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    Ufficiale Marquez, scelta la dura sanzione per l’incidente con Oliveira

    PORTIMAO – Sarà doppio long lap penalty per Marc Marquez nel Gran Premio d’Argentina di MotoGP. Questa la sanzione decisa per il pilota di Cervera, autore di una manovra che ha causato l’incidente con Miguel Oliveira: il numero 93 della Honda ha commesso un errore alla curva 3 e, dopo pochi giri, è finito fuori pista buttando giù anche il portoghese. Non è però sicura la sua presenza tra sette giorni a Termas de Rio Hondo: le visite mediche effettuate al centro medico hanno evidenziato una possibile frattura al primo metacarpo della mano destra per Marquez, che domani effettuerà dei controlli più specifici alla clinica Dexeus di Barcellona. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, infortunio per Marquez dopo l’incidente in Portogallo: le condizioni

    PORTIMAO – Possibile frattura per Marc Marquez dopo l’incidente avvenuto al terzo giro del Gran Premio del Portogallo, prima tappa stagionale della MotoGP. I primi esami effettuati dal pilota di Cervera dopo il contatto che ha portato al suo ritiro e a quello di Miguel Oliveira hanno evidenziato una possibile frattura del primo metacarpo della mano destra. Nel tentativo di sorpassare Jorge Martin, il pilota di Cervera ha messo fuori gioco anche il pilota portoghese, il quale cade violentemente nella ghiaia. Pioggia di fischi per il numero 93 della Honda, chiaramente responsabile della doppia caduta dopo appena due giri dal semaforo verde. Nella giornata di lunedì Marquez, che si è andato a scusare nel box di Aprilia RNF, effettuerà una visita alla clinica Dexeus di Barcellona.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez in pole in Portogallo: Bagnaia e Martin in prima fila

    PORTIMAO – Le qualifiche del GP del Portogallo, primo appuntamento stagionale del mondiale 2023 di MotoGP, hanno visto Marc Marquez conquistare la pole position. Lo spagnolo della Honda firma il nuovo record della pista in 1:37.226, dopo aver sfruttato al meglio il “traino” di Enea Bastianini. A completare la prima fila sono Francesco Bagnaia e Jorge Martin, mentre in seconda fila ecco Miguel Oliveira (passato per il Q1 come Marquez), Jack Miller (caduto a metà sessione e non più tornato in pista) e lo stesso Bastianini. I piloti torneranno in pista nel pomeriggio, con la prima Sprint stagionale.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez comanda le FP1 in Portogallo: Bagnaia nono

    PORTIMAO – La nuova stagione di MotoGP ha preso ufficialmente il via, con le prime prove libere del GP di Portogallo, che hanno visto Alex Marquez chiudere con il miglior tempo in 1:38.782, seguito, nel giro di 140 millesimi, da Joan Mir e Luca Marini. Appena giù dal podio della sessone, ecco l’altra Ducati Mooney VR46 di Marco Bezzecchi, a precedere le Pramac di Johann Zarco e Jorge Martin, intervallate da Maverick Vinales, prima Aprilia in pista. Tra l’ottavo e il decimo posto, ecco Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia e Marc Marquez: i tre campioni si sono limitati ad “assaggiare” la pista, senza tentare il time attack.  LEGGI TUTTO

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    Pol Espargaro: “In Honda non c’era voglia di lavorare con Marquez out”

    ROMA – Dopo due anni con il team Honda Repsol, Pol Espargaro è tornato in KTM, vestendo i colori del team GASGAS. Con la casa austriaca, tra il 2017 e il 2020, lo spagnolo ha ottenuto i risultati più importanti in MotoGP: a partire dal primo podio nella classe regina, a Valencia 2018, fino al quinto posto finale nel 2020, con cinque terzi posti e due pole position. Poi il salto in Honda, arrivato però nel peggior momento per la casa spagnola, alle prese con i continui infortuni di Marc Marquez. La moto non andava, ma il team non aiutava, come ha rivelato Espargaro a L’Esportiu de Catalunya: “Non sapevamo come risolvere la situazione, o forse non avevamo gli strumenti per farlo. Con Marquez fuori per infortunio, Honda ha deciso di interrompere l’evoluzione della moto. A questo si aggiungevano i problemi che già avevamo, e il risultato è stata una scarsa motivazione e voglia di lavorare all’interno del team. Non mi hanno trattato male, ma mi sentivo molto frustrato dalla situazione, perché mi sentivo legato mani e piedi, non potevo fare niente per migliorare la situazione”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Troppa aerodinamica penalizza lo spettacolo”

    ROMA – Negli ultimi anni, la MotoGP ha visto la comparsa di ali e altre soluzioni aerodinamiche sempre più evidenti e fantasiose, fino a scadere in tentativi grotteschi, come l’ingombrante alettone posteriore comparso sulla Yamaha di Fabio Quartararo durante i test di MotoGP a Portimao. Per non parlare dell’alettone in stile Formula 1 dell’Aprilia. Tutti accorgimenti che dividono l’opinione pubblica, tra le critiche dei più integralisti e chi, invece, li ritiene una naturale evoluzione dei tempi. Quello che è certo, però, è che tutto è nato nel 2015, quando Ducati introdusse le prime ali sul cupolino. Marc Marquez, dopo i test in Portogallo, ha detto la propria, spiegando come, secondo lui, si stia esagerando con questo tipo di innovazioni: “Non è la cosa migliore per lo spettacolo. Di sicuro lo è per la performance, perché stiamo andando sempre più veloci, ma non è il massimo per lo spettacolo”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez colpito dalla Ducati: “Siamo avanti a tutti”

    “Motore super” Sono diverse le differenze che il più giovane dei fratelli Marquez ha notato tra il suo vecchio team, la Honda, e la Ducati, tra cui l’affidabilità, una caratteristica che apprezzerebbe molto anche suo fratello Marc. “La Honda è più aggressiva e, quando iniziavi a scivolare, non la capivi più di tanto. La Ducati […] LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Honda lontana dalla Ducati”

    ROMA – La prima giornata di test a Portimao, seconda e ultima finestra di prove prima dell’inizio ufficiale della stagione di MotoGP, ha visto ancora una volta le Ducati dominare, con Francesco Bagnaia che ha preceduto Luca Marini. Una situazione che vede ancora arrancare scuderie come Yamaha e Honda, con Marc Marquez che ha chiuso addirittura 19esimo, a +1.399 da Pecco. Una situazione che lo spagnolo ha così commentato ai microfoni di AS: “A livello di passo eravamo tra il mezzo secondo e i sette decimi di ritardo dai primi; siamo lontani. Non abbiamo montato la gomma morbida, ma non saremmo nemmeno stati molto più vicini, al massimo tra la 12° e la 14° posizione. Dobbiamo lavorare per cercare di avvicinarci ed essere più vicini a tutto il gruppo Ducati e anche alle Aprilia, che vanno altrettanto forte”.  LEGGI TUTTO