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    ATP 250 Firenze: Berrettini lotta, arriva vicino al successo ma è rimontato e sconfitto da Carballes Baena

    Matteo Berrettini

    Inattesa, amarissima sconfitta per Matteo Berrettini all’ATP 250 di Firenze. Il romano, all’esordio nel torneo toscano, è stato rimontato da Roberto Carballes Baena per 5-7 7-6(5) 7-5 dopo oltre tre ore di gioco, al termine di una prestazione deludente. Matteo ha sprecato molto, sia in campo con i propri colpi, che soprattutto in situazioni di punteggio favorevoli: dopo aver vinto il primo set, è stato un break avanti nel secondo e soprattutto 4 punti a 2 nel tiebreak. Perso il secondo parziale, ancor più duro il boccone da mandar giù nel terzo set: avanti 4-2 con un break, sembrava in totale controllo dell’incontro, tornato finalmente efficace con il servizio e con il diritto. Ha servito per il match sul 5-3 portandosi 30-0. Lì si è letteralmente spenta la luce, ha incassato un parziale di 16 punti a 3 (e due break!), finendo sconfitto. Un’eccellente prestazione da parte dello spagnolo, è corretto sottolinearlo: indomito, assai efficace in risposta, è stato prontissimo nel rimettere tutto con dinamismo e precisione, appoggiandosi molto bene sui colpi veloci ma non sempre precisi e profondi dell’azzurro. Ma è altrettanto corretto affermare che purtroppo Berrettini l’ha un po’ “buttata via”.
    Tante, troppe le chance sprecate, e non solo per il vantaggio conquistato sia nel secondo che nel terzo set, ma anche in varie fasi di gioco nelle quali ha preso possesso dello scambio ma non è riuscito a vincerlo per errori in spinta o tattici. Carballes Baena ha giocato un match ordinato, semplice, tatticamente ineccepibile. Ha cercato il più possibile il rovescio dell’azzurro, e sul diritto l’ha preso in contro piede in modo sistematico, mettendo a nudo una lentezza eccessiva di Matteo nello spostarsi a destra. Inoltre i tanti tentativi di lavorare lo scambio col back di Berrettini sono andati persi perché i suoi colpi erano quasi sempre centrali, o sul diritto, ma non così profondi, quindi Roberto ha sempre avuto il tempo di arrivare bene sulla palla e rigiocare un colpo profondo, che non consentiva all’azzurro di mantenere una posizione di vantaggio.
    In questo match tatticamente giocato così così, nemmeno col servizio è riuscito ad ottenere punti pesanti nei momenti importanti, è questa è purtroppo una novità negativa, visto che Matteo – quello in buona condizione – quasi sempre o molto spesso si cava dal buco con prime pesanti e precise. Inoltre in risposta è stato altalenante: alcune ottime tirate a tutta, ma quelle di contenimento sono state facili preda degli attacchi del rivale.
    Carballes Baena è riuscito ad appoggiarsi fin troppo bene alle palle di Berrettini, che non ha trovato una contromossa efficace. Forse serviva tirare meno forte con palle di diritto più cariche, per allontanare l’avversario dalla riga di fondo e non dargli modo di entrare. Per farlo serviva un Matteo più lucido di quello di stasera, ma soprattutto meno lento, indeciso e frettoloso in troppe occasioni.
    Berrettini non giocava un match ufficiale dalla Davis dello scorso settembre, praticamente un mese fa, quindi era prevedibile che l’ingresso nel torneo potesse essere non così liscio, con qualche ruggine da limare. Nessuno si aspettava tuttavia una partita così lunga e sofferta, e soprattutto una sconfitta così bruciante. Troppi gli errori soprattutto col rovescio, insieme a tanti diritti affrettati in rete, altri sparati larghi, con decine di occasioni sprecate in costruzione. Lo spagnolo ha avuto il merito di giocare ogni scambio in modo tatticamente ineccepibile, ha fatto giocare tante palle all’azzurro e l’ha costretto spesso nell’angolo sinistro. Oggi le lacune di rovescio di Berrettini sono state decisive, come la scarsa velocità in campo nei recuperi e negli scambi. Un brutta sconfitta e scadente prestazione. Un vero peccato, a Firenze c’era grande attesa per lui, il pubblico locale (anche ieri prima dell’incontro della Fiorentina) l’aveva accolto con grande calore. Purtroppo hanno ammirato un Berrettini davvero lontano dalla sua miglior condizione.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Il match scatta con Carballes Baena alla battuta. Spinge e conduce lo scambio lo spagnolo, ma Matteo regge in difesa e provoca gli errori del rivale, per l’immediato 15-40. Le annulla Roberto, ma niente può sulle bordate di diritto e via palla corta sulla parità, per la terza PB a favore dell’azzurro. Come nelle due chance precedenti, RCB spinge sul rovescio di Berrettini, che finisce per sbagliare. Altro attacco con la smorzata, perfetto, di Matteo e le palle break diventano quattro. Con un tocco di volo troppo bello per non essere anche fortunato, si salva ancora. Con una bella palla corta, Carballes Baena chiude un primo, sofferto, game. Difficile il primo game di battuta anche per Matteo. Un errore, l’iberico è molto aggressivo, è 0-30. Arriva il primo Ace del match, e altre buone prime, per l’1-1. Dopo due game “complicati”, il set scorre sui turni di servizio. Berrettini ci prova in risposta, ma è poco preciso negli affondi. Carballes Baena è monotematico, insiste solo sul rovescio di Matteo, che quindi prova col back a riguadagnare campo o portarsi avanti col taglio. I risultati sono così così, più errori che soluzioni positive. Invece è entrato in ritmo il suo diritto, a tratti totalmente incontenibile soprattutto col lungo linea finora. L’ennesima bordata da destra fissa lo score sul 3 pari. Arriva “fatidico” settimo game, Carballes Baena rischia troppo, doppio fallo e poi errore, crolla 0-30. Con un pessimo diritto di attacco terminato in rete, Roberto concede una palla break sul 30-40. Serve al corpo, la risposta dell’azzurro non è precisa. Rischia ancora un attacco Roberto e viene passato, ecco la 2a PB del game. Stavolta Matteo riesce a girarsi sul diritto, impone la sua potenza e con un tocco preciso sotto rete rimettendo una smorzata di prende – alla sesta chance – il BREAK. Avanti 4-3 e servizio. E che servizio! La direttrice esterna da destra è una sentenza, per il 5-3. Carballes Baena ha accusato il colpo, si prende rischi eccessivi con tempi di gioco minimi, e regala punti pesanti. Sul 30-40 ecco il primo set point per Matteo. Se lo gioca bene Roberto, con uno “strettino” di rovescio lo annulla. Un altro errore marchiano di diritto costa al nativo di Tenerife il secondo set point. Non va il passante di Matteo, di rovescio lungo linea. Funziona eccome il diritto, dall’angolo sinistro una frustata micidiale, che lo porta al terzo set point. Solito schema: Carballes Baena forza sul rovescio, Berrettini cerca di contenere ma sbaglia. Troppi errori da sinistra per l’azzurro. Non riesce a chiuderlo qua il set Matteo, serve 5-4. Con un diritto pesantissimo sul 30 pari, si prende il quarto set point, primo sul proprio servizio. La prima non entra, arriva il “solito” errore di rovescio da fondo del romano. Un errore col diritto, di pochissimo, gli costa una pericolosa palla break. E niente prima palla… Rischia troppo con la seconda, è doppio fallo. Tutto da rifare, dopo 4 set point. Siamo 5 pari. Momento non positivo, ma la reazione di Matteo è immediata, lavora bene con la smorzata si prende due punti, per lo 0-30. Un errore banale col diritto costa a Carballes Baena una palla break da difendere. Roberto chiama il falco, ma la risposta di Berrettini tocca un lembo di riga. Altro Break, stavolta prova chiudere sul 6-5 l’azzurro. Stavolta nessun patema: rovescio aggressivo, servizio boom, 40-0 e altri tre set point. Chiude al primo con servizio e diritto. 7-5 Berrettini.
    Secondo set, Carballes Baena inizia al servizio. Come all’avvio del match, c’è subito una palla break per Berrettini. Stavolta Matteo se la prende, con una risposta di diritto a tutta, ingestibile tanto è veloce e profonda. Un break che lo manda al servizio avanti 1-0. Ace al primo punto, poi alterna grandi esecuzioni a qualche incertezza. 2-0 Berrettini. Nel quarto game l’azzurro non trova punti diretti col servizio, e sbaglia un paio di colpi (un diritto pessimo ad inizio game) che gli costano il 30-40, una palla del contro break da difendere. Se la gioca benissimo Carballes Baena: risposta sulla riga e Matteo niente può. 2 pari e quindi 3-2 avanti l’iberico. Brutto momento per l’azzurro: errore col diritto, attacco fuori misura e quindi diritto in rete. 0-40 (e parziale di 9 punti a 2 per Roberto). Un altro diritto, il quarto del game, e Berrettini concede il secondo break di fila. 4-2 e servizio Carballes Baena. Black Out per Matteo. Rabbiosa reazione del romano, il suo diritto torna in campo, potente e aggressivo, e lo porta 15-40. Una bella risposta frutta all’azzurro il break che lo riporta in vita nel set. La scossa gli è servita, ora la prima palla è devastante, come la bordata di diritto. Un game a zero, finalmente, e 4 pari. Con un altro turno di battuta a zero, lo score è sul 5 pari, si entra nella stretta finale del secondo set. Carballes Baena contesta duramente un over rule del giudice di sedia (che fa ripetere il punto e non lo assegna all’iberico). Matteo non si distrae, il set approda al tiebreak. Solo errori nei primi punti, con un rovescio passante (non impossibile) ma ben giocato, Berrettini si porta avanti 3-1. Roberto risponde, anche alle prime “non imprendibili” di Matteo, ma è bravo l’azzurro a buttarsi a rete e chiudere la porta di volo, con sicurezza. Si gira 4 punti a 2. Sciupa tutto di nuovo con un diritto affrettato in rete. 4-3, serve Roberto. Spreca una bella chance Matteo con un tocco errato, e lo score è il 5 pari. Esce in corridoio il back di rovescio di Matteo, che senza prima palla in campo soffre. C’è un set point per Carballes Baena, al servizio. Tocca la riga l’attacco alla rete, Berrettini è sorpreso. 7-6 per lo spagnolo, si va al terzo set. Avanti 2-0 e poi 4-2 nel tiebreal, Matteo ha sprecato tanto.
    Terzo set, Berrettini inizia al servizio. Tanta rabbia sulle palle, quasi non si gioca, 1-0 avanti l’azzurro. Spreca però in risposta, si apre il campo e quindi spara con troppa veemenza. Roberto ringrazia e si porta 1-1. Il set avanza sui turni di servizio fino al sesto game, sul 3-2 Berrettini, solido l’azzurro nei propri game. In risposta Matteo trova una bordata pazzesca da sinistra, per lo 0-15 e con una difesa apprezzabile sale 15-30. Chiude sotto rete Roberto per il 30 pari, ma sbaglia di poco l’attacco su di una palla corta dell’azzurro. Concede la prima palla break del set sul 30-40. Il break arriva al termine di un lunghissimo scambio, con un altro tocco lungo sotto rete dello spagnolo. BREAK e 4-2 Berrettini. La tensione resta massima: crolla 0-30, un Ace fondamentale lo tiene a galla, segue una splendida rincorsa verso la rete e chiusura di volo. Con una botta a tutta, chiude un game che lo porta avanti 5-2. Carballes Baena tiene, resta in scia 5-3, ora Matteo serve per il match. Parte bene, il servizio lo assiste, e anche il back di rovescio d’attacco è preciso. 30-0. Con due errori (uno grave di tocco), siamo 30 pari. Carballes Baena trova una bella risposta e un ancor più notevole rovescio lungo linea. 30-40, è palla break! Se la gioca da campione Roberto: grande risposta, via avanti col rovescio lungo linea e punto di volo. Contro Break, 5-4 e quindi 5 pari. Arriva un game cruciale, e Berrettini è in difficoltà. Sul 30 pari Roberto trova una risposta spettacolare, si butta avanti si procura una palla break che definire delicata è poco. Spara un Ace Matteo, ma la palla sfiora il nastro, è let, per la disperazione del romano. Lungo scambio… sbaglia col rovescio Matteo. BREAK Carballes Baena, va a servire per il match sul 6-5. Con le spalle al muro cerca di tirare a tutta Matteo, ma sbaglia la smorzata dopo aver condotto lo scambio. 15-0. Poi trova un passante imprendibile col diritto. Esplode il palazzetto di Firenze, non ci sta a veder perdere il suo campione. Un applauso infinito lo sostiene, ma la risposta al punto seguente è out. 30-15. Regge dalla riga di fondo e sposta a destra Matteo l’iberico, e provoca l’errore che lo Port a due match point sul 40-15. Basta il primo. Rimonta clamorosa, 3 ore e 18 minuti, vince Carballes Baena. Esce sconfitto malamente Berrettini, una sconfitta bruciante, a due punti dal match servendo sul 5-3.

    ATP Florence Roberto Carballes Baena577 Matteo Berrettini [2]765 Vincitore: Carballes Baena ServizioSvolgimentoSet 3R. Carballes Baena 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5R. Carballes Baena 15-0 ace 30-0 40-04-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-5 → 4-5R. Carballes Baena 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-5 → 3-5M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-4 → 2-5R. Carballes Baena 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-3 → 2-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace2-2 → 2-3R. Carballes Baena 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 1-2R. Carballes Baena 15-0 15-15 df 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 4*-4 5-4* 5-5* 6*-56-6 → 7-6M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6R. Carballes Baena 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5R. Carballes Baena 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4R. Carballes Baena 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-2 → 4-3M. Berrettini 0-15 0-30 0-403-2 → 4-2R. Carballes Baena 15-0 30-0 40-0 40-15 df2-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-2 → 2-2R. Carballes Baena 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-300-2 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2R. Carballes Baena 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7R. Carballes Baena 0-15 0-30 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df4-5 → 5-5R. Carballes Baena 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 ace3-4 → 3-5R. Carballes Baena 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3R. Carballes Baena 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2R. Carballes Baena 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1R. Carballes Baena 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0
    4 ACES 135 DOUBLE FAULTS 190/125 (72%) FIRST SERVE 65/102 (64%)55/90 (61%) 1ST SERVE POINTS WON 50/65 (77%)20/35 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 14/37 (38%)9/14 (64%) BREAK POINTS SAVED 0/5 (0%)18 SERVICE GAMES PLAYED 1815/65 (23%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 35/90 (39%)23/37 (62%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 15/35 (43%)5/5 (100%) BREAK POINTS CONVERTED 5/14 (36%)18 RETURN GAMES PLAYED 1825/44 (57%) NET POINTS WON 30/50 (60%)28 WINNERS 5230 UNFORCED ERRORS 2975/125 (60%) SERVICE POINTS WON 64/102 (63%)38/102 (37%) RETURN POINTS WON 50/125 (40%)113/227 (50%) TOTAL POINTS WON 114/227 (50%)207 km/h MAX SPEED 228 km/h186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 206 km/h153 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 165 km/h LEGGI TUTTO

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    Berrettini terzo tennista con miglior tasso di interesse e interazione su Instagram

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    IG Rate, o meglio “Instagram engagement rate”. Definizione astrusa a chi non bazzica i social, ma invece estremamente interessante e importante ai nostri giorni, visto che la maggior parte della visibilità e contatto con le persone (e fan) dei principali personaggi pubblici avviene proprio attraverso i social network, in particolare su Instagram, quello attualmente più usato e interessante – anche dal punto di vista commerciale. Infatti questo dato può essere definito come “un indice che rivela quante persone si connettono con i contenuti e vi interagiscono direttamente, mostrando così se ciò che è stato pubblicato è interessante e crea valore per l’utente”.
    È curioso pertanto riportare la classifica dei tennisti (con almeno 1 milione di follower) con il miglior “IG engagement rate” in questo momento secondo l’affidabile “Relevant Tennis Stats”. Scontato che al primo posto ci sia Roger Federer, il tennista più amato dal pubblico globale, come dimostrano i ben 19 premi ATP per il giocatore più sostenuto al mondo. Inoltre l’ondata di affetto per il recentissimo ritiro ha certamente fatto schizzare ancor più in alto l’interesse nei suoi confronti. Meno scontato trovare subito dietro Carlos Alcaraz, che sicuramente attrae molto il pubblico più giovane e quindi quello che maggiormente utilizza i social. Fa piacere trovare al terzo posto Matteo Berrettini, sopra a campioni come Nadal e Djokovic.
    Ecco la top10:
    1. Federer 11.8%2. Alcaraz 9.1%3. Berrettini 9%4. Medvedev 5.9%5. Zverev 5.5%6. Murray 5%7. Kyrgios 4.9%8. Nadal 4%9. Tsitsipas 3.4%10. Thiem 3.3%
    Curioso rilevare che Novak Djokovic, con un 3.2%, sia “solo” all’undicesima posizione. Per gli specialisti di questi dati, una celebrità ha un tasso basso quando è sotto l’1,5%; medio quando è sotto al 3,5%, alto sopra al 5% ed eccellente sopra al 7,5%. Il nostro Matteo quindi, su Instagram, ha un risultato straordinario, segnale che il pubblico globale apprezza molto i suoi contenuti e ama interagire con le sue foto e pensieri. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Berrettini e Paul presenti come alternate

    Berrettini e Paul

    La Laver Cup 2022 si arricchisce di altri due giocatori: Matteo Berrettini e Tommy Paul. L’italiano e lo statunitense sono stati inseriti nella ricca e molto attesa esibizione (Londra, 23-25 settembre prossimi alla O2 Arena) come “alternate”, saranno parte del team Europe e World, pronti a scendere in campo in singolare o doppio se chiamati dai rispettivi capitani Bjorn Borg e John McEnroe.
    Matteo rappresentato per la prima volta il Team Europe a Boston, superando Felix Auger-Aliassime nel match più lungo mai registrato nella storia della Laver Cup, della durata di due ore e 52 minuti. Per Paul è l’esordio nella competizione.
    Ovviamente il mondo del tennis attende soprattutto Roger Federer, all’ultima apparizione in campo prima del ritiro. Ancora non è chiaro se Roger potrà giocare in singolare o in doppio. Potrebbe essere un doppio insieme a Rafa Nadal a chiudere la straordinaria carriera dell’iconico tennista svizzero, impegno meno gravoso per il suo ginocchio malandato rispetto ad un match di singolare. LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: Berrettini domina Baez, Italia sull’1-0 contro l’Argentina

    Matteo Berrettini in Davis a Bologna (foto Sposito)

    Matteo Berrettini porta il primo punto all’Italia nella sfida contro l’Argentina in Davis a Bologna battendo nettamente Sebastian Baez. Il 62 63 conclusivo è specchio piuttosto fedele di una prestazione ottima dell’azzurro contro l’albiceleste, nella quale ha comandato il gioco con potenza e precisione, servendo molto bene (quasi il 70% di prime in campo ricavando 3 punti su 4), tanto da non concedere nessuna palla break. Berrettini pareva tornato in campo “direttamente” dall’eccellente finale di partita contro Coric, molto reattivo e lucido nel capire il momento per rischiare l’affondo, chiudendo l’incontro con un bilancio molto positivo nei propri attacchi.
    La differenza di potenza tra i due è stata nettissima negli scambi, ma quel che ha davvero inciso sull’esito finale è stata l’incapacità di Baez di essere incisivo in risposta. Matteo è stato pronto ad alternare prime potenti ad altre molto lavorate (anche ottime seconde palle), con un rimbalzo così alto che hanno del tutto annullato la qualità in risposta del rivale. Inoltre Matteo è stato pronto ad arrivare bene sulla palla sul lato sinistro e lavorare con efficacia col back. Una soluzione tattica importante, che gli ha permesso di riguadagnare campo e farsi trovare nella miglior posizione per il colpo seguente nello scambio. Una prestazione ottima, positiva in ogni settore di gioco, anche col diritto da sinistra, spesso imprendibile. Matteo ha dominato, ha preso ritmo al servizio e non l’ha mai perso.
    Berrettini era nettamente favorito, ma riuscire a portare a casa l’incontro in modo così rapido, senza mai una pausa o momento di incertezza, è un segnale evidente di come sia sceso bene in campo e abbia imposto la sua qualità. A seguire tocca a Jannik Sinner contro Francisco Cerundolo. L’altoatesino è discretamente favorito, ma è all’esordio a Bologna, con condizioni assai diverse da quelle di New York, suo ultimo torneo disputato.

    All’avvio del match Berrettini mette pressione in risposta a Baez, incluso un attacco con lo slice che sorprende l’argentino. Ci sono tre palle break per l’azzurro sullo 0-40: Sebastian cancella le prime due, ma niente può sulla bordata col diritto cross di Matteo, imprendibile. Break e 2-0 avanti l’italiano. Berrettini ha una velocità di palla troppo superiore, Baez non riesce a contenere da fondo campo nello scambio e nemmeno incidere in risposta. 3-0 Berrettini in 12 minuti. Quando prima di servizio e diritto funzionano così, Baez sembra disarmato. L’albiceleste muove lo score nel set, si porta 15-30 in risposta approfittando dei primi errori di Matteo, ma l’azzurro respinge con fermezza il tentativo di rimonta con due servizi precisi, carichi di spin, che disarmano la ribattuta di Baez, in grave difficoltà nell’arrampicarsi sulle palle alte e veloci di Matteo. 4-1. Con un Ace al centro il romano vola 5-2, pochi scambi e tanti diritti “pesanti” dell’azzurro, in controllo del match, solido, reattivo. Sebastian subisce un altro break, cedendo con un doppio fallo sul set point, per il 6-2 Berrettini. Un set dominato dall’azzurro, netta la differenza tra i due.
    Il secondo set scorre sui turni di servizio. Sul 3-2 Berrettini, serve Baez e va in difficoltà. Un errore, quindi si butta avanti ma il passante di rovescio di Matteo è basso, complicato da toccare di volo. 0-30. È la prima chance per l’azzurro. Con pazienza regge da dietro sul 15-30, quindi al primo spiraglio attacca forte col diritto, avanza e chiude con un volee perfetta appena al di là della rete. 15-40, prime palle break del set. Come alla fine del primo set, con un doppio fallo malamente in rete, Sebastian concede il break, per il 4-2 Berrettini. Baez si ritrova ancora 15-30 in risposta, ma l’azzurro alza l’attenzione al massimo, è rapido nella ricerca della palla e corre a rete, dove con un tocco stretto si prende il punto del 40-30; quindi con un contropiede potente e preciso vince il punto del 5-2. Chiude in sicurezza 6-3 l’azzurro, è 1-0 Italia sull’Argentina. Il sogno Davis, continua e si fa sempre più intrigante.

    ITF Finals M. Berrettini66 S. Baez23 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini30-0 30-15 40-155-3 → 6-3S. Baez5-2 → 5-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-40 df3-2 → 4-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace2-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 df 40-151-1 → 2-1S. Baez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 0-15 15-15 15-30 15-405-2 → 6-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-2 → 5-2S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 3-0S. Baez 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Le reazioni della squadra italiana di Davis all’annuncio del ritiro di Roger Federer

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Ecco le reazioni della squadra italiana di Coppa Davis impegnata a Bologna all’annuncio del ritiro di Roger Federer.
    Filippo Volandri (capitano)“Era la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire, ma era nell’aria. Stava passando troppo tempo dalla sua ultima vera partita. Stiamo parlando forse di uno degli sportivi più importanti di sempre ma per il tennis c’è una generazione nuova che ci fa già appassionare. Io e Roger abbiamo la stessa età. Aver condiviso la mia carriera con lui, Rafa, Nole, Murray è stato un privilegio. Sicuramente se ne va un pezzo del tennis mondiale. Al tennis lascia il modo di amare questo sport, di soffrire, di emozionare e di emozionarsi. Federer è un uomo intelligente, che sa trasmettere emozioni, sarebbe un privilegio e una fortuna averlo ancora nel mondo del tennis”.
    Jannik Sinner“Sappiamo tutti quello che ha fatto Roger per la storia del tennis. Da piccolo, quando ho deciso di giocare a tennis era il mio idolo. È il mio idolo. Da due, tre anni non si sapeva quando ritornava. Quando oggi ha annunciato il ritiro ero in stanza, ho sentito il suo messaggio su Instagram. È una persona molto importante che ha deciso di lasciare il tennis, mi dispiace. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di giocare contro in un torneo”.
    Matteo Berrettini“È un momento triste per gli appassionati di tennis, me stesso in primis, e per lo sport in generale. È una delle figure più grandi dello sport globale, ci ha regalato e ha portato il tennis a un livello differente. Non ho mai nascosto che Roger rappresenta uno dei motivi per cui ho sognato di provare a fare il tennista professionista. Ho sempre tifato per lui, ho sempre cercato di prendere spunto da lui, è stato un esempio dentro e fuori dal campo per il suo comportamento e carisma. Purtroppo, era nell’aria, ma nessuno avrebbe voluto sentire questa notizia. Ci mancherà averlo nei tornei, ci mancherà la sua classe e tutto quello che ha regalato al tennis. Ma rimarrà nella storia del tennis e dello sport per sempre. Grazie Roger”.
    Lorenzo Musetti“La notizia di Roger fa un po’ male, anche se tanti se l’aspettavano che si ritirasse a Basilea o alla Laver Cup. È una notizia triste, tanti come me, che hanno sognato di diventare come lui, perdono un mito. Ma non lo perderemo mai come punto di riferimento anche fuori dal campo, e ovviamente come grandissimo giocatore. Spero di rivederlo e un giorno di poterci scambiare qualche palla”.
    Fabio Fognini“Tutti si ricordano di lui non solo per quello che ha fatto, ma per la sua eleganza e per quello che è. Per lo sport in generale, per noi, per me, è una bella botta: è un’icona di questo sport. Mi mancherà vederlo giocare. Sono contento di aver vissuto quest’epoca di 15 anni dove ho incrociato quattro fenomeni. Ricordo ancora i consigli che mi diedero lui e Rafa alla Laver Cup nel 2019. Un altro aneddoto: quando giocai sul Centrale di Wimbledon contro di lui, mi avvisarono che quel giorno c’era la Regina. Gli dissi di andare avanti, dimmi cosa devo fare che non so come comportarmi. Quando lo sentirò gli farò un grosso in bocca al lupo per la sua nuova avventura, sicuramente la famiglia sarà la sua priorità. Spero da appassionato e da collega che rimanga nel nostro sport”.
    Simone Bolelli“Roger è stato un grande, ha segnato questa era del tennis in maniera fantastica. Con Rafa e Nole penso che siano i più forti della storia. Sono contento di aver giocato in questa era, con loro tre, con Federer forse qualche volta di più anche in allenamento. Era sempre bello vederlo. Vedendolo giocare, sembrava che il tennis fosse proprio facile. Era nell’aria, non giocava da tanto, non riusciva a recuperare. Peccato. Ha insegnato tanto, ha spinto a giocare moltissimi ragazzini, ha mosso un movimento tennistico mondiale incredibile e lo farà ancora. È un campione che continuerà ad esserci, rimarrà nella storia per sempre”. LEGGI TUTTO

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    Il ritiro di Roger Federer: Parla il suo ormai ex coach Ivan Ljubicic “Federer ha cambiato il tennis per sempre”. Parlano Rafael Nadal, Jannik Sinner e Matteo Berrettini

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Ivan Ljubicic passerà alla storia del tennis come l’ultimo allenatore di Roger Federer. Il croato ha visto da vicino che fenomeno fosse lo svizzero e non ha dubbi sul fatto che i risultati di Federer abbiano avuto un impatto ineguagliabile sul corso della storia del tennis.
    UN’EREDITÀ IRRIPETIBILEEro a conoscenza di questa decisione da tempo. Non gioca da un anno e ha fatto di tutto per tornare competitivo, ma la sua carriera è al di sopra di tutto. Desiderava giocare la Laver Cup e ci saluterà lì, ma dobbiamo pensare all’eredità che lascia. È stato votato dai tifosi per 19 anni di fila e ha portato il tennis a un altro livello. Federer ha cambiato il tennis per sempre. Tutti i suoi rivali hanno dovuto migliorare per stare al suo passo, lui ha rotto il ghiaccio e quelli che sono venuti dopo hanno dovuto adattarsi. E alcuni sono riusciti a superarlo.
    NUMERI IMPRESSIONANTIÈ stato il primo a dominare il circuito per 52 settimane, ha fatto 17 finali in 18 Grand Slam consecutive, ha avuto una continuità impressionante nel circuto. Un numero uno del mondo che giocava un tennis prezioso e spettacolare. Sarà sempre legato a questo sport perché sente di dover molto al tennis.
    COSA GLI È COSTATO DI PIÙNon ha mai cercato un motivo per ritirarsi. Ama giocare e anche oggi ha voluto continuare. La sua vita consiste nel competere per grandi cose su un campo da tennis. La finale di Wimbledon del 2019 ci ha fatto soffrire moltissimo, ma è stata anche molto dura mentalmente perdere contro Del Potro agli US Open del 2009. Lì avrebbe potuto cambiare la storia del tennis. Ma è inutile pensarci. Ci sono stati anche incontri che non doveva vincere e che ha finito per vincere, come contro Haas al Roland Garros del 2009.
    Rafael Nadal : “Caro Roger, mio amico e rivale. È un giorno triste per me personalmente e per lo sport di tutto il mondo. È stato un piacere ma anche un onore e un privilegio condividere tutti questi anni con te, vivendo così tanti momenti incredibili dentro e fuori dal campo”.
    Jannik Sinner : “Quando oggi ha annunciato il ritiro ero in stanza, ho sentito il suo messaggio su Instagram. È una persona molto importante che ha deciso di lasciare il tennis, mi dispiace. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di giocare contro in un torneo”.
    Matteo Berrettini : Roger è una delle figure più grandi dello sport globale, ci ha regalato e ha portato il tennis a un livello differente. Non ho mai nascosto che Roger rappresenta uno dei motivi per cui ho sognato di provare a fare il tennista professionista. Ho sempre tifato per lui, ho sempre cercato di prendere spunto da lui, è stato un esempio dentro e fuori dal campo per il suo comportamento e carisma. Ci mancherà averlo nei tornei, ci mancherà la sua classe e tutto quello che ha regalato al tennis. Ma rimarrà nella storia del tennis e dello sport per sempre. Grazie Roger” LEGGI TUTTO