frega niente di quello che dicono, che furto che non sia stato il migliore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini e la sfida in Ducati: “Bagnaia? Vinca il migliore”

    ROMA – Enea Bastianini è pronto a prendersi la Ducati. Il pilota riminese, terzo nel Mondiale dietro a Pecco Bagnaia e a Fabio Quartararo, è pronto a giocarsi le sue carte nella scuderia che nel 2022 ha portato a casa tutti i titoli possibili. Sarà quindi un grosso stimolo per Bastianini correre nello stesso box del neo campione del mondo: “Conosco Francesco da molto tempo, e quando ci siamo confrontati direttamente, a volte ha vinto delle gare lui, altre volte io – ha detto ai microfoni di Sky Sport durante l’EICMA -. L’obiettivo sarà quello di sfidarci e poi che vinca il migliore. In questo momento comunque il migliore è lui, per cui sarà bello confrontarci, ma io prima di tutto dovrò cercare di imparare e di collaborare con lui, cercando di potenziare al massimo la Ducati”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bastianini
    “Il colore rosso mi fa un grande effetto, perché non l’avevo mai indossato – ha inoltre detto Bastianini dopo le prime prove in pista con Ducati -. I test di Valencia hanno rappresentato per me l’esordio in questo nuovo team e personalmente mi sono molto divertito. Ho iniziato subito a lavorare sulle parti nuove del prossimo anno, cercando di conoscere al meglio la squadra e di comprendere le nuove tipologie di lavoro, trovandomi bene dal primo momento”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Agostini: “Avevamo bisogno di un eroe come Bagnaia”

    ROMA – Pecco Bagnaia, con il titolo conquistato a Valencia pochi giorni fa, è diventato il primo pilota italiano a vincere il Mondiale di MotoGP dal 2009 e il primo a farlo con Ducati dal 2007. Era però da mezzo secolo che un italiano non trionfava su una moto italiana. L’ultimo a riuscirci era stato Giacomo Agostini nel 1972. Proprio il vincitore del campionato cinquant’anni fa sulla MV Augusta ha parlato in un’intervista ad “As” del connazionale:  “È un titolo importante perché un italiano che vince su una moto del nostro paese ci rappresenta in tutto il mondo. È un grande onore per l’Italia che la nostra tecnologia sia rappresentata in questo modo da uno dei nostri piloti e da una delle nostre case. Noi italiani abbiamo bisogno di un eroe, un pilota che faccia cose che gli altri non possono fare e in questo caso Bagnaia è riuscito a vestire questi panni dimostrando una grande intelligenza e maturità”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Agostini
    Pilota italiano e moto italiana, appunto: “Ci è voluto mezzo secolo perché una dinamica del genere si ripetesse e il motivo per cui ci è voluto così tanto è che non è stato facile confrontarsi con le marche giapponesi che dispongono di strutture più avanzate e di maggiori capitali – ha aggiunto Agostini -. È fantastico che la Ducati, una fabbrica molto più piccola di quelle giapponesi, sia riuscita a realizzare tutte queste moto in grado di lottare per la vittoria, dunque i tecnici della casa di Borgo Panigale e tutta la squadra hanno avuto un grande merito LEGGI TUTTO

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    MotogGP Ducati, Agostini e l’orgoglio Bagnaia: “È un eroe, fa cose che gli altri non possono fare”

    ROMA – Pecco Bagnaia è il nome del momento in MotoGP. Il pilota Ducati, fresco campione del mondo della classe regina, ha riportato la Ducati in cima al Mondiale Piloti per la prima volta dal 2017. Era però da mezzo secolo che un italiano non trionfava su una moto italiana. L’ultimo a riuscirci era stato Giacomo Agostini nel 1972. Proprio il vincitore del campionato cinquant’anni fa sulla MV Augusta ha parlato in un’intervista ad “As” del connazionale:  “È un titolo importante perché un italiano che vince su una moto del nostro paese ci rappresenta in tutto il mondo. È un grande onore per l’Italia che la nostra tecnologia sia rappresentata in questo modo da uno dei nostri piloti e da una delle nostre case. Noi italiani abbiamo bisogno di un eroe, un pilota che faccia cose che gli altri non possono fare e in questo caso Bagnaia è riuscito a vestire questi panni dimostrando una grande intelligenza e maturità”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Bagnaia nella storia
    Pilota italiano e moto italiana, appunto: “Ci è voluto mezzo secolo perché una dinamica del genere si ripetesse e il motivo per cui ci è voluto così tanto è che non è stato facile confrontarsi con le marche giapponesi che dispongono di strutture più avanzate e di maggiori capitali – ha aggiunto Agostini -. È fantastico che la Ducati, una fabbrica molto più piccola di quelle giapponesi, sia riuscita a realizzare tutte queste moto in grado di lottare per la vittoria, dunque i tecnici della casa di Borgo Panigale e tutta la squadra hanno avuto un grande merito LEGGI TUTTO