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    F1, Steiner: “Con due piloti esperti la Haas non sarebbe sopravvissuta”

    ROMA – La scelta della Haas di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso è stata inevitabile. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata una scelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas Gunther Steiner. 
    “Il team sarebbe fallito”
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione. L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Schumacher e Mazepin? Erano l'unica soluzione”

    ROMA – Gunther Steiner spiega la scelta di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata unascelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas. 
    L’addio di Magnussen
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione.L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher: “Mazepin mi ha spinto in pista, lo ha fatto solo con me”

    ROMA – Si complicano i rapporti all’interno del box della Haas. Non solo per i risultati in pista che stanno confermando il team all’ultimo posto del Mondiale. Ma soprattutto per il duello rusticano tra i due piloti, Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Durante il Gran Premio d’Olanda ne è successa un’altra: “Va bene bloccare – racconta il figlio d’arte tedesco -, ma ha danneggiato la mia alla anteriore e credo che fosse un po’ in ritardo. Praticamente mi ha spinto contro la pit-lane. Credo di essere stato l’unico pilota con cui ha fatto questo oggi, quindi penso che ne parleremo e che ci saranno conseguenze in futuro”. 
    “Non è stato corretto”
    Schumacher Junior non le ha mandate a dire al compagno di box per quello che è l’ennesimo screzio della stagione: “Non è stato corretto dal mio punto di vista – ha motivato alla tv tedesca Sky Germany -. Ma penso che sproloquiare sui media sia più una caratteristica suache non mia. Io ne resto fuori. Ne discuterò internamente con la squadra più tardi”. I due piloti della Haas sono gli unici a non aver collezionato nemmeno un punto in questa stagione.  LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher furioso con Mazepin: “Mi ha spinto contro la pit-lane”

    ROMA – La situazione in casa Haas si fa sempre più complicata. Non solo per i risultati in pista che stanno confermando il team all’ultimo posto del Mondiale. Ma soprattutto per il duello rusticano tra i due piloti, Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Durante il Gran Premio d’Olanda ne è successa un’altra: “Va bene bloccare – racconta il figlio d’arte tedesco -, ma ha danneggiato la mia alla anteriore e credo che fosse un po’ in ritardo. Praticamente mi ha spinto contro la pit-lane. Credo di essere stato l’unico pilota con cui ha fatto questo oggi, quindi penso che ne parleremo e che ci saranno conseguenze in futuro”. 
    Lo sfogo di Mick
    Schumacher Junior non le ha mandate a dire al compagno di box per quello che è l’ennesimo screzio della stagione: “Non è stato corretto dal mio punto di vista – ha motivato alla tv tedesca Sky Germany -. Ma penso che sproloquiare sui media sia più una caratteristica suache non mia. Io ne resto fuori. Ne discuterò internamente con la squadra più tardi”. I due piloti della Haas sono gli unici a non aver collezionato nemmeno un punto in questa stagione.  LEGGI TUTTO