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    Brasile: il Guarulhos sorprende il Renata nella finale del campionato paulista

    Di Redazione Sorpresa in Brasile in Gara 1 della finale del campionato paulista maschile: il Vedacit Guarulhos si impone a sorpresa per 3-2 (38-36, 20-25, 20-25, 25-21, 15-10) sul favoritissimo Volei Renata, che ora dovrà ribaltare il risultato nella seconda sfida in programma lunedì 18 ottobre per portare l’incontro al Golden Set. Partita tesa fin dal primo set, durato più di 40 minuti, e battaglia durissima con tanto di proteste e cartellini (rosso per Evandro Guerra). Nel tie break però il Guarulhos parte subito forte (3-0) e sulla scorta di un ottimo servizio si porta avanti 9-3, resistendo alla rimonta del Renata (12-10) per chiudere la partita. Assoluto protagonista l’opposto Franco con 37 punti, mentre dall’altra parte il top scorer è il giovane Adriano con 17. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Turchia: riscatto Ziraat Bankasi, il Galatasaray crolla a Bursa

    Di Redazione Subito grande equilibrio nel massimo campionato maschile, con la seconda giornata – disputata nel turno infrasettimanale – che sconfessa i verdetti della prima. Sconfitti all’esordio dal Galatasaray, i campioni in carica dello Ziraat Bankasi si riscattano battendo lo Spor Toto per 3-1 (25-19, 25-16, 16-25, 25-17): per la squadra di Santilli 20 punti di Ter Maat e si rivede in campo per qualche scambio anche Camejo. Già crisi per gli ospiti, malgrado i 18 punti di Buchegger. E anche lo stesso Galatasaray incappa in un’inaspettata sconfitta per 3-0 (25-23, 25-19, 25-22) sul campo del Bursa BBSK, trascinato da Bahov e Geraldo Graciano. Il Bursa resta dunque a punteggio pieno insieme ad altre tre squadre: la prima è l’Halkbank Ankara, che con 20 punti di Vucicevic e 5 giocatori in doppia cifra batte il Cizre per 3-1 (25-13, 21-25, 25-20, 25-20). Poi ci sono il Fenerbahce, vittorioso sull’Afyon per 3-0 (25-20, 25-20, 25-18), e l’Arkas Izmir, che non ha problemi contro il Tokat (25-16, 25-17, 25-17) grazie anche a un super Gabriel Candido, autore di 15 punti con il 71%. Doppia vittoria, ma con 5 punti all’attivo, anche per il Sorgun (3-0 al Solhan) e il sorprendente Yeni Kiziltepe (3-2 all’Altekma). (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Srna Markovic riparte dal Radomka: “Qui c’è tutto quello che cercavo”

    Di Alessandro Garotta Le esperienze fortificano, sempre. Anche quando si ha la sensazione che il percorso stia patendo un momento di rallentamento, contestualmente le spalle si allargano e la mente piccona le difficoltà del periodo per permetterci di ripartire con nuova linfa. Come in ogni ambito della vita, il volley chiede educatamente il permesso di essere coinvolto perché non fa eccezione.  Calza a pennello in questo discorso la volontà di scalare montagne e compensare la fatica di un periodo con il panorama di un successo. Srna Markovic ha vissuto tanti frammenti soleggiati e qualche recente parentesi nebulosa in una carriera che, a venticinque anni, ha tanto da raccontare ma altrettanto da scrivere. Ripartita dall’E.Leclerc Moya Radomka Radom in Polonia dopo una stagione complicata alla Savino Del Bene Scandicci, la schiacciatrice austriaca si è raccontata in esclusiva ai nostri microfoni. Srna, partiamo da un bilancio della sua ultima esperienza in Italia con la Savino Del Bene Scandicci. Come è andata?  “È stato un anno complicato e condizionato dal Covid. A Scandicci mi sono trovata bene fin da subito ma, proprio quando stavo recuperando la forma migliore dopo qualche problema alla spalla, mi sono dovuta fermare… Alla fine, sono stata fuori due mesi e ancora adesso avverto le conseguenze che mi ha lasciato questo virus“.  Si aspettava di trovare più spazio in campo?  “Sicuramente mi sarei aspettata più spazio dopo le precedenti esperienze da titolare. Avrei potuto dare una mano in più alla squadra, anche se il lungo stop ha reso tutto più difficile“.  Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Quali insegnamenti si porta in valigia dei suoi quattro anni in Serie A?  “A San Giovanni in Marignano ho respirato per la prima volta l’aria della pallavolo italiana, ottenendo buoni risultati e belle soddisfazioni. È proprio a quel punto che ho capito di essere pronta a salire di livello e sfidare le migliori. A Cuneo ho avuto l’opportunità di migliorare come giocatrice e dimostrato che è possibile essere titolare in Serie A1 pur arrivando da un paese straniero non famoso per la sua cultura pallavolistica. È stato poi un onore battere le big del campionato in qualche occasione. Spero che il mio percorso possa dare una motivazione in più a tutte le bambine austriache perché non c’è obiettivo che non possa essere raggiunto. Basta crederci fino in fondo, senza mai arrendersi“.  Quest’anno gioca in Polonia con la maglia dell’E.Leclerc Moya Radomka Radom. Innanzitutto, come si trova nella nuova città?  “Radom è una città piccola ma carina. È situata vicino a Varsavia, una perla piena di storia. Mi piace molto viaggiare e in Polonia ci sono davvero tanti posti da visitare e scoprire“.  Cosa cercava prima di accettare questa sfida e cosa dunque crede di aver trovato sotto un aspetto pallavolistico e umano? “Ero alla ricerca di una nuova esperienza con l’opportunità di conoscere un nuovo paese, una nuova cultura e una nuova pallavolo. In effetti, a Radom penso di aver trovato tutto quello che cercavo. Certamente, dopo quattro anni in Italia, non è facile abituarsi a una realtà diversa, però non ho dubbi che questa stagione mi farà crescere sia come giocatrice sia come persona“.  Foto Instagram Srna Markovic Leggendo il roster del Radomka, salta subito all’attenzione che siete una squadra con tante giocatrici forti ed esperte (tra cui Aelbrecht, Skorupa, Efimienko, n.d.r.). Che aria si respira all’interno dello spogliatoio? E quali sono i vostri punti di forza?  “Penso che l’esperienza sia il nostro punto di forza più importante. Purtroppo, in questo momento alcune giocatrici sono alle prese con infortuni, ma sono sicura che non appena la squadra sarà al completo potrà crescere e mostrare tutte le sue qualità“.  Che campionato ha trovato sotto l’aspetto tattico, tecnico e agonistico? “È un campionato diverso da quello italiano. Si punta meno sulla forza e più sulla tecnica: pian piano mi sto ambientando a un nuovo tipo di gioco. È molto interessante conoscere e sperimentare differenti modi di interpretare la pallavolo. In generale, però, penso che non ci si debba limitare a fare confronti, ma prendere in considerazione ciascun campionato e conoscere le sue peculiarità“.  Ad appena 25 anni, ha un obiettivo oppure un sogno da voler realizzare nella sua carriera?  “Mi considero una grande sognatrice. Negli ultimi anni ho realizzato tanti sogni relativi alla pallavolo, giocando insieme alle migliori atlete di Serie A1. Mi è mancata solo la vittoria del campionato, anche se arrivando da un paese come l’Austria penso di essere già andata oltre alle mie aspettative iniziali. Mi piacerebbe conoscere altri campionati, provare stili di gioco diversi e affrontare con successo nuove sfide piuttosto che rimanere nella mia comfort zone. In questo modo, credo di poter crescere anche come persona ed essere più preparata ai vari eventi della vita, che non sai mai dove ti portano. Ovviamente ciò non esclude che un giorno possa tornare in Italia con l’obiettivo di vincere un trofeo“. Foto Instagram Srna Markovic Una sua grande passione oltre alla pallavolo è la musica classica. Ce ne parla? “Ho tante passioni nella vita: arte, scienze, musica… Sono una persona molto curiosa e mi piace approfondire le mie conoscenze in tutti questi ambiti. Dato che mia madre suonava il flauto e mio papà il piano, per me è stato naturale avvicinarmi alla musica: avevo sei anni quando ho iniziato a suonare il violino. A dodici anni sono entrata al Conservatorio Prayner di Vienna. Ero troppo piccola per rendermene conto, ma ero circondata da quelli che oggi sono alcuni dei più virtuosi musicisti al mondo. Invece, per me la musica è sempre rimasta una passione, anche perché poi ho scelto la pallavolo e non avevo tutte le ore richieste da dedicare al violino. Però, le mie giornate non hanno mai smesso di iniziare con l’ascolto di musica classica e adoro andare a vedere l’opera a teatro: tutto questo mi dà pace ed equilibrio“. Il suo compositore preferito?  “In generale, mi piacciono i drammi, le operette – altrimenti non potrei definirmi una vera viennese (ride, n.d.r.) – e le composizioni per piano di Beethoven e ovviamente Chopin. In effetti, adesso che sono vicina a Varsavia potrò godermi le serate dedicate alla sua musica!“. LEGGI TUTTO

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    Giappone: torna Masayoshi Manabe sulla panchina della nazionale femminile?

    Di Redazione Il rinnovamento sulla panchina del Giappone potrebbe tradursi in un… ritorno al passato. Secondo quanto riportato da Yahoo! Japan, infatti, la Japan Volleyball Association avrebbe chiesto a Masayoshi Manabe di assumere nuovamente l’incarico di CT della nazionale femminile, lasciato vacante dalle dimissioni di Kumi Nakada. Quello di Manabe è un nome di assoluto rilievo nella storia recente del volley nipponico: ha allenato la nazionale dal 2010 al 2016, conducendola tra l’altro alla medaglia di bronzo di Londra 2012. Dopo la conclusione del rapporto con la Federazione, l’ex CT non ha più allenato, assumendo la carica di direttore sportivo e poi di presidente dell’Himeji Victorina, formazione della massima serie. La riserva sul nuovo allenatore della nazionale femminile, così come di quella maschile, dovrebbe essere sciolta dopo la riunione del 14 ottobre. (fonte: Yahoo! Japan) LEGGI TUTTO

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    Brasile: il Barueri raggiunge l’Osasco nella finale del campionato paulista

    Di Redazione È il Barueri la seconda finalista del campionato femminile paulista, insieme all’Osasco. La decisiva Gara 3 della semifinale contro il Sesi Bauru è stata a senso unico in favore della squadra di Zé Roberto (25-22, 25-21, 25-16 i parziali) che aveva vinto per 3-0 anche la seconda sfida, dopo aver ceduto per 1-3 Gara 1. Decisivo a favore del Barueri il muro (11 punti contro 3), mentre in attacco Karina e Glayce hanno fatto molto meglio di Nia Reed e Aliyeva. Nel commentare la vittoria, Zé Roberto ha ancora una volta sottolineato la difficile situazione della società che lui stesso dirige: “Sono preoccupato perché anche quest’anno abbiamo perso 5 giocatrici, come l’anno prima. Voglio continuare in modo che abbiano la possibilità di crescere, mi sto dedicando interamente alla squadra e così anche mia moglie e mie figlie, ma abbiamo bisogno di sostegno per non far morire questo bellissimo progetto“. La prima partita della serie decisiva tra il Barueri e l’Osasco, che ha eliminato il Pinheiros, si giocherà venerdì 15 ottobre. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Zhu Ting si opera al polso: “Non preoccupatevi, tornerò presto”

    Di Redazione Operazione in vista per Zhu Ting: la fuoriclasse cinese, in una diretta online con i tifosi, ha confermato le voci che da tempo circolavano sulle sue condizioni fisiche, annunciando che dovrà sottoporsi a un intervento al polso per risolvere il problema che la tormenta da tempo e che ha condizionato la sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Nel corso della diretta, come riferisce Sina Sports, Zhu Ting ha voluto rassicurare i suoi fan: “Non credo che ci sia da preoccuparsi. L’operazione non è particolarmente difficile, la cosa più importante è la riabilitazione, da cui dipenderanno i tempi di recupero. Dovrò avere pazienza, anche se ho voglia di giocare: presto potrò essere di nuovo in campo“. La schiacciatrice della nazionale dovrà certamente saltare la prossima edizione del campionato cinese, in cui avrebbe dovuto vestire la maglia del Tianjin, ma è pronta a rientrare nella seconda parte della stagione. Zhu Ting non ha escluso la possibilità di un suo ritorno al VakifBank e ha ammesso di essere in contatto con Giovanni Guidetti: “Ci siamo sentiti proprio poco fa!“. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Laurent Tillie rivive l’oro olimpico: “È stata una favola”

    Di Redazione Laurent Tillie sarà di certo un allenatore ricordato a lungo nella nazionale francese. Sia per i lunghi 10 anni trascorsi ad allenare “Les Bleus”, sia e soprattutto per il numero di medaglie conquistate, ultima in ordine cronologico lo storico oro di Tokyo 2020. Ora l’ex giocatore classe 1963 ha lasciato in eredità la panchina a Bernardo Rezende e, in un’intervista a World of Volley, racconta il turbinio di emozioni provate a seguito dell’addio alla nazionale: “È una sensazione forte, una sensazione di piena soddisfazione e gioia, una favola, come la serie Game of Thrones!“. “Sono stati 9 anni di lavoro – continua Tillie – tra ottimi risultati e dure sconfitte, tanti piccoli drammi e commedie nella squadra, giocatori che diventano eroi, infortuni, scelte difficili, eroi che se ne vanno, nuove stelle… e, alla fine, la squadra che taglia il traguardo più bello che possiamo realizzare nello sport: la medaglia d’oro olimpica. È così bello vedere il grande impatto che il nostro sport ha avuto sul pubblico in Francia: 6,7 milioni di spettatori hanno visto la finale contro la Russia in TV“. Tillie torna poi sulla sua decisione di lasciare la nazionale per passare alla guida dei Panasonic Panthers: “È stato difficile, a causa dell’imminenza di Parigi 2024 e perché abbiamo ottenuto così tanti buoni risultati come squadra“. Nello specifico, spiega l’ex CT, “sono successe due cose: in primo luogo, ho avuto la sensazione che la squadra e i giocatori avessero bisogno di lavorare con qualcuno di diverso per raggiungere il passo successivo, che è vincere più partite e più competizioni fino al 2024, e che si dovesse mantenere la motivazione dei giocatori con un nuovo sistema, nuove abitudini, nuovo modo di parlare e allenare la pallavolo. E, nello stesso momento, ho ricevuto una proposta molto eccitante dai Panasonic Panthers per diventare allenatore. Il Giappone è un paese importante per la pallavolo, per tutte le medaglie che ha vinto“. Al posto di Tillie ora c’è un altro allenatore di altissimo livello internazionale, per il quale il CT ha soltanto parole di elogio: “Sono orgoglioso che la Federazione francese sia riuscita a ingaggiare Bernardinho. È un’ottima scelta per la squadra e per la pallavolo francese. I giocatori vogliono giocare per lui, faranno un bel viaggio fino alle Olimpiadi di Parigi del 2024“. (fonte: World of Volley) LEGGI TUTTO

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    Francia: a punteggio pieno il Volero di Carraro e Parlangeli

    Di Redazione La Ligue A femminile francese inizia subito con un doppio turno ravvicinato: alla prima giornata di sabato scorso è seguito il turno infrasettimanale di martedì. Quattro le squadre ancora a punteggio pieno, tra cui le campionesse in carica dell’ASPTT Mulhouse, che stavolta però hanno il loro bel daffare per liberarsi dello Chamalières in quattro set (23-25, 25-23, 25-21, 25-17): 14 i punti di Anna Haak (3 muri e 2 ace), decisivo anche il contributo di Georgia Lamprousi (10). Anche il Voléro Le Cannet di Micelli, con Giulia Carraro in regia e Francesca Parlangeli come libero, bissa il successo del primo turno imponendosi per 0-3 (21-25, 22-25, 26-28) sul campo della matricola Evreux. Sconfitto in casa, invece, il Pays d’Aix Venelles di Partenio e coach Orefice, che si arrende per 1-3 (18-25, 26-28, 26-24, 24-26) a un Saint-Raphael sorprendentemente a quota 6. La quarta squadra in vetta è il Racing Club de Cannes (3-1 a Marcq-en-Baroeul), mentre il Terville-Florange resta imbattuto, ma si fa trascinare al tie break dalle giovani del France Avenir. È già crisi, infine, per il Béziers, che dopo le due sconfitte contro il Mulhouse in Supercoppa e campionato incassa anche un pesante 3-0 (25-16, 26-24, 25-14) sul campo del Vandoeuvre Nancy. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO