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    F1, Marko si gode il momento: “Stiamo dominando”

    ROMA – In questa fase della Formula 1 la Red Bull ha mostrato di essere leggermente avanti a tutti. La RB18 sta dando il meglio di sé, e con lei i suoi piloti, Max Verstappen e Sergio Perez. Helmut Marko, uomo simbolo della scuderia di Milton Keynes, illustra così la situazione a “motorsport.com”: “Sette vittorie in nove gare: è un dominio. Stiamo facendo una stagione incredibile. Normalmente nella prima metà della stagione eravamo sempre in ritardo, ora invece stiamo guidando entrambe le classifiche”.
    Sul ritiro di Perez
    “È fondamentare finire le gare ed evitare i problemi d’affidabilità – aggiunge Marko – ed è sempre un problema quando si ha una macchina così al limite come la Ferrari. L’unica a non avere ancora ritiri a causa di problemi tecnici è la Mercedes, ma in alcune gare hanno dovuto alzare la vettura da terra per evitare il surriscaldamento”. Poi una nota sul guaio tecncico che a Montreal ha costretto al ritiro Checo Perez: “Il problema è nel cambio. Il motore sembra a posto. Fino a quando non apriremo la vettura è difficile dirlo, ma credo sia così”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko sul rinnovo di Perez: “Firmato venerdì al Gp di Monaco”

    ROMA – Helmut Marko ha raccontato del venerdì al Gran Premio di Monaco, in cui la Red Bull e Sergio Perez hanno trovato l’accordo per il rinnovo del contratto che permetterà al messicano di rimanere nel team in Formula 1 fino al 2024. Il consigliere della scuderia di Milton Keynes ha spiegato come nel weekend del principato, terminato proprio con la vittoria di Perez, l’accordo già raggiunto possa essere stato un’ulteriore motivazione. “Il venerdì prima del Gran Premio di Monaco gli abbiamo dato un’estensione del contratto, era molto motivato dopo questo accordo – ha detto ai microfoni di “OE24″ -. È molto bello avere questa coppia di piloti. Quest’anno abbiamo già ottenuto cinque vittorie”.
    Sulla lotta al titolo
    Marko ha poi parlato della lotta con la Ferrari, che vede Max Verstappen e Charles Leclerc come principali candidati al titolo piloti: “Max rimane calmo. Ha sufficiente fiducia in se stesso. La Ferrari è sotto pressione. Charles Leclerc ha avuto delle difficoltà e sono stati commessi degli errori, ma questo è il mondo delle corse. A Monaco abbiamo costretto la Ferrari a reagire alla nostra strategia di pit-stop. Hanno reagito male”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Il rinnovo di Perez firmato venerdì a Monaco”

    ROMA – “Il venerdì prima del Gran Premio di Monaco gli abbiamo dato un’estensione del contratto, era molto motivato dopo questo accordo. È molto bello avere questa coppia di piloti. Quest’anno abbiamo già ottenuto cinque vittorie”. Helmut Marko ha svelato il momento in cui la Red Bull e Sergio Perez hanno trovato l’accordo per il rinnovo del contratto che permetterà al messicano di rimanere nel team in Formula 1 fino al 2024. Il consigliere della scuderia di Milton Keynes, intervistato da “OE24” ha spiegato come nel weekend del Gran Premio di Monaco, terminato proprio con la vittoria di Perez, l’accordo già raggiunto possa essere stato un’ulteriore motivazione.
    Sulla Ferrari
    Marko ha poi parlato della lotta con la Ferrari, che vede Max Verstappen e Charles Leclerc come principali candidati al titolo piloti: “Max rimane calmo. Ha sufficiente fiducia in se stesso. La Ferrari è sotto pressione. Charles Leclerc ha avuto delle difficoltà e sono stati commessi degli errori, ma questo è il mondo delle corse. A Monaco abbiamo costretto la Ferrari a reagire alla nostra strategia di pit-stop. Hanno reagito male”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko:”Leclerc da penalità”. Il pilota: “Non mi sono accorto di nulla”

    MONTE CARLO – Le qualifiche del Gp di Monaco, settimo appuntamento del mondiale F1, hanno visto Charles Leclerc nettamente più forte degli altri, ma non senza momenti di apprensione. Infatti, il monegasco della Ferrari ha rischiato di incorrere una penalità nel corso del Q2, quando non si è accorto di essere stato chiamato alla pesa. Episodio che Helmut Marko ha voluto sottolineare: “Non si è fermato. Se fosse stato punito come da prassi, avrebbe subito una penalità pesante. Non hanno cambiato nulla, è vero, ma da regolamento andava penalizzato. Anche se non glielo auguro, perché ha avuto sempre sfortuna a Monaco. Non credo sia il caso di intervenire, non faremo nulla”, conclude, riferendosi a eventuali ricorsi della Red Bull. Da parte sua, Leclerc, che quindi scatterà dalla prima casella in gara, ha candidamente ammesso: “Non so nemmeno dove sia il pannello, ma è molto lontano, e quando entri ai box non guardi in quella direzione. Non mi sono accorto di essere stato chiamato alla pesa, ma fortunatamente la squadra mi ha avvisato di fermarmi e mi hanno spinto indietro. Siamo riusciti anche in questo caso ad uscire da una situazione difficile”.
    Rischio partenza dalla pit lane
    Quindi, cos’è successo esattamente? Al rientro ai box, Leclerc era stato richiamato a pesare la vettura, una prassi che, se saltata, vale una penalità pesante: nel 2019, Pierre Gasly (a Baku) e Sergio Perez (negli Stati Uniti) furono costretti a partire dalla pit lane per aver saltato la pesa, con i team che, inoltre, lavorarono sulle rispettive vetture. Secondo l’articolo 35.1, se un pilota salta le procedure di pesatura o il team mette le mani sulla monoposto prima della stessa (vale anche solo il cambio degli pneumatici), “i commissari sportivi possono far retrocedere il pilota del numero di posizioni in griglia che ritengono opportuno o squalificarlo dalla sessione di sprint o dalla gara”. Una minaccia concreta, quindi, ma per fortuna i meccanici della Rossa sono stati abbastanza attenti da accorgersene, fermando Leclerc e riportandolo, spingendolo, alla bilancia.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko attacca Leclerc: “Andava penalizzato”

    MONTE CARLO – Charles Leclerc è stato l’assoluto dominatore delle qualifiche del Gp di Monaco, ma con un giallo. Infatti, il monegasco della Ferrari ha rischiato di incorrere una penalità nel corso del Q2, quando non si è accorto di essere stato chiamato alla pesa. Episodio che Helmut Marko ha voluto sottolineare: “Non si è fermato. Se fosse stato punito come da prassi, avrebbe subito una penalità pesante. Non hanno cambiato nulla, è vero, ma da regolamento andava penalizzato. Anche se non glielo auguro, perché ha avuto sempre sfortuna a Monaco. Non credo sia il caso di intervenire, non faremo nulla”, conclude, riferendosi a eventuali ricorsi della Red Bull. Da parte sua, Leclerc, che quindi scatterà dalla prima casella in gara, ha candidamente ammesso: “Non so nemmeno dove sia il pannello, ma è molto lontano, e quando entri ai box non guardi in quella direzione. Non mi sono accorto di essere stato chiamato alla pesa, ma fortunatamente la squadra mi ha avvisato di fermarmi e mi hanno spinto indietro. Siamo riusciti anche in questo caso ad uscire da una situazione difficile”.
    Cosa dice il regolamento 
    Quindi, cos’è successo esattamente? Al rientro ai box, Leclerc era stato richiamato a pesare la vettura, una prassi che, se saltata, vale una penalità pesante: nel 2019, Pierre Gasly (a Baku) e Sergio Perez (negli Stati Uniti) furono costretti a partire dalla pit lane per aver saltato la pesa, con i team che, inoltre, lavorarono sulle rispettive vetture. Secondo l’articolo 35.1, se un pilota salta le procedure di pesatura o il team mette le mani sulla monoposto prima della stessa (vale anche solo il cambio degli pneumatici), “i commissari sportivi possono far retrocedere il pilota del numero di posizioni in griglia che ritengono opportuno o squalificarlo dalla sessione di sprint o dalla gara”. Una minaccia concreta, quindi, ma per fortuna i meccanici della Rossa sono stati abbastanza attenti da accorgersene, fermando Leclerc e riportandolo, spingendolo, alla bilancia.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Ci davate già per spacciati, ma abbiamo risposto alla Ferrari”

    ROMA – Il Gran Premio di Spagna ha decretato la terza vittoria consecutiva di Max Verstappen in questa Formula 1. Un risultato difficile da immaginare dopo la prima tappa del Bahrain, che ha visto entrambe le Red Bull ritirarsi per problemi di affidabilità. Al termine della gara, Helmut Marko, ha parlato alla stampa e ha rivendicato questo filotto di successi: “Dopo il secondo ritiro di Max (Melborune, ndr), tutti voi dicevate che per noi era finita. Ma già allora vi dissi che c’erano ancora molte gare da disputare e che avremmo risposto alla Ferrari”.
    Su Perez
    La Red Bull ha però sofferto fino al ritiro di Charles Leclerc. L’ala mobile di Max Verstappen, infatti, si apriva solo a intermittenza. Marko liquida così questi problemi alla luce della doppietta Red Bull: “Era inutile per noi spiegargli nei dettagli il problema, doveva concentrarsi sulla gara. Non c’era nulla che si potesse fare per sistemarlo”. Il leader del Gran Premio era però Perez, finché la scuderia non ha dato preciso ordine di far passare il campione del mondo. Una decisione, mal digerita al momento dal messicano, che Marko commenta così: “In quel momento il sorpasso era logico, perché Max era molto più veloce. Per noi è stata l’opzione migliore e più sicura per firmare la doppietta. Sergio non ha capito in quel frangente, ma erano su due strategie differenti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Alla Ferrari pesano i danni riportati da Sainz”

    ROMA – La questione budget cap tiene banco in Formula 1. Il duello tra Red Bull e Ferrari infatti si corre anche sui conti in banca e gli aggiornamenti devono essere ben calibrati lungo tutta la stagione, evitando quanto possibile ogni imprevisto. Mattia Binotto, team principal della Rossa, aveva provato a fare una stima di quanto speso finora dalla Red Bull, in grande ripresa a Imola e a Miami. L’italiano aveva parlato di un 75% su un totale di circa 10 milioni di euro, ma subito dalle colonne di “Motorsport” è arrivata la risposta di Helmut Marko, uomo simbolo nel box Red Bull: “Questi numeri sono sciocchezze. Non siamo poi in una situazione diversa dalla Ferrari. Gli incidenti di Sainz (a muro a Melbourne, a Imola e nelle libere di Miami, ndr) non possono non aver avuto un peso economico”, ha infatti detto l’austriaco.
    Il commento di Marko
    La RB18 ha mostrato nelle ultime uscite una velocità superiore alla Ferrari sul dritto, con la vettura della Red Bull che potrebbe guadagnare ancora sulla velocità di punta. Spiega infatti Marko: “Ad ogni aggiornamento il peso aumenta, ma questo è un aspetto pianificato. Non raggiungeremo il peso minimo neanche con il prossimo pacchetto”. Ora la palla passa ai tecnici del Cavallino, che devono essere capaci di rispondere colpo su colpo ai miglioramenti della Red Bull. L’obiettivo a Maranello è senz’altro quello di consentire a Charles Leclerc di proseguire la sua corsa in vetta alla classifica piloti con serenità, con Verstappen sempre in agguato. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Gli incidenti di Sainz hanno avuto un peso per la Ferrari”

    ROMA – Il mondiale di Formula 1 non si corre solo in pista. Con l’introduzione del budget cap, infatti, le scuderie si sfidano anche sul piano degli aggiornamenti, il cui costo deve però tenere conto degli imprevisti nelle varie gare del calendario. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, aveva provato a fare una stima di quanto speso finora dalla Red Bull, in grande ripresa a Imola e a Miami. L’italiano aveva parlato di un 75% su un totale di circa 10 milioni di euro, ma subito dalle colonne di “Motorsport” è arrivata la risposta di Helmut Marko, uomo simbolo nel box Red Bull: “Questi numeri sono sciocchezze. Non siamo poi in una situazione diversa dalla Ferrari. Gli incidenti di Sainz (a muro a Melbourne, a Imola e nelle libere di Miami, ndr) non possono non aver avuto un peso economico”, ha infatti detto l’austriaco.
    Le parole di Marko
    “Se abbiamo speso più della Ferrari per portare la RB18 al limite di peso? Non credo – ha aggiunto Marko -. Pianifichiamo i nostri aggiornamenti in modo tale da guadagnare peso ogni volta che portiamo un aggiornamento, perché purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il peso minimo. E non lo raggiungeremo nemmeno con il prossimo pacchetto”. Al Gran Premio di Spagna manca poco più di una settimana e le scuderie a Barcellona si daranno battaglia per quella che sarà la sesta tappa di questa nuova era del Circus. LEGGI TUTTO