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    Masters 1000 Monte Carlo: un ottimo Djokovic regola Sinner in due set

    Jannik Sinner sulla terra di Monte Carlo

    Troppo forte questo Novak Djokovic per Jannik Sinner. L’azzurro gioca una discreta partita, ma il n.1 del mondo lo supera 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza. Djokovic è stato bravo ad alzare il livello dopo esser andato sotto di un break al terzo gioco, mettendosi a comandare gli scambi dal centro e variando tanto, con tagli e anche palle corte, per non dare ritmo all’azzurro. Entrato in partita, Novak ha preso possesso del tempo del match e del campo, e non l’ha mollato più, giocando “da Djokovic”, da n.1. Si è messo in “modalità muro”, a comandare con costanza e precisione, spostando continuamente l’azzurro con palle continue, precise. La solita macchina da tennis inscalfibile, che puoi impensierire solo con una costanza e potenza fisica “nadaliana” o con un tennis super aggressivo in totale anticipo, insieme a rischi assoluti. Sinner c’ha provato con la sua potenza dal fondo, senza paura e reggendo piuttosto bene (alla fine ha vinto “solo” 14 punti in meno dell’avversario, non è stata una debacle), ma mai ha dato la sensazione di poter ribalzare l’inerzia del match a suo favore. L’unico piccolo rimpianto è quella risposta scaraventata malamente lunga sulla palla break nel finale del match. Poteva allungare la partita e mettere pressione al serbo, ma onestamente oggi batterlo era molto, molto difficile.
    Era una partita complicatissima per Sinner, lo sapevamo già dalla vigilia. Una legge non scritta del gioco recita che quando un campione sfida per la prima volta un giovane e forte rivale, il “vecchio” gioca sempre al suo meglio, per far capire in campo quali sono i valori, la sua forza e la sua posizione. Fa sentire la sua presenza, non regala niente e “spiega” al giovane come si è campionissimi in campo. Oggi Djokovic così ha fatto, ha battuto piuttosto nettamente Sinner sul piano tecnico e tattico, per una sconfitta da cui l’azzurro potrà imparare molto.
    In questa fase iniziale della sua carriera, Sinner non ha molte armi per battere su terra battuta un Djokovic così centrato e preciso. Non è un caso che i momenti in cui l’azzurro è riuscito a superare Novak sono coincisi con errori e piccoli cali di tensioni del serbo. Bravo Jannik ad approfittarne, sempre presente, lucido e positivo; ma nel complesso del match, il gioco l’ha governato Djokovic. Dopo i primi game, giocati a bassi ritmi, Novak ha iniziato a comandare lo scambio spingendo come una macchina, palle precise, potenti, cariche di spin – e quindi difficili da incontrare con potenza – ma rapide. Palle lunghe ma non troppo rischiose, intense, giocate quasi col pilota automatico, in modo da spostare continuamente il rivale e non permettergli mai di tirare da fermo, con aderenza al suolo, in anticipo. A questo pressing cerebrale e meccanico, Djokovic ha inserito anche sapienti variazioni, come qualche taglio di rovescio, diverse smorzate, qualche improvvisa accelerazione (bellissima) di rovescio in lungo linea. Il tutto per non dare mai punti di riferimento a Sinner, portandolo a giocare sempre rincorrendo ed in zone di campo che non ama.Spostato a spingere fuori posizione, Jannik ha commesso errori decisivi, in situazioni di punteggio a volte interessanti (i 15-30 e via dicendo).
    Per Sinner reagire a quest’ondata è stato quasi impossibile. Avrebbe dovuto servire in modo super, ma ricordiamo che di fronte c’era “solamente” la miglior risposta dell’era moderna del gioco… che infatti proprio con grandi e continue risposte ha perso possesso degli scambi. Jannik per scardinare un Novak così centrato e positivo doveva rischiare moltissimo, venire avanti prima possibile, tagliare per spostare Novak, provare ad inchiodarlo nell’angolo destro per poi scatenare il diritto lungo linea in avanzamento. Più facile a dirsi, che a farsi…
    Sinner, ricordiamo, aveva avuto poco tempo per preparare bene il cambio di superficie, venendo dalla finale di Miami, mentre il buon Novak è da qualche settimana a casa sua ad allenarsi sul rosso del Country Club… altro piccolo vantaggio per il n.1.
    Un sconfitta per Sinner che ci sta, contro il giocatore più forte del mondo. Rivedrà la partita, potrà imparare moltissimo, come dalle sensazioni provate in campo, cose che in allenamento non puoi simulare.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.
    Il match scatta sotto un cielo plumbeo, con il n.1 del mondo alla battuta. Fa fresco, tanto che Novak sfoggia una maglietta sotto la t-shirt d’ordinanza. Di fatto non si scambia nei primi punti, tra servizi precisi ed errori quasi immediati. Con una precisa volée di tocco Djokovic vince il primo vero scambio, che gli vale il game, 1-0. Sinner serve. Arrembante, accelera a tutta e viene avanti, con coraggio, a sfidare il passante di Novak. Non granché la posizione (frutto di un attacco un po’ corto), ma gli va bene, “parata” dal lato giusto. Jannik cerca di servire al centro, probabilmente per non aprire l’angolo alla risposta del rivale, un colpo fenomenale. Da 40-15 si va ai vantaggi, un paio di errori dell’azzurro. Djokovic prova la prima smorzata del match, Sinner è sorpreso e non la gestisce bene (arrivato sulla palla con l’impugnatura errata, per la spinta). Risponde nel punto seguente con uno schema perfetto: diritto potente incrociato e smorzata di diritto cross, a sorprendere la rincorsa verso il centro del n.1 Bravo Jannik, una variazione per lui inconsueta, ma che può diventare decisiva dal punto di vista tattico. Spaventoso il modo in cui l’azzurro chiude un lungo scambio con una bordata lungo linea imprendibile. 1 pari, con un servizio vincente. Sprazzi di buon Sinner, ma Djokovic c’è. Terzo game, Jannik riesce ad imporre un grandissimo ritmo, la sua palla è velocissima e molto lunga. Con TRE vincenti di fila, da 30-0 si porta 30-40, la prima palla break del match è per Jannik! La cancella Djokovic con un bel servizio. Sinner spinge con i piedi sulla riga di fondo, conduce lo scambio e porta Novak all’errore. Seconda palla break per Jannik. Brutto tocco sotto rete per il serbo, la volée muore larga in corridoio. BREAK Sinner, avanti 2-1 e servizio. Cerca di spingere anche con la seconda l’azzurro, esagera e commette il secondo doppio fallo dell’incontro, gli costa lo 0-30. Djokovic con pazienza imbastisce lo scambio spostando Jannik che… esce con un diritto cross stretto in totale allungo bellissimo. Spedisce però lungo un diritto d’attacco, un errore che lo porta 15-40, due palle per il contro break per Novak. Difesa estrema del serbo, Jannik non riesce a chiudere con lo smash (non facilissimo), e alla fine sbaglia per primo. Contro break, 2 pari. Solo 4 giochi, ma già questa partita racconta molto: l’azzurro è competitivo, è in partita, tanto che la sua spinta lo riporta subito avanti 0-30 in risposta. Il n.1 gioca… da n.1, con calma, pazienza, serve bene, non concede nulla e con 4 punti si porta 3-2. Sesto game, Novak si porta 0-30 con un paio di diritti molto precisi, lunghi e belli carichi di spin, giocati dal centro del campo. Jannik non si scompone, spinge e si porta 30 pari. Novak gioca un punto da maestro: palla corta, chiama avanti Jannik e lo punisce col lob, perfetto. Palla break Djokovic. Se la gioca da campione: servizio e diritto potente a chiudere. Novak trova un angolo bellissimo cross in risposta, è di nuovo palla break. Stavolta il break arriva: Novak rimette tutto, Jannik pressa ma in corsa manda lungo un diritto. 4-2 Djokovic. È salita la spinta del serbo, soprattutto la sua intensità abbinata ad una precisione e consistenza fantastica. Sinner non molla: spinge e trova una bellissima smorzata, ancora col diritto. Djokovic si mette in modalità “muro”, Jannik a furia di spingere, sbaglia. da 2-1 Sinner a 5-2 Djokovic. Jannik cerca di spostare il punto sullo “scontro frontale” a grande velocità, ma Novak invece varia, taglia col rovescio, accelera in lungo linea e smorza per non accettare la massima velocità, aggiungendo alcune giocate di rovescio fantastiche a chiudere. È un gran bel Djokovic, non è facile per l’azzurro. Anche l’ottavo game va ai vantaggi. Con grinta l’azzurro regge il bel momento del n.1, resta in scia 3-5. Novak serve per chiudere il set. Si porta 30-0 ma poi forza troppo, affretta i tempi e commette tre errori in fila. 30-40, palla break Sinner! Se la gioca MALISSIMO Djokovic, con una smorzata su cui Jannik arriva facile e chiude col diritto. Break Sinner! Torna in vita nel set, 4-5 ma al servizio. In risposta il serbo cerca di nuovo la palla corta, stavolta è perfetta, ma regala anche una risposta larga. Sulla diagonale di rovescio è molto incisivo Djokovic, spinge a tutta e si procura il primo Set Point sul 30-40. Bravo Sinner a spostare tutto a destra il rivale, che in corsa manda in rete. “Nastro serbo”, impenna la palla di Jannik, per la facile chiusura di Djokovic. Secondo Set Point. Se lo gioca da n.1 Novak: difende, apre l’angolo a tutta, da difesa ad attacco, con Sinner costretto a sbagliare in un recupero estremo. Set Djokovic, 6-4. Un set vinto dal serbo con merito, ma bravo anche l’azzurro a restare in contatto, giocarsi ogni scambio e farsi trovare pronto alla prima incertezza del rivale.
    Secondo set, inizia Djokovic alla battuta. E inizia alla grande, prima in campo, rovesci e diritti fluidi. Tutto scorre nel suo gioco, comprese queste smorzate che spostano avanti Sinner in una zona di campo complicata. Chiude a rete il game, attento a non regalare nulla al rivale. 1-0 Djokovic. Entra bene nel set Jannik, molto attento a leggere la smorzata di Novak e spingere con potenza dal centro del campo. Con un paio di buone prime al centro si porta 1 pari. Nel quarto game l’azzurro va in difficoltà al servizio, Novak è preciso e muove l’azzurro. Cancella una prima palla break col servizio esterno, un “kick” davvero ben gestito. Cade sulla seconda palla break: risponde profondissimo il serbo, quindi comanda con buon ritmo e alta rotazione spostando Jannik da destra a sinistra…3, 4, 5 palle, fino alla pallata di Jannik per scappare dalla morsa del rivale. Pallata con poco equilibrio, che termina lunga. Break Djokovic, avanti 3-1 e servizio. Con grande attenzione e qualità il serbo conduce lo scambio, palle continue, veloci, ma abbastanza angolate e lavorate da spostare continuamente Jannik e non metterlo mai in condizione di entrare “facile” e ribaltare lo scambio. Il game va ai vantaggi, perché l’azzurro non molla niente, spinge e strappa alcuni buoni punti. Con una delle sue accelerazioni di rovescio lungo linea, perfetta e improvvisa, “Nole” si porta 4-1. Nel sesto game Sinner trova il primo Ace del suo match, e anche un’accelerazione di rovescio in totale allungo bellissima, che strappa anche l’applauso del serbo. A zero si porta 2-4, resta in scia. Novak improvvisamente concede un paio d’errori (sei punti di fila per Jannik), 0-30 e la prima non entra. Qua arriva un brutto errore per l’azzurro, un classico non forzato in scambio, palla che non avrebbe portato il punto. Non era il momento di sbagliare, ma mettere pressione al rivale. Djokovic “ringrazia”, servizio al centro e via inside out col diritto, stretto, imprendibile. Arriva il secondo doppio fallo del game, che porta Sinner a palla break. Ancora seconda… Jannik sparacchia con troppa foga, andando di un metro largo. La tv indugia su Riccardo Piatti, che non avrà gradito la risposta del suo pupillo… Con una bella smorzata e poi un errore di Jannik, Novak si porta 5-2, ad un passo dal successo. Vuole chiuderla qua Novak, trova un paio di risposte bellissime, inclusa una vincente da sinistra che lo porta 15-40, 2 Match Point per lui. Annulla il primo l’azzurro, veloce a reagire ad un drop shot non perfetto del n.1. Cancella anche il secondo, governando bene lo scambio col rovescio. Arriva una terza palla break, e spiace che Jannik chiude il suo match con un doppio fallo. 6-2 Djokovic.
    Una sconfitta per Jannik, ma soprattutto una grande esperienza con un tennista formidabile, da cui può imparare moltissimo sulla gestione del punto, dello scambio, dei momenti.

    Marco Mazzoni

    [1] Novak Djokovic vs Jannik Sinner ATP ATP Monte Carlo Djokovic N.66 Sinner J.42 Vincitore: Djokovic N. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A5-2 → 6-2Djokovic N. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Djokovic N. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-1 → 3-1Djokovic N. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Djokovic N. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A5-4 → 6-4Djokovic N. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-3 → 5-4Sinner J. 0-15 15-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3Djokovic N. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2Djokovic N. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-401-2 → 2-2Djokovic N. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Djokovic N. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
    0 Aces 12 Double Faults 365% (37/57) 1st Serve 63% (46/73)59% (22/37) 1st Serve Points Won 48% (22/46)65% (13/20) 2nd Serve Points Won 52% (14/27)50% (2/4) Break Points Saved 50% (5/10)9 Service Games Played 952% (24/46) 1st Serve Return Points Won 41% (15/37)48% (13/27) 2nd Serve Return Points Won 35% (7/20)50% (5/10) Break Points Converted 50% (2/4)9 Return Games Played 961% (35/57) Service Points Won 49% (36/73)51% (37/73) Return Points Won 39% (22/57)55% (72/130) Total Points Won 45% (58/130) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Berrettini cede in due set a Davidovich Fokina

    Matteo Berrettini all’esordio su terra nel 2021

    Esordio amaro per Matteo Berrettini al Masters 1000 di Monte Carlo. Il romano cede in due set allo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, 7-5 6-3 lo score del match di secondo turno. L’azzurro, alla prima partita sul rosso in stagione ed al rientro dopo un lungo stop, paga l’inizio stentato e la difficoltà di contenere il pressing preciso e continuo dell’iberico dal fondo, bravo soprattutto nel pizzicare Matteo in contro piede e mettere a nudo una certa pesantezza dell’azzurro negli spostamenti. Quando il servizio non l’ha assistito Matteo è andato in difficoltà, e ha inciso troppo poco anche in risposta, soprattutto nel secondo set, dove ha strappato solo due palle break nel settimo game (appena dopo esser stato breakkato) praticamente senza riuscire a giocarle.
    Si pensava che questa partita potesse nascondere molte insidie, nonostante Davidovich Fokina non sia un tennista particolarmente quotato, perché il tennis dell’iberico è tutta sostanza e velocità, ideale a mettere a nudo una condizione non perfetta dell’azzurro negli scambi a media velocità e con palle lavorate. Così purtroppo è andata. Il romano ha pagato una partenza lenta, come si temeva visto che oggi era alla sua prima partita dopo molto tempo e sul “rosso”. Mettere “in moto” un fisico imponente come il suo richiede tempo e partite, quelle che gli sono mancate. Infatti oggi Matteo è stato per tutto l’incontro non così dinamico, in ritardo nell’arrivare sulla palla perché impiegava una frazione di secondo di troppo nello scattare, soprattutto quando chiamato a cambiare direzione. Un ritardo che, per la sua meccanica di esecuzione, lo fa andare in rotazione col diritto, col peso del corpo più arretrato, tanto che la palla scappa via o ha poco controllo; e compromette la stabilità e quindi controllo anche col rovescio. Solo a tratti ha trovato ritmo col servizio e con il suo tennis. Bassa la percentuale di prime, anche se sulla seconda spesso ha trovato un bello spin, tanto carico e veloce da allontanare Alejandro e costringerlo a risposte “dai teloni”. I troppi errori col diritto e la difficoltà nel ribaltare gli scambi partendo dalla risposta hanno condannato l’azzurro alla sconfitta.
    È corretto sottolineare i meriti dello spagnolo, che è andato a prendersi la partita con un tennis molto continuo, lucido tatticamente ed estremamente efficace. Davidovich Fokina è stato bravissimo a restare sempre concentrato, continuando a spingere e perseguire il suo piano tattico anche nella parte centrale del primo set, quando Matteo è salito e poteva – in caso di suoi errori – far girare la partita dalla parte dell’azzurro. Alejandro ha condotto gli scambi, velocissimo nello spostarsi a sinistra e pizzicare l’angolo scoperto col diritto inside out, per il più classico contro piede, che mette a nudo la difficoltà di spostamento dell’azzurro, soprattutto nel tornare verso destra. Oppure col rovescio (oggi molto efficace) in anticipo nel tagliare in lungo linea. La sua tattica era chiara: tenere la palla in campo e spostare Berrettini, senza prendersi troppi rischi e facendolo colpire molte palle mai da fermo. Per questo il suo contropiede è stato decisivo, l’ha cercato di continuo, con palle nemmeno definitive ma precise. Lo spagnolo è parso molto ben preparato, veloce coi piedi a trovare impatti solidi in anticipo. Inoltre ha risposto piuttosto bene, anche alle prime di Matteo, costringendo l’azzurro a scambiare tanto.
    Matteo contro un tennis così veloce e continuo non è riuscito a cambiare di ritmo con lo slice di rovescio o la pallata violenta, così è finito nella morsa del rivale, sbagliando per primo.
    Una sconfitta che, viste le condizioni, ci sta, anche se speravamo che Matteo potesse far valere la sua potenza, magari più sostenuto dal servizio. La stagione sul rosso è appena iniziata, ci sono molti tornei per rifarsi per il romano.

    La cronaca dell’incontro.
    L’incredibile “Italian Day” al Monte Carlo Country Club continua con Matteo Berrettini, che alle 16:16 inizia il suo match alla risposta. Subito una bordata di diritto cross a velocità spaziale di Matteo, Davidovich Fokina manco la vede, tanto è rapida e stretta. Si riscatta l’iberico di origine russa con un paio di buone prime, lavorate e angolate. A 30 Alejandro muove lo score nel set. Il romano serve per la prima volta con una botta a 212 km/h. Forza col diritto, schemi corretti ma la palla esce. 15-30 e poi 15-40 col terzo errore di diritto. Un po’ lento coi piedi Matteo in quest’avvio. Si sposta a tirare col diritto nell’angolo sinistro, ma la palla gli arriva un po’ “in pancia”, con scarso equilibrio affossa in rete. Break Davidovich Fokina, 2-0 e servizio. Lo spagnolo ringrazia per gli errori, spinge in sicurezza con poco rischio e lo score segna 3-0 e 12 punti a 3. Inizio davvero in salita per l’azzurro. Doppio fallo di Berrettini nel primo punto del quarto game. Finalmente un bel punto di Matteo, attacco col back di rovescio e volée incrociata sicura. La prima inizia a girare, ma col diritto è ancora in ritardo. Un errore di Davidovich Fokina dà all’azzurro il punto del game, 1-3. Berrettini è entrato in partita, soprattutto in moto. Incide alla risposta, col diritto, 0-30. Bravo Davidovich Fokina a spostarsi velocissimo a sinistra e pizzicare l’angolo scoperto, il più classico contro piede. Resta avanti 4-1 l’iberico. Nel settimo game Berrettini regge lo scambio, è Davidovich Fokina a sbagliare qualcosa, e concede una palla del contro break sul 30-40. Doppio fallo! BREAK Berrettini, torna l’equilibrio nel set 3-4 ma al servizio. È bastato che Matteo iniziasse a “centrarsi” nello scambio e sbagliare di meno. Più sicuro e sciolto, il romano rispolvera per la prima volta nel match una delle sue chicche tecniche, la smorzata subito dopo il servizio, seguita in avanti. Davidovich Fokina è sorpreso. 4 pari. Berrettini trova la prima accelerazione vincente di rovescio nel decimo game, non è ancora al meglio ma altre soluzioni del suo tennis entrano in azione. A sostenere la sua prestazione resta soprattutto il servizio, con alcune seconde palle rapide e cariche di spin, che mandando l’iberico molto lontano a rispondere e gli aprono il campo. 5 pari, si entra nel rush finale del set. Alejandro continua a produrre un tennis ordinato e con poco rischio, con l’obiettivo di spostare l’azzurro. Grazie alla rapidità di piedi copre benissimo il campo Davidovich Fokina, con un Ace a zero si porta 6-5, 38 minuti di gioco. Berrettini è in ritmo al servizio, alterna pallate a tutte al centro a soluzioni esterne molto precise e lavorate, con velocità medie elevate e crescenti nel match. E Davidovich Fokina risponde da molto lontano, ma risponde… quasi sempre, e con qualità, grazie a drive potenti e discretamente lunghi. Il dodicesimo game è complicato, Alejandro sprinta e rimette, e trova un punto difensivo incredibile, chiuso con un lob perfetto (non era male l’attacco di Matteo). Set Point Davidovich Fokina! E niente prima per l’azzurro… La risposta dello spagnolo è lunga, tutta a sinistra, Matteo cerca lo stesso il diritto ma non riesce a sbracciare con ampiezza, e affossa in rete. 7-5 Davidovich Fokina. Un set di grande equilibrio si è deciso negli ultimi punti, con poche prime dell’azzurro e qualità in ribattuta di Davidovich Fokina. Paga la partenza Betterrini, e solo il 58% di prime in campo.
    Secondo set, inizia Davidovich Fokina al servizio. Spinge col diritto Alejandro, sempre velocissimo nel trovare la giusta distanza dalla palla. Tiene un solido turno di servizio, inizia avanti 1-0. Risponde il romano, buoni servizi, si scambia poco. 1 pari. ADF continua nella sua partita molto positiva: pochissimi errori, tennis solido in spinta e appena possibile via il contro piede, nemmeno a grandi velocità, perché l’importante è spostare il rivale e non concedere niente. Il set avanza sui turni di servizio, piuttosto spedito. Bravo Davidovich Fokina a rispondere spesso con qualità, anche sulle prime di Berrettini, e imporre i suoi ritmi nei propri game di servizio. Quando Matteo non riesce ad operare un cambio di ritmo (slice o pallata violenta), gli è difficile uscire dalla morsa del rivale. Sesto game, serve Berrettini e Davidovich Fokina si porta 0-30, situazione già molto pericolosa… Si porta 30 pari ma un diritto offensivo termina in corridoio. Palla break per l’iberico (finora le ha trasformate tutte). Ace, no! L’arbitro scende, è appena fuori. Con coraggio il romano attacca col diritto e viene avanti, si prende il punto di forza. Grande lotta nel game, Matteo si affida al suo schema preferito: prima esterna da destra, diritto lungo linea pesante e via avanti, a chiudere. Ma sul rovescio, quando lo scambio è lungo, l’azzurro soffre. Nell’undicesimo punto del game, un nastro fortunato manda l’azzurro fuori posizione, e viene passato. Seconda palla break per Davidovich Fokina. Ace… no, let! Con rabbia “Berretto” scarica una prima violenta esterna, Ace per davvero. Però si imballa completamente nel punto seguente, fermo con i piedi la pallata vola via metri, c’è la terza palla break da difendere. Si affida al diritto pesante, cancella anche questa chance Matteo. Capitola alla quarta palla break, stavolta un diritto muore sul nastro. Break Davidovich Fokina, bravo a strappare molte chance per scappare avanti, con difese ottime e molta lucidità. 4-2 Davidovich Fokina, a due passi dalla vittoria. Con rabbia Matteo scarica tutta la sua potenza in una serie di diritti fulminanti, in risposta si porta 0-30 e poi 15-40, dopo uno scambio lungo e, per una volta, da lui condotto. Due palle del contro break per l’azzurro. Se le gioca benissimo Alejandro, sprinta a tutta, arriva bene sulla palla e comanda col diritto. Con 4 punti di fila si porta 5-2, Matteo sbaglia col rovescio. Il match si chiude 6-3 per lo spagnolo, bravo a giocare un tennis davvero positivo e consistente, mettendo a nudo le difficoltà odierne del romano.

    Marco Mazzoni
    Alejandro Davidovich Fokina vs [8] Matteo Berrettini ATP ATP Monte Carlo Davidovich Fokina A.76 Berrettini M.53 Vincitore: Davidovich Fokina A. ServizioSvolgimentoSet 2Davidovich Fokina A. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3Davidovich Fokina A. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 5-2Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A3-2 → 4-2Davidovich Fokina A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-302-1 → 2-2Davidovich Fokina A. 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Berrettini M. 15-0 15-15 40-15 40-301-0 → 1-1Davidovich Fokina A. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A6-5 → 7-5Davidovich Fokina A. 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Davidovich Fokina A. 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4Davidovich Fokina A. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-2 → 4-3Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2Davidovich Fokina A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-0 → 3-1Davidovich Fokina A. 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0Davidovich Fokina A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Parma ospiterà un ATP 250 dal 22 al 29 maggio

    Veduta del TC President

    Italia sempre più presente nel calendario 2021. Dopo il 250 a Cagliari appena andato in archivio (baciato dal successo di Lorenzo Sonego) e l’assegnazione a Torino di una parte delle finali di Davis Cup, oggi è arrivata l’ufficialità di un nuovo torneo ATP 250.
    La settimana di “buco” (22-29 maggio) creata dallo slittamento in avanti di Roland Garros sarà occupata dal neonato ATP 250 Emilia Romagna Open. Il torneo si disputerà a Parma presso il President Tennis Club di Montechiarugolo, “con il forte sostegno della Regione Emilia Romagna” (come si legge sulla nota pubblicata dal sito ATP).
    Il torneo sarà organizzato da MEF Tennis Events, già presente in Italia (e non solo) con molti eventi Challenger.
    Nella presentazione, il Presidente della regione Bonacini ha affermato: “Siamo onorati di ospitare questo appuntamento, che ribadisce la centralità dell’Emilia-Romagna per gli eventi sportivi. Un risultato importante, soprattutto in un momento come questo, nel quale non abbassiamo la guardia contro la pandemia, rafforzando il contrasto al virus soprattutto con la campagna vaccinale, che stiamo estendendo sempre di più. Ringrazio gli organizzatori per questa nuova opportunità, che ci permette di dare un nuovo segnale di fiducia attraverso lo sport, per noi strategico per valorizzare il territorio. Proprio ieri abbiamo presentato il Gran Premio di Formula uno dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy a Imola, il prossimo fine settimana. Gli eventi sportivi parlano un linguaggio che avvicina le persone ovunque e puntano lo sguardo al futuro”.
    Marcello Marchesini, presidente di MEF tennis events, ha aggiunto: “È un orgoglio per noi aver ripagato in maniera straordinaria la fiducia dimostrata dalle istituzioni ed in particolare dalla Regione Emilia-Romagna. Siamo partiti con un torneo ATP Challenger 80 nel 2019 e dopo soli tre anni ci apprestiamo ad organizzare un torneo ATP 250: un’impresa storica”.

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    ATP Cagliari: Sonego cuore e testa! Rimonta un set a Djere e vince il secondo titolo in carriera

    Lorenzo Sonego, prima finale ATP su terra battuta

    Lorenzo Sonego non muore MAI! Incanta per cuore, intensità, classe e testa: rimonta un set a Laslo Djere, alza il livello nei momenti decisivi e vince la finale dell’ATP 250 di Cagliari, 2-6 7-6 6-4 lo score della finale. Si interrompe la striscia vincente del serbo in Sardegna, dopo il titolo ottenuto lo scorso ottobre a Pula. Sonego ha giocato un match coraggioso, intenso, rimontando dopo un inizio difficile in cui non era riuscito a ricavare molto dal servizio e soffrendo molto sulla diagonale di rovescio, contro un Djere estremamente solido e continuo. Ha vinto il tiebreak del secondo set giocando “da Sonego”, con testa e coraggio, ed è scappato via nel terzo al quinto game, aumentando la spinta proprio alla prima piccola pausa del rivale. Buttandosi avanti, oltre la fatica, oltre la sofferenza, con lucidità e intensità, ma anche tantissimo tennis.
    Sonego non smette di incantare e sorprenderci per la sua incredibile capacità di reggere, resistere ai momenti difficili, ai match iniziati male, e ribaltare tutto superandosi ogni volta, aumentando il suo livello di gioco. Come il pugile che incassa tutto e poi ti finisce a furia di jab, fino al KO. Alza l’asticella della difficoltà, alza il volume, incrementa il rischio quando c’è più fatica, più tensione, più sudore. E tira fuori il meglio in queste fasi. La somma di tutto questo ha una semplice definizione: è un Campione. Deve essere stordente per l’avversario vedere questo ragazzone magro e scattante avventarsi su ogni palla con un’intensità crescente, sparare pallate aggressive con coraggio e lucidità, facendo scelte corrette ogni volta. Incredibile.
    Eppure oggi c’erano tutti gli ingredienti per “non farcela”. Djere su terra è avversario vero, ostico, in ottima forma fisica e tecnica. Aveva iniziato benissimo il match il serbo in tutti i settori del gioco, soprattutto col rovescio, dove trovava con continuità un pressing meccanico per precisione e lunghezza, con qualche lungo linea improvviso. Infatti il primo set Djere l’ha dominato, concedendo le briciole a Lorenzo in risposta ed applicando alla perfezione il seguente schema tattico. Appena possibile Laslo ha inchiodato Sonego sulla diagonale del rovescio, senza soffrire i tagli di Lorenzo per rallentare e riguadagnare campo, perché il serbo era velocissimo nel fare un passo avanti, anticipare e accelerare sulla palla più corta, sia in lungo linea di rovescio che con un diritto inside out potente e preciso. Sonego è stato in grave difficoltà nell’uscire da questa morsa perché il suo rovescio lungo linea è meno stabile, o tira la “botta” chiudere a tutto rischio, oppure in contenimento sbaglia. Con basse percentuali di prime e gravi problemi nel difendere la seconda di servizio, “Sonny” è stato dominato nel primo set.
    All’inizio del secondo il canovaccio non pareva cambiare, la coppa pareva un miraggio lontano nel blu del mare dalla bella Cagliari… Ma non per Lorenzo Sonego. Supera un momento difficilissimo all’avvio del secondo set, dove esterna la frustrazione per il pressing così lungo di Djere da pizzicare di continuo l’intorno delle righe. Una scossa per lui non usuale, ma gli è servita perché uscire da quell’onda negativa da cui era, al momento, travolto. Ha fatto un balzo mentale, si è ribellato alla sconfitta. Sapeva che Djere è ostico, ma che ha precisi limiti nel tuo tennis ordinato ma senza grandi variazioni. La strada era alzare l’asticella: perso per perso, giocatela a tutta, avrà pensato dentro di sé. Salvata una palla break, ha iniziato a servire meglio, ha tenuto i piedi più vicini alla riga di fondo, ha accettato di accelerare anche col rovescio cross, per non lasciare tempo di pressare al rivale. Soprattutto ha iniziato a provarci a tutta in risposta, e la somma del tutto ha messo pressione a Djere, che iniziato a sbagliare qualcosa. Qua viene fuori la Classe di Sonego: ha sentito il momento, lucidissimo come sempre, e ha dato il massimo in quella fase. Non solo ha strappato il servizio all’avversario per la prima volta nel match, ma soprattutto ha incrinato la sua corazza, le sue certezze. Da lì in avanti infatti Djere ha concesso qualcosa, ha commesso qualche doppio fallo, ha iniziato a sbagliare col rovescio – fin lì perfetto – e così Lorenzo è riuscito ad uscire da quella morsa sulla diagonale di rovescio, prendendo più spesso controllo dello scambio. E si è buttato ancor più in avanti, con coraggio garibaldino, non facendo sempre il punto, ma scardinando quel tram-tram per lui perdente. Ha invertito l’inerzia del match, riportandolo in parità e giocando poi un tiebreak spaziale per coraggio e intensità. Ha ringraziato i due errori di Djere, ma se l’è preso tutto lui, con classe e merito. Arrembante. Nel terzo set la partita era mentalmente girata a favore dell’azzurro, con la spallata decisiva nel quinto game. Sonego era ancor più vivace e aggressivo, nonostante la fatica fisica e mentale, ha approfittato di mini un calo di Djere per incidere col diritto e in risposta. Ha strappato il break di grinta, di voglia di vincere, salendo appena il rivale è sceso. Perfetto nel scegliere il momento per il massimo sforzo, ed è volato via – letteralmente, anche sulla rete – a vincere. Aiutato alla fine anche dalla prima di servizio. È Sonego: nei momenti duri, lui non solo lotta, ma gioca il miglior tennis, perché il rischio è applicato con sapienza, con le scelte giuste. Nella tensione, eccelle.
    Sonego vince il secondo ATP in carriera, il primo sul rosso e in Italia. La sua è una storia bellissima, di una bellissima persona che con lavoro e umiltà si è meritato l’ingresso nei migliori del suo sport. Uno sport che ama davvero, gli ha consentito di andare oltre i suoi limiti. Del resto, cosa è un limite se non uno stimolo a superarlo…
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca della finale.

    La finale del Sardegna Open 2021 inizia con Sonego alla battuta. Corre avanti con un bello slice Lorenzo, ma Djere trova un bel lob passante. Con una prima esterna solida l’azzurro conquista il primo punto del match. Seguono due errori di Sonego, concede due palle break sul 15-40. Servizio vincente e poi smorzata, si salva Lorenzo. Con un gran rovescio da fuori dal campo Laslo strappa la terza palla break. Il Break arriva, affossa in rete un diritto l’azzurro. 1-0 e servizio Djere. Chiaro il piano tattico del 25enne serbo: sostanza, intensità, palle discretamente lunghe ma poco rischio. Ma nel secondo game Djere sbaglia un paio di rovesci in scambio (insolito per lui), e poi un diritto, deviato lungo dal nastro. 15-40, due occasioni per l’immediato contro break. Spinge il serbo, Lorenzo sbaglia dal fondo. Si salva Laslo, ma col doppio fallo regala la terza palla break. Spreca la chance Lorenzo, comanda col diritto ma uno gli scappa via. Non trasforma nemmeno la quarta palla break, attacca ma lascia troppo campo aperto sotto rete. 14 punti per il 2-0 Djere, 4 palle break non sfruttate dall’azzurro. Solo due game, ma grande lotta. E nemmeno il terzo gioco vede scenari diversi, si va ai vantaggi, si corre e soffre su ogni punto. Finalmente il servizio aiuta Lorenzo, muove lo score nel set, sotto 1-2. Il vento è presente ma non sembra disturbare troppo il gioco. Il serbo vince il primo game “liscio”, salendo 3-1. Sonego lotta e spinge, con la sua solita convinzione, ma ancora la sua spinta non riesce a “sfondare” la solidità di Djere, che risponde molto bene nel quinto game, praticamente nei piedi dell’azzurro. Lorenzo va sotto 15-30, ma continua a spingere e forza qualche errore del rivale. Resta in scia 2-3, ha bisogno di un gran game in risposta. Djere però è in ottima giornata col rovescio, trova qualche lungo linea notevole, che punisce la posizione spostata a sinistra dell’azzurro per spingere col diritto. Nel settimo game l’azzurro soffre sulle seconde di servizio, Djere è continuo, non regala nulla e spinge. Si procura una palla break sul 30-40, e ancora seconda di servizio per Sonego… Corre in avanti con coraggio Lorenzo, obbligato a scendere da uno slice corto, ma l’attacco è complicato e termina corto, facile il passante lungo linea di rovescio per Djere. Secondo Break del set, avanti 5-2 e servizio per il serbo. In questo momento, il divario tra i due è, purtroppo, netto. Chiude il set 6-2 Djere, al primo Set Point. Dopo aver concesso 4 palle break in apertura, Laslo ha lasciato le briciole a Lorenzo, solo 2 punti concessi dal secondo turno di servizio. Solido, continuo, non ha regalato niente e alla sua velocità, per ora non c’è partita.
    Secondo set, Sonego scatta al servizio, ma il canovaccio del match non sembra mutare. Lorenzo è in grande difficoltà sulle seconde di servizio, e “sbotta” con un lungo monologo all’ennesima risposta del rivale che cade praticamente sulla riga. Allarga le braccia allibito dalla profondità delle palle del rivale, è 30-40, immediata palla break… delicatissima. Forse quell’esternazione (per lui insolita) l’ha aiutato a tirar fuori la frustrazione del momento: trova una prima ingiocabile a cancellare la chance di break e quindi spinge come un forsennato con i piedi quasi sulla riga di fondo. O la va o la spacca, tanto alla velocità di crociera di Djere, non riesce ad incidere. Con grandi rischi, Sonego vince un sofferto primo game, 1-0 avanti. Secondo game, all’improvviso Laslo si inceppa: un doppio fallo ed un attacco errato gli costano un 30-40 e palla break per Lorenzo! Spinge dal centro Djere, allontana l’azzurro dalla riga di fondo ed il campo da coprire diventa troppo. Respinge l’assalto il serbo, 1 pari. Il terzo game vede finalmente  Sonego vincere un torno di servizio senza patemi, anche con qualche punto vinto sulla seconda. Sulla scia del momento positivo, Lorenzo mette pressione in risposta, e Djere commette prima un errore banale e quindi un doppio fallo. 15-40, due importantissime palle break per Sonego. Tenta un attacco di rovescio sulla prima ma la palla termina lunga; lungo scambio sulla seconda, e Djere regala un diritto in spinta assai largo. Mini passaggio a vuoto per Djere, gli costa il primo BREAK del match. 3-1 e servizio Sonego, che alla battuta ora fa la differenza e chiude sotto rete di potenza per il 4-1. È meno continuo e preciso il serbo in questa fase, ma il rovescio in spinta non lo abbandona mai. Resta in scia Laslo sul 2-4, e nel settimo game ritrova profondità in risposta. Djere contiene la spinta di Sonego e lo inchioda di nuovo sulla diagonale di rovescio, la situazione tattica totalmente a favore del serbo. Strappa due palle per il contro break sul 15-40. Ottima prima di Lorenzo da destra, 30-40. Lunghissimo scambio, difesa estrema del piemontese che alla fine è premiato dall’errore del rivale. Uno dei rari punti vinti con la seconda di servizio. Forse per rifiatare, cerca un serve and volley, ma non va. Terza palla break per Djere nel game. Purtroppo il break arriva, risponde bene il serbo, Sonego cerca di entrare col diritto ma in cattivo equilibrio spedisce lungo. BREAK, 3-4 e servizio Djere. È meno continuo Laslo rispetto al primo set – quasi perfetto – ma dal rovescio continua a ricavare ampi dividendi, lì è netto il gap su Sonego. 4 pari, si entra nella fase calda del secondo parziale. Sonego è incisivo con la prima, trova anche un bel serve and volley, giocato da attaccante vero, ma sul 40-30 ne cerca un altro e stavolta la volée è gestita male. Parità, da 40-15. Momento delicatissimo, perché la prima non entra… Djere cerca il vincente di rovescio su di un “pallettone” nemmeno ben centrato dall’azzurro, la palla termina out. C’è lotta, tensione e diversi errori. S’inventa una smorzata improvvisa Lorenzo, con passante di rovescio (non così facile) vincente. Esulta “Sonny”, si carica, come alle fine dello scambio seguente, vinto dopo una schermaglia durissima. 5-4 Sonego. Quattro punti in fila per Djere, e comodo 5 pari. Undicesimo game, Laslo è fortunato sul 15 pari, una risposta mal centrata resta in campo e sorprende l’azzurro. 15-30 e ancora niente prima di servizio… In corsa da sinistra, spara lungo un diritto di scambio Lorenzo, suona l’allarme con due palle break delicatissime. Che rischio! In mezzo al campo s’inventa una smorzata Sonego, e gli riesce bene. Salva la sesta palla break, ma ne resta ancora una. ACE! il primo del match, granitico l’azzurro. Però esagera di nuovo col diritto in scambio, che prende “aria” e vola via. Terza palla break. Con coraggio leonino si butta avanti pur di non scambiare di ritmo, gestisce una volée bassa e poi chiude al secondo tocco. Classe e freddezza da campione. Stavolta il diritto inside in è veloce, retto e preciso. Fa il pugno “Sonny”, salva tre break Point e si porta 6-5. Con due Ace Djere si porta 6 pari, è Tiebreak Time. Inizia male Lorenzo, sbaglia un colpo di scambio, mini-break all’avvio. Djere ringrazia e spinge, 2-0. Si riprende l’azzurro, ringhia e regge sul rovescio, con tre punti di fila si porta avanti 3-2. Si cambia 3 pari, stecca di rovescio dopo un lungo scambio. Sonego con coraggio avanza in spinta dopo la prima: 4 pari e 5-4, ancora con potenza in spinta col diritto dopo il servizio. Laslo in pressione si porta 5 pari ma sbaglia un diritto banale in spinta. 6-5 Sonego e Set Point col servizio !!! Niente prima… Coraggio e classe! Servizio esterno, diritto pesante lungo linea da sinistra e via a rete, a chiudere. 7-5 al tiebreak. Sonego non muore mai, alza il livello quando il match si fa duro. Davvero bravo Lorenzo a non scomporsi per la rimonta di Djere e giocare da campione il tiebreak e approfittare di due rari errori dell’avversario.
    Terzo set, Djere inizia alla battuta. A 15 muove lo score. Addirittura a zero Sonego (prima volta nel match) impatta 1 pari. Forse anche per la stanchezza, gli scambi sono più brevi. Nel quarto game l’azzurro parte male al servizio: errore di rovescio in scambio e poi out il diritto lungo linea da sinistra (piuttosto impreciso oggi in questa soluzione). 0-30. Lo aiuta il servizio, tre prime e via. Con un diritto profondo e preciso vince il quarto punto di fila, 2 pari. Il set scorre rapido, per la prima volta, sui turni di servizio. Quinto game, 40 pari. Djere perde addirittura la racchetta all’uscita dal movimento di servizio! Forse innervosito, Sonego spinge sulla seconda, comanda e “sfonda” col diritto. Palla break per il torinese! E seconda di servizio per Laslo… che però si prende un rischio col diritto inside out, ed è premiato. È un momento NO per Djere, spedisce largo quel rovescio lungo linea che ha giocato con profitto per tutto il match. Seconda palla break, e il BREAK arriva! Muore in rete un diritto del serbo, giocato fermo coi piedi, passivo sulla risposta profonda dell’azzurro. 3-2 Sonego e servizio. Spallata di grinta, di fisico, di testa. Di voglia di vincere. Ora vola in campo Lorenzo, VOLA a prendersi il punto a rete, gioca profondo anche col rovescio in spinta, ma commette un paio di errori per eccesso di foga. Con tre errori crolla 30-40, e concede una palla break pericolosissima… Con energia e coraggio avanza e chiude di volo. Chiude la porta in faccia a Djere e si porta 4-2 con una prima al corpo. Il serbo è nervoso, non solo per una chiamata dell’arbitro ma perché sente che il match gli sta scappando via, fisicamente Sonego è “on fire” nonostante la fatica delle quasi tre ore di tennis. Ma il serbo è un grande lottatore, non molla e resta in scia 3-4. L’orologio si avvicina alle tre ore di partita, durissima, come è durissimo il primo punto: 23 colpi, intensi, vinto da Lorenzo. L’urlo del torinese è quello del guerriero che non molla mai. A 15 si porta 5-3, ad un solo game dal titolo del Sardegna Open 2021. Djere si porta 4-5, ora è Lorenzo a servire per chiudere la partita. Rischia la smorzata sul primo punto, gli riesce! 15-0 Sbaglia due colpi in pressione l’azzurro, 15-30… E niente prima, la botta al T è appena lunga. Uff… l’accelerazione di rovescio lungo linea (sarebbe stata vincente) muore sul nastro. 30 pari. A due punti dal titolo l’azzurro. Viene avanti, e il passante è deviato lungo dal nastro. MATCH POINT SONEGO!!! Si prende tempo per il servizio, respira… Servizio vincente, GAME SET MATCH SONEGO!!!! Che vittoria, il secondo titolo ATP per il piemontese, una vittoria meritatissima. GRANDE Lorenzo!

    Marco Mazzoni

    Laslo Djere vs [3] Lorenzo Sonego ATP ATP Cagliari Djere L.664 Sonego L.276 Vincitore: Sonego L. ServizioSvolgimentoSet 3Sonego L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6Djere L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5Sonego L. 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5Djere L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4Sonego L. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4Djere L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 2-3Sonego L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Djere L. 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1Sonego L. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Djere L. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 5*-5 5-6*6-6 → 6-7Djere L. 15-0 15-15 40-155-6 → 6-6Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 5-6Djere L. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5Djere L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4Djere L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-4 → 2-4Sonego L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4Djere L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2Djere L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Djere L. 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2Sonego L. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Djere L. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Sonego L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Djere L. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Sonego L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-0 → 2-1Djere L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0Sonego L. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0
    5 Aces 18 Double Faults 057% (58/101) 1st Serve 68% (76/112)71% (41/58) 1st Serve Points Won 70% (53/76)60% (26/43) 2nd Serve Points Won 44% (16/36)78% (7/9) Break Points Saved 75% (9/12)15 Service Games Played 1530% (23/76) 1st Serve Return Points Won 29% (17/58)56% (20/36) 2nd Serve Return Points Won 40% (17/43)25% (3/12) Break Points Converted 22% (2/9)15 Return Games Played 1566% (67/101) Service Points Won 62% (69/112)38% (43/112) Return Points Won 34% (34/101)52% (110/213) Total Points Won 48% (103/213) LEGGI TUTTO

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    ATP Cagliari: Sonego c’è! Con intensità, coraggio e qualità supera Fritz in tre set, vola in finale

    Lorenzo Sonego a Cagliari

    Lorenzo Sonego sconfigge in tre set Taylor Fritz e vola in finale all’ATP 250 di Cagliari, dove aspetta il vincente di Basilashvili vs. Djere. 6-4 5-7 6-1 lo score a favore dell’azzurro, bravissimo (come sempre) a lottare con coraggio, intensità e qualità, superando l’americano nei momenti decisivi di un match molto duro sul piano fisico e mentale. Non era facile sprintare con così tanta forza  e lucidità all’avvio del terzo set dopo la rimonta subita nel secondo parziale, bravo Lorenzo a resettare tutto e ripartire. Sonego arriva così in finale anche su terra battuta, dopo quelle su erba e cemento, condividendo così un piccolo grande record per il tennis italiano con Andreas Seppi.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita
    La prima semifinale del Sardegna Open inizia alle 12.08, senza il forte vento di ieri. Fritz serve e subito corre avanti ma… Sonego lo ricaccia dietro con un lob. Il punto lo vince il californiano, ma deve correre e lottare. Lorenzo, come sempre, è pronto alla pugna, su ogni palla. L’azzurro strappa il primo 15 del match con una bordata di diritto dopo aver chiuso il rivale nell’angolo. La palla corre veloce, entrambi spingono tanto da destra. Con il terzo punto di fila (grande accelerazione col diritto) Sonego si porta 30-40, immediata palla break per scappare via. Comanda fin dalla risposta il piemontese, ma un suo diritto muore in rete. Il dodicesimo punto del game è la seconda palla break per Lorenzo. Servizio, diritto e poi smash sicuro, ottimo Fritz nel cancellare la chance all’azzurro. Che lotta… Taylor vince il primo game salvando due palle break, quasi 10 minuti di tennis intenso. Sonego serve. Molto aggressivo l’americano, scappa avanti ma il passante di rovescio di Lorenzo è preciso. Pressa Fritz, molto lungo col diritto, Lorenzo sbaglia un paio di palle e si ritrova sotto 15-40, due palle break per Taylor. Sotto pressione Sonego non trema MAI, di forza annulla le chance, potenza e precisione senza lasciare spazio al rivale. 1 pari. Fritz forza i tempi di gioco per imporre il proprio tennis, ma forza anche i colpi… e sbaglia. 15-40, altre due palle break per Lorenzo. Spreca la seconda l’azzurro, era riuscito a ribaltare lo scambio a suo favore, ma sbaglia nettamente un taglio di rovescio. Una bellissima accelerazione inside in col diritto di Sonego, improvvisa e imprendibile, lo porta ancora a palla break. Niente, ancora una palla troppo corta col rovescio è aggredita dall’americano, che chiude di potenza. 2-1 Fritz, 21 minuti per 3 games. Più snello il quarto game, Lorenzo comanda e trova anche un bellissimo ricamo sul secondo punto, dove chiama a rete Taylor e lo passa con un lob delizioso. 2 pari. Quinto game, continua la lotta ma arriva la prima scossa del match. Da 30-0, l’azzurro spinge, porta il game ai vantaggi e si procura un’altra palla break. Finalmente il BREAK arriva: ricaccia indietro Fritz con un bel diritto difensivo, carico e profondo, guadagna campo e chiude in avanzamento. 3-2 e servizio Sonego. Sulla scia del momento positivo, il piemontese sprizza energia da tutti i pori, si “mangia” il campo con colpi profondi, salta sulla palla e spinge a tutta, con alti decibel a sottolineare lo sforzo. Consolida il vantaggio, 4-2. Taylor vince il primo game “facile” al servizio, resta in scia 3-4. Con due risposte eccellenti Fritz strappa uno 0-30, che diventa poi 0-40 con un errore banale di Lorenzo. Tre palle break consecutive per l’americano… Il contro break arriva sul 15-40, la risposta di Fritz muore negli ultimi centimetri del campo. Sonego ha pagato il calo al servizio nel game, nessuna prima in campo. 4 pari. Reazione immediata dell’azzurro, entra a tutta in risposta (non bene al servizio Fritz), guadagna campo e spinge. Vola 0-40, tre palle pesantissime per tornare avanti. Se la gioca male l’americano, molto nervoso sparacchia con troppa fretta un diritto in rete. BREAK Sonego, 5-4 serve per chiudere il set. Trova la prima l’azzurro, ma c’è lotta. Sul 30 pari arriva uno scambio bellissimo, lotta con corse e rincorse, lo vince Lorenzo che strappa il primo set Point. Muore in rete il rovescio di Taylor, 6-4 Sonego! Un set lungo, sofferto, lottato palla su palla. Bravo il piemontese a strappare il servizio a sul 4 pari subito dopo averlo perso, conferma delle sue doti di fighter irriducibile.
    Secondo set, Fritz al servizio… ma serve male. Sonego mette pressione, si porta 15-30. Taylor lascia correre il braccio trovando alcuni diritti poderosi e anche un passante che respinge l’assalto garibaldino di Lorenzo, prontissimo ad attaccare alla prima apertura di campo. L’americano si innervosisce per un cambio di chiamata (la palla di Sonego, chiamata lunga, era buona), spinge troppo e sbaglia. Palla break per Lorenzo. Attacca Fritz ma Sonego tira un passante consistente e corre, sprinta avanti e tocca con classe sulla volée non definitiva del rivale. BREAK Sonego, 1-0 e servizio (secondo break di fila). Il californiano cerca una reazione di rabbia, come una furia si avventa sulla palla e strappa due punti, 0-30. Non si scompone l’azzurro, rallenta il tempo del game sfruttando tutti i secondi tra un punto e l’altro, serve preciso e tiene sulla diagonale di rovescio. Con 4 punti di fila, consolida il vantaggio, 2-0 avanti e continua a spingere e lottare, su ogni palla, su ogni accelerazione del rivale, portandolo a sbagliare (anche per la frustrazione di non fare MAI punti facili). Sul 30-40 Lorenzo ha palla del doppio break… e arriva! Largo un diritto di Taylor, 3-0 “pesante” per l’azzurro, che fa il pugno al suo coach “Gipo”. Fritz è spalle al muro. Rischia tutto in risposta, non ha niente più da perdere, e anche grazie ad un calo di tensione di Sonego vola facilmente 0-40, con tre palle per recuperare un break. Si è alzato il vento, spinge l’americano e l’azzurro spara lungo. Break Fritz, 1-3 e poi 2-3, torna in vita nel match ma ancora un break indietro. Sesto gioco, Sonego stenta a tornare mentalmente nel match, cerca una smorzata errata, sbaglia di poco un diritto di scambio e non può niente su di una riga colpita dal rivale. Crolla 15-40, due chance per Taylor di impattare il set. Con un doppio fallo consegna un break sanguinoso all’americano. 3 pari e quindi 4-3 Fritz, che mette a segno un filotto di 4 giochi, per la prima volta in vantaggio nel set. Serve una reazione di Lorenzo per tornare in partita ed invertire l’inerzia. Si mette con pazienza a spingere col diritto, con meno rischi ma non sbagliando niente, e ritrova la prima di servizio, fondamentale. A 15 Lorenzo si porta 4 pari. Nono game, la battaglia continua. Sonego spinge in risposta sulla seconda, 30 pari. Si butta avanti l’americano, ma il passante di rovescio lungo linea è preciso… La volée è larga. Palla break per Sonego! Si salva Taylor con una prima precisa e poi martellando sul rovescio l’azzurro. 5-4 Fritz. Tante pressione sulle spalle del piemontese mai lui… vince il game a zero, che testa Lorenzo! Anche Fritz ora corre, 4 punti di fila e via 6-5 avanti. Il cronometro si avvicina alle due ore di gioco, siamo alla stretta finale del secondo parziale. Forse per la stanchezza, ora gli scambi sono più brevi. Bravissimo Sonego a disegnare il campo col diritto inside out e toccare per la smorzata. Da 40-15 due errori in spinta lo portano ai vantaggi. Fritz a due punti dal set… Che rischio! Cerca la palla corta “Sonny”, giocata benissimo; ma il secondo tentativo è castigato dal recupero dell’avversario. Si prende un rischio eccessivo l’azzurro, venendo avanti con un diritto non così profondo. È set Point Fritz! Si scambia sulla diagonale di rovescio, forza l’americano, è costretto a tagliare Lorenzo, ma la sua palla non supera la rete. SET Fritz, 7-5. Si va al terzo. Bravo l’americano a servire meglio all’avanzare del set e rimontare da una situazione molto complicata, assai vicino alla sconfitta.
    Terzo set, l’americano parte alla battuta. Grande intensità di Sonego, anche col rovescio. Si procura ben 3 palle break (non consecutive), strappa il servizio alla terza con una smorzata molto ben giocata. BREAK Sonego, 1-0 e servizio. Immediata reazione dell’americano, che sfrutta anche un paio di indecisioni di Lorenzo (inclusa una smorzata mal giocata). 15-40 e doppia chance del contro break. Con grinta (e poco aiuto dalla prima di servizio) strappa quattro punti in fila, 2-0 Sonego. È un buon momento per Lorenzo, il diritto è molto profondo (anche in risposta) e Fritz sembra accusare un passaggio a vuoto fisico, più lento con i piedi a cercare la palla. 0-30 e 0-40, tre palle per scappare via col doppio break. Trasforma la seconda, grazie ad un diritto imprendibile inside out dopo una deviazione del nastro che “aggiusta” la palla all’azzurro. Urla Lorenzo nel silenzio del centrale di Cagliari, 3-0 con doppio break, un allungo deciso verso il traguardo. Come nel secondo set, sotto 0-3 arriva la reazione dell’americano, che non ci sta a perdere. Si procura una palla break sul 30-40 per tornare in vita nel set, ma finalmente l’azzurro trova una prima potente, e si salva. Respinto l’assalto, il piemontese salta su ogni diritto, carica e spara, buttando lontano dalla riga di fondo il rivale. Con una prima “in pancia” (terza prima palla di fila), Lorenzo si porta 4-0, davvero vicino alla finale. Taylor ha speso molto nel game precedente, sembra “out-of-energy”, lascia partire il braccio ma è lento coi piedi. Cerca un disperato serve and volley sotto 15-30, ma “Sonny” c’è, tira una risposta nei piedi ingestibile. 15-40, due palle del 5-0 ! Comanda Lorenzo, trova l’angolino con un diritto perfetto… BREAK! Terzo break del set, 5-0 pesantissimo, manca l’ultimo sforzo per approdare in finale. Tira il fiato Lorenzo nel sesto game, perde il game al servizio e la prima chance per chiudere l’incontro. È solo un attimo, risponde profondo e si porta 0-40, tre Match Point. La prima ormai è abbandonato Fritz, che cede alla seconda palla match, il drive di Sonego è sulla riga. Game Set Match Sonego, è finale!!!
    Applausi convinti a Loreno Sonego, grandissimo lottatore, atleta e tennista.

    Marco Mazzoni

    [3] Lorenzo Sonego vs [2] Taylor Fritz ATP ATP Cagliari Sonego L.656 Fritz T.471 Vincitore: Sonego L. ServizioSvolgimentoSet 3Fritz T. 0-15 0-30 0-40 15-405-1 → 6-1Sonego L. 0-15 0-30 0-405-0 → 5-1Fritz T. 15-0 15-15 15-30 15-404-0 → 5-0Sonego L. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-0 → 4-0Fritz T. 0-15 0-30 0-40 15-402-0 → 3-0Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 2-0Fritz T. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7Fritz T. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Sonego L. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Fritz T. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2Sonego L. 0-15 0-30 0-403-0 → 3-1Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-0 → 3-0Sonego L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 2-0Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4Fritz T. 0-15 0-30 0-404-4 → 5-4Sonego L. 0-15 0-30 0-40 15-404-3 → 4-4Fritz T. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2Fritz T. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2Sonego L. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Fritz T. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    1 Aces 31 Double Faults 160% (50/83) 1st Serve 56% (61/109)70% (35/50) 1st Serve Points Won 56% (34/61)30% (10/33) 2nd Serve Points Won 40% (19/48)55% (6/11) Break Points Saved 56% (10/18)14 Service Games Played 1544% (27/61) 1st Serve Return Points Won 30% (15/50)60% (29/48) 2nd Serve Return Points Won 70% (23/33)44% (8/18) Break Points Converted 45% (5/11)15 Return Games Played 1454% (45/83) Service Points Won 49% (53/109)51% (56/109) Return Points Won 46% (38/83)53% (101/192) Total Points Won 47% (91/192) LEGGI TUTTO

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    ATP Cagliari: si ferma la corsa di Musetti, sconfitto in tre set da Djere

    Lorenzo Musetti in campo a Cagliari

    Lorenzo Musetti cede in tre set al serbo Laslo Djere nei quarti all’ATP 250 di Cagliari. 6-4 4-6 6-2 lo score per il serbo, bravo a trovare un tennis molto consistente nel terzo set dopo aver subito la rimonta dell’azzurro nel secondo. Musetti ha sbagliato troppo nel corso del match, soprattutto col diritto, ma deve recriminare qualcosa anche sul piano tattico.
    Il match è girato a favore di Djere nel terzo game del terzo set, quando Musetti ha commesso un paio d’errori che gli sono costati il primo break nel set. In questa fase il serbo è stato bravo a spingere con buona profondità e regalare poco, costringendo l’azzurro a correre a destra e a manca, senza possibilità di uscire da questa “morsa” se non prendendosi un grande rischio e da posizioni difficili. Il doppio break è stato fatale a Lorenzo, che si ferma ai quarti, di nuovo contro Djere in Sardegna.
    La prestazione di Musetti non è stata oggi delle migliori, lui stesso ha sottolineato con qualche “urlaccio” la frustrazione per i troppi errori, soprattutto col diritto in spinta, ma talvolta anche in scambio. Quando hai un tennis così vario e propositivo come quello del toscano, sbagliare tentando l’affondo o il cambio di ritmo ci sta, è parte del gioco. Purtroppo oggi Musetti ha commesso diversi classici “unforced” in situazioni tattiche di scambio che non l’avrebbero comunque portato al vincente o a mettere alle corde l’avversario. Questi sono gli errori da evitare assolutamente. Inoltre per larga parte della partita ha perso il controllo del tempo del match, “accettando” lo scambio alla velocità, ritmo e angoli del rivale, palle un po’ lavorate ma nemmeno così lunghe e pericolose, su cui ha finito per sbagliare perché difendersi sul ritmo non è il suo miglior tennis; ancor più se ti difendi da una posizione troppo arretrata.Sappiamo che su quest’aspetto stanno lavorando molto, e migliorare questa situazione di gioco sarà decisivo per l’ascesa di Lorenzo, poiché di giocatori “a la Djere”, ossia ottimi atleti che spingono di ritmo e concedono poco, ne troverà moltissimi…
    Musetti per vincere avrebbe dovuto innanzitutto servire meglio, per ricavare qualche punto diretto in più. In generale, tutto il suo tennis creativo diventa assai più pericoloso quando può iniziare lo scambio dopo una prima solida, poiché spinge e cambia ritmo, angoli e rotazioni da una posizione più avanzata, ideale a comandare.
    Nel secondo set si è visto a tratti un buon Musetti quando ha rotto gli indugi, quando si è preso molti rischi pur di non restare sulle velocità e ritmo del rivale. In quelle fasi il diritto è stato più stabile e meno falloso, ma soprattutto ha lavorato benissimo col rovescio, con tante accelerazioni incisive – oggi assai meglio incrociato rispetto al lungo linea, forse anche disturbato dal forte vento, raffiche improvvise che rendevano difficile un corretto avvicinamento in corsa e via a colpire d’anticipo. Lorenzo in quei frangenti è stato aggressivo, ha risposto preciso e soprattutto ha accorciato i tempi di gioco per non fare imbastire a Djere il suo pressing costante, lo ha costretto a muoversi in posizione di campo scomode, gli ha messo fretta e pressione. È una tattica rischiosa, ma contro un tennista consistente è l’unica che può portarlo al successo. Purtroppo è riuscito a metterla in pratica solo a tratti.Djere ha sbagliato meno ed è stato bravo a giocare con grande accuratezza in vari momenti delicati. Ha regalato alcuni doppi falli o qualche diritto largo in scambio, ma nel complesso la sua sostanza e continuità di prestazione ha avuto la meglio.
    Resta una buona esperienza esperienza per il giovane azzurro contro un tennista “scomodo” sul rosso, e l’aver lottato sino alla fine, rincorrendo e non uscendo dal match una volta sotto nel terzo.

    Ecco la cronaca dell’incontro.
    Il match inizia alle 16 in punto, con Musetti alla battuta. Si scambia dal centro, con discreto ritmo e Lorenzo a cercare lo strappo col diritto cross. Sul 30-15 commette il primo doppio fallo, ma si riscatta con un ottimo schema offensivo, diritto aggressivo e via avanti. Si va ai vantaggi. L’azzurro perde campo sulla risposta profonda di Djere, impossibile difendere tutto quel campo. Palla break per il serbo. Lunghissimo scambio, condotto da Lorenzo, che con pazienza lavora il rivale e lo porta all’errore. Con due prime solide, Musetti vince il game, 1-0. Djere alla battuta, imposta il suo gioco su una prima solida al centro e palle piuttosto lavorate, per allontanare il giovane rivale dalla riga di fondo. Con una smorzata Laslo tiene a zero il suo game, 1 pari. C’è grande differenza negli scambi che l’azzurro inizia dopo una solida prima, rispetto a quando gioca la seconda di servizio: nel primo caso riesce a manovrare con i piedi assai più vicini alla riga di fondo, è più aggressivo e comanda; al contrario Djere risponde bello carico sulla seconda e Lorenzo staziona molto dietro, con tantissimo campo da difendere. Nel quarto game, sul 30-15, Musetti trova il primo rovescio lungo linea vincente, ad uscire dopo uno scambio lungo e lavorato. È la prima fiammata tecnica del match dell’azzurro. Il set avanza su turni di servizio, Musetti più creativo e con scambi più bravi, solido e costante Djere a lavorare ai fianchi l’azzurro palla dopo palla. Sesto game, Lorenzo trova prima un lob perfetto a punire un attacco corto di Djere, quindi Laslo sparacchia fuori uno dei pochissimi errori non forzati del match. È palla break per l’azzurro. Djere se la gioca bene: servizio potente, due metri in campo e chiusura col diritto. Lorenzo se ne procura una seconda con un rovescio cross dall’angolo davvero notevole, stretto e profondo, dopo un cambio di ritmo dei suoi. La risposta di rovescio di Musetti non supera la rete. Si salva Djere, 3 pari. Settimo game, sul 30 pari Lorenzo si prende un rischio, chiamando a rete il rivale e toccando un lob che esce di pochissimo. Concede la seconda palla break del match, ed il break arriva, un drive dell’azzurro è di poco lungo. Break Djere, avanti 4-3 e servizio. Il fatidico settimo game spezza l’equilibrio. Tanta rabbia per l’azzurro, spara risposte violente per reagire al momento, tra errori e colpi profondissimi. Da 30-0 a 30 pari. Si va ai vantaggi. “Rema” e sprinta l’azzurro, ma da quella posizione così lontana dalla riga di fondo è difficile contenere il pressing preciso di Laslo, che consolida il vantaggio portandosi 5-3. Il momento è favorevole al serbo, che spinge con buona intensità e lunghezza. Lorenzo va in difficoltà, sotto 0-30. Cerca una smorzata l’azzurro per spezzare il ritmo di Djere, il rischio è premiato. Ma nel punto successivo sbaglia l’angolo della spinta, scoprendo troppo il campo. 15-40 e due Set Point Djere. Cancella il primo Musetti con un diritto al volo dal centro vincente. Niente prima sulla seconda palla set… Djere comanda lo scambio ma perde ritmo con una serie di tagli di rovescio, e alla fine Lorenzo provoca l’errore del serbo. Parità. Una stecca col rovescio su di una palla molto carica di Djere costa a Musetti il terzo Set Point. Si salva l’azzurro con una prima esterna molto carica. Con una smorzata improvvisa dopo un nastro favorevole Lorenzo si procura la prima palla game. Con Ace chiude il game, resta in scia 4-5. Djere non trema, continua col suo tennis solido e chiude con un rovescio in avanzamento ed un facile smash. 6-4 Djere, un set strappato con l’unico break nel settimo game.
    Secondo set, Musetti al servizio. Cerca di essere aggressivo, ma Djere è in un ottimo momento, sbaglia niente e trova anche un passante in corsa difficilissimo sul 30-15. Lorenzo intuisce che solo forzando i tempi di gioco può uscire dalla morsa del rivale. Rischia e muove lo score nel secondo parziale. 1-0 Musetti, che continua con questa tattica anche alla risposta, non lasciare tempo di imbastire a Djere. Sul 15-30 una risposta aggressiva provoca un errore del serbo, 15-40 e due palle break per Musetti. Bravo Lorenzo: risposta nei piedi dell’avversario, rovescio in corsa molto aggressivo e Laslo spara lungo. break Musetti, avanti 2-0 e servizio. Primo allungo nel match per il toscano, con un tennis più verticale e rapido è riuscito a staccare il serbo. Serve bene Lorenzo, soprattutto al centro da sinistra, tutto il suo gioco scorre veloce e fluido. Consolida il vantaggio Musetti, avanti 3-0. Laslo trova un buon game, spinge e si porta 1-3, rubando l’iniziativa all’azzurro, fin qua molto aggressivo nel set. Il diritto di Lorenzo adesso è preciso, comanda dal centro e affonda con un cambio di ritmo perentorio; ma improvvisamente si “incarta” sul 30-0, inanellando tre errori di fila, nemmeno forzati dall’avversario. Sul 30-40 concede la chance del contro break. Purtroppo il break arriva… Musetti centra male un diritto, crolla lontanissimo dalla riga di fondo con Djere che pressa, fino all’errore dell’azzurro. 3-2 Musetti, ma serve Djere. Tenta l’immediata reazione Lorenzo, forzando fin dalla risposta (niente prime per Laslo). 0-30. Spreca però l’azzurro, comanda lo scambio ma manca di pochissimo l’affondo. 30 pari. Stavolta è il serbo a regalare col diritto, su di una risposta nemmeno profonda dell’azzurro. Palla break e seconda di servizio… Doppio fallo! break Musetti, torna in vantaggio 4-2. Nei refoli di vento Lorenzo spinge, taglia e apre gli angoli, Djere è infastidito e sbaglia, forzando i tempi ma andando contro ai dogmi del suo tennis. Con una bella prima esterna sul 40-15 Musetti si porta avanti 5-2. Musetti forza ai vantaggi l’ottavo game, bravo anche a difendersi. Sul 40 pari Djere spara lungo un colpo di scambio, è Set Point Musetti. Si salva con la prima il serbo, portandosi 3-5. Lorenzo serve per il secondo set dopo 1h e 28 minuti. Inizia il game con una smorzata, ma l’ha giocata non con i piedi nel campo, e sbaglia in rete. Djere corre avanti, l’attacco è rallentato dal nastro e Musetti lo passa con un cross di rovescio preciso. Sbaglia un rovescio di scambio l’azzurro, palla troppo vicina al corpo, 15-30. Perde il controllo del diritto Lorenzo, un classico unforced che gli costa un pericoloso 15-40. Ancora il diritto lo tradisce, l’accelerazione muore in rete. Break Djere, torna in vita nel parziale. Un brutto game per l’azzurro, ha forzato colpi che nemmeno sarebbero stati winners. Prova a mettere pressione in risposta e Djere commette un doppio fallo, è 0-30, Musetti e due punti dal set. Con uno scambio rocambolesco Musetti attacca sul 15-30 e vola 15-40, altri due Set Point. Scambio a grande velocità e profondità, il primo a sbagliare è il serbo. 6-4 Musetti. Bravo l’azzurro a riprendersi il vantaggio dopo esser stato rimontato, e continuare a spingere e provarci nonostante qualche errore di troppo col diritto.
    Terzo set, Musetti l’inizia alla battuta, piccolo vantaggio. Il primo game è complicato, Laslo pressa, il vento sposta la palla. Musetti lo porta a casa con due rovesci, un taglio micidiale a spezzare il ritmo al rivale, e quindi una botta incrociata strettissima. 1-0 avanti Musetti. Djere nonostante qualche errore tiene il proprio game al servizio e pressa moltissimo alla risposta, portandosi 0-30. Musetti trova un bellissimo rovescio di contro balzo e poi una prima veloce e tagliata. 30 pari. Tanta una smorzata Lorenzo, ma Laslo ci arriva e trova il punto che lo porta a palla break. Lungo scambio, sbaglia Musetti col diritto. Break Djere, avanti 2-1 e servizio nel terzo. L’azzurro manovra col rovescio e cerca l’affondo cambiando ritmo, ma commette qualche errore, anche se di poco. Djere continua con il suo tennis di sostanza, poco divertente ma assai consistente. Senza patemi il serbo si porta 3-1. Musetti deve trovare un gran game in risposta per tornare in vita nel match, ma va già in difficoltà nel quinto game, al servizio. Accetta lo scambio alla velocità del serbo, corre a destra e a manca, e viene passato dal rivale dopo esser chiamato avanti. Crolla 15-40, due “mini match Point” visto l’andamento del set. Djere si prende il break di forza, scambio di ritmo e via accelerazione di rovescio cross. 4-1 Djere con doppio break, il match sembra ormai compromesso. Recupera da 15-30 e vola 5-1, verso il successo. Musetti resta in scia portandosi 2-5 e entra col rovescio in risposta, ultima chance per tornare nel match. Djere sbaglia un diritto incrociato e lo score segna 15-30, piccola chance per l’azzurro. Largo anche un altro diritto del serbo, 15-40, due palle break per Lorenzo. Di poco fuori due colpi del toscano, un rovescio e poi un diritto, con l’imprecazione per i troppi errori commessi. Un errore di rovescio del serbo lo condanna alla terza palla break nel game, ma è aggressivo e chiude facile di volo. Vola via la risposta dell’azzurro, Match Point Djere. Lunghissimo scambio, pure disturbato dal vento, il primo a sbagliare è Laslo. Segue un doppio fallo! Quarta palla break per Musetti nel game. Con coraggio Djere comanda e chiude. Chiude anche il match al quarto Match Point, dopo aver salvato anche una quinta palla Break col servizio. Continuo e positivo Djere, ha vinto di sostanza.
    Peccato per aver perso la chance di giocarsi di nuovo una semifinale ATP in Italia, resta un match da cui Musetti potrà trarre molti insegnamenti per il suo percorso di crescita.

    Marco Mazzoni

    Lorenzo Musetti vs Laslo Djere ATP ATP Cagliari Musetti L.462 Djere L.646 Vincitore: Djere L. ServizioSvolgimentoSet 3Djere L. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 2-6Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5Djere L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Musetti L. 15-0 15-15 15-30 30-30 15-401-3 → 1-4Djere L. 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3Musetti L. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2Djere L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Djere L. 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4Musetti L. 0-15 15-15 15-30 15-405-3 → 5-4Djere L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 5-3Musetti L. 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2Djere L. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-1 → 3-2Djere L. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Djere L. 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0Musetti L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Djere L. 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Musetti L. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5Djere L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 3-5Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4Djere L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3Musetti L. 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Djere L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1Djere L. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A A-40 40-40 A-400-0 → 1-0
    1 Aces 12 Double Faults 882% (70/85) 1st Serve 58% (60/104)59% (41/70) 1st Serve Points Won 68% (41/60)47% (7/15) 2nd Serve Points Won 48% (21/44)44% (4/9) Break Points Saved 73% (8/11)14 Service Games Played 1432% (19/60) 1st Serve Return Points Won 41% (29/70)52% (23/44) 2nd Serve Return Points Won 53% (8/15)27% (3/11) Break Points Converted 56% (5/9)14 Return Games Played 1456% (48/85) Service Points Won 60% (62/104)40% (42/104) Return Points Won 44% (37/85)48% (90/189) Total Points Won 52% (99/189) LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal diventa coach di Auger-Aliassime, debutto insieme a Monte Carlo

    Toni Nadal

    Il quotidiano Marca riporta una notizia davvero curiosa: Toni Nadal, storico coach di Rafa e oggi direttore dell’Accademia che porta il nome del nipote, torna sul Tour ATP insieme  a Felix Auger-Aliassime. È stato il giovane canadese ad annunciare la nuova collaborazione, confermata poi anche da Toni. L’ex coach di Rafa affiancherà l’attuale allenatore di Felix, Frederic Fontang.
    I due hanno lavorato assieme per un po’ di settimane presso l’Academy alle Baleari, quindi la collaborazione è nata durante le loro sessioni di lavoro. Toni inizierà subito dal prossimo torneo di Monte Carlo, e resterà col canadese almeno per tutta la stagione europea sul rosso. Poi si vedrà.
    La conferma è arrivata anche da Zio Toni, che ha aggiunto: “Se dovessimo giocare contro Rafa, non sarò su nessuna delle due panchine per rispetto di entrambi i giocatori. Sono ancora il direttore dell’Accademia, continuo a lavorare per mio nipote, sono ancora suo zio. Credo sia normale avere un affetto speciale quando si tratta di mio nipote e per tutto quello che abbiamo  vissuto assieme. Certo, se deve perdere con qualcuno, spero che sia con Felix”.
    Aggiunge Nadal sull’inizio della collaborazione: “Quando mi è arrivata la sua offerta, gli ho detto di venire all’Accademia, per provare per dieci giorni a vedere se i miei consigli potevano servirgli o meno. A quel tempo non stavo valutando la possibilità di allenare un altro giocatore. Come direttore dell’Academy, posso collaborare con un giocatore che ha le più alte aspirazioni, è una sfida che personalmente soddisfa anche me. Si spera che in futuro Felix possa diventare il numero uno al mondo. Per ora deve migliorare tanto”.
    La scelta è interessante, poiché Auger-Aliassime è un tennista di grande potenziale, tecnico e fisico, ma il suo tennis pare un po’ “fermo” da tempo, stenta a fare un salto in avanti, ad aggiungere migliorie concrete al suo gioco. Inoltre è da infrangere il tabù delle finali ATP, tutte perse sinora in carriera. Vedremo se la “mano” di Zio Toni aiuterà Felix a spiccare il volo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO