consigliato per te

  • in

    Polonia: lo Jastrzebski Wegiel si conferma sul trono

    Lo Jastrzebski Wegiel si prepara nel miglior modo possibile alla Super Final di Champions League, laureandosi campione di Polonia per la seconda volta consecutiva (la quarta in assoluto). A meno di 24 ore da Gara 2, in cui l’Aluron CMC Warta Zawiercie aveva riaperto i giochi, la squadra di Marcelo Mendez torna in campo davanti al suo pubblico e questa volta non fallisce l’occasione, imponendosi per 3-1 (25-19, 21-25, 25-23, 25-18).

    Dominante nel muro-difesa la formazione di casa, che piazza ben 16 muri vincenti, ai quali si aggiungono 12 errori in attacco degli ospiti. 8 block sono di Norbert Huber, che dopo una Gara 2 anonima torna assoluto protagonista con 15 punti totali (per lui anche 3 ace); l’MVP è però Jean Patry, autore di 17 punti con il 47% in attacco. Toniutti, sempre preciso in regia, manda in doppia cifra anche Fornal (16) e Szymura (12). Allo Zawiercie non bastano 7 ace (3 di Bartosz Kwolek) e un’altra grande prova di Mateusz Bieniek (12 punti) al centro.

    Nella finale per il terzo posto il Projekt Warszawa ha avuto la meglio sull’Asseco Resovia, bissando anche in Gara 2 il 3-0 ottenuto in trasferta all’andata (26-24, 29-27, 25-21 i parziali). La squadra della capitale si assicura così la qualificazione alla prossima Champions League insieme alle due finaliste.

    (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

  • in

    Campionati Africani per Club: per la sedicesima volta trionfa l’Al Ahly

    Dopo un solo anno di digiuno gli egiziani dell’Al Ahly tornano sul trono nei Campionati Africani per Club maschili, confermandosi la squadra dominatrice della manifestazione, che hanno vinto per ben 16 volte nella loro storia. Nella finale del Cairo i padroni di casa battono i tunisini del Mouloudia Bousalem, campioni uscenti, con un netto 3-0 (25-21, 25-17, 25-18); la medaglia di bronzo va ai Kenya Prisons, che si impongono per 3-2 sui libici dell’Al Nasr (23-25, 25-19, 25-17, 18-25, 15-13).

    Dominio dell’Al Ahly anche nei riconoscimenti individuali: MVP e migliore attaccante il leggendario opposto Ahmed Salah (40 anni da compiere ad agosto), premiato insieme al palleggiatore Bekhit Abdallah, allo schiacciatore Abdelrahman Elhossiny e al centrale Mohamed Elmetwaly. Nel dream team anche il centrale del Mouloudia Khalil Ounalli e l’opposto keniano Simon Kipkorir, sempre della squadra tunisina; premiati infine il libero Peter Kibata e lo schiacciatore dominicano Hector Cruz, entrambi dei Kenya Prisons.

    Foto CAVB

    In questi giorni la capitale egiziana sta ospitando anche la 37esima edizione dei Campionati Africani per Club femminili, con 15 squadre al via, che si concluderanno domenica 5 maggio.

    (fonte: CAVB) LEGGI TUTTO

  • in

    Bulgaria: il Levski Sofia torna sul trono dopo 15 anni

    A 15 anni dall’ultima volta il Levski Sofia è tornato a vincere il campionato in Bulgaria: la squadra di Nikolay Zhelyazkov ha chiuso subito la finale scudetto contro l’altra squadra della capitale, il CSKA Sofia, vincendo la decisiva Gara 3 per 3-1 (23-25, 25-19, 25-20, 25-21) dopo aver già vinto in casa per 3-2 e in trasferta per 3-1. Il Levski, che in semifinale aveva eliminato il Neftochimik Burgas, aveva chiuso la regular season al secondo posto dietro al Deya Sport Burgas di Cadeddu, superato dal CSKA nel penultimo turno. Si tratta del ventesimo scudetto nella storia della squadra di Sofia.

    Come MVP delle finali è stato premiato lo schiacciatore classe 2003 Vladimir Garkov; con lui nel sestetto ideale anche i compagni di squadra Svetoslav Gotsev e Branimir Gotsev, il palleggiatore Delcho Raev del CSKA, l’opposto Spas Bayrev del Beroe, il centrale Bruno Rubbo del Montana e il libero Petar Karakashev dell’Hebar Pazardzhik. Il palleggiatore Simeon Nikolov (fratello di Aleksandar) è stato invece premiato dal voto del pubblico.

    (fonte: BVF) LEGGI TUTTO

  • in

    Romania: storico titolo per il CSO Voluntari di Caprara

    Prima di iniziare la sua nuova avventura alla guida di Busto Arsizio, Giovanni Caprara si è tolto un’altra soddisfazione in Romania, e che soddisfazione: l’allenatore italiano ha condotto il CSO Voluntari alla conquista del primo scudetto della sua storia, dopo essere subentrato in panchina nel corso di una stagione in cui ben tre tecnici si sono avvicendati alla guida della squadra (prima di lui c’erano stati Milan Ljubicic e Dehri Can Derioglu). Caprara, che aveva già vinto il titolo in Romania nel 2021 con il CSM Targoviste, si è preso così una bella rivincita dopo essere stato esonerato a campionato in corso dal Besiktas, in Turchia.

    In finale il CSO Voluntari si è imposto in tre incontri sulle campionesse uscenti del CS Volei Alba Blaj, vincendo la decisiva Gara 3 in trasferta per 1-3 (25-19, 22-25, 19-25, 17-25) dopo i successi per 3-1 e 3-2 nei due match casalinghi. Il Voluntari, che al momento del cambio in panchina era settimo e aveva chiuso la regular season al quinto posto, dall’arrivo di Caprara in poi ha perso soltanto una partita, vincendo tutte e 7 le gare disputate nei playoff. L’opposta cubana Heidy Casanova è stata la grande protagonista del trionfo del Voluntari, che grazie a questo risultato parteciperà per la prima volta alla Champions League.

    (fonte: Federatia Romana de Volei) LEGGI TUTTO

  • in

    Grecia: il Panathinaikos vince il terzo scudetto consecutivo

    Il Panathinaikos resta sul trono femminile in Grecia: la squadra di Dragan Nesic supera l’Olympiacos Pireo in Gara 5 di una finale da brividi (ribaltando così l’esito del campionato maschile) e festeggia il suo terzo scudetto consecutivo, il numero 26 in assoluto. Strepitosa la rimonta della squadra biancoverde, che aveva perso le prime due gare della serie (2-3 in trasferta, 1-3 in casa) per poi imporsi in tre set in casa dell’Olympiacos in Gara 3, pareggiare i conti con il 3-1 di Gara 4 e infine vincere per 1-3 (24-26, 25-21, 25-21, 18-25, 9-15) la sfida decisiva, ancora in trasferta e in un clima infuocato. Per il Panathinaikos si tratta del primo trofeo stagionale, dopo che la Coppa di Grecia era andata proprio all’Olympiacos.

    Il match, già di per sé in salita, si è ulteriormente complicato per Giulia Carraro e compagne all’inizio del tie break con l’infortunio di Yamila Nizetich e la successiva fuga delle ospiti fino al 3-7. Le biancorosse di Lorenzo Micelli hanno provato ancora a riavvicinarsi (6-8, 7-9), ma il break decisivo è arrivato sul 7-11 con due attacchi di Sherridan Atkinson (20 punti totali) e Martina Samadan ha posto fine all’incontro con il punto del 9-15. Grande protagonista della finale Kenia Carcaces, autrice di 29 punti con il 46% in attacco, 1 ace e 3 muri, fondamentale in cui il “Pana” ha dominato con 12 block vincenti.

    (fonte: Hellenic Volleyball Federation) LEGGI TUTTO

  • in

    Polonia: lo Zawiercie porta lo Jastrzebski a Gara 3

    Si deciderà a Gara 3 la finale scudetto della PlusLiga polacca: l’Aluron CMC Warta Zawiercie restituisce il favore allo Jastrzebski Wegiel, imponendosi in casa dei campioni in carica per 1-3 (25-27, 25-22, 19-25, 23-25) e rinvia il verdetto di meno di 24 ore. La sfida decisiva si giocherà infatti domenica alle 14.45, sempre sul campo dello Jastrzebski: praticamente nemmeno il tempo di tornare in hotel…

    Stranezze del regolamento a parte, Gara 2 non tradisce le attese in termini di emozioni, con due squadre praticamente alla pari in tutti i fondamentali. Lo Zawiercie fa meglio in battuta piazzando 8 ace, di cui 3 di Karol Butryn, mentre il top scorer è Bartosz Kwolek con 17 punti; in doppia cifra anche Clevenot e Bieniek. Per i padroni di casa 17 centri di Jean Patry, 16 di Tomasz Fornal e 13 di Rafal Szymura, mentre non si ripete sui livelli delle partite precedenti Norbert Huber, fermo a quota 6 punti e con un solo muro vincente.

    (fonte: PlusLiga.pl) LEGGI TUTTO

  • in

    Russia: Dinamo Mosca ancora ko, Zenit Kazan a un passo dal titolo

    Lo Zenit Kazan vola sul 2-0 nella serie di finale scudetto in Russia: dopo il netto successo di Gara 1, la squadra di Verbov batte ancora la Dinamo Mosca per 3-1 (25-21, 21-25, 25-23, 25-23) ed è a un passo dal secondo titolo consecutivo. La sfida è comunque molto più combattuta della precedente, come testimoniano i parziali: la Dinamo cresce in battuta (4 ace) e in attacco (55%), ma lo Zenit sfodera un muro-difesa strepitoso, con 15 block vincenti e il centrale Aleksey Kononov (12 punti) ancora in evidenza. Top scorer dei padroni di casa Dmitry Volkov con 17 punti, più in ombra invece Mikhailov (13), che però piazza 5 muri. Ai moscoviti non bastano 20 punti di Tsvetan Sokolov e 16 di Denis Bogdan.

    La serie ora si sposta a Mosca, dove si giocheranno Gara 3 (martedì 30 aprile) e l’eventuale Gara 4. Nella finale per il terzo posto il Belogorie Belgorod conduce a sua volta per 2-0 sul Fakel Novy Urengoy, mentre in quella per la quinta piazza è la Lokomotiv Novosibirsk ad aver vinto le prime due partite contro lo Zenit San Pietroburgo; parità, infine, tra Kuzbass Kemerovo e Yenisei Krasnoyarsk nella finale per il settimo posto.

    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Levallois Paris di Alessandro Orefice si laurea campione di Francia

    Finale storica per la Ligue A femminile francese: il Levallois Paris Saint-Cloud si ripete anche nella finale di ritorno contro le Neptunes Nantes e vince il titolo nazionale per la prima volta nella sua storia, riportando Parigi sulla vetta del campionato dove mancava dal 1992, ai tempi del Racing Club de France. Vittoriosa per 3-1 all’andata, la squadra di Alessandro Orefice (nel suo staff anche i connazionali Matteo Pentassuglia, Giuseppe Pigliacampo e Sara Maurino) si impone con lo stesso punteggio anche in trasferta, con parziali di 25-19, 24-26, 17-25, 24-26. Una beffa per le Neptunes, che avevano dominato la stagione regolare, vinto la Coppa di Francia e raggiunto la finale di Challenge Cup, ma in campionato non riescono ancora a sfatare il tabù, perdendo la terza finalissima della loro storia.

    Foto Les Mariannes

    MVP dell’ultimo atto del campionato la palleggiatrice Kaisa Alanko, che gestisce al meglio tutte le sue attaccanti: la migliore è decisamente Bianca Cugno (31 punti con il 46%), ma fanno bene anche Karin Palgutova (16) e Ljubica Kecman (18). Bella battaglia a muro, con 12 block vincenti a 11 per le Neptunes: brillano da una parte Jasper e Kurtagic (4 a testa), dall’altra Herrera (5) e Maglio (3). Ma al Nantes manca decisamente il contributo dell’attacco, con Jasper ferma al 29%, Amélie Rotar (15 punti) al 27% e Taylor Mims (16) al 39%.

    (fonte: LNV) LEGGI TUTTO