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    MotoGp, Rossi: “Al Mugello per confermare le sensazioni di Le Mans”

    MUGELLO – “Le prime gare sono state abbastanza difficili, a Le Mans sono andato più forte, bisogna cercare di confermare quelle sensazioni positive per andare ancora più forte”. Valentino Rossi, intervistato da Sky Sport, ha presentato il Gran Premio d’Italia, sesto appuntamento stagionale della MotoGp. Il Dottore arriva al Mugello dopo l’undicesimo posto ottenuto in Francia, miglior risultato in una stagione fin qui opaca. “Le gomme adesso sono morbide, bisogna andare veloce subito dall’inizio, nella mia carriera io sono sempre andato meglio con le gomme dure – ha aggiunto-. Però stiamo lavorando molto con la squadra, la Yamaha mi sta aiutando, mi trovo bene con il team, stiamo facendo un percorso insieme, stiamo migliorando tante piccole cose. Oggi siamo tutti lì, a distanza di pochi decimi”.
    Sugli allievi/colleghi
    Tanti i piloti “cullati” e cresciuti quando Valentino era già un campione affermato, e che ora lo affrontano in MotoGp riuscendo a tenergli testa: “Questa cosa ci è un po’ sfuggita di mano – ha commentato scherzosamente Rossi -. Abbiamo iniziato con Simoncelli, poi ci sono stati Morbidelli, Marini, Migno. Loro sono stati bravi, io ho corso più di quello che potessi immaginare, e alla fine ci siamo ritrovati rivali in MotoGP. E’ più difficile correre contro di loro, è diverso. Ognuno ha il suo carattere, Pecco ad esempio è molto diverso da Franco. Comunque ci vogliamo molto bene, se io sono qua è anche per merito loro e viceversa: noi quando ci alleniamo ci divertiamo, quando ci alleniamo o giriamo in moto cerchiamo di farlo insieme per non stancarci, lavorare insieme è figo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Stiamo lavorando molto, mi trovo bene con il team”

    MUGELLO – Valentino Rossi riparte dall’undicesimo posto a Le Mans e vuole migliorarsi ancora nel Gran Premio d’Italia, valevole per la sesta tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Intervistato da Sky Sport, il Dottore ha presentato l’appuntamento al Mugello: “Le prime gare sono state abbastanza difficili, a Le Mans sono andato più forte, bisogna cercare di confermare quelle sensazioni positive per andare ancora più forte. Le gomme adesso sono morbide, bisogna andare veloce subito dall’inizio, nella mia carriera io sono sempre andato meglio con le gomme dure – ha aggiunto-. Però stiamo lavorando molto con la squadra, la Yamaha mi sta aiutando, mi trovo bene con il team, stiamo facendo un percorso insieme, stiamo migliorando tante piccole cose. Oggi siamo tutti lì, a distanza di pochi decimi”.
    Sui connazionali in pista
    Tanti i piloti “cullati” e cresciuti quando Valentino era già un campione affermato, e che ora lo affrontano in MotoGp riuscendo a tenergli testa: “Questa cosa ci è un po’ sfuggita di mano – ha commentato scherzosamente Rossi -. Abbiamo iniziato con Simoncelli, poi ci sono stati Morbidelli, Marini, Migno. Loro sono stati bravi, io ho corso più di quello che potessi immaginare, e alla fine ci siamo ritrovati rivali in MotoGP. E’ più difficile correre contro di loro, è diverso. Ognuno ha il suo carattere, Pecco ad esempio è molto diverso da Franco. Comunque ci vogliamo molto bene, se io sono qua è anche per merito loro e viceversa: noi quando ci alleniamo ci divertiamo, quando ci alleniamo o giriamo in moto cerchiamo di farlo insieme per non stancarci, lavorare insieme è figo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ho pensieri diversi da Rossi, non correrei per il 15° posto”

    ROMA – Negli ultimi anni la rivalità si è affievolita per diversi motivi, ma il rispetto rimane ancora intatto. Da una parte l’infortunio di Marc Marquez e dall’altra la mancanza di Valentino Rossi ai vertici: l’ultimo anno delle due leggende viventi non è stato da ricordare. Il pilota della Honda ci tiene però a riconoscere la resilienza del ‘Dottore’, il quale nonostante i deludenti risultati non si arrende: “Il suo approccio è ammirevole – racconta -, dopo tutto quello che ha fatto, ha ancora voglia di correre ma abbiamo mentalità diverse. Quando non potrò più vincere e lottare per le vittorie, mi fermerò. Non sono fatto per correre per la 15^ posizione”. 
    “Bagnaia e Quartararo favoriti”
    Marquez non si pone tra i principali pretendenti per il titolo. La distanza dalla vetta e un feeling non ancora ritrovato del tutto, spingono lo spagnolo a virare su altri nomi: “Io penso che il campionato sarà tra Quartararo e Bagnaia. Bagnaia va forte, è costante e non ha la pressione di dover vincere il mondiale per forza, come Mir nel 2020. Vincere è difficile ma confermarsi di più. Quest’anno Quartararo, Bagnaia e Rins stanno andando più forte di lui. Mir sta facendo la strategia dell’anno scorso, provare a finire tute le gare, ma finendo tutte le gare, vinci il mondiale una volta, non tante volte”, conclude in esclusiva a Sky Sport.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Mentalità diverse tra me e Rossi, ma lo ammiro”

    ROMA – Una rivalità storica, che negli ultimi anni si è affievolita per diversi motivi. Da una parte l’infortunio di Marc Marquez e dall’altra la mancanza di Valentino Rossi ai vertici. Il pilota della Honda però riconosce la resilienza del ‘Dottore’, il quale nonostante alcuni deludenti risultati non si arrende: “Il suo approccio è ammirevole, dopo tutto quello che ha fatto, ha ancora voglia di correre ma abbiamo mentalità diverse. Quando non potrò più vincere e lottare per le vittorie, mi fermerò. Non sono fatto per correre per la 15^ posizione”, le parole di Marquez.
    Lotta a due per il Mondiale
    Marquez non si pone tra i papabili vincitori per il titolo. La distanza dalla vetta e un feeling non ancora ritrovato del tutto, spingono lo spagnolo a virare su altri nomi: “Io penso che il campionato sarà tra Quartararo e Bagnaia – rivela in esclusiva a Sky Sport -. Bagnaia va forte, è costante e non ha la pressione di dover vincere il mondiale per forza, come Mir nel 2020. Vincere è difficile ma confermarsi di più. Quest’anno Quartararo, Bagnaia e Rins stanno andando più forte di lui. Mir sta facendo la strategia dell’anno scorso, provare a finire tute le gare, ma finendo tutte le gare, vinci il mondiale una volta, non tante volte”. LEGGI TUTTO