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    Anche Sinead Jack e Sonja Newcombe nel mirino della Megabox Vallefoglia

    Di Alessandro Garotta Dopo la promozione in Serie A1, la Megabox Vallefoglia si prepara ad affrontare la nuova categoria con entusiasmo e consapevolezza, puntando a qualcosa di più di una semplice salvezza. Per farlo la dirigenza marchigiana sta conducendo un mercato di alto profilo: un ambizioso mix di giovani promesse e giocatrici esperte, ben rappresentato dal duo composto da Tatyana Kosheleva (già ufficializzata) e Jordan Thompson (sempre più vicina). Ma le novità dall’estero non finiscono qui. Infatti, secondo gli ultimi rumors, il ds Piero Babbi sarebbe alla ricerca di una centrale per sostituire Rachael Kramer (intenzionata ad appendere le ginocchiere al chiodo e accettare un’offerta di lavoro negli USA) e il primo nome sul taccuino è quello di Sinead Jack: per la 27enne di Trinidad e Tobago si prospetta quindi la possibilità di giocare per la prima volta in Italia, dopo le esperienze in Russia, Giappone, Turchia e Polonia (nella stagione 2020-2021 ha vestito le maglie dell’Ilbank e del Grupa Azoty Chemik Police). In banda, invece, si cerca un’alternativa a Kosheleva e tra le papabili c’è anche Sonja Newcombe, la giramondo statunitense (ex SAB Legnano tra le altre) che tornerebbe in campo dopo l’esperienza con l’Eczacibasi VitrA Istanbul nella stagione 2019-2020.  Insomma, la Megabox – attiva anche sul mercato delle italiane con la definizione del colpo Giada Cecchetto come libero – sta lavorando intensamente per costruire una squadra in grado di competere con qualsiasi avversario anche in A1.  LEGGI TUTTO

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    Megabox, riconfermato lo staff tecnico. Passeri: “Ho imparato molto da Bonafede”

    Di Redazione Dietro le imprese della squadra guidata dal suo allenatore, c’è un lavoro dietro le quinte che spesso viene meno facilmente conosciuto dal grande pubblico. Ecco perché, alla fine di una stagione indimenticabile, la società ha chiesto ai tre principali collaboratori sul campo dell’allenatore della Megabox Vallefoglia Fabio Bonafede di raccontare la loro stagione sportiva, chiusa con un trionfo dopo undici mesi di impegno e fatica lontano dai riflettori. In vista, un lavoro ancora più impegnativo e stimolante nella prossima stagione di serie A1. Cominciamo dal vice allenatore e preparatore atletico Giacomo Passeri: “Per me si è trattato del debutto come vice a questo livello, ed è stata un’esperienza molto formativa. Fabio mi ha dato fiducia, spazio e ascolto, ho avuto occasione di imparare tanto da lui dal punto di vista tecnico e anche sul modo di leggere la partita. Tutto ciò è stata una grande opportunità per me. Quanto al ruolo di preparatore atletico, praticamente abbiamo dovuto fare la preparazione due volte: la prima sin da giugno, quando abbiamo avviato il lavoro individuale che poi abbiamo concluso assieme quando abbiamo cominciato la preparazione a Vallefoglia a metà luglio. La seconda quando, dopo la pausa per il Covid tra febbraio e marzo, abbiamo dovuto ricominciare daccapo con molta attenzione e gradualità. Alla fine i risultati sono arrivati, e questo ci ha ripagati di tutto il lavoro svolto assieme”. Così invece la team manager Sabina Venturi: “In quarant’anni di pallavolo, non mi era mai capitata una stagione sportiva che sia durata undici mesi. Il mio ruolo mi ha portato sempre molto vicina alla squadra, ma, in generale, ho potuto avere contatti con tutto il gruppo, inclusi anche tutti i collaboratori esterni della società. Sotto questo aspetto, posso dire di essere stata privilegiata, perché ho potuto toccare con mano l’altissimo livello di empatia che si è creato all’interno di società e squadra: un’empatia che ci ha consentito di superare momenti durissimi e di arrivare ai play-off uniti per un solo obiettivo. Nessuno di noi, ognuno nel proprio ruolo, ha mollato sino alla fine, ed è per questo che la vittoria dei play-off è un successo di tutti”. Chiude lo scoutman Riccardo Romani: “Per me è stata un’esperienza molto interessante: avevo conosciuto la serie A a Pesaro, ma in tutt’altro ruolo. Quest’anno sono stato molto coinvolto, già ero rodato dalla stagione di B1 che, per chi fa il mio lavoro, sotto un certo aspetto è un campionato ancora più complicato da affrontare. La stagione è stata molto dura, piena di imprevisti e problemi, ma alla fine la vittoria finale ci ha dato una soddisfazione enorme. Nei play-off la squadra ha dimostrato di avere una marcia in più, e per tutti noi è stata una gioia immensa”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Colpo grosso in casa Megabox. Arriva la schiacciatrice russa Tatyana Kosheleva

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia inizia la costruzione della squadra che affronterà la prossima stagione di A1 ingaggiando la schiacciatrice russa Tatyana Kosheleva. Nata a Minsk il 23 dicembre 1988, schiacciatrice di 1.91 dal palmarès infinito, comincia vincendo a soli 18 anni il campionato nazionale con la Dinamo Mosca. Con la nazionale vince il bronzo agli Europei 2007 e l’oro ai Mondiali 2010, battendo in finale il Brasile di Zé Roberto. Sempre con la maglia della Russia conquista due campionati europei (2013 e 2015), vincendo in entrambe le occasioni il premio di migliore giocatrice del torneo. Con i propri club si aggiudica inoltre due campionati russi con lo Zarechie Odintsovo (2008 e 2010) ed uno con la Dinamo Kazan (2011), oltre a cinque Coppe di Russia con Zarechie Odintsovo (2007), Dinamo Kazan (2011), Dinamo Mosca (2013) e Dinamo Krasnodar (2014 e 2015), due Coppe CEV (2015 e 2016) con la Dinamo Krasnodar. Nel 2016 si trasferisce all’Eczacibasi di Istanbul, con il quale vince il Mondiale per club. L’anno successivo è al Galatasaray Istanbul, poi si trasferisce in Brasile al SESC di Rio de Janeiro. Nel 2019 torna in Italia alla Savino del Bene Scandicci, per poi vivere un’esperienza in Cina al Guandong Evergrande, un’altra in Russia alla Dinamo Kalinigrad e infine fare ritorno al Galatasaray Istanbul nella scorsa stagione. Queste le parole di Fabio Bonafede, allenatore della Megabox Vallefoglia: “L’arrivo di Tatyana dà subito l’impronta del tipo di squadra che stiamo costruendo. Si tratta di una atleta che non ha bisogno di presentazioni: un nome di livello assoluto, che dà il senso del percorso che abbiamo avviato. Un percorso ambizioso, che passo dopo passo mira a consolidare la nostra società in massima serie. È una giocatrice di esperienza internazionale, che ci aiuterà a crescere non solo dal punto di vista tecnico, alla quale contiamo di affiancare altre atlete di esperienza e qualità. Il fatto che abbia accettato di sposare il nostro progetto ci onora: siamo una neopromossa, e abbiamo bisogno di atlete che arrivino con l’entusiasmo giusto e che capiscano lo spirito con il quale vogliamo lavorare assieme. Siamo gente seria, evidentemente questo è stato colto anche dalla giocatrice”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lucia Bacchi lascia col sorriso: “Non so ancora cosa farò da grande”

    Di Redazione A pochi giorni dall’annuncio della scelta di abbandonare il volley giocato, Lucia Bacchi racconta la sua lunga e fortunata carriera in una bella intervista a Matteo Ferrari per La Provincia. Dagli esordi (“prima andavo a cavallo, ma ho capito subito di dover fare uno sport di movimento per sfogare la mia iperattività e sono passata all’atletica. Lì mi ha visto l’allenatore di volley Carlo Lodi Rizzini“) alla prima chiamata di San Giorgio Mantovano: “Da lì ho iniziato a capire che per arrivare dove volevo avrei dovuto fare una vita estremamente disciplinata, ma anche che da semplice passione la pallavolo stava diventando qualcosa di più“. Nessun rimpianto per la schiacciatrice reduce dall’ennesimo successo, la promozione con la Megabox Vallefoglia: “Se mi guardo indietro credo di aver vinto davvero tanto per quelle che erano le mie possibilità. Tutte le volte che vedo nel mio palmares due Champions League mi viene ancora la pelle d’oca. Ho fatto diverse promozioni, la Supercoppa, mi sono dedicata al Beach Volley e ho vinto uno scudetto anche lì: ho ottenuto tanti successi che mi hanno ampiamente ripagato degli sforzi che ho fatto“. Il futuro per Bacchi è ancora un enigma: “Non ho mai avuto un piano B. Da quando ho preso le mie cose e lasciato casa per la pallavolo, non mi sono mai posta il problema, e anche ora non so dire cosa farò da ‘grande’. Sto lavorando nel servizio di spesa online di un supermercato di Ravenna, ho fatto anche la bagnina d’estate, tra una stagione e l’altra. Diciamo che ferma non ci so stare, quindi qualcosa faccio e farò sempre, ma non saprei dare un contorno preciso a quello che vorrò fare in futuro“. La giocatrice di Casalmaggiore dice la sua anche sul caso di Lara Lugli e, più in generale, sulla riforma del lavoro sportivo: “Siamo professioniste o dilettanti in base a quello che serve agli altri, e questa è una situazione che non è sostenibile per chi fa di questo sport la propria professione. Giocare in Serie A significa fare due allenamenti al giorno, affrontare trasferte impegnative che occupano il fine settimana, di fatto non lascia margine per fare altro. Se non è professionismo, o quantomeno lavoro questo, non so cosa possa esserlo“. LEGGI TUTTO

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    Jordan Thompson nel mirino della Megabox Vallefoglia?

    Di Redazione Una clamorosa voce di mercato (tutta ancora da verificare) rimbalza dalla Turchia: secondo il portale Voleybol Magazin, la neopromossa in Serie A1 Megabox Vallefoglia sarebbe riuscita ad accaparrarsi per la prossima stagione nientemeno che Jordan Thompson. La schiacciatrice classe 1997, uno dei grandi prospetti del volley USA, sta disputando la VNL con la sua nazionale: le sue prime due stagioni da professionista l’hanno vista impegnata proprio nella Sultanlar Ligi, prima con il Fenerbahce Opet Istanbul e poi con l’Eczacibasi VitrA Istanbul. Thompson ha già ufficialmente divorziato dall’Eczacibasi (al suo posto McKenzie Adams) ma non ha ancora trovato una nuova squadra: si era parlato di un interessamento del THY, che ha però ripiegato – si fa per dire – su Dobriana Rabadzhieva. La giovane statunitense può giocare sia in posto 4 sia da opposto, come avviene in nazionale. (fonte: Voleybol Magazin) LEGGI TUTTO

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    Megabox, il ds Babbi: “Due anni fa non esistavamo, guardate cosa abbiamo fatto”

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia ha già coronato il successo dei successi: la promozione in serie A1. Dietro le quinte della macchina organizzativa, Pier Giuseppe Babbi. Il direttore sportivo della società marchigiana è tra i più vincenti ds italiani. La sua bacheca è ricca di supercoppe e scudetti, una Coppa Italia e due coppe internazionali. Il Corriere di Romagna-Forlì ha intervistato Babbi, che ha dedicato la promozione in massima serie alla società sportiva dove ha mosso i primi passi. Dopo tante vittorie, ci si riesce ancora a emozionare ? “Certo, perché vincere non è mai facile ed è sempre il coronamento di un percorso che è costato sudore e fatica. Sabato, quando ho visto cadere l’ultima palla a terra, non nascondo che ho provato una gioia infinita perché questa squadra ha fatto realmente qualcosa di straordinario. Soprattutto se pensiamo che fino a due anni fa non esisteva”. In che senso? “Nel senso che nell’estate del 2018 siamo partiti completamente da zero. Quando il presidente Ivano Angeli mi ha contattato spiegandomi il progetto, sono rimasto colpito dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di fare e così mi sono buttato in questa avventura. Abbiamo acquistatoidiritti per iscriverci al campionato di B1 e siamo partiti con l’intenzione di salire nel giro di un paio di anni. Ma fin da subito la squadra ha iniziato a giocare un’otti ma pallavolo conquistando le prime posizioni. Purtroppo, proprio nel momento in cui eravamo lanciatissimi, è arrivato il Covid e siamo stati costretti a fermarci. Una delusione enorme. A maggio 2020, però, ci è stata data la possibilità di acquistare i diritti di A2 di Baronissi e non ci siamo fatti scappare l’occasione. Perché, come dico sempre, quella promozione sarebbe stata nostra sul campo”. Ha una dedica particolare ? “Dedico questo successo, come tutti gli altri, al mio amico Paolo Stefanini, al mio mentore Walter Rinaldi e a tutta la Pallavolo Viserba che porto sempre nel cuore. La mia carriera è nata e partita dalla palestra Rinaldi. Ecco, forse l’unico rammarico di questi anni è proprio non aver potuto portare il Viserba dove meritava. Quando abbiamo iniziato il nostro percorso con Luigi Morolli in panchina, eravamo in C2. Abbiamo scalato tutte le categorie fino alla B1 quando, nel campionato 1997­-98, arrivammo a pari punti con la Icot Forlimpopoli. Per un miglior quoziente set, però, vinsero loro. Dopo un paio di giorni, a Paolo Stefanini arriva una telefonata della Federazione che praticamente ci conferma anche la nostra promozione in A2. Purtroppo, come poi è capitato anni dopo sempre a Viserba, nessuno ci ha dato una mano e abbiamo dovuto rinunciarvi. Ma questa è Rimini” . LEGGI TUTTO

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    I primi obiettivi della Megabox: trattenere Kramer e Pamio

    Di Redazione C’è ancora da smaltire l’euforia per la storica promozione in Serie A1, ma la Megabox Vallefoglia guarda già avanti: e non potrebbe essere altrimenti, visto che sono molto stretti i tempi per allestire una squadra valida per la massima categoria. Dando per scontata la conferma del tecnico Fabio Bonafede, che lo scorso anno ha firmato addirittura un contratto quinquennale, il Corriere Adriatico Pesaro di oggi fa il punto della situazione sulle giocatrici, tra le quali non ci sarà certamente il capitano Lucia Bacchi, che ha annunciato il ritiro. Il primo obiettivo della società pesarese è quello di trattenere la centrale Rachael Kramer: la gigante statunitense (208 cm) aveva deciso di smettere per dedicarsi a una carriera professionale in patria, ma la promozione potrebbe convincerla a rimanere. La Megabox dovrà poi “difendere” altri due gioielli come la schiacciatrice Alice Pamio, corteggiata da Roma, e il libero Giulia Bresciani, che sarebbe nel mirino di Macerata. Anche Martina Balboni ha un’offerta da Talmassons, ma dovrebbe rimanere, mentre le giovani Durante, Stafoggia e Ricci sono destinate alla cessione in prestito. LEGGI TUTTO

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    Megabox, la prima stagione è già stata un successo

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia ha chiuso la sua prima stagione di vita con un successo inaspettato e ai limiti dell’inimmaginabile. L’obiettivo era conquistare prima possibile la salvezza, e cioè il quinto posto nel Girone Est al termine della regular season, in modo da consolidare la permanenza in serie A2, e poi giocarsi le proprie carte in maniera spensierata nella seconda fase del campionato. Se non che, via via che le giornate passavano, le tigri di Fabio Bonafede bruciavano le tappe: prima si insediavano al secondo posto alle spalle della lanciatissima Cutrofiano, per poi sorpassarla nel finale della prima fase e piazzarsi al primo posto nel Girone Est. In una stagione flagellata dal Covid, tra una pausa e l’altra, la Megabox iniziava alla grande la Poule Promozione battendo seccamente Mondovì, una delle favorite, per poi eliminare la Sigel Marsala nei quarti di finale di Coppa Italia. Pochi giorni dopo, la mazzata: mezza squadra colpita dal Covid, e rinuncia obbligata alla semifinale di Coppa Italia contro la Cbf Balducci Macerata. La lunga pausa che ne è seguita rischiava di abbattere il morale della squadra biancoverde, oltre ad obbligarla ad un vero e proprio tour de force per recuperare le partite rinviate. Ma è stato proprio in quel periodo che la squadra si è ancora più compattata, come avviene nei momenti di difficoltà ai gruppi ben costruiti. Sette partite in ventuno giorni hanno visto la Megabox conservare il terzo posto alle spalle delle irraggiungibili Roma e Mondovì, pur entrambe battute al PalaDionigi. I play-off sono storia recente: vittoria a Soverato in quattro combattuti set, contro una squadra esperta e difficile da affrontare, e gara di ritorno vinta al quinto set, dopo una lunga battaglia. Intanto, a sorpresa, saltavano due delle favorite: Mondovì, testa di serie n. 1 del tabellone, con Ravenna, e, dalla parte del tabellone della Megabox, Macerata contro Sassuolo. Con le emiliane, altra faticaccia: gara di andata perduta in quattro set sprecando tantissimo, poi gara due e gara tre allo spasimo, tutte e due vinte dopo vere e proprie maratone al PalaDionigi. La finale con Pinerolo era il capolavoro finale, contro una formazione ricca di talento e costruita per vincere: due vittorie in quattro set tenendo sempre sotto controllo la partita anche nei momenti più difficili. Dopo una stagione mai così estenuante (dieci mesi e mezzo di lavoro), la Megabox chiude con il massimo risultato, passando per un percorso di 22 vittorie e 11 sconfitte (12 vittorie e 4 sconfitte nel Girone Est, 4 vittorie e 6 sconfitte nella Poule Promozione e 6 vittorie ed una sconfitta nei Play-off promozione). Ora è tempo di festeggiare e di riposarsi un po’. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO