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    Lo scudetto di François Salvagni: “Una vittoria che ripaga tanti sacrifici”

    Di Eugenio Peralta La Ligue A femminile francese è ormai da anni approdo d’elezione per gli allenatori italiani: Micelli, Schiavo, Orefice, fino allo scorso anno Marchesi. E poi François Salvagni, che la Francia ce l’ha nel nome e pochi giorni fa l’ha “conquistata” vincendo, con l’ASPTT Mulhouse, il primo scudetto della sua carriera e il secondo nella storia della società. Un successo ottenuto con due giornate d’anticipo, nell’unico campionato europeo che non prevedeva i play off, e sulla scorta di una stagione magica con 18 vittorie consecutive. Rendimento inaspettato per le stesse alsaziane, come racconta Salvagni ai nostri microfoni: “Non ce lo aspettavamo assolutamente, anche perché abbiamo iniziato molto male la stagione, giocando non bene a pallavolo e perdendo la Coppa del 2019-2020 (recuperata in settembre, n.d.r.). È stato un anno da costruire in corsa, e la cosa positiva è stata che siamo riusciti a vincere diverse partite anche quando giocavamo male: merito del gruppo, perché abbiamo 12-13 ottime giocatrici e ogni volta qualcuna ci metteva del suo. Ma fino a Natale ancora non riuscivamo a esprimere il nostro potenziale e in classifica eravamo tutti in gruppo“. E poi cos’è cambiato? “Be’, dopo tanti sacrifici e tanto lavoro la squadra ha cominciato a giocare molto bene. Secondo me le due ‘bolle’ di Champions League che abbiamo disputato ci hanno aiutato ad alzare molto il livello. In campionato abbiamo cambiato decisamente marcia e mostrato una qualità di gioco diversa. Nelle ultime 5 partite si è sentita un po’ la pressione: è stato molto importante vincere con il Voléro di Micelli per capire che potevamo farcela. Poi a Béziers poteva finire in qualsiasi modo, ma aggiudicarsi lo scontro diretto è stato il modo migliore per chiudere“. La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova tutta la pallavolo mondiale, ma soprattutto quella francese. Come l’avete vissuta? “Abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a giocare, ma per il resto è stata dura. Abbiamo perso il nostro team manager a dicembre, io personalmente ho vissuto la scomparsa di mia madre, e sono riuscito a vedere i miei figli solo una volta. Abbiamo fatto trasferte in un paese deserto, mangiando ognuno nella propria camera d’albergo e senza poterci concedere nulla nemmeno a casa, visto che l’Alsazia è stata la regione più colpita dalla prima ondata. Mi rendo conto che c’è chi ha sofferto molto o ha dovuto chiudere la propria attività, ma anche per noi è stato difficile. Anche per questo le ragazze hanno canalizzato tutte le loro energie per conquistare qualcosa di importante che ripagasse i tanti sacrifici“. Che campionato è quello francese? “Sorrido quando mi dicono che è un campionato di basso livello. Credo invece che il livello tecnico si sia alzato tantissimo: ci sono grandi allenatori, molti italiani, si gioca una bella pallavolo. L’ultimo campionato è stato di ottima qualità e lo dimostrano anche le prestazioni nostre e del Béziers in Europa. Certo non siamo ai livelli dell’Italia, ma nessuno lo è, neppure la Turchia… però dalla Francia sono partite tante giocatrici che poi si sono messe in mostra nei campionati internazionali, da Haak a Herbots“. A proposito, in Ligue A ci sono giocatrici in rampa di lancio per il campionato italiano? “Ce ne sono eccome, anzi diverse le vedrete già l’anno prossimo. Una di queste è la nostra schiacciatrice Hélena Cazaute, e per me il fatto che abbia conquistato un ingaggio in Serie A è un orgoglio e una medaglia personale, perché era stata lei a chiedermi di aiutarla a raggiungere questo obiettivo. Si parla molto anche di Ivana Vanjak, ma lei resterà con noi ancora un altro anno, proprio perché ha l’obiettivo di crescere ulteriormente per poi presentarsi in Italia da protagonista“. La Francia è l’unico paese europeo in cui i pallavolisti sono lavoratori professionisti, un tema di cui si parla molto anche in Italia. Cosa ne pensa? “In questa situazione ci ha aiutato tantissimo. Lo scorso anno, quando è stata sospesa l’attività, abbiamo ricevuto la cassa integrazione all’85% dallo Stato, oltre ai contributi pensionistici e a tutte le agevolazioni del caso. Voglio però essere ben chiaro: se si vuole il professionismo bisogna che tutte le componenti, dai giocatori ai procuratori, siano disposte a mettersi le mani in tasca. Perché la riforma, se ci sarà, comporterà un costo economico e probabilmente anche tecnico: le giocatrici guadagneranno qualcosa in meno e qualcuna sceglierà di andare altrove. Ma io mi auguro che accada, perché avere più solidità è l’unico modo per crescere“. LEGGI TUTTO

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    Brasile: il CT della nazionale Renan Dal Zotto positivo al Covid-19

    Di Redazione

    La pandemia di coronavirus continua ad avere riflessi importanti anche sulla pallavolo in Brasile: l’ultimo caso in ordine di tempo è quello del CT della nazionale maschile Renan Dal Zotto, risultato positivo al Covid-19 ieri dopo che aveva accusato lievi sintomi già da giovedì 8 aprile ed era sato posto in isolamento.

    La situazione ha destato particolare preoccupazione perché Renan aveva appena iniziato a lavorare con il primo gruppo di giocatori convocati nel centro federale di Saquarema, lo stesso in cui si stanno svolgendo anche la fase finale della Superliga maschile e gli allenamenti della nazionale femminile. La CBV (la Confederazione brasiliana) ha riferito che tutti i membri delle squadre e i rispettivi staff sono stati nuovamente sottoposti a test e sono risultati negativi.

    (fonte: Cbv.com.br) LEGGI TUTTO

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    Serbia: lo ZOK Ub vince il primo titolo della sua storia

    Di Redazione Festa grande in Serbia per lo ZOK Ub, che ha vinto il primo titolo nazionale della sua storia sconfiggendo in finale il TENT Obrenovac per 3-2 (25-15, 25-21, 19-25, 18-25, 15-11). Le due squadre, entrambe avversarie di Monza nell’ultima CEV Cup, hanno dato vita a una battaglia di quasi due ore: il TENT ha provato a rimontare lo svantaggio iniziale limitando gli errori e alzando il ritmo in ricezione e difesa, ma nel tie break l’Ub si è subito portato avanti (5-10, 10-5) legittimando ampiamente la vittoria. Eroina della serata l’opposta Jelena Vulin con 28 punti, ma importantissimo per la squadra campione anche l’apporto delle due centrali Sofija Medic (15 punti) e Aleksandra Gligoric (14 con 3 muri). Nel TENT 19 punti per Sara Caric, subentrata a Mitrovic già dal primo set, e 16 per il capitano Jelena Lazic. Per lo ZOK Ub si tratta del secondo titolo stagionale, dopo la conquista della Supercoppa, e del terzo in assoluto: lo scorso anno aveva infatti alzato la Coppa di Serbia. (fonte: Ossrb.org) LEGGI TUTTO

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    Polonia: il Chemik Police riapre la serie con una rimonta da sogno

    Di Redazione Emozioni a mille nella finale scudetto della Tauron Liga polacca: dopo aver perso Gara 1, e sotto di due set anche in Gara 2, il Chemik Police finalmente si ritrova e mette a segno una spettacolare rimonta, imponendosi per 3-2 sul Developres SkyRes Rzeszow (21-25, 21-25, 25-22, 25-16, 15-13). Un’inversione di tendenza che porta la serie alla “bella”, nonostante l’ultimo disperato tentativo delle ospiti che nel tie break riescono a risalire dal 13-8 al 14-13 prima di arrendersi. Decisiva per l’andamento della partita, ancora una volta, è la panchina: Akbas sostituisce già dal secondo set Medrzyk con Martyna Lukasik, che poi sarà fondamentale con 16 punti e il 50% in attacco, e dal terzo anche Grajber e Baijens con Strantzali e Kakolewska (quest’ultima per la verità lontanissima dai suoi standard). La miglior realizzatrice è sempre Jovana Brakocevic con 26 punti, e anche Sinead Jack le dà una bella mano con 16 palloni messi a terra, di cui 4 muri. Il Developres recupera Kiera Van Ryk (20 punti) ma non trova la stessa efficienza di Gara 1 dalle bande Blagojevic, Fidon e Lazic; bene invece le centrali, soprattutto Zuzanna Efimienko con il 70% in attacco e 4 muri. Sabato 17 aprile si giocherà la decisiva Gara 3, di nuovo sul campo di Rzeszow. Intanto l’E.Leclerc Radomka Radom è in vantaggio per 2-0 nella serie per il terzo posto, dopo essersi imposto per 2-3 (25-23, 25-20, 20-25, 23-25, 9-15) sul campo del LKS Commercecon Lodz. (fonte: Tauronliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Turchia: VakifBank a segno anche in Gara 2, il titolo è a un passo

    Di Redazione

    Il VakifBank Istanbul è a un passo dal suo terzo titolo consecutivo nella Sultanlar Ligi: dopo la vittoria per 3-2 in Gara 1, la squadra giallonera si è imposta anche nella seconda sfida con il Fenerbahce Opet Istanbul, questa volta per 3-0 (25-23, 25-19, 25-21). L’incontro è stato però pesantemente condizionato dalla pandemia di coronavirus, con ben 5 giocatrici gialloblu assenti per positività al Covid-19 (Mihajlovic, Toksoy, Kurt, Cetin e Sengun) e due positivi anche nello staff del Vakif, tra cui il tecnico Giovanni Guidetti, marito di Toksoy.

    Il Fenerbahce è comunque riuscito a schierare una formazione titolare plausibile, ma la totale assenza di cambi ha certamente pregiudicato la prestazione della squadra di Terzic soprattutto in attacco, dove Melissa Vargas (17 punti con il 42%) e Kelsey Robinson (13 con il 55%) si sono dovute sobbarcare tutto il lavoro, viste le difficoltà di Bianka Busa (16% di efficacia). C’è stata comunque partita fino al 22-22 nel primo set e al 19-19 nel secondo, poi il Vakif ha preso decisamente il volo, trascinato da Isabelle Haak (23 punti, 59%) e Michelle Bartsch, oltre che da ben 12 muri di squadra contro 4.

    Venerdì 16 aprile, salvo nuovi contagi, il Vakif avrà l’occasione di chiudere subito i conti in Gara 3. Domani è invece in programma Gara 2 della finale per il terzo posto: il THY, che ha vinto per 3-1 la prima sfida con l’Eczacibasi, può aggiudicarsi la medaglia di bronzo.

    (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Serbia: Vojvodina Novi Sad campione per la quinta volta consecutiva

    Di Redazione Soffre fino all’ultimo il Vojvodina NS Seme, ma alla fine resta sul trono: la squadra di Novi Sad si è aggiudicata il titolo di campione di Serbia per il quinto anno consecutivo, battendo per 3-2 (22-25, 25-19, 21-25, 25-17, 16-14) il Partizan Belgrado in Gara 4 della finale scudetto. La formazione biancorossa aveva vinto per 3-0 le due partite in casa, ma a Belgrado si era arresa per 1-3 in Gara 2; la vittoria decisiva è arrivata ancora nella capitale. Il Vojvodina raggiunge così la Stella Rossa a quota 6 scudetti dal lancio della Superliga serba (2006) e conquista anche il diciottesimo titolo nazionale della sua storia, considerando anche i campionati dell’ex Yugoslavia. L’ultima sfida con il Partizan è stata una vera e propria battaglia: la squadra campione in carica si è fatta rimontare dal 10-6 all’11-11 nel tie break e si è vista annullare anche un match point, prima di chiudere ai vantaggi grazie a un errore avversario. Tra i migliori in campo i due centrali Nemanja Masulovic (11 su 13 in attacco e 4 muri) e Stevan Simic (10 punti con 5 muri vincenti); decisiva anche la mossa dell’allenatore Boskan che ha sostituito Filip Kovacevic con Lazar Bajandzic, subito protagonista con 7 punti in due set e il 64% in ricezione. Al Partizan non è bastata la grande prestazione del bomber Milan Pepic, autore di 29 punti con il 51% in attacco e 4 muri. (fonte: Ossrb.org) LEGGI TUTTO

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    Portogallo: primo titolo nazionale di sempre per il Porto femminile

    Di Redazione Una prima volta storica nel massimo campionato femminile del Portogallo: a festeggiare il primo titolo di sempre è l’FC Porto, che in Gara 3 della finale scudetto si impone per 3-2 (25-19, 25-19, 15-25, 23-25, 15-10) sul Leixões SC campione in carica, dopo aver perso al tie break la prima sfida e vinto la seconda per 3-1. Le biancoblu, che a inizio stagione si erano aggiudicate anche la Supercoppa, rischiano di subire la rimonta delle più esperte avversarie, ma rimediano con una difesa assolutamente straordinaria: nel set decisivo le avversarie si fermano addirittura al 16% di efficacia in attacco! La dominicana Madeline Paredes è di gran lunga la top scorer, ma i suoi 30 punti non bastano a salvare il Leixões dall’abdicazione dopo tre scudetti consecutivi. Per il Porto la miglior realizzatrice è la veterana Renatinha (19 punti), classe 1981 e vecchia conoscenza del volley italiano per la sua parentesi a Urbino; decisivi sono però soprattutto il muro, con 7 block di Luana Gomes e 4 di Katia Oliveira, e come detto la fase difensiva. “Abbiamo iniziato benissimo la partita – commenta l’allenatore del Porto Rui Moreira – ma poi non abbiamo avuto la serenità necessaria per chiuderla in fretta. Penso che il Leixões sia stato un ottimo avversario: ha dato grande battaglia e oggi, forse, meritava anche di vincere“. (fonte: Fpvoleibol.pt) LEGGI TUTTO

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    Un Mondo di Volley: tris da sogno per la Dinamo Mosca, Mulhouse in trionfo

    Di Stefano Benzi Si è conclusa con la vittoria della squadra favorita, la Dinamo Mosca, che torna al titolo nazionale dopo diversi anni, una Final Six del campionato russo decisamente spettacolare. Titolo francese femminile all’ASPTT Mulhouse, Berlino a un passo dal trionfo in Bundesliga e gare decisive in programma in Polonia, Turchia, Corea del Sud e Brasile: questo il menu di una settimana ricchissima, in cui si gioca ormai per lo scudetto in quasi tutti i campionati. POLONIASarà tra le due teste di serie che hanno dominato il campionato, Zaksa Kedzierzyn-Kozle e Jastrzebski Wegiel, la finalissima di PlusLiga. Due vittorie per lo Jastrzebski, allenato da Andrea Gardini, che ha chiuso senza incertezze il confronto con il Verva Varsavia di Andrea Anastasi al termine di una gara #2 vinta 3-1 in trasferta, tra molti ribaltamenti di fronte e con tre set su quattro finiti ai vantaggi. Bellissimo il testa a testa finale che vede Gardini scaraventare in campo dalla panchina Louati e Bucki (che sarà l’MVP del match con 21 punti) intuendo la mossa decisiva. Per lo Jastrzebski Wegiel è la prima finale dal 2010 a oggi. È dovuto invece ricorrere a Gara 3 lo Zaksa, diretto da Nikola Grbic, per liberarsi dello Skra Belchatow. Si chiude anche il play off per le posizioni europee, vinto dall’Asseco Resovia di Alberto Giuliani che batte in modo piuttosto nel doppio confronto il Trefl Gdansk. Settimo lo Slepsk Suwalki, che completa così una stagione eccellente. È già in corso la finalissima per il titolo femminile della Tauron Liga. Si affrontano al meglio delle cinque partite il Chemik Police, che aveva conquistato la finale già la settimana scorsa, e il Developres SkyRes Rzeszow di Stephane Antiga, che ha dovuto ricorrere alla bella per eliminare l’LKS Commercecon Lodz. Gara 1, disputata sabato scorso, è stata a dir poco meravigliosa: una delle partite più incerte dell’anno. L’ha conquistata il Developres che, nonostante un infortunio a Kiera Van Ryk, costretta a uscire per un problema al piede dopo aver messo 23 palloni sul campo avversario, ha retto brillantemente il confronto fino al tie break grazie soprattutto a Rasinska e alla solita Blagojevic. Oggi pomeriggio alle 17.30 gara 2 a Police. In campo anche LKS Lodz e Radomka (che ha vinto 3-0 in casa gara 1) per stabilire il terzo posto che vale l’accesso diretto alla Champions League. RUSSIALa Final Six della Superliga maschile si è confermata pirotecnica, in un crescendo emozionale che è culminato ovviamente con la finalissima. Niente finale per il Kuzbass Kemerovo di Ivan Zaytsev, eliminato dallo Zenit San Pietroburgo e poi definitivamente ridimensionato anche nella finalina di consolazione, sconfitto per 3-1 dalla Lokomotiv Novosibirsk. Come da pronostico la vittoria del titolo è andata alla Dinamo Mosca che dopo avere dominato per tutta la stagione, non si inceppa nella partita più attesa battendo in finale lo Zenit San Pietroburgo per 3-1. Una vittoria che consolida una stagione di dominio assoluto, con la vittoria di Coppa di Russia e CEV Cup, oltre che di un campionato nazionale russo che mancava dal 2008. MVP il palleggiatore Pankov con Sokolov miglior realizzatore (27). Si può parlare di fallimento definitivo per lo Zenit Kazan di Alekno, fuori anche dalle semifinali e soltanto quinto assoluto dopo la vittoria nella finalina dei delusi, 3-1, sul Fakel Novy Urengoy. TURCHIAÈ andata in scena ieri la prima finale di Efeler Ligi con la vittoria dello Ziraat Bankasi di Giampaolo Medei sul Fenerbahce (3-1). Puntando tutto sul sestetto titolare che ha compiuto una splendida rincorsa fino alla prima posizione in regular season, Medei ribalta un primo set molto opaco grazie soprattutto a Ter Maat (27) e a Van Garderen (13) che reggono quasi da soli tutto l’impianto offensivo splendidamente diretto da un Arslan Eksi (4 punti a muro) ancora una volta brillante, divertente e agonisticamente intensissimo in regia. Gara 2 è in programma giovedì pomeriggio. In Sultanlar Ligi vittoria, ma con qualche sofferenza, per il Vakifbank di Giovanni Guidetti in gara 1 di finale scudetto sul campo del Fenerbahce. Il 2-3 conclusivo, conquistato in rimonta dopo che le gialloblu si erano portate sul 2-1, matura solo dopo l’ingresso in campo di Gabi, decisamente molto più risolutiva di Ismailoglu. La serie si sposta ora in casa del Vakif, con gara 2 in programma oggi alle 18.30; ma 5 casi di Covid-19 nel Fenerbahce tengono fino all’ultimo in forse la partita, che fino alla tarda serata di ieri era ancora confermata. GERMANIAResa dei conti nella Bundesliga tedesca tra Berlin Recycling Volleys e Friedrichshafen. Dopo una stagione sofferta e balbettante, la squadra della capitale sembra avere rialzato la testa proprio nel momento decisivo conquistando le prime due vittorie nella serie al meglio delle cinque partite. Prima un 3-2 in trasferta al termine di una partita che Berlino vince in rimonta imponendosi in un tie-break intensissimo; poi un 3-0 in casa in una gara sostanzialmente dominata, forse la migliore della stagione, grazie a una ricezione solidissima e a un servizio devastante. Giovedì gara 3: se Berlino passa di nuovo a Friedrichshafen il conto sarà definito, e per gli arancioni sarebbe l’undicesimo titolo in bacheca, il quinto consecutivo. Anche l’Allianz MTV Stuttgart sembra avere deciso di gettare la maschera sul più bello e, con un’autorevolezza che nel corso della regular season si era vista solo a sprazzi, va a conquistare la prima delle finali scudetto sul campo del Dresdner con un eloquente 0-3, nel segno di una Krystal Rivers a tratti davvero incontenibile. Gara 2 è in programma domani, in casa dello Stoccarda.  FRANCIAPrecedenza al titolo femminile che, in una stagione senza play off e che si chiude con la regular season, va con pieno merito all’ASPTT Mulhouse. Dopo le due vittorie in rapida successione su Nantes e Béziers, la diretta avversaria che per lungo tempo è stata l’unica a reggere il ritmo della capolista, l’ASPTT si rende irraggiungibile e riconquista il titolo della Ligue A femminile a quattro anni di distanza dal primo storico successo. Una splendida cavalcata quella della squadra di François Salvagni, propiziata dalla stagione di grazia di Madison Bugg e dai molti punti di Hélena Cazaute. Definitiva anche la retrocessione, la seconda consecutiva dopo quella che lo scorso anno fu poi annullata dai giudici della Lega, per il Mougins. Da giocare due giornate con qualche recupero; sono da assegnare le posizioni che portano in Europa. Nella Ligue A maschile si è delineato il quadro delle semifinali del campionato francese che si giocheranno al meglio delle due vittorie su tre: nella parte alta del tabellone la testa di serie numero 1 Montpellier, guidato dall’MVP stagionale Le Goff, e lo Chaumont di Silvano Prandi, che ha appena ingaggiato niente meno che Filippo Lanza. Nella parte bassa il Cannes, unica squadra costretta alla bella per eliminare il Tourcoing, e il Cambrai, che a sorpresa ha eliminato la terza testa di serie, il Narbonne. Si inizia a giocare da domani pomeriggio. BRASILETutto come da pronostico. Il titolo sarà una questione tra il Funvic Taubaté, campione in carica dopo la stagione ridotta dello scorso anno a causa della pandemia, e il Fiat Minas, che punta a bissare il successo già ottenuto dalla rappresentativa femminile. Semifinali chiuse al meglio delle due partite: il Funvic ha eliminato il Volei Renata, concedendo un solo set ma soffrendo moltissimo nel primo set di Gara 2, in campo esterno. All’Itapetininga non è riuscito il secondo colpaccio dopo avere eliminato il Sada Cruzeiro: Minas che ha chiuso in tre set entrambe le gare soffrendo solo nell’avvio della rivincita. La finale si giocherà nella bolla dell’impianto confederale di Saquarema tra giovedì e sabato, al meglio delle due vittorie su tre. COREA DEL SUDÈ iniziata la finale della V-League maschile: alla sorprendente vittoria all’esordio del Woori Card, un secco 3-0 in trasferta, ha fatto eco la perentoria reazione dei KAL Jumbos, che si impongono 3-2 al termine di una gara 2 molto incerta e spettacolare. La serie è in parità e tutto può accadere: si prosegue con due gare in rapida successione in programma tra domani e giovedì a Seul in casa del Woori. Un bel rischio per i Jumbos di Santilli che sono obbligati a vincere almeno una delle due partita, quanto meno per portare la serie a gara 5. GLI ALTRI CAMPIONATIIn Argentina il titolo femminile va per la prima volta al San Lorenzo che, trascinata da Mimi Sosa, la centrale rientrata in attività lo scorso anno, batte nella bella decisiva il Gimnasia y Esgrima La Plata. Una bella soddisfazione dopo due finali perse contro il Boca Juniors nelle ultime due stagioni. Il campionato ungherese si chiude in modo amaro per il Bekescsaba, avversario di Coppa della Saugella Monza, costretto al ritiro per numerosi casi di Covid. Scudetto assegnato d’ufficio al Fatum Nyireghyaza. In Tunisia l’Esperance di Ljubo Travica dopo il titolo nazionale si aggiudica anche la Coppa, seconda doppietta in meno di dodici mesi. In Grecia l’Olympiakos Pireo conquista il campionato greco maschile, il terzo negli ultimi quattro anni, con tre turni di anticipo. Per i biancorossi è il 30esimo successo nazionale assoluto. Quinto titolo maschile consecutivo in Serbia per il Vojvodina di Novi Sad, che batte in gara 3 per 3-1 il Partizan e conquista il suo 18esimo campionato. In Qatar l’Al Rayyan chiude la stagione in bellezza vincendo l’Emir Cup. LEGGI TUTTO