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    Intervista esclusiva a Filippo Volandri: “La finale a Wimbledon di Berrettini viene da lontano”

    Filippo Volandri

    Difficile togliersi dagli occhi il torneo straordinario di Matteo Berrettini a Wimbledon. Ci ha divertito, ci ha regalato un sogno che consideravamo quasi proibito, irrealizzabile. Invece abbiamo avuto la conferma che l’azzurro è a tutti gli effetti un Top Player, pronto a giocarsela alla pari contro i big nei grandi tornei, Slam inclusi. Abbiamo avuto la conferma che il sistema Italia è forte e che “l’ondata” è appena all’inizio.
    Ne abbiamo parlato con Filippo Volandri, Direttore tecnico del settore maschile della Federtennis e Capitano di Davis azzurro. Il risultato di Matteo, e anche quello di Lorenzo Sonego (ottimo il piazzamento agli ottavi dei Championships), non viene per caso, è il frutto di un lavoro partito da lontano, perseguito con determinazione, capacità e programmazione. È il frutto di una sinergia e unione di forze che rende i giocatori parte di un sistema che funziona, che sostiene il tennista a 360° e gli permette di tirar fuori il meglio.

    Filippo, il bilancio degli italiani a Wimbledon 2021 è straordinario. Due azzurri negli ottavi (non dimentichiamoci di Lorenzo Sonego) e l’impresa pazzesca di Matteo Berrettini. Prima del torneo avevamo buone aspettative, il campo ci ha fatto letteralmente sognare. Un risultato complessivo impensabile qualche anno fa, ma analizzando bene la situazione attuale, non ci siamo arrivati per caso.
    “Assolutamente, nessun caso. Abbiamo ottenuto questo splendido risultato grazie ad una “valanga” di lavoro dietro e grazie alla forza ed agli sforzi di tutti. In primis la forza di Vincenzo Santopadre, di Stefano Massari, di Roberto Squadrone nel suo ruolo importante di preparatore atletico, era presente a Wimbledon, e non dimentico Francesco Bientinesi che lavora con Matteo nelle altre settimane. Torno al punto iniziale, è merito di Matteo e di tutto il gruppo di lavoro, che include anche il supporto di consulenti come Umberto Rianna, che segue Matteo in molti tornei in stagione, e Craig O’Shannessy che dopo ogni partita di Berrettini invia dei dati super interessanti, che ci permettono di riflettere e lavorare. La vera forza di Matteo è il suo talento e il saper gestire tutte queste risorse, che vengono ovviamente filtrate, ma non è da tutti riuscire a sfruttare così tanti input e trarne il meglio per il suo gioco, lui ci riesce alla grande”.

    Sinceramente, ti aspettavi di vederlo in finale?
    “No, sinceramente non pensavamo alla finale, e nemmeno lui, ma l’obiettivo del lavoro di tutti era esattamente quello, arrivare fino in fondo. Ripensando al torneo, va detto che lui di fatto è sceso in campo da favorito nei primi dieci giorni. Questo è un elemento che è stato poco sottolineato, è una gestione totalmente diversa in un torneo così importante. Ha vissuto una esperienza “a la Djokovic”, “a la Nadal”, quelli che ogni volta che scendono in campo “devono” vincere. Berrettini c’è riuscito alla grande. Ha perso da Djokovic perché quando il punto è davvero importante, in qualche modo lo vince sempre Novak. L’ha dimostrato mille volte in carriera e nel torneo contro Shapovalov… gli ha concesso tante palle break, ma alla fine… tre set a zero per lui. In finale contro Matteo, Djokovic ha sofferto una piccola flessione a metà del primo set, l’ha pagata con Berrettini bravissimo ad approfittarne, ma dall’avvio del secondo set c’è stata un’altra partita, Novak non ha sbagliato più nulla. Berrettini è stato bravissimo, ha giocato alla pari sino alla fine e ha costretto Djokovic ad alzare il livello. Matteo ha confermato come gli basti “una sola prima volta”: dopo aver vissuto un’esperienza nuova e importante, impara subito e all’occasione successiva la gestisce benissimo. Infatti in tutto il torneo ed in finale è stato in campo alla grande”.

    Con questo splendido risultato Berrettini è n.3 della Race 2021, ma soprattutto possiamo considerarlo a tutti gli effetti un Top Player. Impressiona come riesce a gestirsi dando una sensazione di controllo, esprime una consapevolezza notevole.
    “Ha consolidato dentro di sé una consapevolezza altissima. Il successo al Queen’s gli ha dato un’enorme fiducia, gli ha dimostrato che se esprime al massimo il suo gioco gli altri non gli stanno dietro… Sono in pochissimi quelli che ci riescono, Djokovic, Nadal, Medvedev, Zverev, Tsistipas, di fatto i migliori, una manciata di rivali e non 20 o 30. Berrettini è consapevole che dipende da lui, da come va in campo, da come si allena. Ha la testa giusta ed il team giusto per fare benissimo. Matteo è un ragazzo riflessivo, attento, molto autocritico, invece Vincenzo Santopadre ha un altro carattere e approccio, riesce a smorzare questa parte critica rendendo il tutto più leggero. Umberto Rianna invece è più “quadrato” e lo supporta con la sua concretezza nelle occasioni in cui è in torneo con lui. Nella squadra ci sono gli incastri giusti e si compensano a vicenda. Questo è uno dei segreti dei grandi risultati”.

    Valutando l’ascesa di Matteo, personalmente tra le tantissime cose in cui è cresciuto mi impressiona quanto sia migliorato nella velocità e reattività, considerando la sua stazza, ma anche nell’aspetto mentale.
    “Sì, perché ci lavora! Sono aspetti fondamentali sui quali è necessario lavorare quasi quanto su diritto e rovescio. Concentra molti sforzi ogni settimana parlando con Stefano Massari, e con Lorenzo Beltrame sempre a disposizione. L’attitudine è quella giusta, ma è necessario dedicarci tempo e sforzi. Lui lo fa e i risultati si vedono, con la giusta attitudine e atteggiamento. Le due cose vanno di pari passo, l’attitudine ce l’ha innata, l’atteggiamento lo costruisci col lavoro”.

    Tornando al tennis azzurro su erba, abbiamo vissuto una crescita impressionante. Nel 2019 abbiamo vinto con Sonego e Berrettini, quest’anno abbiamo riscritto la storia, con Matteo dietro solo a Djokovic e Federer come punti guadagnati…
    “È un passo in avanti clamoroso. Se chiedevi prima a Matteo quale fosse la sua superficie preferita, ti avrebbe detto terra o cemento, sarebbe stato indeciso tra queste due. Oggi inserisce anche l’erba. Riflettendo oltre Berrettini, in poco tempo è cambiato tutto. Fino alla mia generazione di fatto non avevamo giocatori da erba, sui prati si cercava di adattarsi. Adesso non è più così, non si può dire che il tennista italiano non è buono per giocare su erba, l’italiano può giocare bene, anzi molto bene, su ogni superficie. Sonego è un altro esempio: vince su erba, vince su terra, gioca benissimo e vince partite importanti sul cemento e indoor. Cosa è cambiato? Mentalità, partendo dal modo in cui vengono allenati i ragazzi. Li portiamo prima possibile a fare esperienze su tutti i campi, soprattutto quelli rapidi dove vengono assegnati il 70% dei punti nell’annata tennistica, mentre prima tendevano a restare molto più sulla terra battuta, visto che anche a livello Challenger la stragrande maggioranza dei tornei si giocano sul rosso. Ora li spingiamo a fare esperienze nuove, a provare, a rischiare, e loro sono ben disposti, così si alimenta il tutto e c’è una crescita dell’intero sistema. Quando i ragazzi si fidano, si fanno consigliare nel modo giusto, arrivano anche cose inaspettate, che in realtà sono il frutto di una visione e di una volontà di far crescere tutto il sistema ed il movimento”.

    Berrettini nella premiazione di Wimbledon ha forse detto la cosa più bella, “Questo è inizio della mia carriera”, non un punto d’arrivo nonostante abbia giocato la partita più importante che ci sia.
    “Matteo nel periodo del Covid, con la quarantena in atto, ha lavorato sul sentirsi “uno di loro”, uno dei big. Quando andò alle ATP Finals a fine 2019 si sentiva come uno che… sì, ce l’aveva fatta, era lì con i migliori, ma li guardava ancora da lontano. Nel 2020 ho parlato spesso con Matteo, e mi diceva che era cambiato qualcosa, che non li guardava più dal basso verso l’alto, ma sentiva di essere al loro livello, di poterli guardare negli occhi con convinzione. Il torneo di Wimbledon e la finale da lui disputata ne è l’esatta dimostrazione. Sul Centre Court con Federer nel 2019 aveva giocato in un certo modo, due anni dopo contro Hurkacz in semifinale ha dato una dimostrazione di forza incredibile, anzi ha pagato pure troppo in quel match, e domenica in finale contro il n.1 del mondo ha fatto partita pari. Rispetto al 2019 è totalmente un altro giocatore, ha fatto un salto di qualità personale enorme”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Gasquet: “Non ci sarà un altro Federer, resterà comunque il migliore, non contano solo i numeri”

    Il successo a Wimbledon di Djokovic, 20esimo Slam in carriera, ha alimentato nuovamente l’infinito dibattito sul GOAT, il migliore di sempre. Pur sottolineando che il nostro sport ha attraversato così tante epoche e cambiamenti che rendono a dir poco arbitrario un giudizio “definitivo”, appassionati, addetti ai lavori e gli stessi giocatori continuano ad esprimere molte […] LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: la consacrazione di Berrettini, sconfitto da un “alieno” ma vero top player (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini

    Solo Applausi. Per Novak Djokovic, che vincendo il sesto titolo a Wimbledon e 20esimo Slam in carriera, si conferma tennista più forte dell’era moderna. Quasi imbattibile nei grandissimi appuntamenti. Solo applausi anche per Matteo Berrettini, che ha giocato con coraggio, qualità ed intensità dal punto all’ultimo 15 della sua prima finale Slam. Ha perso in quattro set, 6-7 6-4 6-4 6-3 lo score finale a favore del n.1, ma è uscito dal campo a testa altissima, tra applausi scroscianti e soprattutto con la consapevolezza di aver raggiunto un livello di gioco, fisico e mentale da top player.
    “Questo è l’inizio della mia carriera” ha dichiarato a caldo Matteo. Condivido totalmente. Questo straordinario e storico risultato non viene dal caso, non è un exploit irripetibile, frutto di chissà quali congiunzioni astrali favorevoli. Berrettini fin dall’ATP Cup 2021 ha giocato un tennis di altissimo livello. In Australia solo un problema muscolare l’ha stroppato, chissà cosa avrebbe potuto “combinare”. Ha perso due mesi di tornei, quindi ha giocato bene sul rosso e su erba si è inchinato solo al più forte dopo aver vinto al Queen’s. Il terzo posto nella Race 2021 è la conferma di come Berrettini sia un Top10 forte, molto forte, e su ogni superficie.
    L’ha dimostrato anche oggi, solo un Djokovic in formato “N.1” l’ha sconfitto. Era teso all’inizio Matteo, il suo braccio non scorreva veloce e potente, c’era da scuotersi, da reagire. La reazione è arrivata nel modo più importante: era sotto, ha rifiutato di fare da comparsa, da vittima sacrificale. È andato a prendersi il contro break ed ha vinto il tiebreak giocando da Campione vero. Il secondo set l’ha perso all’avvio, un minimo passaggio a vuoto che – da super-campione – Djokovic ha subito capitalizzato. Ma è piaciuto come Matteo non abbia mollato, si è preso un contro break ed è rientrato fisicamente in ritmo partita. Il terzo set… è stato decisivo. Chiuso 28 punti pari, a sottolineare il grande equilibrio. Il “Djoker” l’ha vinto perché è stato bravo a sfruttare la chance di break, ottenuta con una risposta di rovescio da “alieno”, ma anche grazie ad un tocco sciagurato di Berrettini.
    Proprio il “tocco” oggi, in una prestazione SONTUOSA dell’azzurro vista la tensione per la “prima volta”, voglio molto bonariamente rimproverare a Berrettini. Quando giochi contro un extra terreste, in un torneo che ha vinto 5 volte e con la prospettiva di fare addirittura il Grande Slam, non puoi permetterti niente, nessun errore. Devi riuscire a massimizzare ogni momento, ogni situazione, riuscire a capire che se qualcosa non va, è bene passare oltre e provare altro. Berrettini ha provato sotto rete svariate volte di chiudere il punto con un “tocco” di volo o in avanzamento… senza contare che al di là della rete c’è un mostro per velocità, capacità di sprintare e toccare la palla trovando in modo misterioso equilibrio. Proprio nella palla del terzo set che gli è costato alla fine il break, poteva chiudere sotto rete con il suo “martello”. Invece si è fatto “ingolosire” dal toccare la palla, e l’altro come un gatto c’è arrivato e si è preso il punto. Bravo Djokovic, straordinario, contro altri rivali Matteo avrebbe fatto il punto; ma… visto quanto Berrettini è stato lucido, presente, attento, tatticamente ineccepibile per tutta la partita, questi 3-4 errori cruciali poteva e doveva evitarli. Sono stati importanti.
    Ripeto, lungi da me puntare il dito contro Berrettini. Oggi è stato straordinario per intensità, qualità, tutto. Era prevedibile che potesse pagare in qualche modo lo scotto per la grandissima occasione. L’ha pagato davvero poco, perché è stato fantastico a rimontare nel primo set e giocare come un martello per tutto il match.
    Per vincere, avrebbe dovuto servire un po’ meglio, trovare una percentuale di prime più alta (almeno 2 prime su 3 in campo) e convertire più punti. Purtroppo, nella prima finale Slam, si è ritrovato di fronte la miglior risposta della storia moderna del gioco, e questo ha complicato “un tantino” il lavoro dell’azzurro…. Ma quante volte Matteo è stato splendido nel martellare col diritto, nel reggere anche nei contro piede, nel reggere sulla diagonale di rovescio. Un match come questo riesci a vincerlo se trovi contro mosse perfette nei dettagli, in cose piccole che diventano grandissime quando riesci a sommarle. In alcuni scambi importanti, magari Matteo poteva tagliare di più col back proponendo a “Nole” quella palla lunga e senza peso al centro che talvolta lui rigioca male col diritto. Qualche volta Berrettini è riuscito a fargliela giocare, ma spesso è stato stratorsferico Novak nel girarsi velocissimo, passo avanti e via in anticipo. Quante volte Novak ha risposto a pallate incredibili, costringendo Berrettini a prendersi l’ennesimo rischio in spinta. Quante volte Djokovic ha servito in modo chirurgico nei momenti chiave, palla esterna perfetta e via avanti a chiudere. L’apporto di Ivanisevic nel consolidare le qualità del serbo al servizio è sottostimato, ormai Novak vince moltissime partite con un ritmo nei game di battuta – soprattutto quando è in vantaggio – pazzesco.
    Ci sarebbero tanti altri aspetti che si potrebbero analizzare e che spiegano il risultato, come la necessità di Berrettini di migliorare in risposta, soprattutto quella bloccata in allungo. Ma in una giornata così speciale, nonostante la sconfitta, preferisco esaltare la qualità e forza di Novak, campione non così amato ma immenso, il migliore con buona pace degli altri. Se Djokovic oggi per vincere il suo sesto Wimbledon ha dovuto giocare al suo meglio, ha dovuto lottare e correre, rischiare e alzare l’asticella, è stato grazie al nostro bravissimo Matteo Berrettini. Arrivare a giocarsi una finale ai Championships era un sogno. Giocarsela così bene, con grinta, coraggio e qualità, è stata la consacrazione. Berrettini un tennista fortissimo, uno che nei prossimi grandi tornei scenderà in campo per vincere. Grazie Matteo per questa cavalcata, per le emozioni che abbiamo vissuto. Sognare di tornare a vincere uno Slam al maschile non è più una Chimera, ma un obiettivo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: finale Djokovic vs. Berrettini – Liveblog

    Matteo Berrettini, primo italiano in finale a WImbledon

    11 luglio 2021: una data storica nel tennis azzurro. Per la prima volta un italiano scende in campo sul Centre Court con in palio la coppa più prestigiosa, quella dei Championships. Matteo Berrettini alle ore 15 sfida il super campione Novak Djokovic, a caccia del 20esimo Slam in carriera.
    Djokovic ha vinto a Wimbledon nel 2011, 2014, 2015, 2018 e 2019, è il campione in carica. In caso di vittoria, uguaglierà Federer e Nadal a 20 Slam, e con tre Major vinti nel 2021 sarebbe ad un solo passo da un clamoroso Grande Slam. Al suo angolo Goran Ivanisevic, indimenticato campione croato, vittorioso a Wimbledon nel 2001 alla quarta finale nel torneo.
    Il percorso di Matteo Berrettini verso la prima finale Slam è il risultato di una crescita continua. Nel 2019 la sua esplosione al massimo livello, una stagione straordinaria culminata con la semifinale a US Open e la qualificazione alle ATP Finals, chiudendo l’anno nella top10. Dopo un 2020 “disgraziato” per colpa della pandemia e segnato per il romano da diversi problemi fisici, nel 2021 Matteo è stato stoppato da un infortunio muscolare agli Australian Open, ha raggiunto i quarti a Roland Garros e disputato la finale al Masters 1000 di Madrid. Ha vinto il prestigioso torneo del Queen’s prima di Wimbledon, è ancora imbattuto su erba nel 2021 (dal 2019 è il tennista che ha fatto più punti su erba con Djokovic e Federer).
    Guidato da sempre da Vincenzo Santopadre, con il contributo del tecnico federale Umberto Rianna, che ormai segue Matteo quasi nel 50% nei tornei (era al Queen’s quando Berrettini ha vinto), Berrettini si avvale anche del supporto di Graig O’Shannessy, matematico considerato il più grande analista di match sul circuito e che la FIT è riuscita ad accaparrarsi (collabora con la federazione e fornisce le sue analisi pre-match anche a Sonego e Musetti).
    Seguiremo la partita con il nostro Liveblog.
    Forza Matteo! LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Berrettini in finale a Wimbledon. Non è “solo” un sogno, è il risultato di percorso vincente (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini nella storia dello sport italiano

    Grazie Matteo Berrettini. Ti sei regalato un sogno, la finale del torneo più importante al mondo, dove il tennis è nato ed ogni anno celebra la sua bellezza e diversità.
    Grazie perché ci hai regalato un sogno, qualcosa di talmente grande che per anni ed anni era peccato anche il solo pensarlo.
    Talvolta, per fortuna, i sogni diventano realtà. Accade quando riesci ad incastrare in modo perfetto talento, visione, lavoro, qualità, doti morali, fisiche, tecniche. Quando hai la forza mentale ed il cuore per perseguire con tutto te stesso quel sogno. Quando ci credi, giorno dopo giorno, ti circondi delle persone giuste ed hai la pazienza di perseguire nel lungo periodo un progetto, tenendo duro nei momenti difficili, tenendo i piedi per terra in quelli belli, continuando a lavorare rigando dritto per arrivare al traguardo prefissato. Questo, e molto di più, è Mr. “Hammer” Matteo Berrettini. Primo finalista italiano a Wimbledon nella storia.
    Oggi Matteo ha giocato sul Centre Court l’ennesima grandissima partita su erba di questo 2021, dove è ancora imbattuto dopo il successo al Queen’s. E dove domenica si giocherà la coppa, probabilmente vs. Novak Djokovic (Shapo permettendo). Ha vinto 6-3 6-0 6-7 6-4, superando Hubert Hurkacz nettamente, in ogni settore del gioco. Un’altra prestazione splendida, impressionante. Il tabellino dice che ha chiuso la partita con 22 Ace, 60 vincenti e solo 18 errori; 86% di punti vinti con la prima e due su tre con la seconda. Con questi numeri al servizio Berrettini è un vero “Martello”, a tratti ingiocabile. Per tutti.
    Ma la prestazione odierna di Berrettini va oltre ai numeri. Quel che mi ha stupefatto ed esaltato è stata la sua presenza in campo. Fin dal primissimo 15. Il suo sguardo era fiero, quello di chi ha dentro di sé una consapevolezza assoluta di trovarsi dove merita. Matteo è stato per tutto il match sicuro, spavaldo, lucido, intenso, attento. Ha perso il terzo set per colpa di un singolo maledetto punto al tiebreak girato male, quella volée toccata con troppa sicurezza a campo aperto. Un attimo che ha pagato caro. La forza del campione è far restare quell’errore (grave) solo un attimo, aver la forza mentale di premere un clic in testa e cancellarlo. Ha ricominciato nel quarto set ancor più forte, “cattivo” concentrato. Con una spettacolare reazione ha subito strappato il game di servizio al polacco ed è volato via. Granitico per tutto il match, non una pausa, non un momento di paura o titubanza. Al momento di servire per il match, è arrivato il doppio fallo sul primo punto. Anche lì: clic. Si cancella e si riparte, quattro mazzate e via. Racchetta che vola per terra, mani sulla testa, e quel sorriso che ha fatto innamorare tutto il Regno Unito (e non solo) di questo bellissimo ragazzo italiano, una splendida persona oltre che un eccezionale campione in campo.
    Dove ha vinto la partita Berrettini? Fin dall’avvio, con quella forza e presenza. Hubert ha sentito quella intensità, ha visto davanti un muro, un rivale fortissimo e convinto come non mai. Potente, inscalfibile. Matteo ha vinto servendo come un treno e mettendo grandi dubbi e tensione sul rivale. Il match è partito con equilibrio, ma appena Hurkacz non ha trasformato le chance per l’allungo, tutto nel suo gioco si è inceppato. Colpa sua, ma anche grande merito dell’azzurro, che ha servito alla grande ed ha iniziato a rispondere con qualità. Risposta bloccata sulla prima palla, risposta lunga sulle seconde. Qua Hubert si è “incartato”: persa la prima di servizio, è andato in crisi, divorato dalla tensione. Le sue gambe erano lente ad arrivare sulla palla, il suo braccio trattenuto. Ha iniziato a buttarsi avanti, come per “scappare” dallo scambio, dove Matteo comandava con la botta di diritto e col back di rovescio. Berrettini è stato lucido, ha fatto scorrere il suo tennis senza regalare nulla, senza un calo di tensione.
    Berrettini ha fatto un capolavoro perché ha fatto sentire la propria sicurezza all’avversario, dicendogli “il servizio non me lo togli” e quindi cambiando continuamente ritmo negli scambi. Mai due palle uguali, botta col diritto e poi diritto toppato, magari stretto; rovescio slice basso e palla senza peso sul diritto di Hubert (situazione tecnica che soffre moltissimo) e poi via avanti a sfidarne il passante. Matteo tatticamente è stato magistrale. Insieme alla sua presenza ed al suo ritmo infernale al servizio ha dominato totalmente i primi due set. Il parziale clamoroso di 11 games di fila è la foto esatta di quella fase del match.
    Nel terzo Hubert, perso per perso, si è buttato avanti con coraggio, e finalmente ha ritrovato il servizio. Ha retto bene nel set, l’ha pure vinto, confermando le qualità che l’avevano portato a giocarsi il match più importante in carriera. Ma nel quarto, all’avvio, Matteo è di nuovo salito in cattedra, un break immediato e via, verso il successo.
    Ci sarebbero mille altri aspetti tecnici e tattici da sottolineare in questa bellissima e storica vittoria di Berrettini. Come ha gestito bene le palle basse giocate dal rivale; come ha gestito la spinta col diritto, non solo di potenza ma chiudendo benissimo l’angolo col polso e trovando moltissimi cross stretti che hanno mandato in crisi Hurkacz. Tanto altro ancora. Ma meglio oggi chiuderla qua. Rivedremo questa partita mille volte, con il sorriso di aver vissuto emozioni purissime.
    “Domenica devo Crederci” le ultime parole pronunciate da Matteo a caldo in campo, subito dopo la vittoria. Noi saremo in trincea con te. Grazie Matteo.
    Marco Mazzoni

    M. Berrettini vs H. Hurkacz Slam Wimbledon M. Berrettini [7]6666 H. Hurkacz [14]3074 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace4-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 30-154-2 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 3-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3TiebreakNone*-None 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* ace 1-5* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-3 → 4-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 30-30 30-40 df5-0 → 6-0M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-404-0 → 5-0H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0H. Hurkacz 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2H. Hurkacz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Berrettini supera Hurkacz in quattro set, è finale, è la storia. Dichiara Matteo ““È un sogno troppo grande, non ci sono parole. Avrò bisogno di qualche ora per capire come è successo. È arrivata la mia famiglia, è bellissimo stare qua” – Liveblog

    Matteo Berrettini, in semifinale a Wimbledon

    Alle 14.30 scatta sul Centre Court di Wimbledon la prima semifinale dei Championships 2021, in campo il nostro Matteo Berrettini opposto al polacco Hubert Hurkacz.
    — Liveblog — di Marco Mazzoni
    “È un sogno troppo grande, non ci sono parole. Avrò bisogno di qualche ora per capire come è successo. È arrivata la mia famiglia, è bellissimo stare qua. Non avrei mai sognato una cosa del genere, è troppo grande. GRAZIE” Berrettini sorride appena vinto all’intervista in campo. “Quando si gioca a questi livelli, cerco di giocare al meglio. Dopo aver perso il terzo set, un set che pensavo di aver meritato, ho detto OK, c’è ancora da lottare”. 

    VINCE VINCE VINCE!!! GAME SET MATCH BERRETTINI, È FINALEEEEEE A WIMBLEDON, È LA STORIA !!!
    17:13- ACEEEEEEEEEE 2 MATCH POINT!!!!!
    17:12 – UUUUFFF, si butta avanti Berrettini, tocca di volo e palla accarezza il net prima di morire buona in campo. UFF! Servizio e Smash vincente. 30-15. 2 PUNTI 2 PUNTI… MANCANO 2 PUNTI
    17:12 – Doppio fallo di Matteo. Quanto pesa la palla adesso. È il primo DF del match. forza forza forza
    17:10 – Al cambio di campo, la tv indugia su Santopadre. Sta per scattare il game per il quale i due hanno lavorato da una vita. Il sogno. il Massimo. Forza Matteooooooo
    17:10 – Gran servizio, lo cancella il polacco. Parità. Si scambia e stavolta è Matteo a sbagliare, cercando un back molto teso. Fuori la risposta di rovescio dell’azzurro. 4-5. Hurkacz è appeso ad un filo. Berrettini va a servire per il match, per la finale, per la storia.
    17:08 – lascia andare il braccio col diritto Matteo, vincente col diritto MATCH POINT!!!!
    17:07 – Ormai il gioco è rarefatto, anche nei game del polacco quasi non si scambia, solo servizio e risposta. Nel quarto punto Matteo prova una delle sue smorzate, arriva Hubert ma tocca lungo. 30 pari,  DUE PUNTI DALLA FINALE MATTEOOOO
    17:06 – Ottavo game del set. Matteo to serve. Ace – > Servizio vincente – >Ace – > ACE, il n.100 del suo torneo. NON si gioca. 5-3, CINQUE – TRE, ad un game dalla Finale Matteo…
    17:03 – Settimo game, scatta bene l’azzurro con una risposta incisiva. È rapido “Huby” ad uscire dal servizio e caricare col diritto. 15 pari e poi 30-15, ancora gran servizio. Altra botta al centro, 40-15. Scambi quasi inesistenti in questo quarto set. 4-3 Berrettini.
    17:01 – Impermeabile alla pausa… Berrettini inizia con un Ace, siamo a 48 punti vinti su 57 prime in campo, un clamoroso 84%. Ma risponde bene il polacco. 30 pari… Con un altro bel servizio e una risposta OUT, Berrettini urla e sale 4-2. 29 minuti nel set, va a cambiare racchetta per giocarsi i game decisivi del set…
    16:58 – Berrettini è costretto ad attendere perché Hurkacz si è cambiato le scarpe. Siamo sicuri che sia regolare (son passati tipo 3 minuti…)?
    16:55 – Gli ultimi game stanno scivolando via rapidissimi, quasi senza scambi. Da sotto 40-0, Matteo trova due risposte ottime, siamo 40-30. E seconda palla per Hubert… Si butta avanti il polacco, ma che TOCCO di Berrettini, delizioso il passante basso e stretto in back. Chiude col passante di diritto Matteo, 40 pari. Appena lunga la risposta dell’azzurro… ma trova da sinistra un impatto IMPERIALE di rovescio lungo linea, vincente. Parità. Col servizio, il polacco resta in scia 2-3.
    16:49 – 18esimo Ace per Matteo, resta solido e sereno nei game di battuta. Cede un punticino, ma l’ennesima bordata di servizio al T disarciona la risposta di “Huby”. 3-1 Berrettini.
    16:46 – Bene Hurkacz nel terzo game, resta in scia 1-2.
    16:44 – Niente prima… ma lavora benissimo col diritto, è bravo l’azzurro a caricare forte e poi piano, perché è evidente come Hubert soffra i cambi di ritmo sulla destra. 15 pari e poi 30-15. Ace esterno, perfetto, il 17esimo del match. 40-15. Altra bella prima, 2-0 Berrettini, gap consolidato e via… Eccellente reazione mentale al terzo set perso. GRANITICO
    16:43 – C’è partita adesso, Hubert reagisce con un bellissimo forcing alla risposta. Serve la 1a in campo Matté…
    16:40 – Spinge Matteo, spinge! Forza col diritto, finisce lungo il polacco. PALLA BREAK, non ne aveva un Berrettini dal finale di secondo set… Lunghissimo scambio… viene ricacciato indietro Hurkacz, cambia ritmo col rovescio… palla “morta”… e muore in rete un diritto del polacco. BREAK Berrettini!!!! Eccellente game, difesa e contrattacco. 1-0 e servizio per Matteo. Dajeeee
    16:39 – Lavora BENISSIMO col diritto Matteo dal fondo, cross, cross e via lungo linea. 15-30. Pressure ON – > Hurkacz…
    16:38 – Quarto set, inizia il polacco alla battuta. Gran servizio. Ma sul secondo punto “the Hammer” colpisce col diritto. 15 pari.
    16:34 – Esce dal campo Berrettini.
    16:33 – Comanda lo scambio Hubert, gioca bene sotto rete e vince il punto che gli vale il terzo set. 7-6 Hurkacz. Un set molto equilibrato, Matteo ha servito benissimo e mai rischiato nulla nei propri game, ma un paio di errori nel tiebreak (ahi, quella volée…) lo condannano. Sarà quarto set. Speriamo non un’altra partita…
    16:32 – BRAVO Hurkacz, riprende con un tocco splendido un buona palla corta di Matteo, eccellente l’allungo col rovescio ed il controllo. 6-2 e 4 set point per Hurkacz! Con un servizio vincente, si porta 3-6, ma ora ci sono due servizi per il polacco.
    16:31 – Largo! Largo il diritto del polacco dall’uscita del servizio. 2-5 Berrettini, di nuovo alla battuta
    16:29 – ACE Berrettini, 1-4. Ora serve Hubert. Attacca dopo il servizio, è troppo corto il lob dell’azzurro, si sposta il polacco e chiude. Si gira 5-1 per Hurkacz.
    16:28 – NO! Berrettini avanza sulla rete e tocca di volo, ma chiude troppo il polso e la palla muore in rete. 4-0 Hurkacz, ora il vantaggio è consistente…
    16:27 – Male Matteo in risposta, su di una seconda bella carica, affossa col rovescio. 2-0 Hurkacz. Altra buona prima, esterna, e 3-0 Hurkacz, un solo mini-break. Ora serve Matteo.
    16:26 – Largo un rovescio del polacco, in scambio. Chiede il controllo, e… tocca! Si rigioca il punto.
    16:25 – Inizia bene Hurkacz, grande risposta in anticipo, vola avanti e si prende il punto. Mini-break Hurkacz, 1-0.
    —TIEBREK DEL TERZO SET—
    16:24 – Attacca Hubert, ma si fa trovare troppo dietro e Matteo tira un altro passante morbido, palla bassa. Parità. E seconda di servizio… La gioca bene, forte al centro, e la risposta di Berrettini vola larga.  Col servizio, il polacco si issa al Tiebreak, giusta conclusione di un set piuttosto equilibrato.
    16:23 – Largo il rovescio di Hurkacz, 0-15! Con un piede già nel baratro spinge, avanza, con grande coraggio. Due punti ben giocati, offensivo, e 30-15. Ma arriva un passante robusto di Berrettini che il rivale, nella terra di nessuno, non gestisce. 30 pari. 30 pari!
    16:19 – Berrettini tira il 15esimo Ace e si porta 40-0. Una macchina il “martello” de Roma… Largo il diritto del polacco, ancora a zero vola avanti 6-5. Hurkacz di nuovo con le spalle al muro.
    16:16 – Che Volée Hubert!!! Bellissimo tocco di volo, in totale allungo, su di una palla giocata benissimo dall’azzurro. Una prodezza che fa scattare in piedi tutto il Centre Court e lo porta 5 pari. Il miglior Hurkacz di tutto il match in questa fase.
    16:16 – Con coraggio Hurkacz si butta avanti, chiude il punto al terzo smash. Vantaggio HH.
    16:16 – Largo il diritto del polacco, ancora partita. 2 punti per la vittoria di Matteo, due punti!
    16:15 – Ace di Hurkacz, primo Ace del terzo set, giocato in un momento topico (secondo di tutto il suo match, segnale di come abbia ricavato nulla con la 1a)
    16:14 – Ancora il passantino stretto e poi botta col diritto di Matteo. Passante in back MICIDIALE. 40 pari, a due punti dal match Berrettini!!!
    16:12 – Vola via un diritto a Matteo, molto profondo il rivale nello scambio. 40-15. Bel passante lungo linea di Berrettini, rapido nel caricare il colpo. 40-30.
    16:11 – Hurkacz serve per allungare il match, ma Berrettini c’è, e trova subito un gran punto. 0-15. Serve un servizio vincente di Hubert. 15 pari. Bravo il polacco a gestire bene sotto rete un passante basso e lento, molto complicato e poi chiudere col diritto una volta tornato indietro. Il suo punto più bello del match. Bravo.
    16:09 – Eccellente col diritto Matteo! Si scambia sulla diagonale di sinistra, dall’angolo Berrettini infila uno dei suoi diritti lungo linea micidiali. 30-0. Poi spinge e viene avanti col “chop” e chiude di volo. In controllo Matteo nei propri game di servizio, ed è talmente sicuro da fermare il gioco e chiamare OUT la palla. Era effettivamente lunga. 5-4 Berrettini, manca 1 solo game per la finale di Wimbledon…
    16:05 – 4 pari, con un bel diritto inside out Hubert resta aggrappato al match. C’è equilibrio, 21 punti a 20 nel set a favore di Hurkacz.
    16:03 – Manca il servizio al polacco, poco pochissimo con la prima di servizio. Almeno cerca di “difendersi” dagli errori scappando in avanti.
    16:02 – Hubert serve sotto 3-4, dopo 1h e 24 minuti di tennis dominato dall’azzurro. Avvertirà di nuovo la pressione? Sul primo punto di butta avanti e Berrettini cade un po’ pesantemente a terra in un recupero. Ma tutto sembra ok. 15-0
    16:01 – Il polacco sembra tornato in partita, ma Matteo non cede di un millimetro al servizio. Spara l’11esimo Ace, martella col diritto dal centro trovando angolo stretto e grande precisione. Eccellente chiusura col polso, timing di impatto e forza. Che tennis Matteo! Ora Hurkacz si difende con ordine, c’è match, ma con l’ennesimo diritto vincente in spinta, sale 4-3 avanti, senza break.
    15:57 – Hurkacz gioca forse il miglior game del match, buone prime, verticalizza e viene avanti. 3 pari.
    15:54 – Il servizio di Berrettini è in ritmo, ed è BRAVISSIMO nel non cercare solo la potenza, ma anche tante variazioni per non dare punti di riferimento al rivale. Quattro grandi servizi e 3-2 avanti l’azzurro.
    15:51 – Il polacco cerca disperatamente di restare aggrappato alla partita, sprinta dal fondo negli scambi, si butta a rete in contro piede per non dare tempo a Matteo di ribattere. Con un paio di bei servizi, Hubert si porta 2 pari. Scuote la racchetta, cerca una reazione emotiva.
    15:49 – Berrettini serve con grande sicurezza, soprattutto al centro da destra e angolato esterno da sinistra. Col decimo Ace e poi una “smorza” perfetta col diritto, avanzando dopo una prima esterna perfetta, Matteo avanza 2-1.
    15:46 – Hurkacz vince finalmente un game, l’ha giocato con coraggio, colpendo forte col diritto e venendo avanti. Fa un urlaccio, cerca di scuotersi… 1 pari lo score nel terzo set.
    15:44 – Hurkacz finalmente vince uno scambio dal fondo, comunando col diritto, spostando Matteo e infilandolo lungo linea. Una rarità nel suo match finora…
    15:43 – Berrettini è impermeabile, gioca sulla Luna, sicuro, sereno, macina il suo tennis e non si cura dello sguardo smarrito del rivale, che guarda il suo angolo e “l’alieno” al di là della rete. Con un altro bel diritto in corsa da destra (ottimo il controllo), Matteo vince l’UNDICESIMO game di fila, e 1-0 avanti nel terzo. Incredibile.
    15:39 – Hurkacz esce dal campo, forse si è fatto una doccia ghiacciata per scuotersi. Rientra col cappellino e va in risposta il polacco. Iniziare al servizio è un altro piccolo vantaggio per fare corsa di testa
    15:36 – Diritto lungo linea vincente, tutto FACILE per Berrettini. 6-0, S-E-I  Z-E-R-O, dieci game di fila. Due Set avanti Berrettini. Una partita da sogno, incredibile. Potente, sicuro, determinato. nei primi due set, il polacco è stato annientato, mentalmente e tecnicamente, dall’onda di Berrettini. UNO TSUNAMI! 92% di punti vinti con la prima, 25 punti a 8. Clamoroso per una SF Slam
    15:35 – Hurkacz è stordito, ma si butta avanti cercando di evitare la umiliazione del “bagel”. Siamo 30 pari, e la sua prima non va. Doppio Fallo!?! Il suo sguardo è quello di un “pugile suonato”, sguardo vuoto. No! Il “falco” dice che palla non è out, ha appena toccato la riga. Niente… la prima crolla in rete, la seconda decolla larga. Orribile momento per il polacco, orribile. SET POINT Berrettini!

    15:30 – Con tanto vantaggio si rilassa appena Matteo, concede una palla break sul 30-40 ma … ACE! Autoritario l’azzurro, grandissima presenza nel match. Hurkacz sta pagando non solo tecnicamente, ma anche mentalmente la sicurezza di Berrettini, che veleggia come il miglior ammiraglio verso la finale di Wimbledon… In rete Hurkacz col diritto, orribile il suo rendimento col colpo oggi. 5-0 Berrettini. (Nono game di fila… INCREDIBILE)
    15:25 – Q-U-A-T-T-R-O – ZERO BERRETTINI col doppio break! Anzi, ottavo game di fila per il romano. Tutto fila liscio, quasi perfetto, mentre Hurkacz non riesce a reagire.
    15:25 – Hubert è TRAVOLTO. Prima un diritto lungo linea MICIDIALE dell’azzurro, poi subisce l’attacco di Matteo. 30 pari. Si scambia, il polacco col diritto è incerto, cerca di chiudere troppo l’angolo per evitare la botta del rivale. 30-40, altra palla break!!!
    15:19 – Due Ace, un diritto vincente. Tutto bene per l’azzurro, 3-0 BERRETTINI, volato via. La sensazione è che Hurkacz non riesca a tenere i ritmi di Matteo, sbaglia i tempi per l’attacco e non fa la differenza col servizio.
    15:18 – BREAk Berrettini !!!! Buona la prima chance, in rete un tentativo di smorzata di Hubert, in totale caos tattico. Terzo Break di fila nel match per l’azzurro, che sembra in totale controllo dell’inerzia del match. Non rischia troppo, serve bene, risponde sicuro ed è Hubert a sbagliare. 2-o “Matté” e soprattutto S-E-I game di fila…
    15:17 – Secondo game, Hubert in confusione. Sbaglia i tempi dell’attacco, sbaglia uno smash cercando (malissimo) la palla nell’aria. 0-30. Affossa malissimo un diritto inside out, a mezza rete. 0-40, guarda come smarrito il suo angolo… TRE Palle Break per Matteo, per scappare via subito…
    15:15 – Inizia bene al servizio Matteo, senza problemi 1-0 avanti. Può fare corsa di testa forte del primo set, elemento non banale.
    15:12 – DECOLLA la palla di Hurkacz, colpita malissimo col diritto, ancora una volta troppo frontale nell’impatto. SET BERRETTINI, 6-3 con un doppio break. Ottimo, ottimo Matteo. Ha superato qualche momento complesso, grazie al servizio, ed ha inciso alla risposta. Parziale di 17-7 dalla palla break offerta l’azzurro.
    15:12 – In rete una volée di Hurkacz, si va ai vantaggi. Matteo a due punti dal primo set… Lungo scambio, sbaglia il polacco col diritto, frontale e molto pigro nell’andare sulla palla. SET POINT BERRETTINI !!!
    15:10 – Hubert più volte in questo primo set non è riuscito a trovare il primo passo verso la palla a sinistra, perdendo il tempo e la posizione. Matteo dovrebbe insistere col back stretto…
    15:07 – Consolida il vantaggio Berrettini, serve variando angoli e rotazioni, su due seconde belle cariche di “kick” Hubert esagera nella spinta e sbaglia. 5-3 Berrettini. Daje!
    15:04 – Stavolta è Hubert a sentire la pressione. Sbaglia malamente un diritto in rete sul 30 pari, PALLA BREAK per l’azzurro. Lungo scambio sul rovescio, regge il romano, si gira sul diritto ed è il polacco a sbagliare, palla colpita “in pancia” e muore in rete. BREAk Berrettini !!!! 4-3 e servizio. Il “fatidico” settimo game… bravo a vincere anche una schermaglia sotto rete, con due deviazioni del net.
    15:01 – CHE COLPO di Berrettini! Inizia il settimo game l’azzurro con un passante di diritto cross violentissimo e preciso. 0-15
    15:00 – Molto complicato il sesto game, lo vince Matteo grazie a due solide prime di servizio. 3 pari.
    14:57 – Su butta avanti Hurkacz, e chiude molto bene di volo. Palla break Hurkacz!!! Per fortuna torna la 1a di servizio, e la risposta del polacco atterra in corridoio.
    14:55 – Solo una prima in campo per Berrettini negli otto punti giocati nel sesto game, è il primo “complicato” del match, e la conferma che il servizio è fondamentale. Nemmeno il nono inizia con la prima …
    14:53 – Sul 15 pari arriva il primo lungo scambio, 17 colpi, lo vince l’azzurro con un bel diritto cross. Fa il pugno “Matté”, vincere gli scambi dal fondo sarà decisivo
    14:52 – Tenta la prima smorzata dell’incontro Matteo, come ama col primo colpo dopo il servizio, ma il tocco di rovescio è in corridoio. Perde così il primo punto al servizio nel match
    14:50 – Hurkacz sembra più trattenuto rispetto a Berrettini in quest’avvio, per questo si butta in avanti subito per scambiare poco e niente. Anche Hubert a zero tiene il game, 3-2 avanti.
    14:48 – Con il secondo Ace del match, Berrettini vince ancora a zero il suo secondo game di battuta. 8 punti a 0 al servizio.
    14:44 – Terzo game, Hurkacz va in difficoltà. Due attacchi non profondi sono “puniti” da Berrettini, 0-30, quindi affossa un rovescio in back, piuttosto fermo con i piedi. 0-40, TRE PALLE BREAK per Matteo! Due errori di rovescio per l’azzurro sulle prime due; chiude con lo smash sulla terza il polacco. 40 pari, si vai ai vantaggi. 5 punti di fila Hurkacz, da 0-40 si porta avanti 2-1.
    14:41 – Buon game di servizio anche per l’azzurro, a zero anche Matteo vince il suo primissimo game. 1-1.
    14:39 – Vince a zero il primo game del match Hurkacz, alla battuta ora Berrettini.
    14:37 – Primo punto, gran prima al centro di Hubert, Matteo non contiene. 15-0 per il polacco.
    14:36 – Hurkacz ha vinto il sorteggio, inizia al servizio il match.
    14:30 – Matteo Berrettini e Hubert Hurkacz entrano in campo per la prima semifinale dei Championships 2021.

    M. Berrettini vs H. Hurkacz Slam Wimbledon M. Berrettini [7]6666 H. Hurkacz [14]3074 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace4-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 30-154-2 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 3-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3TiebreakNone*-None 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* ace 1-5* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-3 → 4-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 30-30 30-40 df5-0 → 6-0M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-404-0 → 5-0H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0H. Hurkacz 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2H. Hurkacz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: semifinale Berrettini vs.Hurkcz – Liveblog

    Matteo Berrettini, in semifinale a Wimbledon

    Alle 14.30 scatta sul Centre Court di Wimbledon la prima semifinale dei Championships 2021, in campo il nostro Matteo Berrettini opposto al polacco Hubert Hurkacz. Seguiremo la partita con il nostro Liveblog.
    Forza Matteo! LEGGI TUTTO