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    MotoGP: infortunio in motocross per Dovizioso, frattura al polso dopo una caduta

    ROMA – Frattura scomposta al polso destro: è questa la conseguenza di una brutta caduta da parte di Andrea Dovizioso durante una sessione di motocross sulla pista di Fermo. A comunicarlo è stato il forlivese, ritiratosi pochi mesi fa dalla MotoGP, tramite un post su Instagram: “C’è questa nuova moda che i crossisti seguono: far vedere le loro fratture. E io, che un po’ crossista mi sento, non potevo non essere ‘in trend’. Un paio d’ore di paura, ma fa parte del gioco. La cosa più importante è che sto bene e non ho riportato danni permanenti”. Al momento Dovizioso è già stato dimesso e si trova a casa con il gesso, all’inizio del suo percorso di guarigione.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    I ringraziamenti
    “Il primo sentito grazie va al primario della Uoc, il Prof. Federico Lamponi, e a tutto il personale dell’Ospedale Murri di Fermo – prosegue il post -. Siete stati tempestivi, gentili e aperti nel consultarvi e coordinarvi nella decisione finale con chi, le mie ossa, le conosce bene. Grazie di cuore anche ai piloti che erano in pista e allo staff del Crossodromo Catini di Ponzano di Fermo, che mi hanno soccorso e aiutato dopo la caduta. E poi un grazie speciale a due persone che mi sono sempre accanto. Una sei tu, Fabrizio Borra che, ormai abituato alla gestione delle mie operazioni, sei riuscito, anche da ‘remoto’, a farmi da angelo custode. Nelle prossime settimane mi sa che frequenterò spesso il Fisiology Center. E poi ci sei tu, Yuri. Amico e presenza immancabile che, una volta in più, è stato un sostegno impagabile. Grazie, di cuore a tutti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini: “Vorrei una moto più difficile da guidare”

    ROMA – Luca Marini ha le idee chiare: le tante innovazioni introdotte in MotoGP stanno rendendo sempre più importante il veicolo rispetto al pilota, le cui capacità sono oscurate dalla tecnologia delle moto. Una piega evidenziata anche da altri piloti nelle scorse settimane, e accolta non così bene dal marchigiano, fratello di Valentino Rossi. “Vorrei una moto più difficile da guidare, senza tutti questi dispositivi, così i piloti potrebbero fare la differenza – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Dal ventesimo al primo pilota possono tutti conquistare una vittoria, se ci fosse qualcosa che rendesse il tutto più difficile sarei felice”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marini
    Marini, dodicesimo nell’ultima stagione, ha poi parlato di alcune novità in particolare, come l’abbassatore della forcella anteriore, denominato Ride Height Device: “Non sono propriamente a favore di questi dispositivi, ma i team e Dorna hanno deciso di adottarli, quindi va bene così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez e l’ipotesi ritiro: “Dopo l’Indonesia non volevo più correre”

    ROMA – Marc Marquez ha raccontato i terribili attimi durante e dopo la caduta di cui è stato vittima nel Gran Premio d’Indonesia, durante la stagione 2022 di MotoGP. Il pilota di Cervera è reduce dall’ennesima complicata stagione, tra incidenti e problemi fisici che lo hanno costretto a lunghi stop e diversi interventi chirurgici. “Dopo un incidente come quello è vero che, essendo tutti noi degli esseri umani, non vorresti più salire in moto – ha detto ai microfoni di “BT Sport” -. A quel punto però subentra quella che è la tua professionalità, non la tua passione.Vedevo doppio, ma la testa era ok”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    Marquez ha poi spiegato la scelta su come affrontare un 2022 complicato, guardando già alla stagione successiva: “Abbiamo preso la decisione giusta, perché nella prima parte della stagione ho avuto molti problemi. Nelle ultime gare sono sempre partito in prima fila, quindi la velocità c’è. Anche a Valencia siamo riusciti a lottare per il podio. Anche se non è stata una vittoria, c’è stato un progresso ed è questo l’importante. Non vedo l’ora di vedere quale sarà il mio livello massimo questo inverno perché è ancora un’incognita. Quest’inverno voglio superare questo piccolo traguardo fisico”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini: “Moto troppo facili da guidare, i piloti non fanno la differenza”

    ROMA – “Vorrei una moto più difficile da guidare, senza tutti questi dispositivi, così i piloti potrebbero fare la differenza. Dal ventesimo al primo pilota possono tutti conquistare una vittoria, se ci fosse qualcosa che rendesse il tutto più difficile sarei felice”. Luca Marini ha le idee chiare: le tante innovazioni introdotte in MotoGP stanno rendendo sempre più importante il veicolo rispetto al pilota, le cui capacità sono oscurate dalla tecnologia delle moto. Una piega evidenziata anche da altri piloti nelle scorse settimane, e accolta non così bene dal marchigiano, fratello di Valentino Rossi.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla scelta di Dorna
    Marini, dodicesimo nell’ultima stagione, ha poi parlato ai microfoni di “Speedweek” di alcune novità in particolare, come l’abbassatore della forcella anteriore, denominato Ride Height Device: “Non sono propriamente a favore di questi dispositivi, ma i team e Dorna hanno deciso di adottarli, quindi va bene così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez e il terrore in Indonesia: “Non volevo più correre, il ritiro era lì”

    ROMA – “Dopo un incidente come quello è vero che, essendo tutti noi degli esseri umani, non vorresti più salire in moto. A quel punto però subentra quella che è la tua professionalità, non la tua passione. Vedevo doppio, ma la testa era ok”. Marc Marquez ha raccontato i terribili attimi durante e dopo la caduta di cui è stato vittima nel Gran Premio d’Indonesia, durante la stagione 2022 di MotoGP. Il pilota di Cervera è reduce dall’ennesima complicata stagione, tra incidenti e problemi fisici che lo hanno costretto a lunghi stop e diversi interventi chirurgici. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Verso il 2023
    Marquez, intervistato da “BT Sport”, ha poi spiegato la scelta su come affrontare un 2022 complicato, guardando già alla stagione successiva: “Abbiamo preso la decisione giusta, perché nella prima parte della stagione ho avuto molti problemi. Nelle ultime gare sono sempre partito in prima fila, quindi la velocità c’è. Anche a Valencia siamo riusciti a lottare per il podio. Anche se non è stata una vittoria, c’è stato un progresso ed è questo l’importante. Non vedo l’ora di vedere quale sarà il mio livello massimo questo inverno perché è ancora un’incognita. Quest’inverno voglio superare questo piccolo traguardo fisico”. LEGGI TUTTO

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    Ducati e il desiderio di Bautista: “Spero in una wild card in MotoGP”

    ROMA – Non solo MotoGP: se il 2022 della Ducati è stato indimenticabile, gran parte del merito va anche ad Alvaro Bautista, che ha vinto il titolo mondiale in Superbike. Il pilota spagnolo, dal suo arrivo nel campionato delle derivate di serie, ha dimostrato di poter ancora essere competitivo, fino a conquistare, a 38 anni, il suo secondo titolo in carriera, dopo quello della 125 nel 2006. Nonostante il sorriso ritrovato in Superbike, il nativo di Talavera de la Reina non nasconde il desiderio di tornare a macinare chilometri con la MotoGP, almeno per un po’: “Aspettiamo di vedere se mi fanno fare un test con la MotoGP, perché sembra una moto divertente – ha confessato in un’intervista rilasciata ad AS -. Se avrò buone sensazioni, avanzerò il mio secondo desiderio: ottenere una wild card. Ma prima di tutto provare la moto, fare qualche giro, sentire quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità… Soprattutto ora che mi sento un pilota più completo, con più esperienza, più consapevole di quello che voglio”. 
    Bautista e il ritiro
    Nonostante l’età avanzata per un professionista, Bautista non vuole sentir parlare di ritiro: “Non l’ho mai preso in considerazione, nemmeno nei momenti più bui. Negli anni con la Honda in Superbike, per esempio, sentivo comunque che stavo migliorando, crescendo. Adesso sto vivendo un momento molto bello, e sono concentrato a pensare giorno per giorno. Ho rinnovato con Ducati anche per il 2023, e voglio continuare così. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, dal punto di vista fisico e mentale. Mi diverto molto perché ho un’età per la quale so cosa voglio fare e per cosa posso lottare”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bautista: “Spero in una wild card da parte di Ducati”

    ROMA – Alvaro Bautista, con il suo successo in Superbike, ha contribuito in maniera determinante a rendere unico il 2022 di Ducati, che ha festeggiato anche il titolo in MotoGP con Francesco Bagnaia. Il pilota spagnolo, dal suo arrivo nel campionato delle derivate di serie, ha dimostrato di poter ancora essere competitivo, fino a conquistare, a 38 anni, il suo secondo titolo in carriera, dopo quello della 125 nel 2006. Nonostante il sorriso ritrovato in Superbike, il nativo di Talavera de la Reina non nasconde il desiderio di tornare a macinare chilometri con la MotoGP, almeno per un po’: “Aspettiamo di vedere se mi fanno fare un test con la MotoGP, perché sembra una moto divertente – ha confessato in un’intervista rilasciata ad AS -. Se avrò buone sensazioni, avanzerò il mio secondo desiderio: ottenere una wild card. Ma prima di tutto provare la moto, fare qualche giro, sentire quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità… Soprattutto ora che mi sento un pilota più completo, con più esperienza, più consapevole di quello che voglio”. 
    “Non ho mai pensato al ritiro”
    Nonostante l’età avanzata per un professionista, Bautista non vuole sentir parlare di ritiro: “Non l’ho mai preso in considerazione, nemmeno nei momenti più bui. Negli anni con la Honda in Superbike, per esempio, sentivo comunque che stavo migliorando, crescendo. Adesso sto vivendo un momento molto bello, e sono concentrato a pensare giorno per giorno. Ho rinnovato con Ducati anche per il 2023, e voglio continuare così. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, dal punto di vista fisico e mentale. Mi diverto molto perché ho un’età per la quale so cosa voglio fare e per cosa posso lottare”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Pensavo che non avrei vinto nemmeno una gara”

    ROMA – Il 2022 di Fabio Quartararo in MotoGP è stato segnato dalla rimonta subita da Francesco Bagnaia nella seconda metà di stagione, quando il pilota della Ducati è riuscito a recuperare uno svantaggio che aveva toccato i 91 punti. Una rimonta che parte da lontano, come ha spiegato il pilota francese ai microfoni di Speedweek: “Dopo aver vinto il titolo nel 2021, avrei voluto difenderlo in questa stagione. Ma per come siamo partiti, pensavo che non saremmo riusciti a vincere nemmeno una gara”. Tutto è nato dai problemi di affidabilità dei nuovi motori, a cui la casa giapponese ha dovuto rinunciare: “Yamaha si è scusata con me per questo”, ha rivelato Quartararo. Che ha poi aggiunto: “Alla fine, la prima parte di stagione è andata meglio del previsto, ma poi sono emersi i veri valori e nella seconda metà di 2022 si sono visti tutti i nostri limiti”.
    I dubbi di Quartararo: “Pensavo fosse un problema mio”
    Il classe ’99 ha poi svelato un piccolo aneddoto riguardante il suo approdo in MotoGP: “Quando ho fatto il salto di categoria, mi è stato detto che la Yamaha era il sogno di tutti perché era facile da guidare. Ma negli ultimi tre anni le cose sono cambiate. La M1 è diventata molto più impegnativa da guidare, e me lo ha confermato anche Cal Crutchlow, che conosce e ha guidato anche Ducati e Honda. Almeno mi ha confortato, perché mi ha rassicurato che il problema non era la mia tenuta fisica”.  LEGGI TUTTO