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    Matteo Berrettini: “I miei programmi? Credo non sia il caso di aspettarsi troppo fin da subito, proprio perché devo darmi il tempo necessario a ritrovare il giusto ritmo”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini è stato intervistato da SuperTennis durante il torneo di Cagliari.
    Dichiara l’azzurro: “Abbiamo vissuto tante belle emozioni in campo in questi giorni, è vero, a maggior ragione pensando che in questo periodo non è facile poter avere la famiglia accanto durante un torneo. E poi era davvero tanto tempo che mia madre non ci vedeva giocare in un torneo, tanto più del circuito ATP. Abbiamo vinto di misura il match, soffrendo, però sono contento di come ha reagito il fisico e anche della durata della partita, così ho potuto servire per parecchi turni. Oggi mi sento bene e questo è un dato positivo visto che sono qui a Cagliari principalmente per testare la mia condizione fisica e capire se sono pronto anche per rientrare in singolare”.
    “Il mio problema agli addominali era piuttosto complicato e serviva massima attenzione perché provando a lavorare per rinforzare una zona si deve comunque evitare di appesantirne altre, per non incorrere in ulteriori problematiche. Per quel che riguarda Ajla, le ho insegnato pure un po’ di italiano e ho notato come in quella zona del mondo sono portati per imparare le lingue. Farle da coach nelle partite? Cerchiamo soprattutto di aiutarci a vicenda, anche se il tennis femminile è un po’ diverso da quello maschile, ma lo facciamo con affetto, proprio per essere il più possibile di supporto uno all’altra”.
    “Sono partito dall’Australia con tanto dispiacere ma anche con tanta fiducia dentro. Dopo aver iniziato l’anno alla grande con il cammino brillante del nostro team Italia in ATP CUP mi ha fatto male, non solo fisicamente, dover lasciare un torneo così importante come gli Australian Open senza nemmeno poter scendere in campo e provarci. I miei programmi? Credo non sia il caso di aspettarsi troppo fin da subito, proprio perché devo darmi il tempo necessario a ritrovare il giusto ritmo, comunque prossima settimana giocherà il Masters 1000 a Monte-Carlo, poi Belgrado, una settimana di allenamento, quindi gli appuntamenti di Madrid e Roma. Spero davvero di arrivare al top della condizione per gli Internazionali d’Italia, il torneo a cui tengo di più, nella mia città”.
    “Si tratta di un percorso partito alcuni anni fa, bello per famiglie e ragazzi, c’è un spirito di collaborazione e anche di sana competizione, l’Italia è al centro del tennis e siamo orgogliosi di questo. La Coppa Davis? Siamo un gruppo numeroso, soprattutto di ragazzi che hanno grande voglia di fare bene per l’Italia. Fin da piccolo è sempre stata uno dei miei pallini questa competizione, onestamente Filippo Volandri non ha certo un compito facile con tutta questa abbondanza ma sono certo che faremo di tutto per toglierci delle soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini in campo a Cagliari, ma non in singolare. Ecco il perché e il tabellone

    Comincia finalmente il Sardegna Open, torneo ATP 250 da 408.800 euro di montepremi, che si disputerà a Cagliari e che ha sostituito per il 2021 il torneo di Houston. Torneo in cui ci saranno tantissimi italiani: ben sette tennisti italiani in gara nel torneo singolare, ma ad attirare l’attenzione è la presenza di Matteo Berrettini. Il tennista romano, infatti, è presente a Cagliari ma non prenderà parte al torneo singolare ma bensì in doppio, con il fratello Jacopo (uscito alle qualificazioni). Ecco di seguito le motivazioni.

    Matteo Berrettini in campo, ma solo in doppio
    Questa decisione è stata presa per permettere a Matteo Berrettini di recuperare la miglior forma, senza accelerare i tempi, dopo l’infortunio agli addominali che gli ha impedito di affrontare Stefanos Tsitsipas negli ottavi di finale degli Australian Open. Il numero 10 al mondo e il fratello ventiduenne se la vedranno con la coppia argentina Guillermo Duran e Guido Pella.
    TABELLONE TORNEO DOPPIO
    Parte AltaMelo M. / Rojer J.J. – Sonego L. / Vavassori A.Pellegrino A. / Zeppieri G. – Basilashvili N. / Begemann A.Glasspool L. / O’Mara J. – Cecchinato M. / Travaglia S.Coria F. / Evans D. – Heliovaara H. / Molchanov D.
    Parte BassaDuran G. / Pella G. – Berrettini M. / Berrettini J.Huey T. C. / Nielsen F. – Edben M. / Sharan D.Jebavy R. / Zelenay I. – Fritz T. H. / Paul T.Lammons N. / Withrow J. – Bolelli S. / Molteni A. LEGGI TUTTO

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    Race ATP 2021 (Finals Torino: Jannik Sinner al n.6

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Race 2021 – Finals Torino1 Novak Djoković SRB 21402 Daniil Medvedev RUS 21303 Andrey Rublev RUS 18004 Stefanos Tsitsipas GRE 15405 Aslan Karatsev RUS 1310 6 Jannik Sinner ITA 9957 Hubert Hurkacz POL 9958 Alexander Zverev GER 9359 Roberto Bautista Agut ESP 76510 Alexander Bublik KAZ 63011 Márton Fucsovics HUN 60012 Diego Schwartzman ARG 55013 Grigor Dimitrov BUL 505 14 Matteo Berrettini ITA 49515 Sebastian Korda USA 49516 Félix Auger-Aliassime CAN 46517 Lloyd Harris RSA 45718 Fabio Fognini 43519 David Goffin BEL 42520 Karen Khachanov RUS 405 LEGGI TUTTO

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    Da Cagliari: Salvatore Caruso fermato da un problema intestinale. Ecco tutte le wild card Md e Qualificazioni. Matteo Berrettini ritorna in campo in doppio

    Matteo Berrettini nella foto

    Cambia una delle tre wild card per il main draw del Sardegna Open, ATP 250 che si disputa sui campi in terra rossa del Tennis Club Cagliari dal 4 all’11 aprile. Con il ritiro di Salvatore Caruso, n.75 ATP (infezione intestinale), infatti, Lorenzo Musetti, n.94 ATP entra direttamente in tabellone dove sono presenti anche Lorenzo Sonego (n.34 ATP) e Stefano Travaglia (n.70 ATP). La wild card del Next Gen toscano è stata quindi assegnata a Federico Gaio, n.142 del ranking. Ricordiamo che le alttre due erano andate a Thomas Fabbiano, n.178 del ranking, e Giulio Zeppieri, n.321 del ranking.Sabato alle 13 al Tc Cagliari il sorteggio del tabellone principale.
    Rese note anche le wild card per il torneo di qualificazioni, le cui sfide inizierano proprio a Pasqua: sono state assegnate a Jacopo Berrettini, n.493 del ranking (fratello minore del top player Matteo con il quale è in gara nel doppio), e a Francesco Forti, n.442 del ranking.
    Proprio Matteo Berrettini riprende a giocare dopo l’infortunio all’Australian Open. Giocherà in doppio al Sardegna Open a Cagliari con il fratello Jacopo. “Il mio recupero sta procedendo bene e insieme al mio team stiamo facendo il lavoro per tornare ai massimi livelli, con cautela”.
    Dichiara Matteo: “Prima di tutto vorrei ringraziare la Federazione Italiana Tennis per aver riservato a me e mio fratello Jacopo la wild card per il torneo di doppio a Cagliari”.È sempre fantastico giocare un evento ATP a casa nostra in Italia e farlo al fianco di mio fratello lo renderà ancor più importante – ha aggiunto -. Il mio recupero sta procedendo bene e insieme al mio team stiamo facendo il lavoro per tornare ai massimi livelli, con cautela. Non vedo l’ora di arrivare a Cagliari!”. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Ancora un forfait per il nostro Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Niente da fare per Matteo Berrettini che si è ritirato pochi minuti fa dal torneo Masters 1000 di Miami.
    L’azzurro soffre ancora del problema agli addominali (lesione muscolare), infortunio avvenuto quasi due mesi fa agli Australian Open e non sarà al via nemmeno nel primo torneo Masters 1000 del 2021.
    (Clicca per vedere l’entry list) Miami (ATP) Inizio torneo: 24/03/2021 | Ultimo agg.: 21/03/2021 23:11Main Draw (cut off: 77 – Data entry list: 16/03/21 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Il dettaglio con i prossimi impegni dei primi dieci italiani nel ranking ATP

    Matteo Berrettini nella foto

    Quali saranno i prossimi impegni dei tennisti italiani nei circuiti ATP e Challenger? Di seguito trovate la programmazione nel dettaglio per quanto riguarda i primi dieci giocatori azzurri presenti nella classifica mondiale: in tanti saranno protagonisti al Masters 1000 di Miami che scatterà tra qualche giorno e, successivamente, si sposteranno in Italia per disputare il torneo ATP 250 di Cagliari che darà il via alla stagione europea sulla terra battuta outdoor.
    MATTEO BERRETTINI1. Masters 1000 Miami (USA)2. Masters 1000 Monte Carlo (MON)
    FABIO FOGNINI1. Masters 1000 Miami (USA)2. Masters 1000 Monte Carlo (MON)
    JANNIK SINNER1. Masters 1000 Miami (USA)2. Masters 1000 Monte Carlo (MON)
    LORENZO SONEGO1. Masters 1000 Miami (USA)2. ATP 250 Cagliari (ITA)3. Masters 1000 Monte Carlo (MON)
    STEFANO TRAVAGLIA1. Masters 1000 Miami (USA)2. ATP 250 Cagliari (ITA)3. Masters 1000 Monte Carlo (MON) – Q (ALT-15 MAIN DRAW)
    SALVATORE CARUSO1. Masters 1000 Miami (USA)2. ATP 250 Cagliari (ITA)3. Masters 1000 Monte Carlo (MON) – Q
    MARCO CECCHINATO1. Masters 1000 Miami (USA)2. ATP 250 Cagliari (ITA)3. Masters 1000 Monte Carlo (MON) – Q
    ANDREAS SEPPI1. ATP 250 Marbella (ESP) – ALT-14 MAIN DRAW / ATP 250 Cagliari (ITA) – ALT-15 MAIN DRAW
    GIANLUCA MAGER1. Masters 1000 Miami (USA) – ALT-10 MAIN DRAW / Challenger Zadar (CRO) – MD2. Challenger Marbella (ESP) – MD3. ATP 250 Marbella (ESP) – Q (ALT-9 MAIN DRAW) / ATP 250 Cagliari (ITA) – ALT-10 MAIN DRAW
    LORENZO MUSETTI1. Masters 1000 Miami (USA) – Q2. ATP 250 Cagliari (ITA) – Q (ALT-20 MAIN DRAW) LEGGI TUTTO

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    Berrettini: “È fondamentale l’equilibrio tra il voler evolversi ma allo stesso tempo rimanere chi sei”

    Matteo Berrettini

    Il 2021 di Matteo Berrettini è iniziato con grandi prestazioni all’ATP Cup ma anche un brutto infortunio muscolare all’Australian Open, che ha interrotto una corsa che si faceva molto interessante. In attesa di tornare in campo, ha rilasciato una bella intervista a Eurosport UK nella sezione “Players’ voice”, in cui ha parlato soprattutto dell’aspetto mentale del gioco e del peso di aspettative diventate altissime dopo la semifinale a US Open 2019 e l’approdo al Masters a Londra.
    “L’anno scorso è stato complicato per un milione di motivi ed estremamente difficile per così tante persone in tutto il mondo. La pandemia ha causato tanta tristezza e cambiato aspetti della vita che tutti, me compreso, davano per scontato. Personalmente, sul campo da tennis le cose stanno cambiando anche per me. Le aspettative che mi sono state riposte sono aumentate a nuovi livelli, e questo è stato da lato eccitante ma anche una grande sfida allo stesso tempo, come lo sono la maggior parte delle cose nuove”.
    Matteo parla di come siano cambiate le aspettative su di lui, con un esempio concreto: “Nel 2019, quando ho raggiunto il quarto round a Wimbledon affrontando Roger Federer sul campo centrale, fu un risultato enorme per un giocatore come me che a quel tempo non era mai arrivato così lontano in uno Slam. Poi, con questo, la mia classifica ha iniziato a crescere e solo un anno dopo agli US Open del 2020 l’aver raggiunto il quarto turno è stato percepito come “non sufficiente”, per quello che avevo ottenuto l’anno prima. Non per quello che ero diventato”.
    “Non è stato facile abituarmi alle pressioni improvvise dopo aver scalato la classifica così velocemente. A miei occhi stavo andando in punta di piedi, ma all’improvviso mi sono sentito come se tutti stessero aspettando che andassi più veloce. È come se avessi scelto un percorso, ma quel percorso fosse diventato improvvisamente un altro. Immaginatelo in questo modo: stai camminando lungo una strada laterale al tuo ritmo, ma all’improvviso questa si fonde in un’autostrada e tutto viaggia velocissimo; devi adattarti subito o altrimenti verrai superato”.

    “Quando ti avvicini alla vetta, c’è molto di più con cui devi fare i conti, non solo il tennis ma anche cose personali. Prima, la mia vita sembrava molto più semplice: scendo in campo, gioco a tennis, penso alla vittoria. Oggi ci sono tante altre cose a cui pensare: gestire le aspettative, quelle degli altri e anche le mie, ma anche mantenere le mie relazioni. Anche con la mia famiglia e i miei amici, le cose cambiano perché non riesco a vederli così spesso, è difficile abituarsi. Ciò ha portato alla consapevolezza che il tennis può portarti via dalla vita a cui eri abituato. È come se tu fossi trasportato in un’altra dimensione, dove sei tu da solo con i tuoi risultati. Ci vuole tempo per riadattarsi a questo, e abituarsi alla nuova realtà che è diventata la tua vita. Ci sono giocatori che impiegano più tempo per adattarsi, mentre altri hanno bisogno di meno tempo. Per me, la famiglia e gli amici significano davvero tanto ed è forse per questo che ho bisogno di più tempo per arrivare a quel punto”.
    Alla fine, come per i cambiamenti, anche in campo l’aspetto cruciale per Matteo resta la testa. “Più in alto arrivi, più le cose si complicano. Oltre alle preoccupazioni per gli aspetti tecnici e fisici del tuo gioco, che restano fondamentali, devi allenare “il Capo”, come diciamo a Roma, ossia la testa. Un altro esempio: puoi andare in campo ad allenarti e fare il minimo, oppure puoi allenarti facendoti mancare il fiato. È tutto nella testa, è l’approccio che hai la mattina quando ti svegli che fa la differenza. Devi attivare la tua testa per salire di livello”.
    Questo è un passaggio chiave dell’intervista, molto profondo. Berrettini ha voglia di vincere, di crescere, ma per farlo è decisivo sapere chi sei, dove vai, migliorare ma senza perdere la consapevolezza di chi si è. In una parola: Equilibrio. “Spesso mi viene chiesto: “Ti guardi mai indietro?” e io rispondo: “Sì, è bellissimo, ma voglio guardare avanti”. Ci sto lavorando, perché avere solo obiettivi legati alla prestazione a volte può essere pericoloso. Alla fine il vero obiettivo è l’equilibrio, tra dove hai iniziato e dove vuoi andare; tra lo stimolo del lavoro e la gioia di farlo; e soprattutto, senza dimenticare il motivo per cui sei qui. Gioco a tennis perché mi piace. Si tratta di trovare quell’equilibrio tra il voler evolversi ed essere migliore, ma allo stesso tempo rimanere attaccato a chi sei. Non è facile, ma è quello che sto cercando di fare”.
    La conclusione sugli obiettivi, ambiziosi. “I miei sogni rimangono gli stessi: vincere gli Internazionali BNL d’Italia e, ovviamente, un torneo del Grande Slam. Non sono cose facili e non basta solo volerle o impegnarsi per realizzarle, ci sono tanti altri fattori, è percorso difficile. Ma credo di essere sulla strada giusta, non mi sembra di essere lontano anni luce. Nonostante gli ultimi 12 mesi o giù di lì siano stati segnati da alti e bassi per colpa degli infortuni, non è stato niente in confronto a quello che ha passato il mondo intero. Vorrei che il mondo tornasse ad essere un luogo felice in cui vivere, crescere, migliorare e dove tutti possano lasciarsi alle spalle le difficoltà e le sofferenze che questa pandemia ha causato”.

    Belle parole, sincere, oneste, profonde. Berrettini dimostra di essere un ragazzo con la testa sulle spalle, cresciuto molto in fretta ma senza aver perso la sua dimensione umana. La parola Equilibrio è fondamentale nel nostro sport. Equilibrio nel gioco, nel corpo per produrre grandi colpi in sicurezza; ma anche e soprattutto equilibrio mentale, perché nella competizione ma anche nell’allenamento di ogni giorno serve tantissimo equilibrio per sapere chi sei, dove andare, come farlo, cercando di migliorare per provare a vincere. Avanti tutta Matteo!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO