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    Coppa del Brasile: storica qualificazione per il Vedacit Guarulhos

    Di Redazione Si completa il quadro della Final Four di Coppa del Brasile maschile, con una grande sorpresa: per la prima volta nella sua storia è il Vedacit Guarulhos ad accedere alle semifinali, grazie alla vittoria per 3-2 (19-25, 25-18, 25-20, 21-25, 15-11) nella combattutissima sfida sul campo del Sesi SP. Il Guarulhos affronterà il Fiat Gerdau Minas nella prima semifinale di giovedì 27 gennaio, mentre la seconda vedrà sfidarsi Sada Cruzeiro e Volei Renata. Venerdì 28 gennaio la finalissima, sempre a Blumenau. (fonte: Instagram Volei Guarulhos) LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: Tsvetan Sokolov smentisce l’addio alla nazionale

    Di Redazione C’è ancora la nazionale della Bulgaria nel futuro di Tsvetan Sokolov: l’attuale opposto della Dinamo Mosca ha smentito, in un’intervista a BNT News, le affermazioni del suo ex compagno di squadra Teodor Salparov, che aveva parlato di un suo possibile ritiro (e di quello di Todor Skrimov). Il capitano rimarrà al suo posto anche dopo l’avvento di Nikolay Zhelyazkov alla guida della nazionale al posto di Silvano Prandi: “Non mi ritiro, al momento non è in agenda. Alla nazionale penserò quando arriverà l’estate, ma per ora non ho intenzioni del genere. Non ho discusso del mio futuro con nessuno in Federazione, e se arriverà una convocazione mi presenterò“. Zhelyazkov, nella conferenza stampa di presentazione, ha comunque parlato di “possibili cambiamenti nella rosa“, e ha aggiunto: “Il mio primo obiettivo è fare un’ottima preparazione per la VNL, per avvicinarci il più possibile al livello delle prime 4 al mondo. Con il tempo, costruendo un gioco ottimale, potremo arrivare a vincere con le big. So che ultimamente non ci sono stati risultati del genere, ma vogliamo rientrate tra le prime 8 o tra le prime 6, e i giocatori devono abituarsi a questo tipo di traguardi“. (fonte: Sportal.bg) LEGGI TUTTO

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    Brasile: la palleggiatrice Bruninha positiva all’antidoping

    Di Redazione La palleggiatrice brasiliana Bruninha, capitano del Fluminense, è stata sospesa dalla CBV per positività a un test antidoping. Secondo quanto riportato da Globo, la 26enne Bruna Costa (questo il suo nome completo) sarebbe risultata positiva ad almeno due sostanze proibite: il clenbuterolo, un medicinale per la perdita di peso, e l’oxandrolone, un anabolizzante. La giocatrice è stata raggiunta dalla notizia durante un allenamento della sua squadra, che si stava preparando per la partita di Coppa del Brasile contro l’Osasco, ed è uscita dal campo in lacrime: poco dopo ha cancellato tutti i suoi profili dai social network. La società ha comunicato che la giocatrice è stata preventivamente sospesa, ma non ha voluto rilasciare altri commenti. Più tardi anche la CBV, la Confederazione brasiliana, ha confermato la sospensione dell’atleta. (fonte: Globo) LEGGI TUTTO

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    Coppa del Brasile: definiti gli abbinamenti della Final Four femminile

    Di Redazione Si è completato il quadro della Final Four di Coppa del Brasile femminile, in programma domenica 30 e lunedì 31 gennaio a Blumenau. Nella prima semifinale si affronteranno il Dentil Praia Clube e il Sesi Bauru (che proprio oggi saranno avversarie anche nell’anticipo di campionato), mentre nella seconda l’Osasco, che ha sconfitto per 3-0 il Fluminense (25-13, 25-23, 25-23), affronterà l’Itambé Minas, vittorioso con lo stesso punteggio sul Barueri (25-17, 27-25, 25-15) al suo rientro in campo dopo un mese per via delle positività al Covid-19. Per definire il calendario della Final Four maschile, che si giocherà sempre a Blumenau il 27 e 28 gennaio, manca ancora una partita: quella in programma oggi tra Sesi SP e Vedacit Guarulhos. La vincente sfiderà in semifinale il Fiat Gerdau Minas, che ha superato per 3-1 (23-25, 25-15, 25-21, 25-21) il Funvic Natal, con 22 punti di Leandro Vissotto. Anche in questo caso la formazione di casa era al rientro dopo una lunga assenza, mentre gli ospiti erano privi dell’allenatore Joao Marcondes, ricoverato in ospedale per Covid. Dall’altra parte del tabellone è stato costretto al ritiro per i casi di positività il Sao José, che ha lasciato via libera al Sada Cruzeiro: i campioni del mondo incontreranno in semifinale il Volei Renata, che ha superato l’Apan Blumenau per 3-0 (25-17, 25-20, 25-21) nonostante l’assenza di Evandro, fermato da un problema al gomito. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Leana Grozer, orgoglio di papà Georg: “È più avanti di me alla sua età”

    Di Eugenio Peralta A volte la pallavolo è una questione di DNA: sono innumerevoli i casi in cui i “geni” del volley sono stati tramandati di padre in figlio, ma quello della famiglia Grozer è forse unico al mondo. Ormai da tre generazioni, infatti, questo nome è legato a doppio filo alla storia della pallavolo tedesca; e l’ultima arrivata Leana Grozer – fresca di titolo MVP nel torneo di qualificazione agli Europei Under 17 femminili – sembra avere tutte le carte in regola per rinverdire i fasti del nonno, degli zii e soprattutto di papà Georg. L’opposto della Vero Volley Monza non sta più nella pelle: quando si parla della figlia – la più grande, nata nel 2007, mentre Loreen è del 2010 – gli occhi gli si illuminano, e quasi ci si dimentica di avere a che fare con il “mostro” di potenza e cattiveria agonistica che ha lasciato il segno sui campi di tutto il mondo. Entusiasmo e genuino orgoglio per le performance di Leana emergono da ogni parola pronunciata da Georg nella nostra intervista esclusiva. Foto Instagram Georg Grozer È riuscito a seguire le partite di Leana nel torneo di Herentals? E che emozioni ha provato? “Certo, ho visto tutte le gare, c’era un canale YouTube dedicato e sono stato anche fortunato con gli orari! Per lei era il primo torneo in nazionale e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Sono ovviamente molto orgoglioso, non come giocatore ma come padre, del fatto che abbia vinto il premio di MVP. Tra me e mia figlia c’è un legame forte, una relazione davvero speciale“. Cosa le ha detto dopo aver ricevuto il premio? “Anche per lei è stata una sensazione straordinaria, la dimostrazione che il lavoro che sta svolgendo quotidianamente e il suo amore per la pallavolo stanno dando i loro frutti. Però mi ha anche detto che deve migliorare ancora, perché il livello del gioco internazionale è ancora troppo alto per lei, pur avendo un ottimo allenatore e una buona squadra. Questo, d’altro canto, la rende ancora più felice di aver vinto il titolo di MVP“. A che età Leana ha iniziato a giocare? “Diciamo che ha sempre preferito giocare con il pallone che con le bambole! Mi ha sempre seguito in palestra e a casa abbiamo giocato un sacco insieme: è stato facile insegnarle le cose principali e divertirsi con lei. Adesso però sono due anni che pratica davvero la pallavolo ed è una cosa completamente diversa, con 2-3 ore di allenamento al giorno. Le piace molto, non solo per il gioco e l’attacco, ma anche per le emozioni che mette in campo: credo che il suo approccio alla pallavolo e il suo carattere siano molto simili ai miei, e anche il suo coach mi dice sempre che il suo amore per questo sport è qualcosa di speciale“. Foto Instagram Leana Grozer Si aspettava che diventasse una pallavolista? “Non le ho mai fatto pressioni in questo senso, tanto è vero che ha iniziato a giocare a calcio e per due anni ha praticato questo sport. Certo dopo un po’, continuando a viaggiare con me, a seguire i miei allenamenti e le partite in nazionale e nei club, si è avvicinata a questo mondo e ha preso la sua decisione“. Anche Loreen, la sua seconda figlia, seguirà le sue orme? “Sta iniziando proprio ora con le più piccole, si allena 2 volte a settimana. Anche lei ama la pallavolo, ma ha un carattere un po’ differente. Non è mai stata tanto interessata allo sport, ma adesso inizia a sentire un po’ di spirito competitivo… Segue sempre i miei allenamenti qui a Monza e in estate con la nazionale, quindi sta entrando anche lei nel mood“. Tornando a Leana, quali sono le sue caratteristiche tecniche? Sarà anche lei una “bomber” come il padre? “Nella squadra di club, veramente, gioca da schiacciatrice-ricevitrice, ma le serve ancora tempo per arrivare al livello di ricezione necessario per la nazionale: credo che sia uno dei fondamentali più difficili da imparare. Per questo ha giocato da opposto, e certamente la cosa mi rende ancora più orgoglioso. Colpisce molto forte per la sua età, ha un braccio davvero potente e salta molto in alto, già quasi 75 cm di elevazione. Ha anche una buona battuta in salto, che per tante avversarie è difficile da ricevere. Dal mio punto di vista, però, è altrettanto importante l’approccio emozionale: dare energia alla squadra e cercare di aiutare le compagne quando sono in difficoltà. Benché abbia solo 14 anni, lo sta già facendo molto bene e il coach mi ha dato feedback molto positivi su questo, mi ha detto che non ha mai visto nessuno così“. Foto Instagram Georg Grozer Se dovesse darle un consiglio, quale sarebbe? “Quello di mantenere sempre il rispetto per l’avversario e, al tempo stesso, il killer instinct. Sul campo non ci sono amici, non si guarda in faccia a nessuno, ma non deve mai mancare il rispetto. E poi di mettere la sua potenza e le sue emozioni al servizio della squadra. Ma io cerco sempre di darle anche consigli tecnici, le spiego che quando l’attacco non gira ci sono tanti altri fondamentali in cui può dare una mano alla squadra: il muro, la difesa, il servizio, e dal punto di vista mentale cercare di tenere alto il morale della squadra anche quando le cose non vanno bene“. In futuro la vedremo in Italia? È uno scenario possibile? “Che sia il suo sogno non c’è dubbio. Per quello che ho visto io, anche se ci sono scuole interessanti in Germania, Olanda, Spagna e Portogallo, la pallavolo giovanile italiana non ha confronti, è di livello così alto e ha così tanta attenzione ai dettagli che per lei sarebbe eccezionale poter imparare qui. Però deve frequentare la scuola almeno per un anno ancora, poi eventualmente potrà continuare a distanza: se tra due anni sarò ancora in Italia, potrebbe restare con me e allenarsi in una squadra italiana, perché no“. E in alternativa? “Ci sono già molte richieste per lei in Germania, 4/5 squadre in cui potrebbe giocare e contemporaneamente continuare a frequentare la scuola. Per il momento però rimarrà nella società in cui gioca ora (il Moerser SC, n.d.r.): stanno provando a inserirla nella prima squadra, che gioca in terza serie, per alzare un po’ il suo livello. Si va avanti step by step. Io provo ad aiutarla un po’, ma la decisione finale spetta sempre a lei“. Portare il nome Grozer, nella pallavolo tedesca (e non solo), potrebbe essere un bel peso… “Certo, c’è tanta pressione su di lei e io ne so qualcosa: è stato difficile anche per me quando ho iniziato, perché mio padre era una celebrità. Lei però non si sente stressata, anzi: è orgogliosa di questo nome e lo vede come una motivazione per essere sempre al top, per aggiungere ulteriore prestigio alla nostra famiglia. Quello che le ho detto è che deve fare qualcosa di suo, creare una ‘nuova Grozer’: era il mio obiettivo da giovane, ma penso che lei sia più avanti di com’ero io alla sua età, a livello di mentalità“. Un’ultima domanda: come si vive in una famiglia di pallavolisti, in cui tutti condividono la stessa passione e lo stesso lavoro? “Quando ci incontriamo, cerchiamo innanzitutto di goderci il poco tempo che abbiamo a disposizione da trascorrere insieme. Ma è inevitabile che il discorso cada sulla pallavolo, è quasi automatico: parliamo della carriera di mio fratello, della situazione generale, di come stanno crescendo le ragazze, giochiamo insieme a Beach Volley… La pallavolo è la nostra vita, siamo nati in questo mondo e vogliamo restarci!“. LEGGI TUTTO

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    Germania: Vital Heynen sulla panchina della nazionale femminile?

    Di Redazione Alla fine Vital Heynen potrebbe riuscire a realizzare uno dei suoi sogni: allenare una nazionale femminile. Non quella polacca, per la quale si era candidato, ma quella della Germania. La notizia circolata oggi è stata smentita solo parzialmente dall’allenatore belga, che a Sport.pl ha raccontato: “Ho cominciato a ricevere congratulazioni e sono rimasto completamente sorpreso. Pensavo: ma perché?? Ho dovuto fare una ricerca sul web con il mio nome per capire cosa era successo“. Heynen ha però ammesso di aver già avuto contatti con la Federazione tedesca, alla ricerca di un sostituto per Felix Koslowski: “Finora, però, nessuno ha preso nessuna decisione. Né io né loro. Non ho firmato nessun contratto“. (fonte: Sport.pl) LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: Nikolay Zhelyazkov sostituisce Prandi alla guida della nazionale

    Di Redazione La Federazione della Bulgaria ha ufficializzato il cambio alla guida della nazionale maschile: a Silvano Prandi subentrerà, come era nell’aria da tempo, il suo secondo Nikolay Zhelyazkov. Non ha avuto seguito, invece, l’ipotesi di una conferma del “Professore” nel ruolo di direttore tecnico: il presidente federale Ljubo Ganev lo ha pubblicamente ringraziato per il lavoro svolto alla guida della squadra negli ultimi tre anni. Non è ancora stato comunicato il nome del nuovo CT della nazionale femminile, che prenderà il posto di Ivan Petkov. (fonte: Bvf.bg) LEGGI TUTTO

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    La Croazia si congeda da Santarelli e Zanini. Akbas nuovo CT femminile?

    Di Redazione La Federazione della Croazia ha ufficializzato il divorzio dai due tecnici italiani che hanno guidato le nazionali del paese balcanico negli ultimi anni: Daniele Santarelli per la squadra femminile (un addio, per la verità, già anticipato tempo fa dall’allenatore di Conegliano) ed Emanuele Zanini per quella maschile. Nel comunicato ufficiale si parla di “due esperti che hanno lasciato il segno nel loro periodo alla guida delle nazionali“. Non sono ancora stati resi noti i nomi dei due nuovi CT: secondo i media turchi, alla guida della nazionale femminile subentrerà il turco Ferhat Akbas, attuale allenatore dell’Eczacibasi, che era stato tra i pretendenti alla panchina della Polonia (come peraltro lo stesso Santarelli). (fonte: Hos-cvf.hr) LEGGI TUTTO