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    Guerra in Ucraina, la FIVB sposta il sorteggio dei Mondiali femminili a Losanna

    Di Redazione La FIVB ha deciso di spostare il sorteggio per la prima fase del Campionato mondiale di pallavolo femminile 2022 presso la sede centrale di Losanna, posticipandolo di almeno una settimana. La decisione di spostare e riprogrammare il sorteggio da Varsavia è stata presa in sintonia con le federazioni organizzatrici della Polonia e dell’Olanda, vista l’attuale guerra in Ucraina. Il sorteggio si svolgerà a Losanna, attraverso un formato virtuale chiuso, che sarà verificato da un revisore indipendente. Tutte le nazionali partecipanti al Mondiale potranno assistere in diretta alle operazioni di sorteggio. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ucraina, l’angoscia di Olga Trach: “Non posso dormire, la mia famiglia è in pericolo”

    Di Redazione La sconvolgente guerra in Ucraina sta avendo riflessi diretti anche sulle vite dei protagonisti della pallavolo. È il caso della centrale Olga Trach, centrale classe 1988 con un lungo curriculum internazionale, che dal 2020 gioca in Francia con il Pays d’Aix Venelles (insieme all’italiana Laura Partenio e agli ordini del tecnico Alessandro Orefice). L’intera famiglia di Trach – genitori, nonni e zii – vive ancora in Ucraina a Dnipro e anche il marito era volato nel Donbass per fare visita ai familiari pochi giorni prima dello scoppio del conflitto; la giocatrice sta vivendo giorni di grande apprensione, come ha raccontato in un’intervista a La Provence. “Mi sono risvegliata la notte dell’attacco alle 5.30 – dice la centrale – senza sapere perché. Poi ho preso in mano il telefono e ho visto la terribile notizia. Ho chiamato mia madre e mi ha detto che era tutto vero, che tutti erano stati svegliati dalle esplosioni. Per me è stato uno choc; ho parlato con mio marito e dietro di lui sentivo le bombe esplodere senza interruzione. Ora nessun posto è sicuro nel paese, i russi sono dappertutto. Tutti cercano di scappare, ma non ci sono treni né aerei, e tutte le strade sono bloccate“. “Sono molto stressata e angosciata – confessa Trach – non riesco a dormire e a mangiare. È orribile pensare che la mia famiglia è in pericolo e che non posso nemmeno contattarli a causa dei bombardamenti“. Le idee della giocatrice sulla guerra sono chiarissime: “Sappiamo tutti che Putin non è normale, ma non potevamo pensare che arrivasse alla guerra. Tutti gli ucraini vorrebbero poter restare a casa loro, in un paese indipendente, e nessuno di quelli con cui ho parlato vuole questo conflitto. Non so cosa potrebbe succedere ora, ma conoscendo Putin, ci si può aspettare il peggio“. Le ultime parole, però, sono di speranza: “A tutti quelli che sono in Ucraina dico che siamo forti e vinceremo. La verità è dalla nostra parte e la verità vince sempre“. In Ucraina, nella capitale Kiev, vive una leggenda del volley mondiale come Elizaveta Tishchenko, 4 volte campionessa d’Europa e due volte argento olimpico con la Russia (ha giocato anche in Italia a Rubiera). L’ex atleta sta tenendo aggiornati i suoi follower tramite Instagram: “Sto cercando di restare calma e forte e ho passato la notte nel mio letto, anche se molti abitanti di Kiev hanno preferito cercare riparo nei rifugi. Nel 1990-91, in Croazia, ho vissuto la guerra: durante i raid dell’esercito yugoslavo a Zagabria mi rifugiavo nei bunker. Era orribile, e quello che sta accadendo oggi mi riporta a quei ricordi“. (fonte: La Provence, Instagram) LEGGI TUTTO

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    Fipav, il presidente Manfredi: “Mondiali in Russia? Spero che non si facciano”

    Di Redazione Il presidente della Federazione Italiana Pallavolo si schiera contro la determinazione della FIVB di disputare regolarmente i Campionati Mondiali maschili 2022 in Russia, nonostante la guerra in corso in Ucraina. “Io spero che non si facciano, se perdura questa situazione – ha detto Giuseppe Manfredi all’agenzia AdnKronos – è una questione di buon senso“. “Ieri – ha spiegato il presidente della Fipav – ho sentito la CEV per capire gli umori e cosa si può fare, e sono stato al Coni: vediamo se si riesce a fare un intervento deciso, anche con il Governo, per evitare di andare lì. La preoccupazione è tanta, ma il vero problema è che queste benedette sanzioni non vengono fuori. I nostri tempi non sono quelli della politica, lo sport vive ad horas e agosto è dietro l’angolo. Stiamo premendo perché si faccia qualcosa quanto prima: fermo restando che lo sport non si ferma, faremo i Mondiali da qualche altra parte” (l’Italia, secondo i rumors, potrebbe essere candidata alla sostituzione insieme alla Polonia). Nel frattempo il CIO, che ieri aveva severamente condannato la violazione della “tregua olimpica” da parte di Russia e Bielorussia, oggi ha chiesto a tutte le Federazioni sportive internazionali di spostare o cancellare gli eventi previsti nei due paesi. Tra le altre indicazioni del Comitato Olimpico c’è anche quella di non esporre la bandiera e non eseguire gli inni di Russia e Bielorussia in nessuna competizione internazionale. (fonte: Sportface.it, IOC) LEGGI TUTTO

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    La FIVB non rinuncia ai Mondiali in Russia: “Gli eventi continueranno come previsto”

    Di Redazione Mentre continua la tragedia della guerra in Ucraina e il mondo dello sport riflette sull’opportunità di disputare incontri e manifestazioni in Russia (è notizia di oggi lo spostamento della finale della Champions League di calcio da San Pietroburgo a Parigi), la FIVB va controcorrente e conferma l’organizzazione di tutti i principali eventi previsti nel paese, tra cui i Campionati Mondiali maschili 2022 in programma ad agosto. In una dichiarazione rilasciata all’agenzia Reuters la Federazione internazionale ha sostanzialmente confermato quanto dichiarato alcuni giorni fa (prima dell’inizio del conflitto): “Stiamo lavorando in stretta collaborazione con la Federazione russa e il Comitato Organizzatore in preparazione di numerosi eventi di pallavolo e Beach Volley che sono in programma nel paese e stanno procedendo come pianificato. La FIVB ritiene che lo sport debba rimanere sempre separato dalla politica, ma monitora costantemente la situazione per assicurare la sicurezza e il benessere dei partecipanti all’evento, che è la nostra priorità“. La FIVB non ha fornito risposte alla domanda dell’agenzia su eventuali sanzioni da prevedere ai carico dei club e delle nazionali russe. Ieri la Federazione ucraina aveva inviato sia alla FIVB, sia alla CEV una lettera firmata dal presidente Mikhail Melnyk in cui chiedeva di vietare la partecipazione delle squadre russe alle competizioni internazionali, oltre a cambiare la sede dei Mondiali 2022. “Molti dicono ‘lo sport è fuori dalla politica’ – ha scritto Melnyk rispondendo direttamente alla FIVB – ma questo non è il nostro argomento. Lo sport è politica, soprattutto quando un giorno ti svegli con il rumore delle esplosioni e ancora non capisci che la guerra è iniziata. E gli aerei volano sopra la tua testa, i proiettili esplodono e civili e bambini muoiono“. Nel frattempo dalla Polonia arriva la notizia di una petizione online per chiedere lo spostamento dei Mondiali. (fonte: Reuters) LEGGI TUTTO

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    Brasile: il Sesc RJ Flamengo ferma il Praia Clube e riapre il campionato

    Di Redazione Si riapre totalmente la corsa al primo posto nella Superliga femminile brasiliana dopo la diciannovesima giornata: il merito è del Sesc RJ Flamengo, che infligge alla capolista Dentil Praia Clube la seconda sconfitta dell’intera stagione. Un 3-2 entusiasmante (27-25, 25-20, 20-25, 18-25, 15-12) per la squadra di Bernardinho, che ferma la rimonta delle avversarie e chiude al tie break con la MVP Milka e Yonkaira Peña in grande evidenza; dall’altra parte 31 punti per Tainara, sostituta dell’infortunata Brayelin Martinez. L’Itambé Minas non si lascia sfuggire l’occasione e, grazie al 3-1 sul Pinheiros, si porta a meno 4 dalla capolista con una partita ancora da recuperare. Rosicchiano punti anche il Sesi Bauru, vittorioso per 3-1 sul campo del Brasilia, e l’Osasco, che passa in 3 set in casa del Valinhos. In chiave play off, vittorie importanti per il Fluminense (3-1 contro il Curitiba) e per il Barueri, che rischia di farsi rimontare dal Maringà ma chiude con il netto 15-5 al tie break. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Germania: prima sconfitta per il Berlin Recycling Volleys

    Di Redazione Dopo 25 partite senza macchia tra campionato e Champions League, anche il Berlin Recycling Volleys dice addio alla sua imbattibilità: la prima squadra a fermare i berlinesi in stagione (fatta eccezione per la Coppa di Germania, da cui i campioni nazionali sono stati eliminati in semifinale) è il Powervolleys Duren. L’impresa ha ancor più valore perché compiuta in trasferta e contro una squadra sostanzialmente al completo: 1-3 il risultato finale (22-25, 23-25, 30-28, 17-25) dopo un’avvincente battaglia a muro (12-13). La sconfitta non ha riflessi sulla classifica del Berlin, da tempo certo del primo posto nella seconda fase del campionato, mentre avvicina sempre di più il Duren all’obiettivo della seconda piazza in attesa del doppio scontro con lo United Volleys Frankfurt. (fonte: Volleyball-Bundesliga.de) LEGGI TUTTO

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    Ucraina: trionfa l’SC Prometey in una Coppa molto speciale

    Di Redazione Il secondo trofeo consecutivo per l’SC Prometey è arrivato dopo una finale trionfale, durata meno di un’ora; ma i dati tecnici passano sicuramente in secondo piano per un’edizione della Coppa di Ucraina femminile i cui significati sono andati senz’altro al di là di quello sportivo. Il titolo è stato assegnato infatti nello scorso fine settimana, nel pieno della minaccia di offensiva russa alle porte del paese: un segnale di “normalità” non indifferente per un popolo che segue con apprensione le ultime notizie sul conflitto. Fresca di partecipazione alla Champions League, la squadra campione in carica ha dominato il torneo: se la semifinale contro lo Zaporizhzhia si è conclusa sul 3-1 (25-20, 25-14, 26-28, 25-14), la finalissima con il Khimik Yuzhny è stata invece una vera e propria marcia trionfale in tre set (25-8, 25-13, 25-19). Il servizio (8 ace a zero) è stato l’arma che ha deciso la partita a favore di Heidy Casanova e compagne, cancellando ogni velleità del Khimik, che era approdato alla finale battendo faticosamente l’Alanta Dnipro per 3-2 (25-22, 19-25, 25-12, 23-25, 15-9). Miglior giocatrice della finale la schiacciatrice Bogdana Anisova. L’SC Prometey non ha potuto contare nella final four sulla statunitense Adora Anae, tornata in patria dopo la conclusione della Champions League, mentre il tecnico Ivan Petkov (che è anche il CT della nazionale) e le altre straniere hanno deciso di restare. Inevitabile chiedersi quali saranno i riflessi della crisi sul volley ucraino, che al momento ha confermato tutti gli eventi: venerdì 25 febbraio sono previste le prime gare sia per la Coppa maschile che per i quarti di finale dei play off femminili. Nel frattempo anche molti giocatori ucraini impegnati all’estero hanno mostrato nelle ultime ore il loro sostegno alla madrepatria: tra i più noti naturalmente Oleh Plotnytskyi, che nei giorni scorsi ha pubblicato una sua foto con la maglia della nazionale come “copertina” del suo profilo Facebook, mentre Olesia Rykhliuk e Nadiia Kodola hanno condiviso sui social l’hashtag #standforukraine accompagnato da un’indignata risposta al discorso del presidente russo Vladimir Putin: “L’Ucraina non è una parte della Russia, non lo è mai stata e non lo sarà mai“. (fonte: SC Prometey) LEGGI TUTTO

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    Guillermo Naranjo Hernandez sostituisce Pedullà alla guida della Romania

    Di Redazione Nuovo CT per la nazionale femminile della Romania: sarà lo spagnolo Guillermo Naranjo Hernandez a tentare di rilanciare la formazione balcanica dopo la disastrosa esperienza degli Europei 2021, in cui la squadra organizzatrice non ha nemmeno superato la prima fase. Naranjo Hernandez ha firmato un contratto annuale, con la possibilità di prolungamento per un’ulteriore stagione (l’obiettivo primario è la qualificazione ai prossimi Europei): prende il posto di Luciano Pedullà, che aveva assunto la guida della nazionale nel 2019. Il 44enne tecnico iberico ha già guidato una nazionale femminile, la Grecia, dal 2018 al 2021; nel suo curriculum ci sono anche le esperienze in Germania all’Allianz MTV Stuttgart e all’SC Potsdam (con due Coppe nazionali all’attivo) e in Polonia all’Enea PTPS Pila. Per lui non sarà nemmeno la prima volta in Romania, dal momento che nel 2017-2018 ha guidato il CSM Targoviste. “È stato uno degli anni migliori della mia carriera – ha ricordato l’allenatore – perché ho conosciuto persone speciali. La Romania ha un futuro molto luminoso nella pallavolo, ha tante giovani giocatrici che, sotto la giusta guida e con il supporto della Federazione – e vedo che la nuova dirigenza vuole fare tante cose belle – possono avere prospettive importanti“. Una delle principali sfide di Naranjo Hernandez sarà quella di convincere Alexia Carutasu a restare in nazionale, dopo che la giovane stella rumena ha dichiarato di voler proseguire la sua carriera con la Turchia: “Farò tutto ciò che è in mio potere per farla sentire a suo agio e spiegarle che abbiamo un nuovo programma, una nuova visione, in cui vogliamo che le giocatrici si sentano importanti, perché altrimenti la Federazione ne risentirebbe. Vogliamo che lei e non solo lei, ma tutte le giocatrici capiscano che sono importanti, che la loro opinione è importante, la loro salute e il loro futuro sono importanti e che siamo qui per fare in modo che crescano e si evolvano“. Il nuovo CT inizierà a maggio la preparazione per la European Golden League, a cui seguiranno le qualificazioni agli Europei. Il presidente federale Adin Cojocaru ha sottolineato che “è stato l’allenatore stesso a chiedere di firmare per un solo anno, perché vuole dimostrare quello che sa fare e vedere se le cose vanno davvero bene“. La Federazione ha inoltre richiesto che lo staff tecnico fosse composto da soli rumeni, con l’eccezione del preparatore atletico, che arriverà dalla Grecia. (fonte: FR Volei) LEGGI TUTTO