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    MotoGP, Gresini: “Valentino Rossi? Ogni cosa ha il suo tempo”

    ROMA – Fausto Gresini non ha mai nascosto di essere un grande ammiratore di Valentino Rossi, ma in un’analisi della stagione di MotoGP da poco andata in archivio il dirigente motociclistico non può nascondere il proprio disappunto nel vedere il pilota italiano lottare per posizioni di rincalzo: “Di Valentino si è detto di tutto e di più. Lo sappiamo, Vale è un grande pilota e lo sta dimostrando tuttora alla sua età. Certe volte mi capita di pensare: sarebbe bello vederlo vincere, ma è triste vederlo tredicesimo o quindicesimo“.

    Il commento sul pilota italiano
    Il dirigente sportivo del team omonimo, che peraltro dal 2022 rienterà nel Motomondiale, stima il “Dottore”, ma riflette sul fatto che tanti ventenni stanno prendendo il sopravvento nel Motomondiale a discapito di chi ha qualche primavera in più: “Rossi lo considero uno dei più grandi, va ancora forte, ma in MotoGP c’è gente di vent’anni, mentre lui il prossimo ne avrà 42. Ogni cosa ha il suo tempo, è brutto da dire ma è la realtà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “È stato un anno strano per la Honda”

    ROMA – “Penso che sia impossibile giudicare la nostra stagione, perché abbiamo perso uno dei nostri migliori piloti. Sarebbe una mezza valutazione, inoltre quando non hai uno dei tuoi migliori piloti sai già che i risultati non saranno buoni. Cosa che ha influenzato l’intero programma per il resto della stagione MotoGP”. Così Alberto Puig, manager del Repsol Honda, analizza la stagione 2020 riconoscendo che è stata una di quelle da dimenticare.

    Stagione strana per la Honda
    “Siamo passati dall’essere in grado di vincere a rendere quasi impossibile vincere. Con Marc potevamo vincere, senza di lui era impossibile – rivela Alberto Puig al sito ufficiale della MotoGp -. È stato un anno strano per tutti noi, non abbiamo avuto l’opportunità di vincere il titolo MotoGP in questa stagione”. Nonostante ciò si guarda con ottimismo al 2021. “Alex ha fatto un ottimo lavoro, all’inizio dell’anno molte persone non si fidavano di lui. A metà stagione ha fatto un passo avanti ed è tornato molto veloce. Dal punto di vista della Honda, è stato fatto un passo migliore di quanto ci aspettassimo. Siamo molto contenti dei suoi progressi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Un anno incredibile. Il titolo? Vi svelo il mio segreto”

    ROMA – “È strano pensare che dopo le prime gare di questa stagione 2020 ero piuttosto indietro rispetto ai primi in classifica e ora stiamo festeggiando il titolo. La stagione è stata molto difficile, con tante gare ravvicinate”. Così Joan Mir, fresco campione del mondiale di MotoGp analizza tutto il percorso che lo ha portato a vincere. “Se devo scegliere un GP come punto di svolta allora scelgo l’Austria: volevo assolutamente un podio e averlo ottenuto mi ha dato un grande sollievo. Avevo accumulato un sacco di tensione, che poi ho sprigionato una volta salito sul podio. D’altronde volevo assolutamente dimostrare di cosa fossi capace” racconta il pilota spagnolo in un’intervista al sito ufficiale della Suzuki.

    Il segreto di Mir
    Mir non si è mai voluto fermare. “Quel secondo posto mi ha regalato tranquillità. Il segreto del mio Mondiale è questo: ogni volta che mi pongo un obiettivo da raggiungere, lo agguanto e non mi sento mai appagato. A ogni modo è stato un anno incredibile, con la crisi legata al Coronavirus e i problemi che ho avuto l’anno scorso. Quando ripenso all’incidente di Brno rivivo ancora quella sensazione che mi toglieva il fiato, era così spaventosa. L’incidente e l’infortunio sono stati un momento difficile, ma anche il recupero è stato molto lungo e complicato” continua lo spagnolo.
    Suzuki nella storia
    “Vedere il mio volto tra tutti i campioni storici di Suzuki è qualcosa di magico e mi fa sentire molto onorato e orgoglioso. Tutti noi del team siamo parte della storia, la storia di una squadra sfavorita che è venuta in MotoGP per sfidare i team più grandi. Vincendo, perché ha costruito una moto completa ed equilibrata. Una moto che ha vinto un titolo grazie a queste caratteristiche e l’adattabilità a ogni pista e condizione”, ha concluso il campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “La Yamaha deve ascoltare le mie linee guida”

    ROMA – Fabio Quartararo è già proiettato verso la prossima stagione del Mondiale di MotoGP. Dal 2021 il pilota francese passerà dal team Petronas a quello ufficiale della Yamaha, con l’obiettivo di assumere il ruolo di leader al suo arrivo nel team factory, per diventare uno dei principali artefici dello sviluppo. E quando gli è stato chiesto se vuole che Valentino Rossi, con cui si sono scambiati la moto, continui a partecipare al lavoro di sviluppo della M1, il nativo di Nizza ha risposto che vuole principalmente far sentire la propria voce. “Penso che meno persone ci siano e meglio è. Credo che quando ci siano troppe persone sullo sviluppo di una moto, ci genera confusione” dice Quartararo in un’intervista riportata da Motorsport.com.

    Le linee guida di Quartararo
    “Darò la mia opinione a Yamaha – prosegue – spero che la ascoltino. Farò tutto il possibile per aiutare a portare la moto in alto, quindi bisogna che Yamaha comprenda che il mio obiettivo principale è di arrivare al top ma anche di poter guidare la moto. Dunque, credo che ci sia bisogno di fare un inverno molto buono, sia da parte mia sia per quanto riguarda il test-team. Questo sarà molto importante perché non si può modificare il motore e si dovrà quindi lavorare su tutte le altre aree”. Il problema della stagione appena trascorsa è stata la poca costanza della M1. “Mi preoccupa, perché lo scorso anno abbiamo fatto 19 gare su 19 piste diverse e la moto andava bene ovunque. Quest’anno ne abbiamo fatto 14 su sette circuiti differenti, ma la moto è andata bene su tre o quattro, mentre per il resto era un disastro”. “Non ho molta esperienza in MotoGP, ma penso di sapere chiaramente cosa dire a Yamaha riguardo gli aspetti da migliorare. Credo che bisognerà anche credere in loro. Va bene dire che la moto non è così buona, che devono lavorare, ma bisogna anche credere nel fatto che abbiano fatto delle moto fantastiche in passato. Per me, la scorsa stagione è il migliore esempio, perché è stata la prima. Penso che dobbiamo dare fiducia al team, fornire le nostre idee ed è importante credere al progetto. Quindi credo che sia un vantaggio essere nel team ufficiale. Non vedo l’ora di stare con loro e riunirmi per esprimere le mie idee” spiega ancora il francese. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Briatore: “Consiglio a Valentino Rossi di smettere”

    ROMA – “Consiglio a Valentino Rossi di smettere perché vogliamo ricordarlo come un grande campione”. La pensa così Flavio Briatore riguardo la carriera del pilota di Tavullia, 9 volte campione del mondo, tra i più titolati della storia del motociclismo.

    Briatore consiglia Valentino Rossi
    Secondo il manager italiano è arrivato il momento per il Dottore di lasciare: “Non puoi più rimanere lì senza neppure un mezzo competitivo – ha continuato l’ex direttore tecnico di Benetton e Renault in F1 a Radio Radio – a un certo punto l’età conta. Il caso di Ibrahimovic è particolare perché lui fa una vita completamente dedita allo sport. Lui non sgarra mai. Però un conto è prendersi un calcio nelle caviglie, un conto è andare a 300 km all’ora e sbagliare una curva provocando un’incidente”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Gresini Racing torna in top class nel 2022

    ROMA – La MotoGp ritrova una delle protagoniste con la Gresini Racing. Dal 2022, infatti, la squadra italiana sarà di nuovo in pista anche nella top class come Independent Team.

    Team indipendente
    È stato lo stesso Fausto Gresini a dare l’annuncio: il team è già presente in tutte le categorie del motomondiale e ritrova così il suo spot naturale contando esclusivamente sulle proprie forze.
    L’accordo firmato tra la Gresini Racing e Irta sarà di cinque anni (2022-2026), ulteriore prova del grande sforzo della casa faentina: “Siamo felici di annunciare questo accordo con Irta che ci vedrà in MotoGP per cinque anni a partire dal 2022” le parole di Gresini. “Non rappresenteremo più l’Aprilia ufficiale, continueremo il nostro percorso come team indipendente, e lo faremo con altrettanta voglia e dedizione. C’è tantissimo lavoro da fare e tantissime cose da definire e comunicare. Ovviamente stiamo già lavorando a questo progetto enorme, e sveleremo poco a poco tutti i dettagli”.
    Presente nella massima categoria dal 1997, la Gresini Racing è senza dubbio tra le più longeve della storia con un palmares di tutto rispetto: 41 podi, 14 vittorie e tre titoli di vice-campione del Mondo. LEGGI TUTTO