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    Europei maschili: la Slovenia aggancia in vetta gli azzurri

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Aggancio in vetta alla Pool B dei Campionati Europei maschili, quella dell’Italia: la Slovenia travolge la Bulgaria in tre set e raggiunge gli azzurri a quota 3 vittorie e 9 punti. La squadra di Giuliani, però, ha giocato una partita in più, e dunque solo una vittoria con largo margine nello scontro diretto di domani potrebbe garantirle il primo posto. Per il momento Tine Urnaut e compagni sono impeccabili in attacco (62% di squadra) e incisivi in battuta, mentre è crisi nera per la formazione di Silvano Prandi, scavalcata anche dalla Repubblica Ceca che elimina definitivamente il Montenegro (altri 17 punti di Vasina). Nella Pool A, la Serbia mischia ancora le carte (fuori Lisinac, Atanasijevic, Jovovic e Ivovic) e rischia grosso contro la Grecia: alla fine arrivano comunque la vittoria al tie break e l’eliminazione per gli ellenici. Alla Polonia basteranno due punti contro l’Ucraina per riprendersi il primo posto. La Pool C a Tampere ha già le sue qualificate: fuori la Macedonia del Nord e la Spagna, battuta per 3-1 dalla Russia con un Egor Kliuka scatenato (27 punti con il 66% in attacco, 5 muri e 3 ace). L’Olanda di Roberto Piazza si è già assicurata – a sorpresa – il primo posto nel girone, grazie al successo per 3-1 sulla Finlandia con altri 35 punti di Nimir Abdel-Aziz (11 nel solo primo parziale); gli altri posizionamenti saranno determinati dalle partite di domani. La Germania si garantisce perlomeno il secondo posto nella Pool D battendo la Lettonia per 3-1: ancora fuori Grozer, la rivoluzione operata da Giani nel terzo set (dentro Karlitzek, Tille e Schott) è decisiva, insieme all’ottima prova del centrale Florian Krage. Intanto, la vittoria della Croazia – che rimonta dallo 0-2 e si impone al tie break sull’Estonia – lascia ancora ogni scenario aperto in chiave qualificazione: tutte le squadre sono ancora in corsa, anche se ai padroni di casa servirebbe un miracolo contro la Francia. LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Serbia-Grecia 3-2 (25-23, 22-25, 25-16, 28-30, 15-5); Ucraina-Belgio mar 7/9 ore 20.30. Classifica: Serbia 4 vittorie (12 punti), Polonia 4 (11), Ucraina 2 (4), Belgio 1 (4), Portogallo 1 (3), Grecia 0 (2). Prossimo turno: Polonia-Ucraina mer 8/9 ore 17.30; Grecia-Portogallo mer 8/9 ore 20.30. Pool B (a Ostrava): Slovenia-Bulgaria 3-0 (25-18, 25-19, 25-21); Montenegro-Rep.Ceca 0-3 (28-30, 23-25, 10-25). Classifica: Italia e Slovenia 3 vittorie (9 punti), Rep.Ceca 2 (7), Bulgaria 2 (5), Bielorussia 1 (3), Montenegro 0 (0). Prossimo turno: Italia-Slovenia mer 8/9 ore 15.45; Bielorussia-Montenegro mer 8/9 ore 19. Pool C (a Tampere): Spagna-Russia 1-3 (20-25, 25-20, 16-25, 17-25); Finlandia-Olanda 1-3 (23-25, 25-21, 25-27, 20-25). Classifica: Olanda 4 vittorie (13 punti), Turchia 3 (9), Russia 3 (8), Finlandia 2 (6), Spagna 1 (3), Macedonia del Nord 0 (0). Prossimo turno: Russia-Macedonia del Nord mer 8/9 ore 16; Finlandia-Turchia mer 8/9 ore 19. Pool D (a Tallinn): Lettonia-Germania 1-3 (22-25, 19-25, 27-25, 17-25); Croazia-Estonia 3-2 (20-25, 22-25, 25-18, 26-24, 15-9). Classifica: Francia e Germania 3 vittorie (9 punti), Croazia 2 (4), Lettonia 1 (5), Estonia e Slovacchia 1 (3). Prossimo turno: Slovacchia-Croazia mer 8/9 ore 16; Francia-Lettonia mer 8/9 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    La Dinamo Kazan vince la Coppa del Governatore di Tula

    Di Redazione Primi test match positivi per la Dinamo Kazan, che nello scorso weekend si è aggiudicata la Coppa del Governatore vincendo il torneo precampionato organizzato dal Tulitsa Tula. Priva di giocatrici chiave come Fabris, Bricio e Kadochkina, la squadra di Gilyazutdinov ha dovuto faticare per battere al tie break sia la Dinamo Krasnodar (16-25, 25-16, 19-25, 28-26, 15-13), sia le padrone di casa del Tulitsa (22-25, 25-23, 25-21, 22-25, 15-12), prima di imporsi per 3-1 nell’ultima sfida contro le kazake dello Zhetysu (23-25, 25-12, 25-21, 25-23). Il torneo è servito alla Dinamo per mettere alla prova la nuova palleggiatrice Ekaterina Lazareva, chiamata a sostituire la leggenda Startseva, ma anche gli ennesimi prodotti dell’inesauribile vivaio: in campo due ragazze nate addirittura nel 2006 come l’opposta Elizaveta Pavlova, autrice di 20 punti nell’ultima partita, e la schiacciatrice Polina Kovaleva. Buoni segnali anche da altre due nuove arrivate, la centrale Lazarenko e la schiacciatrice Sperskaite (prelevate dalla Dinamo Krasnodar, come Lazareva), e dalla 2002 Tatiana Kostina. (fonte: Dinamo Ak-Bars) LEGGI TUTTO

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    Portorico: Hooker incinta, le Sanjuaneras si ritirano. Titolo alle Criollas de Caguas

    Di Redazione Finale a dir poco rocambolesco per il campionato femminile di Portorico, probabilmente l’unico al mondo a giocarsi in coincidenza con l’attività delle nazionali. Ad aggiudicarsi il titolo sono state le Criollas de Caguas, ma soltanto a tavolino: le loro avversarie, le Sanjuaneras de la Capital, si sono infatti ritirate dalla finale per protesta contro la decisione della Lega, che non ha permesso loro di tesserare una nuova giocatrice straniera dopo la rescissione del contratto con Destinee Hooker. Il caso dell’atleta americana aveva fatto già di per sé scalpore: secondo i media locali, la giocatrice si è presentata a Portorico incinta di 5 mesi, all’insaputa della società: quando la sua condizione è stata scoperta, è stata immediatamente allontanata dalla squadra. A far discutere è il comportamento di Hooker – non nuova a situazioni borderline, come ben ricordano a Pesaro, dove 10 anni fa lasciò arbitrariamente la squadra alla vigilia delle finali di Champions League – ma anche quello della società, accusata di non aver effettuato i necessari controlli medici. Ma il peggio doveva ancora venire: alla loro richiesta di sostituire Hooker, le Sanjuaneras si sono sentite rispondere che, per regolamento, i cambiamenti nel roster sono ammessi soltanto in caso di infortunio e non di gravidanza. Una norma che è stata oggetto di polemiche per il mancato riconoscimento dei diritti delle atlete, tema caldo in questi ultimi mesi. Ricevuto il rifiuto, la squadra ha comunicato che non sarebbe scesa in campo per Gara 1 della finale, in calendario sabato 4 settembre. Il campionato è precipitato nel caos e la LVSF, dopo aver annullato anche Gara 2, ha sanzionato la formazione di San Juan con la sospensione per un anno. Le Criollas de Caguas conquistano così il loro settimo titolo consecutivo e il quattordicesimo in totale. Le Sanjuaneras erano invece alla prima partecipazione in assoluto al campionato, avendo acquisito il titolo dalle Llaneras de Toa Baja. (fonte: Melhor do Volei) LEGGI TUTTO

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    L’SC Potsdam vince il Memorial Jerzy Gorecki in Polonia

    Di Redazione Finale tutta tedesca per il Memorial Jerzy Gorecki, tradizionale torneo precampionato organizzato in Polonia dal DPD Legionovia. Nella gara decisiva per il trofeo si sono scontrate infatti SC Potsdam e Dresdner SC: a prevalere sono state le biancorosse con il punteggio di 3-1 (21-25, 25-23, 25-22, 25-18). Terzo posto per il LKS Commercecon Lodz, che ha battuto le padrone di casa del Legionovia per 3-0 (27-25, 25-17, 25-15); ultima l’altra squadra straniera partecipante, l’Eczacibasi, che – privo di quasi tutte le titolari – si è arreso sul 3-2 (19-25, 25-18, 26-24, 19-25, 15-8) al Grot Budowlani Lodz. Sempre nel fine settimana si è disputata anche la Goleniow Cup, vinta a sorpresa dal BKS Bielsko-Biala grazie alle vittorie per 3-1 sulle tedesche dell’SSC Palmberg Schwerin (25-20, 27-25, 18-25, 25-21) e per 3-0 sul Palac Bydgoszcz (25-22, 27-25, 25-20). Il Chemik Police, che nella sfida inaugurale aveva battuto proprio il Bielsko-Biala per 2-1, ha poi superato il Palac per 3-0, ma si è arreso per 1-2 allo Schwerin (25-16, 19-25, 18-25) cedendo così il trofeo. Per finire, UNI Opole e Joker Swiecie hanno giocato nei giorni scorsi due match amichevoli: il primo si è chiuso in parità sul 2-2, mentre il secondo è stato vinto dalle neopromosse di Opole per 3-1. (fonte: Tauronliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Nemanja Petric è infortunato, ma tornerà per la seconda fase degli Europei

    Di Redazione Non c’era Nemanja Petric nella Serbia che ieri ha battuto per 3-1 il Portogallo nel corso dei Campionati Europei maschili. Secondo i media serbi, il capitano della nazionale ha lasciato la squadra impegnata nel girone di Cracovia, in accordo con il CT Slobodan Kovac e con lo staff medico, ed è tornato a Belgrado a causa di un lieve infortunio (di cui non è specificata la natura). Petric non era mai sceso in campo nelle tre precedenti partite disputate dalla Serbia. Gli Europei di Petric, però, non sono finiti: il giocatore dovrebbe proseguire le cure nella capitale serba e poi raggiungere nuovamente i compagni di squadra in Polonia per la fase a eliminazione diretta, a cui la nazionale campione in carica è già certa di partecipare. (fonte: Sportklub.rs) LEGGI TUTTO

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    Pubblico da record a Belgrado? In Brasile dicono di no…

    Di Redazione Anche se le cronache di sabato 4 settembre sono ovviamente concentrate sulla strepitosa vittoria dell’Italia nei Campionati Europei femminili, la finale della Stark Arena di Belgrado verrà ricordata anche per un altro motivo: i 20.565 spettatori presenti sulle tribune costituiscono, secondo la CEV, un record assoluto di pubblico per una partita di volley femminile a livello mondiale. O forse no? Il portale Web Volei fa notare che in realtà esisterebbe un precedente con un’affluenza ben superiore: la partita tra le nazionali femminili di Brasile e Cina disputata nel 1994 al “Mineirinho” di Belo Horizonte, che fu seguita da ben 26.500 persone. “Non avevo mai visto niente di simile in nessuna parte del mondo” aveva detto l’allora CT verdeoro Bernardinho, e in effetti il primato non sarebbe più stato superato. Se non al maschile, con la sfida di World League tra Brasile e Italia dell’anno successivo, che toccò i 27mila (record indoor, mentre all’aperto rimangono insuperabili i famosi 100mila del Maracanà per la partita-evento del 1983 con l’URSS). La Confederazione europea, invece, cita come precedente primato un match di NCAA tra Nebraska e Florida, disputato nel 2017 allo Spring Center di Kansas City, con 18.516 spettatori. In riferimento all’intera giornata di gare, Europei maschili compresi, la CEV parla inoltre di “super Saturday“, conteggiando un totale di 55.149 persone nei palazzetti del continente: un motivo di vanto abbastanza discutibile, sia per la scarsa coerenza con le restrizioni anti-Covid che caratterizzano in questo periodo gran parte degli eventi sportivi in Europa, sia per l’inopportuna sovrapposizione tra le due manifestazioni (basti pensare che la nazionale femminile e quella maschile della Serbia sono scese in campo contemporaneamente!). (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Europei maschili: vittorie pesanti per Francia e Olanda

    Di Redazione Giornata di scontri al vertice nella prima fase dei Campionati Europei maschili. Oltre alla vittoria dell’Italia sulla Bulgaria, c’è da registrare anche il successo della Francia ai danni della Germania nella Pool D: entrambe le squadre si presentavano imbattute al big match, ma i campioni olimpici hanno avuto la meglio per 3-1, pur soffrendo nel primo set (chiuso solo sul 31-29) e perdendo nettamente il secondo. La squadra di Giani ha dovuto fare a meno di Georg Grozer per un problema fisico, ma ha trovato in Linus Weber (27 punti) un degno sostituto, ben assistito da Moritz Karlitzek (20); dall’altra parte però è risultato decisivo un Earvin Ngapeth in stato di grazia. Nel girone di Tampere arriva la prima sconfitta per la Turchia, piegata sull’1-3 dall’Olanda, che la scavalca così in vetta alla classifica: Nimir Abdel-Aziz con 34 punti vince la sfida dei bomber con Adis Lagumdzija (20, ma con percentuali analoghe) e trascina la squadra di Roberto Piazza alla vittoria. Intanto la Spagna festeggia il primo successo ai danni della Macedonia del Nord, con 26 punti di Andres Villena, e tiene vive le (scarse) speranze di qualificazione. Prima gioia, nella Pool D, anche per la Slovacchia, ma solo dopo il tie break contro la Lettonia. Nel girone dell’Italia sale la Slovenia, che in attesa della sfida con gli azzurri regola la Bielorussia in tre set quasi senza colpo ferire, approfittando di ben 32 errori della squadra avversaria. La Serbia lascia a riposo i titolari ma batte comunque il Portogallo, con 18 punti di Luburic e 17 di Peric; quarto successo in altrettante partite per la Polonia, a cui stavolta bastano tre set per aver ragione del Belgio, pur tenendo a sua volta fuori Drzyzga, Kurek e Kochanowski. Le loro veci le fanno egregiamente Lomacz, Kaczmarek (15 punti) e Nowakowski (6 muri vincenti). LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Portogallo-Serbia 1-3 (15-25, 21-25, 25-22, 17-25); Polonia-Belgio 3-0 (25-18, 26-24, 25-16). Classifica: Polonia 4 vittorie (11 punti), Serbia 3 (10), Ucraina 2 (4), Belgio 1 (4), Portogallo 1 (3), Grecia 0 (1). Prossimo turno: Serbia-Grecia mar 7/9 ore 17.30; Ucraina-Belgio mar 7/9 ore 20.30. Pool B (a Ostrava): Bulgaria-Italia 1-3 (19-25, 18-25, 25-17, 12-25); Slovenia-Bielorussia 3-0 (25-20, 25-20, 25-15). Classifica: Italia 3 vittorie (9 punti), Slovenia 2 (6), Bulgaria 2 (5), Rep.Ceca 1 (4), Bielorussia 1 (3), Montenegro 0 (0). Prossimo turno: Slovenia-Bulgaria mar 7/9 ore 16; Montenegro-Rep.Ceca mar 7/9 ore 19. Pool C (a Tampere): Macedonia del Nord-Spagna 1-3 (23-25, 25-21, 28-30, 15-25); Turchia-Olanda 1-3 (25-22, 25-27, 25-27, 23-25). Classifica: Olanda 3 vittorie (10 punti), Turchia 3 (9), Finlandia 2 (6), Russia 2 (5), Spagna 1 (3), Macedonia del Nord 0 (0). Prossimo turno: Spagna-Russia mar 7/9 ore 16; Finlandia-Olanda mar 7/9 ore 19. Pool D (a Tallinn): Lettonia-Slovacchia 2-3 (18-25, 25-23, 25-13, 19-25, 7-15); Germania-Francia 1-3 (29-31, 25-15, 22-25, 22-25). Classifica: Francia 3 vittorie (9 punti), Germania 2 (6), Lettonia 1 (5), Slovacchia 1 (3), Estonia e Croazia 1 (2). Prossimo turno: Lettonia-Germania mar 7/9 ore 16; Croazia-Estonia mar 7/9 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    La Serbia prova a consolarsi: “Non si può vincere sempre”. E Rasic dice basta

    Di Redazione Digerire una sconfitta in finale è sempre difficile, ma lo è di più se si gioca in casa davanti a 20mila tifosi, e ancora di più se si è abituati a vincere sempre. Dopo il ko nella sfida decisiva dei Campionati Europei contro l’Italia, la nazionale femminile della Serbia vive emozioni inedite per questa generazione di campionesse. Prova a rincuorarla il suo artefice, il CT Zoran Terzic: “Si sa come siamo noi serbi, vogliamo sempre il meglio e la vittoria. E ovviamente è molto difficile perdere una finale del genere davanti a molte migliaia di persone, nella nostra capitale. Non possiamo essere troppo felici, ma dobbiamo essere realisti: due medaglie sono un risultato fantastico per questa stagione“. “Queste ragazze – continua Terzic – hanno vinto 15 medaglie in 20 anni, non so se c’è una squadra al mondo che abbia fatto qualcosa del genere. L’ho già detto più volte e l’ho ripetuto durante la partita, sono sicuramente le migliori al mondo: dal 2016 a oggi siamo stati primi in tutte le competizioni, non si può sempre vincere“. Più critico il pensiero di una delle leader della squadra, Maja Ognjenovic: “Abbiamo giocato con un’Italia in grande forma e purtroppo le abbiamo permesso di ricevere bene per tutta la partita, che non era certo il nostro piano di gioco. Eravamo al limite delle forze dopo la semifinale, anche se le motivazioni non mancavano di certo: è difficile quando si gioca contro una nazionale tra le migliori d’Europa e del mondo. Non siamo insoddisfatte, non credo che qualcuno possa considerare un fallimento un bronzo olimpico e un argento europeo, ma un po’ di amarezza rimane“. La Serbia deve fare i conti anche con l’addio di una delle grandi protagoniste del ciclo vincente, Milena Rasic: “Purtroppo è stata la mia ultima partita in nazionale – conferma la centrale – dalla prossima estate sarò la tifosa numero uno. Sarebbe stato molto bello chiudere con l’oro, ma in 12 anni abbiamo vinto tanto e posso solo essere orgogliosa di ogni momento trascorso con queste ragazze e con tutto lo staff. Abbiamo lasciato il cuore in campo, però credo che in alcuni momenti la stanchezza abbia dominato, non siamo riusciti a trovare la forza“. Foto CEV Le lacrime di Tijana Boskovic sono state uno dei momenti più intensi del dopopartita, ma l’opposta prova a tirarsi su il morale: “Nonostante la sconfitta sono estremamente orgogliosa. Siamo sicuramente deluse, ma questo è lo sport: abbiamo trascorso 4 mesi insieme, abbiamo ottenuto grandi successi e non ci siamo mai arrese, in nessun momento. Sono felice di far parte di questo gruppo“. Stesso concetto espresso da Stefana Veljkovic: “Sicuramente volevamo la medaglia d’oro e abbiamo lottato fino alla fine, ma a volte capita che qualcosa non vada come ti aspetti. Posso solo essere orgogliosa di queste ragazze, voglio fare i complimenti a tutte e dire loro che nessuno deve preoccuparsi e che l’argento è un grande risultato“. Mentre Mina Popovic mastica amaro: “Loro hanno giocato meglio e hanno vinto meritatamente, anche se non è mai facile per un atleta ammetterlo. Siamo abituati a vincere e non è facile affrontare la sconfitta, siamo sicuramente molto dispiaciute“. Katarina Lazovic analizza così la finale: “A un certo punto abbiamo perso completamente le energie e sul campo si è visto. Non è stato un torneo facile, è durato tantissimo, abbiamo speso tanto emotivamente e fisicamente. Ma sono orgogliosa di questa squadra e di avere l’opportunità di farne parte con queste giocatrici, che sono le migliori al mondo“. E per Bianka Busa ci sono “molte emozioni contrastanti: da un lato siamo felici perché continua la nostra striscia di medaglie, dall’altro deluse perché non siamo riuscite a vincere l’oro davanti al nostro pubblico“. (fonte: Sportklub.rs) LEGGI TUTTO