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    F1, il fratello di Hamilton chiarisce: “Lewis in pausa dai social, sono tossici”

    ROMA – È uno dei misteri di questo Natale 2021. Dov’è Lewis Hamilton? Dopo l’ottavo mondiale, sfumato all’ultimo giro del GP di Abu Dhabi, il sette volte iridato in Formula 1 è sparito dai social ed è irreperibile. Mentre si rincorrono ipotesi di un clamoroso ritiro, ventilate da Bernie Ecclestone, il fratello di Hamilton, Nicholas, cerca di fare chiarezza: “I social possono essere un luogo tossico, capisco se Lewis si è preso una pausa”, ha detto durante una diretta su Twitch. Nel frattempo, non trapela nulla dalla Mercedes, che ha testato, alla presenza di Hamilton, il telaio del 2022.
    Il futuro di Hamilton
    L’ipotesi del ritiro, dopo la cocente delusione in Arabia Saudita, sembra però fantascienza. Hamilton, infatti, ha firmato a luglio un rinnovo biennale da 40 milioni di euro con la Mercedes. È dunque poco probabile che l’inglese rinunci a scendere ancora in pista, negandosi per giunta la possibilità di superare Michael Schumacher con un eventuale ottavo titolo. Fatto sta che, d’altro canto, il silenzio sui social di Hamilton si fa sempre più pesante. L’ultimo tweet risale all’11 dicembre, così come anche il suo ultimo post su Instagram, dove il britannico ha addirittura azzerato la casella dei seguiti, non risparmiando neppure amici e famigliari. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko torna sui suoi passi: “In Brasile tutto legale”

    ROMA – Tanto della scorsa stagione di Formula 1 si è deciso a Interlagos. Il Gran Premio del Brasile ha infatti visto trionfare di Lewis Hamilton, che dalla quella gara ha iniziato la propria rimonta, poi vanificata dalla vittoria di Verstappen all’ultima tappa, quella di Abu Dhabi. Nel weekend brasiliano, la Mercedes aveva montato sulla monoposto dell’inglese un nuovo motore endotermico, le cui prestazioni avevano fatto sorgere qualche dubbio allo staff Red Bull. Con Helmut Marko, consigliere della casa austriaca, che ora però riconosce: “Sono sicuro che in Brasile fosse tutto legale”, ha detto al portale tedesco Formel1.
    Dietrofront a metà
    Tutto buono, dunque. Con Marko che però continua ad avere qualche perplessità: “Il modo in cui Hamilton ci è passato davanti è stato davvero singolare e dopo quella gara tutte le misurazioni sulla velocità massima sono tornate alla normalità”. Ora che il sipario è calato su questa annata memorabile di Formula 1 e Verstappen ha conquistato il suo primo titolo mondiale, Marko però non abbassa la guardia, consapevole della superiorità tecnica della Mercedes: “Tutto ruota attorno al loro motore. In Brasile solo lui aveva quest’arma miracolosa, ma è andata così e non incolpiamo a nessuno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko si arrende: “In Brasile tutto buono, motore Mercedes miracoloso”

    ROMA – È stato uno dei crocevia di questa stagione di Formula 1. Il Gran Premio del Brasile ha visto il trionfo di Lewis Hamilton, che dalla gara di Interlagos ha iniziato la propria rimonta, poi vanificata dalla vittoria di Verstappen all’ultima tappa, quella di Abu Dhabi. Nel weekend brasiliano, la Mercedes aveva montato sulla monoposto dell’inglese un nuovo motore endotermico, le cui prestazioni avevano fatto sorgere qualche dubbio allo staff Red Bull. Con Helmut Marko, consigliere della casa austriaca, che ora però riconosce: “Sono sicuro che in Brasile fosse tutto legale”, ha detto al portale tedesco “Formel1”.
    Marko ritratta con riserva
    Tutto buono, dunque. Con Marko che però continua ad avere qualche perplessità: “Il modo in cui Hamilton ci è passato davanti è stato davvero singolare e dopo quella gara tutte le misurazioni sulla velocità massima sono tornate alla normalità”. Ora i motori si sono spenti e Verstappen ha portato la Red Bull sul tetto del mondo, ma Marko è consapevole dello strapotere Mercedes: “Tutto ruota attorno al loro motore. In Brasile solo lui aveva quest’arma miracolosa, ma è andata così e non vogliamo dare la colpa a nessuno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Ad Abu Dhabi eravamo indifesi”

    ROMA – La vittoria di Max Verstappen, nuovo campione del mondo in Formula 1, ha scatenato polemiche. A tornare sull’ultima gara di Abu Dhabi, quella decisiva per il titolo, è Toto Wolff, team principal della Mercedes, che è tornato a dire la sua sulla conduzione di gara di Michael Masi e su tutto quello che è successo in pista: “È venuta meno l’onestà. Cosa che caratterizza lo sport, quel piccolo mondo in cui noi crediamo e con cui ci emozioniamo. Nell’ultima gara mi sono sentito indifeso, totalmente esposto. Una sensazione che non ho mai provato, neanche da bambino”, ha detto il viennese a MotorSport Total.
    Il 2022 come nuovo inizio
    Dopo l’incidente di Latifi e la decisione di Michael Masi di istituire il regime di safety car togliendo le macchine doppiate tra Hamilton e Verstappen, le telecamere hanno più volte ripreso la reazione di Toto Wolff nel box Mercedes. Attimi che il team principal non dimenticherà mai: “All’improvviso sono stato catapultato in una situazione in cui non potevo fare niente. Nulla poteva essere cambiato e per di più era contro ogni regola”, ha detto Wolff. Nonostante le parole, però, Wolff sembra aver superato la delusione: “Non posso litigare con me stesso ogni giorno. La vita va avanti”. Con l’anno nuovo l’austriaco può infatti ricominciare da capo: “Possiamo usare il 2022 per migliorare il nostro sport e riacquisire fiducia nei processi decisionali”, ha spiegato, pronto però a dare battaglia anche il prossimo anno cercando la rivincita proprio nei confronti della Red Bull e di Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Hamilton sta in silenzio perché è senza parole”

    ROMA – Non si placano le polemiche sul GP di Abu Dhabi che ha incoronato Max Verstappen nuovo campione del mondo di Formula 1. A tornare sull’argomento è il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che in Arabia Saudita è rimasto molto deluso dalla scelte del Direttore di gara FIA, Michael Masi, che avrebbero penalizzato Hamilton. E proprio l’inglese, campione del mondo per l’ottava volta fino allo schianto di Latifi, è scomparso dai social, sui quali solitamente è molto attivo. “È in silenzio perché non ha parole”, ha giustificato Wolff ai microfoni di “Motorsport Total”.
    Hamilton in silenzio social
    L’inglese della Mercedes non ha neanche espresso una sua posizione ufficiale sul ritiro da parte della scuderia di Brackley dei ricorsi contro la vittoria di Verstappen. Hamilton però era con il team il 15 dicembre, quando si è festeggiata la vittoria del titolo costruttori. Indizio questo che l’inglese continua a sentirsi con il proprio staff, ma su Instagram la casella degli account seguiti si è azzerata e l’ultimo post risale all’11 dicembre. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff su Hamilton: “È senza parole, ecco perché sta in silenzio”

    ROMA – Il Gran Premio di Abu Dhabi che ha consegnato il primo titolo mondiale in Formula 1 a Max Verstappen continua a far parlare di sé. Torna sull’argomento il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che in Arabia Saudita è rimasto molto deluso dalla scelte del Direttore di gara FIA, Michael Masi, che avrebbero penalizzato Hamilton. E proprio l’inglese, campione del mondo per l’ottava volta fino allo schianto di Latifi, è scomparso dai social, sui quali solitamente è molto attivo. “È in silenzio perché non ha parole”, ha giustificato Wolff ai microfoni di “Motorsport Total”.
    Fair play poi il silenzio
    L’inglese della Mercedes non ha neanche espresso una sua posizione ufficiale sul ritiro da parte della scuderia di Brackley dei ricorsi contro la vittoria di Verstappen. Ciononostante, Hamilton era con il team a festeggiare la vittoria del titolo costruttori il 15 dicembre scorso. Segno sicuramente di vicinanza con il proprio staff, ma il sette volte campione del mondo ha tagliato i rapporti con tutti, almeno su Instagram, dove la casella dei “seguiti” segna ancora zero. LEGGI TUTTO

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    F1, il padre di Verstappen: “Lauda chiese a Max di andare in Mercedes”

    ROMA – Immaginarsi Max Verstappen in Mercedes sarebbe, a oggi, quasi fantascienza. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    Le parole di Horner
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “Lauda voleva Max in Mercedes”

    ROMA – Max Verstappen in Mercedes? Al momento sarebbe impossibile immaginarselo, almeno in tempi brevi. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    La mossa vincente
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO