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    F1, Ralf Schumacher attacca Mazepin: “Merita una punizione”

    ROMA – “La manovra di Mazepin non è possibile. Stiamo parlando di velocità superiori ai 300 km/h, è pericoloso fare una cosa del genere anche solo in bici. Figuriamoci quando accade con 750 chili”. Ralf Schumacher, intervistato da Speedweek, ha criticato pesantemente la manovra di Nikita Mazepin ai danni del compagno di squadra in Haas Mick Schumacher nel corso del Gran Premio dell’Azerbaijan di Formula 1. Il pilota russo, dopo aver subito il sorpasso del tedesco, ha cambiato traiettoria in rettilineo, facendo infuriare Mick. Anche lo zio Ralf, fratello di Michael Schumacher, ha detto la sua sulla questione.
    Una brutta manovra
    “Mazepin merita una punizione urgente – ha aggiunto Ralf Schumacher -. Fuori dall’abitacolo è un bravo ragazzo, estremamente educato. Ma in gara inizia con il doppiaggio, dove è spesso d’intralcio, poi cerca sempre di recuperare. Non so se la direzione di gara dovrebbe dare un’occhiata più da vicino, personalmente lo trovo pericoloso e inaccettabile. Per me questa merita una punizione chiara. Qualcosa del genere non dovrebbe diventare un esempio, non una manovra simile a 350 chilometri all’ora. Non è così che funziona”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin risponde a Giovinazzi: “Ognuno pensa per se stesso”

    ROMA – Sabato scorso, dopo le qualifiche del Gran Premio di Imola, Antonio Giovinazzi aveva accusato Nikita Mazepin di averlo ostacolato in maniera decisiva durante il suo ultimo tentativo di qualificarsi per la Q2, affermando che il collega russo non ha rispetto per il paddock. Il pilota della Haas, all’esordio quest’anno in Formula 1, ha risposto alle polemiche, raccontando la sua opinione su episodi del genere: “Negli ultimi due fine settimana, questo standard di comportamento mi ha sorpreso – ha detto a Match TV -. Ognuno di noi ha una squadra, che ci dà le istruzioni da seguire. Ho seguito le istruzioni, ma ci sono alcune regole non scritte evidentemente. Le sto ancora imparando. Ma ho tagliato il traguardo due secondi prima della fine della sessione: se fossi rimasto dietro di lui, non avrei avuto tempo per un altro giro. È spiacevole che sia successo, ma qui ognuno è per se stesso”.
    “Trattamento diverso”
    “Tutti ti guardano in Formula 1 e il minimo passo falso ha grandi conseguenze – ha aggiunto Mazepin -. La Formula 1 è uno sport molto difficile, ma quando chiudi la visiera, non hai tempo per pensare ad altro.In vista di Portimão sarà difficile,perché non abbiamo un simulatore in Haas, quindi dobbiamo usare quelli che la maggior parte dei piloti professionisti hanno a casa. Probabilmente Mick avrà il permesso di usare il simulatore della Ferrari, ma siccome non sono membro di alcuna Academy, non avrò un tale privilegio. Vorrà dire che mi preparerò per Portimão qui a Mosca”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Mick Schumacher ha privilegi che io non ho”

    ROMA – “Negli ultimi due fine settimana, questo standard di comportamento mi ha sorpreso. Ognuno di noi ha una squadra, che ci dà le istruzioni da seguire”. Nikita Mazepin ha risposto così alle accuse di Antonio Giovinazzi, che dopo le qualifiche del Gran Premio di Imola aveva accusato il pilota russo di non avere rispetto per il paddock, oltre che di aver rovinato il suo ultimo tentativo per centrare l’accesso al Q2. L’esordiente della Haas ha così commentato a “Match TV” la sua opinione dopo due weekend di Formula 1. Ho seguito le istruzioni, ma ci sono alcune regole non scritte evidentemente. Le sto ancora imparando – ha detto -. Ma ho tagliato il traguardo due secondi prima della fine della sessione: se fossi rimasto dietro di lui, non avrei avuto tempo per un altro giro. È spiacevole che sia successo, ma qui ognuno è per se stesso”.
    Su Mick Schumacher
    “Tutti ti guardano in Formula 1 e il minimo passo falso ha grandi conseguenze – ha aggiunto Mazepin -. La Formula 1 è uno sport molto difficile, ma quando chiudi la visiera, non hai tempo per pensare ad altro.In vista di Portimão sarà difficile,perché non abbiamo un simulatore in Haas, quindi dobbiamo usare quelli che la maggior parte dei piloti professionisti hanno a casa. Probabilmente Mick avrà il permesso di usare il simulatore della Ferrari, ma siccome non sono membro di alcuna Academy, non avrò un tale privilegio. Vorrà dire che mi preparerò per Portimão qui a Mosca”. LEGGI TUTTO