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    ATP Finals: Ecco gli otto per Londra. Matteo Berrettini prima riserva

    Ecco gli otto per Londra

    Decisi i magnifici 8 che si giocheranno a Londra il titolo alle ATP Finals di Londra in programma dal 15 al 22 novembre prossimo. Prima apparizione per Rublev e Schwartzman, guidano il seeding i soliti noti Djokovic e Nadal. Berrettini sarà alla O2 Arena in qualità di riserva.

    Prima FasciaNovak Djokovic Ralph Nadal
    Seconda FasciaDominic Thiem Daniil Medvedev
    Terza FasciaAlexander Zverev Stefanos Tsitsipas
    Quarta FasciaAndrey Rublev Diego Schwartzman
    Riserva: Matteo Berrettini LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ed il problema al piede sinistro

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini soffre di un problema al piede sinistro e per questo motivo ieri sera non era al meglio nel match perso contro l’americano Marcos Giron nel secondo turno del torneo Masters 1000 di Parigi Bercy.L’azzurro ha anche chiamato nel match di ieri il fisioterapista per farsi alleggerire il bendaggio al piede sinistro.

    Stagione 2020 quindi finita per Matteo che non giocherà l’ultimo torneo ATP del 2020 a Sofia. LEGGI TUTTO

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    La missione ATP Finals per Matteo Berrettini: ecco le sue possibilità per arrivarci

    La stagione del tennis è alle battute conclusive e presto calerà il sipario su questa particolare stagione. Nel calendario ATP è in programma questa settimana il Master 1000 di Parigi-Bercy, a seguire dall’8 novembre l’ATP 250 di Sofia (Bulgaria) prima del gran finale con le ATP Finals 2020 di Londra, il 15 novembre. In funzione di quest’ultimo evento riservato ai migliori 8 giocatori del ranking mondiale la situazione è abbastanza delineata, con ben sette tennisti già qualificati: Novak Djokovic (1), Rafael Nadal (2), Dominic Thiem (3), Daniil Medvedev (5), Stefanos Tsitsipas (6), Alexander Zverev (7) e Andrey Rublev (8). Se ci fosse Federer, ovviamente, il discorso sarebbe chiuso, ma mancando lo svizzero c’è ancora un posto libero. Guardando la fattibilità della cosa solo l’argentino Diego Schwartzman e l’Italiano Matteo Berrettini sono in ballo. Ecco di seguito le possibilità per l’italiano.

    ATP Finals – Le possibilità per Matteo Berrettini
    E’ rimasto un solo posto per poter partecipare alle ATP Finals 2020 di Londra e a giocarselo sono in due: Diego Schwartzman e Matteo Berrettini, con il tennista romano che si gioca le residue chance di qualificazione nel Master 1000 di Parigi-Bercy. Al momento il tennista sud-americano ha 210 punti di vantaggio sull’Italiano, che virtualmente sono già 410 perché tra una settimana si aggiungeranno i 200 guadagnati a Londra dal romano 12 mesi fa, che verranno scomputati dal suo punteggio come prevede il regolamento. Ecco in breve i possibili scenari per vedere l’italiano alle ATP Finals 2020:
    A Matteo Berrettini potrebbe bastare arrivare in finale se Schwartzman si ferma ai quarti;
    Se il tennista argentino arriva il semifinale, dove i due si affronterebbero, Matteo Berrettini dovrà batterlo e vincere il torneo;
    Matteo Berrettini potrà perdere in semifinale, ma poi dovrà cercare altri punti a Sofia, dove però difende la semifinale 2019 e quindi: con la finale guadagnerebbe 60 punti e con il trofeo sarebbero 160.
    Tutto questo però se il tennista italiano riuscirà ad andare avanti nel tabellone del Master 1000 di Parigi-Bercy e quindi in buona sostanza se Matteo non arriva almeno in semifinale, il discorso gli sarebbe precluso. Auguriamo un grandissimo in bocca al lupo a Matteo. LEGGI TUTTO

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    Tennis, dove vedere Berrettini-Giron: streaming e diretta tv Atp Parigi-Bercy

    Questa sera non prima delle ore 20, sul cemento indoor di Parigi-Bercy, si disputerà il match Berrettini-Giron, valevole per il secondo turno dell’ultimo Masters 1000 stagionale. Il tennista romano si giocherà le ultime possibilità di qualificarsi alle Atp Finals di Londra che disputeranno dal 15 al 22 novembre e per farlo avrà due possibilità:

    Se Schwartzman viene eliminato nei quarti di finale, gli può “bastare” la finale;
    Se Schwartzman raggiunge le semifinali, dove i due si affronteranno secondo il tabellone, dovrà batterlo e poi vincere il torneo.
    Dunque un percorso molto complicato anche se sicuramente Berrettini darà il massimo per tentare il miracolo nonostante le sue condizioni fisiche in questo 2020 non sono state ottime come quelle della scorsa stagione. L’ultimo match disputato dall’azzurro risale ad un mese fa quando il 3 ottobre perse in tre set al terzo turno del Roland Garros dal tedesco Altmaier.
    L’avversario odierno, ovvero lo statunitense Giron, ha cominciato il suo torneo parigino dalle qualificazioni, dove prima ha sconfitto lo spagnolo Carballes Baena e poi il serbo Djere, entrambi in due set, mentre ieri al primo turno ha avuto la meglio per 6-3, 4-6, 6-1 dell’iberico Ramos-Vinolas. Il californiano numero 91 del ranking Atp, due settimane fa è riuscito a raggiungere i quarti di finale del torneo di Anversa dove ha perso contro l’australiano De Minaur, ma sconfiggendo agli ottavi la testa di serie numero uno Goffin.
    Quello tra l’italiano e il californiano sarà il primo confronto diretto visto che i due non si sono mai affrontati nella loro carriera, e chi riuscirà ad avere la meglio quest’oggi, giovedì incontrerà negli ottavi di finale uno tra Sandgren-Herbert o Bedene-Raonic (oggi in campo per il primo turno e i vincenti, domani per il secondo).
    Dove vedere Berrettini-Giron: streaming e diretta tv
    L’incontro Berrettini-Giron, secondo match della sessione serale e che comincerà alla fine di Tsitsipas-Humbert, sarà visibile sul canale Sky Sport Arena (ch.204 del decoder) con la telecronaca della giornalista Elena Pero e il commento tecnico dell’ex giocatore Paolo Bertolucci.
    Per gli abbonati di Sky la partita sarà a disposizione tramite Sky Go anche sui dispositivi mobili come smartphone e tablet, scaricabile sui principali market store e riservata ai titolari di abbonamento; in streaming la partita sarà disponibile anche sull’app di Now TV previo abbonamento. LEGGI TUTTO

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    Open Court: Felix Auger-Aliassime, sbagliato considerarlo “un perdente” (di Marco Mazzoni)

    Felix Auger-Aliassime

    “È difficile da accettare, quindi non ho molto da dire a parte che sono deluso dal mio livello di oggi in generale. Ci riproverò”. Parole amare quelle di Felix Auger-Aliassime, dopo aver perso piuttosto nettamente la finale di Colonia la scorsa settimana, opposto a Sasha Zverev. Proprio il tedesco ha cercato di consolarlo: “Sei un giocatore incredibile. So che non significa molto in questo momento, ma sono sicuro che non solo vincerai un titolo, ma vincerai più titoli nella tua carriera, tornei più grandi di questo”.
    Parole sagge quelle del tedesco, anche se i numeri del giovane canadese iniziano a farsi pesanti: sei finali disputate, sei sconfitte. Tirando una facile conclusione, lo spettatore più superficiale potrebbe affermare che Auger-Aliassime è un “perdente”. Alt.
    Un’affermazione del genere non solo è sbagliata, ma assai ingenerosa. È indubbio che Felix abbia qualche problema di gestione della tensione al momento di affrontare una finale, lo dice lui stesso affermando che all’atto decisivo non riesce ad esprimere il suo miglior tennis. Ma i numeri vanno saputi leggere, e francobollarlo come un perdente sarebbe un errore.
    A soli 20 anni, il canadese ha toccato un best ranking di n.17 (attualmente è al n.22). Questa la lista delle sue finali disputate: anno, torneo, vincitore.
    2019
    Stoccarda – Berrettini
    Lione – Paire
    Rio de Janeiro – Djere
    2020
    Rotterdam – Monfils
    Marsiglia – Tsitsipas
    Colonia 1 – Zverev
    Match assolutamente non facili, in cui partiva quasi sempre sfavorito. Forse il suo più grande rimpianto è quello di Rio, sconfitto da Djere. Ma era la sua primissima finale ed il serbo quella settimana era in uno stato di forma clamoroso.
    Approfondendo l’analisi sempre coi numeri, se andiamo a vedere come erano messi a 20 anni e 2 due mesi i giocatori emergenti arrivati nei piani alti del ranking, il quadro diventa assai più chiaro.

    Tsitsipas era appena entrato nella top20, aveva disputato tre finali con il successo a Stoccolma e due sconfitte; Medvedeva 20 anni e due mesi era fuori dai primi 200 del ranking, con la prima finale disputata a quasi 21 anni (Chennai 2019); Sasha Zverev è stato assai precoce: all’età di Felix era appena entrato nella top10 dopo il successo al Masters 1000 di Roma e aveva già vinto 4 tornei; Rublev aveva chiuso la stagione al n.39, con una finale raggiunta e vinta ad Umag;Berrettini è esploso più tardi, a 20 anni ancora era assai indietro; il connazionale Shapovalov all’età di Felix stazionava nella top30, senza alcuna finale raggiunta (vincerà Stoccolma qualche mese dopo, suo unico successo in carriera);Khachanov era appena entrato nella top100, dopo qualche mese vincerà il suo primo torneo a Chengdu; Garin a 20 anni era ancora invischiato nelle retrovie; Coric era ad un passo dalla top50, con due finali disputate e perse; Ruud era appena fuori dalla top100, e Fritz dalla top50, con la finale di Memphis persa nel 2016; De Minaur era nella top30, con il titolo di Sydney e altre due finali perse.
    Fermandoci qua nell’analisi, risulta che all’età di Felix Auger-Aliassime la maggior parte dei suoi rivali era assai più indietro come risultati raggiunti. Pronti ad emergere, alcuni in rampa di lancio, ma solo Zverev e Tsitsipas hanno ottenuto risultati davvero migliori di quelli del canadese.
    Passando invece al campo, perché FAA non riesce a sbloccarsi in finale? I motivi sono molti, il tennis non è mai una scienza esatta. Detto della sua tensione, su cui deve assolutamente lavorare, è possibile che il giovane canadese abbia anche un tennis discretamente dispendioso. Spinge molto, scambia forse fin troppo, e questo gli costa preziose energie fisiche e mentali. I suoi colpi da fondo sono potenti e precisi, ma tende a giocarne qualcuno di troppo prima di tentare l’affondo. Un attendismo che non paga. Il suo tennis tattico, in progressione, richiede enorme applicazione e continuità, quella che forse ancora gli manca, e scambiando molto finisce per subire la contro mossa del rivale. Dovrebbe lavorare per ricavare più punti con la prima di servizio, ma anche esser più pungente in risposta. In questo piano di maggior aggressività, non sarebbe male nemmeno spostare il baricentro del suo gioco leggermente più avanti. Non sempre è pronto a correre a rete a raccogliere i frutti del suo pressing, una soluzione che gli consentirebbe di durare meno fatica, accorciare i tempi del match e della sua spinta. Ha buona mano, un ottimo fisico ed è assai elastico, quindi non gli manca niente per compiere questo passo. FAA è un grande talento, ha un tennis molto completo ed efficiente, sarei estremamente sorpreso se restasse un incompiuto, ancorato nel limbo tra i grandi e le promesse non mantenute.
    A soli 20 anni e due mesi, Felix Auger-Aliassime ancora non è riuscito a sbloccarsi in una finale. Sarà importante per lui lavorare su se stesso, sugli aspetti tecnici che abbiamo analizzato, e cercare di farlo abbastanza in fretta, per due motivi. La concorrenza nei piani alti si sta facendo molto agguerrita: molti coetanei stanno esplodendo, altri sono in arrivo (speriamo a brevissimo anche Jannik Sinner) e quando si resta un po’ dietro, poi non è facile recuperare. Inoltre accumulare troppe memorie negative potrebbe diventare un fardello complesso da gestire sul piano mentale, tonnellate di tensione sulle spalle che possono schiacciarti. Auger-Aliassime credo abbia troppo talento e mezzi per restare incastrato in questa morsa, il suo momento arriverà e credo che arriverà anche presto. Oggi il suo record nelle finali è 0-6, ma “ad averne” di perdenti così…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini firma con LJ Sports Group, l’agenzia di Ivan Ljubicic

    Ivan Ljubicic

    Matteo Berrettini ha firmato un accordo con LJ Sports Group, società fondata dall’ex n.3 del mondo Ivan Ljubicic. L’agenzia di management seguirà la parte contrattuale del n.1 azzurro, da poco diventato testimonial di punta del produttore di telai Head per la gamma Extreme; una sponsorizzazione notevole che sottolinea quanto il grande marchio austriaco creda nel potenziale e carriera di Matteo.
    LJ Sports Group è una delle varie attività del croato, cresciuto a Moncalieri presso il club Le Pleiadi e quindi seguito da Riccardo Piatti durante la propria fortunata carriera. Infatti “Ljubo” è anche coach di Roger Federer e impegnato in diversi progetti tennistici e non.
    Racconta Ljubicic nel sito ufficiale della sua agenzia: “Siamo il tuo partner di fiducia nello sport. LJ Sports Group fornisce tutto ciò di cui un atleta ha bisogno, permettendogli di concentrarsi nell’eccellere in ciò che sa fare meglio: la competizione sportiva. Sebbene LJ Sports Group sia un’agenzia sportiva, fornisce molto di più dei classici servizi di management di vertice. Miriamo a offrire un ambiente in cui gli atleti possano sentirsi a casa, in cui i nostri marchi e partner possano connettersi e gli stakeholder possano sentirsi supportati in ogni fase del percorso di partnership”. Una società fondata da uno sportivo, che conosce il proprio ambiente e capisce quali siano le esigenze dell’atleta dal punto di vista legale, contrattuale e della consulenza. La gamma dei servizi offerti è assai completa, con un approccio “tailor made” (ossia su misura): negoziazione di contratti, social media management, organizzazione di eventi, clinic e Pro-Am, strategie di marketing e branding, consulenza legale, opportunità di business off-court, consulenza finanziaria, programmazione del dopo-carriera, sviluppo del proprio team professionale, pubbliche relazioni.

    Oltre alla new entry Berrettini, la LJ Sports Group vanta tra i propri assistiti anche Borna Coric, il pilota di F1 Niko Hulkenberg, il tennista cinese Zhizhan Zhang ed alcune giovani promesse tennistiche e di altri sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO