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    Ufficiale: Roland Garros spostato di una settimana, ATP e WTA lavorano per aggiustamenti

    Roland Garros, il centrale

    Dopo l’anticipazione, ecco che arriva l’ufficialità. L’edizione 2021 di Roland Garros è stato spostato in avanti di una settimana, e si disputerà dal 24 maggio (settimana di quali) al 13 giugno, giorno della finale maschile.
    “D’intesa con le autorità pubbliche francesi e gli organi direttivi del tennis internazionale, la Federazione francese di tennis ha preso la decisione responsabile di posticipare di una settimana il torneo Roland-Garros 2021, che si terrà ora dal 24 maggio al 13 giugno” si legge sul sito ufficiale. “Nel suo ultimo discorso, il 31 marzo, il presidente francese ha annunciato che a partire da metà maggio sarà istituito un programma per il ripristino progressivo di eventi culturali e sportivi, subordinatamente al miglioramento della situazione sanitaria. Usando questo come punto di partenza, la FFT ha lavorato in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Gioventù e dello Sport e dei servizi governativi competenti su potenziali scenari per l’organizzazione del Roland-Garros, tenendo conto del calendario sportivo internazionale. In questo contesto, è sembrato che posticipare il torneo di una settimana sarebbe la soluzione migliore. I turni di qualificazione si terranno quindi da lunedì 24 a venerdì 28 maggio e saranno seguiti dal tabellone principale, da domenica 30 maggio a domenica 13 giugno”.

    The Roland-Garros tournament, postponed by one week, will be played from 24 May to 13 June 2021. #RolandGarros
    — Roland-Garros (@rolandgarros) April 8, 2021
    A seguito di questa decisione, arriva una nota da parte dell’ATP, in cui si annunciano presto delle contromosse, ossia degli aggiustamenti al calendario per far fronte allo slittamento (che interessa i primi tornei su erba e riduce la distanza con Wimbledon…)
    Scrive l’ATP: “Il tennis ha richiesto un approccio agile al calendario negli ultimi 12 mesi per poter gestire le sfide della pandemia, e questo continua ad essere il caso. La decisione di ritardare l’inizio del Roland-Garros di una settimana è stata presa nel contesto delle restrizioni Covid-19 recentemente aumentate in Francia, con del tempo aggiuntivo che accresce la probabilità di condizioni migliorate e la capacità di accogliere i fan all’evento. Sia l’ATP che la WTA stanno lavorando in consultazione con tutte le parti interessate dal rinvio per ottimizzare il calendario per i giocatori, i tornei e i fan in vista del Roland-Garros ed eventi seguenti. Ulteriori aggiornamenti verranno comunicati appena possibile”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Gilles Simon tuona: “Le bolle sono state create per proteggere i tornei, non i giocatori”

    Gilles Simon, 36 anni

    Il francese Gilles Simon è da sempre un tennista “scomodo”, uno senza peli sulla lingua, pronto ad esternare e difendere le proprie idee anche se contrarie al sentore comune. 36 anni, Gilles sta attraversando la fase terminale di una lunga e fortunata carriera, che l’ha visto entrare nella top10 (n.6 nel 2009) e battere i migliori. Negli ultimi mesi ha vissuto molte delusioni, tante sconfitte e pochissime gioie, con un crollo in classifica oltre la posizione n.60 (oggi è 63). Questa settimana è in campo al nostro ATP di Cagliari, e oggi sarà l’avversario di Lorenzo Sonego nel secondo turno, terzo match di giornata sul centrale.
    L’ha raggiunto il quotidiano francese L’Equipe, a cui ha rilasciato una breve ma significativa intervista, con la parte più “calda” sulle bolle sanitarie, a suo dire create per il funzionamento legale dei tornei ma per niente utili ai giocatori. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero, che, come sempre, scatenerà più di un commento e critiche…
    “Personalmente sono contro le bolle, ma è un’opinione e non vorrei più arrabbiarmi” dichiara Simon. “Mi sono detto: ‘va bene, ci sono le bolle, in base a queste condizioni sceglierò il mio calendario. Vado in località dove il tempo è bello. Qui (a Cagliari) il club è bello, poi andrò a Barcellona e all’Estoril’. Mi sto adattando. Ormai ho già smesso di dire di non fare bolle, anche se è evidente che non ci siano differenze nei casi positivi rispetto al circuito Challenger, dove non ci sono bolle … Alle fine hai due opzioni: o gli dici che sei incazzato, e questo è l’unico modo per combattere, o ti adatti“.
    Continua Gilles nelle sue dure critiche: “Tutto il mondo è  al limite, alla fine sono i giocatori a giocarci in queste condizioni. Per me le bolle sono lì per proteggere i tornei e non i giocatori. Sono rassegnato, credo che non cambierà nulla, sono le loro decisioni e punto, non c’è alternativa né contraddittorio. Ho sempre detto che l’ATP è molto più dei tornei che dei giocatori, e questa situazione sta rendendo il tutto  ancora più chiaro“.
    La vita in queste condizioni per Simon è davvero dura: “È una situazione molto complicata, questa crisi la dice lunga sul sistema di cui facciamo parte, dove è richiesto il massimo impegno da parte dei giocatori, e basta. Siamo quelli che subiscono la riduzione del montepremi, quelli che devono sopportare condizioni di gioco più dure. A questo si aggiunge la classifica. Se non sei soddisfatto delle condizioni e non giochi, crolli in classifica e quindi non riesci più a giocare. Mi sento come se fossimo costretti a giocare e perdere soldi in molti tornei… Le bolle nei tornei indoor non sono facili. A Montpellier ero estremamente depresso nel vedere le mogli dei giocatori portare a spasso i loro bambini proprio fuori dalla camera d’albergo, dato che c’era il coprifuoco alle 18. I giovani giocatori affrontano meglio queste condizioni perché non hanno ancora pianificato la loro “prossima vita”, ma per quelli di noi che hanno una famiglia non ha senso mettere i bambini in una bolla. È difficile adattarsi e andare avanti”.
    Ecco la soluzione che doveva essere adottata, vista l’emergenza, secondo il francese: “Per me la classifica avrebbe dovuto essere bloccata. In questo modo viaggia solo chi ritiene giusto farlo. Più alta è la tua classifica, maggiore è la pressione che hai. Chi ritiene che il prize money dei tornei non sia abbastanza, poteva scegliere di non viaggiare. Forse se l’ATP l’avesse fatto, nessuno avrebbe viaggiato e giocato… quindi sei forzato a giocare e in queste condizioni perdi soldi. È complicato. Avrebbero dovuto prendere decisioni molto diverse all’inizio di questa crisi, non attenersi disperatamente allo stesso programma come se niente fosse. Ora dobbiamo resistere e aspettare che arrivi il vaccino”.
    Parole forti e chiare, assai critiche verso il sistema e come viene gestito. La situazione è oggettivamente molto complicata, ma onestamente anche per i tornei, non solo per i giocatori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Hurkacz supera Sinner in due set. Jannik rimonta, serve sul 6-5 nel primo set ma si inceppa, un passaggio a vuoto gli costa la sconfitta

    Jannik Sinner in campo a Miami

    Hubert Hurkacz supera Jannik Sinner nella finale del Masters 1000 di Miami, 7-6 6-4 lo score del match a favore del polacco, che alza il trofeo più importante in carriera (3 vittorie su 3 finali disputate). Jannik parte male, rimonta e trova il suo migliore tennis – intenso e preciso – nella fase centrale del primo set. Da 0-3 si porta 3 pari, annulla una delicatissima palla break nel nono game e strappa il servizio al polacco nell’undicisimo, con potenza e grande pressing. L’azzurro serve per il set sul 6-5 e qua si “spegne la luce”. Tutto nel suo gioco s’inceppa, dal servizio alla precisione nella spinta. Subisce il break e gioca un brutto tiebreak, poco accurato e con diversi errori. Purtroppo il momento no continua all’avvio del secondo parziale. Crolla 0-4, tanti errori sia tecnici che tattici. Tutto parte dalla testa, perché dopo aver annullato due palle per lo 0-5, ritrova lunghezza di palla, intensità e precisione. In un batter d’occhio si riporta in partita, recuperando un break e restando in scia fino al 4-5. Hurkacz riesce a chiudere, vincendo il primo Masters 1000 in carriera. Stavolta la rimonta non è riuscita.
    Inutile girarci intorno: la delusione c’è, la partita era difficile ma non impossibile. Però è giusto dare il pieno merito del successo a Hubert Hurkacz. Ok, Sinner l’ha “rimesso” in gioco sul finale del primo set, ma sarebbe ingeneroso non attribuire pieni meriti al polacco. Intanto per il torneo straordinario disputato. Ricordiamo che Hurkacz che è arrivato in finale sconfiggendo uno dietro l’altro Shapovalov, Raonic, Tsitsipas e Rublev, tutti avversari sulla carta a lui superiori.
    Inoltre oggi il polacco ha giocato una partita tecnicamente molto accorta e perfetta sul piano tattico. Era consapevole che la spinta in progressione di Sinner poteva “sfondarlo”, quindi era fondamentale servire bene, per ricavare punti facili; era necessario rispondere lungo, per non far entrare l’azzurro con i piedi in campo; era necessario sbagliare poco e far colpire tante palle a Sinner che, per il suo modo di giocare, avrebbe spinto tanto e rischiato di più. Così è andata. Hubert è stato bravissimo a trovare la miglior posizione in campo per appoggiarsi alle palle rapide di Jannik, non ha sofferto molto il pressing dell’azzurro, andando in vera difficoltà solo quando Sinner ha accelerato al 100% prendendosi rischi enormi.
    Hurkacz oggi ha vinto perché è stato più efficiente. Il rapporto rischio / rendimento nel suo tennis è stato troppo superiore a quello dell’azzurro, che per sfondare il rivale ha sbagliato davvero troppo. La partita si è decisa per il miglior rendimento del servizio del polacco e per la sua capacità di difendere la posizione di campo. Spesso un match di tennis tra due giocatori che amano costruire e spingere, si decide per un metro di campo. Ebbene, oggi quel metro di campo l’ha tenuto Hurkacz. Non è un dettaglio: Hubert è riuscito a restare abbastanza vicino alla riga di fondo per non aprire il campo agli affondi di Jannik ed appoggiarsi sui drive dell’azzurro, rimandando palle abbastanza lunghe e consistenti. Sinner è uscito da questo schema solo quando ha accelerato a tutta. Questa, insieme allo scarso aiuto della prima, è stata la motivazione della sua sconfitta.
    Non era facile, perché Hurkacz davvero è stato preciso, veloce, continuo. Ottimo. Però Jannik avrebbe dovuto prendere una scelta “drastica” per girare il match a suo favore: o aumentare la percentuale di rischio, soprattutto col rovescio (a mio avviso ha insistito fin troppo negli strappi col diritto, visto che oggi era meno stabile rispetto ai match precedenti), per allontanare Hurkacz dalla sua posizione “di forza”; oppure aprire molto di più gli angoli con palle più lavorate e alzare un filo la parabola per dare meno peso e timing al rivale. Infatti nella fase del recupero e sorpasso nel primo set, Sinner riuscito nello strappo grazie ad una serie di pallate davvero sulle righe, e con qualche palla più corta e stretta che ha finito per portare più avanti il rivale, fuori posizione. Avrebbe forse anche potuto lavorare di più ai fianchi l’avversario non solo con la forza, ma con una parabola cross di rovescio più lenta e alta nello scambio: infatti Hurkacz tende a farsi “ingolosire” dalla possibilità di accelerare lungo linea di rovescio, ma su palla più alta la sua meccanica di esecuzione lo penalizza. Non era affatto facile, ad ogni modo, perché il polacco ha giocato benissimo.
    Sarà molto importante per Sinner capire il motivo del suo blackout sul 6-5, quando è girato il match; e come mai non è riuscito a cancellare dalla sua testa quel momento e riprendere a giocare al suo meglio nel tiebreak, o almeno all’inizio del secondo set. Sinner è bravissimo a rimontare, ma partire ogni volta ad handicap è complicato (e l’ha dichiarato Piatti ieri, spesso Jannik parte male nel primo punto del gioco). Sinner ha incantato in quest’inizio di stagione per la sua intensità e qualità, ma soprattutto per come ha “rifiutato la sconfitta”, con reazioni leonine, e per come sia quasi sempre riuscito a cancellare dalla sua testa errori e momenti difficili, ripartendo con impeto e convinzione. Oggi sul quel “maledetto” 6-5, non ce l’ha fatta.
    Resta un torneo SPLENDIDO per Jannik, la prima finale di un grande torneo, ed un’esperienza che sarà decisiva nella sua crescita. Vincere sarebbe stato incredibile, ma merito a Hurkacz. E grazie lo stesso Jannik, per le emozioni e il tennis di altissimo livello.
    Marco Mazzoni

    La cronaca del match nel — Liveblog ––

    20:53  – Hurkacz serve per il match. Sinner rischia, ma sbaglia. 15-0. Il polacco con coraggio rischia, si porta 30-15 a due punti dal match. Jannik regge bene nel quarto punto, sbaglia il polacco 30 pari. Sinner spinge con poco rischio, ma è profondo. 40-30 e MATCH POINT. Niente prima… Si scambia al centro… lungoooo scambia. Finisce largo Sinner. Vince Hurkacz.

    20:48  – Sinner è tornato fisicamente in partita. I suoi colpi sono di nuovo fluidi e soprattutto penetranti, col rovescio lascia fermo il rivale, si avverti di nuovo intensità nella sua progressione. Sul 30-0 commette però il quinto doppio fallo del suo match. Con i piedi quasi in campo butta il polacco molto fuori dal campo e lo porta all’errore. 40-15. Game Sinner, 4-5. Ora tutta la pressione è su Hubert, solo un game per vincere il torneo.

    20:43  – La tensione ora la sente Hubert! Sul 15-0 commette il primo doppio fallo del suo match. Con coraggio, Hurkacz apre il campo e viene avanti, forse per sottrarsi ad uno scambio prolungato. E la prima non va…. Jannik si difende con tutto quel che ha, tira un passante nemmeno così buono ma Hubert si impalla sotto rete, e affossa la volée. 30 pari! NOOO Sinner non riesce a superare la rete dopo aver mandato fuori campo il rivale, nastro “polacco”… 40-30. Segue servizio e diritto. 5-3 Hurkacz. Quel punto che poteva mandare Jannik sul 30-40 ce lo ricorderemo…

    20:39 – Quanto conta la testa nel tennis… Forse finalmente libero di testa, Jannik ritrova la prima di servizio, ottimo appoggi e lunghezza di palla. Niente errori e tante “pallate” che finalmente spostano Hurkacz e lo fanno sbagliare. In un amen da rottura prolungata ad un filetto di punti. Hurkacz ha tirato il fiato, ma bene Sinner nel farsi trovare pronto. 4-3 Hurkacz, col polacco alla battuta.

    20:37  – All’improvviso Sinner si anima nel Sesto game, ritrova lunghezza di palla e sbaglia poco. Si porta 15-40, risponde molto profondo e il polacco sbaglia, troppo indietro. Recupera un break l’azzurro 2-4. Sta passando l’ultimo treno per Jannik, ora o mai più per restare attaccato al match.

    20:33 – Sinner purtroppo sembra uscito mentalmente dal match. Gioca con meno convinzione, spinge a tratti, sembra non riuscire a trovare una strada per mettere in difficoltà il rivale e continua a sbagliare. Sotto 0-4, Hurkacz ha la chance per il triplo break. Sbaglia un’accelerazione di rovescio cross il polacco, si salva Jannik. Finalmente mette la bandierina nel set, sotto 1-4, purtroppo con due break.

    20:27 – Hurkacz in totale controllo del match. Il polacco spinge, non sbaglia niente. Sinner non riesce a reagire. Un parziale 16 punti a 5 spiega meglio di ogni altro aspetto l’andamento di un set in cui, purtroppo, non c’è match.

    20:24  – Terzo game, Sinner serve ed è in difficoltà. Spinge ma senza sfondare, forse apre poco l’angolo, deve cercare di muovere il rivale dal centro, ma non ci riesce. Hurkacz risponde bene, pressa e va a prendersi il secondo break del set, portandosi 3-0 e servizio. È la spallata che potrebbe decidere il match. Sinner sembra restato a quel brutto dodicesimo game… non è più riuscito a spingere con convinzione, sbagliando troppo e non trovando la via per mettere in difficoltà il rivale.

    20:20 – Hurkacz è molto sereno, serve bene, si appoggia sulle palle di Sinner e soprattutto non sbaglia NIENTE. Consolida il vantaggio e si porta 2-0. È davvero in grandissima forma e fiducia il polacco. Del resto, per arrivare a questa finale ha battuto gente come Shapovalov, Tsitsipas e Rublev…

    20:18  – Secondo set. s’inizia con Sinner alla battuta, ma l’onda di Hurkacz non si arresta. Vince uno scambio durissimo di 28 colpi e si porta 0-30. Jannik tocca sotto rete chiamato avanti dal rivale, per fortuna il passantino in corsa del polacco è appena largo. Bravo però Hubert in questa fase, è molto aggressivo e non lascia tempo al rivale. Con un bel pressing e un diritto angolato si porta 15-40, due palle break pesantissime in questo momento non facile sul piano mentale per l’azzurro. Si salva Jannik sulla prima, regge dal fondo correndo molto; la prima purtroppo è scomparsa… comanda ma dopo aver inchiodato Hubert nell’angolo sinistro, sbaglia un’accelerazione col diritto cross. BREAK Hurkacz, bravo a sentire il momento, sbagliare pochissimo e giocare profondo. 1-0 avanti il polacco, l’inerzia del match è tutta dalla sua parte.

    20:10 – Sinner esce dal campo. I numeri dicono 11 vincenti e 28 errori per Sinner; 5 vincenti e 13 errori per Hurkacz. Il match l’ha fatto più Jannik, purtroppo sul risultato finale pesa come un macigno il passaggio a vuoto sul 6-5, quando Jannik ha – da solo – commesso troppi errori, senza prima di servizio, senza nemmeno prendersi rischi importanti. Purtroppo per una volta ha avvertito il peso del momento, ed ha sbagliato troppo. Peccato perché era stato bravissimo a rimontare, sembra lui lanciato verso il primo set. Solo 52% di punti con la prima per Sinner, altro numero non così buono.

    20:09 5-2 Hurkacz, e quindi prima pesante al T. 6-2 e quattro set Point per lui. Manca il primo, di punto lungo un diritto molto aggressivo. 3-6, Sinner serve. Con coraggio spinge A TUTTA un diritto inside out, Hubert non difende. 4-6… Scambio lunghissimo, si esplora tutto il campo.. il primo a sbagliare è Jannik, col diritto colpisce col peso del corpo un po’ arretrato, e la palla esce. 7-4 Hurkacz. 

    20:06  – TIEBREAK. 1-0 Hurkacz, sbaglia di rovescio Sinner (quinto errore di fila… brutto momento). Prova a venire avanti l’azzurro, ma l’attacco era corto e veniva da lontano. Bravo Hurkacz a far giocare una palla bassa all’azzurro. 2-0 Hurkacz. Con rabbia Sinner spinge e chiude con la smash, primo punto Jannik nel TB. Scambio violento sulla diagonale di rovescio, l’azzurro sbaglia in rete. 3-1 Hurkacz. Ma forza ancora in risposta l’azzurro, Hubert è sorpreso uscendo dal servizio e sbaglia. 3-2 Hurkacz, ma serve Jannik.  Ahia!? Stecca di diritto per Jannik, si cambia con il polacco avanti 4-2. Ancora c’è da rincorrere…

    20:03 – Un errore di rovescio in scambio costa a Sinner un doloroso contro break. Passaggio a vuoto per l’azzurro, Hurkacz è stato solo attento a non sbagliare.

    20:02  – Inizia male il game decisivo del set con un errore Jannik. E niente prima sullo 0-15. Doppio fallo !?!? Il quarto del match. 0-30. Stavolta la tensione l’avverte anche lui. E niente prima… Comanda col diritto, ma termina in corridoio. 0-40, tre palle per il tiebreak per Hurkacz.

    19:59 – BREAK SINNER!!! Risposta precisa, pressa dal centro e Hurkacz sbaglia in rete!! 6-5 Sinner, serve per il primo set. Grazie Hubert per l’assenza della prima di servizio, ma Ottimo Jannik per come ha saputo cogliere la chance spingendo forte con accuratezza, senza sbagliare una scelta. COMPUTER SINNER.

    19: 58 – Finalmente Jannik trova una bella risposta inside out col diritto, 15 pari nell’undicesimo game. E di nuovo seconda di servizio per Hubert… TENSIONE!?! il polacco arriva pesante su un diritto di scambio, e boom, lunga! 15-30. Altra seconda di servizio… Si scambia al centro, e… BOOOM, Sinner dal centro del campo Jannik trova un lungo linea di rovescio clamoroso, imprendibile. 15-40 e due palle break per Jannik!!!

    19:55 – Pressione? Sinner ha le spalle molto larghe, a 15 con quattro pallate si porta 5 pari. Il set scorre veloce, verso il… tiebreak?

    19:51 – Hurkacz non tentenna, è poco appariscente ma MOLTO solido. Si porta 5-4, ora la pressione è tutta su Jannik . . . .

    19:49   – Ottavo game, 30 pari. Bravissimo Hurkacz a pressare con ottimo timing e trovare un improvviso lungo linea che ha messo in difficoltà Jannik. Palla break per il polacco, delicatissima. Ace! Si salva con classe Sinner. Quindi gioca un bello scambio l’azzurro dritto per dritto, con palle mooooolto lunghe, è il polacco il primo ad andare lungo. Ancora molto bene col diritto in pressing, 4 pari dopo 38 minuti. Si entra nella fase calda del set.

    19:42 – Il polacco sfrutta benissimo le sue prime, scambia con poco rischio appoggiandosi bene alla palla rapida di Sinner, si porta avanti 4-3. Sinner per ora bene, bravo a rimontare lo svantaggio, ma serve una sterzata: o una spinta maggiore per stroncare il rivale; o deve muovere lo scambio con qualche variazione spostandolo dalla “piazzola” preferita, altrimenti il rapporto rischio/rendimento del suo match è in negativo.

    19:41  – Cerca un Serve and Volley Hurkacz, il primo del match, ma Jannik trova una risposta cross passante che pizzica la riga. Tutto bello, di una difficoltà terrificante!

    19:40 – Dai primi 6 game, la sensazione è che Sinner debba lavorare un po’ il rovescio sulla diagonale per proporre ad Hurkacz delle palle veloci e più alte. Il polacco si fa ingolosire e cerca il lungo linea ma su palla alta non sempre lo controlla alla perfezione. Inoltre deve portarlo a giocare in posizioni di campo “scomode”, perché se Hubert staziona sul centro e con i piedi vicini alla riga, ha ottimo anticipo sulla palla, spinge e rischia poco. Settimo game, 30 pari. Sale la tensione. 

    19:38  – Il Sesto game va ai vantaggi, qualche errore da parte di entrambi. Un diritto colpito male da Jannik in avanzamento (brutta ricerca della palla coi piedi, strano per lui) gli costa una palla break. Se la gioca bene con un bel pressing col diritto. Come poco sotto: nonostante il brutto errore del punto precedente, insiste nella spinta, senza paura. Hurkacz non regala niente, scambia con poco rischio con i piedi molto ben piantati in terra e vicini alla riga. Il polacco vince lo scambio più lungo del match, altra palla break… Uff.. esce di un soffio un diritto a Hubert in scambio. Due buone prime, dal possibile 2-4, Sinner impatta 3 pari.

    19:33  – C’è un po’ di vento, ma Sinner deve stare attento ad aggredire le palle col diritto senza peso, quando cerca di sparare a tutta. Commette un brutto errore sul 15 pari, per eccesso di spinta e rotazione. Qua viene fuori l’enorme qualità MENTALE di Sinner: al punto seguente si riparte da zero, reset totale e via in spinta senza incertezze. 30 pari.

    19:28  – Grandissimo punto di Jannik sul 30 pari nel quinto game: dal centro trova quel cross lunghissimo che ha messo tanto in crisi Bautista in semi, e quindi entra a tutta. Si conquista una palla break. GRANDISSIMA RISPOSTA! Hurkacz è sorpreso, sbaglia. BREAK SINNER, fa il pugno l’altoatesino. Resta sotto 2-3, ma ora serve lui.

    19:26  – Muove lo score nel quarto game Sinner, due diritti pesanti e anche un Ace, il primo del match, ma anche un doppio fallo. 3-1 Hurkacz. Sembra sempre un po’ contratto l’azzurro, quasi aver fretta. Adesso serve incidere in risposta per tornare in vita nel set…

    19: 21 – Ottimo pressing di Jannik col diritto nel terzo game. Costruisce il suo tennis con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo, ma Hubert è sostenuto dal servizio (2 Ace nel game). Si va ai vantaggi. Orrenda risposta di Sinner da destra, affossa il diritto a mezza rete, troppa foga in questo caso. 3-0 Hurkacz in 11 minuti.

    19:17  – Sinner serve per la prima volta nel match, ma è Hurkacz ad incidere con la risposta, anche perché la prima dell’azzurro non entra. E sul 15-30 un doppio fallo costa a Jannik le prime due palle break del match, immediate. Ancora niente prima… ma in progressione Sinner cancella la prima chance al rivale. Un rovescio di Sinner in scambio muore di poco largo. BREAK Hurkacz, il match inizia in salita per l’azzurro. Stesso film della semifinale?

    19:14  – Sul 40-15 un rovescio in scambio di Jannik atterra di poco lungo. 1-0 Hurkacz. Ha iniziato bene con la prima il polacco. La statistica del torneo indica che con la prima di servizio nel torneo ha vinto 3 punti su 4, servendo 51 Ace. È la conferma che la qualità in risposta di Jannik sarà decisiva per incidere nel match.

    19:11  – Il terzo punto del match è il primo vinto da Jannik: bordata di diritto lungo linea e via avanti in progressione.

    19:11 – La finale 2021 del Miami Open scatta con Hubert Hurkacz alla battuta. “Ready? Play!”. Hubert fa ok col pollice, Jannik risponde, grande rispetto e fair play. Il primo 15 lo vince Hurkacz, attacca Sinner ma sbaglia.

    19:03 – È la terza finale in carriera per entrambi, e curiosamente entrambi hanno vinto entrambi le finali disputate. I due sono molto amici, e hanno giocato insieme in doppio al recente torneo di Dubai. Una finale ancor più speciale per entrambi.

    19:02 – Sinner e Hurkacz entrano sul Grand Stand dell’impianto di Miami sotto le note di “beat it” di Michael Joackson. Ci siamo, la finale sta per iniziare!

    Marco Mazzoni
    [21] Jannik Sinner vs [26] Hubert Hurkacz ATP ATP Miami Sinner J.64 Hurkacz H.76 Vincitore: Hurkacz H. ServizioSvolgimentoSet 2Hurkacz H. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5Hurkacz H. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5Sinner J. 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4Hurkacz H. 0-15 15-15 15-30 15-401-4 → 2-4Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-4 → 1-4Hurkacz H.0-3 → 0-4Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-400-2 → 0-3Hurkacz H. 15-0 15-15 30-30 40-300-1 → 0-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 2*-3 2*-4 2-5* 2-6* 3*-6 4*-66-6 → 6-7Sinner J. 0-15 0-30 0-406-5 → 6-6Hurkacz H. 15-0 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5Hurkacz H. 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4Hurkacz H. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3Hurkacz H. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-3 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-3 → 1-3Hurkacz H. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-2 → 0-3Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2Hurkacz H. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1
    1 Aces 35 Double Faults 160% (47/78) 1st Serve 71% (49/69)55% (26/47) 1st Serve Points Won 69% (34/49)48% (15/31) 2nd Serve Points Won 35% (7/20)64% (7/11) Break Points Saved 0% (0/3)11 Service Games Played 1131% (15/49) 1st Serve Return Points Won 45% (21/47)65% (13/20) 2nd Serve Return Points Won 52% (16/31)100% (3/3) Break Points Converted 36% (4/11)11 Return Games Played 1153% (41/78) Service Points Won 59% (41/69)41% (28/69) Return Points Won 47% (37/78)47% (69/147) Total Points Won 53% (78/147) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: finale Sinner vs. Hurkacz — Liveblog

    Jannik Sinner in campo a Miami

    Jannik Sinner sfida il polacco Hubert Hurkacz per il titolo del Masters 1000 di Miami, primo in stagione della massima categoria ATP. È una sfida inedita tra i due giocatori, all’esordio in una finale così importante.

    — Liveblog ––
    19:02 – Sinner e Hurkacz entrano sul Grand Stand dell’impianto di Miami sotto le note di “beat it” di Michael Joackson. Ci siamo, la finale sta per iniziare!

    Marco Mazzoni
    [21] Jannik Sinner vs [26] Hubert Hurkacz Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Il Serbia Open (ATP 250) si giocherà a porte chiuse

    Novak Djokovic sarà la stella del torneo casalingo

    L’annuncio era pressoché scontato, ma ora diventa ufficiale. Il prossimo Serbia Open, ATP 250 di Belgrado, in calendario dal 19 al 25 aprile 2021, si svolgerà senza pubblico. Ad annunciarlo Djordie Djokovic, direttore dell’evento e fratello del numero 1 al mondo.
    “Sfortunatamente, quest’anno non ci saranno fan – dichiara Djordie alla televisione serba Nova S – Siamo in una situazione ancora molto difficile con molte persone che contraggono il virus su base giornaliera. È un anno davvero complicato per tutti e le restrizioni hanno provocato anche molti infortuni tra i giocatori. Purtroppo, Borna Coric e Stan Wawrinka hanno dovuto rinunciare al torneo, ma avremo comunque un campo di partecipazione molto forte. Oltre a Novak, ci saranno Dominic Thiem, Gael Monfis e Aslan Karatsev, così come i serbi Filip Krajinovic, Laslo Djere e Miomir Kecmanovic. Molti dei migliori 30 giocatori al mondo saranno qui da noi”.
    Nonostante la concorrenza nella stessa settimana dell’ATP 500 di Barcellona (storico evento sul rosso e con montepremi più importante), a Belgrado sono sicuri di riuscire ad allestire un grande torneo, grazie al traino del n.1 Djokovic.

    After nine years, Belgrade will once again be the host of the Serbia Open tournament, in which some of the best tennis players in the world will participate. It will be an opportunity for our capital to become the center of great tennis and true values.#SerbiaOpen #SerbiaOpen2021 pic.twitter.com/4ETQYLpHGV
    — Serbia Open Official (@SerbiaOpen2021) April 1, 2021

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    Thiem salterà il Masters 1000 di Monte Carlo

    Dominic Thiem

    Herwig Straka, agente di Dominic Thiem, ha affermato che il suo assistito non giocherà il Masters 1000 di Monte Carlo 2021. È una scelta a sorpresa, visto che la terra battuta è probabilmente la superficie favorita dell’austriaco, ed il motivo non è il problema al piede sofferto da Dominic nelle scorse settimane.
    In una breve dichiarazione riportata da Kleine Zeitung, Straka ha affermato “Dominic non è infortunato. Vuole solo darsi più tempo per preparare al meglio la stagione su terra battuta, il suo obiettivo è arrivare al massimo della forma a Roland Garros”.
    Thiem non ha mai ottenuto buoni risultati a Monte Carlo: solo i quarti nel 2018, dove rimediò una batosta terribile da Nadal, racimolando solo due game. Forse si deve anche a questo la sua scelta di saltare il torneo del Principato (Masters 1000 ma non obbligatorio ai fini del ranking) e iniziare da Belgrado. “Allo stato attuale, Thiem inizierà la stagione su terra battuta con Belgrado. Seguiranno i Masters di Madrid e Roma prima di Parigi” ha dichiarato Straka.
    L’agente di “Domi” non ha rilasciato ulteriori dettagli su come procede il recupero dal problema al piede che gli ha impedito di giocare sul cemento nelle ultime settimane, dicendo solo “non è infortunato”; quindi, presumibilmente, Thiem si sta già allenando sul rosso. “Ho dovuto fare una pausa, ma non sono ancora pronto al 100%”, aveva scritto Thiem sul suo sito ufficiale recentemente, aggiungendo che sarebbe tornato ad allenarsi a brevissimo, “Ho molto su cui lavorare per prepararmi al meglio”.
    Certamente Thiem è uno dei giocatori più attesi sul rosso e a Roland Garros, torneo che ha messo in cima ai suoi obiettivi per il 2021 insieme a Novak Djokovic.
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    Bautista Agut celebra Sinner: “Ha tutto, lo aspetta un futuro splendente”

    Jannik Sinner, 19 anni e prima finale in M1000

    Roberto Bautista Agut non è solo un ottimo tennista, è soprattutto una persona molto corretta e lucida nelle sue analisi. Dopo la bruciante sconfitta con Sinner (sarebbe stata anche per lui la prima finale in Masters 1000, occasione unica), ha parlato del match e delle qualità incredibili del giovane azzurro. Secondo l’iberico, il futuro di Jannik sarà luminoso.
    “Le condizioni di gioco oggi non erano facili” racconta Bautista, “c’era molto vento e la palla si muoveva all’improvviso. Questo ha causato a entrambi molti errori. Nonostante mi sia sentito particolarmente a mio agio con il mio gioco, sono stato molto vicino alla vittoria. Penso che mi sia sfuggito di un niente il secondo, e nel terzo ho avuto la possibilità di vincere la partita quando ero avanti. Ci sono stati piccoli dettagli che gli hanno fatto pendere l’equilibrio per il mio avversario, il tennis è assurdo, a volte un punto può cambiare tutto. Sinner ha giocato incredibilmente bene alla fine del terzo set, non mi resta che congratularmi con lui“.
    Davvero molto sportivo l’iberico, come sempre del resto. Ma il passaggio più interessante per noi è il suo giudizio su Sinner, sempre lucido e preciso. “Jannik dà molto ritmo alla palla da fondo campo, è difficile entrare in quegli scambi, ma non puoi giocare con poca potenza perché altrimenti lui ti travolge. Ho provato a prendere l’iniziativa e pressarlo in ogni momento, penso di esserci riuscito in alcuni tratti del match, quando sono andato avanti, ma questo ragazzo ha qualcosa di speciale, soprattutto nei momenti decisivi. Ho giocato con lui due volte in poche settimane e in entrambe le partite sono uscito dal campo con la sensazione che avrei potuto vincere perfettamente, ma invece è stato lui a prendere in mano il gioco nei momenti decisivi“.
    “Lo aspetta un futuro splendido. Ha tutto quel che serve per vincere: un bel servizio, si muove alla grande, è esuberante dal fondo campo in spinta e mentalmente è spettacolare. Continua a migliorare ogni giorno. Ha tante armi e, soprattutto, lui è un ottimo agonista. Non gli manca proprio niente”.
    Un’analisi assolutamente lucida e precisa delle qualità di Jannik, viste da chi conosce benissimo il gioco e l’ha sfidato in un match importantissimo. L’ennesima conferma del potenziale sterminato dell’azzurro. Il futuro è nelle sue mani, noi siamo in prima fila ad ammirarlo.
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    Masters 1000 Miami: Sinner è in finale!!! Rimonta un set a Bautista Agut e vince con classe e grinta da campione (Liveblog)

    Jannik Sinner, 19 anni

    GAME SET MATCH SINNER!!!!!! Incredibile vittoria di Jannik, supera in rimonta Roberto Bautista Agut (5-7 6-4 6-4) e conquista la prima finale Masters 1000 in carriera, dove aspetta il vincente della 2a semifinale tra Rublev e Hurkacz.
    Una vittoria pazzesca per l’azzurro perché arrivata in un match in cui era partito male, ed è maturata con la sua incredibile forza mentale e fisica che gli consente di giocare DA CAMPIONE nei momenti decisivi. Una forza calma, che travolge i rivali nei momenti decisivi.
    L’ultimo gioco del match è stato un’apoteosi, un crescendo wagneriano, l’assolo del primo violino, un lampo in cui ha piegato il match al suo volere. Roba che solo un tennista completo e fortissimo può solo immaginare. Tensione? No. Nel game decisivo, 5-4 al terzo e in risposta, Jannik Sinner non trema, non indugia, ma alza al massimo il livello. Conquista 4 punti di fila, di forza, di potenza; di diritto e di rovescio (due vincenti cross da sinistra strabilianti), incidendo dalla risposta, sbattendo fuori campo il rivale con un’accelerazione incredibile e via, piedi in campo a chiudere col vincente. Questa la fotografia esatta di un campione sul piano tecnico e mentale, lucidissimo nonostante la poca esperienza e le oltre 2 ore di “mazzate” prodotte per restare in scia, rimontare e superare un tennista ottimo e sempre positivo come Bautista Agut.
    Con l’adrenalina a mille, tutto potrebbe ora apparire facile, ma la vittoria di Jannik è stata invece difficilissima. Bautista è un giocatore vero, uno che sguazza come pochi su questi campi rapidi ma non rapidissimi; uno che non ti regala niente e che devi battere tu, con forza e coraggio; uno che è difficilissimo da sfondare e che con i suoi colpi piatti si appoggia benissimo sulla tua forza, restituendoti con gli interessi il tuo forcing. Uno difficile da battere, sia fisicamente che mentalmente. Devi esser pronto alla pugna, a tanto sacrificio, devi verticalizzare al momento giusto, piedi in campo e via a rete a chiudere, pronto a tirare 1, 2, 3 o anche 4 accelerazioni, prendendoti tanti rischi. È quel che è riuscito a fare l’azzurro, in un match in cui ha fatto anche molta fatica, perché in certe fasi Bautista gli è stato superiore per esperienza e si è visto. Ma Jannik è stato bravissimo a cancellare immediatamente quelle fasi e insistere, come se niente fosse, convinto che il suo gioco e il suo piano tattico fossero quelli per il successo. Così è stato.
    Il match era iniziato malissimo per Jannik: evidentemente contratto, ha perso subito il servizio ed è stato costretto a rincorrere più volte nel match. Tanti errori all’avvio (soprattutto col diritto), il servizio l’ha sostenuto solo a tratti, alla risposta non sempre riusciva ad essere incisivo. Contro un avversario come Bautista, quel “famoso” metro di campo fa tutta la differenza del mondo, perché vuol dire prendere più o meno rischi, aver più o meno campo da difendere e per l’affondo. E molto di questo parte proprio dalla qualità e continuità dei colpi di inizio gioco. Sinner lì è stato altalenante, ma splendido nelle fasi decisive del match. Soprattutto nel terzo set, nonostante la fatica di una partita in cui ha spinto come un forsennato, e nonostante fosse sotto 1-3, ha continuato a crederci, a spingere. C’è stato un punto, proprio sotto 1-3 al terzo, a mio avviso decisivo. Uno scambio lungo, in cui Roberto era in controllo. Poteva essere il punto che stroncava mentalmente Jannik, ma… lui ha contenuto in difesa, ha arrancato, ha rimesso come poteva un paio di difese, e quindi con una coordinazione misteriosa ha piantato i piedi a terra e lasciato partire un rovescio cross bellissimo, che l’ha messo in condizione di ribaltare lo scambio e vincere il punto. Lì ha guardato il suo angolo. Quegli occhi erano infuocati. Lì ha sentito che ce la poteva fare, che il gap era colmabile, che poteva ancora vincere. E l’ha fatto, punto dopo punto, palla dopo palla, rimontando prima e scappando verso il successo poi.
    Come l’ha vinta Jannik? Con coraggio. Con lucidità, perseguendo il suo piano tattico nonostante gli errori (oggi tanti, ben 53 alla fine, con 37 vincenti), ma soprattutto giocando bene nei momenti decisivi. Alcune accelerazioni cross di rovescio hanno spaccato scambi importanti; e sta diventando sempre più consistente uno schema tattico, forse il preferito dell’azzurro: scambio centrale di ritmo, diritto cross improvviso dal centro molto angolato, che sposta improvvisamente il rivale, diritto lungo linea di Sinner in avanzamento sulla palla più corta dell’avversario per il vincente o la comoda chiusura a rete. Con questo schema oggi ha vinto punti importanti perché sul contro piede da destra Bautista fa fatica a tirar su la palla in allungo con il suo movimento. Lucidissimo Jannik a sfruttare questa soluzione in vari momenti chiave del match.
    Ci sarebbe ancora moltissimo da dire su questa partita, ma meglio fermarsi qua, e gustarsi il dolcissimo sapore della vittoria. Una vittoria sofferta, in una partita giocata non sempre benissimo. Questo rende ancor più la dimensione della classe di Sinner. Vince nonostante tanti errori. Vince nonostante la fatica. Vince nonostante sia andato sotto. Vince perché è fortissimo sul piano tecnico, tattico, mentale. Una vittoria che non solo gli vale la prima finale in Masters 1000, ma che è un altro carico di mattoncini dorati per costruire quel campione che può regalarci sogni che nemmeno osavamo immaginare… Grazie delle emozioni Jannik!

    La cronaca della vittoria di Sinner nel — Liveblog —

    21:39 – GAME SET MATCH  S – I – N – N – E -R !!!!

    21:38 – altra BORDATA micidiale col diritto, 0-40 3 MATCH POINT!!!!

    21:38  – Jannik inizia con una risposta precisa e poi un’accelerazione fulminante. 0-15! Seconda di servizio . . . .  altro rovescio CLAMOROSO cross, vincente, bellissimo, imprendibile, eccezionale. 0-30!!!

    21:36  – Sinner di coraggio ne ha da vendere. Trova una bella prima e soprattutto un paio di accelerazioni davvero notevoli, nonostante la pressione del momento. Il diritto viaggia, inchioda nell’angolo il rivale, non lascia spazio al rivale. Con classe e attributi, Jannik ha giocato benissimo gli ultimi due turni di servizio, si conferma che la TESTA dell’azzurro è da Campione, nonostante la poca esperienza. 5-4 Sinner.

    21:33  – 2h e 22 minuti. 4 pari. Siamo alla stretta finale. Qua serve testa, fisico, coraggio.

    21:28  – La partita diventa durissima anche sul piano fisico. Sinner spinge tanto, ma dopo tanto pressing sbaglia. 15-30. Lo aiuta una bella prima, solida e precisa; quindi avanza con coraggio e sfida il passante del rivale per due volte. Il servizio e il coraggio lo aiutano a restare avanti, 4-3.

    21:24  – Un diritto di scambio cross non è impattato “pieno” da Jannik, pareva fuori e invece pizzica la riga. 0-40, tre palle per il contro break!!!! Un’altra risposta molto angolata di Sinner provoca l’errore di Bautista. A zero perde il servizio, come Sinner in precedenza. 3 pari. Di nuovo equilibrio… che lotta! 85 punti Sinner, 84 Bautista, equilibrio quasi perfetto.

    21:22  – Sesto game, Jannik prova a rimontare lasciando partire il braccio a tutta. Bellissimo il vincente di rovescio cross, imprendibile. Segue un’altra pallata al centro, così violenta che Roberto non si organizza coi piedi e affossa. 0-30, chance per Jannik!!!

    21:19 – Sinner chiude gli occhi, è lucido e consapevole che l’allungo di Roberto potrebbe essere decisivo, è fondamentale vincere il quinto game per restare in scia. Con le unghia tiene il game di servizio, resta in scia 2-3.

    21:16  – 11 punti di fila per Bautista, in controllo dello scambio in questa fase del match. Jannik ha perso campo, non riesce ad invertire l’inerzia con l’iberico salito in cattedra, bravissimo a verticalizzare e chiudere. Il dodicesimo punto vale il 3-1 Bautista, in amen ora in netto vantaggio nel set.

    21: 14 – Terzo game, Bautista tira un paio di accelerazioni violente, improvvise. Adesso non vuole lasciare l’iniziativa a Jannik. 0-30. Martella a tutta Roberto, Sinner è in difficoltà a contenere, crolla 0-40, tre palle break per l’iberico… Tenta un rovescio in salto, ma la palla fila lunga. BREAK Bautista, avanti 2-1 e servizio. Il match ora è tutto in salita….

    21:08 – Inizia bene il terzo set al servizio Jannik, iniziare in testa la corsa nel set decisivo può essere importante.

    21:00 – Qualche numero: 17 errori per entrambi nel set, ma 11 winner Jannik, solo 3 Bautista. 56 minuti, e la fiammata dell’azzurro nel finale del set gli vale un meritato terzo set.

    20:59  – Decimo game, Bautista commette un grave errore, classico non forzato. Segue un’accelerazione violenta di Jannik, che avanza e chiude di prepotenza. 0-30! Risposta SPLENDIDA cross di diritto, Bautista è “ribaltato”, chiude con un altro diritto Sinner. 0-40 T-R-E  S-E-T  P-O-I-N-T !!! Prima vincente di Bautista, cancella il primo. Eccolo! Bautista si fa ingolosire da una risposta corta di Sinner, tenta una smorzata che… NON passa la rete! SET SINNER, 6-4. Bravissimo l’azzurro a salvarsi in un game complicatissimo e spiccare il volo. Parziale di 8 punti a 1. Clamorosa impennata.

    20:55  – Con pazienza l’allievo di Riccardo Piatti riprende la palla del servizio, spostata dal vento, chiede molto (giustamente) alla prima. Con 4 punti di fila, Jannik rimonta un complicato 0-30. Si porta avanti 5-4, di nuovo la pressione è sullo spagnolo.

    20:52  – Sinner serve sul 4 pari, e inizia malissimo con un doppio fallo. Un discreto vento non lo aiuta, nessuno dei due, ma ancor più l’azzurro che spinge e si prende più rischi. Un bel contro piede porta l’iberico 0-30. Fase critica per l’azzurro.

    20:49 – Sinner spinge, spinge e spinge ancora, apre l’angolo ma Bautista rimette tutto, e molto bene. Alla fine è Jannik a sbagliare con una bordata cross di poco fuori. Era una grande chance, avrebbe mandato l’azzurro a servire sul 5-3… Bautista si salva, è 4 pari. L’urlo di Roberto…

    20:48 – Il nastro impenna la palla di Bautista, Jannik è velocissimo avanza e chiude. PALLA BREAK per Sinner!!!!

    20:48  – Che scambio! Sul 30-0 Roberto rimette di tutto, Jannik si salva con un’acrobazia sotto rete. E quindi tocca male in avanzamento l’iberico 30 pari. Il game si complica…

    20:43  – L’azzurro cancella la prima palla break con un cross di rovescio che pizzica un millimetro di riga, che rischio. Botta lungo linea e volée in allungo di rovescio (bella esecuzione!) per cancellare la seconda; cerca l’Ace al centro ma gli esce di poco… si scambia sulla terza. Bravissimo a chiudere l’angolo con un diritto cross con parabola più alta e quindi bordata nell’angolo scoperto. Salva le tre chance Jannik, grande lotta nel settimo game. Bautista trova un drive lunghissimo, guadagna campo e viene avanti a chiudere. È la quarta palla break nel game per Roberto. Granitico Jannik: servizio al centro e via accelerazione cross di rovescio in avanzamento, imprendibile. Benissimo in questa fase l’azzurro, più vicino con i piedi alla riga di fondo comanda e finalmente “sfonda” lo spagnolo. Chiude il game con un rovescio vincente. 4-3, con 4 palle break salvate, tre consecutive.

    20:37  – Perde la pazienza Jannik, esagera con la rotazione nell’accelerazione di rovescio lungo linea uscendo dalla direttrice cross. La palla esce larga, è 0-40 e tre palle break per Bautista…

    20:35 – Frustante per Sinner spingere tanto, ma ricavare così poco in questa fase del match. Si avanza sui turni di servizio, senza break. La sensazione è che Jannik possa “montare sopra” al rivale, ma Bautista non cede, non indietreggia, rimanda tutto appoggiandosi benissimo. Invece è l’azzurro a sbagliare due palle nel settimo game. 0-30… suona l’allarme, è un momento critico del match

    20:33  – Fiondata micidiale di diritto cross per Jannik! In piena corsa, esce alla grande da un duro scambio con una soluzione meravigliosa. 30 pari. Peccato… Sinner inchioda il rivale sulla diagonale del rovescio, spinge tantissimo ma Bautista non sbaglia. Forza invece di poco fuori un diritto, si va ai vantaggi.

    20:29  – Sinner martella, non si tira indietro e continua a spingere e rischiare. Vince un game rapido, e si porta 3-2. Il problema è incidere in risposta per tentare l’allungo.

    20:25  – Quarto game, Bautista commette un paio d’errori non forzati, una rarità nel suo match, finora impeccabile. Si va ai vantaggi, ma Sinner non è riusce ad approfittare di questo minuscolo momento di appannamento del rivale. 2 pari.

    20:15  – Sinner ci prova in risposta, accelera a tutta col rovescio e viene avanti appena intravede una chance… ma Bautista è un “muro”, rimette tutto, si appoggia bene e non regala niente. 1 pari. Non facile questa fase del match per l’azzurro, perché a sua volta l’iberico si appoggia molto bene sulla velocità di Jannik.

    20:11  – Secondo set, Sinner inizia alla battuta. E inizia male, con un errore in spinta. Vince tre punti di fila Jannik ma non riesce a chiudere il game, Roberto si mette a spingere con una palla appena più alta e ben angolata, che mette l’azzurro fuori dalla sua posizione preferita. Si va ai vantaggi. Bravo Sinner, trova splendidi appoggi e boom, un rovescio lungo linea lascia fermo il rivale. 1-0 Sinner.

    20:02  – Roberto serve per il set, e nel primo punto imbrocca un lob difensivo tanto bello quando fortunato… Quindi comanda e fa fare il “tergicristallo” a Jannik. 30-0. Grande esperienza nella fase delicata. Sinner centra male la risposta di rovescio, 40-0 e tre Set Point Bautista. Ok il secondo: Ace al T. 7-5 Bautista in 51 minuti. Un set tiratissimo, deciso con quel break nella stretta finale, tutto d’esperienza. 26 errori nel set per l’azzurro, troppi rispetto ai 17 dell’iberico. I soli 3 punti in più vinti da Roberto confermano il grande equilibrio del primo set. Altro numero importante: Bautista ha vinto 3 punti su 4 con la prima, Jannik il 61%.

    19: 57 – Roberto sul 30 pari trova un’accelerazione improvvisa dal centro sul rovescio di Jannik, che stazionava piuttosto vicino alla riga di fondo. La risposta dell’azzurro è troppo difensiva, lo spagnolo avanza e chiude di potenza. Palla break pericolosissima… Lungo scambio, il primo a sbagliare è l’azzurro, col rovescio. BREAK Bautista, avanti 6-5 e servizio.

    19:53  – L’esperienza di Bautista lo fa giocare molto sereno, spinge in sicurezza e Sinner – cercando l’affondo – esagera in un paio d’occasioni. 5 pari. Che battaglia adesso

    19:49  – Sinner continua a capitalizzare lo schema scambio centrale – > diritto cross dal centro molto angolato che sposta improvvisamente Bautista – > diritto lungo linea di Sinner in avanzamento sulla palla più corta dello spagnolo. Schema che Roberto ancora non riesce a controbattere con efficacia. 5-4 Sinner, ora tutta la pressione sarà sull’iberico alla battuta…

    19:44  – Bautista intuisce che non può lasciare l’iniziativa a Jannik, ora ben centrato e molto aggressivo, quindi spinge a tutta già dal primo colpo dopo il servizio, verticalizzando in lungo linea per allontanare Sinner dalla riga di fondo. Che profondità di scambio! 30 pari…

    19:41  – La partita è “ufficialmente iniziata”. Entrambi ora scaricano pallate a tutta, aprendo moltissimo gli angoli. Roberto mette alla corde Jannik sul 30 pari, si conquista una delicata palla break. Perfetto Jannik: servizio esterno e via diritto inside out in contro piede che “mette per terra” il rivale. Si prende un rischio nel punto seguente Sinner, ma la palla gli esce di un niente. Seconda chance di break per Bautista. E niente prima di servizio… Comanda l’iberico, ma di nuovo con un rovescio cross estremo dell’azzurro ribalta l’inerzia dello scambio. Si salva di nuovo l’azzurro, esulta platealmente, cosa per lui rara, altro piccolo segno di come senta il momento. Roberto non si scompone, continua a martellare con una qualità e intensità notevole. Si procura la terza chance per l’allungo. Scambio con palla profondissima, Bautista sbaglia per primo. Ace Sinner! Primo del match, in un momento “caldo”. Quindi spinge e corre avanti a chiudere di volo. 4-3 Sinner, per la prima volta avanti nel match.

    19:34  – Sesto game, il pressing di Jannik inizia a dare i primi frutti: risposte lunghe, progressione in spinta che stronca la resistenza dell’iberico. 0-30. Il terzo punto è di una consistenza, lunghezza (26 colpi!) e violenza inaudite. Lo vince Sinner, con un cross di diritto pazzesco che spacca le gambe a Bautista e quindi spallata lungo linea vincente. 0-40! Bautista accusa il momento, sbaglia un diritto ed è BREAK Sinner! 3 pari.

    19:28  – Il set avanza seguendo i turni di servizio. Molto attento a non sbagliare niente Roberto, gioca solido accelerando nemmeno a tutta e non prendendosi grandi rischi. Jannik sembra più sciolto, ora è rapido ad entrare subito in campo e scaricare colpi molto violenti, ma commette ancora diversi errori. Sono ben 9 col diritto in soli 5 games per l’azzurro, troppi. 3-2 Bautista.

    19:21 – Jannik gioca un solido turno di servizio, a zero muove lo score nel set. Inizio della partita un po’ “fiacco”, parecchi errori e nessuno scambio avvincente. 2-1 Bautista.

    19:19 – Jannik è molto aggressivo in risposta, spinge con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo e mette pressione allo spagnolo, che sbaglia. Conquista due palle del contro break. Lunga la risposta sulla prima; comanda lo scambio sulla seconda, ma un diritto muore in rete. Sinner sembra ancora non del tutto sciolto, sia nell’approccio alla palla che nel liberare il braccio. Bautista sfrutta quattro errori di fila dell’azzurro, consolida il vantaggio portandosi 2-0.

    19:13 – Jannik Sinner alza al cielo la prima palla della semifinale, si parte! L’azzurro comanda lo scambio col rovescio, ma spedisce larga un’accelerazione col diritto cross. Nel secondo punto il diritto cross, veloce e angolato, gli frutta il primo punto del match. Due errori in scambio costano all’azzurro le prime immediate palle break sul 15-40. Un brutto diritto dal centro (stranamente mal posizionato con i piedi), gli costa il break. Bautista avanti 1-0, senza aver praticamente fatto niente.

    19:08 – Il match sta per iniziare sotto il bel sole della Florida, ma con un tasso di umidità sotto al 40%, quindi condizioni migliori rispetto all’afa dei giorni scorsi. Buona partita a tutti!

    Marco Mazzoni
    [7] Roberto Bautista Agut vs [21] Jannik Sinner ATP ATP Miami Bautista Agut R.744 Sinner J.566 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 3Bautista Agut R. 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4Bautista Agut R. 0-15 0-30 0-403-2 → 3-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Sinner J. 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1Bautista Agut R. 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Bautista Agut R. 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 4-6Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4Bautista Agut R. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Bautista Agut R. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Bautista Agut R. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-0 40-156-5 → 7-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5Sinner J. 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4Bautista Agut R. 0-15 0-30 0-403-2 → 3-3Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1Bautista Agut R. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 2-0Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0
    2 Aces 50 Double Faults 267% (60/89) 1st Serve 65% (65/100)63% (38/60) 1st Serve Points Won 65% (42/65)52% (15/29) 2nd Serve Points Won 57% (20/35)50% (4/8) Break Points Saved 70% (7/10)16 Service Games Played 1635% (23/65) 1st Serve Return Points Won 37% (22/60)43% (15/35) 2nd Serve Return Points Won 48% (14/29)30% (3/10) Break Points Converted 50% (4/8)16 Return Games Played 1660% (53/89) Service Points Won 62% (62/100)38% (38/100) Return Points Won 40% (36/89)48% (91/189) Total Points Won 52% (98/189) LEGGI TUTTO