consigliato per te

  • in

    Il ritorno del Memorial Carlo Agazzi è subito uno show: al Palaiseo arrivano Sonego e Arnaldi

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Sposito

    Agli organizzatori del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst piace tenere i piedi per terra, ma anche per la tredicesima edizione (al Palaiseo fra sabato 17 e domenica 18 dicembre) sono riusciti a sorprendere tutti, garantendosi la partecipazione di due giocatori di altissimo livello come Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi.
    Il primo, che di recente è stato il grande protagonista della cavalcata dell’Italia nelle Davis Cup Finals di Malaga, è addirittura nei primi 50 giocatori del mondo e tornerà a Iseo da campione in carica, visto che l’ultima edizione del rodeo Open la vinse lui nel 2019, in finale su Andrea Arnaboldi. Da allora, il 27enne torinese si è migliorato sino a portare a tre la conta dei titoli vinti nel circuito Atp, è arrivato alla posizione numero 21 della classifica mondiale e in semifinale agli Internazionali d’Italia nel 2021, oltre ad aver battuto niente meno che Novak Djokovic nel 2020 a Vienna, quando il serbo era numero 1 del mondo. L’altra stella attesa in provincia di Brescia è invece in costruzione, perché Matteo Arnaldi, classe 2001 da Sanremo e numero 135 Atp, è esploso proprio quest’anno scalando oltre 200 posizioni in dodici mesi, e diventando uno dei giovani di punta della Next Gen italiana. Tanto che, nel Master dei migliori otto under 21 al mondo giocato a novembre a Milano, c’era anche lui. Doveva rimanere l’ultimo impegno della sua stagione, invece ha accettato volentieri la chiamata del Memorial Carlo Agazzi e presto sarà in riva al Lago d’Iseo.
    Sonego e Arnaldi scenderanno in campo domenica, ma l’evento – presentato mercoledì con la conferenza stampa tenuta al Comune di Iseo – scatterà già sabato mattina, con i primi incontri del tabellone di qualificazione. Fra gli altri iscritti spicca il nome di Omar Giacalone, 2.1 siciliano che la scorsa domenica ha sfiorato il titolo della Serie A1 col Ct Palermo, ma sono presenti anche i 2.2 Gabriele Bosio, Riccardo Mascarini, Ottaviano Martini, Gianluca Cadenasso e Nicolò Pozzani, più tanti altri seconda categoria che puntano a trovare un posto fra i 14 in gara (giovedì alle 12 il termine delle iscrizioni). “Riproporre un torneo di ottimo livello e con due nomi di spessore – ha detto Andrea Agazzi, direttore dell’evento in ricordo del padre Carlo – ci riempie di soddisfazione. Non ci aspettavamo la presenza di Sonego, che invece ha dimostrato attaccamento al torneo, del quale porta con sé un buon ricordo. Siamo molto contenti anche di accogliere per la prima volta Arnaldi, uno dei giovani italiani pronti al grande salto. Per i ragazzi della nostra scuola tennis vedere due atleti così sui campi dove giocano ogni giorno rappresenta un’opportunità incredibile e un’esperienza che si porteranno dentro. Il nostro obiettivo è di farli interagire il più possibile con i protagonisti”. La dimostrazione è anche nel ritorno dell’evento “Prova a giocare con i campioni”, che domenica permetterà di nuovo ai giovani di scambiare qualche palla con i tennisti. LEGGI TUTTO

  • in

    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022 – fascia 100-200 ATP

    Francesco Maestrelli, per lui +568 posizioni in classifica

    Con la stagione ATP in archivio, e già la prime entry list per i tornei 2023, è interessante continuare ad analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Dopo l’analisi della prima fascia, ossia la top 100 ATP, andiamo ad esaminare la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione nella fascia di ranking 100-200, con la differenza in classifica rispetto al 6 dicembre 2021.
    Hugo Gaston – 22 anni – n.111 (-44 posizioni)
    Dominik Stricker – 20 anni – n.118 (+124)
    Francesco Passaro – 21 anni – n.120 (+477)
    Luca Nardi – 19 anni – n.129 (+289)
    Matteo Arnaldi – 21 anni – n.135 (+223)
    Luca Van Assche – 18 anni – n.138 (+379)
    Timofey Skatov – 21 anni – n.143 (+109)
    Filip Misolic – 21 anni – n.150 (+198)
    Juan Manuel Cerundolo – 21 anni – n.152 (-62)
    Mattia Bellucci – 21 anni – n.154 (+487)
    Alexander Shevchenko – 22 anni – n.155 (+168)
    Leandro Riedi – 20 anni – n.159 (+532)
    Giulio Zeppieri – 20 anni – n.163 (+84)
    Rnky Hijikata – 21 anni – n.167 (+205)
    Flavio Cobolli – 20 anni – n.173 (+30)
    Otto Virtanen – 21 anni – n.176 (+214)
    Emilio Nava – 21 anni – n.179 (+140)
    Oleksii Krutykh – 22 anni – n.188 (+194)
    Facundo Diaz Acosta – 21 anni – n.192 (+144)
    Adrian Andreev – 21 anni – n.193 (+162)
    Juncheng Shang – 17 anni – n.194 (+470)
    Francesco Maestrelli – 19 anni – n.199 (+568)

    Intanto c’è grande soddisfazione nel sottolineare che sono ben 7 gli italiani nati nel nuovo millennio in questa fascia, tutti cresciti notevolmente, alcuni letteralmente decollati. Clamorose le scalate di Francesco Passaro, Mattia Bellucci e Francesco Maestrelli. In tre hanno scalato 1532 posizioni. Il 19enne pisano è il “Pantani” dell’anno, lo scalatore massimo, con le sue 568 posizioni guadagnate. Ma oltre al puro – importantissimo – fatto numerico, quel che più conta è lo scatto di gioco compiuto da Maestrelli, capace di vincere il primo Challenger in carriera con un tennis molto interessante ed estremamente moderno. Micidiale la sua prima di servizio, importante la pressione da fondo campo, interessante la propensione offensiva, il tutto sostenuto da una base atletica straordinaria e una tenuta mentale notevole per la sua età e poca esperienza. Qualità che l’hanno sostenuto in momenti complicati e che l’hanno portato a vincere in rimonta molti match nei Challenger disputati.
    Clamorosa l’annata di Francesco Passaro: scattato dalle retrovie, ha fatto un balzo incredibile giocando sul rosso in Italia con una consistenza e qualità sorprendenti. Il difficile viene adesso: ha una classifica già piuttosto buona, nel 2023 dovrà confermarla giocando le quali degli ATP e ben figurando nei Challenger, dove sarà tra i favoriti. Serve un miglioramento della posizione in campo e soprattutto della seconda di servizio.
    Altrettanto sorprendente la stagione di Mattia Bellucci. Forse nemmeno lui si immaginava di salire così tanto, vincere due Challenger e diventare una sorta di “incubo” per gli avversari, con quel tennis unico, offensivo, ricco di variazioni che non danno mai ritmo agli avversari. Nel 2023 dovrà dare struttura al suo tennis funambolico, non sempre potrà vincere di fioretto e fantasia contro rivali molto consistenti che incontrerà da qua in avanti.
    Molto positivo il 2022 di Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Il secondo è uno dei talenti più attesi e seguiti dagli appassionati, ha chiuso il 2022 con 3 Challenger vinti e uno scatto importante nell’intensità del suo tennis. Pulito negli impatti, fluido, ha finalmente inserito quella intensità e vigore che a volte smarriva per strada. Quando Luca gioca al meglio, è uno spettacolo puro e una gioia per gli occhi. Il ligure ha scalato oltre 200 posizioni, ha vinto il suo primo Challenger costruendo passo dopo passo un tennis davvero interessante, bravo a passare dalla difesa alla pressione. Spesso trova delle giocate che sorprendono gli avversari, vincenti e spettacolari. Matteo ha ancora ampi margini di miglioramento e un potenziale inesplorato, su cui dovrà continuare a lavorare nel 2023.
    Da sottolineare lo sbarco tra i top 200 del giovanissimo cinese Juncheng Shang, ragazzo che promette molto bene, come il francese Van Assche, che a soli 18 anni ha scalato 378 posti vincendo l’ultimo Challenger del 2022. Sono due nomi assolutamente da seguire la prossima stagione.
    Gaston e Cerundolo restano le vere delusioni tra i giovani: da top 100 sono scivolati all’indietro, testimoniando che dopo un anno di grande crescita, confermarsi giocando i tornei del “piano di sopra” non è sempre facile, soprattutto se una crescita repentina ottenuta nei Challenger non è sostenuta da uno sviluppo di gioco, qualità fisiche e personalità. Questa sarà la chiave per i nostri giovani tennisti per il 2023. 
    Marco Mazzoni

    Riportiamo la situazione dei top 100, analizzata nell’articolo precedente pubblicato qualche settimana fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476) LEGGI TUTTO

  • in

    NextGen ATP Finals: Passaro batte Arnaldi al tiebreak decisivo, che lotta a Milano

    Francesco Passaro

    Grande spettacolo nel primo match di giornata alle NextGen ATP Finals. Francesco Passaro e Matteo Arnaldi hanno dato vita ad una partita incredibile dal punto di vista dell’intensità, della lotta e delle emozioni. L’ha spuntata Francesco al tiebreak decisivo del quinto set, 4-3 2-4 3-4 4-3 4-3 il punteggio conclusivo dopo oltre due ore e mezza di partita. Ben 4 dei 5 set sono finiti al tiebreak. L’incontro è stato un continuo susseguirsi di scatti e riprese, con nessuno dei due capace di scappare via verso il successo. Arnaldi ha sprecato una grande chance nel quarto set, quando è stato avanti 3-1 e servizio, con Passaro in evidente difficoltà per un crampo alla gamba. Qua il ligure si è come bloccato, mentre il perugino ha lasciato correre a tutta il braccio, trovando una serie (e striscia) di punti che l’ha clamorosamente riportato in partita. Il quinto set è stato un alternanza continua di emozioni, sfociato in un tiebreak lottatissimo e ricco di punti spettacolari. Passaro ha vinto con merito, più “tosto” e determinato di Arnaldi nel grave momento di difficoltà, dal quale si è clamorosamente salvato. Ha vinto grazie alla potenza del suo diritto, con il quale si è preso punti importanti e ha sbaragliato le ottime difese di Matteo. Arnaldi ha messo in mostra il suo tennis più tattico, i colpi lavorati e tatticamente complessi, ma è mancato nel dare il colpo di grazia quando nel quarto e quinto set è stato in situazioni molto favorevoli. Un match che si conclude 10-8 al tiebreak decisivo potevano vincerlo entrambi i giovani. È stato un bello spettacolo, elettrizzante e ricco di emozioni, che conferma come questo formato – molto discusso – sia in grado di assicurare un buono spettacolo, quando i due giocatori esprimono un tennis di qualità lottando sino alla fine. Passaro e Arnaldi sono due ottimi giocatori, con prospettiva di grande crescita nel 2023.

    La cronaca
    Arnaldi inizia il match alla battuta. Passaro trova in primo gran punto del match, un passante splendido. Risponde Matteo con un’ottima smorzata. 1-0 Arnaldi, che in risposta cerca immediatamente il rovescio di Francesco, colpo meno sicuro. Anche Passaro commette un doppio fallo, con le regole NG il 30 pari è già una situazione di pericolo. Arriva lo scambio più lungo del match, un’accelerazione di diritto lungo linea di Arnaldi manda fuori giri il rovescio del perugino. 30-40, chance di break in risposta (doppia chance). Ottimo il diritto dal centro di Passaro, il suo controllo anche su palla senza peso è eccellente. Killer-point, serve da destra Passaro. In rete Matteo, 1 pari. Con un lob eccellente Arnaldi si porta 2-1, risponde con un game a zero Passaro, entrambi sono entrati in ritmo nei propri game di servizio. L’equilibrio regge, un Ace di Passaro porta lo score sul 3 pari, ecco il primo tiebreak dopo 20 minuti. Nei primi punti non si scambia, domina il servizio. Si gira 3 pari, entrambi inviolabili alla battuta (e la superficie a Milano è piuttosto rapida). Passaro veleggia oltre 210 km/h con la prima, molto sicuro, per il 4-3. Matteo vince il primo scambio, con un bel diritto lungo linea di diritto. 4 pari. Il primo errore del tiebreak è un diritto in rete di Matteo, che manda Francesco a servire sul 5-4. Ace al centro, 217 km/h! 6-4 e due set point. Cerca una smorzata improvvisa Passaro, ma Arnaldi arriva come un gatto e tocca benissimo stretto. 6-5, ma ora serve Arnaldi. Un errore col rovescio cross costa a Francesco il punto del 6 pari. Sul 7-6 Arnaldi, c’è primo set point per il ligure. Tenta un pallonetto Matteo, gli esce di un niente. 7 pari. Sull’8-7 c’è uno scambio di grande intensità, si butta avanti Arnaldi ma spedisce in rete un volée di opposizione. 4-3 Passaro il primo set, giocato ad alto livello, soprattutto al servizio, da parte di entrambi.
    Più continuo e preciso nella spinta Passaro nel secondo set. Vince facilmente il primo game e risponde profondo, portandosi 0-30. Recupera Arnaldi ritrovando la prima di servizio e precisione col diritto. 1 pari. Un improvviso doppio fallo sul 30 pari, costa a Passaro una palla break. Spinge a tutta il perugino, ma che difesa Arnaldi… l’ennesima mazzata col diritto di Francesco è out. Break Arnaldi, il primo del match, avanti 2-1. Ottimo momento del ligure, gioca profondo e sicuro, senza prendersi grandi rischi. 3-1 Arnaldi. Qualche errore di troppo per il tennista umbro in questa fase, anche al servizio nel quinto game. Si aggrappa al suo colpo più sicuro, il diritto “pesante” dal centro. 3-2. Chiude al secondo set point, comandando lo scambio col diritto. 4-2.
    Terzo set, Passaro inizia alla battuta. Nel terzo game Francesco commette due errori e affronta una palla break sul 30-40, se la gioca con coraggio tirando a tutta il suo diritto cross. Molto bene anche sulla parità, il “killer point”, diritto nell’angolo e via avanti a chiudere con lo smash. 2-1 Passaro. Gli scambi sono verticali, pochi colpi e uno dei due cerca l’affondo per chiudere. Molto solido Arnaldi in questa fase, 2 pari. Anche il terzo set si decide al tiebreak. Matteo sbaglia col diritto nel secondo punto, errore banale in costruzione dello scambio. Si butta avanti per rifarsi, che rischio tirando lo smash sulla riga. 2-1 Passaro e servizio. Si riprende il mini-break con un gran diritto lungo linea il ligure, 2 pari, quindi è rapidissimo a buttarsi avanti, rimettendo alla perfezione una smorzata di Passaro. 3 punti di fila per Arnaldi, serve sul 3-2. Si gira sul 3 pari, ottimo Francesco nello spingere con vigore e chiudere a rete. Passaro commette un grave doppio fallo sul 4 pari, Arnaldi la sfrutta prendendosi al servizio due set point sul 6-4. Rischia Francesco col diritto, ma fuori equilibrio sbaglia. 7-4 Arnaldi, il ligure è 2 set a 1.
    Quarto set, Arnaldi serve. È Passaro a prendersi rischi (e sbagliare uno smash non impossibile), ma il game lo vince Matteo. Sull’1-1 il ligure commette un doppio e si ritrova 30 pari, situazione già pericolosa alle NGF. Si tira fuori dal momento delicato con un gran servizio e poi un diritto lungo linea da destra perfetto. 2-1 Arnaldi. Di nuovo falloso Francesco nel quarto game (al servizio), forse anche un filo calato nell’energia dei suoi colpi, tanto che Matteo “gli monta sopra”. 15-30. Rischia la risposta a tutta sulla seconda palla, ma termina di poco lungo. 30 pari. La prima palla non va per l’umbro, e sbaglia anche malamente un rovescio banale. 15-40, due palle break delicatissime da difendere. Molto lucido Matteo, regge nello scambio e alza la parabola sul rovescio di Passaro, che sbaglia. Break Arnaldi, serve sul 3-1 per chiudere il match. Passaro zoppica dopo il punto, ha dei crampi. Non riesce letteralmente a correre, la sua gamba sinistra sembra bloccata. Matteo si distrae e sbaglia, dal 30-0, a due punti dalla vittoria. Sul 3o pari, praticamente da fermo, col rovescio Passaro trova una pallata lungo linea che gli vale la prima palla break di tutto il match, su 30-40. Male Arnaldi, stecca col diritto e regala il contro break all’amico rivale, per il 3-2. Ore serve Francesco, nonostante stia zoppicando vistosamente. Con coraggio regge, spinge col diritto, si butta avanti Passaro, in qualche modo conquista il tiebreak. Arnaldi ha perso intensità, dal problema fisico del rivale si è irrigidito, gioca corto, è in balia dell’aggressività di Francesco. 3-0 Passaro, che cerca di sciogliere il muscolo a scambio fermo. Ancora un errore per Arnaldi, quasi scomparso dal campo in questa fase. Trova finalmente una risposta profonda Matteo, si gira 4-2. Stavolta l’appoggio con le gambe non c’è, spara largo col diritto Passaro, 4-3 e serve Arnaldi. Con una botta di diritto delle sue, lo score è 5-3 Passaro. Con una prima a tutta, Passaro si porta 6-4, due set point. Incredibilmente, con un altro affondo col diritto, Passaro vince il tiebreak del quarto set, rimontando da 1-3 e con evidenti problemi a una gamba. Il match va al quinto set.
    Passaro inizia il quinto set vincendo il proprio game. Anche Arnaldi torna a vincere un game, dopo il suo pessimo finale di quarto set. Spinge tanto Francesco, è costretto a sparare a tutta e i rischi lo portano a sbagliare. Arnaldi gioca semplice, verticale, attento a trovare profondità. Sul 30 pari un errore di rovescio costa a Passaro la palla break. Arriva un lungo scambio, Matteo non arretra, Francesco spedisce in rete. Break Arnaldi, serve avanti 2-1. Non molla il perugino, lascia correre il braccio e vola 0-30, quindi con un rovescio lungo linea splendido si porta 15-40. Quando il match sembrava nei binari di Arnaldi, l’incontro torna in equilibrio, con l’errore di volo di Matteo. 2 pari. Con un game di servizio top, e l’ottavo Ace, Passaro si porta 3-2. Arnaldi ha le spalle al muro. Male Arnaldi, sul 15 pari gioca con il braccio bloccato un diritto incerto, lento e soprattutto largo. 15-30, a due punti dal match Passaro. Si aggrappa al servizio Matteo, 30 pari. Con una gran risposta di diritto, Passaro si porta 40 pari, quindi a match point! Matteo non trema, prima sicura e via avanti. Il match, dopo 2 ore e 20 minuti di lotta, si decide al tiebreak. Il primo punto è per Arnaldi, vince un duro scambio di ritmo al centro. Lavora bene col diritto cross Matteo, palla arrotata e di grande controllo. 2-0 Arnaldi. Ancora con la smorzata Passaro, sempre perdente (non ne ha azzeccata una nel match). 3-0 Arnaldi. Ottimo invece l’attacco col rovescio con ottimo tocco di volo di Francesco, 3-1, segue un’altra accelerazione di rovescio profonda. 3-2. Questo match non finisce mai: ora è Francesco a comandare, sfonda col diritto, 3 pari. Che intensità in campo. Con una prima di servizio esterna perfetta, Arnaldi sale 4-3. Con un grave errore non forzato di rovescio (scarico con le gambe), Passaro concede il punto del 5-3. Bene Arnaldi, servizio e diritto lungo lunga. 6-4, due Match Point, il primo al servizio. Francesco non molla, forza l’errore di rovescio del rivale. 6-5, secondo Match Point, ma ora serve Passaro. 2 ore e 30 minuti. Francesco sposta Matteo, si prende il punto del 6 pari. Durissimo scambio, Arnaldi si sposta da difesa ad attacco con un diritto carico a destra provoca l’errore di Francesco. 7-6 Arnaldi, terzo match point, stavolta al servizio. Passaro non molla, trova una botta lungo linea di diritto vincente. 7 pari! Un altro diritto pesantissimo in risposta e poi in avanzamento porta il perugino a Match Point sull’8-7. Che Punto!!! Arnaldi trova un passante di diritto in corsa, giocato da metri fuori dal campo, incredibile! Annulla il secondo match point a Passaro, per l’8 pari. Servizio e diritto, 9-8 e terzo MP per Passaro. Chiude Passaro con lo smash, dopo un grande forcing. 10 punti a 8. Bellissimo l’abbraccio tra i due rivali ma amici. Bravi entrambi, hanno dato tutto in campo, per una lotta incredibile. Applausi.

    ATP Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals Matteo Arnaldi [9]• 34433 Francesco Passaro [8]42344 Vincitore: Passaro ServizioSvolgimentoSet 5M. ArnaldiM. Arnaldi 1-0 2-0 3-0 3-1 3-2 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 8-8 8-93-3 → 3-4M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-402-3 → 3-3F. Passaro 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 2-2F. Passaro 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1F. Passaro 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 df ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 4M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 15-0 30-0 40-0 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 0-15 0-30 0-40 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 1-0 2-0 3-0 3-1 3-2 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 8-8 8-9F. Passaro 1-0 2-0 3-0 3-1 4-1 4-2 4-3 5-3 5-4 6-43-3 → 3-4F. Passaro 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-1 → 3-2F. Passaro 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1F. Passaro 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 0-1 0-2 0-3 1-3 1-4 2-4 3-4 3-5 4-5 4-6 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 15-0 30-0 40-0 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 0-15 0-30 0-40 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 1-0 2-0 3-0 3-1 3-2 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 8-8 8-9M. Arnaldi 0-1 ace 0-2 1-2 2-2 3-2 3-3 4-3 4-4 5-4 df 6-43-3 → 4-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3F. Passaro 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2F. Passaro 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-401-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Passaro 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 15-0 30-0 30-15 40-15 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 0-15 15-15 30-15 40-15 0-15 15-15 15-30 15-40 0-15 15-15 30-15 40-15 0-1 0-2 1-2 2-2 3-2 3-3 4-3 4-4 5-4 6-4 15-0 15-15 30-15 40-15 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 0-1 0-2 0-3 1-3 1-4 2-4 3-4 3-5 4-5 4-6 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 15-0 30-0 40-0 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 0-15 0-30 0-40 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 1-0 2-0 3-0 3-1 3-2 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 8-8 8-9M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2F. Passaro 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 3-1F. Passaro 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df1-1 → 2-1M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-300-1 → 1-1F. Passaro 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 15-40 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 15-0 30-0 30-15 40-15 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 15-0 30-0 30-15 40-15 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 0-15 15-15 30-15 40-15 0-15 15-15 15-30 15-40 0-15 15-15 30-15 40-15 0-1 0-2 1-2 2-2 3-2 3-3 4-3 4-4 5-4 6-4 15-0 15-15 30-15 40-15 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 0-1 0-2 0-3 1-3 1-4 2-4 3-4 3-5 4-5 4-6 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 15-0 30-0 40-0 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 0-15 0-30 0-40 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 1-0 2-0 3-0 3-1 3-2 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 8-8 8-9M. Arnaldi 1-0 1-1 1-2 2-2 3-2 3-3 3-4 4-4 4-5 4-6 ace 5-6 6-6 7-6 7-7 7-83-3 → 3-4F. Passaro 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df ace3-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 40-0 40-152-2 → 3-2F. Passaro 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-1 → 2-1F. Passaro 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-401-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Next Gen Finals: Lorenzo Musetti favorito per la vittoria finale

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Il 2022 del tennis va verso la conclusione, ma prima di archiviare la stagione è tempo delle finali di categoria, tra cui figurano anche le Next Gen ATP Finals in programma a Milano. Tanta Italia nel torneo in programma all’Allianz Cloud, dove Lorenzo Musetti debutta contro Tseng Chun-hsin con i favori del pronostico; la vittoria dell’italiano, riporta Agipronews, vale 1,14 , contro il 5,50 riservato al tennista di Taiwan con il 3-0 per il carrarese a quota 1,80.
    In campo anche Francesco Passaro, che vede il successo contro Jiri Lehecka a quota 2,90, sfavorito di fronte all’1,40 riservato al tennista ceco, e Matteo Arnaldi, anche lui sfavorito contro Brandon Nakashima con il successo dell’azzurro a 4 e quello dello statunitense a quota 1,25.Tra i candidati alla vittoria finale c’è proprio Lorenzo Musetti. Il titolo al classe 2002 è infatti a 2,50, davanti a Jack Draper a 3,50 e Brandon Nakashima a 4, mentre a distanza c’è Jiri Lehecka a 9, con Dominic Stricker a 12. Poche chance per gli altri due italiani in campo: Francesco Passaro è offerto a 33, mentre Matteo Arnaldi è proposto vincitore a 50. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Bergamo: Il ragazzo che corre sotto la pioggia (con il programma di domani)

    Matteo Arnaldi (foto Antonio Milesi)

    Un aneddoto raccontato da coach Alessandro Petrone ben descrive lo spirito di Matteo Arnaldi, protagonista al Trofeo Perrel-Faip. Il ligure domina Barrere e sogna un piazzamento importante: “Quello che faccio non mi pesa, anche perché non vedo il tennis come un lavoro” dice il sanremese, che sarà prima riserva alle Next Gen Finals. Avanza anche Andrea Vavassori.
    Risultati a parte, uno degli obiettivi di Matteo Arnaldi era la competitività sul cemento indoor. Ha trovato questa condizione a Bergamo per il Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca (45.730€, Slam Court). “L’idea era sfidare e battere giocatori della mia classifica, possibilmente anche superiori”. Lo ha fatto alla perfezione nel pomeriggio del PalaIntred, in cui ha lasciato quattro giochi a Gregoire Barrere, numero 93 ATP e reduce dal successo al Challenger di Brest, ma già sconfitto da Arnaldi a Saint Tropez: “Il mio gioco gli dà molto fastidio, anche nella precedente partita veniva da un buon momento – racconta Arnaldi – poi oggi ho giocato particolarmente bene e sono contento di come sono stato in campo. Speriamo di mantenere questo livello anche nei prossimi match”. L’avversario si chiama Liam Broady, giocatore forte ed esperto. E mancino. “Ma per me non cambia niente. Non l’ho mai affrontato, sarà una partita da preparare bene. Per fortuna il campo è piuttosto lento e riesco a esprimermi al meglio”. Arnaldi fa parte della Next Gen italiana, un gruppo di ragazzi che quest’anno ha fatto un importante salto di qualità. A inizio anno era numero 364 ATP, oggi “vede” i top-100. Vien da domandarsi se si aspettasse una crescita così repentina, peraltro condita da una vittoria Challenger (Francavilla al Mare) e altre due finali. “Sono contento della mia stagione soprattutto pensando a come era iniziata – riflette il sanremese – tutti abbiamo aspettative, ma nei primi due mesi dell’anno ho giocato male, quindi non mi aspettavo di salire così tanto. Sono arrivato a un passo dalle Next Gen Finals, infatti la prossima settimana sarò a Milano come alternate nella speranza che qualcuno non giochi… Scherzi a parte, non era un obiettivo. Quest’anno abbiamo puntato soprattutto sul lavoro e sul miglioramento su questa superficie. E oggi è arrivata la prima vittoria indoor con un top-100”.
    L’ARIA DI CASAÈ piacevole parlare con Arnaldi, forse perché non vive la sua professione – e tutto quello che gli ruota intorno, compresi gli impegni con la stampa – come un lavoro. Ama davvero il tennis e la vita nel circuito, anche se qualche anno fa ha lasciato il Centro FIT di Tirrenia per tornare a San Remo. “Che però è un posto in cui ci si allena molto bene – precisa – ma io ho l’esigenza di staccare un po’ quando termina l’allenamento. A Tirrenia, invece, trascorri tutto il tempo dentro il centro, perché è un po’ isolato. Per uscire ero in balia degli altri, non avendo ancora la macchina. Inoltre, stando lontano da casa, faticavo a fare altro e prendere la patente. Ma se devi fare un periodo di allenamento intensivo di 1-2 settimane rimane un buon posto, in cui hai tutto a disposizione. Io avevo piacere a tornare a casa e stare con la mia famiglia. Per fortuna ho trovato una buona struttura, non ancora sviluppata come oggi, con Matteo Civarolo, il mio coach Alessandro Petrone (che aveva appena smesso di giocare) e il preparatore Diego Silva. Lo scorso anno ho avuto una crescita impressionante in classifica (da 900 a 350 circa, ndr), ma non perchè fossi migliorato troppo tennisticamente: semplicemente ero più libero mentalmente”. Classe 2001, Arnaldi è uno dei pochi giocatori che non risponde “Federer” quando gli si chiede dell’idolo d’infanzia. Il suo preferito è sempre stato Novak Djokovic (“Che emozione quando l’ho visto giocare per la prima volta a Monte Carlo”), anche se si sente più simile a Nadal come atteggiamento. “Ma prendi con le pinze questo paragone!” afferma, come a sincerarsi di non sembrare troppo presuntuoso. La sua spiegazione convince. “Mi capita di incitarmi quando la partita è particolarmente combattuta, un po’ come Nadal – dice – difficilmente mi arrabbio come Djokovic, a cui ogni tanto parte l’embolo. Sul campo riesco a essere abbastanza tranquillo, anche se non è sempre stato così”.
    DIVENTARE UN “GIOCATORE”Già, perché fino a qualche anno fa Arnaldi si arrabbiava parecchio sul campo da tennis. “Ho cercato di eliminare questi momenti, quest’anno sono migliorato molto. Mi sento più tranquillo: in precedenza dovevo gestire la mia mente, perché magari avrei voluto esprimere il mio nervosismo ma cercavo di contenermi. Adesso, invece, la rabbia non emerge più. La verità è che sono maturato un po’ tardi, anche sul piano fisico. Questo passaggio poteva arrivare prima, ma sto facendo un percorso in cui sono un po’ indietro, ma mi sento più piccolo rispetto alla mia età. Potrei avere 18-19 anni”. In altre parole, sta cercando di ripetere quanto fatto da Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, coetanei (o quasi) che hanno effettuato il salto di qualità prima di lui. “Quando li ho affrontati nelle categorie giovanili facevano parte del gruppo, semplicemente sono maturati prima. Intendiamoci, giocano molto bene. Ma in tanti giocano bene: loro sono diventati giocatori prima. Molti hanno effettuato questo passaggio quest’anno. Anche io mi sento più “giocatore”: magari l’anno prossimo scendo al numero 500, ma sento di avere questa consapevolezza”. È il giusto premio per chi ha sempre inseguito il suo obiettivo, senza perdere mai di vista le giuste priorità. Coach Alessandro Petrone ha raccontato di averlo visto correre sotto la pioggia, nel bel mezzo di una pista ciclabile. “Ho una fortuna: non mi pesa fare queste cose – conclude Arnaldi – se mi dedico a qualcosa, perché non devo farla? A maggior ragione se riguarda il mio lavoro, per quanto io non veda il tennis come un lavoro. Anzi, è tutto il contrario. Certamente capitano i giorni in cui non ho troppa voglia, ma spengo la sveglia, mi alzo e vado”.
    PROSEGUE L’ONDA DI “WAVE” VAVASSORIAncora un successo per Andrea Vavassori: nonostante stia giocando da un mese senza pause, spesso in condizioni diverse, continua a sfornare ottime prestazioni. Dopo aver superato le qualificazioni, ha vinto un match di valore contro Nicolas Jarry, ex top-40 ATP. Il doppio 7-6 per il piemontese è stato un match tattico, in cui entrambi hanno tenuto conto delle caratteristiche dell’avversario: l’azzurro sapeva che Jarry risponde molto bene, dunque ha ridotto la percentuale di serve and volley, tratto distintivo del suo tennis, mentre Jarry ha cercato di presentarsi a rete il più possibile. Ne è uscita una partita interessante, con scambi brevi, soluzioni interessanti e decisa dai dettagli. Per la verità, Jarry ha commesso alcuni errori di misura nei momenti cruciali, permettendo a Wave (storico soprannome di Vavassori) di prendere un piccolo vantaggio in entrambi i tie-break. Il pregio di Vavassori è stata la continuità: non ha avuto cali, è rimasto fedele al suo piano tattico e ha chiuso con un bella volèe vincente, dopo che peraltro aveva mostrato buone cose anche con il passante, stimolato dalla condotta tattica di Jarry. Tornerà in campo giovedì in un altro match affascinante: sfiderà Borna Gojo, reduce dal primo titolo Challenger in carriera, a Ortisei. Tra i due c’è un precedente, giocato lo scorso giugno sull’erba britannica di Ilkley: vinse nettamente il croato, dunque per Vavassori è una bella chance di rivincita. Il primo a centrare i quarti di finale è stato il portoghese Nuno Borges, che nel primo match di giornata aveva usufruito del ritiro di Dennis Novak: con le sconfitte di Majchrzak, Barrere e Zhizhen Zhang, è rimasto l’unica testa di serie in gara. Nel rispetto dell’equilibrio regnante dei tornei Challenger.
    PalaIntred – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [Q] Andrea Vavassori vs [SE] Borna Gojo 2. [Q] Altug Celikbilek vs Jurij Rodionov 3. [WC] Andrea Vavassori / Matteo Vavassori vs Fabian Fallert / Hendrik Jebens 4. Jan-Lennard Struff vs [WC] Luca Nardi (non prima ore: 17:00)5. Matteo Arnaldi vs Liam Broady 6. Henri Squire / Jan-Lennard Struff vs Purav Raja / Divij Sharan OR [2] Jonny O’Mara / Philipp Oswald
    Italcementi – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [3] Jonathan Eysseric / Albano Olivetti OR Alibek Kachmazov / Grigoriy Lomakin vs Nicolas Barrientos / Sergio Martos Gornes 2. [1] Denys Molchanov / Aisam-Ul-Haq Qureshi OR Sander Arends / Franko Skugor vs Vit Kopriva / Vitaliy Sachko LEGGI TUTTO

  • in

    Arnaldi si racconta a Behind the Racquet

    Matteo Arnaldi su Behind the Racquet

    Con un bel post sulla nota pagina Instagram “Behind The Racquet”, Matteo Arnaldi si racconta al pubblico internazionale, proprio un momento di grande crescita che lo sta portando molto vicino ai piani alti della classifica.
    “Non mi piace usare la parola ‘spaventato’ perché molte cose possono succedere in una carriera da tennista” scrive Arnaldi. “Cerco solo di migliorare ogni giorno e di dare sempre il mio meglio. Credo che le cose belle arrivino attraverso il duro lavoro e la dedizione. È normale avere i propri obiettivi e non è sempre facile raggiungerli. Alla fine della mia carriera voglio potermi guardare indietro consapevole di aver fatto tutto quello che potevo, senza rimpianti”.
    “Il mio primo torneo internazionale da junior è stato in Georgia e quello è stato anche il mio primo volo verso un torneo da solo. Sono arrivato lì senza sapere l’inglese e cercando di ottenere i miei primi punti ITF. Sono tornato a casa con molti punti e ho iniziato a partecipare ai tornei in Europa. È stato in quel momento che iniziato a credere che il tennis potesse essere il mio “lavoro” per il resto della mia vita”.
    “Ho avuto un momento difficile quando avevo circa 13-14 anni, perché sono sviluppato molto tardi. Gli altri giocatori erano molto più grandi di me, ed era qualcosa contro cui ho lottato. Non essendo sviluppato fisicamente come gli altri, mi sentivo in campo mi sentivo un piccoletto, quello con senza forza”.
    “Sebbene sia stato difficile, ho cercato di spostare la mia attenzione su altre cose, come lavorare più duramente degli altri per poter rimanere in campo più a lungo. Sentivo che concentrare la mia attenzione su ciò che potevo controllare mi avrebbe aiutato a compensare la debolezza del mio fisico minuto e la scarsa potenza. Questo ha finito per aiutarmi anni dopo, quando sono cresciuto fisicamente, infatti ho raggiunto un’altezza di 185 cm. Ora che ho un corpo da atleta, sono in grado di utilizzare ciò su cui mi sono concentrato in passato come vantaggio nelle partite e nelle situazioni difficili”.
    “Ora che sto ottenendo buoni risultati rispetto a due anni fa ho cercato di non cambiare il mio atteggiamento, cerco di rimanere con i piedi per terra su ciò che sto diventando in campo. Per me, quello che succede in campo resta in campo. Se vinco sono super felice e forse più amichevole di quando perdo, ma cerco sempre di essere me stesso e di non lasciare che i risultati influiscano sul mio atteggiamento”.
    Grazie per il racconto e in bocca al lupo, Matteo! LEGGI TUTTO

  • in

    Giochi Del Mediterraneo: Francesco Passaro vince l’oro in singolare e doppio (con Arnaldi). Nuria Brancaccio argento in singolare (e bronzo con la Zantedeschi)

    Matteo Arnaldi e Francesco Passaro nella foto

    Francesco Passaro ha vinto l’edizione 2022 dei Giochi del Mediterraneo. Il 21enne di Perugia ha conquistato la seconda medaglia d’oro consecutiva nella 19esima edizione del torneo per nazionali che si sta disputando ad Orano, in Algeria (terra).Dopo il primo posto nel doppio raggiunto insieme a Matteo Arnaldi, Passaro ha sconfitto in finale lo spagnolo Carlos Lopez Montagud con il punteggio di 67(3) 64 63.
    Ieri Matteo Arnaldi e Francesco Passaro avevano infatti riconsegnato ai colori azzurri la medaglia più preziosa della manifestazione, trionfando in doppio. Il sanremese e il perugino, entrambi classe 2001, hanno battuto nettamente in finale per 62 63 il duo spagnolo formato da Carlos Lopez Montagud e Alvaro Lopez San Martin.
    Sempre ieri Nuria Brancaccio ha conquistato l’argento nel singolare femminile. La 22enne di Torre del Greco puntava alla medaglia più prestigiosa dopo il terzo posto raggiunto in coppia con Aurora Zantedeschi nel doppio, ma la spagnola Guiomar Maristany Zuleta si è imposta per 62 57 62. LEGGI TUTTO

  • in

    Giochi del Mediterraneo: per Arnaldi esordio con Gomes o Moundir, possibile sfida col sammarinese De Rossi per Passaro

    Tutto pronto ad Orano, in Algeria, per l’inizio dei tornei di tennis ai Giochi del Mediterraneo 2022: l’evento maschile, che si disputerà a partire da lunedì 27 giugno sui campi in terra battuta outdoor del Club de Tennis Habib Khelil, vedrà ai nastri di partenza due giocatori italiani, Matteo Arnaldi e Francesco Passaro, rispettivamente prima e seconda testa di serie.
    Arnaldi, attuale n.226 del ranking ATP, farà il suo esordio contro il vincente della sfida tra il portoghese Gomes, senza classifica mondiale, e il marocchino Moundir, n.884 delle classifiche. Passaro, reduce dalla finale persa al Challenger di Milano contro Coria, debutterà invece contro chi la spunterà tra l’egiziano Elsayed, senza ranking, e il sammarinese Marco De Rossi, n.1178 ATP.
    LO SPOT DI MATTEO ARNALDI Matteo ARNALDI – BYE Miguel GOMES –  Adam MOUNDIR Karim-Mohamed MAAMOUN – Toufik SAHTALI Sebastian DOMINKO –  Yanki EREL
    LO SPOT DI FRANCESCO PASSARO Petros CHRYSOCHOS – Fabio COSTA COELHO Koray KIRCI –  Youcef RIHANE Amr ELSAYED –  Marco DE ROSSIBYE –  Francesco PASSARO LEGGI TUTTO