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    Musettissimo!!! Lorenzo rimonta Zverev con un tennis fantastico, è in semifinale all’ATP 500 di Vienna

    Lorenzo Musetti (foto Erste Bank Open)

    Grinta e gambe ma anche tanta qualità di braccio, la forza per rimontare quando hai visto sportivamente la “morte in faccia” tra palle break annullate e sotto 0-3 nel tiebreak, il tutto con un tennis completo a tutto campo e, soprattutto, un’aggressività totale tanto prepotente quanto lucida. Piglio da campione, colpi da superstar, questo frullatore impazzito e tanto altro è il bellissimo Lorenzo Musetti vittorioso nei quarti di finale all’ATP 500 di Vienna contro il n.3 del mondo Alexander Zverev, 2-6 7-6(5) 6-4 lo score conclusivo di una partita emozionante e spettacolare, ricca di momenti di grande tennis e scambi notevoli, arricchiti da un netto contrasto di stile che reso il tutto “epico”. Musetti la vince di qualità e “garra”, con giocate eccezionali ma anche forte di scelte tattiche quasi sempre azzeccate. Per anni abbiamo puntato il dito contro Lorenzo per la sua atavica passività e attendismo; il 2024 ci ha regalato un Musetti trasformato, più sicuro di se stesso e pronto a prendersi il campo, gli spazi, i tempi di gioco e anche la testa del suo avversario grazie alle infinite frecce nella sua faretra, che gli consentono di essere imprevedibile, offensivo e difensivo, cambiare continuamente carte in tavola e mandare in bambola anche un rivale fortissimo e attrezzato come il tedesco.
    Bugiardo il 6-2 patito nel primo set, e nel secondo Lorenzo è stato vicinissimo ad andar sotto, tra le 5 palle break salvate – tutte con grandissimo coraggio – e ancor più il tiebreak, dove ha rimontato da 0-3 quando il precipizio pareva inevitabile. Non per “Muso”, che è rimasto calmo, lucido, ha fatto scorrere via la negatività e ha rimontato nel tiebreak affidandosi ai pezzi forti del suo repertorio, una sbracciata di rovescio micidiale per riprendersi il mini-break e poi tocchi sapienti, tra smorzate e passanti bassi, stretti, difficili. Vinto di testa e di mano il secondo set, Lorenzo ha iniziato il terzo parziale in trance agonistica, “on fire”. Attacchi col diritto e difese precise, a punire le discese a rete un po’ disperate di Zverev, calato al servizio e incapace di sfondare da dietro. Ha chiuso con autorità, senza tremare, meritandosi una vittoria importantissima che gli apre le porte della semifinale, dove trova Jack Draper.
    La partita è stata ricchissima di fasi importanti, mosse e contro mosse, rimandiamo alla cronaca per rivivere le intense emozioni e momenti di grande tennis. È importante sottolineare come i meriti di Musetti siano assai più pesanti delle incertezze sofferte da Zverev. Il tedesco infatti è partito molto forte: gran servizio, diritto pesante per sbattere l’azzurro ben dietro la riga di fondo a remare, e pronto ad avanzare. Ricordava bene la sconfitta alle Olimpiadi Sasha, quanto fosse stato in difficoltà a gestire le continue variazioni del nostro talento. Per questo ha preso il match di petto, cercando di esser lui a comandare. C’è riuscito a tratti, e proprio in quelle fasi Musetti ha vinto il match. Anche quando era il n.3 del mondo a comandare, Lorenzo non è mai crollato, ha sempre retto e proposto al tedesco palle diverse, l’ha mosso, l’ha costretto a fare punti difficili. Troppo difficili, perché la difesa di Musetti è cresciuta e anche la risposta è decollata, e questo per una volta ha fatto enorme differenza. Sembra incredibile scriverlo, ma la risposta di Musetti ha messo in difficoltà Zverev al servizio.
    Appena Sasha ha ricavato pochi punti gratis con la battuta, ed è stato costretto a prenderseli con gli scambi e con gli attacchi, Musetti l’ha messo in grave difficoltà, perché molte volte è riuscito a cambiare ritmo e prendersi l’inerzia; tanti sono stati i passanti, non subito vincenti ma col doppio colpo (uno basso o violento al corpo e poi chiusura col secondo fendente). Musetti ha atteso, ha capito come agire ed ha agito. Da campione. Progressivamente il suo tennis è diventato sempre più rapido e aggressivo, tanto da consentirgli di prendere spazio sul campo e spostare l’avversario in difesa. Incredibile il piglio offensivo che ha permesso a Musetti di salvare le 5 palle break (su due game) nel secondo set, sono state indispensabili per allungare il match ma anche un messaggio di guerra al tedesco, “ci sono”. E questo ha portato Zverev ad attaccare fin troppo, gli ha messo pressione e ha provocato diversi errori.
    Ma la maggior parte dei punti “Muso” se li è presi di spada e di fioretto, alternando diritti in avanzamento splendidi a tantissime variazioni col taglio sotto la palla, tra smorzate assai efficaci e traiettorie più lente e “storte” che hanno mandato fuori ritmo il tedesco. Non era la terra di Parigi, era un indoor molto rapido, ma il controllo di palla di Lorenzo è stato mirabile e ha totalmente mandato il tilt l’avversario in tanti punti cruciali. Zverev può regalare, sbagliare qualcosa; oggi i suoi errori sono stati quasi tutti provocati dalla sapiente gestione tattica di Musetti, solo il calo del rendimento al servizio è imputabile al tedesco, e in parte all’ottima risposta dell’italiano che certamente gli ha messo pressione. Infatti dal tiebreak del secondo set, quando Zverev ha ricavato di meno con la battuta, il suo tennis finito sotto le accelerazioni, schemi offensivi e palle corte eccellenti di Musetti, come un prestigiatore bravo a calare magie una dietro l’altra. Magie sì, ma gestite con un piano tattico lucido, continuo, sostenuto da gambe super e lucidità.
    Rapido, aggressivo, davvero un Musetti super, una bellezza. Quando Lorenzo gioca questo tipo di tennis, è una bellezza assoluta, scalda il cuore di queste bigie giornate autunnali. Perché il talento di Musetti ha il sole dentro.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia l’incontro al servizio, è subito sotto pressione perché Zverev risponde profondo. Sbaglia malamente un diritto cercando la massima spinta, poi sul 30 pari un altro banale in scambio, gli costa un’immediata palla break. La cancella con un ottimo attacco e volée sicura. Zverev ottiene un’altra chance con colpi pesanti e poi un bel tocco. Stavolta il BREAK arriva: niente prima “in”, sulla seconda il tedesco conquista spazio sul campo, lavora lo scambio e apre benissimo angolo diritto. 1-0 avanza, Sasha è molto solido al servizio, rapido ad avanzare verso la rete dopo un colpo d’approccio potente, agevolato anche dalla posizione un po’ arretrata di Musetti in risposta. Il campo è rapido, palle veloci, chi prende l’iniziativa per primo è assai avvantaggiato. Il diritto pesante di Zverev è difficile da gestire dal rovescio di Musetti, 2-0 per il tedesco con un gran servizio. Lorenzo si ritrova sotto 0-30 anche nel terzo game, terrificante la combinazione di potenza e profondità dei colpi di Zverev. È bravo e rimontare con il servizio e anche un bel back di rovescio che spezza il ritmo indiavolato del rivale. Con un Ace al centro, Musetti vince il game, 1-2. Il set scorre sui turni di servizio, Zverev quasi impeccabile, Musetti è migliorato nella spinta col diritto, più ficcante il primo colpo dopo al servizio. Sul 3-2, Zverev al servizio subisce uno splendido attacco in contro tempo di Musetti dopo un bell’angolo cross di diritto, quindi un vincente ancora di diritto cross imprendibile, 0-30. Il tedesco si affida al servizio, ma sul 30 pari sbaglia un attacco col back di rovescio, un filo penalizzato da una leggera deviazione del nastro. Palla break Musetti! Zverev serve una bordata al centro, ingestibile. 4-2 Zverev. Come spesso accade nel tennis, chance non sfruttata porta a chance concessa. L’azzurro perde campo in uno scambio, poi il tedesco trova una reazione motoria pazzesca sotto rete, salvando un punto che pareva perso. Sul 30 pari Musetti sbaglia un’accelerazione di diritto lungo linea da sinistra (esecuzione con poco equilibrio) e concede una palla del doppio break sul 30-40. Zverev guadagna il centro del campo, scambia con palla pesante ed è Musetti il primo a sbagliare (rovescio in rete). Doppio BREAK e 5-2. Il n.3 del mondo chiude il parziale 6-2 rimontando da 15-30 (spreca un po’ Lorenzo nel quarto punto, con la sua mano si poteva colpire un passante più incisivo). Un punteggio severo, ma l’azzurro ha avuto qualche chance non sfruttata. Bene Zverev al servizio, perfetto nei momenti cruciali e sulla palla break salvata, mentre Musetti nonostante il 72% di prime in campo ha trasformato solo il 56%.
    Musetti riparte al servizio nel secondo set, ma è ancora Zverev a far la voce grossa. Tira fortissimo col diritto e bello profondo, si porta 0-30 e poi 15-40, eccellente doppio passante del tedesco. Lorenzo subito spalle al muro, ma regge: gran servizio sulla prima chance, magnifico diritto vincente dal centro sulla seconda, che qualità! Bel piglio di Musetti contro un avversario al top. Quattro punti di fila e 1-0. L’impeto delle chance annullate dà a “Muso” gran forza in risposta. Prima un rovescio lungo linea dei suoi, poi un attacco vincente, rapidissimo nell’entrare in campo col diritto. 0-30 e quindi 0-40 grazie ad un errore banale col diritto di Zverev. Tre palle break per Lorenzo (parziale di 8 punti 2). Non gioca bene la prima chance Musetti, in rete un diritto che non gli avrebbe portato il punto; ottima la difesa del tedesco su 30-40, bravo ad azzerare un cambio di velocità col rovescio cross e poi è l’italiano a sbagliare ancora in quell’angolo. Musetti approfitta di un doppio fallo di Sasha, c’è la PB #4 ed è quella buona: Lorenzo alza un lob a candela, gli esce profondo e Sasha affossa lo smash in rete. Doppio Regalo, ma poco importa, c’è il BREAK che manda Musetti 2-0 avanti, premiata l’aggressività dell’azzurro. La lotta è accesa anche nel terzo game, uno scambio rocambolesco sotto rete, Sasha spinge tanto. L’azzurro chiude il game con una smorzata e passante di rovescio perfetto. 3-0 Musetti. Splendida fase tecnica di Lorenzo: spinge bene dopo un bel servizio, alternando palle più cariche di spin ad accelerazioni a tutto braccio, e pure qualche colpo col taglio sotto per spostare il rivale dal centro del campo e non proporgli una palla comoda da spingere. Sul 4-2, Musetti va in difficoltà al servizio. Zverev alza il “muro” torna super consistente dopo aver tirato due doppi falli nel game precedente, mentre Lorenzo regala un serve and volley scadente, 0-40 e tre chance del contro break. Sasha gioca solido dal centro e lascia l’iniziativa al nostro, ed è Lorenzo a sbagliare un rovescio che gli costa il BREAK, 4-3. Peccato, era in controllo del tempo di gioco, non ci voleva questo turno incerto. Zverev invece ha ripreso vigore e sicurezza, quasi non si scambia e 4 pari. Non facile gestire la tensione del momento, attacca con decisione Lorenzo ma poi commette un doppio fallo, per il 30 pari, provocato dalla super risposta del rivale nel punto precedente. Tanti errori in questa fase, ogni punto è pesante. Fretta di Lorenzo ai vantaggi, sparacchia via un diritto su di una risposta troppo profonda per essere aggredita. Palla break delicatissima da difendere. Che coraggio! Attacca la rete in contro tempo dopo il servizio e tocco di volo preciso. Ancora avanti tutta e funziona, importante il piglio e aggressività con cui Musetti affronta le fasi più concitate del secondo set, segnale di crescita sportiva e caratteriale. 5-4. Sasha vola 5 pari, e in risposta ritrova grande profondità, colpi che mandano in difficoltà il back dell’azzurro, che scappa via. 0-30, suona l’allarme rosso. Altro duro scambio, Zverev non sbaglia più ed è ancora il toscano a sbagliare per primo per uscire dal palleggio. 0-40, tre palle break per profumano di match point… Coraggio, Lorenzo si butta avanti e con un gran tocco salva la prima, 15-40; salva anche la seconda, vincendo un lungo scambio tattico; uff che rischio sulla terza, smorzata micidiale di Musetti dopo il servizio col diritto, andando indietro, che tocco! Sullo scambio di potenza diritto vs diritto in questa fase il tedesco è superiore, si procura la PB #4. Bravo ancora Musetti, via avanti e chiusura di volo. Si va al tiebreak. Inizia bene Sasha in risposta, diritto cross fantastico e tocco di volo, 1-0. Serve benissimo il tedesco, 2-0 e poi 3-0 con una bellissima difesa, ma Musetti mmmm poteva infilare il passante. Si riprende il mini-break “Muso” con una sbracciata di rovescio dal centro fantastica, si gira 3 pari. Continua a usare la smorzata l’azzurro, 4 pari. Attenzione: Lorenzo ferma il gioco, dice una palla del rivale è nettamente out. Bernardes attiva la radiolina… e in effetti il replay conferma che la palla è fuori di almeno 20 centimetri. 5-4. Ancora palla corta, ma che sprint stavolta il tedesco, la rimette con mano splendida. Spettacolo! E 5 pari. Corto poi l’attacco del tedesco, il passante di Lorenzo non perdona, 65 e Set Point Musetti! Al servizio. Diritto inside out vincente, sulla riga! SET Musetti 7 punti 5. Musetti da applausi. Bravissimo, che piglio, spirito offensivo e qualità. Si va al terzo.
    Lorenzo inizia il terzo set in risposta, ha il braccio “caldo” e si vede dalla profondità dei suoi colpi. Zverev sembra sbalordito, è lui a sbagliare. 15-40, due palle break immediate. Non va il servizio di Sasha, e FANTASTICO Musetti! Taglia col rovescio, riguadagna campo e affonda col diritto, chiudendo con lo smash sotto rete. break Musetti, strappo di qualità mostruoso! Poco aiuto dal servizio per Zverev e l’ha pagato subito. Prova la reazione il tedesco, attacca, ma Lorenzo rintuzza e con il servizio si porta 2-0. Senza punti gratis col servizio, Zverev va sotto, la risposta di “Muso” è violenta e precisa, come quella che lo porta porta 15-30 nel terzo game. Con un altro scambio vinto con tocchi sotto rete, Musetti si porta 30-40, palla per il doppio break. SI! Si butta ancora avanti Sasha, ma l’attacco è corto e il doppio passante del nostro una sentenza. BREAK, 3-0 “pesante” per Lorenzo, davvero On Fire. Nel quarto game Musetti serve poche prime palle, e Zverev si rimette a spingere con consistenza. Sullo 0-30 Lorenzo tocca out una volée in contro tempo, e con un errore col diritto restituisce un break, 3-1. Gli approcci del tedesco restano incerti, ma torna l’Ace a sostenerlo, 3-2. Musetti vince un importantissimo sesto game al servizio, qualche sbavatura sotto la pressione del rivale, ma regge e si porta 4-2, game fondamentale a rintuzzare la rimonta di Zverev. Ogni volta che Sasha scende a rete non chiude quasi mai il punto, è ottimo il primo passante dell’azzurro sugli approcci così così. Con un altro doppio passante, Lorenzo è 15-30. Solido l’azzurro, apre l’angolo e taglia la palla, alla fine è il rovescio di Sasha largo, 15-40, due chance per andare a servire per chiudere. Rischia la sbracciata lungo linea di rovescio, ma non passa la rete, 30-40. Ottimo servizio sulla seconda, si salva il tedesco (4-3). Grandissimo tennis nell’ottavo game, si gioca proprio bene. Meraviglioso lo scambio sul 30-15, una serie di diritti cross uno più bello dell’altro e poi chiusura lungo linea di Zverev. Altrettanto bello il diritto vincente in avanzamento di Lorenzo nello scambio successivo, coraggio e precisione. Poi ACE! 5-3 Musetti. Zverev resta a contatto, 4-5. Ora il toscano serve per il match. Subito aggressivo, diritto potente cross, poi un altro ancor più difficile a due passi dalla rete, per nulla facile vista la rincorsa. 30-0. Il nastro porta via il rovescio di Zverev, 40-0 e Tre Match Point!!! Chiude subito!! pazienza e altro diritto cross imprendibile. CHE VITTORIA!!! Qualità, sostanza, aggressivo e mai domo, bravo a salvare palle break e spaccare la partita con un terzo set micidiale! C’è Draper domani in semifinale, ma che soddisfazione!

    Alexander Zverev vs Lorenzo Musetti ATP Vienna Alexander Zverev [1]664 Lorenzo Musetti [6]276 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 3-5A. Zverev 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 3-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace ace1-3 → 2-3L. Musetti 0-15 0-30 0-400-3 → 1-3A. Zverev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 5*-5 5-6*6-6 → 6-7A. Zverev 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-6 → 6-6L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6A. Zverev 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 4-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4L. Musetti 0-15 0-30 0-402-4 → 3-4A. Zverev0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-401-4 → 2-4L. Musetti1-3 → 1-4A. Zverev 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 df0-3 → 1-3L. Musetti 15-15 30-15 30-30 40-300-2 → 0-3A. Zverev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A df0-1 → 0-2L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-2 → 5-2A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 4-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 3-2A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace2-0 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0

    Statistica
    Zverev 🇩🇪
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    269
    255

    Ace
    10
    2

    Doppi falli
    5
    1

    Prima di servizio
    69/99 (70%)
    71/101 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    49/69 (71%)
    46/71 (65%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/30 (47%)
    14/30 (47%)

    Palle break salvate
    6/9 (67%)
    8/12 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    15
    15

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    149
    136

    Punti vinti sulla prima di servizio
    25/71 (35%)
    20/69 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    16/30 (53%)
    16/30 (53%)

    Palle break convertite
    4/12 (33%)
    3/9 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    15

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    13/23 (57%)
    16/21 (76%)

    Vincenti
    22
    36

    Errori non forzati
    19
    21

    Punti vinti al servizio
    63/99 (64%)
    60/101 (59%)

    Punti vinti in risposta
    41/101 (41%)
    36/99 (36%)

    Totale punti vinti
    104/200 (52%)
    96/200 (48%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    226km/h (140 mph)
    217km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    212km/h (131 mph)
    197km/h (122 mph)

    Velocità media seconda
    173km/h (107 mph)
    152km/h (94 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 di Miami e Madrid: possibile cambio di proprietà

    Il Miami Open

    I due Masters 1000 di Miami e Madrid potrebbero essere messi in vendita nelle prossime settimane. Questo riportano fonti finanziarie negli Stati Uniti, come riporta il collega Todd Spangler sul magazine Variety. I due tornei sono nel portafoglio di IMG, società di management sportivo attiva in molti settori (tra i vari business, nel tennis controlla la nota Academy fondata da Bollettieri), a sua volta controllata da Endeavor, gigante finanziario californiano che fattura miliardi di dollari ogni anno. Secondo quanto riportato da analisti negli States, Endeavor sta intraprendendo una strada di semplificazione della sua attività, per concentrarsi sull’agenzia di intrattenimento WME e tagliare altri rami di business considerati meno strategici, una sorta di “cura dimagrante” per diventare operativamente più efficiente. Per questo il management della società ha avviato una “revisione e potenziale vendita” di alcuni eventi nel suo portafoglio IMG, tra cui figurerebbero anche i tornei Miami Open e Madrid Open.
    Endeavor sta attraversando una serie di manovre economicamente molto importanti: TKO Group ha annunciato che si sta lavorando ad un accordo con il proprietario di maggioranza Endeavor per acquisire PBR, On Location e IMG in una transazione interamente azionaria valutata 3,25 miliardi di dollari. “Il portafoglio di Endeavor include eventi iconici, globali e imperdibili che spaziano tra sport, intrattenimento e arti”, ha affermato Mark Shapiro, presidente e COO di Endeavor, in una dichiarazione. “Come parte di Endeavor, i tornei Miami e Madrid Open sono cresciuti in modo significativo, hanno stabilito record di presenze e sponsorizzazioni anno dopo anno. Siamo orgogliosi di questo progresso e convinti che queste risorse uniche siano ben posizionate per il successo in futuro”. Parole che già sanno di accordo ben avviato, o quasi concluso.
    Endeavor ha assunto Raine Group per assistere nel processo di vendita degli eventi IMG. La società ha affermato che non è stato stabilito alcun calendario definitivo per il completamento del processo di revisione e che “non vi è alcuna garanzia che la revisione si tradurrà in alcuna azione specifica”. “Endeavor non intende rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito alla potenziale vendita dei suoi asset come descritto nel presente documento, fino a quando non determini che un’ulteriore divulgazione sia necessaria”, tradotto non ci saranno altre comunicazioni sino alle firme.
    Sembrano movimenti prettamente finanziari, tuttavia un’eventuale cessione dei due tornei potrebbe anche portare ad altre novità, come possibili cambi di date nel calendario stagionale. Ricordiamo l’enorme interesse del capitalismo Saudita per entrare forte nella stagione tennistica, ma si vocifera che anche in Germania ci sia un gruppo di investitori a caccia di una licenza “importante” per riportare un torneo Masters 1000 nel paese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Cobolli k.o. alla spalla, costretto al ritiro nel secondo set vs. De Minaur

    Flavio Cobolli (foto Getty Images)

    Amarissima conclusione dell’avventura all’ATP 500 di Vienna per Flavio Cobolli. Il romano accusa un problema alla spalla destra nella parte finale del primo set del suo match di ottavi di finale contro Alex De Minaur ed è costretto a gettare la spugna quando lo score segna 7-6(2) 3-1 per l’australiano. Andato sotto di un break nel secondo set, l’azzurro ha scelto – saggiamente – di non continuare, troppo acuto il dolore alla spalla, più volte trattata dal fisioterapista, un problema che non gli consentiva più di alzare il braccio e caricare la palla con servizio e soprattutto diritto. Davvero un peccato perché Cobolli, in generale e per la partita, assolutamente aperta. L’azzurro stava disputando un discreto match, bravo a riprendersi il contro break all’ultimo tuffo con De Minaur a servire per il set sul 5-4. Flavio aveva difficoltà a gestire l’anticipo e velocità di schemi di Alex, ma era riuscito ad alzare la potenza dei colpi senza esagerare e forzare troppo negli scambi, scegliendo saggiamente di alzare di più la parabola dei colpi sul diritto del rivale ed entrando forte col rovescio lungo linea, un’insieme di schemi ben eseguiti con i quali era riuscito a mettere pressione al rivale e impattare il conto dei game.
    Nel corso dell’ottimo turno di servizio che l’ha portato avanti 6-5, ecco le prime smorfie di dolore. Al tiebreak, dopo un colpo sbagliato, arriva verso il suo angolo un gesto eloquente con la mano “è finita”. Nemmeno l’intervento del fisioterapista è servito a migliorare la sua condizione, con dolore evidente nel corso del trattamento trasmetto in mondovisione, immagini che non avremmo mai voluto vedere. Ha provato nel secondo set con coraggio a restare aggrappato al match, giocando sull’uno due, smorzate, attacchi alla rete, ma era un tennis lontanissimo dai suoi canoni e con lo spettro di aggravare la situazione, e quasi impossibile ribaltare la partita a suo favore. Una volta andato sotto di un break, la giusta scelta di terminare l’agonia. Non c’è molto altro da aggiungere, solo amarezza per un torneo finito nel peggio dei modi, quando la forma mostrata era ottimale e questo De Minaur, ancora un po’ incerto in varie situazioni, pareva battibile.
    La speranza è che il problema accusato da Cobolli non sia grave e che possa già rientrare la prossima settimana al Masters 1000 di Parigi Bercy. Ancor più che possa recuperare al 100% in ottica Davis Cup, visto che il romano è uno dei maggiori candidati a vestire la maglia azzurra da protagonista nella Final 8 di Malaga. Forza Flavio!

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita inizia con un buon turno di battuta di Cobolli, dinamico e potente, subito a far sentire la sua presenza in campo. Rischia la massima profondità in risposta, ma non va, anche De Minaur vince il suo primo turno di servizio, 1 pari. L’australiano si appoggia bene sulle palle dell’italiano, trova ottima profondità con i suoi colpi e si procura due palle break (15-4o) forzando gli errori di Flavio. Il BREAK arriva subito: lungo scambio, un back di rovescio manda fuori ritmo Cobolli col diritto. Poche prime palle nel game del romano, e paga subito dazio. Evidente il contrasto tra il tennis muscolare in spinta di Cobolli e quello più leggero ma in grande anticipo di De Minaur, che non lascia molto tempo all’azzurro. “Demon” sembra aver recuperato discretamente dal serio problema all’anca sofferto a Wimbledon vista la sua buona mobilità. Con una buona prima palla sul 40-30 Alex vola avanti 3-1. Flavio ritrova precisione in spinta e fa volare la sua intensità (2-3). De Minaur improvvisamente si “imballa” al servizio: da 40-0 si fa sorprendere da una giocata difensiva al limite dell’azzurro, quindi sbaglia tre colpi banali e concede una palla del contro break. Cobolli cerca di infastidire il rivale alzando la parabola sul diritto, ma De Minaur non ci casca, comanda e forza un errore di rovescio di Flavio. 4-2 De Minaur, assalto respinto. Cobolli tende ad affrettare i tempi dell’affondo, non è facile sovrastare l’anticipo di De Minaur, ma commette qualche errore di troppo (e un doppio fallo). Si ritrova sotto 30-40, ma è bravo ad annullare la palla del doppio allungo con un attacco ben calibrato. Poche prime palle, e questo non aiuta… Il secondo doppio fallo del game gli costa la PB #2. Bravo Flavio a scatenare il lungo linea di rovescio, non facile dopo una seconda palla di battuta. Di forza pura il romano salva anche la terza chance concessa all’aussie. Complicatissimo, ma Cobolli resta aggrappato sul 3-4. Quando Flavio ha la pazienza di spingere e costruire, con la sua forza riesce a prendersi ottimi punti; quando al contrario affretta troppo, gli errori arrivano. De Minaur serve per il set sul 5-4. Cobolli spara nel secondo punto un’accelerazione di diritto terrificante (pure su palla alta), poi con un gran rovescio lungo linea si porta 30 pari. Incredibile come l’azzurro abbia agganciato con la punta della racchetta una prima palla angolata e trovare la riga di fondo, De Minaur è sorpreso e c’è la palla break! Rallenta troppo De Minaur, è bravo Cobolli ad entrare col rovescio lungo linea e strappare un Contro BREAK fantastico, bravo ad approfittare di poche prime di servizio del rivale. 5 pari e poi sorpasso, 6-5. De Minaur con un turno a zero sale al Tiebreak. Cobolli cede il primo punto al servizio, mal centrato un rovescio, poi rischia una risposta inside out a tutta, ma gli esce di poco. Si tocca la spalla l’azzurro, qualcosa non va. Si butta avanti con poco, e sbaglia una demi-volée difficile, 3-0 De Minaur… e fa un gesto con la mano come “è finita” verso il suo angolo. Continua però a spingere e vincere due punti al servizio, 2-3. Sembra in difficoltà a spingere col diritto, quando porta la racchetta dietro, mentre col rovescio bimane la palla gli corre via bene. Si gira 4-2. Il diritto di Flavio non va, 6-2 De Minaur con l’ennesimo errore. Col doppio fallo Cobolli cede 7 punti a 2.
    Arriva il fisioterapista. Smorfie di dolore vero di Cobolli quando l’operatore alza il braccio… non promette nulla di buono. Torna in campo Flavio, ci prova, ma De Minaur vince a zero con quattro pallate il suo game (dal 6-5 Cobolli, parziale terribile di 15 punti a 2 per il canguro…). Serve a 175 km/h l’azzurro, ma ci prova con determinazione, nonostante scuota la testa deluso. Riesce a vincere il game, provando ad accorciare – con successo – gli scambi. Con un tennis completamente snaturato, due tocchi e via, Flavio cerca di restare in partita. Sul 2-1 rischia un serve and volley sul 30 pari mal eseguito, palla in rete e palla break. Tira un bel rovescio e annulla la chance al rivale, fin troppo attendista ADM. Ma il problema è sul diritto, dove è in evidente difficoltà a caricare il colpo. Errore sulla destra e altra palla break. Ancora col rovescio, ottimo impatto e avanti, si salva. Con una risposta pesante alla terza palla break De Minaur strappa il break, ma è l’ultimo punto del match. Flavio a malincuore getta la spugna e spiega all’australiano il problema alla spalla dopo avergli stretto la mano. Davvero un peccato, c’era margine per far bene in questo match e nel torneo. Ma il problema muscolare sembra reale e peggiorarlo non ha alcun senso. Che amarezza…

    Flavio Cobolli vs Alex de Minaur (Non prima 18:00)ATP Vienna Flavio Cobolli061 Alex de Minaur [2]• 073 Vincitore: de Minaur ServizioSvolgimentoSet 2A. de MinaurF. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3A. de Minaur 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 df6-6 → 6-7A. de MinaurF. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 A-402-3 → 2-4F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 2-3A. de Minaur 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Cobolli 🇮🇹
    De Minaur 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    239
    278

    Ace
    0
    2

    Doppi falli
    4
    3

    Prima di servizio
    28/58 (48%)
    31/51 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    20/28 (71%)
    28/31 (90%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/30 (47%)
    8/20 (40%)

    Palle break salvate
    5/7 (71%)
    1/2 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    132
    135

    Punti vinti sulla prima di servizio
    3/31 (10%)
    8/28 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    12/20 (60%)
    16/30 (53%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    2/7 (29%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    17/20 (85%)
    10/12 (83%)

    Vincenti
    14
    9

    Errori non forzati
    31
    14

    Punti vinti al servizio
    34/58 (59%)
    36/51 (71%)

    Punti vinti in risposta
    15/51 (29%)
    24/58 (41%)

    Totale punti vinti
    49/109 (45%)
    60/109 (55%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    207km/h (128 mph)
    213km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    194km/h (120 mph)
    202km/h (125 mph)

    Velocità media seconda
    154km/h (95 mph)
    165km/h (102 mph) LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Vienna: troppo Draper per la “garra” di Darderi

    Luciano Darderi (foto Getty Images)

    La solita “garra” e tanti colpi vincenti non sono bastati a Luciano Darderi per aver la meglio su un ottimo Jack Draper negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna, 7-5 6-1 lo score conclusivo a favore del britannico. Draper ha confermato i grandi progressi che l’hanno portato in semifinale a US Open lo scorso settembre: ha servito come un treno (15 ace a fronte di solo 2 doppi falli) e ha risposto con altrettanta qualità, mettendo enorme pressione all’italiano. Luciano ha giocato un ottimo primo set, forte di un servizio che l’ha sostenuto e di una propensione offensiva molto interessante, con diverse discese a rete e cercando di non finire sotto la potenza del rivale, che a sua volta spinto tanto col suo diritto mancino sul rovescio dell’italiano nato in Argentina. Darderi ha salvato due palle break nel settimo game del primo set, giocando con bel piglio, ma non è riuscito salvarsi sul 5 pari, quando la malasorte gli ha presentato un conto salatissimo sotto forma di due terribili deviazioni del nastro, una dopo l’altra ai vantaggi, che hanno consegnato il break a Jack. Una volta in vantaggio, Draper è stato bravo a martellare da ogni posizione del campo e continuare a servire in modo incredibile, strappando un break immediato all’avvio del secondo parziale che di fatto gli ha consegnato il match.
    Quasi impossibile incidere per Darderi in risposta: Draper infatti oltre agli ace ha messo in gioco tre prime di servizio su quattro, vincendo ben 31 punti su 34. Proprio il dominio nei suoi turni di battuta ha dato al 22enne di Sutton la serenità per spingere in risposta e prendersi punti importanti. Darderi è un po’ calato fisicamente nel secondo set, ma c’ha sempre provato, ha spinto ed attaccato molto. La nota positiva della sua partita viene dall’aver giocato alla pari contro il forte rivale finché il servizio l’ha sostenuto. Se non fosse incappato in quello sfortunato turno di battuta sul 5 pari e fosse riuscito ad issarsi al tiebreak, chissà. Darderi ha comunque ottenuto ben 22 colpi vincenti, non pochi, segno di quanto e bene abbia costruito e concluso nell’incontro; ancor più positivo il bilancio finale dell’inglese, 34 – 8. Draper attende nei quarti il vincente di Dimitrov – Machac.
    Darderi alza la prima palla del match e serve con grande potenza, ben due ace nel primo game. Draper lo segue a ruota, servizi molto consistenti (dopo un doppio fallo) e il diritto mancino a pungere sul rovescio dell’italiano. Il set scorre veloce sui game di servizio, la prima palla è molto efficace e nessuno dei due concede chance a chi è in risposta. Sul 3 pari Draper cambia marcia in risposta, è super aggressivo col diritto e sbaraglia la resistenza di Darderi, che si ritrova sotto 0-30. È bravo Luciano a vincere uno scambio rocambolesco (con una palla d’attacco che gli resta in gioco per un niente) davvero reattivo sotto rete (15-30), poi non riesce a gestire una volée bassa e concede le prime palle break sul 15-40. Le annulla bene Darderi, eccellente la smorzata e passante di rovescio sulla seconda chance, schema “da terra” funzionato alla perfezione. Draper trova il game perfetto, 4 ace per il 4 pari. Anche sul 5 pari Darderi va sotto 0-30 al servizio ed è graziato da un errore banale del britannico col diritto, a campo aperto, che poteva valergli tre palle break. La chance per Jack arriva ai vantaggi, grazie ad un diritto mal centrato da Luciano. Si salva ancora col servizio Darderi, grande grinta. Davvero sfortunato l’italiano: il nastro lo punisce in due punti di fila, anche sulla seconda palla break, con un suo diritto deviato lungo. Draper avanti 6-5 e servizio, e che servizio… con un altro game perfetto, 4 ace, chiude il set 7-5.
    Sullo slancio del primo parziale, Draper inizia bene anche il secondo set. Gran risposta per lo 0-30 e si prende il break grazie a un diritto out di Darderi, sotto la pressione del britannico. Lotta Luciano, è pronto a correre a rete e spinge. Approfitta di un errori Jack e strappa una palla break sul 30-40, ma è bravissimo il campione al Queen’s a tirare un rovescio passante millimetrico e annullarla. 2-0 Draper, grazie al servizio mancino, curva difficilissima da gestire in risposta. L’azzurro continua a lottare, ma commette troppi errori e anche il primo doppio fallo sul 3-1, gli costa una palla break che però annulla con un bel servizio esterno. Draper non molla la presa e si prende di forza il secondo break: prima una gran risposta, poi un doppio passante che punisce l’attacco a rete di Darderi, per il 4-1 “pesante”. L’azzurro annulla due match point al rivale servendo sotto 5-1, ma cede al terzo, gran risposta di Draper e poi diritto aggressivo dal centro.
    Marco Mazzoni
    Luciano Darderi vs Jack Draper ATP Vienna Luciano Darderi51 Jack Draper [7]76 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-5 → 1-6J. Draper 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5L. Darderi0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15J. Draper 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace ace5-6 → 5-7L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 ace 40-A5-5 → 5-6J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-4 → 5-5L. Darderi 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4J. Draper 30-0 ace ace4-3 → 4-4L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3J. Draper 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 40-152-1 → 2-2L. Darderi 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1J. Draper 0-15 df 15-15 ace 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1L. Darderi 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Darderi 🇮🇹
    Draper 🇬🇧

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    240
    322

    Ace
    8
    15

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    52/71 (73%)
    34/46 (74%)

    Punti vinti sulla prima
    32/52 (62%)
    31/34 (91%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/19 (42%)
    6/12 (50%)

    Palle break salvate
    6/10 (60%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    59
    176

    Punti vinti sulla prima di servizio
    3/34 (9%)
    20/52 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    6/12 (50%)
    11/19 (58%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    4/10 (40%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/15 (47%)
    9/16 (56%)

    Vincenti
    22
    34

    Errori non forzati
    13
    8

    Punti vinti al servizio
    40/71 (56%)
    37/46 (80%)

    Punti vinti in risposta
    9/46 (20%)
    31/71 (44%)

    Totale punti vinti
    49/117 (42%)
    68/117 (58%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    213km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    195km/h (121 mph)
    197km/h (122 mph)

    Velocità media seconda
    158km/h (98 mph)
    161km/h (100 mph) LEGGI TUTTO

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    Polemiche in Svizzera: invisibile l’immagine di Federer nell’edizione 2024 del torneo di Basilea

    Tifosi svizzeri “orfani” di Federer

    In Svizzera, e in particolare a Basilea, dici tennis e pensi a Federer. Normale, visto che il campione locale è una leggenda assoluta, più importante sportivo rossocrociato nella storia e tennista più amato di sempre dal pubblico globale come dimostrano gli innumerevoli Award ATP vinti come “fans favorite” fino alla conclusione della sua carriera. Eppure in Svizzera quest’anno c’è qualcosa che stride, e la stampa nazionale lo sottolinea. Come scrive il seguito magazine Blick, tutti gli appassionati che questa settimana varcano le porte della Halle Saint-Jacques per assistere all’edizione 2024 degli Swiss Indoors parlano di Roger e ricordano le sue imprese, ma… lui è praticamente assente nell’impianto e nei dintorni dell’arena. Non c’è una foto, un manifesto, qualcosa che segnali la sua presenza o ricordo eccetto la lista dei campioni del passato nel torneo, dove Federer figura per ben 10 volte (record assoluto). Il magazine si chiede a cosa si deve quest’assenza: uno sgarbo da parte degli organizzatori? O c’è qualcos’altro sotto?
    “La presenza di Roger fluttua sempre nella mente degli appassionati che arrivano al torneo. Soprattutto perché questo giardino è in pratica quello di casa sua” si legge su Blick. “Prima di diventare la star mondiale conosciuta da tutti, qui faceva il raccattapalle. Anche sua madre Lynette era attiva nell’ufficio accreditamenti. Una storia che nessun altro torneo del circuito può vantare”. Il “Maestro” vanta il record di successi (10), quello di vittorie in match singoli (75), più finali disputate (15) e di campione più anziano, con il successo nel 2019 a ben 38 anni. “Ovunque un percorso e un collegamento del genere rafforzerebbero l’associazione tra il nome del torneo e quello del campione. La sua statua si trovava di fronte alla Halle Saint-Jacques e ogni stagione partecipavamo a quello che si poteva quasi intitolare Roger Federer Indoors. Ma è risaputo che nessuno è profeta in patria. E ancor meno nel suo Cantone, verrebbe da dire. Perché a Basilea colpisce il constatare che l’immagine dell’ex numero 1 del mondo è semplicemente assente”.
    Secondo il magazine svizzero, una spiegazione di quest’assenza potrebbe ricercarsi nei ripetuti dissidi di Roger con gli organizzatori del torneo. I primi contrasti risalgono al 2012, quando non si trovò un accordo tra il management del giocatore e quelli dell’evento per il “gettone” di presenza a quei tempi riservato ai migliori, era una consuetudine farlo più o meno ovunque per le star. Una polemica che rovinò i rapporti con il capo dello Swiss Indoors Roger Brennwald. Si ricorda che due anni dopo Federer giocò il torneo senza garanzie e versò pure il prize money alla sua fondazione, e così nelle edizioni successive. Questo tuttavia non resta l’unico screzio.
    Infatti nel 2022, alla sua ultima stagione sul circuito, Federer decise di appendere la racchetta al chiodo non nel torneo di casa ma alla Laver Cup in quel di Londra a settembre, un mese prima degli Swiss Indoors. A Basilea ci rimasero male: speravano che fosse il loro torneo l’ultima tappa dello straordinario viaggio sportivo di Roger, tanto che cercarono in tutti i modi di averlo per una cerimonia, un tributo di fronte al suo pubblico. Federer declinò l’invito, specificando che il ritiro fosse “troppo fresco” e che non se la sentiva ancora di ripresentarsi in pubblico (in effetti dall’addio alla O2 Arena di lui si persero le tracce per vari mesi). Gli Swiss Indoors tornarono alla carica nel 2023, offrendogli una cerimonia pubblica d’addio, ma Federer declinò nuovamente la proposta. Si è poi giustificato più volte, chiarendo di non nutrire alcuna animosità nei confronti del torneo e indicando che prendeva le distanze solo per motivi emotivi, aspettando il momento giusto per tornare.
    “Gli Swiss Indoors quest’anno hanno scelto di non proporre l’immagine di Roger Federer. È il segno di una relazione ormai terminata, oppure un atto di disperazione per pungerlo nel vivo e riaverlo indietro?” si chiede Blick al termine del servizio. Vista da lontano sembra una situazione paradossale. Nel corso dei match di quest’anno più di una volta dal pubblico si è levato un coro in ricordo di Federer, e molti appassionati sono arrivati sugli spalti con cartelli inneggianti al loro idolo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zvererv, una stagione da record

    Alexander Zverev (foto Getty Images)

    Sasha Zverev “semplicemente ingiocabile”. Così l’account social dell’ATP ha commentato ieri la bella e convincente vittoria del tedesco su Marcos Giron al 500 di Vienna, successo che gli ha aperto la porta per i quarti di finale del torneo austriaco. Venerdì sarà grande tennis tra il n.3 del mondo e Lorenzo Musetti, in palio un posto in semifinale. Anche l’azzurro ci arriva molto bene, “fresco” dopo il forfait di Monfils e sulla scia dell’eccellente prestazione contro Lorenzo Sonego, dove ha convinto su tutta linea con un tennis completo e super aggressivo. Sarà il terzo confronto diretto tra Zverev e Musetti: 1 pari finora il bilancio, con l’azzurro bravissimo a trionfare la scorsa estate nei quarti del torneo Olimpico. Tuttavia stavolta si giocherà sul veloce indoor, condizione che potrebbe favorire il tedesco, apparso in grande spolvero col servizio.
    Zverev battendo Giron a Vienna ha ottenuto la vittoria n.61 in stagione, è il suo record personale di partite vinte in un anno. E non finisce qua: in Austria il tedesco ha raggiunto i quarti di finale per la 14esima volta nel 2024, altro primato personale, che uguaglia la cifra toccata da anche Jannik Sinner.
    Questi due dati confermano quanto Zverev sia stato continuo e vincente in questa stagione. Ha vinto “solo” il Masters 1000 di Roma (per la seconda volta in carriera), ma se escludiamo la brutta sconfitta ad Acapulco all’esordio per il resto dell’anno è stato sempre un osso duro da battere e ha fatto strada in ogni evento disputato. È tornato in finale in uno Slam a Roland Garros, battuto da Alcaraz al termine di una battaglia feroce, e la vera macchia della sua annata sono le tre sconfitte patite negli altri Slam. Infatti a Melbourne si è fatto rimontare da Medvedev quando aveva la partita in pugno, mentre Fritz l’ha battuto sia a Wimbledon che US Open, con la partita di New York che proprio non gli andò giù arrivando a commentare a caldo di non aver “mai giocato così male di rovescio in vita sua”. Una consistenza e continuità di risultati che l’hanno riportato al n.2 del mondo per tre settimane lo scorso settembre, dopo esserlo stato nel giugno del 2022 (quando si fracassò la caviglia in campo a Roland Garros, probabilmente nel picco massimo di rendimento in carriera).
    Fortissimo per potenza nei colpi, resistenza e spirito combattivo, Sasha quando prende ritmo con la prima di servizio può diventare a tratti ingiocabile. Lo ricordiamo ad esempio nell’edizione delle Finals vinta a Torino, dove si sbarazzò uno dopo l’altro di Djokovic e Medvedev con una furia di bordate irresistibili dopo una prima di battuta micidiale. Ma… resta sempre un tarlo nel suo tennis: quell’attitudine un po’ troppo difensiva e attendista che torna fuori sotto pressione e lo fatalmente penalizza nelle fasi “calde” delle sfide contro i big. Una tendenza perversa che ha pagato a caro prezzo in molte occasioni, inclusa l’ultima finale di Parigi dove Alcaraz andò a prendersi con più coraggio i punti risultati decisivi, meritando il successo.
    A 27 compiuti, Zverev è tornato al suo miglior tennis in carriera, totalmente recuperato dal terribile infortunio alla caviglia (che gli ha fatto perdere quasi due anni al massimo livello, è corretto sottolinearlo) e in fiducia. Resta ancora quel mesto zero alla casella titoli Slam vinti, con solo due finali disputate (rilievo statistico questo ancor più singolare e negativo). Con Sinner e Alcaraz arrivati a questo livello, ce la farà a trionfare in un Major?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Coaching? Capriati rilancia: “I giocatori dovrebbero avere un tablet statistico per le analisi in tempo reale”

    Jennifer Capriati, 3 titoli Slam in carriera

    Off-court coaching? Forse per i giocatori sarebbe meglio un accesso ai Big Data in tempo reale, statistiche profonde su ogni aspetto del gioco da usare per cambiare la propria strategia o colpi nel corso della partita. Questo il pensiero originale di Jennifer Capriati, ex stella del tennis statunitense, nel dibattito aperto in questi giorni dopo la decisione dei massimi organi del tennis sulla definitiva introduzione del coaching dal 2025. La regola, in “prova” da un po’ di tempo, diverrà ufficiale dalla prossima stagione, e molti giocatori (Fritz, Shapovalov, l’ex n.2 Norman per citarne alcuni) ed addetti ai lavori si sono detti contrari a questa innovazione, che sminuisce l’aspetto “uno contro uno” del gioco e l’abilità di lettura e decisione di un tennista nel corso del match.
    Proprio su quest’aspetto, abilità di prendere decisioni e intuire l’andamento di un incontro, si basa il pensiero di Capriati. Secondo la ex campionessa Slam newyorkese, un tennista più che un coach a guidarlo avrebbe bisogno di poter accedere in tempo reale, magari su di un tablet posizionato alla propria panchina sul campo, a tutte le statistiche del gioco e di ogni colpo, per valutare in profondità l’andamento di ogni settore della prestazione e quindi poter capire cosa non sta funzionando nel suo tennis e in quello dell’avversario.
    “Penso che i giocatori dovrebbero avere uno stat pad per vedere le analisi in tempo reale. Un giocatore dovrebbe essere in grado di capirlo istintivamente, ma a volte ciò che pensi di fare non è ciò che sta realmente accadendo. Devi poter vedere i dati. Quindi usarli per eseguire” scrive Jennifer in un post su X in risposta ad una discussione sul tema del coaching.

    I think players should be able to have a stat pad to see the analytics in real time. A player should be able to figure this out instinctually, but sometimes what you think you are doing is not what’s actually happening. you need to see the data. Then use that to execute
    — Jennifer Capriati (@JenCapriati) October 22, 2024

    Quello di Capriati è certamente un’idea nuova, diversa, che sposta l’attenzione sui numeri e sulla bravura del singolo giocatore nell’interpretarli ed usarli per migliorare la propria prestazione in tempo reale. Invece di un coach che ti parla, ti stimola, ti “guida” con i suoi consigli, con il supporto dei Big Data (il rendimento di ogni colpo, la prestazione in risposta, nella lunghezza degli scambi, le posizioni del campo da cui si fanno vincenti o si commettono errori e via dicendo) il tennista avrebbe un supporto da poter usare a proprio vantaggio, ma sempre dovendo usare la sua testa e lucidità in autonomia. Sempre più in allenamento e nell’analisi delle prestazione gli staff dei vari tennisti usano i Big Data, per sviscerare ogni singolo aspetto tattico e tecnico e intervenire di conseguenza.
    Una proposta interessante, che non necessariamente è contraria a quella del coaching (le cose potrebbero anche andare di pari passo), ma resta nel solco di dare un supporto esterno al tennista. Uno dei motivi di grande fascino del tennis, come sottolineato ad esempio da Taylor Fritz, è sempre stato quello di essere un confronto totale – fisico, tecnico e mentale – tra due giocatori. Soli in campo, uno contro l’altro, separati da una rete ma in totale e feroce competizione per abilità tecnica e lucidità nel comprendere quel che sta accadendo sia nel proprio lato che in quello dell’avversario. Una competizione unica, che forse con troppi aiuti esterni rischia di perdere parte del suo fascino. Nell’idea di Capriati almeno resterebbe il tennista a dover usare le statistiche, senza altre interferenze esterne. L’unica certezza è che il tennis, lentamente, si sta trasformando in qualcosa di diverso dal passato. Meglio? Peggio? Vedremo…
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Musetti show, domina il derby contro Sonego

    Lorenzo Musetti a Vienna

    Ci sono delle giornate in cui senti la palla alla perfezione, la vedi “grande così” e tutto ti riesce. Servizio, risposta, diritto e rovescio, la racchetta fende l’aria senza tensione e con magia impatta la palla domandola al tuo volere. Queste devono essere le splendide sensazioni vissute da Lorenzo Musetti all’esordio nell’ATP 500 di Vienna: con una prestazione sontuosa domina Lorenzo Sonego nel primo scontro diretto tra i due, per un 6-3 6-2 senza appello. Musetti ha giocato una partita perfetta, fortissimo al servizio (ha ceduto la miseria di 7 punti!) e terribilmente incisivo in risposta, colpo che è stato decisivo a spostare fin dai primi punti l’equilibrio a favore del toscano. Infatti Sonego non è riuscito a fare la differenza con la sua prima palla, e ha sofferto tantissimo l’aggressività in ribattuta del connazionale, finendo per forzare troppo i tempi di gioco e costretto a rincorrere in posizioni del campo molto scomode. Un vero “one-man-show” di Musetti, una bellezza per la pulizia e classe dei suoi colpi, forte di tempi di gioco velocissimi e un’aggressività che l’ha portato a dominare il gioco. Al secondo turno trova Gael Monfils.
    Quando Musetti è così rapido e incisivo, è un giocatore davvero formidabile. Probabilmente gli piacciono le condizioni, è in ottima forma e si sente sicuro, libero di scatenare la rapidità del suo braccio, e l’ha fatto con una posizione di campo davvero avanzata dalla quale ha controllato i tempi di gioco. C’è riuscito forte di una giornata top nei colpi d’inizio gioco. Poche volte ha servito così bene in carriera: 81% di prime palle in campo, vincendo l’83% di punti e pure un 7 su 8 sulla seconda. Quando serve così bene, è davvero un bell’andare, perché si fa trovare prontissimo ad aggredire la risposta dell’avversario col diritto, colpo oggi terribilmente profondo ed efficace. Pochissimi gli errori, moltissimi i drive nei pressi della riga. Ha scelto spesso di sfidare “l’altro Lorenzo” sulla diagonale di diritto, e l’ha fatto a ragion veduta: Sonego infatti è assai più efficace quando può spingere forte col diritto da sinistra; Musetti non gliel’ha mai concesso, forzandolo invece a difendersi in corsa sulla sinistra, dove i suoi problemi col rovescio sono venuti a galla. Ma Sonego è stato totalmente disarmato perché non è riuscito nemmeno a fare la differenza col suo servizio. Non una giornata eccellente per il torinese, ma la risposta del carrarino è il motivo della severa sconfitta di “Sonny”. Poche volte Musetti ha risposto così bene, in avanzamento e con aggressività, tanto che la sua palla è spesso letteralmente atterrata sui piedi del rivale, disarmandolo e mettendogli così tanta pressione da portarlo ad accelerare troppo i tempi di gioco, e commettendo così molti errori.
    Sonego un po’ incerto, ha sbagliato tanto, ma i suoi errori sono stati provocati dall’aggressività, sicurezza e profondità dei colpi del toscano, davvero irresistibile a tratti. Anticipo, controllo del tempo di gioco e degli angoli, pure veloce a correre a rete a chiudere la porta di volo, un Musetti stellare che tutto ha provato e tutto gli è riuscito. È una di quelle partite che devi tenere in bacheca e riguardare, da custodire gelosamente. Sonego avrebbe dovuto rispondere di più e meglio per sperare di far partita pari; non c’è riuscito, per suoi problemi nel colpo ma anche per la grande efficacia del servizio del toscano, continuo, preciso e anche molto vario. Musetti infatti con la battuta non ha insistito solo sul rovescio di Sonego, ha spesso sfidato anche la risposta di diritto con palle a volte rapide, altre tagliate, che non hanno mai dato punti di riferimento e ritmo.
    Una giornata così buona di Musetti col diritto, pesante e preciso, che per una volta il suo super rovescio è quasi passato in secondo piano. Dove il lato sinistro di “Muso” ha brillato è stato in risposta: polso durissimo a bloccare l’impatto, con un timing eccellente e palla veloce, che spesso ha sorpreso Sonego. Difficile per Musetti giocare meglio, tutto ha funzionato per una vittoria netta e convincente. Al secondo turno c’è Monfils, avversario affascinante che proverà ad “incasinare” la partita, ma questo Musetti non deve temere nessuno. Sonego esce dal campo nettamente sconfitto. Difficile star dietro a un Musetti così brillante, ma i suoi alti e bassi in stagione continuano.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia al servizio e vince un bel game, con uno straordinario vincente nel primo punto e poi un gran lob nell’ultimo, la sua gran mano subito in vetrina. Super aggressivo Sonego: diritto a tutta e avanti, non lascia spazio alla costruzione di Musetti, 1 pari. Funziona alla grande la combinazione servizio e diritto di Lorenzo, anche lui offensivo e pronto a spingere la palla senza titubanze. Le condizioni di gioco sono rapide, non c’è grande spazio per la tattica, si spinge subito per rubare tempo e spazio sul campo. Sul 2-1 Musetti alza il volume in risposta, due diritti uno più incisivo dell’altro, portano due punti al carrarino e mettono tonnellate di pressione al torinese che sbaglia per troppa fretta un diritto nonostante fosse con poco equilibrio, sulla terza ottima risposta di “Muso”. 0-40, tre palle break Musetti. Si affida al servizio Sonego, è potente e preciso e le annulla una dopo l’altra. Con un Ace Sonego annulla pure una quarta chance, ma ha troppa fretta di spingere il primo colpo di scambio, e sbaglia ancora. Stavolta paga l’ennesimo errore: sulla quinta PB non gli entra la prima di servizio, e Musetti è perfetto nell’aggredire col rovescio lungo linea la risposta, per un vincente splendido che gli vale il BREAK, 3-1 e poi 4-1 con un altro turno di servizio perfetto per spinta e aggressività. Musetti sente benissimo la palla, è in fiducia e inizia il sesto game con un passante di rovescio cross impossibile, che angolo e controllo! Sonego ha bisogno di chiedere il massimo al servizio, nello scambio è in difficoltà, e proprio grazie alla battuta torna a vincere un game (2-4). Molto bene Musetti, mette quasi sempre la prima palla in campo (80%), aggredisce subito col diritto e viene anche avanti a chiudere di volo, come l’ottima volée che gli vale il punto del 5-2. Tutto rapido, tutto molto ben eseguito, Sonego non ha il tempo per incidere visto che non riesce a rispondere con profondità. Il torinese è in difficoltà, cerca la giocata con insistenza ma il controllo è rivedibile, scivola sotto 0-30. Trova una giocata da highlight, un colpo sotto le gambe frontale per rimettere in gioco una risposta letteralmente nei piedi del connazionale, e gli va bene. Ancora col servizio Sonego rimonta di da 0-30, 3-5, e cerca l’assalto all’arma bianca per riaprire il set. Garibaldino l’attacco nel primo punto in risposta, gran giocata. Musetti non si scompone, serve benissimo e sul 30-15 avanza sul net toccando due volée ottime. 40-15, due Set Point. OK il primo, due diritti lungo linea eccellenti, il secondo imprendibile. SET Musetti, 6-3. Grande livello del toscano, veloce, incisivo, imprendibile. 83% di prime palle in campo, cedendo solo 3 punti. Un bell’andare.
    Sonego avvia il secondo set al servizio. Continua a forzare troppo il piemontese, lo tradisce il diritto, il suo colpo più potente e sicuro. Errori che gli costano il 30-40, palla break immediata da difendere. E nemmeno entra la prima palla… Stavolta Musetti non è preciso, impatta al salto un rovescio “in pancia” ma non passa la rete. Si riprende subito “Muso”, gran back di rovescio per rallentare e poi bordata col diritto, la difesa di Sonego non regge. Musetti si prende il BREAK alla seconda chance con un altro diritto profondissimo che sorprende il rivale. 1-0 e servizio Musetti. Il toscano è in giornata di grazia col diritto: lungo linea, cross, costruzione o sbracciata a tutta non fa differenza, controlla la palla da ogni angolo e comanda, sposta Sonego e lo porta sempre in zone difficili da difendere, gli mette enorme pressione. Prova pure la smorzata “Sonny”, ma non è un bel segno, non sa cosa fare per scardinare il forcing del connazionale. 2-0. Nel terzo game Sonego è tradito anche dal servizio, un doppio fallo nel secondo punto lo condanna allo 0-30, e un’altra risposta d’incontro di Musetti allo 0-40, tre palle break che già profumano di “grande L”. Inarrestabile Musetti: altra risposta di diritto micidiale e via avanti. BREAK a zero, 3-0 pesante che ipoteca il successo. Pure una magia in recupero di Musetti, gli riesce TUTTO, vola 4-0 in soli 19 minuti e poi 5-1, disegnando il campo con traiettorie eccellenti. Il semifinalista di Wimbledon non sfrutta un match point in risposta nel settimo game ma chiude senza problemi 6-2, volando meritatamente al secondo turno, dove c’è Monfils. Sarà una partita del tutto diversa. Avanti tutta.

    Lorenzo Sonego vs Lorenzo Musetti ATP Vienna Lorenzo Sonego32 Lorenzo Musetti [6]66 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6L. Sonego 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-5 → 2-5L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-01-4 → 1-5L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-4 → 1-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-3 → 0-4L. Sonego 0-15 0-30 df 0-400-2 → 0-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 2-5L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 2-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A1-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Sonego 🇮🇹
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    228
    353

    Ace
    2
    2

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    37/56 (66%)
    35/43 (81%)

    Punti vinti sulla prima
    23/37 (62%)
    29/35 (83%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/19 (37%)
    7/8 (88%)

    Palle break salvate
    6/9 (67%)
    0/0 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    30
    172

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/35 (17%)
    14/37 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    1/8 (13%)
    12/19 (63%)

    Palle break convertite
    0/0 (0%)
    3/9 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/9 (67%)
    4/5 (80%)

    Vincenti
    9
    13

    Errori non forzati
    22
    12

    Punti vinti al servizio
    30/56 (54%)
    36/43 (84%)

    Punti vinti in risposta
    7/43 (16%)
    26/56 (46%)

    Totale punti vinti
    37/99 (37%)
    62/99 (63%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    215km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    200km/h (124 mph)
    184km/h (114 mph)

    Velocità media seconda
    163km/h (101 mph)
    149km/h (92 mph) LEGGI TUTTO