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    Ruanda: rinviato a giudizio il vicepresidente della Federazione

    Di Redazione Clamorosi sviluppi nel caso che ha portato alla squalifica del Ruanda nel corso degli ultimi Campionati Africani femminili, rischiando di far saltare l’intera competizione. Come riporta il quotidiano di Kigali The New Times, il vicepresidente della Federazione Jean de Dieu Bagirishya è stato rinviato a giudizio: era stato arrestato il 21 settembre dal RIB (Rwanda Investigation Bureau) per il suo ruolo chiave nella “naturalizzazione” irregolare di quattro giocatrici brasiliane, schierate in campo illegittimamente nella nazionale di casa. Il caso era scoppiato in seguito alla denuncia della Nigeria, avversaria del Ruanda nel girone della prima fase, e aveva portato prima alla sospensione del torneo e poi alla squalifica dell’intera squadra. L’accusa per Bagirishya, che è anche un giornalista noto con il nickname di Jado Castar, è quella di aver falsificato i documenti relativi alla naturalizzazione delle giocatrici. Il portavoce del RIB, Thierry Murangira, ha assicurato che sono in corso investigazioni su altri dirigenti della Federazione. (fonte: The New Times) LEGGI TUTTO

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    La FIVB lancia il programma antidoping Play Clean

    Di Redazione Si chiama Play Clean ed è un nuovo programma interattivo sul tema dell’antidoping: il suo obiettivo è quello di informare ed educare giocatori di pallavolo e Beach Volley, arbitri e addetti ai lavori sulle “regole del gioco” riguardanti l’assunzione di sostanze illecite, per proteggere i valori dello sport e la sua integrità morale. La FIVB lo ha lanciato online sulla sua piattaforma di e-learning LMS e renderà obbligatorio il suo utilizzo per poter partecipare alle competizioni internazionali. Il programma consiste di una serie di lezioni online e quiz sull’argomento dell’antidoping ed è stato aggiornato con gli ultimi cambiamenti normativi introdotti nel 2021 dal nuovo World Anti-Doping Code. Ulteriori aggiornamenti del programma sono poi previsti a ogni ciclo olimpico e ogni qual volta il codice verrà modificato. “L’impegno della FIVB – spiega il presidente Ary Graça – è quello di assicurare a tutti gli atleti una competizione equa, proteggendo la pulizia dello sport. Crediamo che l’educazione sia parte integrante di questo obiettivo, ed è per questo che continuiamo a mettere a disposizione risorse educative come Play Clean alla nostra ‘famiglia’. Questo programma gratuito assicura che giocatori, arbitri e dirigenti siano sempre al corrente delle loro responsabilità, così da ricoprire fino in fondo il loro ruolo per assicurare la regolarità della pallavolo e del Beach Volley“. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Supercoppa di Spagna: vincono CV Guaguas e Gran Canaria

    Di Redazione Torna il dominio delle Canarie nel volley spagnolo: sono le due squadre delle isole dell’Atlantico ad aggiudicarsi la Supercoppa di Spagna maschile e femminile (Supercopa Iberdrola) davanti al pubblico amico di Las Palmas, con 500 spettatori ammessi all’impianto. Tra gli uomini il primo trofeo della stagione finisce nella bacheca del CV Guaguas, tornato agli antichi fasti dopo un lungo periodo di assenza dai campi: netta la vittoria per 3-0 (25-22, 25-15, 25-20) sul Fenie Energia Mallorca Voley Palma, con 24 punti di uno scatenato Yosvany Hernandez (60% in attacco e 4 ace, premiato come MVP) e 3 muri-punto di Borja Ruiz. Nel torneo femminile è una “prima” assoluta quella del CV Gran Canaria Urbaser, che conquista il trofeo vincendo per 3-2 (23-25, 25-16, 25-19, 18-25, 15-10) l’inedita finale con il Feel Volley Alcobendas. Partita da montagne russe in cui le padrone di casa vengono premiate dalla panchina lunga: decisivi gli ingressi di Raquel Montoro, alla fine top scorer con 21 punti e premiata come MVP, e Ariadna Priante, ma anche quelli di Castellano e Gonzalez. All’Alcobendas dell’ex CT Fernando Munoz non bastano i 19 punti di Candela Alonso. (fonte: Rfevb.com) LEGGI TUTTO

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    Polonia: Sebastian Swiderski nuovo presidente della Federazione

    Di Redazione Giocatore, allenatore, direttore sportivo, presidente e ora numero uno della Federazione: Sebastian Swiderski è davvero l’uomo ovunque della pallavolo in Polonia, e sarà lui a traghettare la PZPS nel nuovo ciclo olimpico verso Parigi 2024 (anche se il suo mandato durerà fino all’anno successivo). La sua elezione è stata un vero trionfo: 88 voti a favore e soltanto 2 astenuti. L’ex giocatore di Perugia e Lube, che all’attivo ha 322 presenze in nazionale e un palmares pressoché infinito, è alla guida degli attuali campioni d’Europa dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle dal 2015. Swiderski, che succede nella carica a Jacek Kasprzyk, è anche membro del Consiglio della PLS, la Lega polacca. Nel corso dell’assemblea della Federazione sono stati eletti anche i membri del Consiglio di Amministrazione e del Comitato di controllo; il primo importante compito che spetterà alla nuova dirigenza sarà quello di selezionare i CT delle due nazionali, vista la separazione già ratificata da Jacek Nawrocki nel settore femminile e quella, scontata, da Vital Heynen nel maschile. (fonte: Pzps.pl) LEGGI TUTTO

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    Tandara sul caso doping: “Non ho preso niente, ho la coscienza pulita”

    Di Redazione Per la prima volta dopo la sospensione per doping che ha portato alla sua esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo, l’opposta della nazionale brasiliana Tandara ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento in un’intervista a Vogue Brasil Magazine. “Mi è caduto il mondo addosso – confessa la giocatrice – è surreale, una sensazione che non riesco a descrivere, ma è davvero brutta e non la augurerei a nessuno“. “Mi sono sentita come se mi avessero staccato un pezzo – continua Tandara – e poi mi hanno detto che avrei avuto due ore e mezza per fare i bagagli e tornare in Brasile. È stato difficile, mi sembrava di essere una criminale. Un’ora prima ero insieme alla squadra, un’ora dopo sono stata totalmente rimossa, non potevo vedere più nessuno né fare niente. Ancora adesso sono in ansia, quando sono da sola mi ritrovo a piangere. Ho pianto anche ieri, prima di questa intervista, al pensiero di parlarne“. L’opposta continua a professare la propria innocenza: “Non ho preso nulla, ho la coscienza completamente pulita. Sono un’atleta professionista da 18 anni. Non rischierei mai la mia carriera in modo così stupido. Credo che in qualche modo giustizia sarà fatta e verrà dimostrato che sono completamente innocente“. Intanto però Tandara – accusata di aver assunto ostarina, un anabolizzante – è ancora in attesa di un verdetto definitivo ed è stata costretta a saltare i Campionati Sudamericani. Anche la sua squadra di club, l’Osasco, sta valutando la sua sostituzione: secondo i rumors, ci sarebbe una trattativa con la nazionale del Kenya Sharon Chepchumba. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, il dramma della Nazionale femminile: “Aiutateci, non possiamo arrenderci”

    Di Redazione Da poco più di un mese l’Afghanistan è caduta nelle mani dei Talebani che, il 15 agosto scorso, hanno conquistato anche la capitale Kabul. Il nuovo governo insediatosi ha, fin da subito, portato avanti azioni volte a privare della libertà e della quotidianità gli afghani, in particolare le donne. La situazione preoccupa enormemente la comunità internazionale, che teme il ritorno a una condizione di totale sottomissione della componente femminile della popolazione. Tra le altre possibilità negate alle donne c’è anche quella di praticare attività sportiva. In Afghanistan la pallavolo è uno degli sport più conosciuti e praticati, tanto dagli uomini quanto dalle donne: la Federazione pallavolistica del paese è stata fondata nel 1980 e comprende una nazionale maschile e una femminile. O meglio, comprendeva: oggi la BBC, l’emittente pubblica del Regno Unito, ha pubblicato un’intervista all’ex giocatrice e poi allenatrice Zahra Fayazi, che racconta la disperazione in cui la squadra è piombata dopo la presa del potere da parte dei Talebani. Fayazi è riuscita a fuggire in Gran Bretagna da qualche settimana, salvandosi così dalle barbarie contro cui altre sue compagne stanno ancora combattendo: “I talebani hanno chiesto alle famiglie delle nostre giocatrici di non permettere alle loro ragazze di fare sport, altrimenti si troveranno di fronte a violenze inaspettate” racconta. Le sue ex compagne di squadra “hanno persino bruciato le loro attrezzature sportive per salvare se stesse e le loro famiglie. Non volevano che conservassero nulla legato allo sport. Hanno paura“. Per una di loro la paura si è trasformata in realtà: Fayazi, infatti, racconta alla BBC che una sua compagna di squadra è stata uccisa, anche se i dettagli ancora non sono chiari. Sophia, pseudonimo di un’altra giocatrice che è riuscita a lasciare l’Afghanistan, afferma: “Sono sicura che sono stati i Talebani, in quel periodo i talebani stavano prendendo il controllo tutte le città e non c’erano altri gruppi che avrebbero potuto fare questo. Lei era solo una giocatrice e non faceva nulla di male. Siamo tutti scioccati per cio che è successo, non potevamo crederci. Temiamo di poter perdere altri amici“. I Talebani non hanno ancora approvato alcune legge sullo sport femminile, ma Ahmadullah Wasiq, vice capo della commissione culturale, ha recentemente dichiarato che “non è necessario” che le donne pratichino sport. Sulla questione sta intervenendo il Comitato Olimpico Internazionale a cui, come riportato sempre dalla BBC, Zahra e Sophia si sono appellate: aiutare più atleti possibili a lasciare il paese è una loro priorità. “Vogliamo che il mondo ci aiuti a raggiungere gli obiettivi e le speranze per cui abbiamo lavorato. È il nostro sogno, non possiamo arrenderci” conclude Sophia. (fonte: BBC) LEGGI TUTTO

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    Anche Akbas e Antiga si candidano alla panchina della Polonia femminile

    Di Redazione Si fa sempre più agguerrita la lotta per guidare la nazionale femminile della Polonia dopo la separazione tra la Federazione e Jacek Nawrocki. Dopo la candidatura di Vital Heynen, in uscita dalla nazionale maschile, arrivano anche quelle del turco Ferhat Akbas e del francese Stéphane Antiga, espresse in due interviste rispettivamente a Sportowe Fakty e Polsat Sport. Non ci sono, invece, conferme sugli eventuali contatti con Stefano Lavarini. Akbas, attuale allenatore dell’Eczacibasi, ha guidato il Chemik Police nelle ultime due stagioni, vincendo due titoli nazionali, altrettante Coppe di Polonia e una Supercoppa. “Sarebbe un grande onore per me – ha dichiarato – ho ottimi contatti con le giocatrici, conosco il campionato e le dinamiche della pallavolo polacca. Non sarebbe un problema neppure per il club, sarebbe una possibilità di crescita per me e quindi un fattore positivo anche per loro“. Il giovane tecnico turco (classe 1986) ha già lavorato in passato con le nazionali di Turchia e Giappone. Antiga guida invece da tre stagioni il Developres Rzeszow in Tauron Liga, e questo rappresenta un potenziale ostacolo: la Federazione, infatti, non ammette il doppio incarico in patria (è stato questo il motivo del divorzio con Nawrocki). “Sarebbe una bella sfida per me, la squadra ha un grande potenziale. Ci sono giovani che possono già competere ai massimi livelli” dice comunque l’ex nazionale francese, che è già stato alla guida della Polonia maschile dal 2014 al 2016. Intanto la candidatura di Heynen non sta incontrando grandi consensi né sui media, né tra gli addetti ai lavori. “Dobbiamo fare sempre da cavia – si lamenta Malgorzata Glinka –. Anche Nawrocki non aveva mai lavorato con le donne prima. Se la Federazione ritiene che un allenatore non abbia funzionato con gli uomini, perché dovrebbe andar bene nel femminile?“. (fonte: Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    Coppa di Russia: Zenit San Pietroburgo ko con il Belogorie

    Di Redazione Continua a riservare poche soddisfazioni allo Zenit San Pietroburgo la prima fase della Coppa di Russia maschile. Nella prima partita del girone di “ritorno” la squadra di Sammelvuo, ancora priva dei nazionali Kobzar, Iakovlev, Kliuka e Poletaev oltre che di Urnaut, ha ceduto per 0-3 (23-25, 23-25, 13-25) a un Belogorie Belgorod trascinato da uno straordinario Samoilenko (6 su 6 in attacco e 6 muri-punto). Per lo Zenit è la terza sconfitta in 5 partite del girone, ma la qualificazione non è a rischio: una regola speciale stabilisce che le squadre che durante l’estate hanno schierato più di 3 giocatori in nazionale (Dinamo, Zenit Kazan e appunto la formazione di San Pietroburgo) sono automaticamente qualificate. Tuttavia, lo stato di forma della squadra preoccupa anche in vista del campionato, che inizierà già il 2 ottobre; alla terza giornata, il 10 ottobre, la sfida con la Dinamo Mosca che sarà valida anche per l’assegnazione della Supercoppa. Nelle altre partite da segnalare l’esordio da 18 punti del croato Leo Andric (71% in attacco e 3 ace), che però non è bastato a evitare la sconfitta per 0-3 dell’ASK contro la Dinamo LO di Zhigalov (13). La Lokomotiv Novosibirsk resta imbattuta grazie al netto 3-0 sullo Yenisei Krasnoyarsk, mentre l’Ugra Samotlor non lascia scampo al Gazprom-Ugra Surgut. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO