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    Caso Arasomwan, Grottazzolina sanzionata con 500 euro di multa

    500 euro di multa: questa la sanzione decisa dal Giudice Sportivo nei confronti della Yuasa Battery Grottazzolina dopo il brutto episodio degli ululati razzisti rivolti da alcuni suoi sostenitori a Martins Arasomwan nel corso della gara con la Consar Ravenna. Nella motivazione del provvedimento si parla di “deprecabile comportamento discriminatorio nei confronti di un atleta del sodalizio ospitante” da parte di alcuni “isolati sostenitori“.

    Una sanzione giudicata troppo blanda da molti osservatori e anche dal presidente della Porto Robur Costa 2030 Matteo Rossi, che al Resto del Carlino dichiara: “Forse ci si aspettava un segnale più forte, ma va bene così. A nome personale ripeto quello che ho dichiarato il primo giorno: se dovesse ricapitare, Rossi Matteo rimanda a casa i propri giocatori, perché ritengo si debba avere il coraggio di prendere delle decisioni nel momento in cui accadono i fatti e non dover sempre demandare o attendere regolamenti. Noi siamo persone intelligenti e abbiamo la capacità di andare oltre l’ignoranza umana, però ci sono anche persone che non hanno ancora quella maturità, e occorre salvaguardare anche quei ragazzi e quelle ragazze che ogni domenica riempiono il palasport“.

    Martedì scorso la Federazione Italiana Pallavolo si era espressa con un comunicato di sostegno ad Arasomwan, impegnandosi “a mettere in atto nuove misure e azioni affinché eventi del genere non si ripetano in futuro“. Al momento, però, è arrivata soltanto una sanzione di minima entità.

    (fonte: Federvolley.it, Il Resto del Carlino) LEGGI TUTTO

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    Caso Arasomwan, la condanna della Lega: “Spregevoli insulti razzisti”

    A 48 ore di distanza dall’episodio di razzismo di cui è stato vittima Martins Arasomwan durante la gara di Serie A2 tra Consar Ravenna e Yuasa Battery Grottazzolina, interviene anche la Lega Pallavolo Serie A per stigmatizzare l’accaduto. In un comunicato ufficiale il presidente Massimo Righi, “a titolo personale ed a nome di tutte le società di Lega, condanna con fermezza l’episodio di discriminazione (…) ed esprime la propria vicinanza all’atleta Martins Arasomwan, vittima di spregevoli insulti razzisti da parte di soggetti che non meritano di accedere agli impianti sportivi che, com’è noto, sono da sempre luogo di aggregazione e di promozione dei valori più nobili dello sport“.

    “L’orgoglio di appartenere ad un settore sportivo nel quale simili beceri comportamenti non hanno mai trovato spazio – continua Righi – non deve indurre, tuttavia, a minimizzare quanto accaduto ma, al contrario, stimolare a difendere in maniera determinata la specificità del nostro sport, attraverso l’introduzione, d’intesa con la Federazione, di ulteriori disposizioni idonee a prevenire il reiterarsi di tali episodi“.

    In precedenza, oltre alla condanna da parte di Grottazzolina, erano arrivate sull’episodio la ferma presa di posizione della Porto Robur Costa 2030 e il comunicato di scuse degli “Skapigliati“, la tifoseria organizzata della Yuasa Battery. Anche AIP-Associazione Italiana Pallavolisti ha espresso in un comunicato il proprio disappunto per l’accaduto.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli “Skapigliati” di Grottazzolina si scusano con Arasomwan: “Gesto isolato e infelice”

    Anche la tifoseria della Yuasa Battery Grottazzolina prende posizione sul caso degli ululati razzisti contro Martins Arasomwan durante la partita di domenica sul campo della Consar Ravenna. Dopo la ferma condanna dell’episodio da parte di entrambe le società, il gruppo degli “Skapigliati“, la tifoseria organizzata di Grottazzolina, ha espresso in un comunicato le proprie scuse all’atleta, alla squadra ospitante e a tutto il pubblico presente al Pala De Andrè.

    “Siamo molto rammaricati e dispiaciuti – si legge nella nota del gruppo – per le urla a sfondo razzista partite da alcuni sostenitori in maniera autonoma, urla che peraltro gli organizzatori del nostro tifo presenti hanno cercato subito di interrompere. Gli stessi autori si sono subito giustificati dicendo che non era assolutamente loro intenzione offendere in maniera razzista il giocatore, ma si trattava solo di un gesto di esultanza per la battuta sbagliata, e purtroppo le urla stesse sono state invece interpretate erroneamente come razziste, come ribadito dai nostri tifosi presenti nei confronti dei tifosi avversari. A prescindere da questo, comunque, ce ne scusiamo nuovamente con tutti“.

    “A Grottazzolina, nelle diciassette stagioni di Serie A sin qui disputate – rivendicano i tifosi – hanno vissuto tantissimi atleti di colore, cubani e di altre nazionalità, e la nostra comunità si è sempre distinta per la calorosa accoglienza rivolta a tutti, indistintamente dal colore della pelle o dalle culture di appartenenza. In tutta la storia del nostro gruppo, fondato nel lontano 1990, sia nelle partite casalinghe che in trasferta non siamo mai stati protagonisti di episodi di razzismo o discriminazione nei confronti di atleti di colore di squadre avversarie“.

    “Ribadendo la condanna per quanto accaduto – si conclude il comunicato – vogliamo difendere il nostro gruppo del tifo ‘Skapigliati’ affinché un gesto isolato e infelice non infanghi il nostro nome. Non siamo e non saremo mai una tifoseria razzista, perché odiamo il razzismo in ogni sua manifestazione“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Arasomwan, Ravenna fa muro: “Se succederà di nuovo usciremo dal campo”

    Non si placano le polemiche sul brutto episodio di razzismo di cui è stato vittima Martins Arasomwan, centrale della Consar Ravenna, nel corso della partita di Serie A2 contro la Yuasa Battery Grottazzolina. Dopo che la stessa società ospite aveva stigmatizzato l’accaduto, arriva la ferma presa di posizione della Porto Robur Costa 2030, che con le parole del presidente Matteo Rossi “esprime grande disappunto“. Il club romagnolo ricostruisce così i fatti del Pala De Andrè: “Dopo una battuta sbagliata, Arasomwan è stato bersagliato, da una parte della tifoseria avversaria, di ululati, chiaramente riferiti al verso della scimmia, che si sono sentiti in tutto il palazzetto e che hanno generato da parte della panchina e di tutto il pubblico una reazione in difesa del giocatore“.

    “Il Porto Robur Costa 2030 – continua la nota – si fa interprete anche del disappunto della città di Ravenna e annuncia che invierà una lettera alla presidenza della Lega Pallavolo Serie A, alla presidenza della Federazione Italiana Pallavolo e alla Commissione arbitrale, per esternare tale disappunto. Il club comunica inoltre che, se dovesse ripetersi una situazione analoga, la squadra sospenderà immediatamente la partita e farà rientro negli spogliatoi. Minimizzare certi episodi vuol dire accettarli, e se questa è la cultura che dobbiamo trasmettere ai giovani e soprattutto a quelli che praticano il nostro sport, è evidente che non intendiamo farne parte“.

    Per quanto riguarda Arasomwan, la società riporta la volontà del giocatore di non rilasciare alcuna dichiarazione in merito all’episodio che lo ha coinvolto.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna, cori razzisti all’indirizzo di Arasomwan: Grottazzolina prende le distanze

    Un brutto episodio di razzismo ha oscurato lo spettacolo al Pala De Andrè nel finale del match tra Consar Ravenna e Yuasa Battery Grottazzolina: le forze dell’ordine sono state costrette ad intervenire per scortare e identificare alcuni tifosi ospiti che si sono lanciati in offese di chiara matrice razzista nei confronti di Martins Arasomwan, centrale di origini nigeriane della Consar.

    “Abbiamo segnalato questi insulti – assicura il tecnico ravennate Bonitta – . Sono situazioni che dispiacciono, perchè non sono questi i modi di fare tifo, nel calcio fermano la partita e se ne vanno tutti”.

    Immediata la condanna del gesto da parte di Grottazzolina: “La M. & G. Scuola Pallavolo prende pubblicamente le distanze dall’episodio di razzismo avvenuto nei confronti del giocatore ravennate Arasomwan, al quale la società intende mostrare solidarietà e vicinanza” si legge nel comunicato.

    “L’episodio, prontamente stigmatizzato anche dall’allenatore marchigiano Ortenzi nelle interviste dell’immediato post match, è sicuramente stato infelice e le scuse della società vanno in primis al ragazzo e, per estensione, alla società Porto Robur Costa ed a tutto il pubblico presente”.

    “La società – prosegue il comunicato – ha provveduto immediatamente ad individuare i sostenitori sugli spalti responsabili del gesto, nei confronti dei quali si riserva di agire nelle sedi opportune. La società ritiene altresì di difendere il nome della propria realtà e della propria tifoseria, affinché un gesto isolato ed infelice di due individui non finisca per infangare il nome di un intero movimento che da oltre cinquant’anni svolge attività agonistica di alto livello, e che nella sua lunga storia ha accolto da atleti e da avversari moltissimi ragazzi dalla provenienza più disparata, senza che mai si sia verificato un episodio simile”.

    (fonte: Corriere Romagna del Lunedì, Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cantù-Ravenna comunque vale un poker. Bonitta: “Partita aperta”

    Foto Consar Rcm Ravenna Di Redazione Chi riuscirà a calare il poker sul tavolo del campionato? La risposta arriverà alla fine del match di domani che al PalaFrancescucci di Casnate con Bernate vedrà di fronte per la nona giornata d’andata della A2 Credem Banca la Pool Libertas Cantù e la Consar Rcm. Entrambe arrivano a […] LEGGI TUTTO

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    La Consar Rcm Ravenna dà i numeri, Goi si tiene il suo 10

    Di Redazione La Consar Rcm Ravenna ha definito i numeri di maglia per il campionato di A2 2022/23 che inizierà il 9 ottobre. Dei quattro confermati dell’annata passata, solo Riccardo Goi ha mantenuto lo stesso numero, continuando a restare fedele al 10, numero che ha scandito quasi tutta la sua carriera e che porta ininterrottamente dal 2013/14. Mattia Orioli è passato dal 23 al 14, e Francesco Comparoni si è preso il numero 1 (l’annata scorsa aveva il 22). Alessandro Bovolenta, affacciatosi in prima squadra nel finale della scorsa stagione, ha scelto il 7 con cui ha giocato la serie B, il campionato Under 19 e la Eyof con l’Italia. Promossi dalle giovanili, Filippo Mancini e Lorenzo Tomassini hanno cambiato numero, passando rispettivamente all’11 e al 18. Martins Arasomwan, tornato a Ravenna dopo la stagione vissuta in Toscana a Santa Croce, si è ripreso il numero 8, peraltro indossato anche in Toscana. Sul fronte dei nuovi, è una scelta nel segno della fedeltà al numero 2 anche per Manuel Coscione, che si appresta a disputare la sedicesima annata con il 2 sulla schiena, indossato per la prima volta a Cuneo nel 2004/05. Roberto Pinali avrà il numero 9, scegliendo così di non imitare il fratello Giulio che nel 2020/21 indossò a Ravenna la maglia n. 14. Alberto Pol continuerà col numero 6, che lo ha accompagnato nelle sue precedenti esperienze in A3 e in A1 a Trento e in A2, la scorsa stagione, a Porto Viro. E conferma del 16, portato a Mondovì, anche per Victorio Ceban. Per il loro debutto in prima squadra Simone Orto e Ranieri Truocchio hanno scelto rispettivamente il 5 e il 12. Questo, dunque, il riepilogo dei numeri di maglia per la prossima stagione: 1 Francesco Comparoni2 Manuel Coscione5 Simone Orto6 Alberto Pol7 Alessandro Bovolenta8 Martins Arasomwan9 Roberto Pinali10 Riccardo Goi11 Filippo Mancini12 Ranieri Truocchio14 Mattia Orioli16 Victor Ceban18 Lorenzo Tomassini Domani, domenica 21 agosto, è previsto il raduno della squadra. In mattinata ci sarà la consegna del materiale e la presentazione alla stampa al Ristorante Pizzeria Molinetto sulla strada per Punta Marina. LEGGI TUTTO

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    Martins Arasomwan torna a Ravenna: “Non vedo l’ora di giocare con Coscione”

    Di Redazione Il Porto Robur Costa 2030 ha annunciato ufficialmente il ritorno a Ravenna del centrale Martins Arasomwan, già nell’aria da diversi giorni. Classe 1995, il centrale di origine nigeriana torna alla corte di Bonitta dopo la stagione 2020-21. Nell’annata da poco conclusa Arasomwan ha militato in A2 nella Kemas Lamipel Santa Croce, terminando la stagione con uno score di 185 punti, con 32 muri e 5 ace, e col record di 20 punti (con 10 muri) nella partita casalinga contro la Conad Reggio Emilia. “Sono felicissimo di tornare a Ravenna e di indossare nuovamente questa maglia – sono le prime parole di Arasomwan –. L’esperienza di due annate fa è stata fondamentale per la mia crescita e per il mio percorso. Devo molto a Bonitta, e quando mi ha prospettato la possibilità di tornare, illustrandomi anche il progetto tecnico che vuole portare avanti, ho subito accettato. Mi ha chiesto di poter giocare anche da opposto, un ruolo che ho ricoperto all’inizio della mia carriera e anche l’annata scorsa a Santa Croce, e di aiutare nella crescita i tanti giovani che faranno parte dell’organico. Mi sono messo a disposizione, convinto che tutti insieme potremo crescere e migliorare“. C’è poi un altro aspetto che ha spinto Arasomwan a tornare a Ravenna: “Non vedo l’ora di giocare con Manuel Coscione. Lo reputo uno dei più bravi alzatori che ci sono in circolazione, sa guidare la squadra, sa tenere il campo e aiutare i compagni. Poter giocare con lui è un grande stimolo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO