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    Francia: rimonta vincente dell’ASPTT Mulhouse a Cannes

    Di Redazione
    Va a un passo dal grande risultato il Racing Club de Cannes, ma alla fine l’ASPTT Mulhouse confeziona un’altra impresa e si mantiene saldamente in vetta alla Ligue A francese. La squadra di François Salvagni ha la meglio su quella di Filippo Schiavo per 2-3 (25-20, 25-20, 19-25, 12-25, 11-15) nel posticipo del diciassettesimo turno, dopo essere stata in grossa difficoltà nei primi due parziali, complice la battuta incisiva di Cannes (8 ace). Poi però il tecnico italiano tira fuori dal cilindro Lamprousi e Anna Haak (al posto di Bauer e Vanjak) e, soprattutto, riesce a limitare al massimo le attaccanti avversarie: White e De Hoog sotto il 40% di efficacia, Starcevic addirittura al 10%.
    Chi non si limita affatto è invece Laetitia Moma-Bassoko: 29 punti con il 50% in attacco. E con questo risultato il Mulhouse resta a più 3 sul Béziers – a parità di match giocati – mentre il Cannes scivola addirittura a meno 13 dalla vetta, anche se il girone di ritorno è appena all’inizio. Nel frattempo tornano a registrarsi, dopo diverse settimane, casi di positività al Covid-19: il Marcq-en-Baroeul ha rinviato la gara prevista per sabato proprio contro il Racing.
    (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Russia: doppio successo per Dinamo Kazan e Lokomotiv

    Di Redazione
    Si riscattano dopo le delusioni europee Dinamo Kazan e Lokomotiv Kaliningrad: entrambe le squadre sono state protagoniste di due gare in due giorni nella Superleague russa, vincendole entrambe. La Dinamo ha battuto il Minchanka Minsk per 3-1 martedì (18-25, 25-12, 25-18, 25-15) e ha ripetuto lo stesso risultato oggi (25-17, 25-11, 23-25, 26-24), scavalcando provvisoriamente la Dinamo Mosca in vetta alla classifica: due punti di vantaggio per Bricio e compagne, ma con una gara in più.
    La Lokomotiv, dal canto suo, non ha avuto alcun problema contro lo Zarechie Odintsovo: vittoria in tre set sia lunedì (25-17, 25-20, 25-12) sia ieri (25-21, 25-17, 25-19). La squadra di Kaliningrad ha dovuto ancora fare a meno di quattro “big” già assenti nella Pool di Champions League (Lippmann, Dijkema, Evdokimova e Melnikova), recuperando soltanto Anna Galkina: mai ufficializzata la diagnosi, si parla soltanto di generici “problemi di salute”. Il doppio successo, comunque, vale il terzo posto alle spalle della coppia regina. È tornato infine alla vittoria il Leningradka, che ha consolidato il quinto posto con il 3-0 (25-18, 29-27, 25-22) ai danni del Proton Saratov.
    (fonte: Volley.ru) LEGGI TUTTO

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    Brasile: l’Itambé Minas batte anche l’Osasco e va in fuga

    Di Redazione
    La settimana d’oro dell’Itambé Minas si completa nel posticipo di campionato: dopo aver vinto la Coppa del Brasile, la squadra di Nicola Negro si aggiudica anche lo scontro diretto in casa dell’Osasco con un sonoro 0-3 (20-25, 19-25, 22-25) e si invola in vetta alla classifica della Superliga: 5 punti di vantaggio sul Dentil Praia Clube e 9 su Tandara e compagne (che hanno una gara da recuperare).
    La partita di fatto non ha mai storia: la capolista stavolta affianca a Danielle Cuttino (18 punti) anche Megan Easy in serata (14 punti), oltre ai soliti muri di Thaisa. Solo nel terzo set l’Osasco reagisce e conserva il vantaggio fino al 21-19, ma da quel punto in poi servizio e muro delle rivali fanno la differenza. Partita da dimenticare per Tandara, ferma al 29% in attacco, mentre l’unica nota positiva tra le padrone di casa è il ritorno su buoni livelli di Jaqueline (11 punti con il 50%).
    Negli altri recuperi in programma, il Dentil Praia Clube batte nettamente il Sao Jose de Pinhais per 3-0 (25-14, 25-22, 25-9), mentre fatica il Sesc RJ Flamengo, costretto al tie break sul campo del Brasilia (25-20, 21-25, 23-25, 25-19, 13-15): la squadra carioca era priva del suo allenatore Bernardinho, fermato dal Covid-19. Successo agevole anche per il Barueri (25-13, 25-22, 25-11) ai danni di un Fluminense sempre più in difficoltà. Nel prossimo weekend tre big match: Minas-Sesi Bauru, Praia Clube-Barueri e Sesc RJ-Osasco.
    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Repubblica Ceca: il VK UP Olomouc si tiene stretta la Coppa nazionale

    Di Redazione
    Uscito dalla Champions League senza vittorie, pur tenendo testa ad avversarie del calibro di Novara, il VK UP Olomouc ha trovato subito il modo di consolarsi: nel weekend è arrivato infatti il terzo successo consecutivo nella Coppa ceca, ottenuto grazie al 3-1 in finale (21-25, 26-24, 25-20, 25-21) ai danni del VK Dukla Liberec. Una gara iniziata in salita, ma che Schlegel e compagne hanno presto girato a loro favore.
    In semifinale, il giorno precedente, l’Olomouc aveva avuto la meglio facilmente sul TJ Sokol Sternberk per 3-0, mentre il Dukla aveva avuto bisogno del tie break per superare il PVK Olymp Praga, che poi si è piazzato al terzo posto imponendosi in tre set nella “finalina”.
    (fonte: Cvf.cz) LEGGI TUTTO

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    Vyacheslav Zaytsev parla del figlio Ivan: “Speravo che continuasse a palleggiare…”

    Foto Instagram Ivan Zaytsev

    Di Redazione
    Il portale BO Sport ha pubblicato una lunga e bellissima intervista a Vyacheslav Zaytsev (qui l’originale in russo), leggenda del volley sovietico negli anni Settanta e Ottanta e padre di Ivan Zaytsev. Tantissimi i temi trattati, dai ricordi dei tempi dell’URSS al trasferimento in Italia, fino al giudizio sui palleggiatori moderni. Naturalmente si è parlato anche dello “Zar”, quest’anno impegnato nel Kuzbass Kemerovo: “È bello che quest’anno sia in Russia, l’ho già visto diverse volte e cercherò di andare a Kemerovo più spesso, finché la salute me lo permette. Penso che andrò sicuramente ad assistere alle sue partite nei play off“.
    Papà Vyacheslav rivela di non aver mai del tutto digerito il cambio di ruolo del figlio: “Già a 17 anni giocava in A1 da palleggiatore, come riserva di Paolo Tofoli. Francamente, ero contento che avesse seguito le mie orme e speravo che continuasse a farlo. Le mani di Vanja (diminutivo di Ivan, n.d.r.) erano nella posizione giusta, la sua testa lavorava correttamente, gli mancava soltanto un po’ di esperienza sul campo. Ma ha dovuto cambiare squadra e così è cambiata anche la sua posizione in campo“.
    Ivan Zaytsev è nato in un giorno particolare per Vyacheslav: “Il 2 ottobre 1988 ho provato un misto di sentimenti opposti, da un lato c’era la sconfitta nella finale delle Olimpiadi contro gli USA, dall’altro la nascita di mio figlio. Non potevo immaginare che un giorno sarebbe diventato italiano… È stata una sua scelta, l’Italia è la sua seconda patria, ma credo sia stato il carattere russo a portarlo al successo“. L’ex campionissimo sovietico rivela anche di aver affidato al figlio tutte le sue storiche medaglie d’oro: “Ho voluto dargliele in anticipo. Ha ringraziato e ha detto che avrebbe provato a recuperare lo svantaggio!“.
    Tra i tantissimi aneddoti raccontati da Zaytsev padre sono imperdibili quelli sul trasferimento a Spoleto nel 1987: “Non volevo scappare di nascosto come avevano fatto alcuni giocatori di hockey e pattinatori, era tutto ufficiale. Potevo scegliere tra Francia, Italia e Spagna, ma ho voluto andare a Spoleto perché mi interessava lavorare con Carmelo Pittera. È stata una grande esperienza, ma non ero completamente felice: mi mancava mia figlia Anna, che è rimasta con i nonni. Non hanno voluto che la portassi con me perché non volevano che nella ma testa entrassero ‘cattivi pensieri’ sul cambio di cittadinanza. Alla fine sono stato autorizzato ed è arrivata con un accompagnatore: Valeriy Lobanovskyi, lo storico CT della nazionale di calcio“.
    Anche gli aspetti economici dell’avventura italiana di Vyacheslav sono singolari: “Il contratto era stato firmato da Sovintersport, non conoscevo nemmeno l’importo, la mia firma non c’era. Ricevevo lo stipendio presso l’ambasciata a Roma, il che lasciava sconcertata la dirigenza di Spoleto: quando hanno scoperto quanto stavo guadagnando, sono rimasti molto sorpresi. Si chiedevano: a chi abbiamo pagato l’ingaggio allora? A me non arrivavano più di 800mila lire all’anno“.
    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Giovanni Guidetti: “Il mio sogno? Allenare la squadra maschile di Modena”

    Foto VakifBank Spor Kulubu

    Di Redazione
    “Il mio sogno nel cassetto? Quando avrò 65-70 anni vorrei allenare Modena maschile, almeno per una stagione“. La “rivelazione” arriva in chiusura dell’intervento di Giovanni Guidetti a “Voglia di Volley“, trasmissione dell’emittente bolognese Radio1909. Il tecnico del VakifBank Istanbul si affretta poi a precisare: “Non voglio certo prendere il posto di Andrea Giani, sto molto bene dove sono adesso e non voglio cambiare. Ma da modenese è un mio sogno“.
    Nel corso della lunga intervista sono stati molti i temi toccati da Guidetti, che ha parlato anche della condizione delle donne in Turchia (con la moglie Bahar Toksoy ricopre il ruolo di ambasciatore dell’ONU per la parità di genere) e delle normative sui giocatori stranieri, dichiarandosi favorevole a un’apertura totale delle frontiere.
    Particolarmente interessante il parallelo tracciato, su richiesta di un ascoltatore, tra la sua palleggiatrice Maja Ognjenovic e Joanna Wolosz, regista dell’Imoco Volley Conegliano: “Secondo me Maja fa cose che nessun altro palleggiatore al mondo riesce ancora a fare. Ha combinato la grandezza dei palleggiatori di una volta di saper fintare alla velocità e a una discreta fisicità degli alzatori di adesso. Secondo me ha qualcosa in più di Wolosz, che fisicamente è formidabile e ha mani velocissime, ma che non ho mai visto giocare in un modo e in un contesto diverso da questo, mentre Ognjenovic è riuscita a giocare benissimo anche in Russia, con palla alta e lenta“.
    Infine Guidetti ha parlato anche della fase a gironi di Champions League, facendo i complimenti a Busto Arsizio che “fa sempre qualcosa in più di quello che può” e rivelando gli abbinamenti per i quarti di finale pronosticati dal suo staff: Scandicci-Conegliano, Vakifbank-Chemik Police, Novara-Fenerbahce ed Eczacibasi-Busto. “La mia sensazione – ha concluso l’allenatore italiano – è che vedremo comunque una sfida a Istanbul, che potrà essere Vakif-Fener o Ecza-Fener“.
    (fonte: YouTube) LEGGI TUTTO

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    Turchia: il VakifBank travolge l’Eczacibasi nel derby

    Foto VakifBank Spor Kulubu

    Di Redazione
    Tre giornate al termine della Sultans League turca e l’anticipo di playoff non dice nulla di buono per l’Eczacibasi VitrA Istanbul: nel derby disputato oggi il VakifBank si impone con un secco 3-0 (25-19, 25-20, 25-18), confermando la sua supremazia sulle rivali. 19 punti di Isabelle Haak, autrice anche di 3 ace, in una partita dominata dalla squadra di Guidetti in attacco (52% di efficacia) e “steccata” completamente da Tijana Boskovic, ferma ad appena 8 punti.
    Il Vakif non è comunque ancora certo del primo posto: restano 4 i punti di vantaggio sul Fenerbahce, che passa in tre set sul campo dell’Ilbank (15-25, 19-25, 19-25) con 13 punti di Brankica Mihajlovic. Nuovo ko, il terzo consecutivo, per il Galatasaray, battuto in casa per 2-3 (23-25, 28-26, 25-17, 14-25, 9-15) dal Nilüfer con una gran partita di Wilhite (24 punti) e della nuova arrivata Ana Paula Borgo (21). Continua quindi la sfida a distanza per il quarto posto tra lo stesso Nilüfer e il THY, che tiene le avversarie a un punto di distanza grazie al 3-1 (25-17, 25-13, 15-25, 25-9) sul PTT, travolto dai 21 punti di Kingdon e dai 20 di Karakurt.
    Con questa sconfitta il PTT scivola fuori dalla zona playoff, agganciata dallo Yesilyurt, che travolge il fanalino di coda Beylikduzu. A meno di miracoli, saranno queste due squadre a giocarsi l’ottava posizione: troppo lontani il Kuzeyboru, nonostante il 3-0 sul Besiktas, e il Karayollari, pesantemente battuto in casa dal Sariyer. Già matematica invece la qualificazione dell’Aydin BBSK grazie al 3-1 (32-34, 25-23, 29-27, 25-23) sul Kale Spor, in una partita segnata da ben 17 muri di Boz e compagne.
    (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Argentina: Maia Jasvir Romero è la prima giocatrice transgender in Serie A

    Di Redazione
    In Argentina il campionato nazionale femminile è iniziato nello scorso weekend, con la partecipazione di 16 squadre divise in due gruppi è un’importante novità: per la prima volta in campo c’è anche una giocatrice transgender. Si tratta dell’opposta Maia Jasvir Romero, 34 anni, che ha debuttato con la maglia del Centro de Educacion Fisica n.5 de La Rioja, squadra a sua volta esordiente nella massima categoria nazionale. Romero era stata la prima giocatrice trans in assoluto a scendere in campo in Argentina nel 2019, quando il La Rioja militava in seconda serie.
    Come riporta Voley Plus, nello stesso girone c’è anche una seconda giocatrice transgender: Rangel Jaramillo, riserva del Ferro Carril Oeste. L’atleta è però ancora in attesa dei documenti per il tesseramento.
    Recentemente, i nuovi regolamenti introdotti dalla FIVB hanno reso possibile il cambio di genere anche a livello internazionale.
    (fonte: Voley Plus) LEGGI TUTTO