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    F1, la Mercedes su Hamilton: “Il 44 è tornato”

    ROMA – “Il 44 è tornato”. Tanto basta alla Mercedes per infiammare i tifosi di Hamilton su Twitter. La scuderia di Brackley ha infatti cinguettato una foto che ritrae proprio l’inglese sette volte campione del mondo in Formula 1 di spalle e con indosso la tuta da gara, con il 44 che campeggia sullo sfondo. La foto, la prima pubblicata dal team campione del mondo costruttori dopo il silenzio di Hamilton causato dalla delusione del Gran Premio di Abu Dhabi, sta facendo il giro del web e sta facendo il pieno di like.
    Voglia di tornare
    La vittoria al photofinish di Verstappen a Yas Marina ha fatto sì che Hamilton si chiudesse in sé stesso. Un no-comment durato quasi due mesi, che aveva addirittura scatenato le voci su un possibile ritiro del pilota Mercedes. Ora però che Hamilton è tornato a tutti gli effetti ci si aspetta solo che faccia qualche dichiarazione con la quale chiarire questo periodo di pausa dai social, da sempre canale di comunicazione preferito dell’inglese. Un’occasione per fare ciò potrebbe essere la presentazione della F1 W13 del prossimo 18 febbraio, che porterà poi il box Mercedes a prepararsi alla nuova stagione, con un Hamilton ritrovato e determinato a comabttere per la conquista dell’ottavo titolo iridato. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Pronto a dare il massimo, la Mercedes è casa”

    ROMA – Tra le novità della prossima stagione di Formula 1 spicca sicuramente George Russell al volante della Mercedes. Il pilota inglese ha lasciato la Williams dopo tre stagioni per prendere il posto, occupato in precedenza da Valtteri Bottas, al fianco di Lewis Hamilton. Il classe 1998 è pronto a convivere con tutte le pressioni del caso e si gode il ritorno a casa. Cresciuto nella scuderia di Brackley, ha trascorso tre anni alla Williams per poi fare ritorno alla base, chiudendo questo cerchio. Entusiasmo a parte, Russell vuole restare assolutamente con i piedi per terra e, se ci sarà da festeggiare, si farà solo (ed eventualmente) una volta raggiunto il traguardo.
    Russell, il suo commento
    “L’ambiente è estremamente motivato per tornare davanti, dopo quanto accaduto nella scorsa stagione. Ho trascorso tanto tempo con gli ingegneri, lavorando al simulatore e cercando di capire cosa si potesse migliorare della monoposto. La W13 è molto diversa dalle vetture precedenti, dovremo capire i limiti del regolamento per puntare gli sviluppi su determinate aree. Sarà un anno di sviluppo. Sono pronto a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo”. Così Russell nella sua prima intervista ufficiale da pilota Mercedes. Il pilota di King’s Lynn ha poi concluso: “E’ strano essere qui, per certi versi sembra di essere tornato a casa da persone che ho conosciuto a lungo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “In Mercedes mi sento a casa”

    ROMA – Il 2022 sarà un anno speciale per George Russell. Il pilota britannico ha infatti lasciato la Williams per approdare in Mercedes e si appresta a vivere una stagione in cui avrà molte più pressioni addosso. Il classe 1998 però non sembra esserne dispiaciuto, anzi si gode il ritorno a casa. Cresciuto nella scuderia di Brackley, ha trascorso tre anni alla Williams per poi fare ritorno alla base, chiudendo questo cerchio. Entusiasmo a parte, Russell vuole restare assolutamente con i piedi per terra e, se ci sarà da festeggiare, si farà solo (ed eventualmente) una volta raggiunto il traguardo.
    Le parole di Russell
    Nella sua prima intervista ufficiale da pilota Mercedes, Russell ha spiegato: “E’ strano essere qui, per certi versi sembra di essere tornato a casa da persone che ho conosciuto a lungo. L’ambiente è estremamente motivato per tornare davanti, dopo quanto accaduto nella scorsa stagione. Ho trascorso tanto tempo con gli ingegneri, lavorando al simulatore e cercando di capire cosa si potesse migliorare della monoposto – ha detto George – La W13 è molto diversa dalle vetture precedenti, dovremo capire i limiti del regolamento per puntare gli sviluppi su determinate aree. Sarà un anno di sviluppo. Sono pronto a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il tetto ai finanziamenti farà bene al Circus”

    ROMA – Il budget cap è una delle incognite della Formula 1 targata 2022. Con questa nuova regola la FIA punta a evitare l’egemonia tecnica di pochi team, limitando i finanziamenti al primo sviluppo e alle modifiche tra una tappa e l’altra del Mondiale. Una regola che ricorda quella applicata in molti sport americani, come afferma Toto Wolff. “Credo che il budget cap rappresenti un bene per il nostro sport. Neanche il Super Bowl viene vinto sempre dalla stessa squadra. Ovviamente le scuderie che investono più soldi nello sviluppo non saranno contente, ma in compenso avremo più equilibrio. Nessuna squadra partirà più con un secondo di vantaggio”.
    Circus in espansione
    La Mercedes è il simbolo di come lo strapotere economico si traduca spesso in un vero e proprio impero in Formula 1. Tra i quattro mondiali consecutivi di Hamilton e quelli per i costruttori, la casa di Brackley non ha infatti conosciuto rivali, se non l’anno scorso, quando a trionfare è stato Max Verstappen. Il Mondiale del 2021 ha però fatto sì che la Formula 1 potesse essere scoperta da tanti giovani appassionati, un aspetto che entusiasma il manager austriaco: “L’anno scorso abbiamo attirato tanti nuovi giovani tifosi e credo che questa progressione non abbia limiti. Se la pandemia ce lo consente, quest’anno ci sarà il GP di Miami e nel 2023 forse gli USA avranno una terza pista in calendario. Sono ottimista per il futuro”, ha detto, concludendo, Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sul budget cap: “È un bene per il Mondiale”

    ROMA – Tra le nuove norme della Formula 1 2022 c’è anche il budget cap. In poche parole, la FIA – per evitare l’egemonia tecnica di poche scuderie – andrà a limitare i finanziamenti allo sviluppo stesso e alle modifiche tra un Gran Premio e l’altro. Una regola che ricorda quella applicata in molti sport americani, come afferma Toto Wolff. “Credo che il budget cap rappresenti un bene per il nostro sport. Neanche il Super Bowl viene vinto sempre dalla stessa squadra. Ovviamente le scuderie che investono più soldi nello sviluppo non saranno contente, ma in compenso avremo più equilibrio. Nessuna squadra partirà più con un secondo di vantaggio”.
    Baby boom
    La Mercedes è il simbolo di come lo strapotere economico si traduca spesso in un vero e proprio impero in Formula 1. Tra i quattro mondiali consecutivi di Hamilton e quelli per i costruttori, la casa di Brackley non ha infatti conosciuto rivali, se non l’anno scorso, quando a trionfare è stato Max Verstappen. Il Mondiale del 2021 ha però fatto sì che la Formula 1 potesse essere scoperta da tanti giovani appassionati, un aspetto che entusiasma il manager austriaco: “L’età media dei tifosi si è abbassata e penso non ci sia alcun limite a questa espansione. Covid permettendo, nel 2022 correremo a Miami e nel 2023 forse avremo una terza gara negli USA. Per il futuro c’è ottimismo”, ha concluso Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Da quando ho firmato con Alfa Romeo sono più sereno”

    ROMA – Dopo cinque anni di matrimonio con la Mercedes, Valtteri Bottas correrà in Formula 1 con l’Alfa Romeo. A partire 2017 i piazzamenti del pilota finlandese sono stati decisivi per i quattro titoli iridati consecutivi di Lewis Hamilton. Un contributo che in Mercedes non dimenticano, ma il cui prezzo si è riversato sullo stesso Bottas. “Nel momento in cui ho firmato per l’Alfa Romeo – ha infatti detto il pilota ai microfoni del podcast finlandese Talking About Me – ho riabbracciato una maggiore serenità”.
    Le parole di Bottas
    La scorsa stagione, che ha visto il titolo mondiale andare nelle mani di Max Verstappen, ha infatti messo a dura prova la tenuta mentale di Bottas, che aggiunge: “Quando avverti come un coltello puntato alla gola, è difficile restare lucidi”. Il finlandese ricorda poi le sensazioni provate al suo arrivo a Brackley: “Ricordo che prima del 2017 c’erano state delle discussioni fra Hamilton e Rosberg. Quando il tedesco ha deciso per i ritiro non capivo la sua decisione, ma ora posso capirlo con l’esperienza fatta l’anno scorso”. Il 32enne di Nastola è ora però chiamato a un ruolo da protagonista. L’Alfa Romeo punta su di lui per risollevarsi e Zhou, terzo in Formula 2 nel 2021, sfrutterà la sua esperienza per ambientarsi nel massimo campionato. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “In Alfa Romeo ho ritrovato la mia serenità”

    ROMA – Valtteri Bottas e la Mercedes. Una storia lunga cinque anni che si è interrotta sul finire del 2021 con la firma del finlandese sul contratto dell’Alfa Romeo, dove farà coppia con il rookie Guanyu Zhou. Con i suoi piazzamenti il 32enne di Nastola è stato decisivo per i quattro mondiali consecutivi di Lewis Hamilton. Un contributo che in Mercedes non dimenticano, ma il cui prezzo si è riversato sullo stesso Bottas. “Nel momento in cui ho firmato per l’Alfa Romeo – ha infatti detto il pilota di Formula 1 ai microfoni del podcast finlandese “Talking About Me” – ho riabbracciato una maggiore serenità”.
    Nuova sfida
    La scorsa stagione, che ha visto il titolo mondiale andare nelle mani di Max Verstappen, ha infatti messo a dura prova la tenuta mentale di Bottas, che aggiunge: “Quando avverti come un coltello puntato alla gola, è difficile restare lucidi”. Il finlandese ricorda poi le sensazioni provate al suo arrivo a Brackley: “Ricordo che prima del 2017 c’erano state delle discussioni fra Hamilton e Rosberg. Quando il tedesco ha deciso per i ritiro non capivo la sua decisione, ma ora posso capirlo con l’esperienza fatta l’anno scorso”. Ora Bottas è invece chiamato a prendere le redini di un team con un budget di molto inferiore alla Mercedes, che per sostituirlo ha ingaggiato George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1: Verstappen e la Mercedes in corsa ai Laureus World Sports Awards

    ROMA – La Formula 1 è ancora una volta protagonista ai Laureus World Sports Awards. Max Verstappen, campione del mondo 2021 per la prima volta in carriera, correrà prr il riconoscimento di miglior atleta dell’anno scorso contro avversari del calibro di Tom Brady, Novak Djokovic, Caeleb Dressel, Eliud Kipchoge e Robert Lewandowski. La Mercedes, vincitrice del campionato costruttori, si giocherà invece il premio di miglior squadra internazionale con team come le nazionali calcistiche di Italia e Argentina, oltre al Barcellona femminile.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    I precedenti tra i piloti
    I Laureus Awards, nati nel 1999, hanno visto trionfare già più volte dei rappresentanti della Formula 1. Nel 2002 fu Michael Schumacher a conquistare il premio, mentre nel 2014 ci riuscì Sebastian Vettel, campione in Red Bull come Verstappen. L’ultimo a farcela è stato Lewis Hamilton nel 2020. LEGGI TUTTO