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    Polonia: lo Zawiercie centra il terzo posto e la qualificazione alla Champions

    Di Redazione

    Storico terzo posto in Polonia per l’Aluron CMC Warta Zawiercie: la giovane società polacca, in PlusLiga solo dal 2017, si è assicurata il suo primo podio battendo il PGE Skra Belchatow per 3-2 (25-21, 21-25, 25-16, 20-25, 15-11) in Gara 4 della serie, l’unica chiusa con una vittoria della squadra di casa. Un match in cui, tra l’altro, lo Zawiercie ha dovuto fare a meno della sua stella Uros Kovacevic: lo schiacciatore serbo si era infortunato seriamente nel corso di Gara 3. La medaglia di bronzo ottenuta dai “Cavalieri Giurassici” vale anche la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo invece mancato da Atanasijevic e compagni.

    In assenza di Kovacevic ha fatto più che bene il suo sostituto Piotr Orczyk (20 punti con il 54%), anche se la parte del leone se l’è presa Dawid Konarski con 28 punti, il 58% e i 5 dei 10 ace di squadra; 15 punti anche per Facundo Conte. Proprio la battuta è stato il fondamentale che ha spezzato un equilibrio per il resto totale, con il muro dello Skra in evidenza: 12 block vincenti, 4 a testa per Klos e Bieniek. Bene Atanasijevic con 19 punti e l’iraniano Milad Ebadipour (futuro “milanese”?) con 17, sottotono invece Dick Kooy.

    (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Turchia: le convocate di Giovanni Guidetti per la VNL

    Di Redazione

    La nazionale femminile della Turchia ha reso noti i nomi delle 19 giocatrici selezionabili per la prossima edizione della VNL, in partenza il 31 maggio (e di cui la capitale Ankara ospiterà le finali). Qualche novità nelle scelte di Giovanni Guidetti: la più importante è sicuramente l’assenza di Naz Aydemir, che aveva annunciato a dicembre il suo addio. A sostituirla però non c’è la compagna di squadra Buse Unal, a cui Guidetti ha preferito Elif Sahin e Sila Caliskan; in generale, il CT turco ha convocato soltanto due giocatrici del Fenerbahce (Erdem e Ismailoglu). Manca anche Kubra Akman, il cui posto è stato preso da Bahar Akbay, che presto sarà al suo fianco nel VakifBank.

    Molte delle giocatrici escluse, tra cui anche l’opposta di Chieri Yagmur Karaoglu, sono state inserite in un secondo elenco di atlete che disputeranno i Giochi del Mediterraneo e i Giochi Islamici. Guidetti ha inoltre spiegato che la nazionale turca è stata invitata dagli USA per un collegiale congiunto in preparazione ai Mondiali.

    Questa la lista completa:Palleggiatrici: Cansu Ozbay, Elif Sahin, Sila Caliskan.Opposte: Ebrar Karakurt, Meryem Boz, Ceren Kapucu.Centrali: Eda Erdem, Zehra Gunes, Beyza Arici, Bahar Akbay.Schiacciatrici: Hande Baladin, Tugba Senoglu, Derya Cebecioglu, Meliha Ismailoglu, Saliha Sahin, Ilkin Aydin.Liberi: Simge Akoz, Ayça Aykaç, Aylin Acar.

    (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Grecia: il Panathinaikos vince la Coppa di Lega (e si regala Hernandez)

    Di Redazione

    Completa una stagione strepitosa il Panathinaikos, che dopo aver vinto il campionato greco si aggiudica anche la Coppa di Lega maschile (a cui si aggiunge lo scudetto femminile conquistato nei giorni scorsi). Persa al tie break la finale di andata contro il PAOK Salonicco, la squadra biancoverde ha ribaltato il risultato al ritorno vincendo per 3-0 (25-19, 27-25, 25-23), dopo aver annullato un set point sul 24-25 del secondo set. Protagonisti del successo il nazionale Athanasis Protopsaltis con 16 punti e l’88% di ricezione positiva e l’opposto belga Bram van de Dries, a quota 15.

    Foto AC Panathinaikos

    Conquistato il trofeo, la squadra ellenica non ha perso tempo per aprire ufficialmente il mercato, annunciando l’arrivo di Fernando Hernandez: il 32enne cubano, ex Molfetta, Piacenza, Siena e Padova, arriva da due stagioni all’Halkbank Ankara e prenderà il posto proprio di Van de Dries. Secondo FOS Online sono in partenza anche lo stesso Protopsaltis (al Greenyard Maaseik) e Alexandros Raptis (al PAOK), oltre allo schiacciatore Charalampos Andreopoulos, con destinazione Taranto. Dovrebbero invece arrivare lo schiacciatore Andreas Fragkos dal PAOK, il centrale Giorgios Petreas dal Foinikas Syrou e il libero Dimitris Zizis dall’Olympiakos.

    (fonte: FOS online) LEGGI TUTTO

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    Grecia: il Panathinaikos mette fine alla serie di scudetti dell’Olympiacos

    Di Redazione Dopo 9 anni (con 8 scudetti assegnati, poiché nel 2021 la stagione è stata sospesa la pandemia) termina in Grecia la striscia di vittorie dell’Olympiacos femminile, la più lunga nella storia del volley ellenico. A interrompere la supremazia delle biancorosse, allenate da Carlo Parisi, sono state le grandi rivali del Panathinaikos, che si sono imposte per 1-3 (25-23, 26-28, 21-25, 22-25) sul campo nemico in Gara 5 di una serie estenuante, fino a quel momento caratterizzata da 4 vittorie della squadra di casa. La squadra ateniese è la più titolata del paese con ben 24 scudetti, ma non ne vinceva uno dal lontano 2011. La partita decisiva è stata caratterizzata da una prova superlativa di Mareth Grothues, con 23 punti, il 56% in attacco e il 40% di ricezione perfetta; 19 punti anche per la schiacciatrice Evangelia Chantava, autrice di 4 ace, e 10 per la centrale canadese Jennifer Cross. Fondamentale anche la regia di Athina Papafotiou, che con un servizio vincente ha contribuito alla svolta in un secondo set in cui l’Olympiacos aveva avuto tre occasioni per portarsi sul 2-0. Alla squadra di Parisi non sono bastati i 20 punti di Wilma Salas e i 19 di Saskia Hippe. Con questo risultato il Panathinaikos – che ha vinto anche la Coppa di Grecia – completa una doppietta che non le riusciva dal lontano 2006: anche la squadra maschile, infatti, si è aggiudicata lo scudetto. (fonte: Volleynews.gr) LEGGI TUTTO

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    Coach De Cecco lascia la Russia: “Finché ci sarà la guerra non tornerò”

    Di Redazione La Russia era diventata una meravigliosa avventura sportiva, poi è arrivata la guerra e tutto è cambiato per Matteo De Cecco, vice allenatore della Dinamo Mosca con cui, dal suo arrivo, ha contribuito (e non poco) alla conquista di cinque titoli, tra cui l’ultimo scudetto russo conquistato contro il Lokomotiv Novosibirsk. “Tutto bello, con la gente stavo bene, avevo rapporti super con tutti nel club, ma ora ero a disagio per quanto stava accadendo” racconta in una dolorosa intervista rilasciata al collega Mario Salvini per La Gazzetta dello Sport. Un disagio profondo perché “quel che accade è una porcheria, una tragedia incommensurabile. Per noi è inaccettabile”. Parole forti che ovviamente De Cecco riesce ad esternare così solo ora che è tornato nella sua Udine via Istanbul, l’unico modo per uscire dalla Russia. Ma questo suo disagio non era comunque passato inosservato alla Dinamo, squadra che per chi non lo sapesse ricordiamo essere il club della polizia fin dai tempi dell’Urss. Il che vuol dire ieri KGB, oggi FSB, ma sempre di servizi segreti si tratta. Inizi di marzo, seconda partita di campionato dall’inizio di quella che lì chiamano ‘Operazione Speciale’. Parte l’inno, tutti guardano la bandiera russa tranne De Cecco, che china il capo e chiude gli occhi. Lì per lì la cosa passa quasi inosservata, ma al match successivo il gesto si ripete e allora il capo allenatore Kostantin Brianski lo chiama subito a rapporto a muso duro. “Gliel’ho spiegato – racconta allora l’allenatore italiano -. Gli ho detto che io non sono russo e che ero a disagio per quanto stava accadendo in Ucraina. Fatti orribili per cui non dormivo la notte”. “Ho vissuto male – prosegue De Cecco nel suo racconto -. L’atmosfera è diventata pesantissima, eppure avevo l’impressione di essere l’unico a percepire la tragicità di quanto stava accadendo. Poi parlando con più persone, giovani e meno giovani, tutti ti raccontano della vittoria della Seconda Guerra Mondiale, della Grande Guerra Patriottica come la definiscono loro, e sembra che per loro non sia una cosa accaduta 75 anni fa ma solo qualche mese fa. Per loro quella con l’Ucraina è una questione interna. Tanti ti ricordano che la parola Ucraina vuol dire terra di confine. Insomma, la Russia non ha invaso la Francia o la Spagna, fa la guerra all’Ucraina perché ha una questione aperta. Ed è pazzesco pensare che tanti, anche tra i ragazzi della squadra, abbiano parenti ucraini. È atroce solo a pensarlo, ma i russi non sono stupidi. Che potrebbero invadere la Polonia o i Paesi Baltici per me non è nemmeno una questione, così come il ricorso alle armi nucleari. Detto questo, quel che accade è inaccettabile”. Tanto inaccettabile che per ora quello alla Dinamo De Cecco lo definisce un capitolo chiuso. “Già a febbraio avevo mandato via Maria (Karlsson, la moglie, ex calciatrice svedese, ndr) e i bambini. Ora abbiamo finito, abbiamo vinto, me ne posso andare. E finché ci sarà la guerra di sicuro non tornerò” conclude. (fonte: Gazzetta dello sport) LEGGI TUTTO

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    Francia: il Montpellier scrive la storia strappando il titolo al Tours

    Di Redazione 47 anni dopo, la festa può cominciare: tanti ce ne sono voluti perché il Montpellier tornasse a vincere la Ligue A in Francia, imponendosi addirittura in due gare nella serie decisiva contro il favoritissimo Tours VB. Un successo strepitoso, l’ottavo nella storia del club occitano (che raggiunge proprio il Tours), legittimato da una Gara 2 senza macchia: 3-0 il risultato (25-17, 25-21, 30-28) con due set dominati e un terzo pirotecnico, in cui gli ospiti falliscono due chance per riaprire l’incontro. Per la squadra di Fronckowiak, dopo una regular season trionfale, resterà la stagione delle finali perse: era accaduto anche in Coppa di Francia contro lo Chaumont e in CEV Cup contro Monza. Il successo del Montpellier è figlio soprattutto di una straordinaria prestazione offensiva: 65% in attacco di squadra, con una punta dell’83% (10 su 12) per Nicolas Le Goff, autore anche di 3 muri-punto. Benissimo anche Nicolas Lazo (top scorer con 15 punti), Ezequiel Palacios e Théo Faure, tutti ottimamente orchestrati dal palleggiatore e capitano Javier Gonzalez. Al Tours non basta la prova sopra le righe di due dei grandi protagonisti di tutta la stagione: Kevin Tillie (58% in attacco, 62% in ricezione) e il centrale Leandro. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Polonia: lo Jastrzebski sbanca Kedzierzyn-Kozle e riapre la serie scudetto

    Di Redazione Fallisce il primo match point lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle nella finale scudetto della PlusLiga polacca: davanti al loro pubblico i campioni d’Europa perdono per 1-3 (24-26, 25-20, 23-25, 22-25) Gara 3 contro lo Jastrzebski Wegiel, che riapre così la serie decisiva dopo un inizio molto difficile. Partita ancora una volta lottata punto a punto, a cominciare dal primo set, in cui lo Zaksa annulla due chance agli ospiti prima di cedere ai vantaggi; anche nel quarto le due squadre arrivano appaiate al 22-22, ma la volata finale è tutta degli arancioneri. Fondamentale per la vittoria la panchina lunga dello Jastrzebski, aiutato dagli ingressi di Stéphen Boyer in sostituzione di uno Jan Hadrava poco brillante e soprattutto di Rafal Szymura: lo schiacciatore, entrato al posto di Fornal nel terzo set, sigla in brevissimo tempo 9 punti con il 75% in attacco, meritandosi il premio di MVP. In gran forma anche Trevor Clevenot, fresco di rinnovo per un anno, che chiude con 14 punti, il 59% in attacco e il 67% in ricezione. Allo Zaksa, che punge poco in battuta, non basta la solita grande prestazione offensiva, con Kamil Semeniuk (19 punti) e Lukasz Kaczmarek (16) sugli scudi. Gara 4 della finale si disputerà sabato 14 maggio in casa dello Jastrzebski. Venerdì 13 andrà invece in scena la quarta sfida della serie per il terzo posto tra Aluron CMC Warta Zawiercie e Skra Belchatow: finora ha sempre vinto la squadra in trasferta e lo Zawiercie è quindi avanti 2-1. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    L’Itambé Minas alza anche il trofeo del Campionato Sudamericano per Club

    Di Redazione Due trofei nel giro di una settimana: l’Itambé Minas ha chiuso nella maniera più spettacolare una stagione che di certo non era iniziata nel migliore dei modi, portando a casa, dopo il primo posto in campionato, anche il Campionato Sudamericano per Club femminile. Si tratta del sesto successo nella storia e del quarto negli ultimi 5 anni per il Minas, la cui supremazia a livello continentale era stata interrotta nel 2021 proprio dal Dentil Praia Clube, sconfitto anche nella finale di Uberlandia: 3-2 (25-22, 20-25, 16-25, 25-21, 15-13) il risultato dell’ennesima sfida tra le due rivali, anche stavolta spettacolare fino all’ultimo. Per la formazione di Nicola Negro ancora una volta fondamentale l’opposta Kisy, che nella fase decisiva della stagione è stata costretta a sostituire l’infortunata Danielle Cuttino e ha risposto alla grande: 23 punti anche in finale e il titolo di MVP della competizione per lei. Dall’altra parte 20 punti per Anne Buijs, a sua volta entrata nel sestetto ideale che, con una decisione inedita, premia a pari merito le due palleggiatrici delle squadre finaliste: Claudinha e Macris. Riconoscimenti anche ad Ana Carolina (Praia Clube), Pri Daroit e Leia (Minas); l’unica “intrusa” è Adenizia del Sesi Bauru, che alla sua prima partecipazione si è assicurato il terzo posto con il 3-0 (29-27, 25-18, 25-21) alle Regatas de Lima. Il Minas è l’unica squadra ad assicurarsi un posto nel prossimo Mondiale per Club, mentre il Praia Clube dovrà attendere di conoscere la formula della manifestazione se potrà comunque partecipare come seconda classificata. (fonte: CSV) LEGGI TUTTO