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    Djokovic: “La sconfitta a New York è stato un bagno d’umiltà”

    Novak Djokovic, n.1 del mondo

    Novak Djokovic è a Parigi, sta affinando la sua condizione per il rientro in campo dopo la pesante sconfitta agli US Open. Ha parlato con i media nel classico giorno deputato alla stampa, e si aperto su molti temi. Dalla rivalità con Medvedev al ricordo della dolorosa sconfitta di US Open, che gli è costata il sogno Grande Slam. Riportiamo alcuni passaggi del pensiero del serbo, molto interessanti.
    “La forza di Medvedev? Beh, ha la chance di chiudere l’anno come n.1, quindi significa che è molto, molto forte. Ogni giocatore ha un punto debole, ma non dirò pubblicamente quali credo che siano i suoi. Daniil è migliorato molto, la sua vittoria agli US Open non è stata una sorpresa viste le sue qualità. Ha un servizio tremendo, una percentuale molto alta, è senza dubbio l’arma più grande del suo gioco. Poi hai quel rovescio piatto forte come un muro, non fallisce quasi mai e sceglie bene come usarlo. Il suo diritto è stato il suo colpo debole per alcuni anni, ma lo ha migliorato molto, quindi non è più una grande debolezza. È una persona molto professionale, un giocatore molto intelligente in campo, svolge i suoi compiti ogni giorno e ha una grande squadra intorno a sé. Ciò avvantaggerà il suo lavoro e quando si tratta di ottenere risultati. È diventato un tennista molto versatile, più completo, un campione del Grande Slam”.
    “La sconfitta a NY? Negli anni ho imparato ad affrontare queste sconfitte, quindi le vedo come grandi opportunità di crescita. Quella sconfitta è arrivata nel momento migliore o peggiore per me, a seconda di come viene inquadrata. Certo che sono deluso, ma ho avuto la fortuna di provare l’amore della gente sugli spalti e il supporto di uno stadio che non ho mai avuto prima. Quel tipo di energia è stata come la vittoria di una vita, come ho detto in campo, mi ha toccato il cuore. Sono abituato a trovare un ambiente ostile nella maggior parte degli stadi in cui gioco, quindi è stata una grande opportunità per crescere e chiudere il capitolo del Grande Slam in questa stagione con tre titoli e una finale. La sconfitta è stato un bagno d’umiltà rispetto al mio gioco e alla mia carriera, dopo tanti successi mi fa tornare coi piedi per terra per tornare ad allenarmi e migliorare”.
    “Eccomi a Parigi, sono entusiasta di tornare in campo, è passato molto tempo dal mio ultimo torneo. Gli ultimi eventi che ho disputato sono stati US Open e le Olimpiadi, una stagione mentalmente estenuante, di grande successo, ma che ha richiesto molto sforzo mentale ed energia per affrontare altre cose fuori dal campo. Aspettative, pressioni, record… considerato tutto questo, sono contento di come è andata. Mi sono allenato per diverse settimane per questo torneo, dove ho avuto molto successo in passato, quindi ho motivo sufficiente per credere di poter fare bene anche quest’anno. Certo, la mancanza di partite può essere pericolosa, quindi devo davvero assicurarmi di iniziare già dal mio primo match con molta intensità, costruire la mia forma man mano che la partita va avanti e, se tutto va bene, ottenere una vittoria che mi aiuti a sentirmi più a mio agio e a giocare il miglior tennis. Il n.1 di fine anno è in palio con Medvedev, anche se in questo momento sono in un’ottima posizione. Questo è l’obiettivo per la fine della stagione, oltre a fare bene in Coppa Davis con la Serbia”.
    Chiude con il delicatissimo tema del prossimo Australian Open. Non ha ancora preso una decisione in merito: “Per quanto riguarda l’Australian Open 2022, prenderò la decisione una volta che Tennis Australia diramerà la situazione ufficiale e definitiva. Al momento non abbiamo nulla di confermato. Finché non uscirà non parlerò più dell’argomento, non voglio alimentare altre storie e supposizioni. Quando conosceremo i requisiti ufficiali per viaggiare in Australia e giocare il torneo, allora vedrò cosa fare”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Sinner domina, arriva ad un passo dalla vittoria ma Tiafoe ribalta il match e vince in tre set

    Jannik Sinner prossima settimana sarà top10

    Incredibile l’esito della seconda semifinale dell’ATP 500 di Vienna. Jannik Sinner gioca bene, domina Tiafoe con il tennis incontenibile mostrato in tutto il torneo fino al 6-3 5-3. Serve per il match ma Tiafoe già da qualche game (salvandosi da un possibile 1-5) aveva buttato il match “in caciara”, con atteggiamenti divertenti ma troppo plateali, per coinvolgere il pubblico e, probabilmente, anche innervosire un Sinner fin lì perfetto. In quel game per chiudere, Sinner sbaglia un paio di palle col rovescio e la partita clamorosamente gira. Frances diventa incontenibile, rischia tutto e tutto gli sta in campo. Ribalta l’inerzia del match e finisce per strappare più volte il game di servizio all’azzurro Vince il secondo set e chiude 6-2 al terzo, volando in finale a sfidare Zverev. Una sconfitta amarissima per Sinner, nonostante un atteggiamento fin troppo sopra le righe dell’americano. Dovrà riflettere su come non sia riuscito a chiuderla e poi sul perché abbia subito l’aggressività del rivale, scemando al servizio e nell’intensità dei suoi colpi. In pratica, è caduto in trappola nel finale del secondo set, ma dall’avvio del terzo non è riuscito a gestire l’esuberanza di Tiafoe, finendo per sbagliare troppo e subire sino alla sconfitta. Conclusione triste di una settimana stellare, che l’ha portato comunque in top10 (ma la finale portava punti preziosissimi per le Finals…).
    È molto complicato commentare a caldo una partita del genere. Fino al 5-2 del secondo set, si era vista una partita molto simile a quelle pazzesche giocate da Jannik in tutto il torneo. Tanto che lo stesso rivale più volte aveva gridato frasi come “non sei umano amico mio…”, tanto era debordante la spinta ed efficacia di Sinner. Era in controllo, aveva praticamente vinto. Eppure Sinner invece ha perso, 6-2 al terzo set. Da 5-2 avanti nel secondo, si è beccato un parziale di 11 giochi a 2. Incredibile. Il contesto è stato assolutamente straordinario, il rivale è stato bravo (e furbo) a fare di tutto per cambiare il ritmo e l’inerzia del match. C’è riuscito in modo perfetto, anche con bravura tecnica, visto che si è preso rischi folli col diritto, con discese a rete all’arma bianca, con risposte fulminanti che hanno punito a più riprese l’azzurro, servendo anche benissimo. In trance, tutto gli è riuscito. Ma resta il vuoto di Sinner, che non è riuscito ad arginare l’impennata prima umorale e poi tecnica di Tiafoe.
    Non c’è contesto peggiore di quando stai dominando e all’improvviso tutto si guasta. È umano andare il tilt, perdere sicurezza e giocare male. Lì però devi riuscire in qualche modo ad arginare il momento dell’avversario. Lo puoi fare con un arma tecnica, con un cambio di strategia, rallentando i tempi di gioco, sporcando le palle con tagli o top spin, ci sono molti modi per rimettere tutto in discussione. Qua è mancato oggi Jannik. Stava giocando benissimo, l’altro in qualche modo ha complicato tutto e non riuscito a trovare una contro mossa, una contro reazione, finendo per sbagliare di più, per servire peggio, per rispondere non così profondo e continuo come per tutta “prima” partita.
    Davvero un peccato, perché rileggendo la cronaca di vede bene con Sinner fosse entrato in ritmo dopo un paio di games iniziali un po’ titubanti, e avesse preso totalmente il controllo della partita. Serviva bene, rispondeva in modo asfissiante, aveva tempi di gioco e ritmo troppo alti per Tiafoe. Soprattutto l’aveva distrutto sul lato del rovescio, dove i tra i due c’è un vero abisso per qualità e sicurezza. Proprio due errori col rovescio servendo per chiudere sul 5-3 sono stati la prima goccia scesa dal cielo, per quello che poi è diventato un nubifragio sportivo… Sottolineiamo ancora che Frances è stato bravissimo nel giocare il tutto per tutto, e quando uno come lui si esalta, può diventare molto pericoloso. Lo è diventato, infatti… Soprattutto alla risposta si è preso punti importantissimi, e proprio rispondendo a tutta messo grande pressione a Jannik, che fino al quel momento non aveva concesso nulla nei propri game (si era arrivati alla parità solo una volta all’inizio del primo set!). Sinner ha sentito il momento, si è irrigidito, tutto si è inceppato.
    Merito a Tiafoe di aver trovato in qualche modo il sistema per scassare la macchina perfetta di Sinner, riaprire il match e alla fine prenderselo. Ma Jannik deve rivedere questa partita e le sue sensazioni, perché riuscire a gestire meglio una situazione come questa sarà decisivo ad un ulteriore scatto di crescita. Capiterà anche in futuro che gli avversari trovino il modo per guastare il suo pressing e rompere il suo ritmo, la sua inerzia vincente. Riuscire a stoppare queste situazioni è un altro “vincente” importante.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della finale
    Zverev aspetta in finale il vincitore della seconda semifinale, che scatta con Tiafoe alla battuta. Servizio potente e via a chiudere sotto rete, quindi altra prima esterna potente. Nessun indugio, Frances attacca a tutta. Un diritto largo di Sinner vale all’americano il punto dell’1-0. Jannik to serve. Non trova il campo col diritto l’azzurro, 5 punti di fila per Frances. Una risposta di Tiafoe vola larga, primo 15 per Sinner. Falloso col diritto l’azzurro in quest’avvio, 15-30. Servizio e diritto, bene Jan, quindi un diritto cross vincente, dopo il primo bello scambio di ritmo. 1 pari. Molto aggressivo Frances, muove il gioco col diritto e prende l’iniziativa per non essere risucchiato dal ritmo dell’azzurro, e il servizio lo sostiene. 2-1 Tiafoe. La partita avanza senza grande qualità, si forza molto ma i vincenti sono pochi rispetto agli errori provocati. Quinto game, Sinner preme il bottone “on” alla sua risposta. 0-15 e 15-30, rapidissimo ad avanzare e chiudere col rovescio lungo linea, suo miglior colpo nel match sinora. Alza i giri col diritto Frances, trova un bel lungo linea, ma poi rischia un serve and volley venendo trafitto dalla risposta cross di Jannik. Si va ai vantaggi. Un’altra grande risposta, nei piedi dell’americano, porta Sinner alla prima palla break del match. Ancora la risposta, lunghissima, negli ultimi centimetri del campo, manda in crisi Tiafoe, che finisce poi per colpire lungo nello scambio. BREAK Sinner! Avanti 3-2 e servizio. Serve bene l’azzurro, trova anche il primo Ace del match, e impone il suo ritmo infernale. Sorride l’americano dopo l’ennesimo rovescio che pizzica la riga, difficile uscire dalla morsa di Sinner quando prende il comando. Consolida il vantaggio, 4-2. Il set ora scorre sui turni di servizio, senza acuti particolari. La palla viaggia forte, entrambi servono bene. Sul 5-3, Tiafoe si ritrova a servire sul 30 pari. Sinner è letale: grandissima risposta nei piedi, al centro, e via ad impattare lungo linea, vincente. Set Point Sinner! Lo trasforma subito: altra bordata in risposta, stavolta cross, Frances arriva appena in ritardo e sparacchia largo. 6-3 Sinner con un doppio break. Dopo un avvio più lento e troppi errori col diritto, Jannik è salito nei colpi di inizio gioco, soprattutto alla risposta, spaccando l’equilibrio a suo favore.
    Secondo set, inizia col servizio l’azzurro, piccolo vantaggio per cavalcare il momento positivo. Arriva uno scambio a dir poco rocambolesco sotto rete, lo vince l’americano, entrambi ridono con il pubblico. Ace, doppio fallo, poi ancora un bel “kick” esterno ed Ace esterno. 1-0 Sinner, ottimo alla battuta, e straordinario alla risposta. Prende tutto Jannik, e lo rimanda velocissimo, profondo. Un nastro vincente per l’azzurro, ma poi due super risposte condannano l’americano ad uno 0-40 che potrebbe già indirizzare definitivamente l’incontro. Con coraggio si butta avanti Tiafoe e cancella la prima. Ci riprova sulla seconda, via avanti, ma Sinner corre a sinistra da metri dietro la riga di fondo, e controlla un passante cross di rovescio che infila i rivale e muore in campo. Colpo INCREDIBILE, e BREAK Sinner, 2-0 e servizio. Mazzata micidiale per Frances, che ride amarissimo, consapevole che ora si fa davvero dura per lui. Anche perché Jannik non solo risponde bene, ma serve come un treno. Col sesto Ace si porta 30-15, e poi 40-15 con un ritmo impossibile. In un amen, lo score segna già 3-0. Tutto scorre via veloce, troppo veloce per Tiafoe, in netta difficoltà col rovescio e soprattutto nei tempi di gioco. L’ondata azzurra non si arresta nemmeno nel quarto game, 15-30. Tenta una variazione, una smorzata Francese, ma Jannik legge, reagisce, corre e chiude. 15-40, due palle per il quattro-zero. Con rabbia tira un servizio a tutta e poi rovescio a chiudere Tiafoe. Ma niente prima sulla seconda chance… stavolta Jannik regala, spedendo la risposta sul nastro. C’è lotta nel game, l’ultimo tentativo di Frances di restare aggrappato alla partita. Ai vantaggi arriva uno scambio lungo, durissimo… comanda l’americano ma poi Jannik entra a tutta e passa da difesa ad attacco, chiudendo il punto. Sullo slancio Tiafoe scappa in tribuna, si guarda intorno come per dire “ma che roba è…”. Arriva un altra gran punto, stavolta lo vince l’americano. Non c’è molto “match”, è netta la superiorità dell’azzurro, ma adesso almeno c’è spettacolo. Si carica Tiafoe sul punto che gli vale il primo game nel set, 1-3, mentre scatta l’ora di gioco. Il grosso problema di Frances è incidere nei game di risposta, dove finora è arrivato solo una volta ai vantaggi. E la tendenza non cambia: 4-1 Sinner, molto sicuro col servizio e col suo ritmo dal centro del campo. Tiafoe ci prova, con coraggio e grandissimo cuore dà tutto, ma è Jannik a strappare un’altra palla break, che lo manderebbe a servire per il match. Si salva con il suo schema preferito, servizio a diritto inside out a mille. Resta aggrappato alla partita, 2-4, ma in risposta non riesce ad incidere. Troppo bene Sinner con la prima, e col suo forcing tiene l’americano troppo dietro la riga, sempre a rincorrere, sempre in difesa. Tiafoe fa lo showman, si arrende alla forza di Jan buttandosi platealmente a terra, morto, dopo l’ennesima rincorsa perdente. Sinner non si impietosisce, spara l’ennesima bordata, sempre focalizzato, sempre a tutta. 5-2, un solo game separa l’azzurro dalla finale a Vienna. Serve per chiudere l’azzurro, e commette i primi veri errori del set. Un nastro porta via una palla sul 15-30, e siamo 15-40, due palle break per Tiafoe, le prime dell’intero match! Se la gioca alla grande, attacca dalla risposta e chiude di volo. BREAK Tiafoe, 4-5 e servizio. Il set, all’improvviso, si riapre, quando tutto pareva finito (e ha avuto palla del 5-1 Sinner). Improvvisamente concede qualcosa col rovescio l’allievo di Piatti, Frances è “on fire”, sostenuto anche dal pubblico che apprezza il suo essere showman e vuole più match. 5 pari, il set è riaperto. Ora l’americano trova delle giocate incredibili, rischia tutto e tutto gli riesce, in pura esaltazione agonistica. Con un colpetto stretto avanza e strappa il punto per il 15-40. Bravo Sinner a trovare una prima esterna perfetta, ma poi Doppio Fallo!!! Subisce il secondo break consecutivo, dal possibile 5-1, Jannik si ritrova sotto 5-6 e alla risposta. Tiafoe serve bene, 40-15 e due Set Point Tiafoe. Ancora col servizio, Frances chiude il secondo set 7-5. Incredibile rimonta, di fisico, con un atteggiamento un po’ sopra le righe, ma è riuscito a girare un match che era praticamente già perso. Sinner è caduto nella trappola, ma soprattutto deve rimproverarsi un paio di errori servendo sul 5-3 che hanno dato il la alla rimonta dell’avversario.
    Terzo set, Sinner inizia col servizio. Il rovescio è meno preciso rispetto ad inizio partita, Tiafoe regge di più lo scambio. Da 40-0 si va ai vantaggi, è un passaggio delicato. Frances gioca alla grande: risposta bloccata e via di volo a chiudere. Palla break Tiafoe! Niente prima.. Rischia l’americano, risposta di rovescio e via avanti, ma la palla atterra appena larga. Finalmente la prima di servizio torna, e fa tutta la differenza del mondo. Due punti diretti col servizio, salva una palla break e 1-0 avanti. Continua l’ottimo momento dell’americano, spinge tanto e il rischio è premiato. 1 pari, e poi insiste in risposta. Ora è lui a trovare i piedi di Jannik, e lo score segna 0-30. Con un’altra risposta a tutta, impattata con enorme anticipo, Tiafoe strappa il 15-40, di nuovo in grande difficoltà l’azzurro. Un nastro aiuta Sinner sulla prima, 30-40. Lungo scambio di ritmo, il primo a sbagliare è l’azzurro. BREAK Tiafoe, la partita è totalmente girata, ora è Jannik a dover rincorrere, dopo esser stato ad un passo dalla vittoria. Quarto game, Sinner trova finalmente uno dei quei punti di ritmo imprendibili della prima parte del match. Si va ai vantaggi, bellissimo passante lungo linea slice di Jannik. Punto incredibile!!?! Spinge Sinner, avanza e… il passante è deviato dal nastro ma Jan, sotto rete, ha un riflesso assurdo e riesce a colpire in qualche modo la palla, vincente. Palla del contro break per Jannik, ma serve troppo bene l’americano. Col servizio, 3-1 Tiafoe. Jannik è in difficoltà, impatta ancora male col rovescio, crolla 0-30, e niente prime in campo nel game. Regala in risposta l’americano, 30 pari. Con due Ace di fila resta in scia 2-3. Ci prova in risposta l’azzurro, ma Frances regge e si porta 4-2. Sullo 0-15 arriva un altro punto particolare, Tiafoe con un guizzo colpire Jannik a rete, lo score segna 0-30. Sinner è impietrito, come travolto dall’ondata dell’americano, che in trance risponde a tutta sulle righe. 0-40, tre chance per andare a servire per il match per l’americano. Forza out sulla prima Frances, ne restano ancora due. Servizio e diritto a cancellare la seconda; si scambia, vola via il rovescio di Jannik, BREAK Tiafoe, incredibile. Va a servire per il match sul 5-2. Chiude 6-2, con un bell’abbraccio tra i due rivali. Partita dall’esito finale incredibile, inaspettato visto come era iniziata e come l’azzurro l’aveva condotta. Brave Tiafoe, ma il suo atteggiamento è stato oggettivamente un po’ al limite. Un’altra esperienza per Sinner, anche se oggi negativa, gli tornerà utile per il futuro.

    Marco Mazzoni

    [Q] Frances Tiafoe vs [7] Jannik Sinner (non prima ore: 15:30)ATP ATP Vienna Tiafoe F.376 Sinner J.652 Vincitore: Tiafoe F. ServizioSvolgimentoSet 3Tiafoe F. 0-15 0-30 15-30 30-305-2 → 6-2Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-2 → 5-2Tiafoe F. 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 4-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Tiafoe F. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 3-1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1Tiafoe F. 15-0 15-15 40-150-1 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiafoe F. 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5Tiafoe F. 15-0 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 4-5Tiafoe F. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 3-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5Tiafoe F. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-4 → 2-4Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4Tiafoe F. 0-15 15-15 15-30 15-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 1-3Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3Tiafoe F. 0-15 0-30 0-40 15-400-1 → 0-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiafoe F. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 3-6Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5Tiafoe F. 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-3 → 2-4Tiafoe F. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 2-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2Tiafoe F. 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1Tiafoe F.15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    7 ACES 80 DOUBLE FAULTS 365/101 (64%) FIRST SERVE 54/85 (64%)39/65 (60%) 1ST SERVE POINTS WON 37/54 (69%)23/36 (64%) 2ND SERVE POINTS WON 13/31 (42%)5/8 (63%) BREAK POINTS SAVED 5/9 (56%)15 SERVICE GAMES PLAYED 1417/54 (31%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 26/65 (40%)18/31 (58%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/36 (36%)4/9 (44%) BREAK POINTS CONVERTED 3/8 (38%)14 RETURN GAMES PLAYED 1523/38 (61%) NET POINTS WON 11/20 (55%)24 WINNERS 2816 UNFORCED ERRORS 2162/101 (61%) SERVICE POINTS WON 50/85 (59%)35/85 (41%) RETURN POINTS WON 39/101 (39%)97/186 (52%) TOTAL POINTS WON 89/186 (48%)227 km/h MAX SPEED 205 km/h184 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 178 km/h155 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 154 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Berrettini parte male, rimonta con una reazione da campione ma cede al tiebreak decisivo ad uno scatenato Alcaraz

    Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini viene stoppato dalla furia di Carlos Alcaraz nei quarti dell’ATP 500 di Vienna. Il top 10 azzurro cede 6-1 6-7 7-6 al giovanissimo iberico, protagonista di una partita formidabile per velocità, intensità e furore agonistico. Dopo una partenza choc (ha cancellato la palla per lo 0-6), l’azzurro ha ritrovato ritmo e servizio nel secondo parziale, con una reazione da campione che l’ha portato a vincere il tiebreak del secondo set, dominandolo con grande classe. Nel terzo set scappa avanti l’iberico, altra reazione di Berrettini che impatta il set, portandolo al tiebreak decisivo. Un set che è diventato un crescendo wagneriano, per un livello complessivo di gioco – e di spettacolo – altissimo. Questa volta nel tiebreak è Carlos a scattare in avanti per primo, con un tennis micidiale per aggressività e sostanza. Vince il giovane Alcaraz, con merito, ma conforta la bellissima reazione dell’azzurro. Per Carlos è il secondo grande scalpo strappato in carriera (dopo Tsitsipas), ma il livello mostrato oggi in campo lo eleva già tra i big.
    Non è mai bello commentare una sconfitta decretata al “decider”, significa che si è arrivati vicinissimi al successo, ma oggi onestamente Alcaraz ha meritato di vincere. Non solo per quel primo set incredibile, in cui ha quasi annichilito Berrettini, ma per come sia riuscito a tenere un livello di gioco altissimo, riuscendo ad arginare una forte reazione del nostro top10. Non ha sorpreso il piglio di Carlos, che fosse un grande agonista lo sapevamo eccome. Quel che ha sorpreso è la sua condotta di gara, estremamente aggressiva, lucida e tatticamente ineccepibile. Ha preparato benissimo la partita con il suo coach JC Ferrero, lo si è visto sin dai primi punti. Berrettini è scattato lentissimo dai blocchi, niente funzionava nel suo gioco. Male al servizio, lentissimo nel reagire sulla palla e mettersi in moto, falloso col rovescio, nullo in risposta. Ma ad agevolare quest’inizio choc, c’ha messo moltissimo del suo Carlos, un vero killer sportivo.
    Sapeva benissimo iberico che se Matteo prende ritmo al servizio e gli lasci il tempo per scaricare la violenza del suo diritto, la partita poteva mettersi molto molto male. Quindi ha rotto gli indugi immediatamente: risposte a tutta, a costo di andare lungo, ma era necessario mettere subito pressione al servizio dell’azzurro. E poi via a rete prima possibile, o aperture dell’angolo al massimo, per non lasciare mai colpire Matteo da fermo e rubargli così quella “piazzola” sulla sinistra da cui governa col “drittone” a sventaglio. La tattica ha funzionato alla perfezione perché è stato intenso, velocissimo coi piedi ad aggredire la palla e scaricare pallate profondissime e continue. Ha dominato un set che poteva chiudere 6-0.
    Berrettini è stato travolto, ma come i veri campioni, non è uscito dal match, ha aspettato che tempesta passasse. Appena ha ritrovato la prima di servizio, tutto il suo gioco è entrato in moto, ed anche quelle gambe che parevano di piombo hanno iniziato a correre, più sciolte. Ha cancellato quattro palle break in due diversi game, la sua convinzione e spinta è salita, culminando in un tiebreak giocato alla perfezione. Nel terzo il livello è stato molto alto, bravo l’azzurro nel riprendersi il break quando tutto pareva perso, ed issare il match dal tiebreak decisivo. Qua però Alcaraz è stato perfetto, ha spinto tantissimo col diritto, è venuto a rete a prendersi il punto, ha rischiato e ha comandato gli scambi, strappando un successo complessivamente meritato.
    Alcaraz ha mostrato un livello di gioco straordinario. Lui ha sempre dichiarato di considerarsi un tennista offensivo, uno che cerca di fare il punto, di muovere il gioco. Oggi l’ha ampiamente dimostrato, con una condotta di gara davvero “garibaldina”, e non solo per le tante discese a rete (spesso chiuse in modo pregevole) quanto per l’attitudine con cui ha spinto per conquistare il punto. Non un pressing per provocare l’errore, ma una spinta per sfondare, per rubare campo, per fare il vincente. Inoltre ha impressionato il timing e precisione della risposta. Forte, fortissimo, lungo, lunghissimo. Davvero un tennista difficile da superare, con quella qualità motoria, capacità difensiva e ora anche offensiva. Difficile trovargli un punto debole, forse solo quando si è – in poche fasi – incaponito a voler spingere a tutta col diritto, andando fuori giri.
    Non si può rimproverare molto a Matteo, solo la partenza lenta, ma l’altro è scattato come Usain Bolt… Forse se l’azzurro fosse riuscito a partire bene col servizio e il primo set fosse avanzato punto su punto, magari la pressione nel momento decisivo poteva bloccare il braccio di Carlos, come è avvenuto nel tiebreak del secondo set. Non è accaduto, non avremo mai la contro prova. Anche rispondere con maggior qualità di quanto sia riuscito a fare oggi, lì Matteo deve migliorare assolutamente, in troppi game l’iberico è andato via liscio, servendo bene ma mai ingiocabile. Una cosa è certa: questo Alcaraz fa paura, è un agonista feroce e sta trovando anche un tennis offensivo di grande sostanza. Sarebbe una finale da sogno vederlo sfidare Sinner, due teenager terribili a giocarsi un titolo importante… ma la strada, è ancora lunga, soprattutto per Jannik.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita

    Il primo quarto di finale a Vienna scatta con Carlos Alcaraz al servizio. Piazza subito una solida prima al centro. Berrettini non trova la palla in risposta, 30-0. Il primo scambio lo vince l’azzurro, sbaglia l’iberico, e quindi commette un doppio fallo. Si rifà com un solida prima in campo e poi un errore di Matteo. 1-0, ora serve Berrettini. Inizia male il romano, prima un errore col diritto in scambio, quindi spedisce in rete una comoda volée, il colpo più facile dopo un affondo di potenza. 0-30. Alcaraz tiene bene sulla diagonale di rovescio, il primo a sbagliare è Matteo, che così si ritrova 0-40, tre palle break immediate. La prima non va, ne approfitta Carlos sulla seconda chance, palleggia con profondità e un diritto di Berrettini muore in rete. BREAK Alcaraz, 2-0 avanti. Brutto avvio per Berrettini, niente aiuto dal servizio, errori in scambio. Spinge tanto Alcaraz, subito aggressivo col primo colpo dopo il servizio, Matteo è lento non solo nello spostamento ma nella reazione. Cerca di scuotersi l’azzurro, con un bel diritto in contro balzo trova un punto che lo porta 30 pari, ma l’iberico trova un Ace e quindi un’altra prima al centro potente. 3-0 Alcaraz, il match si fa in salita. E la salita purtroppo diventa uno Zoncolan per Matteo nel quarto game… È lento nel far spazio alla palla uscendo dal servizio, su ottime risposte dell’iberico, per il 15-30. Finalmente trova un Ace l’azzurro, per il 30 pari, ma poi Alcaraz rischia un attacco improvviso alla rete dalla risposta, sorprende Berrettini e chiude con una pregevole volée. Ha la palla per il 4-0! Alcaraz si difende, ribalta lo scambio e corre in avanti, finendo per vincere un punto rocambolesco. Altro BREAK per Alcaraz, sta dominando lo scambio e il campo. In grandissima difficoltà Berrettini nel contenere la spinta del rivale, e “spuntato” dall’assenza del miglior servizio. A 15 Carlos si porta 5-0, con spinta e pure una palla corta resa facile da una posizione molto arretrata dell’azzurro. Male in risposta Matteo, non riesce ad incidere in ribattuta, è tutto troppo facile per Alcaraz nei propri game di battuta. L’azzurro torna al servizio, cerca di muovere lo score nel set ma soprattutto entrare finalmente in partita. Anche il sesto game è molto sofferto: è in ritardo Matteo, e non ricava niente con la prima. Anzi, un doppio fallo lo condanna al 15-30, a due punti dal set Alcaraz. Finalmente una prima esterna e poi la botta col diritto per Matteo, un punto “da Berrettini”, il primo del suo match. Alcaraz alza la parabola, si difende da “buon iberico”, e il primo a sbagliare è Berrettini. Dopo 24 minuti, c’è il primo Set Point per Carlos. Rischia una risposta vincente di rovescio lungo linea, ottimo impatto ma è larga. Si salva l’azzurro, che finalmente col servizio vince il primo game del match, umiliazione del cappotto evitata. Ma il problema è invertire la rotta di un match terribilmente complicato. Serve per il primo parziale il classe 2003, e non trema affatto. Quasi non si scambia, 40-0 e altri Tre Set Point. Chiude subito col servizio, 6-1 (28 punti a 14). Alcaraz straripante, Berrettini troppo male per esser vero: lento, niente dal servizio, in balia dell’avversario nello scambio, nullo in risposta.
    Secondo set, scatta Berrettini al servizio. Purtroppo l’inerzia non cambia… Dopo un bel primo punto, chiuso a rete, Alcaraz risponde bene, prende possesso dello scambio e chiude, di prepotenza. Matteo sta giocando senza la prima di servizio, non va, non entra, e sulla seconda è travolto dalla velocità del rivale, oppure è lentissimo nello spostarsi uscendo dal movimento del servizio. 15-30 e poi 15-40, altro erroraccio in spinta col diritto, cercando l’inside out. “Non metto una palla in campo” dice Berrettini rivolto al suo angolo… triste foto del match, so far… Rischia il doppio fallo, Carlos cerca la risposta super aggressiva ma gli esce. 30-40. Oh, una prima! Esterna, violenta, Carlos non rimette in gioco. Salva due palle break Matteo, e con altre due prime solide chiude un primo difficilissimo game. Tre servizi in campo dei suoi, tre punti. 1-0 Berrettini. Sembra più intenso nella spinta l’azzurro, anche in risposta, ma Carlos a 15 si porta 1 pari, molto sicuro nella spinta e veloce nel prendere l’iniziativa. Sul 15-0 arriva il punto più bello del match, grande scambio, Alcaraz si difende e poi attacca, ma il lob passante di rovescio di Matteo è in campo, bellissima esecuzione! Un big-point che è un segnale di vita importante dell’azzurro, ora finalmente in partita, più attivo e col servizio che sta in campo. Carlos trova delle risposte fenomenali, pizzica ancora la riga… ma a 30 Berrettini si porta avanti 2-1, ora lo schema servizio + botta di diritto funziona. Alcaraz continua a spingere con sicurezza, ancora l’azzurro non riesce ad incidere in risposta. 2 pari. Il match ora è equilibrato, si gioca quasi esclusivamente sulla diagonale di rovescio, che Matteo governa col diritto a sventaglio. Sul 30 pari la prima è out di un niente, e Alcaraz in scambio trova un cross di rovescio micidiale. È 30-40 e palla break, la terza nel set per lui. Chiude a rete Matteo, alla seconda volée, cancella la chance. Non molla Carlos, si scambia ad alto ritmo e via avanti, con coraggio, a sfidare il passante. Altra palla break per lui. E ancora niente prima in campo… Spinge fortissimo, sin dalla risposta, Carlos, ma stavolta va fuori giri. Un urlaccio di Matteo sottolinea il momento critico, ma anche ufficializza che ora in campo “c’è”. C’è anche Alcaraz, ancora velocissimo nel verticalizzare e chiudere, con una certa eleganza, di volo. Siamo oltre 7 minuti nel game. Con grande sofferenza, ma lottando come un leone, Berrettini resta avanti 3-2. Nel settimo game Matteo è molto aggressivo, viene bene a rete a prendersi il punto di forza. Ma la difesa dello spagnolo è micidiale, arriva bene sulla palla e trova angoli molto stretti. 30 pari. Ora però il servizio c’è, fa il pugno l’azzurro dopo una bordata al T imprendibile. 4-3 Berrettini. Nell’ottavo game per la prima volta lo spagnolo va in crisi in un game di servizio. Attacca in contro tempo sullo 0-15, ma il passante dell’azzurro lo trafigge. 0-30, situazione inedita nel match. Serve bene e spinge forte col diritto Carlos, 30 pari. Non arriva a palla break Berrettini, chiude a 30 l’iberico per il 4 pari. Col miglior game del suo match, Berrettini si porta 5-4. Ora la pressione su “Carlito”, ma è una roccia. Rapido, concreto, 4 punti e via per il 5 pari. In risposta non si gioca, il set si decide al tiebreak. Inizia bene “Matte”, gran prima esterna per l’1-0. Gioca molto aggressivo l’azzurro in risposta, ma con un diritto cross non così veloce Alcaraz si salva da una situazione pericolosa, 1 pari. Erroraccio di Carlos in spinta col diritto, da metà campo sfonda la rete. 2-1 Berrettini, mini break! Servizio e manata violenta col diritto lungo linea, 3-1. Altra prima a T, di quelle vere, la risposta fila via. 4-1 Berrettini. Matteo si prende un altro punto in risposta forzando un errore di diritto del rivale. 5-2 e servizio per il romano. Ace, 6-2 e quattro Set Point. Il pugno e soprattutto lo sguardo infuocato dell’azzurro sul diritto a tutta che provoca l’errore di Carlos. 7-2 Berrettini, un set pari. Comunque vada, che reazione di Matteo. Da Campione.
    Terzo set, scatta Alcaraz con la battuta. Nonostante la batosta patita nel tiebreak, scatta bene nel set decisivo l’iberico. 1-0. Adesso è un altro Berrettini, è tornato “the Hammer” per la potenza col diritto, che sfonda la strenua resistenza del classe 2003, e il servizio funziona. Trova anche uno splendido rovescio lungo linea, il suo primo vincente da sinistra nel match. Ottimo, ottimo Berrettini in questa fase, per l’1 pari. Il match adesso è di alto livello, e discretamente spettacolare. Nel quarto game la lotta su fa serrata, in ogni punto. Matteo non trova punti diretti col servizio, e sul 30 pari scaraventa in rete uno smash non così difficile. Gli costa una delicatissima palla break. Lungo scambio, che difese dell’iberico che alla fine trova un diritto nell’angolo scoperto, vincente. BREAK Alcaraz, Matteo paga l’assenza di punti col servizio e quello sciagurato smash sbagliato. 3-1 Alcaraz, che forte del vantaggio gioca super aggressivo e si porta 40-0 e chiude a 15, consolidando così l’allungo sul 4-1. Matteo resta in scia, 2-4, e lotta con tutto quel che ha in risposta. Spinge Carlos, ma si difende Matteo e il rivale esagera col diritto. 0-30 e poi 0-40, ancora un diritto largo. Tre palle per il contro break! Niente prima nel game… e doppio fallo! Troppo rischio in tutto il game per Alcaraz, che incassa un parziale di 1-8 dal break ottenuto. Ora serve l’azzurro sul 3-4. Nell’ottavo game un nastro beffardo porta via il diritto di Berrettini, per il 15-30. Che punto di Matteo! Alcaraz era stato rapidissimo nel correre avanti, ma un tocco col diritto dell’azzurro diventa un lob sulla riga. 30 pari. Un urlo a tanti decibel dell’azzurro accompagna la palla di Carlos che fila larga. 4 pari. Lo spagnolo si porta 5-4, ora Berrettini ha le spalle al muro, ma è al servizio. Alcaraz risponde duro, Berrettini si aggrappa al suo schema preferito, servizio e subito diritto a tutta. Con un tocco di rovescio back lungo linea, Matteo sorprende un Carlos proiettato avanti, che tocco! Il back successivo muore però in rete, 30 e …l’iberico è soli due punti dalla vittoria… Rischia in risposta Carlos, ma la palla non passa la rete. Con uno smash stavolta sicuro, Matteo impatta 5 pari. Che match adesso! Nell’undicesimo game l’azzurro vince un big point, spinta clamorosa e chiusura a campo aperto. Tutti in piedi. 30 pari, la palla corre a una velocità straordinaria, purtroppo il primo a sbagliare è Berrettini. 6-5 Alcaraz, si assicura almeno il tiebreak. Lo raggiunge Matteo, la partita va al “Decider”. Subito avanti Carlos, chiude di volo, 1-0. Lungo scambio, il primo a sbagliare è Berrettini col rovescio. 2-0. Volée Clamorosa di Matteo, tira su la palla dalle stringhe, che tocco, applausi. 2-1. Forza tanto l’iberico, con coraggio leonino sfonda col diritto, 3-1. Non entra la prima a Carlos, lavora bene col rovescio l’azzurro, ma alla prima palla più corta (un diritto non ben centrato), Alcaraz entra a tutta col diritto, rapidissimo coi piedi ad avventarsi sulla palla. 4-1 Alcaraz. Si gira 2-4 e poi 3-4, gran prima. Fa male col diritto lo spagnolo, picchia tanto con precisione. Si porta 5-3, granitico. Un errore col diritto condanna Matteo al 3-6, Tre Match Point per Alcaraz. Cancella il primo con una bordata di servizio, e pure la seconda. Ne resta uno, e serve “Carlito”. Servizio esterno, la risposta di rovescio non passa la rete. Game Set Match Alcaraz, troppo bravo il giovanissimo rivale in questo TB decisivo, applausi per lui, un successo meritato. Bravo Berrettini a reagire, a tornare in partita, e rimontare un break nel terzo set. Grande partita, contro un giovane che farà vedere i sorci verdi a tantissimi colleghi…
    Marco Mazzoni
    Carlos Alcaraz vs [3] Matteo Berrettini ATP ATP Vienna Alcaraz C.667 Berrettini M.176 Vincitore: Alcaraz C. ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 5*-3 6-3* 6-4* 6*-56-6 → 7-6Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6Alcaraz C. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4Alcaraz C. 0-15 0-30 0-404-2 → 4-3Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1Alcaraz C. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 2-5* 2-6*6-6 → 6-7Alcaraz C. 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Alcaraz C. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4Alcaraz C. 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Alcaraz C. 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Alcaraz C. 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-0 → 5-1Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-154-0 → 5-0Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-0 → 4-0Alcaraz C. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Berrettini M. 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 2-0Alcaraz C.15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0
    6 ACES 124 DOUBLE FAULTS 161/92 (66%) FIRST SERVE 65/107 (61%)49/61 (80%) 1ST SERVE POINTS WON 50/65 (77%)20/31 (65%) 2ND SERVE POINTS WON 19/42 (45%)0/1 (0%) BREAK POINTS SAVED6/9 (67%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1515/65 (23%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 12/61 (20%)23/42 (55%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/31 (35%)3/9 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 1/1 (100%)15 RETURN GAMES PLAYED 1616/24 (67%) NET POINTS WON 19/25 (76%)23 WINNERS 2921 UNFORCED ERRORS 2869/92 (75%) SERVICE POINTS WON 69/107 (64%)38/107 (36%) RETURN POINTS WON 23/92 (25%)107/199 (54%) TOTAL POINTS WON 92/199 (46%)218 km/h MAX SPEED 227 km/h194 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 197 km/h153 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 171 km/h LEGGI TUTTO

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    Nel 2022 tornerà l’ATP 500 di Rio de Janeiro

    Panoramica del Rio Open

    “A saudade é enorme, mas tem hora pra acabar”, ossia la nostalgia è enorme, ma è l’ora che finisca. Così l’account ufficiale del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro annuncia che nel 2022 l’evento su terra battuta nella città carioca tornerà a disputarsi, dopo lo stop 2021 per colpa della pandemia.
    Il torneo si disputerà dal 12 al 20 febbraio presso il Jockey Club Brasileiro, a Rio de Janeiro, tornando uno dei 13 tornei ATP 500 previsti nel calendario stagionale.
    L’organizzazione ha garantito che saranno rigorosamente rispettati tutti i protocolli sanitari in vigore, per garantire la sicurezza di tutti coloro che saranno presenti all’evento, giocatori, staff, pubblico.
    “La nostalgia era enorme, ma siamo tornati”, così commenta Márcia Casz, direttore del Rio Open. “Il ritorno del Rio Open è un grande regalo per la città di Rio de Janeiro. Il processo di vaccinazione sta avanzando nel Paese, con l’aiuto di tutti ci riprenderemo quella voglia di stare insieme che fa parte da sempre dell’anima di Rio. Ed è quello che accadrà a febbraio al Jockey Club, in sicurezza, ovviamente. Stiamo preparando un Rio Open che sarà il migliore mai organizzato”.
    L’ultima edizione disputata, quella 2020, vide la presenza in finale di Gianluca Mager, sconfitto dal cileno Cristian Garin.
    Marco Mazzoni

    A saudade é enorme, mas tem hora pra acabar: o Rio Open está de volta! A oitava edição do maior torneio de tênis da América do Sul está confirmada para 12 a 20 de fevereiro de 2022 no Jockey Club Brasileiro, no nosso Rio de Janeiro, a cidade onde o mundo se encontra. pic.twitter.com/PdBfH1EYmn
    — Rio Open (@RioOpenOficial) October 28, 2021 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Sinner facile su Novak, vola ai quarti confermando l’ottimo momento di forma

    Jannik Sinner a Vienna 2021

    Jannik Sinner veleggia sicuro verso i quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro regola in due set il giocatore di casa Dennis Novak, 6-4 6-2 lo score del match, confermando l’ottimo momento di forma che sta attraversando in questo finale di stagione. Si è vista in campo una netta differenza tecnica e nell’intensità tra i due, ma è piaciuto come Sinner abbia giocato con qualità e senza pause, cancellando tutte le palle break concesse (e situazioni di pericolo come 0-30) con grande attenzione. Anche vincere “bene” quando si è favoriti è importante.
    La partita di oggi sulla carta era comoda e il campo ha confermato come tra Dennis e Jannik ci sia un vero abisso a livello di qualità generale, colpi, profondità, varietà. Tuttavia sono proprio queste le partite a volte insidiose, perché si possono complicare (con pure un tennista di casa in campo), puoi distrarti e finire per giocare peggio del tuo potenziale. Oggi non è accaduto niente di ciò, anzi la partita – comoda – è stata un ottimo banco di prova che conferma come Sinner sia molto cresciuto a livello di focus e intensità.
    Dopo un inizio discretamente lento per “Jan”, con qualche errore di troppo (e due palle break cancellate), l’azzurro si è centrato e ha iniziato a scambiare con ritmo crescente, aumentando sia l’intensità che soprattutto la lunghezza dei suoi colpi da fondo campo. Anche il servizio è andato in ritmo e nel settimo game… Boom, ecco lo strappo, perentorio, degno del miglior Pantani che si alza sui pedali e vola via agile come una gazzella sui tornanti. Novak ha incassato il colpo, ha continuato a macinare il suo tennis ordinato, si è preso qualche bel rischio in risposta, ma alla fine quando Sinner “voleva” il punto, lo trovava, giocando con alto ritmo e basso rischio. Tra qualche rovescio cross molto veloce e quel diritto incrociato che sta diventando un’arma “atomica”, e sostenuto dal servizio, non c’è più stata partita.
    L’aspetto più interessante, come sottolineato all’inizio, è stata l’abilità nel portala a casa senza patemi, con una crescita nel focus rispetto ai mesi scorsi. Nel recente passato, in una partita del generale, Sinner si sarebbe probabilmente distratto, o avrebbe calato l’intensità e la precisione con la prima di servizio, finendo per commettere quei due – tre errori che finiscono per complicare o addirittura riaprire la partita. Il Sinner delle ultime settimane è molto più solido e costante nella prestazione, tiene alto il livello senza pause e questo fa enorme differenza. È il classico esempio di crescita: tenere il controllo del match, tenere alti i ritmi e l’attenzione, giocare i punti importanti in controllo, vincendoli quando pesano, significa che hai margine, che sei pronto. Sinner non ha mai perso il servizio, nonostante diverse palla break concesse, ed ha cancellato con grande attenzione anche varie situazioni scomode, come gli 0-30. Quando c’era bisogno di sostanza, Jannik è stato granitico.
    Una vittoria limpida, durando poca fatica e accumulando altre certezze. Tutto bene insomma. Jannik accede ai quarti e sfiderà Ruud, che ha appena sconfitto Sonego dopo una durissima battaglia. Jannik sfiderà uno dei suoi principali contendenti per la Finals. Sarà una grande partita domani sera, probabilmente una vera battaglia anche sul piano fisico, nell’ultimo quarto di finale in campo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Il match inizia col giocatore di casa alla battuta. Qualche errore di Sinner all’avvio, spinge col diritto ma trova rete o out. Bravo Dennis a venire avanti a prendersi il punto a rete, con buona mano. A 15 vince il primo game. Jannik to serve. Di nuovo il diritto lo tradisce, ma anche Novak cerca di uscire in fretta dal pressing del rivale, e commette qualche errore. Non grande qualità in quest’avvio, tanti errori. Si va ai vantaggi, bene l’austriaco in risposta, impatto in anticipo e via aggressivo, mentre Jannik è meno preciso. Prova la palla corta Novak, ma Sinner intuisce, corre bene in avanti e chiude in sicurezza. Col primo bel diritto cross del suo match, Sinner impatta 1 pari. Nel quarto game, l’azzurro si fa sorprendere da una risposta molto angolata (forse pure mal centrata) e poi commette un doppio fallo che gli costa il 15-40, due palle break da difendere. Si salva imponendo un grande ritmo a basso rischio. Con quattro punti di fila, l’azzurro impatta 2 pari. Il set scorre veloce sino al “fatidico” settimo game. Serve Novak,  ma è Sinner a menare le danze. Il ritmo del suo pressing si fa davvero intenso, e soprattutto aumenta la profondità dei suoi drive, anche in risposta. 0-30 e quindi 0-40, grazie ad una volée affossata da Dennis. Tre palle break per Sinner! Cancella prima con un bel servizio esterno, ma capitola sulla seconda, dopo una risposta profondissima è costretto a rincorre la velocità dei colpi di Jannik e finisce per steccare un diritto. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. Proprio la battuta funziona (71% di prime in campo finora), Novak non risponde o lo fa con poca qualità. Nonostante un doppio fallo (seconda molto vivace), chiude il game con un’altra prima al T, molto precisa. 5-3, consolida il vantaggio l’azzurro, sembra in controllo del match adesso. L’azzurro serve sul 5-4 per chiudere il primo parziale. Nessun problema: servizio potente, seconda molto lavorata, diritto cross molto accurato, e siamo 40-15, Due Set Point! Cerca l’Ace esterno, ma gli esce di un niente. Poco male: un diritto dal centro è una bordata sulla riga, Novak non contiene. 6-4 Sinner, tutto molto liscio per Jannik, eccetto un avvio un po’ lento con due palle break salvate. Sembra piuttosto netta la differenza di intensità e qualità tra i due, a favore dell’italiano.
    Secondo set, inizia Novak con la battuta, ma è Sinner “is the Dj”. Sul 30 pari Jannik spinge inside out col diritto, sempre più forte, sempre più stretto, sino al vincente. Immediata palla break per l’azzurro. E niente prima in… Sinner prende possesso dello scambio col diritto e la sua spinta è troppo per la resistenza di Dennis. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. L’impennata di intensità e profondità nello scambio dell’azzurro ha spaccato la partita. Con le spalle al muro, Novak spinge a tutta e Jannik è sorpreso. 0-30. Lavora bene lo scambio col rovescio l’azzurro, macina tennis in sicurezza e provoca gli errori dell’austriaco. 30 pari. Stavolta è Sinner a sparacchiare lungo un rovescio banale, primo vero errore gratuito del set. 30-40 e palla break per Novak. La cancella con una bella prima al corpo. Un C’mon urlato da Jannik sottolinea il suo focus, vuole restare avanti e scappare via nel set. Con un diritto a tutta e quindi una seconda molto lavorata, che Novak spinge troppo, si salva l’azzurro. 2-0 avanti Jan. Dennis ha perso la prima, e sulla seconda la risposta di Sinner è mortale. Con due risposte micidiali, la seconda seguita a rete e chiusa in sicurezza, portano Sinner a 15-40, altre due palle break, per il doppio break. Novak apre l’angolo col rovescio, rischia e annulla la prima chance; tira un grande rovescio Dennis, sulla riga, la rincorsa di Sinner è disperata, alza la parabola e l’austriaco lascia sfilare …ma la palla resta in campo! Incredibile colpo difensivo (forse un filo fortunato, ma serve saperlo giocare), e DOPPIO BREAK Sinner, avanti 3-0 e servizio. Qua Jannik ha il primo momento di pausa, agevolato anche da un paio di risposte di qualità del rivale. Crolla 0-40, tre palle break per Novak. È pure fortunato nel cancellare la seconda, nastro beffardo a suo favore, ma ci mette “il carico” sulla terza con una prima di servizio molto pesante. Parità, non concede nulla Jannik. Con il suo solito grande forcing, Sinner si porta 4-0. È la pietra tombale sul match. Chiude 6-2 Sinner, salvando uno 0-30 nell’ottavo game con un cambio di ritmo micidiale, e vola nei quarti, accumulando punti pesanti in ottica Finals. E domani c’è Casper Ruud, guarda caso uno dei rivali per la Race to Turin…

