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    MotoGP, Valentino Rossi racconta: “L’Academy nata grazie a Simoncelli”

    ROMA – “L’Academy è nata da una decina di anni. E’ nato tutto casualmente con Marco Simoncelli, lui è stato il primo pilota dell’Academy anche se non esisteva ancora. Mi ha chiesto aiuto in un momento difficile, Marco era uno simpatico e dava gusto starci insieme”. Valentino Rossi ha raccontato, in una lunga intervista a “Geopop”, anche le tappe di formazione della VR46 Academy, che un mese fa con Pecco Bagnaia ha portato per la prima volta un suo pilota alla conquista del titolo di MotoGP. Prima ancora della fondazione ufficiale, il Dottore ha raccontato degli allenamenti con Marco Simoncelli, che hanno dato lo spunto per creare un gruppo folto e organizzato di piloti. “Abbiamo iniziato nel 2006/2007 – ha raccontato -, io correvo già da anni e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi faceva compagnia e allo stesso tempo, farlo con un pilota del Mondiale per fare a gara anche negli allenamenti, capire il livello e diventare più fortiGuarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La crescita dell’Academy
    “Dopo c’è stata la storia con Marco, abbiamo vinto i Mondiali e poi purtroppo c’è stato l’incidente – ha aggiunto Rossi -. Però, questa esperienza c’era piaciuta talmente tanto che insieme a Carlo, Uccio e Albi ci siamo detti di aiutare anche altri piloti. Però era una cosa che non aveva mai fatto nessuno e non sapevamo da dove iniziare. Poi è arrivato Morbidelli, mio fratello Luca e successivamente tutti gli altri. Ad un certo punto però, è nato un problema perché questi piloti sono diventati talmente forti che sono diventati miei rivali. Non l’avrei mai pensato, c’è sfuggita di mano la cosa. Ho allevato delle serpi in seno che appena hanno potuto, mi hanno battuto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi: “Simoncelli è stato il primo pilota dell’Academy”

    ROMA – Valentino Rossi ha raccontato, in una lunga intervista a “Geopop”, anche le tappe di formazione della VR46 Academy, che un mese fa con Pecco Bagnaia ha portato per la prima volta un suo pilota alla conquista del titolo di MotoGP. Prima ancora della fondazione ufficiale, il Dottore ha raccontato degli allenamenti con Marco Simoncelli, che hanno dato lo spunto per creare un gruppo folto e organizzato di piloti: “L’Academy è nata da una decina di anni. E’ nato tutto casualmente con Marco Simoncelli, lui è stato il primo pilota dell’Academy anche se non esisteva ancora. Mi ha chiesto aiuto in un momento difficile, Marco era uno simpatico e dava gusto starci insieme. Abbiamo iniziato nel 2006/2007 – ha raccontato -, io correvo già da anni e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi faceva compagnia e allo stesso tempo, farlo con un pilota del Mondiale per fare a gara anche negli allenamenti, capire il livello e diventare più fortiGuarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Rossi
    “Dopo c’è stata la storia con Marco, abbiamo vinto i Mondiali e poi purtroppo c’è stato l’incidente – ha aggiunto Rossi -. Però, questa esperienza c’era piaciuta talmente tanto che insieme a Carlo, Uccio e Albi ci siamo detti di aiutare anche altri piloti. Però era una cosa che non aveva mai fatto nessuno e non sapevamo da dove iniziare. Poi è arrivato Morbidelli, mio fratello Luca e successivamente tutti gli altri. Ad un certo punto però, è nato un problema perché questi piloti sono diventati talmente forti che sono diventati miei rivali. Non l’avrei mai pensato, c’è sfuggita di mano la cosa. Ho allevato delle serpi in seno che appena hanno potuto, mi hanno battuto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: frattura alla mano per Quartararo, ma niente operazione

    ROMA – Piccolo infortunio durante la sosta invernale della MotoGP per Fabio Quartararo. Il francese ha infatti rimediato una frattura alla mano sinistra durante un allenamento in motocross. A comunicarlo, lo stesso pilota della Yamaha tramite un post pubblicato sui social, in cui specifica che non sarà necessaria alcuna operazione, ma solo un periodo di riposo in modo da arrivare nella miglior forma possibile ai prossimi mesi, in cui si preparerà la stagione 2023.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il post di Quartararo
    “Ieri ho avuto un incidente durante l’allenamento di motocross e ho subìto una piccola frattura alla mano sinistra – ha scritto Quartararo in un post pubblicato sui suoi canali social -. Non c’è bisogno di un intervento chirurgico, devo solo pensare a riprendermi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Honda rassicura Marquez: “Vogliamo il titolo, collaboriamo con F1 per migliorare”

    ROMA – Nell’ultimo anno non sono mancate, da parte di Marc Marquez, le critiche a Honda. Per la prima volta dopo tanti anni, il pilota di Cervera e con lui la casa giapponese hanno chiuso una stagione di MotoGP senza vittorie, facendo scattare l’allarme soprattutto visti i risultati degli altri centauri Honda. Koji Watanabe, presidente di HRC, ha cercato di rasserenare l’ambiente: “Non abbiamo festeggiato una vittoria in MotoGP nel 2022, ma Marc Marquez ci ha regalato un podio nella seconda parte della stagione” – le sue parole durante l’evento Honda di Motegi.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Obiettivo titolo
    “Il nostro obiettivo è il titolo MotoGP, questa è la massima priorità – ha aggiunto Watanabe -. E’ stata una stagione molto frustrante per noi. Per apportare miglioramenti stiamo lavorando con il nostro dipartimento F1 per migliorare il pacchetto aerodinamico 2023. Stiamo già vedendo i primi segnali di questa collaborazione. In futuro uniremo i nostri sforzi in modo da poter essere di nuovo più competitivi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, gli obiettivi di Honda dopo il flop 2022: “Puntiamo al titolo”

    ROMA – Sono state numerose le critiche rivolte a Honda da Marc Marquez durante questo 2022. Per la prima volta dopo tanti anni, il pilota di Cervera e con lui la casa giapponese hanno chiuso una stagione di MotoGP senza vittorie, facendo scattare l’allarme soprattutto visti i risultati degli altri centauri Honda. Koji Watanabe, presidente di HRC, ha cercato di rasserenare l’ambiente: “Non abbiamo festeggiato una vittoria in MotoGP nel 2022, ma Marc Marquez ci ha regalato un podio nella seconda parte della stagione” – le sue parole durante l’evento Honda di Motegi.
    Le parole di Watanabe
    “Il nostro obiettivo è il titolo MotoGP, questa è la massima priorità – ha aggiunto Watanabe -. E’ stata una stagione molto frustrante per noi. Per apportare miglioramenti stiamo lavorando con il nostro dipartimento F1 per migliorare il pacchetto aerodinamico 2023. Stiamo già vedendo i primi segnali di questa collaborazione. In futuro uniremo i nostri sforzi in modo da poter essere di nuovo più competitivi”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi alla conquista di Bathurst: ecco quando e dove tornerà in pista

    ROMA – Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma secondo i rumours usciti nelle ultime ore Valentino Rossi sarà tra i protagonisti della 12 Ore di Bathurst tra il 2 e 5 febbraio. La gara, atto inaugurale della stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge è senza dubbio una delle più entusiasmanti dell’intero calendario del Gran Turismo. Per il “Dottore” un’altra opportunità di cimentarsi con il mondo a quattro ruote che sicuramente lo vedrà impegnato nel GTWC 2023 come nuovo pilota BMW.
    Le esperienze degli altri motociclisti
    In attesa di vedere Rossi alle prese con i saliscendi di Mount Panorama, sono diversi i campioni a due ruote già impegnati in questa affascinante esperienza. Partendo da Gregg Hansford, l’unico capace di vincere su questo tracciato sia a due che a quattro ruote, passando per Troy Bayliss che nel 2009 finì contro un muro dopo 59 giri sui 161 previsti, per concludere con Casey Stoner, anche a lui finito contro il muro quando era in lotta per la top-5. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi atteso al via della 12 ore di Bathurst

    ROMA – Si fanno sempre più insistenti le voci di una partecipazione di Valentino Rossi alla 12 Ore di Bathurst tra il 2 e 5 febbraio. Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma il “Dottore” sarà in gara nell’atto inaugurale della stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge, senza dubbio una delle più entusiasmanti dell’intero calendario del Gran Turismo. Per il pilota italiano un’altra opportunità di cimentarsi con il mondo a quattro ruote che sicuramente lo vedrà impegnato nel GTWC 2023 come nuovo pilota BMW.
    I precedenti di Bayliss e Stoner
    Valentino Rossi non sarà il solo a fronteggiare i saliscendi di Mount Panorama, ma in passago già diversi campioni del mondo a due ruote sono stati impegnati in questa affascinante esperienza. Partendo da Gregg Hansford, l’unico capace di vincere su questo tracciato sia a due che a quattro ruote, passando per Troy Bayliss che nel 2009 finì contro un muro dopo 59 giri sui 161 previsti, per concludere con Casey Stoner, anche a lui finito contro il muro quando era in lotta per la top-5. LEGGI TUTTO

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    Infortunio in motocross per Dovizioso dopo una caduta: frattura scomposta al polso destro

    ROMA – Andrea Dovizioso ha rimediato una frattura scomposta del polso destro dopo una brutta caduta in motocross sulla pista di Fermo. A comunicarlo è stato il forlivese, ritiratosi pochi mesi fa dalla MotoGP, tramite un post su Instagram: “C’è questa nuova moda che i crossisti seguono: far vedere le loro fratture. E io, che un po’ crossista mi sento, non potevo non essere ‘in trend’. Un paio d’ore di paura, ma fa parte del gioco. La cosa più importante è che sto bene e non ho riportato danni permanenti”. Al momento Dovizioso è già stato dimesso e si trova a casa con il gesso, all’inizio del suo percorso di guarigione.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il post di Dovizioso
    “Il primo sentito grazie va al primario della Uoc, il Prof. Federico Lamponi, e a tutto il personale dell’Ospedale Murri di Fermo – prosegue il post -. Siete stati tempestivi, gentili e aperti nel consultarvi e coordinarvi nella decisione finale con chi, le mie ossa, le conosce bene. Grazie di cuore anche ai piloti che erano in pista e allo staff del Crossodromo Catini di Ponzano di Fermo, che mi hanno soccorso e aiutato dopo la caduta. E poi un grazie speciale a due persone che mi sono sempre accanto. Una sei tu, Fabrizio Borra che, ormai abituato alla gestione delle mie operazioni, sei riuscito, anche da ‘remoto’, a farmi da angelo custode. Nelle prossime settimane mi sa che frequenterò spesso il Fisiology Center. E poi ci sei tu, Yuri. Amico e presenza immancabile che, una volta in più, è stato un sostegno impagabile. Grazie, di cuore a tutti”. LEGGI TUTTO