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    Coronavirus: in Argentina c’è un “vero” protocollo per la Fase 2

    Di Redazione
    Anche in Argentina, come in molte altre nazioni del mondo, la pallavolo sta faticosamente preparando la “Fase 2“, quella del ritorno all’attività. L’ACLAV, l’associazione delle squadre di club, ha presentato oggi al Ministero dello Sport una bozza del protocollo che, se approvato, permetterà la ripresa degli allenamenti e, successivamente, delle gare.
    Il documento, pubblicato dal portale Voley Plus, contiene tutte le raccomandazioni ormai ben note agli addetti ai lavori, dalla sanificazione al distanziamento, passando per il divieto di condivisione di oggetti personali. La particolarità sta nel fatto che, a differenza dell’equivalente italiano, il protocollo argentino stabilisce una tempistica ben precisa per il ritorno all’attività, passando attraverso 3 fasi preparatorie che dureranno complessivamente circa un mese e mezzo.
    In sostanza, nelle prime due settimane si suggerisce un periodo di preparazione atletica in gruppi di 6 giocatori; nelle due settimane successive si potrà introdurre il pallone, ma limitandolo sempre all’uso individuale o in coppia (previa sanificazione). La terza fase, della durata di altri 14 giorni, prevede il ritorno del classico allenamento 6v6, evitando il contatto fisico. Nella quarta fase, infine, si potranno tornare a disputare partite e tornei, sia pure solo su base provinciale e con estrema attenzione ai fattori di rischio (niente strette di mano e abbracci, niente palette per i cambi, arbitri dotati di mascherine, time out “distanziati”).
    Un programma certamente provvisorio e soggetto a ulteriori modifiche legate all’evoluzione della pandemia, ma che perlomeno prevede un orizzonte temporale credibile, a differenza di quanto accade dalle nostre parti…
    (fonte: Voley Plus) LEGGI TUTTO

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    La Asian Volleyball Confederation annulla tutte le competizioni 2020

    Di Redazione
    La pandemia non accenna a rallentare in numerosi paesi e si sta dimostrando ancora particolarmente difficile da arginare soprattutto in Asia. Di qui la decisione della Asian Volleyball Confederation (AVC) di cancellare tutte le competizioni in programma fino alla fine dell’anno.
    La comunicazione della AVC è stata presentata alla FIVB che l’ha accolta “in considerazione di motivi di forza maggiore e di tutela di atleti e tesserati”. Il provvedimento riguarda tutti gli eventi di beach volley e volley indoor, senza esclusioni.
    “Speriamo di poter riprendere al più presto – ha dichiarato il presidente della AVC Saleh Bin Nasser – ma in questo momento bisogna essere prudenti e usare il massimo buon senso e la più ampia cautela. Teniamo una finestra aperta solo per recuperare i tornei giovanili. Se la situazione migliorerà cercheremo di recuperarli tra novembre o dicembre”.
    (Fonte: AVC) LEGGI TUTTO

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    Niente promozione: il Transgaz Stavropol rischia di scomparire

    Di Redazione
    È una situazione difficile e di crisi un po’ ovunque: Turchia, Brasile, Spagna… ma anche Russia. La pandemia ha costretto moltissime aziende che hanno sempre sovvenzionato lo sport a ridurre i propri investimenti in ambito promozionale. Tra questi anche il colosso russo Gazprom che ha sospeso la sua sponsorizzazione del Transgaz Stavropol di Kislovodsk.
    I giocatori non hanno ancora ricevuto gli ultimi stipendi e il club non ha ancora versato la quota per iscriversi al campionato di Superleague, cui era stato promosso dopo avere dominato la Premier League A russa. Una beffa per il Transgaz Stavropol che non aveva mai giocato nel massimo campionato e aveva ottenuto proprio lo scorso anno il miglior risultato della sua storia.
    Georgy Obukhov, direttore sportivo del Transgaz Stavropol, in un’intervista a Sport Gazeta ha confermato che il club chiuderà: “Le casse sono vuote, abbiamo già informato la dirigenza della federazione e della lega che non saremo in grado di iscriverci il campionato. La decisione della Gazprom non riguarda solo noi ma tanti altri club importanti solo che noi senza quei soldi non possiamo assolutamente permetterci una squadra, tantomeno in Superleague. Lo scorso anno la Gazprom aveva versato 40 milioni di rubli (poco meno di mezzo milione di euro n.d.r.) che sono del tutto insufficienti a garantire al club la sopravvivenza anche in Premier League. Ripartiremo dai campionati di Stato con i giovanissimi”.
    Paradossalmente il Transgaz Stavropol è stato tradito proprio dalla qualità della sua pallavolo. La squadra non aveva in programma il salto di categoria ma sul più bello non ha rinunciato a vincere il campionato, nonostante il taglio ai finanziamenti e agli stipendi. Tutti i giocatori del club sono stati svincolati.
    (Fonte: Sport Gazeta Business OnLine) LEGGI TUTTO

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    Nikolay Pavlov lascia il campo e sceglie la scrivania: “Nessun rimpianto”

    Di Redazione
    “Avrei preferito salutare il pubblico dal campo ma non ho rimpianti”. Con queste parole Nikolay Pavlov ha ufficializzato il suo ritiro dalle scene.
    L’opposto, nato in Ucraina ma di passaporto russo, ha giocato da  professionista per ben diciannove anni vestendo maglie prestigiose tra le quali quelle di Dinamo Mosca, Lokomotiv Novosibirsk, Nizhny Novgorod per chiudere la carriera in Slovacchia con il Prievdiza dove aveva ripreso la sua attività dopo un bruttissimo infortunio al ginocchio che lo aveva costretto a un lungo stop.
    Il suo agente, Vladimir Kastornov, ha confidato che Pavlov aveva offerte per continuare a giocare, in Slovacchia e anche altrove ma che ha preferito una carriera di dirigente fuori dal campo.
    Con ogni probabilità a breve verrà annunciato il suo futuro da direttore sportivo nel Lokomotiv Novosibirsk dove aveva già giocato per cinque anni da 2006 al 2011 e poi per altri tre dal 2016 al 2019 vincendo la Coppa di Russia. Giocatore di grande potenza ma di estrema duttilità, di tanto in tanto capace anche di offrire splendide alzate in palleggio, Pavlov è un simbolo di una pallavolo elegante e cavalleresca… “Ho affrontato tutti i migliori giocatori del mondo e con qualcuno ho anche avuto il privilegio di giocarci insieme, ho tanti splendidi ricordi, credo di essere stato molto fortunato. Come individuo e come sportivo”.Tra il 2015 e il 2016 lo ricordiamo anche a Latina con la Top Volley. Pochi i trofei vinti in carriera: molti i riconoscimenti personali, MVP e Top Scorer della Coppa di Russia 2010, quella vinta con il Lokomotiv, MVP della World League nel 2013 e del campionato russo l’anno successivo.
    (Fonte: Nikolay Pavlov) LEGGI TUTTO

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    La Superliga brasiliana femminile perde altri pezzi: anche il Valinhos non si iscrive

    Di Redazione
    Anche il Valinhos non sarà al via della prossima stagione di Superliga brasiliana. Penultimo al termine del campionato sospeso a causa della pandemia, il club ha comunicato alla federazione e alla lega femminile brasiliana la sua rinuncia al massimo campionato a causa della crisi economica e della presenza uno sponsor disposto a pagare iscrizione e spese.
    La società ripartirà con il settore giovanile dalla serie B. Le giocatrici ancora sotto contratto, solo due per la verità, sono state liberate.
    (Fonte: Valinhos) LEGGI TUTTO

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    È del Panathinaikos il primo trofeo dopo l’era COVID19

    Di Redazione
    Clamorosa e imprevedibile sorpresa dalla Grecia dove il Panathinaikos ha vinto il titolo nazionale greco, sospeso per la pandemia, e assegnato dopo una fase finale ridotta all’essenziale. Di fatto il campionato greco, giocato a porte chiuse e su campo unico per limitare i rischi dettati dalla pandemia, è il primo trofeo che viene assegnato dopo il coronavirus.
    Lo vince il Panathinaikos che senza pubblico, alla Agios Thomas di Atene batte in modo abbastanza netto i campioni in carica dell’Olympiacos Pireo per 3-1 (22-25, 25-22, 25-15, 25-13). Una vittoria che bissa quella ottenuta in gara #1 per 3-0 (25-19, 25-22, 25-19) e che conferma la superiorità del Panathinaikos che inseguiva il titolo nazionale ellenico da ben quattordici anni dopo un dominio quasi assoluto dei rivali del Pireo.
    Una vittoria in rimonta che ha visto in gande evidenza lo schiacciatore Alexandros Raptis, 19 anni, MVP assoluto del campionato e autore di 19 punti.
    (Fonte: Volleyleague.gr) LEGGI TUTTO

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    Georgi Seganov ha contratto il coronavirus: è in quarantena e sta bene

    Di Redazione
    Il palleggiatore della Nazionale della Bulgaria e della Top Volley Cisterna Georgi Seganov ha contratto il coronavirus Covid-19 nel ritiro della sua Nazionale. Attualmente il giocatore è in buone condizioni di salute ed è sottoposto alla quarantena e costantemente monitorato dallo staff medico della sua Nazionale.
    “Siamo vicini al giocatore e gli auguriamo di superare il prima possibile e nel migliore dei modi questo momento, consapevoli del fatto che lo aspettiamo con grande piacere, una volta superato definitivamente questo periodo complesso – assicura Candido Grande, il direttore sportivo del Club pontino – Seganov è in buone condizioni di salute, il sintomo che ha percepito è stato quello della mancanza dell’olfatto quindi si sta sottoponendo alla quarantena nella sua casa con la mamma. Abbiamo dialogato con lo staff della Nazionale bulgara e siamo in continuo contatto con loro per seguire gli sviluppi di questa situazione. Considerando il fatto che giocatore ha contratto il virus fuori dall’Italia e quando verrà autorizzato a partire dovrà superare i test anti coronavirus anche qui”.
    Nessun altro giocatore della Nazionale bulgara è risultato positivo sia al sierologico sia al tampone, per questo motivo la squadra riprenderà gli allenamenti.
    Riguardo Seganov, superato il periodo di quarantena verrà sottoposto a ulteriori test in Bulgaria per ottenere il via libera: in futuro il suo arrivo in Italia verrà concordato con lo staff medico che lo segue, quando le sue condizioni di salute lo permetteranno e, al suo arrivo, verrà comunque ulteriormente sottoposto ai test anche qui in Italia prima di permettere al palleggiatore di allenarsi con il resto del gruppo.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Olanda pensa a una Nazionale B in vista dei Mondiali 2022

    Di Redazione
    Una seconda nazionale femminile, più giovane e itinerante, per supportare l’Olanda in vista dei Mondiali 2022 che verranno ospitati proprio dalle orange insieme alla Polonia. Questa, secondo de Volkskrant, è l’idea per nulla inedita della Federazione: lo stesso progetto era stato alla base dei successi della nazionale maschile del 1996, che vinse l’oro olimpico nella (per noi famigerata) finale di Atlanta. E, non a caso, l’idea di applicarlo alle donne è venuta proprio a Joop Alberda, attuale direttore tecnico federale, che di quella squadra era l’allenatore.
    Con molte titolari ormai alla soglia dei trent’anni – Balkenstein e Schoot li hanno già superati, ma anche Sloetjes e De Kruijf stanno per raggiungerli – secondo Alberda è necessario ridurre il divario tra la prima squadra e il Talent Team Papendal, l’equivalente olandese del Club Italia, che riunisce giovani talenti fino ai 18 anni. L’attività della “seconda” nazionale dovrebbe svolgersi tra il 2011 e il 2022, con allenamenti proprio a Papendal, ma anche un tour di amichevoli in Italia, Giappone e Brasile. Questo comporterebbe, ovviamente, la creazione di un gruppo permanente di giocatrici che non vestirebbero la maglia di nessuna squadra di club e verrebbero stipendiate dalla Federazione.
    Il piano di Alberda era di organizzare in primavera un “talent show” in cui selezionare le migliori giocatrici per ciascun ruolo, ma la pandemia di coronavirus ha bloccato l’iniziativa. Ora l’intenzione del direttore tecnico federale è quella di pescare nell’enorme serbatoio del Talent Team, affidato a Marko Klok e Avital Selinger e attualmente formato da quasi 50 giocatrici, di cui 21 si stanno allenando in questi giorni insieme alla nazionale maggiore. Una “palestra” che potrebbe rivelarsi utile fin da subito, dal momento che giocatrici chiave come Sloetjes e Plak hanno deciso di prendersi una pausa sabbatica.
    (fonte: de Volkskrant) LEGGI TUTTO