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    Margarita Kurilo è in dolce attesa e lascia la Lokomotiv Kaliningrad

    Di Redazione
    La schiacciatrice della nazionale russa Margarita Kurilo ha annunciato che sospenderà la sua attività per il più gradito dei motivi: è in dolce attesa. A causa della gravidanza, la giocatrice salterà dunque la parte conclusiva della stagione con la Lokomotiv Kaliningrad e rinuncerà anche all’eventuale convocazione alle Olimpiadi 2020.
    Per la Lokomotiv Kaliningrad un singolare record: Kurilo è infatti la seconda giocatrice della formazione russa a fermarsi per lo stesso motivo in questa stagione. La prima a lasciare la squadra perché incinta era stata la cubana Ana Cleger, prima ancora dell’inizio del campionato.
    (fonte: VC Lokomotiv) LEGGI TUTTO

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    Wang Baoquan, il timoniere del Tianjin: “Ho cambiato filosofia, ora sono meno rigido”

    Di Alessandro Garotta
    Esistono parole straniere, intraducibili in italiano, che hanno il potere di riassumere in poche lettere una sensazione, uno stato d’animo, un concetto. Yuanfen, per esempio, è una parola cinese che descrive una relazione dettata dal destino, un’affinità predestinata, due amori nati per incontrarsi. Più precisamente, viene usata per identificare due persone che non sono mai state a conoscenza l’una dell’altra, ma che per una pura coincidenza dovuta al destino finiscono per incontrarsi e fare grandi cose insieme. Yuanfen, in un certo senso, è il magico legame tra l’allenatore – ed ex giocatore della nazionale cinese – Wang Baoquan e il Tianjin, che tanti anni fa si sono presi per mano e non si sono più lasciati. 
    Il suo percorso nel mondo della pallavolo, i segreti dei suoi successi, il bilancio del campionato appena vinto: sono alcuni dei temi affrontati dal coach del Tianjin nel corso di un’intervista esclusiva ai microfoni di Volley NEWS.
    Mr.Wang, per cominciare le chiedo: come si è avvicinato alla pallavolo? 
    “Fin da bambino sono sempre stato un grande appassionato di sport; in particolare praticavo atletica leggera e basket. Non ero abbastanza alto per la pallacanestro ma mi distinguevo per un buon salto, e così venni notato da un coach di pallavolo e chiamato nella sua squadra. Questa scelta si rivelò la migliore perché da lì ebbe inizio la mia carriera da giocatore, che mi ha portato a vestire la maglia del Tianjin per ben 18 anni, diventare capitano della nazionale cinese e vincere un Campionato Asiatico“. 
    Foto Tianjin Bohai Bank
    Com’è nata invece l’idea di allenare? 
    “Per amore della pallavolo. Dopo aver smesso di giocare, sono stato l’assistente di tre grandi commissari tecnici della nazionale cinese, come Lang Ping, Hu Jin e Chen Zhonghe. Grazie a loro ho acquisito un importante bagaglio di conoscenza, che vent’anni fa mi ha permesso di diventare capo allenatore della squadra femminile del Tianjin“.
    Come mai scelsero proprio lei? E che squadra trovò? 
    “Semplicemente perché la dirigenza vide in me la persona giusta per ricoprire il ruolo di allenatore. All’epoca, trovai una squadra già molto forte, con atlete consapevoli di poter raggiungere l’obiettivo del club, che era di giocare le migliori partite possibili. Dentro e fuori dal campo, le ragazze erano molto unite e nulla poteva fermarle“. 
    Sotto la sua guida, il Tianjin è diventata la squadra più forte in Cina. Qual è il segreto dei suoi successi? 
    “Prima di tutto, direi il sostegno degli sponsor e della dirigenza a ogni livello. Ma sono state altrettanto importanti la coesione dello staff tecnico e la dedizione delle giocatrici. Io sono solo un coach e mi limito ad allenare“. 
    Foto Tianjin Bohai Bank
    Com’è cambiato negli anni il suo approccio nel coaching? 
    “All’inizio, la mia filosofia era abbastanza rigorosa: tutte le giocatrici dovevano stare ai miei ordini. Ora è più equilibrata e tranquilla, anche se non mancano delle regole ferree. E nel caso in cui le atlete dovessero essere scontente possono venire a parlare con me dopo l’allenamento“. 
    In questa stagione ha guidato il Tianjin al suo tredicesimo titolo nella SuperLeague cinese. Quali emozioni ha provato dopo la vittoria? 
    “Sensazioni contrastanti. Mi sono venuti alla mente i ricordi del primo campionato vinto e ho pensato con estrema gratitudine alla mia famiglia, a cui devo tanto per questi anni. Allo stesso tempo, però, c’era la consapevolezza che una volta scesi dal podio saremmo ripartiti da zero; quindi, stavo già pensando al futuro e a quale direzione avrebbe preso il club“.
    Qual è stata la chiave per avere la meglio sul Jiangsu in finale? 
    “Nella serie con il Jiangsu abbiamo vinto grazie all’attacco e al muro, giocando ad un livello molto alto e con grande spirito combattivo. La squadra ha dimostrato una grande unità: questa è da sempre la nostra forza“.
    Wang Baoquan con Zhu Ting (Foto Tianjin Bohai Bank)
    Cosa ne pensa della decisione della CVA di disputare il campionato con la formula della “bolla”?
    “Era la prima volta che una Federazione sceglieva questo sistema per giocare un campionato e senza dubbio ai tempi del Covid-19 era la soluzione migliore. Penso che si sia rivelata una sfida per la tenuta fisica della squadra, brava a superare ogni ostacolo, e un test per le giocatrici, specialmente per le più giovani“.
    Quali sono i suoi piani futuri? Sarà lei ad assumere la guida della nazionale femminile cinese dopo le Olimpiadi di Tokyo? 
    “È molto improbabile. Mi sto avvicinando ai 60 anni e la forma fisica non è più delle migliori. In futuro, farò quel che mi sarà possibile, continuando a dare il mio contributo al mondo della pallavolo“. 
    Zhu Ting – che quest’anno ha vestito la maglia del Tianjin – tornerà a giocare in Europa dopo le Olimpiadi? 
    “Al momento non ho modo di confermarlo, anche perché dipende dalla situazione legata all’epidemia“. 
    E per quanto riguarda il futuro di Li Yingying? 
    “Credo che farà le sue valutazioni in base alle esigenze del Tianjin, della nazionale cinese e alla crescita personale“. LEGGI TUTTO

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    Francia: il Mulhouse non si ferma, il Voléro sbanca Nantes

    Foto Facebook Volero Le Cannet

    Di Redazione
    Dopo tanti recuperi riparte la Ligue A femminile francese con il primo turno integrale del 2021. Nell’unico big match di giornata trionfa il Voléro Le Cannet, che impone un netto 0-3 a domicilio (28-30, 21-25, 18-25) al Nantes VB proprio alla vigilia della Pool di Champions League ospitata dalla squadra gialloblu, a cui parteciperà anche Conegliano. Per la squadra di Micelli, che consolida la sesta posizione in classifica, prestazione sopra le righe dell’opposta statunitense Nia Kai Reed, autrice di 26 punti.
    In vetta resiste l’ASPTT Mulhouse, che vince anche sul campo dell’Istres per 1-3 (13-25, 23-25, 25-18, 21-25) con 15 punti a testa di Anna Haak e Hélena Cazaute. La squadra di Salvagni – in cui ha esordito da titolare Christina Bauer – conserva un punto di vantaggio sul Béziers, vittorioso per 3-0 sul Saint-Raphael, ma le insegutrici hanno disputato una gara in più. Vince anche il Racing Club de Cannes di Filippo Schiavo, che battendo per 3-1 il Mougins (25-21, 22-25, 25-19, 25-22) avvicina il quarto posto occupato dal Pays d’Aix Venelles.
    Domani si torna già in campo con ben 4 recuperi, tra cui il big match Mulhouse-Voléro, che potrebbe consentire alla capolista di allungare in caso di vittoria.
    (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO