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    F1, Marko sulla Ferrari in Ungheria: “Superiorità che fa paura”

    ROMA – Si avvicina il momento clou del weekend del Gran Premio di Ungheria e Helmut Marko si dice timoroso della Ferrari. Dopo il venerdì, il consulente della Red Bull non è affatto ottimista per qualifiche e gara, che potrebbero però essere condizionate dalla pioggia: “I cambiamenti – spiega – che abbiamo fatto dalle PL1 alle PL2 non sono stati per nulla produttivi dobbiamo vedere se riusciamo a trovare un compromesso migliore, ma la superiorità Ferrari fa paura. Soprattutto con le gomme medie. Sarà molto difficile e non puoi contare su qualcosa che non va alla Ferrari”. 
    Le parole di Marko
    Marko ha poi parlato dell’effettivo rischio della pioggia in un circuito che regala spesso sorprese inaspettate. “Se le previsioni del tempo si rivelassero davvero come sono adesso, potrebbe anche darsi che non potremo guidare quest’oggi e nel peggiore dei casi la qualifica sarebbe posticipata a domenica mattina”, conclude ai microfoni di Sky Germania.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko ammette: “La superiorità della Ferrari fa paura”

    ROMA – Helmut Marko teme e non poco la Ferrari nel weekend del Gran Premio di Ungheria. Dopo il venerdì, il consulente della Red Bull non è affatto ottimista per qualifiche e gara, che potrebbero però essere condizionate dalla pioggia: “I cambiamenti – spiega – che abbiamo fatto dalle PL1 alle PL2 non sono stati per nulla produttivi dobbiamo vedere se riusciamo a trovare un compromesso migliore, ma la superiorità Ferrari fa paura. Soprattutto con le gomme medie. Sarà molto difficile e non puoi contare su qualcosa che non va alla Ferrari”. 
    L’incubo pioggia
    Marko ha poi parlato dell’effettivo rischio della pioggia in un circuito che regala spesso sorprese inaspettate. “Se le previsioni del tempo si rivelassero davvero come sono adesso, potrebbe anche darsi che non potremo guidare quest’oggi e nel peggiore dei casi la qualifica sarebbe posticipata a domenica mattina”, conclude ai microfoni di Sky Germania.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Distacco da Ferrari meno ampio di quanto sembri”

    ROMA – La Formula 1 è giunta al dodicesimo appuntamento del mondiale 2022, ovvero al Gp di Francia sul circuito del Paul Ricard. La Ferrari sorride a metà, in quanto se da una parte c’è da festeggiare la pole position di Charles Leclerc, dall’altra bisogna fare i conti con l’assenza di Carlos Sainz per la battaglia per il primo posto, visto che lo spagnolo partirà dal fondo. E secondo Helmut Marko, nemmeno Leclerc avrebbe motivo di stare tranquillo, e lo fa con una previsione decisamente particolare: “Analizzando l’intera stagione, solitamente chi ha fatto la pole il sabato non è riuscito a vincere, poi, la domenica”, sottolinea nell’intervista rilasciata ad Auto, Motor und Sport. Parlando, poi, della sessione di qualifiche del sabato, il consulente della Red Bull aggiunge: “Abbiamo duellato alla pari fino al Q2, poi la Ferrari ha organizzato un bel gioco di scie, ma il distacco non è così ampio come può sembrare. Inoltre, con le gomme che abbiamo a disposizione possiamo decidere se fare una o due soste”. 
    “Ferrari rischia coi motori”
    Il dirigente austriaco ha poi ampliato la propria analisi, guardando ancora in casa Ferrari, e in particolare soffermandosi sulla resistenza dei motori del Cavallino. “Abbiamo visto che ci sono dei problemi con i motori Ferrari, e con queste temperature sarebbe rischioso utilizzarli a piena potenza per tutta la durata della gara. Il nostro motore non ha fluttuazioni di questo tipo, dato che ci fornisce una prestazione costante e buona, e anche dal punto di vista dell’affidabilità noi non abbiamo alcuna preoccupazione”, ha concluso Marko.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Solitamente il poleman non vince la domenica”

    ROMA – La Formula 1 si prepara al Gran Premio di Francia, dodicesimo appuntamento della stagione 2022 nonché penultimo prima della sosta estiva. La Ferrari sorride a metà, in quanto se da una parte c’è da festeggiare la pole position di Charles Leclerc, dall’altra bisogna fare i conti con l’assenza di Carlos Sainz per la battaglia per il primo posto, visto che lo spagnolo partirà dal fondo. E secondo Helmut Marko, nemmeno Leclerc avrebbe motivo di stare tranquillo, e lo fa con una previsione decisamente particolare: “Analizzando l’intera stagione, solitamente chi ha fatto la pole il sabato non è riuscito a vincere, poi, la domenica”, sottolinea nell’intervista rilasciata ad Auto, Motor und Sport. Parlando, poi, della sessione di qualifiche del sabato, il consulente della Red Bull aggiunge: “Abbiamo duellato alla pari fino al Q2, poi la Ferrari ha organizzato un bel gioco di scie, ma il distacco non è così ampio come può sembrare. Inoltre, con le gomme che abbiamo a disposizione possiamo decidere se fare una o due soste”. 
    Il caso motori della Ferrari
    Il dirigente austriaco ha poi ampliato la propria analisi, guardando ancora in casa Ferrari, e in particolare soffermandosi sulla resistenza dei motori del Cavallino. “Abbiamo visto che ci sono dei problemi con i motori Ferrari, e con queste temperature sarebbe rischioso utilizzarli a piena potenza per tutta la durata della gara. Il nostro motore non ha fluttuazioni di questo tipo, dato che ci fornisce una prestazione costante e buona, e anche dal punto di vista dell’affidabilità noi non abbiamo alcuna preoccupazione”, ha concluso Marko.  LEGGI TUTTO

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    Sainz, Marko e la guerra psicologica Red Bull-Ferrari

    TORINO – Helmut Marko, ex pilota, consigliere Red Bull (nel senso che gode della piena fiducia di Dieter Mateschitz), è persona molto ascoltata, dentro e fuori la squadra. A volte fin troppo diretto, al limite del ruvido, ha però il vantaggio di essere sempre molto chiaro. Così, quando racconta di quanto fosse difficile la coabitazione tra Carlos Sainz e Max Verstappen alla Toro Rosso (oggi Alpha Tauri) racconta un fatto acquisito. Ma al tempo stesso manda un chiaro messaggio, rivolto alla Ferrari.

    IL PIANETA – I due piloti arrivarono nel “pianeta Red Bull” nel 2015, presso la squadra italiana. Ma – ricorda Marko – era difficile la loro convivenza, per questioni tecniche, anche per questioni caratteriali. «Non era facile per Carlos – spiega – togliersi di dosso l’immagine di figlio di papà. Era vissuto molto all’ombra del padre. E l’atmosfera tra i due piloti era piuttosto tossica». La storia poi ha preso le strade che tutti conosciamo, Verstappen è andato in Red Bull ed è diventato campione del mondo, Sainz ha “peregrinato” un po’ prima di approdare in Ferrari. Il resto è cronaca dei nostri giorni.

    SENSAZIONE – Ma la sensazione (solo sensazione, questo deve essere sottolineato) è che il voler ricordare (sulle colonne del Red Bulletin) una “relazione tossica” voglia quasi suggerire (o insinuare) che esista un possibile paragone tra la situazione di allora e quella di oggi, ovviamente in Ferrari, suggerendo che possa essere difficile (l’aggettivo tossico lasciamolo stare) la relazione tra Sainz e Charles Leclerc. E forse, tutto questo, va ascritto alla voce “guerra psicologica” oppure “logoramento dell’avversario”. Altra specialità che vede Marko sempre in prima fila. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Avevamo detto a Perez di non attaccare in quella curva”

    ROMA – Helmut Marko ha parlato dell’incidente di Sergio Perez nel Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento della Formula 1. Il pilota messicano è finito fuori pista dopo un contatto con la Mercedes di George Russell, venendo costretto al ritiro. Per il consigliere della Red Bull, però, le responsabilità sono anche dell’ex Racing Point. “Prima della partenza avevamo detto di non fare attacchi all’esterno in quella curva,non è possibile – ha detto ai microfoni di “Sky Sport Deutschland” -. Non era da fare. L’abbiamo già visto in passato. Non funziona. Dopo quell’episodio aveva un sacco di danni al fondo,avrebbe potuto finire la gara con due giri di ritardo, quindi non aveva senso. Era meglio risparmiare il chilometraggio”
    Il commento di Marko
    “Non credo che alle Mercedes piaccia quando le nostre auto attaccano all’esterno della curva 4,è stato un peccato, perché si vedeva che Checo era davanti – ha aggiunto Marko -. È stata quasi un’imitazione perfetta dell’incidente con Lewis e Albondi qualche anno fa. È un peccato non aver avuto più spazio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko sull'incidente di Perez: “Avevamo detto di non attaccare in quella curva”

    ROMA – “Prima della partenza avevamo detto di non fare attacchi all’esterno in quella curva, non è possibile. Non era da fare. L’abbiamo già visto in passato. Non funziona. Dopo quell’episodio aveva un sacco di danni al fondo, avrebbe potuto finire la gara con due giri di ritardo, quindi non aveva senso. Era meglio risparmiare il chilometraggio” Helmut Marko ha parlato così ai microfoni di “Sky Sport Deutschland” dell’incidente di Sergio Perez nel Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento della Formula 1. Il pilota messicano è finito fuori pista dopo un contatto con la Mercedes di George Russell, venendo costretto al ritiro. Per il consigliere della Red Bull, però, le responsabilità sono anche dell’ex Racing Point.
    Le parole di Marko
    “Non credo che alle Mercedes piaccia quando le nostre auto attaccano all’esterno della curva 4,è stato un peccato, perché si vedeva che Checo era davanti – ha aggiunto Marko -. È stata quasi un’imitazione perfetta dell’incidente con Lewis e Albondi qualche anno fa. È un peccato non aver avuto più spazio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Prima noi sempre in ritardo, ora è dominio Red Bull”

    ROMA – La Formula 1 in queste ultime tappe ha premiato la Red Bull, che dopo 11 anni ritorna a comandare nel mondiale con entrambi i piloti (Max Verstappen è in testa davanti a Sergio Perez). Helmut Marko, consigliere della casa di Milton Keynes, ne ha parlato così a “motorsport.com”: “Sette vittorie in nove gare: è un dominio. Stiamo facendo una stagione incredibile. Normalmente nella prima metà della stagione eravamo sempre in ritardo, ora invece stiamo guidando entrambe le classifiche”.
    Il commento di Marko
    Se la Red Bull ha potuto però prendere il largo, i demeriti sono da ricercare anche in casa italiana. “È fondamentare finire le gare ed evitare i problemi d’affidabilità – ricorda Marko – ed è sempre un problema quando si ha una macchina così al limite come la Ferrari. L’unica a non avere ancora ritiri a causa di problemi tecnici è la Mercedes, ma in alcune gare hanno dovuto alzare la vettura da terra per evitare il surriscaldamento”. “Il problema di Perez pare sia nel cambio. Il motore sembra a posto. Fino a quando non apriremo la vettura è difficile dirlo, ma credo sia così”, ha poi detto Marko a proposito della power unit del messicano, costretto al ritiro a Montreal. LEGGI TUTTO