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    Il vice di Bonifetto sarà per la quarta stagione consecutiva Matteo Brignone: ecco formata la B&B del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Per la “B&B”, Bonifetto e Brignone, il campionato di A3 sarà il quarto sulla panchina del Volley Savigliano ora griffato Monge-Gerbaudo. Pescando dalla cultura pop, Batman e Robin è il paragone più immediato e calzante. Siamo arrivati al punto che parlare di uno inevitabilmente tira in ballo l’altro. Uno, Boni, è di Pinerolo; l’altro, Brigna, di Mondovì. I loro destini non potevano che saldarsi a metà strada esatta, vale a dire a Savigliano. Ma è al torneo giovanile estivo di Acqui Terme che si sono conosciuti, per il tramite di Lele Bosio.
    Reduce da una stagione in B a Cuneo divisa tra Pezzoli (andata) e Serniotti (ritorno), e impossibilitato a proseguire in A per via del lavoro, dopo un tentativo di ubriacatura che gli si è ritorto contro Matteo Brignone si è sentito domandare da Bonifetto: “Che fai a settembre?”.
    La risposta va attualizzata: “Lui ha scoperto quanto sia bello avere un secondo, io quanto lo sia essere il vice di un allenatore del suo calibro. Roberto se ne intende davvero tanto di pallavolo, a volte sembra non rendersene conto, si sottovaluta. Ci troviamo benissimo”.
    Ex giocatore (banda o libero) senza pretese come dice di sé, Brignone ha iniziato ad allenare a Villanova Mondovì, dove ha vinto una prima divisione maschile.
    Dei due, l’ottimista per indole è lui: “Roby tende a cedere al pessimismo, che ha raggiunto il culmine per la doppia finale play-off con Trento. Ma alla vigilia lui pure si era spostato su posizioni più fiduciose”.
    Nella rituale telefonata post gara alle 8 di ogni sacrosanto lunedì, il pensiero di entrambi corre al prossimo avversario: “Contro cosa giochiamo?”.
    Studieranno, si documenteranno, analizzeranno e si confronteranno più di quanto (ed è tanto) abbiano fatto finora, per trovare la soluzione vincente. Il segreto delle coppie durature, è noto, sta nell’affrontare sfide sempre nuove e impegnative. LEGGI TUTTO

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    Sarà ancora coach Roberto Bonifetto a guidare il Monge-Gerbaudo Savigliano nella sua prima stagione in A3!

    Di Roberto Bonifetto, coach del Monge-Gerbaudo Savigliano, il tratto distintivo è senza dubbio la permanenza da record in una stessa società. Dalla serie D alla Super Lega, trovate un altro allenatore che si appresta a iniziare la stagione numero 12 sulla medesima panchina: ricerca infruttuosa. Da giocatore – opposto nel tempo convertitosi in banda per necessità fisiche, puntualizza lui – Bonifetto ha sempre vestito la maglia del Pinerolo eccetto l’ultimo anno a Busca, una carriera costantemente a cavallo tra B1 e (a metà) B2. A 30 anni si è messo a fare l’allenatore, subito una C maschile (stagione 2002/3) nella sua Pinerolo dove è rimasto 8 stagioni.
    Sia da giocatore che da allenatore “Boni” riconosce in Silvano Cristini, anche docente Fipav, il proprio maestro: “Non mi perdonava niente, tra noi erano scintille. Ma è una persona di grande competenza che mi ha insegnato tanto”.
    A sua volta marcata è la sua di impronta sul Volley Savigliano, guidato dalla C alla A3 attraverso due promozioni sul campo, l’ultima conquistata con tutte vittorie da tre punti nei play-off: un primato in esclusiva su scala nazionale.
    “Definire è limitare”, ammoniva il grande Oscar Wilde, ma certo la correlazione muro-difesa è sempre stata uno dei capisaldi della filosofia bonifettiana, che nel tempo ha affinato la strategia di gara, facendo del Savigliano un cliente indigesto (e ferale) per squadroni sulla carta più attrezzati.
    Quella in A3 sarà la sua quarta stagione con Matteo Brignone alias “Brigna” come fidato braccio destro:“L’ho preso a scatola chiusa – racconta divertito -. Mai acquisto al buio fu più azzeccato”. Propiziatore della B&B, Lele Bosio a un’edizione del torneo giovanile di Acqui Terme. Per il divertente retroscena aneddotico si rimanda al profilo di “Brigna”. LEGGI TUTTO

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    Bomba di mercato per il Monge-Gerbaudo Savigliano: arriva Andrea Galaverna!

    Congiunzioni astrali. Sono quelle ad aver propiziato il matrimonio tra il Monge-Gerbaudo Savigliano e Andrea Galaverna. Non pecchiamo di prosopopea nel definirlo il vero colpo di mercato dell’A3.Schiacciatore di 195 cm (così su Wikipedia), 27 anni compiuti, in forza al Cuneo nelle ultime quattro stagioni (ma cartellino della Powervolley Milano), è come se Andrea fosse stato al piano di sopra ad attendere la matricola saviglianese, lui che di recente è arrivato a giocarsi una finala di Coppa Italia contro Trapani, pur non alzandola.
    Il valore è indiscutibilmente da top player per la serie cadetta, con 1.066 punti tra A2 e A3: non per niente era stato cercato per un campionato di vertice. La sintesi tra la pallavolo di un certo livello e il lavoro di chimico, però, “Gala” l’ha  trovata nella città di Santorre di Santorosa.
    Per dirla ancora in metafora, la sua forza d’urto offensiva e la sua esperienza non potranno che produrre positive trasformazioni nel corpo organico griffato Monge-Gerbaudo. LEGGI TUTTO

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    Altro nuovo acquisto per il Monge-Gerbaudo Savigliano: Emanuele Bosio!

    L’aria frizzante della A3 lo ha riportato a quella casa che aveva lasciato per andare in A2 a Mondovì, 4 anni fa, con una parentesi poi al Sant’Anna Tomcar.
    Il Monge-Gerbaudo Savigliano riaccoglie il figliol prodigo Emanuele Lele Bosio, un altro ragazzo del vivaio che arriva a preservarne e rafforzarne l’identità saviglianese.
    Classe 1997, 198 cm di altezza, Lele gioca da opposto come suo cugino Jack Ghibaudo, ma è destro in ruolo
    Ha già detto che i capelli non se li tingerà più, è finita l’epoca dei look stravaganti.
    Una nuova ne sta per iniziare e lui vuole fare la propria parte. LEGGI TUTTO

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    Ivo Manca: non solo giocatore, ma anche apprendista dirigente per il Monge-Gerbaudo Savigliano!

    E poi c’è quella figura ibrida, che in allenamento porta esperienza e trance agonistica, e nello spogliatoio allegria e vitalità.
    L’identikit corrisponde al profilo di Ivo Manca, centrale sanguigno di innumerevoli battaglie. Due stagioni or sono per lui sembrava giunto il momento di far combaciare la fine della militanza saviglianese con quella della carriera da giocatore. Invece i ruoli cambiano, le prospettive si allungano. Ivo non “mancherà” di fare ancora parte del progetto, un po’ riservista e, soprattutto, apprendista dirigente. LEGGI TUTTO

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    Gabriele Ghio ancora al centro per il Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Gabriele Ghio, centrale con la maglia numero 8, è uno di quei giocatori così bene inseriti nella squadra che ti sembra ne facciano parte da una vita, da sempre. Al punto da non ricordarsi che dopo una stagione la sua esperienza saviglianese aveva conosciuto una parentesi: in quella 2015/16 lui, cresciuto nel Chisola, era andato in prestito al Parella, salvo poi riprendere il domicilio pallavolistico al PalaMarenco per il campionato nazionale di B.
    Ha convissuto con un serio fastidio al ginocchio, se n’è liberato e ora salta come un grillo a muro e per primi tempi che sono come frustate nei tre metri. LEGGI TUTTO

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    Francesco Dutto tornerà al centro nella prossima stagione del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Al Monge-Gerbaudo Savigliano sono permessi i giochi di parole sulla base dei fatti: Dutto ovvero l’arte della duttilità, dote assai apprezzata dagli allenatori.
    Ai tempi dell’Under 18 a Cuneo, Francesco alias “Ciccio” Dutto, 30 anni tondi tondi, fu eletto miglior centrale a livello nazionale, salvo poi convertirsi al ruolo di banda, perché a certi livelli se non sei 2 metri sotto rete non ti ci fanno stare. Nella sua prima stagione a Savigliano ha giocato al centro, nella seconda (quest’ultima) di banda.
    Nel prossimo campionato di A3 si posizionerà di nuovo al centro, sulla schiena il numero 17. Perché, nella loro incessante adattabilità, a certi bravi giocatori il pensiero scaramantico manco li sfiora. LEGGI TUTTO

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    La mano di Giacomo Ghibaudo sarà ancora a favore del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Per la prima stagione della sua storia in A3, nel ruolo di opposto il Monge-Gerbaudo Savigliano potrà ancora fare affidamento su Giacomo “Jack” Ghibaudo, sulla sua devastante battuta al salto (14 gli aces sono nella breve ultima regular season), sui suoi attacchi da arciere più che da bombardiere per l’eleganza, la varietà, la precisione chirurgica e l’astuzia dei colpi (300 e fischia punti tra regular season e play-off).
    Saviglianese doc, 31 anni, in passato il passaggio dalla B alla A (A2 per la precisione) lo ha già vissuto da protagonista a Mondovì, periodo felice della sua carriera.
    In queste ultime 5 stagioni di B, Jack si è confermato essere uno dei migliori opposti per la categoria su scala nazionale. Faceva notizia quanto non finiva top scorer in gara, e nel conteggio di quando capitava non si è arrivati ad alzare tutte le dita di una mano. Mancina, ovviamente. LEGGI TUTTO