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    Germania: l’Allianz MTV Stuttgart vince anche Gara 2 e vede lo scudetto

    Di Redazione L’Allianz MTV Stuttgart è a un passo dal suo secondo titolo in Bundesliga femminile: dopo la vittoria in Gara 1 della finale sul campo del Dresdner SC, le campionesse in carica si sono ripetute anche in Gara 2, anche se con un percorso ben più accidentato. La partita si è conclusa infatti soltanto sul 3-2 (23-25, 23-25, 26-24, 25-21, 15-13) dopo che la squadra di casa era andata sotto di due set, rischiando fino ai vantaggi anche nel terzo; il tie break si è giocato punto a punto, ma con l’Allianz sempre avanti di un’incollatura (8-6, 14-12). Un ruolo chiave nella vittoria della squadra di Stoccarda lo gioca ancora una volta Krystal Rivers: la bomber statunitense mette a segno 38 punti con un eccellente 56% di efficacia. In doppia cifra anche Michaela Mlejnkova con 15 punti; importante l’impatto di Hester Jasper, sorella di Marrit, entrata dal terzo set al posto di una Maria Segura in difficoltà sia in ricezione, sia in attacco. Dall’altra parte Maja Storck è una degna avversaria di Rivers con 36 punti a tabellino (53% in attacco e 4 muri); bene a muro anche la centrale Camilla Weitzel con 4 block vincenti. Il prossimo round della finale, che potrebbe essere decisivo per l’assegnazione del titolo, si giocherà sabato 17 aprile a Dresda. (fonte: Volleyball-Bundesliga.de) LEGGI TUTTO

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    Brasile: il Funvic Taubaté la spunta al tie break in Gara 1 della finale

    Di Redazione È subito battaglia a Saquarema nella finale scudetto della Superliga brasiliana: il Funvic Taubaté vince il primo round, superando per 3-2 (25-18, 22-25, 23-25, 25-16, 15-11) il Fiat Minas al termine di una sfida intensissima. Decisiva la battuta, che fa la differenza a favore del Taubaté sia in avvio di partita, sia dal quarto set in poi, quando Weber inserisce Joao Rafael al posto di Mauricio Borges. Nel tie break l’equilibrio viene spezzato da un parziale di 4-0 che porta il Funvic sul 9-5 e da lì direttamente alla conclusione. Douglas Souza riceve il premio di MVP della partita ma lo “cede” virtualmente all’opposto Felipe Roque, top scorer con 23 punti: “Se lo merita lui, oggi è stato davvero determinante. Il nostro servizio è stato essenziale perché abbiamo messo grande pressione sulla loro ricezione per tutta la gara, e siamo riusciti ad annullare un giocatore fondamentale per loro come Escobar“. Il Minas cercherà di rifarsi già venerdì notte (alla mezzanotte del sabato in Italia) in Gara 2; l’eventuale gara 3 si disputerà nella notte tra domenica e lunedì. (fonte: Cbv.com.br) LEGGI TUTTO

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    Germania: le convocazioni di Giani e quelle di Koslowski

    Di Redazione Inizierà la prossima settimana a Kienbaum la stagione delle due nazionali della Germania: la rappresentativa maschile di Andrea Giani si radunerà lunedì 19 aprile, mentre mercoledì 21 toccherà a quella femminile di Felix Koslowski. Entrambi i CT hanno già comunicato la lista completa dei giocatori che saranno utilizzati nel corso della stagione, anche se per i primi giorni saranno al lavoro soprattutto i giovani: l’arrivo dei “big” della squadra maschile (e dello stesso Giani) è previsto a partire dal 27 aprile. Del primo gruppo maschile faranno parte Batanov, Brand, Burggraf, John, Rohrs (SWD Powervolleys Duren), Baxpohler (United Volleys Frankfurt), Gallas e Meier (Bisons Buhl), Heckel (USC Konstanz), Moller (TV Rottenburg), Sagstetter (TVF Unterhaching), Schott (Indykpol Olsztyn), Max Schulz (Berliner TSC) e Tille (WWK Volleys Herrsching). Nella seconda fase si uniranno i giocatori più noti, tra cui 4 protagonisti del campionato italiano: David Sossenheimer e Jan Zimmermann (Perugia), Tobias Krick (Cisterna), Moritz Karlitzek (Modena), e poi Bohme, Maase e Weber (Friedrichshafen), Brehme, Kaliberda e Zenger (Berlin Recycling Volleys), Fromm (Olympiacos), Hirsch (Narbonne), Kampa (Jastrzebski Wegiel), Krage (Luneburg) e Reichert (Trefl Gdansk). La squadra femminile è stata a sua volta divisa in due gruppi: il primo, composto solo da giocatrici Under 23, disputerà due amichevoli in Francia contro la nazionale locale tra il 1° e il 3 maggio. Negli stessi giorni cominceranno ad allenarsi le atlete “seniores”, per le quali a loro volta sono in programma tre amichevoli a Schwerin (avversaria ancora da definire) tra il 14 e il 16 maggio. Nell’elenco delle 29 giocatrici convocate ci sono anche le “italiane” Kim Drewniok (Scandicci) e Hanna Orthmann (Monza). Questa la lista completa:Palleggiatrici: Corinna Glaab, Sarah Straube, Pia Kästner, Magdalena Gryka, Denise ImouduOpposte: Kimberly Drewniok, Luisa Keller, Marie Hänle. Liza Kastrup, Louisa LippmannSchiacciatrici: Lina Alsmeier, Emma Cyris, Jennifer Janiska (Geerties), Ivana Vanjak, Hanna Orthmann, Jana-Franziska Poll, Lena Stigrot, Pia Leweling, Vanessa Agbortabi.Centrali: Anastasia Cekulaev, Lea Ambrosius, Marie Schölzel, Josepha Bock, Camilla WeitzelLiberi: Elisa Lohmann, Linda Bock, Simona Dammer, Sophie Dreblow, Anna Pogany. “Sarà un anno interessante per molti versi – commenta il direttore sportivo delle nazionali Christian Dunnes – e vedremo sicuramente molte sorprese. Dal punto di vista psicologico sarà una sfida per tutti i giocatori, che per ogni torneo dovranno adattarsi a vivere in una ‘bolla’. Da quello sportivo, le partite della VNL per la prima volta assegneranno punti per il ranking mondiale. Il nostro obiettivo è quello di guadagnare posizioni con la squadra maschile: non sarà facile senza Georg Grozer, che dava molto alla nazionale anche sul piano del carattere. Abbiamo sicuramente davanti a noi un compito impegnativo“. (fonte: Volleyball-verband.de) LEGGI TUTTO

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    Turchia: il THY è terzo e conquista la Champions. Eczacibasi in CEV Cup

    Di Redazione Risultato storico per il THY Istanbul: la squadra di Marcello Abbondanza parteciperà per la prima volta nella sua storia alla Champions League femminile grazie al terzo posto nella Sultanlar Ligi turca, suggellato dalla vittoria per 3-2 (25-21, 25-22, 24-26, 17-25, 15-11) in Gara 2 della “finalina” ai danni dell’Eczacibasi VitrA Istanbul. Le arancionere, che avevano perso anche Gara 1 per 3-1, restano così fuori dal podio e anche dalla massima competizione europea: disputeranno la CEV Cup, a meno di ulteriori cambi di programma decisi dalla Confederazione europea. All’Eczacibasi non basta l’ennesima prestazione da urlo di Tijana Boskovic, che chiude con ben 44 punti all’attivo (49% in attacco, 3 muri e 5 ace); anche Hande Baladin si distingue con 20 punti, ma il THY commette molti meno errori (25 contro 38) e al momento giusto attiva le sue bomber Ebrar Karakurt (28 punti) e Madison Kingdon (19). Ottima anche la prova di Asli Kalac con 4 muri-punto. Continuano intanto i problemi per il Fenerbahce Opet Istanbul, impegnato nella finale scudetto contro il VakifBank: i casi di positività al Covid-19 tra le giocatrici sono saliti a 8 e non si vede davvero come la formazione gialloblu possa presentarsi regolarmente a Gara 3 in programma venerdì 16 aprile, per non parlare delle possibilità di ribaltare la serie, che vede il Vakif in vantaggio per 2-0. (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Corea: il Woori Card torna in vantaggio nella serie per il titolo

    Di Redazione Di nuovo avanti il Woori Card nella serie decisiva per il titolo della V-League maschile coreana: nella prima partita giocata a Seul arriva un altro secco 3-0 (26-24, 25-20, 25-19) ai danni dei KAL Jumbos, che avevano faticosamente rimesso in parità i conti in Gara 2. Questa volta la squadra della capitale sfodera una nettissima superiorità in attacco: 62% contro 48%, con un Alexandre Ferreira davvero inarrestabile (20 punti) ma ottimamente assistito anche da Na Gyeong-Bok (14) e Han Sung-Jeong (11). Gli ospiti pagano la cattiva serata di Yosvany Hernandez, fermo a 15 punti. La squadra di Roberto Santilli, dopo aver dominato la regular season, a questo punto è con le spalle al muro: già domani mattina (ore 8.30 italiane) il Woori, in caso di vittoria, potrebbe festeggiare il suo primo titolo di campione. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO

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    Ungheria: storica prima volta per il Penzügyor

    Di Redazione Nella sua breve storia aveva vinto solo due Coppe d’Ungheria (compresa quella di questa stagione), arrivando per due volte alla finale scudetto: ora il Penzügyor può festeggiare il suo primo titolo nazionale, grazie alla decisiva vittoria per 1-3 (28-26, 24-26, 19-25, 25-27) in Gara 4 sul campo del Fino Kaposvar, l’altra grande del volley ungherese. Il Penzügyor aveva vinto per 3-0 i primi due incontri della serie, che poi il Fino era riuscito a riaprire aggiudicandosi per 3-1 Gara 3 in trasferta. Nell’ultima, tiratissima sfida la squadra di Zoltan Jokay ha avuto tre occasioni per chiudere già il primo set, mentre non ne ha concesse agli avversari nelle volate finali del secondo e del quarto. L’opposto Zoltan Kovacs è stato ancora una volta il migliore in campo con i suoi 25 punti; decisive anche le prestazioni dei brasiliani Reffatti e Pedrao. (fonte: Hunvolley.hu) LEGGI TUTTO

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    Si chiude la partnership tra Barueri e San Paolo. Zé Roberto cerca sponsor

    Di Redazione È ufficialmente terminata la partnership tra la squadra brasiliana del Barueri e la società calcistica del San Paolo FC, una collaborazione che negli ultimi tempi aveva creato soprattutto problemi alla formazione del CT verdeoro Zé Roberto. Il San Paolo, infatti, era in ritardo di diversi mesi nei pagamenti e l’allenatore, che è anche il fondatore e il principale finanziatore della squadra, era stato costretto a tirare fuori di tasca propria i fondi necessari per il sostentamento del club. In base all’accordo di chiusura, secondo Web Volei, il San Paolo avrebbe accettato di versare a rate gli arretrati. La sopravvivenza del Barueri (già chiuso una prima volta nel 2014, prima del salvataggio operato proprio da Zé Roberto) al momento non è a rischio, ma il CT della seleçao ha ammesso in recenti interviste di essere arrivato al limite delle sue capacità economiche e di essere alla ricerca di nuovi sponsor per poter proseguire nel progetto. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Lo scudetto di François Salvagni: “Una vittoria che ripaga tanti sacrifici”

    Di Eugenio Peralta La Ligue A femminile francese è ormai da anni approdo d’elezione per gli allenatori italiani: Micelli, Schiavo, Orefice, fino allo scorso anno Marchesi. E poi François Salvagni, che la Francia ce l’ha nel nome e pochi giorni fa l’ha “conquistata” vincendo, con l’ASPTT Mulhouse, il primo scudetto della sua carriera e il secondo nella storia della società. Un successo ottenuto con due giornate d’anticipo, nell’unico campionato europeo che non prevedeva i play off, e sulla scorta di una stagione magica con 18 vittorie consecutive. Rendimento inaspettato per le stesse alsaziane, come racconta Salvagni ai nostri microfoni: “Non ce lo aspettavamo assolutamente, anche perché abbiamo iniziato molto male la stagione, giocando non bene a pallavolo e perdendo la Coppa del 2019-2020 (recuperata in settembre, n.d.r.). È stato un anno da costruire in corsa, e la cosa positiva è stata che siamo riusciti a vincere diverse partite anche quando giocavamo male: merito del gruppo, perché abbiamo 12-13 ottime giocatrici e ogni volta qualcuna ci metteva del suo. Ma fino a Natale ancora non riuscivamo a esprimere il nostro potenziale e in classifica eravamo tutti in gruppo“. E poi cos’è cambiato? “Be’, dopo tanti sacrifici e tanto lavoro la squadra ha cominciato a giocare molto bene. Secondo me le due ‘bolle’ di Champions League che abbiamo disputato ci hanno aiutato ad alzare molto il livello. In campionato abbiamo cambiato decisamente marcia e mostrato una qualità di gioco diversa. Nelle ultime 5 partite si è sentita un po’ la pressione: è stato molto importante vincere con il Voléro di Micelli per capire che potevamo farcela. Poi a Béziers poteva finire in qualsiasi modo, ma aggiudicarsi lo scontro diretto è stato il modo migliore per chiudere“. La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova tutta la pallavolo mondiale, ma soprattutto quella francese. Come l’avete vissuta? “Abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a giocare, ma per il resto è stata dura. Abbiamo perso il nostro team manager a dicembre, io personalmente ho vissuto la scomparsa di mia madre, e sono riuscito a vedere i miei figli solo una volta. Abbiamo fatto trasferte in un paese deserto, mangiando ognuno nella propria camera d’albergo e senza poterci concedere nulla nemmeno a casa, visto che l’Alsazia è stata la regione più colpita dalla prima ondata. Mi rendo conto che c’è chi ha sofferto molto o ha dovuto chiudere la propria attività, ma anche per noi è stato difficile. Anche per questo le ragazze hanno canalizzato tutte le loro energie per conquistare qualcosa di importante che ripagasse i tanti sacrifici“. Che campionato è quello francese? “Sorrido quando mi dicono che è un campionato di basso livello. Credo invece che il livello tecnico si sia alzato tantissimo: ci sono grandi allenatori, molti italiani, si gioca una bella pallavolo. L’ultimo campionato è stato di ottima qualità e lo dimostrano anche le prestazioni nostre e del Béziers in Europa. Certo non siamo ai livelli dell’Italia, ma nessuno lo è, neppure la Turchia… però dalla Francia sono partite tante giocatrici che poi si sono messe in mostra nei campionati internazionali, da Haak a Herbots“. A proposito, in Ligue A ci sono giocatrici in rampa di lancio per il campionato italiano? “Ce ne sono eccome, anzi diverse le vedrete già l’anno prossimo. Una di queste è la nostra schiacciatrice Hélena Cazaute, e per me il fatto che abbia conquistato un ingaggio in Serie A è un orgoglio e una medaglia personale, perché era stata lei a chiedermi di aiutarla a raggiungere questo obiettivo. Si parla molto anche di Ivana Vanjak, ma lei resterà con noi ancora un altro anno, proprio perché ha l’obiettivo di crescere ulteriormente per poi presentarsi in Italia da protagonista“. La Francia è l’unico paese europeo in cui i pallavolisti sono lavoratori professionisti, un tema di cui si parla molto anche in Italia. Cosa ne pensa? “In questa situazione ci ha aiutato tantissimo. Lo scorso anno, quando è stata sospesa l’attività, abbiamo ricevuto la cassa integrazione all’85% dallo Stato, oltre ai contributi pensionistici e a tutte le agevolazioni del caso. Voglio però essere ben chiaro: se si vuole il professionismo bisogna che tutte le componenti, dai giocatori ai procuratori, siano disposte a mettersi le mani in tasca. Perché la riforma, se ci sarà, comporterà un costo economico e probabilmente anche tecnico: le giocatrici guadagneranno qualcosa in meno e qualcuna sceglierà di andare altrove. Ma io mi auguro che accada, perché avere più solidità è l’unico modo per crescere“. LEGGI TUTTO