F1, Horner: “Wolff esule fiscale a Monaco, io sempre tra pista e fabbrica”
ROMA – Dopo il Gran Premio di Abu Dhabi i rapporti fra i due – già non buoni – sono precipitati. Christian Horner e Toto Wolff, capitani in pista per Red Bull e Mercedes, si punzecchiano reciprocamente nelle loro rispettive uscite a mezzo stampa. L’ultimo a farlo è stato il britannico di Milton Keynes che in un’intervista al “Daily Mail” ha detto: “Non vivo a Monaco come un esule fiscale e non gestisco la mia squadra a distanza. Wolff viene dalla finanza e vede solo il bilancio. I suoi risultati sono frutto di questa mentalità. Non so se ha la stessa passione di un pilota: se tra dieci anni sarà ancora in Formula 1 o si ritirerà sul suo yacht di lusso”.
Le parole di Horner
Parole taglienti, queste di Horner, che però fanno onore alla verità. Horner ha infatti corso per anni nelle categorie cosiddette minori, mentre Wolff nel 1998 ha fondato la venture capital “Marchfifteen” con l’amico René Berger ed è entrato in Formula 1 da azionista. Tuttavia, i risultati raccolti da Wolff sono sotto gli occhi di tutti e hanno ormai segnato un’era della Mercedes. I due, in sostanza, non potrebbero essere più diversi. “Abbiamo solo rapporti professionali. Non cenerei con lui, anche se non è cattivo. Mi piace stuzzicarlo”, dice il britannico. “C’è stata – aggiunge però Horner – una campagna per gettare ombre sul titolo di Verstappen. Ma il 2021 è passato”. Il Gran Premio del Bahrain è infatti questo weekend e le scintille non sfavilleranno solo in pista. LEGGI TUTTO