    Marco Mazzoni

    [WC] Dennis Novak vs [7] Jannik Sinner ATP ATP Vienna Novak D.42 Sinner J.66 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6Novak D.1-5 → 2-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-4 → 1-5Novak D. 15-0 30-0 30-15 40-150-4 → 1-4Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-400-3 → 0-4Novak D. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-2 → 0-3Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2Novak D. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 4-6Novak D. 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5Novak D. 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Novak D. 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2Novak D. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1Novak D.15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0
    3 ACES 21 DOUBLE FAULTS 329/47 (62%) FIRST SERVE 37/59 (63%)21/29 (72%) 1ST SERVE POINTS WON 28/37 (76%)8/18 (44%) 2ND SERVE POINTS WON 12/22 (55%)2/5 (40% BREAK POINTS SAVED 6/6 (100%)9 SERVICE GAMES PLAYED 99/37 (24%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/29 (28%)10/22 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 10/18 (56%)0/6 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 3/5 (60%)9 RETURN GAMES PLAYED 93/8 (38%) NET POINTS WON 6/7 (86%)8 WINNERS 1216 UNFORCED ERRORS 1729/47 (62%) SERVICE POINTS WON 40/59 (68%)19/59 (32%) RETURN POINTS WON 18/47 (38%)48/106 (45%) TOTAL POINTS WON58/106 (55%)207 km/h MAX SPEED 208 km/h195 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 191 km/h143 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 147 km/h LEGGI TUTTO

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    Halep: “Nessun ritiro, sono ancora molto motivata”

    Simona Halep, due titoli Slam

    Mentre anche in Romania impazza una piccola “Raducanu mania”, si è parlato molto sulla stampa locale di un possibile ritiro di Simona Halep dal tennis Pro. Non immediato, ma viste le sue recenti nozze, la separazione dallo storico coach Cahill ed i vari infortuni patiti in stagione, alcuni media accreditati hanno iniziato a ventilare questa ipotesi.
    Impegnata nel torneo di casa, il Transylvania Open a Cluj, Simona ha iniziato bene con una secca vittoria su Elena Ruse, a cui ha lasciato solo tre games. Nel dopo partita, la ex campionessa di Wimbledon si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. Ecco alcuni estratti delle sue parole
    “Molte persone hanno parlato del mio ritiro, ma non ho mai detto che avrei smesso di giocare dopo la festa di matrimonio”, ha detto Halep. “Sono ancora molto motivata e amo ancora il tennis. Mio marito è sempre accanto a me e sono felice di stare in campo e giocare. Il fatto di essermi sposata non c’entra niente sul futuro della mia vita sportiva”.
    “Sto migliorando, giorno dopo giorno. Mi sento più sicura nel corso delle partite. Penso che sto iniziando a sentire di nuovo il mio miglior gioco. Certo non è mai facile ritrovare il ritmo e le giuste sensazioni dopo tanto tempo senza giocare. Ora sono concentrata solo su quello che sento oggi, e posso dire di sentirmi bene. Gli infortuni sono alle spalle, quindi sto cercando di prendere positivi da ogni partita”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Sinner schianta Opelka con una prestazione impressionante

    Jannik Sinner, per la terza volta a Vienna

    Impressionante. Davvero impressionante la prestazione di Jannik Sinner all’esordio dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro demolisce Reilly Opelka battendolo 6-4 6-2. Pochissimi errori, ottimo al servizio e incredibile in risposta, l’azzurro strappa per ben tre volte il game di battuta al gigante americano e concede solo 6 punti nei suoi game.Tutto ha funzionato alla perfezione nel suo tennis, è in grandissima forma e fiducia. Continua così la sua corsa nel torneo, molto importante in ottica ATP Finals.
    Il Sinner ammirato nelle ultime partite sta giocando un tennis stellare, un livello così alto da meritare la massima vetrina di fine stagione, le ATP Finals. La corsa resta complicata, ma continuando a giocare così, nessun risultato gli è precluso. Il suo tennis fluisce veloce, velocissimo, con potenza e controllo. È molto bravo dallo scattare bene dai blocchi, costruirsi un vantaggio e quindi giocare sicuro da “front runner”, facendo scorrere il suo braccio a tutta. Sicuro, preciso, intenso, gioca tatticamente alla perfezione e dal punto di vista tecnico continua a migliorare.
    Il servizio sta diventando sempre più continuo, soprattutto i numeri con la prima sono in netta ascesa. Ma più degli stessi numeri, è il rendimento del colpo in sé a confortare. La palla fila via più netta, il movimento è più snello ed efficace. Conferisce alla palla una buonissima velocità ma soprattutto controllo. Oggi per esempio è stato bravissimo giocare moltissime prime addosso ad Opelka. Scelta saggia: per un gigante come lui è più facile allungarsi e bloccare il colpo che farsi spazio col corpo, ed infatti in risposta l’americano è stato praticamente nullo.
    Ma il colpo che oggi ha fatto davvero la differenza è stata la risposta. Incredibile come Sinner abbia intuito molti servizi di Opelka, è riuscito a bloccare ottimamente la racchetta trovando stabilità e rimandando una palla secca, veloce e molto profonda, che ha messo in crisi l’americano. Infatti Reilly ha sbagliato molti primi colpi uscendo dal servizio, proprio perché non è riuscito a mettersi in moto abbastanza velocemente da trovare la coordinazione e la corretta distanza dalla palla.
    Sinner ha dominato gli scambi, con palle continue, profonde, giocate con grande velocità ma rischio contenuto. Infattiinvece di cercare il vincente e la riga, ha preferito aprire il campo e far correre il rivale, puntando sulla rapidità ed anticipo piuttosto che sull’affondo a tutta. Una tattica che ha funzionato alla perfezione. Opelka c’ha provato, ha rincorso molte aperture di campo, ma una volta finito troppo negli out, ha lasciato spazio all’affondo del rivale.
    Opelka ha ceduto tre volte il servizio, non ha servito nemmeno come nei giorni migliori, ma soprattutto ha sbagliato alcune volée che alla fine sono risultate decisive. Alla fine, Sinner ha sfruttato 3 palle break su 4, davvero chirurgico nel giocarsele alla perfezione e soprattutto rispondere. Sinner invece quasi non ha avuto bisogno di correre a rete, poiché il suo pressing ed aperture di campo sono già risultate decisive.
    Molti vincenti, pochissimi errori, scelte tattiche ineccepibili gestite con freddezza. Una prestazione impressionante, maiuscola, contro un avversario molto pericoloso sui campi veloci (anche se questo campo di Vienna non è tra i più rapidi). Applausi a Jannik Sinner, che match dopo match continua a stupire, divertire e soprattutto crescere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Il match di primo turno inizia con Opelka alla battuta. Non un Ace, Jannik sfiora la terribile curva esterna della prima palla, ma è ugualmente imprendibile. Servizio e poi via avanti, il gigante USA cerca subito di scambiare il meno possibile. Sul 40-0 si gioca il primo scambio, lo vince Sinner forzando l’errore del rivale. Reilly chiude a 30, con un bel servizio al centro, 1-0 avanti. Molto deciso anche l’azzurro nel suo primo game: buona prima e via in spinta, anche avanti ad aggredire la risposta corta del rivale. Anche l’allievo di Piatti a 30 chiude il game. Usa molto il back di rovescio Opelka, cercando di smorzare i ritmi forsennati dal fondo di Jannik. Il set scorre velocissimo fino al quinto game. Opelka affonda una volée di diritto (su passante robusto di Sinner) e quindi sbaglia un approccio col diritto da metà campo, 15-30. Sinner Splendido da sinistra: intuisce la prima al centro, risponde bene, apre gli angoli in scambio e fa correre il rivale fino ad infilarlo. 15-40 e due palle break. CLAMOROSO passante di Sinner incrociato con un tocco di rovescio, Reilly può solo vedere sfilare la palla, anche se aveva la pancia sulla rete. BREAK Sinner, straordinario in risposta e precisissimo. Serve 3-2 Jan, e consolida il vantaggio con un bel game a zero, 4-2. Entrambi giocano con grande attenzione i propri turni di servizio, l’azzurro serve potente e preciso, Opelka non incide con la risposta. In 26 minuti siamo 5-3 Sinner. Tutto molto rapido e molto positivo per l’italiano, che risponde davvero bene. Con un altro punto vinto in scambio, Sinner si porta 15-30, a due punti dal set. Bravo Reilly a giocare un colpo dopo il servizio molto aggressivo, e quindi un rovescio cross di qualità. Col sesto Ace (e secondo del game), l’americano resta in scia sul 4-5. Ora Jannik serve per il set. Inizia bene con una prima al corpo e quindi si apre il campo facendo correre Reilly, palla veloce ma senza rischiare “la riga”. Il servizio sostiene il tennis di Sinner, 30-0 e 40-0, dopo una difesa intelligente su di una bordata dell’americano. Tre Set Point Sinner! Basta il primo, lunga la risposta di Opelka. 6-4 in 34 minuti, un solo break ma nel complesso del parziale è stata netta la superiorità in campo dell’azzurro. Pochi errori, molti punti costruiti perfettamente e soprattutto eccellente in risposta contro il servizio più temibile del tour.
    Secondo set, inizia Opelka alla battuta. Il primo game è lottato, Jannik indovina ancora un paio di risposte ottime, 15-30. Reilly si aggrappa ad una prima esterna con una curva incredibile, totalmente ingiocabile, come i due servizi successivi. 1-0 Opelka. Sinner non è da meno, serve molto bene e continua ad incantare con quel diritto cross stretto che ad Anversa aveva esploso con qualità e continuità formidabili. Il set vola via velocissimo sui game di servizio, scambi a dir poco brevi, soprattutto nei turni dell’americano. Come nel primo set, l’equilibrio di spezza nel quinte game. Serve Opelka, ma Jannik risponde, fa giocare il rivale e solletica la sua volée, non sempre perfetta. Sul 15 pari una risposta di diritto tramortisce il tentativo di S&V del rivale, 15-30. Grande prima, per il 30 pari, ma poi l’ennesima risposta nei piedi dell’azzurro lo condanna alla palla break, la seconda del match. Jannik si difende con la punta della racchetta, trova una classica “Moon ball”, che Opelka cerca di forzare col diritto, troppo. La palla muore in rete ed è BREAK Sinner, avanti 3-2 e servizio. Ha sfruttato due palle break su due. Una sentenza. Forte del vantaggio, l’azzurro serve bene e sbaglia pochissimo (11 vincenti e 5 errori finora). Gioca profondo, centrale, trova velocità ma relativamente poco rischio, e la tattica paga lauti dividendi. 4-2 Sinner, a soli due game dal successo. Reilly torna al servizio, ma sembra scorato, nervoso da come non riesca a sfondare col suo servizio, come è solito fare. Sul 30 pari, l’americano affossa di pura rabbia un diritto, giocato totalmente fermo coi piedi. 30-40 e palla del doppio break per Sinner! Se la gioca bene col servizio, Jannik impatta ma la palla finisce in rete. Niente prima e sulla seconda la risposta dell’azzurro gli conferisce un vantaggio che capitalizza con un gran rovescio. Trasforma la seconda palla break con un’altra risposta al centro, splendida. DOPPIO BREAK Sinner, avanti 5-2. Va servire per il match. Opelka ha già la testa sotto la doccia, sparacchia via le palle sino al 40-0. Con un bel diritto vincente, Sinner chiude 6-4 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Tre break strappati e nessuna palla break concessa, con soli 6 punti ceduti al servizio. Numeri strabilianti. Continua così la corsa di Jannik nel torneo, che potrebbe essere decisivo in ottica Masters di Torino.
    Marco Mazzoni

    Reilly Opelka vs [7] Jannik Sinner ATP ATP Vienna Opelka R.42 Sinner J.66 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Opelka R. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 2-5Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4Opelka R. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Opelka R. 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Opelka R. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Opelka R. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5Sinner J. 15-0 30-0 40-153-4 → 3-5Opelka R. 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4Sinner J. 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4Opelka R. 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2Opelka R.1-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Opelka R. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0
    8 ACES11 DOUBLE FAULTS 141/50 (82%) FIRST SERVE 29/42 (69%)26/41 (63%) 1ST SERVE POINTS WON 27/29 (93%)4/9 (44%) 2ND SERVE POINTS WON 9/13 (69%)1/4 (25%) BREAK POINTS SAVED 0/0 (0%)9 SERVICE GAMES PLAYED 92/29 (7%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/41 (37%)4/13 (31%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 5/9 (56%)0/0 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 3/4 (75%)9 RETURN GAMES PLAYED 94/10 (40%) NET POINTS WON 4/4 (100%)11 WINNERS 917 UNFORCED ERRORS 430/50 (60%) SERVICE POINTS WON 36/42 (86%)6/42 (14%) RETURN POINTS WON 20/50 (40%)36/92 (39%) TOTAL POINTS WON 56/92 (61%)231 km/h MAX SPEED 205 km/h197 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 177 km/h162 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    L’incertezza per il covid-19 spinge alla cancellazione del Kooyong Classic, esibizione pre-Australian Open

    Il Kooyong Classic

    La grande incertezza vissuta a livello globale per colpa della pandemia di Covid-19 miete un’altra “vittima sportiva”. Gli organizzatori della storica esibizione Kooyong Classic, anteprima degli Australian Open, hanno deciso di gettare la spugna anche per l’edizione 2022, dopo la cancellazione di quella di quest’anno.
    La notizia viene direttamente dal comitato direttivo dell’evento e riportata dal media australiano Sportingnews, che riporta una dichiarazione del presidente del Kooyong Classic, Adam Cossar.
    “Siamo dispiaciuti di dover prendere questa decisione” scrive Cossar, “ma con la grande incertezza degli ultimi mesi sugli accordi che sarebbero stati attuati a gennaio, non è stato possibile fare i piani necessari per offrire la migliore e più sicura esperienza sportiva e di ospitalità per i nostri giocatori, spettatori, sponsor, broadcaster, membri e personale dell’evento”.
    L’esibizione, assai gradita dai giocatori come ideale ultima rifinitura al primo Slam dell’anno, si svolge dal 1988, con tre giorni di gare che hanno visto in campo tutti i migliori tennisti del mondo, e recentemente le vittorie di campioni quali Roger Federer, Andre Agassi e Ash Barty, per citarne solo alcuni.
    Mentre i protocolli di quarantena dello stato del Queensland mettono in dubbio il Brisbane International, l’Adelaide International dovrebbe svolgersi regolarmente nel 2022, così come l’ATP Cup, anche se le decisioni sulle sedi sono ancora in fase di elaborazione. Purtroppo gli stessi direttori degli eventi sportivi dipendono dalle decisioni e scelte del “piano di sopra”, delle autorità governative, sicurezza e salute pubblica che, stando alle ultimissime dichiarazioni rilasciate oggi, non sono nemmeno d’accordo tra di loro…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO