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    Trevor Clevenot: “Ho scelto la Turchia per cimentarmi in un campionato nuovo”

    Di Redazione Trevor Clevenot la prossima stagione non vestirà la maglia della Gas Sales Bluenergy ma giocherà in Turchia, allo Ziraat Bankasi Ankara, formazione che sarà allenata dall’italiano Roberto Santilli. A dare la notizia è stata direttamente la società turca attraverso i propri canali stampa e social. Nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà, l’ormai ex capitano biancorosso, spiega le ragioni che hanno spinto a lasciare Piacenza per approdare in Turchia. «Viste le tante circostanze che si sono create – sottolinea Trevor Clevenot ancora in Italia e da lunedì in Francia per rispondere alla convocazione della Nazionale – mi aspettavo di dover lasciare Piacenza. Ma spero di tornare tra un anno visto che vado in Turchia in prestito per una stagione». Si vociferava di un tuo ritorno a Milano, come mai la Turchia? «C’erano diverse opportunità, alla fine ho scelto la Turchia per cimentarmi in un campionato nuovo, per fare un’esperienza in un campionato diverso da quello italiano o francese». Come è il tuo stato d’animo? «Difficile da spiegare, sono contento per la nuova opportunità e nello stesso tempo dispiaciuto di dovere andare via da Piacenza. Ma prendo questa cosa come una grande opportunità per fare nuove esperienze». Cosa ti rimane della stagione conclusa da poco? «Una grande amarezza perché non siamo stati abbastanza bravi per raggiungere l’obiettivo della società. Non abbiamo saputo sfruttare ogni occasione che ci si è presentata e questo è per me un grande dispiacere sia come giocatore che come capitano della squadra». LEGGI TUTTO

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    Polonia: le convocazioni di Jacek Nawrocki per la VNL femminile

    Di Redazione La Polonia ha comunicato la rosa delle 17 giocatrici che parteciperanno alla VNL femminile a Rimini a partire dal 25 maggio. Nel roster ci sono due protagoniste del campionato italiano: Malwina Smarzek e Magdalena Stysiak, con quest’ultima che è inserita nel doppio ruolo di schiacciatrice e opposta e dunque potrà entrare in competizione con la stessa Smarzek per una maglia da titolare in posto 2. Come già noto, non parteciperà in questa fase la regista Joanna Wolosz. Ecco l’elenco completo delle convocate:Palleggiatrici: Marta Krajewska, Martyna Lazowska, Julia Nowicka.Opposte: Malwina Smarzek, Magdalena Stysiak.Centrali: Klaudia Alagierska, Zuzanna Efimienko, Aleksandra Gryka, Agnieszka Kakolewska.Schiacciatrici: Martyna Czyrnianska, Monika Fedusio, Zuzanna Gorecka, Martyna Grajber, Martyna Lukasik, Olivia Rozanski.Liberi: Monika Jagla, Maria Stenzel. (fonte: Pzps.pl) LEGGI TUTTO

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    22 positivi al Covid-19: VNL a forte rischio per la Thailandia

    Di Redazione La VNL femminile potrebbe perdere in corsa una delle nazionali protagoniste: la Federazione della Thailandia ha infatti comunicato mercoledì scorso di aver riscontrato ben 22 casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra della nazionale, e di aver preannunciato alla FIVB il suo ritiro dalla manifestazione. Questo anche perché i soggetti positivi, pur in assenza di sintomi importanti, sono stati ricoverati in ospedale per monitorare l’evoluzione della patologia, e di conseguenza gli allenamenti sono stati sospesi. Questa mattina, però, il presidente federale Somporn Chai Bangyang è tornato sui suoi passi, spiegando che la FIVB, ricevuto il report sulla vicenda, ha deciso di attendere altri 3-4 giorni prima di prendere una decisione definitiva, anche in base al risultato di ulteriori test. C’è infatti il sospetto che le positività riscontrate possano essere dovute alla recente vaccinazione a cui giocatrici e staff si sono sottoposti il 29 aprile. La FIVB, comunque, ha prospettato anche la possibilità di una deroga speciale per consentire alla Thailandia di modificare l’elenco delle giocatrici per poter entrare nella “bolla” di Rimini. (fonte: Thailand Volleyball Association) LEGGI TUTTO

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    La Corea di Roberto Santilli: “È stata la mia stagione più difficile”

    Di Eugenio Peralta La capacità di esportare allenatori di alto livello è uno dei marchi di fabbrica della nostra pallavolo: sono innumerevoli i tecnici italiani che hanno conquistato campionati e trofei all’estero. Ma Roberto Santilli non è solo uno dei tanti: il titolo di V-League vinto con i KAL Jumbos si può considerare una doppia impresa. Innanzitutto perché Santilli è il primo coach straniero ad allenare e vincere in Corea del Sud (e sembra aver aperto una strada, tanto che la squadra della Korean Air ha scelto per sostituirlo il finlandese Tommi Tiilikainen), e poi perché lo ha fatto nel contesto forse più ostico possibile per un carattere indipendente e “ribelle” come il suo. A raccontarcelo è lo stesso allenatore romano in una chiacchierata che tocca anche il tema della sua prossima avventura: nella prossima stagione guiderà infatti lo Ziraat Bankasi Ankara, prendendo il posto di un altro tecnico italiano reduce dalla vittoria del proprio campionato, Giampaolo Medei. Cominciamo dalla Corea del Sud: com’è andata quest’ennesima esperienza all’estero della sua carriera? “Be’, ne ho vissute tante, ma devo dire che questa le supera tutte per difficoltà e diversità. In un mondo globale, in cui ormai è assodata la circolazione di persone, merci e idee, la Corea è una realtà ancora chiusa e soddisfatta di esserlo, che non ci tiene per niente ad aprire le barriere. Mi aspettavo di trovare un terreno fertile in cui seminare, e invece mi sono accorto subito che questa condizione non c’era. Ho incontrato tantissime resistenze, molto più forti ad esempio rispetto al Giappone, nel cercare di introdurre un approccio più globale alla pallavolo. È davvero difficile riuscire a convincere le persone a porsi e comportarsi in modo diverso“. Foto KAL Jumbos A che tipo di resistenze si riferisce? “Soprattutto organizzative e burocratiche, ma anche dal punto di vista tecnico. Un esempio pratico è quello dell’utilizzo dei giovani: in Corea c’è una rigidissima gerarchia, nella pallavolo come negli altri ambiti della società, in base alla quale sono i più vecchi a dettare le regole e i giovani non hanno spazio. Una costruzione sociale che è contraria ai miei principi, perché sono un democratico convinto… Così mi sono trovato a mandare in campo molti giocatori che non avevano mai avuto occasione di giocare, cercando di sostenere e dare fiducia ad atleti giovani che spesso erano i primi a non credere in loro stessi“. Siete riusciti a vincere nonostante il cambio in corsa dello straniero, un problema non da poco in Corea… “Nella V-League c’è la filosofia secondo cui lo straniero deve essere il terminale d’attacco principale, quello a cui arrivano tutti i palloni. Ma da noi Villena è arrivato infortunato e così ho dovuto ricostruire un modello di gioco più simile al nostro, basato sulle responsabilità condivise, sul gioco di squadra: concetti non facili da far passare. Alla fine più del 50% delle nostre vittorie sono arrivate senza lo straniero in campo e abbiamo vinto sia la regular season sia i play off, cosa che in Corea non succede praticamente mai“. Ma l’idea di restare alla guida della squadra non è mai stata in discussione? “Sinceramente no, la separazione è stata consensuale. Era evidente che non c’erano le condizioni per andare avanti, da parte mia ma tutto sommato anche della società“. Fuori dal campo, invece, com’è stata la sua esperienza? “La vita in Corea è tranquilla e piacevole, è un paese agiato e con un buon livello di benessere. Non c’è microcriminalità, nel senso che non esiste del tutto, e non abbiamo avuto neppure grosse limitazioni legate alla pandemia. Le società sono molto organizzate, anche perché appartengono tutte a grandi multinazionali: non hanno certo problemi di budget, si può avere praticamente qualsiasi cosa di cui si abbia bisogno. Basti pensare che in palestra avevamo un maxischermo di 6 metri per 4…“. Avete avuto modo di vedervi con Valentina Diouf, l’altra italiana in Corea? “Sì certo, anche se in gran segreto (ride, n.d.r.), perché le società non gradiscono molto che gli stranieri si ritrovino tra di loro. Ci siamo incontrati qualche volta per una cena a casa, il marito di Valentina tra l’altro è di Roma e ci siamo trovati subito bene!“. Foto Instagram Korean Air Jumbos Adesso, tanto per non farsi mancare nulla, la aspetta un altro campionato con un bel po’ di pressione come quello turco… “Io sono convinto che per fare questo lavoro a certi livelli la pressione ce la devi avere dentro. Per me era un sogno diventare allenatore e ci sono arrivato partendo dal basso, quindi sono stato il primo a mettermi pressione da solo: le condizioni esterne non fanno una grande differenza“. Cosa si aspetta dalla nuova stagione allo Ziraat Bankasi? “In realtà ero pronto a fare un po’ di vacanze… Ma sono molto contento di essere stato contattato, aggiungo un’altra bandierina al mio Risiko! Sto facendo la quarantena in Italia e non ho ancora avuto modo di andare in Turchia, ma ho già scoperto una realtà molto organizzata, oltre che molto ambiziosa“. Come si fa a passare dalla Corea alla Turchia in pochi mesi? “Studiando, come sempre. Il mio mestiere alla fine consiste in questo: studiare giocatori e squadre, capire come funziona una determinata realtà e provare a interpretarla“. LEGGI TUTTO

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    Qualificazioni Europei femminili: Svizzera e Bielorussia alla sfida decisiva

    Di Redazione Sarà lo scontro diretto tra Svizzera e Bielorussia, in programma oggi alle 18 a Minsk, a determinare la prima nazionale a passare il turno attraverso le qualificazioni ai Campionati Europei femminili 2021. Le due squadre si sfideranno per il primo posto dopo aver vinto le rispettive sfide con l’Estonia di Lorenzo Micelli, sia pure in modo assai differente: le padrone di casa si sono imposte per 3-0 (25-23, 25-20, 25-18), malgrado i 16 punti dell’ex Chieri Kertu Laak, mentre le elvetiche hanno dovuto mettere in scena una spettacolare rimonta dall’8-13 nel tie break prima di chiudere sul 3-2 (18-25, 25-19, 25-15, 23-25, 14-16). Assoluta protagonista del match Maja Storck con 35 punti. La vincente della gara di oggi si assicurerà il primo posto nel girone, che vale il passaggio alla fase finale. Le altre qualificate saranno determinate dai risultati delle Pool che si disputeranno nel weekend; il sorteggio dei gironi della fase finale (18 agosto-4 settembre) si terrà giovedì 20 maggio a Belgrado. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Si ritira a 38 anni il bomber ceco Jan Stokr

    Di Redazione Il suo nome evoca ai tifosi di Trento emozioni indimenticabili: una Champions League, tre Mondiali per Club, due scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana. Tutti trofei conquistati nel giro di tre stagioni e con il contributo fondamentale di Jan Stokr, il bomber della Repubblica Ceca che oggi, a 38 anni compiuti a gennaio, ha annunciato il suo ritiro dalla pallavolo giocata. Stokr era tornato in patria già dal 2017 per vestire la maglia del Dukla Liberec, dopo le numerose esperienze internazionali: in Russia, Corea e naturalmente Italia, dove aveva entusiasmato anche i tifosi di Modena, Cagliari e Perugia (una Challenge Cup in bacheca) prima di rientrare a Trento per un’ultima stagione nel 2016. “Non organizzerò una conferenza stampa per annunciare il ritiro – ha detto l’opposto – non prendetelo come un segno di scarso rispetto per i tifosi, che ho sempre apprezzato tantissimo. La mia carriera è andata mille volte oltre le aspettative, e non mi aspettavo certo di poter vivere di questo sport per oltre 20 anni. Non soffro di nostalgia, mi dispiace solo di non aver vinto nulla di importante con la nazionale, anche se c’è quella European League del 2005 in cui abbiamo battuto la Russia in finale“. Foto CEV Stokr ha parlato anche dei suoi anni a Trento: “La pallavolo era popolarissima in città. In Repubblica Ceca ho cominciato a essere un personaggio conosciuto quando ho vinto la Champions, ma nulla di paragonabile alla fama che avevo in Italia… Mi ricordo di essere andato in vacanza in Sicilia con un tour operator ceco, e gli altri viaggiatori non capivano perché le persone mi scattassero foto per strada! Quando andavo a cena fuori, camerieri e chef venivano a trovarmi al tavolo. A Trento, ero popolare quanto un calciatore“. Nessun dubbio sulla decisione di appendere le ginocchiere al chiodo: “Ho avuto una bella carriera ventennale – ha concluso Stokr – adesso è il momento di fare un passo avanti. Sono contento di lasciare quando sono ancora relativamente al top e ancora in grado di avere prestazioni di buon livello. Nell’ultima partita giocata a Praga ho portato a casa una medaglia (quella per la vittoria nella Coppa nazionale, n.d.r.): è stato un gran bel modo di chiudere“. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Turchia: primi allenamenti al completo per la nazionale femminile

    Di Redazione

    Prosegue la preparazione della Turchia in vista della VNL di Rimini: la nazionale femminile di Giovanni Guidetti, che si sta allenando dalla scorsa settimana a Istanbul (come del resto quella maschile), ieri ha concluso la prima seduta di lavoro con la squadra al completo, comprese le giocatrici del VakifBank finalista di Champions League. Gli allenamenti si concluderanno il 21 maggio con la partenza per l’Italia.

    Il portavoce della nazionale Kurtaran Mumcu ha ricordato la grande attesa per una squadra che non scende in campo dal 12 gennaio 2020, nel torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Apeldoorn: “Teniamo moltissimo alla VNL perché potremo affrontare finalmente i nostri avversari alle Olimpiadi. Sarà l’ultima occasione per valutare la nostra squadra e le rivali. Quasi tutte le nostre concorrenti non hanno avuto la possibilità di lavorare insieme durante la pandemia, con l’esclusione della Cina: valuteremo le loro condizioni a Rimini. Penso che abbiamo una squadra giovane e forte, faremo del nostro meglio sia ai Giochi sia agli Europei“.

    (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO