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    Wimbledon: la consacrazione di Berrettini, sconfitto da un “alieno” ma vero top player (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini

    Solo Applausi. Per Novak Djokovic, che vincendo il sesto titolo a Wimbledon e 20esimo Slam in carriera, si conferma tennista più forte dell’era moderna. Quasi imbattibile nei grandissimi appuntamenti. Solo applausi anche per Matteo Berrettini, che ha giocato con coraggio, qualità ed intensità dal punto all’ultimo 15 della sua prima finale Slam. Ha perso in quattro set, 6-7 6-4 6-4 6-3 lo score finale a favore del n.1, ma è uscito dal campo a testa altissima, tra applausi scroscianti e soprattutto con la consapevolezza di aver raggiunto un livello di gioco, fisico e mentale da top player.
    “Questo è l’inizio della mia carriera” ha dichiarato a caldo Matteo. Condivido totalmente. Questo straordinario e storico risultato non viene dal caso, non è un exploit irripetibile, frutto di chissà quali congiunzioni astrali favorevoli. Berrettini fin dall’ATP Cup 2021 ha giocato un tennis di altissimo livello. In Australia solo un problema muscolare l’ha stroppato, chissà cosa avrebbe potuto “combinare”. Ha perso due mesi di tornei, quindi ha giocato bene sul rosso e su erba si è inchinato solo al più forte dopo aver vinto al Queen’s. Il terzo posto nella Race 2021 è la conferma di come Berrettini sia un Top10 forte, molto forte, e su ogni superficie.
    L’ha dimostrato anche oggi, solo un Djokovic in formato “N.1” l’ha sconfitto. Era teso all’inizio Matteo, il suo braccio non scorreva veloce e potente, c’era da scuotersi, da reagire. La reazione è arrivata nel modo più importante: era sotto, ha rifiutato di fare da comparsa, da vittima sacrificale. È andato a prendersi il contro break ed ha vinto il tiebreak giocando da Campione vero. Il secondo set l’ha perso all’avvio, un minimo passaggio a vuoto che – da super-campione – Djokovic ha subito capitalizzato. Ma è piaciuto come Matteo non abbia mollato, si è preso un contro break ed è rientrato fisicamente in ritmo partita. Il terzo set… è stato decisivo. Chiuso 28 punti pari, a sottolineare il grande equilibrio. Il “Djoker” l’ha vinto perché è stato bravo a sfruttare la chance di break, ottenuta con una risposta di rovescio da “alieno”, ma anche grazie ad un tocco sciagurato di Berrettini.
    Proprio il “tocco” oggi, in una prestazione SONTUOSA dell’azzurro vista la tensione per la “prima volta”, voglio molto bonariamente rimproverare a Berrettini. Quando giochi contro un extra terreste, in un torneo che ha vinto 5 volte e con la prospettiva di fare addirittura il Grande Slam, non puoi permetterti niente, nessun errore. Devi riuscire a massimizzare ogni momento, ogni situazione, riuscire a capire che se qualcosa non va, è bene passare oltre e provare altro. Berrettini ha provato sotto rete svariate volte di chiudere il punto con un “tocco” di volo o in avanzamento… senza contare che al di là della rete c’è un mostro per velocità, capacità di sprintare e toccare la palla trovando in modo misterioso equilibrio. Proprio nella palla del terzo set che gli è costato alla fine il break, poteva chiudere sotto rete con il suo “martello”. Invece si è fatto “ingolosire” dal toccare la palla, e l’altro come un gatto c’è arrivato e si è preso il punto. Bravo Djokovic, straordinario, contro altri rivali Matteo avrebbe fatto il punto; ma… visto quanto Berrettini è stato lucido, presente, attento, tatticamente ineccepibile per tutta la partita, questi 3-4 errori cruciali poteva e doveva evitarli. Sono stati importanti.
    Ripeto, lungi da me puntare il dito contro Berrettini. Oggi è stato straordinario per intensità, qualità, tutto. Era prevedibile che potesse pagare in qualche modo lo scotto per la grandissima occasione. L’ha pagato davvero poco, perché è stato fantastico a rimontare nel primo set e giocare come un martello per tutto il match.
    Per vincere, avrebbe dovuto servire un po’ meglio, trovare una percentuale di prime più alta (almeno 2 prime su 3 in campo) e convertire più punti. Purtroppo, nella prima finale Slam, si è ritrovato di fronte la miglior risposta della storia moderna del gioco, e questo ha complicato “un tantino” il lavoro dell’azzurro…. Ma quante volte Matteo è stato splendido nel martellare col diritto, nel reggere anche nei contro piede, nel reggere sulla diagonale di rovescio. Un match come questo riesci a vincerlo se trovi contro mosse perfette nei dettagli, in cose piccole che diventano grandissime quando riesci a sommarle. In alcuni scambi importanti, magari Matteo poteva tagliare di più col back proponendo a “Nole” quella palla lunga e senza peso al centro che talvolta lui rigioca male col diritto. Qualche volta Berrettini è riuscito a fargliela giocare, ma spesso è stato stratorsferico Novak nel girarsi velocissimo, passo avanti e via in anticipo. Quante volte Novak ha risposto a pallate incredibili, costringendo Berrettini a prendersi l’ennesimo rischio in spinta. Quante volte Djokovic ha servito in modo chirurgico nei momenti chiave, palla esterna perfetta e via avanti a chiudere. L’apporto di Ivanisevic nel consolidare le qualità del serbo al servizio è sottostimato, ormai Novak vince moltissime partite con un ritmo nei game di battuta – soprattutto quando è in vantaggio – pazzesco.
    Ci sarebbero tanti altri aspetti che si potrebbero analizzare e che spiegano il risultato, come la necessità di Berrettini di migliorare in risposta, soprattutto quella bloccata in allungo. Ma in una giornata così speciale, nonostante la sconfitta, preferisco esaltare la qualità e forza di Novak, campione non così amato ma immenso, il migliore con buona pace degli altri. Se Djokovic oggi per vincere il suo sesto Wimbledon ha dovuto giocare al suo meglio, ha dovuto lottare e correre, rischiare e alzare l’asticella, è stato grazie al nostro bravissimo Matteo Berrettini. Arrivare a giocarsi una finale ai Championships era un sogno. Giocarsela così bene, con grinta, coraggio e qualità, è stata la consacrazione. Berrettini un tennista fortissimo, uno che nei prossimi grandi tornei scenderà in campo per vincere. Grazie Matteo per questa cavalcata, per le emozioni che abbiamo vissuto. Sognare di tornare a vincere uno Slam al maschile non è più una Chimera, ma un obiettivo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: finale Djokovic vs. Berrettini – Liveblog

    Matteo Berrettini, primo italiano in finale a WImbledon

    11 luglio 2021: una data storica nel tennis azzurro. Per la prima volta un italiano scende in campo sul Centre Court con in palio la coppa più prestigiosa, quella dei Championships. Matteo Berrettini alle ore 15 sfida il super campione Novak Djokovic, a caccia del 20esimo Slam in carriera.
    Djokovic ha vinto a Wimbledon nel 2011, 2014, 2015, 2018 e 2019, è il campione in carica. In caso di vittoria, uguaglierà Federer e Nadal a 20 Slam, e con tre Major vinti nel 2021 sarebbe ad un solo passo da un clamoroso Grande Slam. Al suo angolo Goran Ivanisevic, indimenticato campione croato, vittorioso a Wimbledon nel 2001 alla quarta finale nel torneo.
    Il percorso di Matteo Berrettini verso la prima finale Slam è il risultato di una crescita continua. Nel 2019 la sua esplosione al massimo livello, una stagione straordinaria culminata con la semifinale a US Open e la qualificazione alle ATP Finals, chiudendo l’anno nella top10. Dopo un 2020 “disgraziato” per colpa della pandemia e segnato per il romano da diversi problemi fisici, nel 2021 Matteo è stato stoppato da un infortunio muscolare agli Australian Open, ha raggiunto i quarti a Roland Garros e disputato la finale al Masters 1000 di Madrid. Ha vinto il prestigioso torneo del Queen’s prima di Wimbledon, è ancora imbattuto su erba nel 2021 (dal 2019 è il tennista che ha fatto più punti su erba con Djokovic e Federer).
    Guidato da sempre da Vincenzo Santopadre, con il contributo del tecnico federale Umberto Rianna, che ormai segue Matteo quasi nel 50% nei tornei (era al Queen’s quando Berrettini ha vinto), Berrettini si avvale anche del supporto di Graig O’Shannessy, matematico considerato il più grande analista di match sul circuito e che la FIT è riuscita ad accaparrarsi (collabora con la federazione e fornisce le sue analisi pre-match anche a Sonego e Musetti).
    Seguiremo la partita con il nostro Liveblog.
    Forza Matteo! LEGGI TUTTO

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    Finale Wimbledon 2021, Berrettini-Djokovic in diretta in chiaro su Tv8

    Finale Wimbledon 2021, Berrettini-Djokovic in diretta in chiaro su Tv8. Domenica 11 luglio sarà una giornata memorabile per lo sport italiano con la Finale di Wimbledon 2021 che dalle 15 (ora italiana) vedrà sfidarsi Matteo Berrettini e Novak Djokovic. Una finale senza precedenti, con un italiano in campo per la prima volta in 144 anni di storia del torneo. Andiamo dunque a vedere come poter seguire la Finale in diretta tv e streaming gratis.

    Finale Wimbledon 2021, la partita in diretta in chiaro gratis per tutti
    Per questa occasione così straordinaria per lo sport italiano, e nella stessa giornata che vedrà l’Italia di Mancini affrontare l’Inghilterra nella Finale degli Europei 2020, Sky sceglie di aprire a tutti gli italiani le porte del campo centrale di Wimbledon con la diretta della Finale anche in chiaro su TV8, per tifare tutti insieme il nostro Matteo.
    L’incontro che eleggerà il nuovo re di Wimbledon godrà quindi su Sky di una copertura speciale che si potrà seguire come e dove si vuole: in diretta su TV8, sul nuovo Sky Sport Tennis (205), Sky Sport Uno, Sky Wimbledon 1 (anche in 4K HDR* con Sky Q satellite) e in streaming su NOW, con la telecronaca di Elena Pero e Paolo Bertolucci. Il match sarà introdotto da uno studio di approfondimento (dalle 14.30) e poi seguito dalle immagini della premiazione, con Eleonora Cottarelli e il capitano di Coppa Davis, Filippo Volandri in studio, Stefano Meloccaro e Paolo Lorenzi in collegamento da Londra.
    Queste le parole del CEO di Sky Europe: ““Sarà una domenica storica per lo sport italiano e siamo orgogliosi di poterla vivere e raccontare su Sky. Siamo da sempre accanto allo sport italiano, su cui abbiamo investito tanto e continuiamo a investire perché crediamo e condividiamo la passione di milioni di tifosi. Per questo abbiamo deciso di rendere disponibile a tutti, in chiaro su TV8, una sfida senza precedenti, in modo che l’intero Paese possa tifare Berrettini e essere tutti insieme  protagonisti di uno straordinario evento sportivo.” LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: La finale tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic sarà anche in charo su TV8

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    La finale del torneo di Wimbledon tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic sarà anche in charo su TV8.
    “Sarà una domenica storica per lo sport italiano e siamo orgogliosi di poterla vivere e raccontare su Sky. Siamo da sempre accanto allo sport italiano, su cui abbiamo investito tanto e continuiamo a investire perché crediamo e condividiamo la passione di milioni di tifosi – ha detto Stephen van Rooyen, CEO Sky Europe – Per questo abbiamo deciso di rendere disponibile a tutti, in chiaro su TV8, una sfida senza precedenti, in modo che l’intero Paese possa tifare Berrettini e essere tutti insieme protagonisti di uno straordinario evento sportivo”. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Berrettini in finale contro Djokovic sogna il titolo a Wimbledon, ma per i bookie serve l’impresa

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini conquista la prima finale della storia del tennis azzurro a Wimbledon, ma non vuole fermarsi. L’ostacolo è di quelli quasi impossibili domenica pomeriggio, come testimoniano gli esperti di Planetwin365 che offrono il primo Slam del romano a quota 4,77 – contro l’1,19 riservato al successo di Novak Djokovic – ben 45 anni dopo il successo di Adriano Panatta al Roland Garros.
    Sono d’accordo anche i betting analyst di Snai per i quali, riferisce Agipronews, la vittoria di Berrettini vale 4,25 volte la posta con il serbo favorito a 1,23. Djokovic va invece alla caccia dello Slam che gli permetterebbe di agganciare Federer e Nadal a quota 20 major in carriera: un obiettivo che si raggiunge a 1,21 per i betting analyst di 888sport.it che vedono Berrettini vincente in quota a 4,70, mentre Stanleybet.it dà ancora più fiducia al numero uno al mondo serbo a 1,19 contro il 4,30 riservato all’italiano. Il risultato più probabile è il 3-0 a favore di ’Nole’, offerto a 2,55 su Sisal Matchpoint, mentre i 3 set a 1 che hanno portato Berrettini a superare Auger-Aliassime e Hurkacz si ripetono a 9,50 in favore dell’azzurro.
    L’Italia sogna con Berrettini: vittoria improbabile contro Djokovic, per i bookmaker, ma la fiducia degli scommettitori cresce
    La vittoria contro Hubert Hurkacz ha permesso a Berrettini di raggiungere la finale dei Championship e di riportare l’Italia in finale in uno slam 45 anni dopo l’ultima volta. Il player romano sta disputando la sua miglior stagione tra i professionisti, in cui ha ottenuto due titoli, al Queen’s e a Belgrado, e una finale al Master 1000 di Madrid, persa contro Zverev. Dopo una striscia di 11 vittorie consecutive, Berrettini si è guadagnato l’accesso alla partita più importante della sua carriera: la finale di Wimbledon.Secondo i bookmaker, le possibilità di battere Novak Djokovic sono molto basse: circa il 17% contro l’83% in favore del serbo. Le quote della vittoria di Berrettini variano da 4.20 ai 5 di William Hill, contro una quota di circa 1.25 per il successo di Nole.C’è molta fiducia in Djokovic da parte dei bookmaker, come si evince anche relativamente al numero dei set: match in tre set vale circa 2.20, contro i 2,90 di un match in quattro set e 4.60 in un incontro in cinque set. Un 3-2 o 2-3 ha circa il 21% di manifestarsi secondo gli scommettitori.
    IL FLUSSO DI SCOMMESSEStando alle rilevazioni di Oddschecker, gli scommettitori sono riusciti a indovinare l’accoppiata della finale. Nell’ultima settimana circa il 42% di scommesse si sono registrate sull’eventuale scontro finale del torneo tra Berrettini e Djokovic.Salgono anche le puntate sulla vittoria di Berrettini, giocata da circa il 27% delle scommesse. Cresce la fiducia attorno al player romano, la cui quota, molto invitante, spinge gli scommettitori a giocare sul suo successo.Il risultato esatto più giocato è invece il 3-1 in favore di Djokovic, quotato da Snai 3.35 volte la posta.
    Wimbledon – Finale – Quote MedieDomani, 15:00 F Djokovic (1) – Berrettini (7) 2-0 1.21 4.67 LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Berrettini-Djokovic: streaming e diretta tv TV in chiaro? Finale Wimbledon

    Domenica 11 luglio alle ore 15 al Centre Court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, si disputerà il match Berrettini-Djokovic, valevole per la finale maschile del torneo di Wimbledon.
    Per il tennista romano (numero sette del seeding) sono state due settimane fantastiche coronate con la prima finale della carriera di uno Slam, senza dimenticare che è il primo italiano a conquistare l’ultimo atto del più famoso torneo del mondo; l’unico ad arrivarci vicino fu Nicola Pietrangeli, che nel 1960 arrivò in semifinale, persa al quinto set contro l’australiano Rod Lever.
    Nei primi due turni ha sconfitto l’argentino Pella e l’olandese van de Zandschulp, per poi nei sedicesimi superare lo sloveno Bedene e vincere così il suo centesimo incontro in carriera. Grazie poi al successo sul bielorusso Ivaška approda per la prima volta ai quarti di finale, unico tennista italiano della storia a essersi spinto così avanti nelle prove del Grande Slam su tre superfici diverse; nei quarti vittoria sul canadese Auger-Aliassime (undicesimo incontro consecutivo vinto su erba, record per il tennis italiano), per poi battere in semifinale il polacco Hurkacz che nel turno precedente aveva fatto fuori Federer in tre set.
    Il serbo Djokovic numero uno del mondo e prima testa di serie del tabellone, ha vinto per cinque volte Wimbledon (2011-14-15-18-19) e dove vanta una striscia di venti vittorie consecutive sull’erba londinese. Anche in questa edizione è stato quasi perfetto perdendo solamente un set che poi è stato quello dell’esordio contro il britannico Draper, poi ha fatto percorso netto vincendo in serie e sempre in tre set contro il sudafricano Anderson, lo statunitense Kudla, il cileno Garin, l’ungherese Fucsovics e il canadese Shapovalov in semifinale, con quest’ultimo che è stato l’avversario che l’ha messo più in difficoltà.
    Tra i due tennisti ci sono due precedenti vinti entrambi dal serbo: il primo risalente alle Atp Finals 2019 (6-2, 6-1 al Round Robin) e il secondo ai quarti di finale del Roland Garros 2020 (6-3, 6-2, 6-7, 7-5).
    Dove vedere Berrettini-Djokovic in tv e streaming
    La finale maschile di Wimbledon tra Berrettini-Djokovic, sarà visibile sul canale satellitare Sky e più precisamente su Sky Sport Uno (canale 201 del decoder, 472 e 482 del digitale terrestre), Sky Sport Tennis (ch.205) e Sky Sport Wimbledon 1 (ch.252), con telecronaca a cura della giornalista Elena Pero e il commento tecnico dell’ex tennista Paolo Bertolucci.L’incontro sarà introdotto da un approfondimento di trenta minuti (dalle ore 14.30) e poi seguito dalle immagini della premiazione finale con Eleonora Cottarelli e Filippo Volandri in studio, Stefano Meloccaro e Paolo Lorenzi in collegamento da Londra, che commenteranno l’esito della sfida tra l’azzurro e il serbo.
    Un’alta modalità per seguire il match del Centre Court, sarà quella tramite Sky Go sui dispositivi mobili come smartphone e tablet, scaricabile sui principali market store e riservata ai titolari dell’abbonamento, senza dimenticare l’opzione su NOW TV. Purtroppo non sarà disponibile né lo streaming gratis, né la diretta tv in chiaro sul canale Supertennis, che trasmetterà però il match in differita, a partire dalle ore 21.
    Quarti di finale Roland Garros 2020, Berrettini-Djokovic: gli highlights
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    Race ATP Finals LIVE: La situazione aggiornata. Matteo Berrettini al n.3. Novak Djokovic già qualificato

    Race ATP Finals 2021 – Torino 1 Novak Djoković 6370 (Qualificato alle Finals) Qualificazione sicura Finals – 6185 ———————————————————————————- 2 Stefanos Tsitsipas GRE 4570 3 Matteo Berrettini 3505 4 Andrey Rublev RU2 3250 5 Alexander Zverev GER 3195 6 Daniil Medvedev RUS 3020 7 Rafael Nadal ESP 2940 8 Hubert Hurkacz POL 2190 9 Aslan […] LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Berrettini in finale a Wimbledon. Non è “solo” un sogno, è il risultato di percorso vincente (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini nella storia dello sport italiano

    Grazie Matteo Berrettini. Ti sei regalato un sogno, la finale del torneo più importante al mondo, dove il tennis è nato ed ogni anno celebra la sua bellezza e diversità.
    Grazie perché ci hai regalato un sogno, qualcosa di talmente grande che per anni ed anni era peccato anche il solo pensarlo.
    Talvolta, per fortuna, i sogni diventano realtà. Accade quando riesci ad incastrare in modo perfetto talento, visione, lavoro, qualità, doti morali, fisiche, tecniche. Quando hai la forza mentale ed il cuore per perseguire con tutto te stesso quel sogno. Quando ci credi, giorno dopo giorno, ti circondi delle persone giuste ed hai la pazienza di perseguire nel lungo periodo un progetto, tenendo duro nei momenti difficili, tenendo i piedi per terra in quelli belli, continuando a lavorare rigando dritto per arrivare al traguardo prefissato. Questo, e molto di più, è Mr. “Hammer” Matteo Berrettini. Primo finalista italiano a Wimbledon nella storia.
    Oggi Matteo ha giocato sul Centre Court l’ennesima grandissima partita su erba di questo 2021, dove è ancora imbattuto dopo il successo al Queen’s. E dove domenica si giocherà la coppa, probabilmente vs. Novak Djokovic (Shapo permettendo). Ha vinto 6-3 6-0 6-7 6-4, superando Hubert Hurkacz nettamente, in ogni settore del gioco. Un’altra prestazione splendida, impressionante. Il tabellino dice che ha chiuso la partita con 22 Ace, 60 vincenti e solo 18 errori; 86% di punti vinti con la prima e due su tre con la seconda. Con questi numeri al servizio Berrettini è un vero “Martello”, a tratti ingiocabile. Per tutti.
    Ma la prestazione odierna di Berrettini va oltre ai numeri. Quel che mi ha stupefatto ed esaltato è stata la sua presenza in campo. Fin dal primissimo 15. Il suo sguardo era fiero, quello di chi ha dentro di sé una consapevolezza assoluta di trovarsi dove merita. Matteo è stato per tutto il match sicuro, spavaldo, lucido, intenso, attento. Ha perso il terzo set per colpa di un singolo maledetto punto al tiebreak girato male, quella volée toccata con troppa sicurezza a campo aperto. Un attimo che ha pagato caro. La forza del campione è far restare quell’errore (grave) solo un attimo, aver la forza mentale di premere un clic in testa e cancellarlo. Ha ricominciato nel quarto set ancor più forte, “cattivo” concentrato. Con una spettacolare reazione ha subito strappato il game di servizio al polacco ed è volato via. Granitico per tutto il match, non una pausa, non un momento di paura o titubanza. Al momento di servire per il match, è arrivato il doppio fallo sul primo punto. Anche lì: clic. Si cancella e si riparte, quattro mazzate e via. Racchetta che vola per terra, mani sulla testa, e quel sorriso che ha fatto innamorare tutto il Regno Unito (e non solo) di questo bellissimo ragazzo italiano, una splendida persona oltre che un eccezionale campione in campo.
    Dove ha vinto la partita Berrettini? Fin dall’avvio, con quella forza e presenza. Hubert ha sentito quella intensità, ha visto davanti un muro, un rivale fortissimo e convinto come non mai. Potente, inscalfibile. Matteo ha vinto servendo come un treno e mettendo grandi dubbi e tensione sul rivale. Il match è partito con equilibrio, ma appena Hurkacz non ha trasformato le chance per l’allungo, tutto nel suo gioco si è inceppato. Colpa sua, ma anche grande merito dell’azzurro, che ha servito alla grande ed ha iniziato a rispondere con qualità. Risposta bloccata sulla prima palla, risposta lunga sulle seconde. Qua Hubert si è “incartato”: persa la prima di servizio, è andato in crisi, divorato dalla tensione. Le sue gambe erano lente ad arrivare sulla palla, il suo braccio trattenuto. Ha iniziato a buttarsi avanti, come per “scappare” dallo scambio, dove Matteo comandava con la botta di diritto e col back di rovescio. Berrettini è stato lucido, ha fatto scorrere il suo tennis senza regalare nulla, senza un calo di tensione.
    Berrettini ha fatto un capolavoro perché ha fatto sentire la propria sicurezza all’avversario, dicendogli “il servizio non me lo togli” e quindi cambiando continuamente ritmo negli scambi. Mai due palle uguali, botta col diritto e poi diritto toppato, magari stretto; rovescio slice basso e palla senza peso sul diritto di Hubert (situazione tecnica che soffre moltissimo) e poi via avanti a sfidarne il passante. Matteo tatticamente è stato magistrale. Insieme alla sua presenza ed al suo ritmo infernale al servizio ha dominato totalmente i primi due set. Il parziale clamoroso di 11 games di fila è la foto esatta di quella fase del match.
    Nel terzo Hubert, perso per perso, si è buttato avanti con coraggio, e finalmente ha ritrovato il servizio. Ha retto bene nel set, l’ha pure vinto, confermando le qualità che l’avevano portato a giocarsi il match più importante in carriera. Ma nel quarto, all’avvio, Matteo è di nuovo salito in cattedra, un break immediato e via, verso il successo.
    Ci sarebbero mille altri aspetti tecnici e tattici da sottolineare in questa bellissima e storica vittoria di Berrettini. Come ha gestito bene le palle basse giocate dal rivale; come ha gestito la spinta col diritto, non solo di potenza ma chiudendo benissimo l’angolo col polso e trovando moltissimi cross stretti che hanno mandato in crisi Hurkacz. Tanto altro ancora. Ma meglio oggi chiuderla qua. Rivedremo questa partita mille volte, con il sorriso di aver vissuto emozioni purissime.
    “Domenica devo Crederci” le ultime parole pronunciate da Matteo a caldo in campo, subito dopo la vittoria. Noi saremo in trincea con te. Grazie Matteo.
    Marco Mazzoni

    M. Berrettini vs H. Hurkacz Slam Wimbledon M. Berrettini [7]6666 H. Hurkacz [14]3074 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace4-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 30-154-2 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 3-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3TiebreakNone*-None 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* ace 1-5* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-3 → 4-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 30-30 30-40 df5-0 → 6-0M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-404-0 → 5-0H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0H. Hurkacz 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2H. Hurkacz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO