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    Sinner fantastico per due set, poi lotta nel terzo e batte Shelton, è nei quarti a Wimbledon

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Due set capolavoro, dominati da campione con un tennis spettacolare, dirompente in ogni colpo e forte di una risposta clamorosa, poi il terzo set si è fatto molto complicato per Jannik Sinner contro Ben Shelton negli ottavi di finale di Wimbledon. L’azzurro è andato sotto di un break per un passaggio a vuoto col diritto, ha rimontato con classe e ha portato a casa il parziale e il match faticando al tiebreak, dove ha sprecato un vantaggio di 5 punti a 2 e annullando ben 4 set point (uno in risposta) allo statunitense. L’azzurro batte il potente mancino di Atlanta per 6-2 6-4 7-6(9) e vola nei quarti di finale dei Championships, dove attende Daniil Medvedev. Jannik ha dato una dimostrazione di forza brutale nel primo set, dove ha perso un solo punto alla battuta, quindi ha controllato bene il secondo parziale, forte di un break strappato in apertura e senza alcuna sbavatura. Shelton dopo l’avvio shock è cresciuto: ha trovato ritmo alla battuta e anche un po’ in risposta (anche per un leggero calo di Jannik per numero di prime palle in campo), sparacchiando di meno e correndo tanto. Si è “centrato”, e le sue pallate hanno iniziato a prendere le righe, non più i teloni, e questo ha portato a meno scambi. Forse anche per questo, insieme al primo calo di tensione, Sinner è incappato in un pessimo turno di battuta all’avvio del terzo set, dove con 4 errori col diritto – non aveva sbagliato praticamente nulla fino a quel momento – è stato costretto a rincorrere.
    Lì, ancora una volta, è venuta fuori la forza del Campione, quello che non molla nulla, è bravissimo a cancellare i momenti negativi e ritrovare con calma la retta via. È stato bravo a reggere, lasciar passare la sfuriata del rivale in piena esaltazione agonistica e prendersi immediatamente la prima chance per rientrare, arrivata nel settimo game, dove ha messo pressione al rivale dopo l’iniziale doppio fallo di Ben. Durissimo il tiebreak, dove Shelton era arrivato “meglio”, contro un Sinner invece più falloso e meno sicuro col diritto, colpo che oggi gli ha dato qualche patema dopo un’oretta di pallate imprendibili per consistenza e velocità. Alla fine, nel testa a testa furibondo del tiebreak, la maggior durezza nel gioco, completezza tecnica e forza mentale dell’italiano ha prevalso, e bene così perché in caso di quarto set la partita poteva diventare anche scomoda…
    Sinner è stato bravissimo a partire a mille all’ora, sia come colpi che per tempi di gioco. È stato indispensabile farlo per mettere subito in chiaro i rapporti di forza e mettere enorme pressione a Shelton, sia in termini di gioco che di punteggio. Ben infatti è il classico tennista che si può esaltare nella lotta, nei testa a testa, e diventare pericolosissimo perché nella sua racchetta l’equilibrio è poco, ma di potenza e di strafottenza ce n’è da vendere… Con una partenza razzo, e con una qualità in risposta quasi misteriosa (come ha agganciato, controllato e rimesso in gioco molte prime palle di Shelton ha dell’incredibile!), Jannik ha messo pressione fisica e mentale al rivale, l’ha depresso e depotenziato, mettendogli in faccia una forza che ha scardinato la sua arma principe, il servizio. Così Ben ha perso il filo del tennis, si è messo a sparacchiare senza senso, e pure il servizio ha perso efficacia. Non reggeva lo scambio, non faceva punto col servizio, nemmeno venendo a rete, e di errori del nostro neanche l’ombra. Bravissimo Sinner a cavalcare l’onda e scappare subito avanti nel secondo, forte di due set a zero la partita non era in ghiaccio ma assai ben indirizzata.
    Shelton tuttavia è stato molto bravo – anche grazie all’aiuto del padre, che è riuscito a calmarne l’istinto distruttivo – a salire da metà del secondo set, ha ritrovato buone sensazioni, prima col servizio, tornato insidiosissimo, quindi anche col diritto, a tratti imprendibile. Forse Sinner si è anche un filo preoccupato per una caduta e un fastidio al polso, o semplicemente ha un attimo tirato il fiato col fisico e testa dopo aver spinto come un forsennato. Ha perso precisione e feeling col diritto, ha iniziato a sbagliarne qualcuno già nella parte finale del secondo set, poi è crollato malamente all’avvio del terzo, con 4 errori davvero brutti, pagati a caro prezzo. Il metro del campione è stata la calma nell’aspettare il momento per alzare di nuovo il livello. Il segnale è stato il doppio fallo di Shelton nel primo punto sul 4-3: lì la morsa di Jannik è tornata mortale, si è ripreso il break e al fotofinish ha vinto.
    Una bella vittoria. Sinner è più forte complessivamente di Shelton, ha molto più tennis e testa, lucidità e continuità di gioco, ma resta un avversario scomodo se te lo trascini nella lotta, con quel servizio e potenza nei colpi. Jannik ha vinto con misura, un tennis più pratico nel terzo set, quello della rimonta e sorpasso. Il colpo migliore in tutto il suo incontro resta la risposta: come diavolo faccia a scattare nell’aria, domare la pallata di servizio di Shelton e, con l’equilibrio dei forti, rimetterla nell’angolo… Colpi al limite, ma se ci pensiamo poi non lo sono così tanto visto che ne ha trovati uno, poi due, poi… tanti! Sinner è un grande campione. Il suo Wimbledon continua. È di nuovo nei quarti. Pronto a dire la sua contro tutti. Avanti il prossimo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia poco prima delle 17 sotto il tetto chiuso, visto il maltempo imperante su SW19, con Shelton alla battuta. Cerca e trova ogni angolo e rotazione col servizio, Ben muove lo score a 15. Ottimo il primo game di Sinner, in totale sicurezza lo vince a zero, 1 pari. Shelton si complica la vita con una smorzata pessima, gli costa il 15-30. Poi sul 30 pari clamorosa risposta di Jannik, una bordata di rovescio che costringe Ben a una volée difficile da domare, e non ce la fa. Palla break! Equilibrista Jannik! Trova in qualche modo una risposta di rovescio staccando la mano in allungo, la palla atterra nell’angolino e l’americano sbaglia. Anzi, NO! Il controllo elettronico vede che la palla di Ben ha toccato la riga. Stavolta servizio e diritto di Shelton sono efficaci. 2-1. Jannik si prende anche il quarto game a zero, sicurissimo con battuta e primo colpo successivo, molto aggressivo. Sul 2 pari ancora Ben opta, malamente, per una smorza bel letta e rigiocata da Jannik, 0-30. Molto bene Shelton poi sul 30 pari, vince il primo importante scambio da fondo campo reggendo col rovescio e accelerando lungo linea col diritto. Il BREAK per Sinner arriva: ai vantaggi Ben gioca con pochissima sensibilità il back di rovescio, poi sparacchia lungo col diritto, ma c’è una costante in questi errori: la PRESSIONE di Sinner dalla risposta, che neutralizza molte prime a tutta del nativo di Atlanta. 3-2 e servizio Jannik. Si interrompe a 10 la striscia di punti di fila vinti al servizio dall’azzurro. Ben ci mette un po’ del suo, esagera nella spinta cercando giocate percentualmente da bancarotta… 4-2 Sinner, tutto scorre come il ticchettio di un orologio svizzero nel gioco di JanTheFox. Non riesce a fare la differenza col servizio Ben, Jannik risponde tanto e benissimo, se non avesse regalato un tocco sotto rete sarebbe di nuovo avanti 0-40… La palla per il doppio break arriva ugualmente sul 30-40, eccellente la risposta di Jannik, l’ennesima. Con un altra risposta fantastica, rovescio cross in allungo e totale controllo, vola 5-2 col doppio break. Sinner si aggiudica il parziale 6-2 al primo set point. Ha perso 1 punto, UNO, alla battuta Jannik… Brutale.
    Secondo set, Shelton riparte alla battuta, ma… se non fa punto col servizio nello scambio son dolori. Risponde sempre Jannik, gli attacchi dell’americano fanno il solletico, sono neutralizzati come quando si schiaccia una zanzara con la racchettina elettrica… È subito sotto 15-40 Ben, Sinner gli tira “in faccia” una risposta a tutto braccio che rimbalza a due dita dalla riga di fondo. BREAK Sinner, 6 giochi di fila vinti. Si distrae un minimo Sinner, concede due errori, ma si riprende immediatamente col servizio, un Ace e via. 2-0 avanti. Finalmente torna a vincere un torno di servizio Shelton, chiedendo tutto e di più al servizio, ma che fatica… (1-2). Non solo potenza e impatti perentori, Sinner mette in mostra anche “mano” con un tocchetto sotto rete disinvolto e vincente nel primo punto del terzo game. È troppo rapido Jannik nel colpire col diritto o rovescio il primo colpo dopo la battuta, su risposte traballanti del rivale. Shelton ha la faccia chi di letteralmente non sa cosa fare per provare a fermare l’azzurro. 3-1. L’americano ingrana alla battuta, il parziale scorre via sui turni di battuta, con Jannik ancora solidissimo nei suoi. Sul 4-3, l’azzurro ha ceduto complessivamente nell’incontro solo 4 punti alla battuta… Jannik serve bene perché non cerca solo velocità, rischia la battuta anche contro il diritto di Ben, e la cosa funziona perché da sinistra gli apre totalmente l’angolo a destra dove entra benissimo col diritto cross e sbaraglia la resistenza del modesto rovescio di Shelton. 6-2 5-3 Sinner, in nemmeno un’ora di gioco. Complicato anche il nono game per l’americano, anche per colpa di un errore marchiano sotto rete, ma rimedia con il servizio, 4-5. Jannik serve per chiudere anche il secondo parziale. Sul 15-0 il pusterese commette il primo vero gratuito del match, ma poco male, si affida alla pressione nello scambio, poi una seconda palla così carica di spin ed esterna che manda sui teloni il rivale in risposta. 40-15, due Set Point. Spreca il primo, sparacchia con un po’ di fretta di rovescio (e si tocca il polso, era scivolato a terra in risposta nel nono game); OK il secondo, è lungo il rovescio in scambio di Ben. 6-4 Sinner. Totale controllo per l’azzurro, tutto bene, tutto rapido, nessuna sbavatura. Ogni colpo funziona. Shelton almeno è salito alla battuta, ma resta del tutto inefficace in risposta.
    Terzo set, Shelton to serve. Forse trova il miglior turno di battuta del suo match, non solo servizio ma anche un po’ di resistenza nello scambio senza sparacchiare via a tutta. 1-0 Shelton, e per la prima volta regge anche in risposta l’americano. Sinner si ritrova 30 pari, esagera col diritto per la terza volta nel game, 30-40 e prima palla break dell’incontro da salvare. Ancora il diritto tradisce Jannik, era in controllo dello scambio ma il cambio in lungo linea è in rete. All’improvviso, BREAK Shelton, primo passaggio a vuoto per l’italiano, ora costretto a rincorrere nel set sotto 0-2. Urla Ben dopo un bel punto vinto sul net e poi un diritto aggressivo. Si esalta lo statunitense, e così può diventare davvero pericoloso. Ancora col diritto Jannik sbaglia dopo un’ottima risposta. In modo totalmente inatteso, lo score segna 3-0 Shelton. L’italiano muove lo score, 1-3, con un delicato (e primo nel match) servizio e volée. La battuta di Ben diventa difficilissima da rispondere, tira addirittura una seconda palla a 133 miglia (!), bordata che lo porta 4-1. Servendo sul 4-2, Shelton inizia con un doppio fallo, poi sbaglia un diritto in scambio. 0-30. Bravissimo Sinner a rispondere in qualche modo, guadagnare il centro del campo e inchiodare il rivale nell’angolo sinistro, finito a furia di contro piedi. 0-40, tre palle per recuperare il break per Jannik. Gioca MALISSIMO Shelton la seconda, una smorzata che è un pallonetto e Sinner arriva e si prende il BREAK, 4-3. C’è un po’ di tensione in campo, anche l’azzurro è meno sciolto e commette il secondo errore del game, 30 pari. Nel momento del bisogno, il servizio c’è, due pallate e via. 4 pari. Ben ha trovato un bel focus, difende ogni palla con consistenza e non sparacchia più via come all’avvio del match, quando era travolto e non trovava la misura. Jannik deve lavorare di più e stare attento, visto lo score tirato del parziale. Poche prime in campo per Sinner sul 5-4, si affida alla sua consistenza nello scambio, dritto al centro per sbagliare di meno. Sul 40-30 trova una giocata clamorosa: sulla risposta nei piedi del rivale gioca un colpo sotto le gambe fronte rete e poi passante ottimo di diritto sull’attacco per nulla malvagio di Shelton. 5 pari. Continua a concedere qualcosa Sinner nello scambio, il diritto alterna vincenti ad errori, ancora 30 pari sul 6-5. Ancora lungo il diritto, un po’ statico coi piedi… c’è un Set Point Shelton! E la prima palla non va… Rischia una risposta di diritto Ben, la palla non supera la rete, qua è andata “bene”. ACE Sinner! Mancava da un po’ una prima palla decisiva. Altro gran servizio, Tiebreak! Attacca bene Ben sul secondo punto, ma la volée è lunga. Poi chiude con la smash Sinner, dopo uno schiaffo al volo di diritto non perfetto. 2 punti a 1 Jannik. UFF! Ben regala col diritto, su di una risposta alta e carica di Jannik che lo sorprende. 3-2 e servizio per l’azzurro. Servizio e diritto, 4-2. Altro servizio nell’angolino, perfetto, nemmeno velocissimo ma perfetto sul rovescio di Ben. 5 punti a 2. Shelton spara l’Ace #14, 3-5. Sinner comanda lo scambio ma sbaglia il 19esimo colpo, un rovescio veloce ma… si poteva far meglio. 5-4. Ora serve Jan. Chiamata OUT la palla diritto di Sinner, non chiama nemmeno la verifica, è 5 pari. GRANDE Vincente di Shelton col diritto, pallata improvvisa. Da 2-5, è 6-5 e serve, Set Point! Sbaglia Ben, sul ritmo di Jannik. 6 pari! Bel servizio esterno si Shelton, 7-6, altro SP, ma serve Sinner. Lo annulla l’azzurro, out il taglio di Shelton dopo una buona risposta. ACE! 8-7, ecco il Match Point Sinner! ACE Shelton! 8 pari. Ben guadagna il quarto SP con un diritto sicuro dopo la battuta; lo annulla col suo solito pressing. 9 pari. Buon servizio al colpo, 10-9 e seconda Palla Match Sinner… Doppio fallo!!!! Finisce così, annulla 4 SP e chiude 11 punti a 9. Bel terzo set, grande lotta e che crescita per Shelton. Sinner sbaglia qualcosa ma regge e la chiude in tre set. Si va nei quarti, ora ci sarà Medvedev.

    J. Sinner vs B. Shelton Slam Wimbledon J. Sinner [1]None667 B. Shelton [14]• None246 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3B. SheltonB. SheltonNone-None 1-0 1-1 1-2 2-2 2-3 2-4 2-5 3-5 ace 4-5 5-5 6-5 6-6 7-6 7-7 7-8 ace 8-8 ace 9-8 9-9 9-10 df6-6 → 7-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace5-6 → 6-6B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace 40-155-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5B. Shelton 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4B. Shelton 0-15 df 0-30 0-40 15-402-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-4 → 2-4B. Shelton 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-3 → 1-3B. Shelton 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace0-2 → 0-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2B. Shelton 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-305-4 → 6-4B. Shelton 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 ace 40-30 ace5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 5-3B. Shelton 15-0 30-0 ace 40-04-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1B. Shelton 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace2-0 → 2-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 2-0B. Shelton 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-2 → 6-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2B. Shelton 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1B. Shelton 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Jannik Sinner
    🇺🇸 Ben Shelton

    Ace
    7
    15

    Doppi falli
    0
    4

    Percentuale prime di servizio
    70% (63/90)
    72% (69/96)

    Punti vinti con la prima
    76% (48/63)
    70% (48/69)

    Punti vinti con la seconda
    70% (19/27)
    41% (11/27)

    Punti vinti a rete
    69% (22/32)
    48% (13/27)

    Palle break convertite
    67% (4/6)
    50% (1/2)

    Punti vinti in risposta
    39% (37/96)
    26% (23/90)

    Vincenti
    28
    27

    Errori non forzati
    29
    37

    Punti totali vinti
    104
    82

    Distanza coperta
    2607.2 m
    2645.0 m

    Distanza coperta per punto
    14.0 m
    14.2 m LEGGI TUTTO

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    Musetti batte Comesana (e la pioggia…), è negli ottavi a Wimbledon contro Mpetshi Perricard

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Missione compiuta, ma fin troppa fatica e quell’atavica tendenza a complicarsi la vita tra tensione e momenti di passività che continuano a zavorrare il talento cristallino di Lorenzo Musetti, rendendogli la vita più complicata di quel che potrebbe essere. Il toscano rispetta il pronostico, batte Francisco Comesana (6-2 6-7(4) 7-6(3) 6-3 lo score conclusivo) e si qualifica per la prima volta agli ottavi di finale a Wimbledon, ma non è stata esattamente una passeggiata, come invece si pensava dopo l’ottimo primo set. La pioggia ha interrotto due volte l’incontro, ma più delle interruzioni i problemi per Lorenzo sono arrivati dalla difficoltà nell’arginare l’aggressività del rivale, salito di livello al servizio e nella propensione offensiva dal secondo parziale, e in particolare le incertezze e la tensione patita dall’azzurro, che ha finito per complicare non poco la sua partita. Perso male al tiebreak un secondo set nel qualche aveva avuto 5 palle break non sfruttate, Musetti ha rischiato seriamente di andar sotto di due set, incapace di riprendere la velocità dei colpi e aggressività di inizio partita e costretto ad annullare un set point sul 6-5. Un punto fortunato (nastro mortale) gli ha dato il primo mini-break al tiebreak, poi ha vinto con bel piglio uno scambio rocambolesco, con testa e gambe. Avanti due set a uno, Lorenzo ha finalmente ritrovato più qualità alla battuta e sul 2-1 del quarto set è andato a prendersi il break che ha scavato il solco decisivo.
    Non ha mai perso il game di servizio Lorenzo (4 palle break annullate), ma ne ha sfruttate solo 3 sulle 16 complessive ottenute, non contro un rivale con un servizio temibile e giocandone alcune in modo eccessivamente cauto. Negli ottavi trova la sorpresa del torneo, il giovane gigante franese Giovanni Mpetshi Perricard, dotato di una battuta terrificante che in tre match gli ha portato in dote 105 (!) ace. Contro un battitore di questa qualità e ritmo, servirà altro piglio e continuità da parte di Musetti, non potrà permettersi il minimo calo di tensione.
    Il match contro Comesana era partito benissimo. Buoni servizi, diritto aggressivo come primo colpo di scambio, un bel lavoro col back di rovescio e poi sbracciata a tutta, Musetti domina. Tempi di gioco rapidi, aggressività, una differenza di qualità di gioco netta che l’ha portato a controllare il primo set, senza alcun problema. Il gap con l’argentino era nettissimo, anche perché il sudamericano metteva in campo meno del 50% di prime palle e giocava il match un po’ “da terra”, affidandosi a scambi nei quali l’italiano comandava angoli e ritmo. La luce nel tennis di Francisco si è accesa quando ha dovuto annullare due palle break all’avvio del secondo set: lì ha capito che continuando così non aveva chance, quindi ha chiesto molto al servizio ed ha iniziato ad attaccare la rete con continuità, a costo di sbagliare. Una tattica garibaldina, di grande rischio, che l’ha portato a commettere diversi errori ma che è stata efficacissima nel togliere il tempo di gioco e il ritmo a Musetti, incapace di trovare rapidamente un adattamento. Comandava bene il gioco col diritto, con le variazioni di rovescio, scambiando molto; con scambi brevi o assenti, Lorenzo ha perso riferimenti e fiducia. E questo l’ha fatto scivolare nell’insoddisfazione prima e nella tensione poi. Non ha sfruttato altre occasioni e non ha giocato un buon tiebreak. Anche nel terzo set è stato incerto, costretto anche a cancellare un set point. Per fortuna ha ritrovato buon piglio al tiebreak e nel quarto set – dopo un altro stop – non c’è stata più partita, ma mai pienamente Musetti ha ritrovato il suo miglior tennis per velocità, aggressività e intensità.
    Normale vivere un po’ tensione, c’era il palio la seconda settimana a Wimbledon, da raggiungere battendo un avversario sicuramente inferiore, quindi rispettare il pronostico non è comodo quando non sei esattamente un ragazzo granitico come Lorenzo… ma dopo la buonissima partenza si credeva che la partita potesse essere gestita con meno patemi, con un attitudine più offensiva. Quando Comesana si è messo ad attaccare la rete con continuità, Musetti non ha trovato grande qualità in risposta, ha perso campo e ha stentato non poco a riprenderlo, come l’aggressività col diritto, colpo che resta il termometro del suo gioco. Poche le accelerazioni lungo linea potenti da sinistra, colpo che aveva funzionato molto bene nel torneo; come poche anche le discese a rete perentorie, ideali a ributtare indietro il rivale.
    Alla fine la vittoria è arrivata, quindi benissimo così. E bene anche per la reazione nella fase finale del terzo set, quando la faccenda poteva complicarsi terribilmente. Lorenzo sbarca nella seconda settimana a Wimbledon. Questo alla fine è quello che conta, un risultato che può dargli carica e, speriamo, anche serenità e convinzione nei propri mezzi. Per battere uno spauracchio come il francese, ce ne sarà molto, molto bisogno…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia con un ottimo turno di servizio a zero, poi è preciso in risposta, splendida quella di rovescio lungo linea sul 15-30, gli vale due immediate palle break. Lorenzo strappa il BREAK sulla seconda, eccellente il suo rovescio, ancora lungo linea, a punire l’attacco col diritto di Comesana non così profondo. 2-0 Musetti. Scorre rapido e sicuro il tennis del toscano, servizio in campo e diritto profondo. A 15 vince anche il terzo game, in soli 9 minuti lo score è 3-0 Musetti. Francisco intuisce che deve attaccare di più per non finire sotto ai colpi dell’azzurro, così vince il suo primo game al servizio, buttandosi avanti appena possibile (1-3). Il set scorre molto rapidamente, Musetti è solido e non concede niente, gioca piuttosto sciolto e si porta sul 5-2. Si vede chiaramente che l’argentino affronta l’erba come fosse un’altra superficie, non anticipa a sufficienza e sbaglia un comodo diritto sotto rete. Segue uno scambio costruito molto bene da Lorenzo con variazioni e tagli, e chiuso con un diritto lungo linea, 0-30 e a due punti dal set. Comesana sbaglia malamente col diritto sulla risposta profonda di Musetti, non fa in tempo ad aprire col suo diritto, troppo larga l’apertura. Set Point Musetti sul 30-40. Comesana rischia una palla corta, ma è troppo alta, Lorenzo arriva e chiude comodamente. 6-2.
    Musetti inizia molto bene anche il secondo parziale, alla battuta. Lavora benissimo la palla col rovescio: in pratica fa quel che vuole, lo gioca rapido, lo taglia, lo tira più carico di spin e così allontana il rivale dalla riga di fondo e col campo aperto lo infila. 1-0 Musetti, totalmente padrone del campo in quest’avvio. Anche in risposta col diritto apre bene l’angolo, Comesana con quell’apertura di diritto troppo ampia fa enorme fatica a correre a destra e rimettere la palla. 0-30. Sul 15-30 Francisco prova di nuovo la palla corta, ma non va, c’è il 15-40 e due palle break per l’azzurro. Serve bene sulla prima Comesana, 30-40; spreca stavolta Lorenzo, si era aperto benissimo l’angolo col rovescio e poi a sparato larghissimo il diritto inside out. Nel terzo game Musetti è falloso col diritto, e ha pure perso un metro di campo. Sul 30 pari colpisce in ritardo e il diritto gli vola via. 30-40, c’è la prima chance per Comesana. Lorenzo serve benissimo al centro, la cancella. Dopo aver dominato la prima ora di gioco, Musetti va sotto sulla risposta ggressiva di Francisco. Salva una seconda palla break con un diritto “pesante”, poi finalmente torna aggressivo e chiude di volo. 2-1. Sul 3-2 Musetti, Comesana sbaglia malamente un diritto, poi un altro sul 30 pari, c’è la palla break per l’azzurro sul 30-40. Francisco trova una volée tanto bella quanto fortunata, tocca male sulle corde e la palla si stoppa a tal punto da essere ingiocabile. 3 pari. Quando spinge con servizio e diritto, il tennis di Musetti è nettamente superiore a quello di Comesana. Eccellente il turno di battuta di “Muso” sul 4-4, con un’altra volée pregevole e tecnicamente perfetta. 5-4. Ora tutta la pressione è sull’albiceleste. Con un lob perfetto Lorenzo punisce un S&V fin troppo garibaldino di Comesana, gli vale un interessante 15-30. È l’anticamera del set point, che arriva con un disastro sotto rete di Francisco (30-40). Lo cancella Comesana con una solida prima di servizio esterna. Con un errore di diritto l’argentino concede la seconda palla set, la salva ancora col servizio. Il parziale si decide al tiebreak. Inizia bene Comesana, provoca l’errore di Musetti e si prende un minibreak; Lorenzo se lo riprende subito con un bel diritto aggressivo. Trova un gran rovescio passante in corsa l’azzurro, 2 pari, poi 3-2 con un ottimo servizio. Nooo! Che errore di volo Musetti, si aperto il campo totalmente, si gira 3 pari. Altro regalo di Lorenzo sul 4-3, un diritto cross gli esce oltre il corridoio e si ritrova sotto 5-3. Poi 5-4, l’argentino ha due servizi, teoricamente per chiudere. Altro errore in scambio di un Musetti assai teso e incerto in questo tiebreak. Chiude con coraggio di volo Comesana, 7 punti a 4. Male Lorenzo: era in controllo del gioco, non ha sfruttato 5 palle break e ha commesso due errori gravi nel tiebreak. 1 set pari.
    Dopo un buon turno di servizio di Comesana, arriva la pioggia e il gioco si ferma. Forse buon per Lorenzo, per schiarirsi le idee vista l’attitudine più passiva degli ultimi e negativi minuti di gioco. Il match riparte dopo le 19, e Comesana resta molto aggressivo, prontissimo a venire avanti e mettere pressione su Musetti, che invece non è partito bene, due metri dietro la riga di fondo. Almeno funziona il servizio, 2 pari. Quinto game, arriva la prima scossa. Comesana sbaglia un lob, poi un taglio di rovescio. Scivola sotto 15-40, due chance per Lorenzo. Francisco trova un Ace sulla prima; Musetti gioca male la seconda, da tre metri fuori dal campo tira lungo un diritto in corsa. 3-2 Comesana. L’andamento del match è chiaro: quando Musetti gioca aggressivo, su tempi rapidi, è più forte; Comesana è bravo a rubargli il tempo con coraggio, e per questo c’è equilibrio, anche perché l’argentino serve molto meglio rispetto al primo set, ed è in difficoltà Lorenzo a conquistare campo in risposta. Sul 4 pari Lorenzo trova una Magia di tocco con un taglio slice che passa il rivale sotto rete, gli vale lo 0-30. Non va il passante di diritto successivo, di poco in corridoio (15-30), poi corre benissimo avanti l’azzurro e rimette una palla sotto rete che Comesana non gestisce. 15-40, due palle break importantissime per Musetti. Francisco trova un buon serve and volley da destra; Ace da sinistra… altre chance non sfruttate. Sbaglia anche tatticamente ai vantaggi “Muso”, un diritto in smorzata correndo a sinistra senza molto senso perché troppo difficile. Comesana spinge e gioca più lineare, salendo 5-4. Nervoso l’azzurro servendo sotto 5-4, non è felice dei rimbalzi, e la prima palla va e viene. Riesce a portarsi 5 pari con un paio di diritti incisivi. Sofferto anche l’undicesimo game per l’azzurro, sbaglia malamente un diritto poi si fa sorprendere da un cross stretto dell’avversario. Sul 30 pari Comesana impatta una bella risposta di rovescio su di una seconda palla davvero lenta, strappa un Set Point! Attacca a tutta col diritto Francisco, ma la risposta per fortuna non passa la rete. Si va al tiebreak. Musetti strappa un mini-break nel quarto punto, fortunatissimo, la risposta in totale allungo si arrampica sul net e muore appena al di là. 3-1 Fantastico il punto che vale il 4-2 a Musetti, uno scambio rocambolesco, con grande lotta e gambe e un bel tocco per il lob finale. Che freddezza nel tirare lo smash quasi sulla riga di fondo, gran mano! Vale a Lorenzo il 5-2. Urla, finalmente scarica la tensione di un set per nulla facile. Con una risposta bloccata di diritto Musetti vola 6 punti a 3. Chiude al primo Set Point, ottimo servizio esterno, e urla ancor più forte! 7 punti a 3, annullando un set point e giocando molto trattenuto.
    Quarto set, Musetti ha il vantaggio di iniziare a servire ma si ritrova sotto 0-30. Ritrova la prima palla, e poi il rovescio cross a tutto braccio. 1-0 Musetti. Sull’1 pari torna… la pioggia… L’incontro riprende alle 21 passate, con un buon turno di battuta di Musetti, incisivo e veloce nella scelta dei colpi. Buon finalmente l’attitudine di Lorenzo anche in risposta nel quarto game, gioca solido e profondo, pronto ad attaccare sul 15-30. Strappa il punto del 15-40, e due palle break. Regala Comesana, sparacchia malamente un diritto dopo la battuta, BREAK Musetti, bravo a capitalizzare due diritti sbagliati dal rivale e scappare avanti, 3-1. Come già scritto molte volte commentando Lorenzo, “quanto conta la testa” nel suo tennis. Forte del vantaggio, gioca più vicino alla riga di fondo, anticipa col diritto ed è pronto a fare due passi in campo e spingere in avanzamento. Ai vantaggi Lorenzo consolida il gap, 4-1. Comesana sembra non crederci più, gioca con meno focus e intensità, ai vantaggi sbaglia una volée a campo aperto, totalmente fermo coi piedi. C’è una palla del doppio break. Attacca l’argentino, non trova il passante l’italiano. Comesana regge, 4-2. Musetti è sicuro alla battuta, si porta 5-2 senza patemi. Lorenzo vuole chiuderla subito: approfitta delle incertezze e della minor spinta del rivale per esplodere diritto e rovescio. Un’accelerazione ottima lungo linea lo porta a doppio Match Point sul 15-40. Spreca il primo, lascia cadere troppo la palla sul diritto; coraggioso Comesana sulla seconda, ottimo diritto in spinta. Si salva ancora, 5-3. Lorenzo serve per chiudere e lo fa bene. Vince, non è stata facile, ma è andata. È seconda settimana a Wimbledon, gran risultato.

    F. Comesana vs L. Musetti Slam Wimbledon F. Comesana2763 L. Musetti [25]6676 Vincitore: L. Musetti ServizioSvolgimentoSet 4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-5 → 3-6F. Comesana 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-5 → 3-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5F. Comesana 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-4 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-3 → 1-4F. Comesana 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2F. Comesana 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Musetti 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 0-40 15-0 30-0 40-0 15-15 30-15 40-15 40-40 A-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A None-NoneL. MusettiNone-None 0-1 1-1 2-1 3-1 3-2 4-2 5-2 5-3 6-36-6 → 6-7L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6F. Comesana 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-305-5 → 6-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-4 → 5-5F. Comesana 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-404-4 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4F. Comesana 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3F. Comesana 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-402-2 → 3-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2F. Comesana 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1F. Comesana 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2TiebreakNone-None* 1*-0 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6F. Comesana5-6 → 6-6L. Musetti 30-15 40-15 40-305-5 → 5-6F. Comesana 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5F. Comesana 15-0 15-15 df3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 30-15 40-153-3 → 3-4F. Comesana 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3F. Comesana 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2L. MusettiF. Comesana 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 df0-1 → 0-2L. Musetti0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Comesana 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-5 → 2-6L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5F. Comesana 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 40-151-3 → 1-4F. Comesana 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-3 → 1-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3F. Comesana 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    Statistiche
    🇦🇷 Francisco Comesana
    🇮🇹 Lorenzo Musetti

    Ace
    5
    4

    Doppi falli
    3
    1

    Percentuale prime di servizio
    63% (98/155)
    68% (96/141)

    Punti vinti con la prima
    68% (67/98)
    72% (69/96)

    Punti vinti con la seconda
    54% (31/57)
    71% (32/45)

    Punti vinti a rete
    80% (49/61)
    67% (35/52)

    Palle break convertite
    0% (0/4)
    19% (3/16)

    Punti vinti in risposta
    28% (40/141)
    37% (57/155)

    Vincenti
    40
    42

    Errori non forzati
    59
    35

    Punti totali vinti
    138
    158

    Distanza coperta
    5269.0 m
    5475.5 m

    Distanza coperta per punto
    17.8 m
    18.5 m LEGGI TUTTO

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    Sinner imprendibile! Domina Kecmanovic, è negli ottavi a Wimbledon

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un rullo compressone. Un treno in corsa nipponico (anche per la velocità di crociera… e puntualità!). Un cometa che attraversa il cielo estivo di notte e lo illumina a giorno. Scegliete voi la metafora più calzante per descrivere Jannik Sinner nella serata di Wimbledon. L’italiano ha giocato una partita impressionante per qualità, velocità, efficacia. Troppo, davvero troppo per il “povero” Miomir Kecmanovic, demolito palla dopo palla da un Jannik al limite della perfezione, capace di produrre una prestazione di altissimo livello a tutto campo e con ogni colpo, una dimostrazione di forza impressionante. A tratti brutale. Il 6-1 6-4 6-2 conclusivo non è abbastanza per spiegare la superiorità clamorosa dell’italiano sul serbo, dominato fin dai primi punti e capace di resistere in modo discreto solo nel secondo set, quando ha servito piuttosto bene e si preso rischi enormi col diritto; ma sul 5-4, Miomir alla battuta è stato travolto dalla prepotenza di Jannik e la partita di fatto è finita lì. Sinner ha concesso l’unica palla break servendo per il match (annullata con un diritto cross pazzesco, in corsa, difficilissimo, roba da miglior Sampras!) e ha risolto ogni momento di relativa tensione (15-30, uno 0-30) affidandosi al servizio – stasera in grande spolvero – alla potenza del diritto, ad un ritmo forsennato con cambi di rovescio fantastici.
    Un tennis troppo bello e consistente per le armi del rivale: si ipotizzava infatti alla viglia che Kecmanovic potesse essere un tennista “ideale” a mettere in palla Jannik, e così è stato, ma non si poteva immaginare una partita controllata con tale veemenza e rapidissima. Un’ora e 36 minuti di bellezza tennistica, di consistenza abbinata a velocità. Sinner si è davvero divertito, lo si vedeva chiaramente in campo dopo i tanti vincenti, rilassato e sicuro. Stasera ha dato sfogo ai suoi istinti, ma giocando con la sua ormai consueta lucida visione. Si è preso la libertà di giocare a braccio sciolto, senza tensione e con qualità, provando anche soluzioni a tratti diverse, come un attacco col back di diritto che solo Roger e pochi altri hanno azzardato su Centre court trasformandolo in arma tattica sublime.
    Non c’era molto che Miomir potesse fare per arginare un Sinner così centrato e veloce. Alla fine il suo tennis è simile a quello dell’italiano, ma peggiore in tutto… E a livello di mobilità tra i due c’è un abisso. Infatti quando Jannik non ha fatto il punto diretto col servizio o col primo colpo dopo, si è affidato ad un pressing ad altissima velocità su angolo aperto che il serbo non è mai riuscito a ribaltare o anche solo contenere. Incredibile il 67% dei punti vinti da Sinner sulla propria seconda palla, con un buon bottino di 11 Ace, molti tirati in momenti importanti, con l’avversario “vicino” nel punteggio. Una vittoria splendida che lo porta agli ottavi, con grande livello e fiducia. E pure una partita rapidissima, senza alcun patema, quindi ideale per proseguire fresco e col vento in poppa il torneo. Al prossimo turno ci sarà un mancino, o il creativo-distruttivo Shapovalov o Shelton, sulla carta uno spauracchio ma non in grande condizione finora su erba. Vedremo.
    “Sono molto felice della mia performance oggi” dice Sinner a caldo in campo, “sono davvero soddisfatto per come sentivo la palla e per come ho colpito. È stata una giornata piena sul Centrale, bene che ho finito abbastanza in fretta…” “Wimbledon è straordinario, è bellissimo essere qua, è il miglior posto al mondo dove giocare a tennis, sono felice”. “Sto lavorando bene col mio team per essere in questa posizione, da n.1. Il mio tennis è migliorato, ma ci sono tante cose in cui crescere, facendo sacrifici”. “Ho imparato a fare amicizia con l’erba, ad essere gentile con lei… all’inizio facevo molta fatica, sto migliorando. Mi sento bene sul campo ora”.
    Tutto giusto Jannik. Hai stentato qualche tempo a strappare la prima vittoria sui prati, perché non capivi a pieno l’essenza del correre con forza ma anche delicatezza degli appoggi, a domare la palla che un po’ scivola, anche se non più come una volta. Per come si interpreta oggi il tennis sui prati, il suo tennis è eccezionale. La strada nel torneo continua, si entra nella seconda settimana, dove le sfide saranno ancor più dure. Sinner con la vittoria su Berrettini e poi quella di oggi ha mandato a tutta la concorrenza un messaggio forte e chiaro: ci sono.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia al servizio maltrattando la palla… Due accelerazioni micidiali, braccio già “caldissimo”… 1-0. Anche Kecmanovic prova a giocare a braccio sciolto e grandissima velocità, ma così facendo… manda “a nozze” Jannik, bravissimo ad entrare nella palla del rivale e tirar ancor più forte. Sul 30 pari Jannik tira una risposta a due dita dalla riga di fondo, Miomir non riesce a rimandare la palla, c’è subito chance di break. Eccolo! Rovescio lungo linea Eccezionale, una pallata improvvisa che lascia fermo il serbo, BREAk Sinner, 2-0 e servizio. Solo una manciata di punti, ma già la netta sensazione che per il “Kec” sarà piuttosto dura… Sinner trova un altro rovescio, stavolta cross, micidiale per potenza e precisione. 3-0 Sinner, 8 minuti di dominio TOTALE. Kecmanovic è in difficoltà a gestire le risposte profondissime dell’azzurro, e nello scambio è costretto ad andare a velocità superiori alla sua tenuta. Jannik martella come fabbro provetto, sul 30 pari si mangia il campo, avanza e provoca l’errore del rivale, che da 30-0 si ritrova sotto 30-40. Sinner di prende il secondo BREAK con un’altra risposta ottima, profonda. 4-0. Pazzesca la qualità anche del quinto game, solo vincenti, uno più prepotente dell’altro… 5-0 Sinner. MammaMiaSinner! 15 minuti!!! Kecmanovic vince finalmente un game in qualche modo, Sinner chiude 6-1 in 21 minuti. Che dire, …l’ha spazzato via. Dominio totale.
    Kecmanovic scatta al servizio nel secondo set. Visto che da fondo è stato annichilito, prova a venire a rete, a cambiare qualcosa. Vince un buon game, 1-0, per la prima volta avanti. Regala il primo punto Jannik nel secondo game, errore davvero inusuale visto l’avvio, ma rimedia immediatamente con grande velocità, 1 pari, e poi spinge tanto in risposta, salendo 0-30. Uff, gli esce di poco un diritto che l’avrebbe portato a 15-40, le gambe di Kecmanovic non riescono a stare dietro alla velocità di scambio dell’italiano. Non regge Miomir, è tutto troppo intenso e veloce. 30-40, ecco la palla break. Il serbo la cancella col miglior punto del match: ottimo servizio esterno e poi accelerazione lungo linea vincente che mette in mostra la sua facilità di esecuzione. 2-1 Kecmanovic. Interessante come Jannik abbia anche optato per la seconda volta con un back di rovescio più lento, guadagna l’angolo e poi spara a tutta col diritto. Fa tutto bene l’azzurro, è sciolto e focalizzato. Prova il S&V Jannik sul 40-0, che passante Kecmanovic, gran punto. Poco male, chiude il game al punto seguente, ancora a rete. 2 pari. Miomir ha preso coraggio, trova bene l’angolo col diritto dal centro, in questa fase c’è partita dopo il devastante primo set. C’è equilibrio, si avanza sui turni di battuta, serve anche meglio il serbo (vince il settimo game a zero). Per questo Sinner, se possibile, alza ancor più la posta in gioco, tirando un primo colpo dopo il servizio micidiale, velocità da autovelox… Con un Ace si porta 4 pari. Con un fantastico cambio in lungo linea di rovescio Sinner forza il nono game ai vantaggi (da 40-15). Jannik aggredisce la seconda palla con la rapidità di un rapace, scambia al centro e attacca, chiudendo perentorio di volo. Palla break! E non entra ancora la prima palla a Miomir… e lo paga a caro prezzo: altra risposta di rovescio, stavolta cross, di una velocità e angolo micidiali. BREAK Sinner, 5-4. Allungo da campione dell’azzurro, che tira la zampata al momento giusto e chiude con il servizio super efficace (ben tre Ace!), 6-4. Più equilibrio, è salito Kecmanovic, ma Jannik ha alzato il livello in risposta nel rush finale.
    Terzo set, Kecmanovic to serve. La musica non cambia, è la risposta di Sinner a salire subito in cattedra, prontissimo a mettere enorme pressione al rivale. 0-30. Impressionante la profondità del rovescio di Jannik, poi è pure fortunato col nastro, ma il passante lungo linea, giocando senza equilibrio, è fenomenale. 15-40, due palle break. Miomir tira a tutta col diritto sulla prima, e gli va bene; non può NIENTE sulla seconda, ritmo folle e accelerazione di rovescio lungo linea incredibile, BREAK Sinner, 1-0 e servizio. Dopo lo strappo di classe, ecco il primo momento no, doppio fallo e poi spara un diritto appena fuori. 0-30, situazione totalmente inedita per l’azzurro alla battuta. Si prende un rischio folle con la seconda palla, praticamente una prima palla (183 km/h ed esterna!), e poi una prima palla vincente. 2-0 Sinner, il calo di concentrazione è durato all’incirca 40 secondi… Servendo sul 2-1, forse fin troppo forte del dominio, si distrae un minimo Jannik, stecca clamorosamente uno smash, e poi esagera con l’angolo con un rovescio a campo aperto. 15-30. Poco male, servizio e diritto funzionano meglio dell’orologio del Centre court (…clamorosamente inceppato nel corso del primo set!!!). Per la prima volta un turno di battuta dell’italiano va ai vantaggi. Situazione scomoda? Naaaa… Due Ace, e via. 3-1. Jannik “ha fretta”: sul 30 pari in risposta tira una “manata” a tutto braccio irresistibile. Si prende una chance del doppio allungo. Va fuori giri Kecmanovic sulla velocità di scambio micidiale. BREAK Sinner, 4-1 pesante. Sinner serve per chiudere sul 5-2. Kecmanovic trova un vincente splendido sullo 0-15, gli vale lo 0-30 (seconda volta nel match). Jannik si affida al cambio col rovescio lungo linea, precisissimo stasera, poi arriva un doppio fallo, e c’è la palla break per il serbo! La prima del match. OHHHH! Come la salva Jannik!!! Era in netta difficoltà, ma correndo verso destra spara quella bordata cross “samprassiana” che ormai sta diventato anche “sinneriana”. 160 km/h con angolo eccezionale. Si salva di prepotenza, poi un taglio col diritto in back che scatena una risata di Vagnozzi e poi di Jannik. C’è il match point! Chiude subito in bellezzza. One Man Show, che Sinner stasera! Un vero n.1 !!!

    J. Sinner vs M. Kecmanovic Slam Wimbledon J. Sinner [1]666 M. Kecmanovic142ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 0-15 15-15 ace 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-405-2 → 6-2M. Kecmanovic 0-15 30-15 40-155-1 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 40-04-1 → 5-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-403-1 → 4-1J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 3-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 2-0M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-30 ace5-4 → 6-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-4 → 5-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3M. Kecmanovic 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-151-2 → 2-2M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 40-150-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-05-0 → 5-1J. Sinner4-0 → 5-0M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 Jannik Sinner
    🇷🇸 Miomir Kecmanovic

    Ace
    11
    2

    Doppi falli
    2
    1

    Percentuale prime di servizio
    61% (42/69)
    63% (45/71)

    Punti vinti con la prima
    86% (36/42)
    73% (33/45)

    Punti vinti con la seconda
    67% (18/27)
    31% (8/26)

    Punti vinti a rete
    65% (13/20)
    67% (12/18)

    Palle break convertite
    71% (5/7)
    0% (0/1)

    Punti vinti in risposta
    42% (30/71)
    22% (15/69)

    Vincenti
    35
    16

    Errori non forzati
    15
    17

    Punti totali vinti
    84
    56

    Distanza coperta
    2224.3 m
    2221.9 m

    Distanza coperta per punto
    15.9 m
    15.9 m LEGGI TUTTO

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    La domenica prima di Wimbledon

    Silenzio. Wimbledon è la cattedrale del silenzio. Prima di un punto importante, prima dello scoccare di un servizio, prima di un’azione di gioco, veloce e vincente. 15mila cuori che attendono, insieme a un’universo di appassionati collegati da ogni dove. In nessun altro stadio al mondo si avverte quel silenzio così assordante, il rispetto quasi religioso per il gioco, unito alla gioia di esser lì, proprio dove il tennis è nato e diventato mito.
    Vivere Wimbledon e sostare sul Centre Court la domenica precedente l’inizio del torneo è un’esperienza ancor più rara. È rubare un briciolo di leggenda, in solitario, prima che i Doherty Gates si aprano e l’All England sia pacificamente invaso. Non ci sono parole che possano spiegare l’emozione che si prova entrando sul centrale vuoto e perdersi nella sua irregolare perfezione. Il verde dell’erba vergine abbaglia gli occhi. Quel manto è come una bellissima dea, ti cattura lo sguardo e ti rapisce, non puoi staccarti mentalmente e fisicamente. Cerchi di scrutare ogni dettaglio, ogni filo, accarezzando idealmente quella meraviglia e provando un brivido, quello dei pochi fortunati che davvero avranno il privilegio di poter entrare sul quel campo, per dimostrare la propria abilità.
    Ti fermi nel silenzio, da solo, sul Centre Court, godendo ogni attimo di quella beata solitudine. Non vorresti esser da nessun altra parte e con nessun altro. Un momento che devi assaporare per te stesso, perché nessuno te lo possa rubare. Hai aspettato per anni questo attimo, fin da ragazzo, quando una vetusta tv 14 pollici portava in casa le prime incerte immagini in bianco e nero dei Championships, con le velocissime falcate di Borg a rincorrere i tocchi d’autore di McEnroe; poi venne la potenza di Boris a far saltare il banco, le eleganti volee dell’angelo svedese, fino agli Ace di Pete e le pennellate di Roger. Leggende.
    Il tempo sembra non scorrere. Vivi quei momenti sospeso, con gli occhi che lavorano di fantasia insieme al cervello, immaginando i prossimi rimbalzi. Sembra di percepire quel suono ovattato che non ha eguali al mondo. La palla scivola via, carpita dalle corde di un giocatore che con la tutta la sua velocità la intercetta e la doma, trovando un angolo scoperto, un colpo vincente. Magari una volée.
    Che ne sarà di Wimbledon 2024? Chi alzerà il piatto al sabato e la coppa la domenica? Sarà di nuovo Alcaraz il campione, o il numero uno al mondo Sinner diventerà il primo italiano a trionfare ai Championship? Riuscirà il “Djoker” a stupire ancora una volta e rinascere, dopo una manciata di giorni dall’operazione al menisco? Oppure qualche outsider si farà largo, sbaragliando la concorrenza? Chissà. Tutti ovviamente speriamo nell’impresa di Jannik, mai un azzurro ha iniziato Wimbledon da testa di serie numero uno, sembra in forma e pronto a dare il suo meglio per arrivare sino in fondo, nonostante un tabellone a dir poco accidentato… Ma, pensiamoci bene…. Se ami davvero il Tennis, nella sua essenza, alla fine il vincitore è non la sola cosa che conta.
    Per chi vive e ha sempre vissuto Wimbledon come un dono, non importa “solo” chi vincerà il torneo. A chi come noi sosta idealmente da solo sul Centre Court la domenica prima dell’inizio, anche solo con l’anima ed il cuore essendo fisicamente lontano, interessa soprattutto la bellezza del gioco e la storia che si sta per scrivere e rinnovare. Chiudiamo gli occhi, aspettando le 14 del lunedì, con il campione in carica che entra in campo, ad aprire solennemente la nuova edizione del torneo. Immaginiamo una palla che flirta con la riga, un Ace al centro imprendibile. Ci scorre sulla schiena il brivido per un diritto vincente in avanzamento, bellissimo. L’emozione per una volée perfetta che muore appena al di là della rete, figlia di gesti bianchi, ci fa battere forte il cuore, come l’esaltazione per un passante disperato tirato in corsa, fuori dal campo, fuori dal mondo. Cerchiamo la bellezza del gesto, che nel bianco immacolato (o quasi) del rigido dress code dei Championships ci riappacifica con un’arte fin troppo piegata a logiche ormai estremizzate sul piano atletico e commerciale.
    Wimbledon resta l’essenza del gioco, e ogni anno rappresenta il ritorno a un passato che nessuno potrà rubarci e che ci manca. Il tennis è uno sport bellissimo, seppur evoluto in un modo che non tutti apprezzano; tocca andare avanti e rinnovare con canoni diversi una passione che continua a bruciare. Lunedì inizieranno i Championships, ma per noi è già iniziato, il giorno prima. Sostando con l’anima su quel campo. Da soli. Perché il nostro Wimbledon è dentro di noi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner implacabile! Due tiebreak per battere Hurkacz e vincere da n.1 il titolo di Halle

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La perfezione forse non esiste, ma se qualcuno ci si può avvicinare questo è certamente Jannik Sinner. Il campione di Sesto Pusteria vince l’ATP 500 di Halle battendo con due tiebreak un solido Hubert Hurkacz, 7-6(8) 7-6(2) al termine di una partita dominata dai servizi ma nella quale a livello di gioco complessivo, risposta, colpi da fondo e piccole chance nei game è stato superiore. Sinner ha concesso una sola palla break nel quarto game, poi è stato implacabile, non ha sbagliato quasi niente anche a livello di scelte tattiche e appena è riuscito a rispondere ai super servizi del polacco ha fatto vedere la sua differenza. Incredibile il rendimento con la prima di battuta per Jannik: ha messo in campo due prime su tre, vincendo 44 dei 47 punti giocati – 94%! – e benissimo anche con la seconda, 68% dei punti. È stato talmente solido da reggere alla perfezione sia tecnicamente che mentalmente le fasi delicate, la palla break nell’avvio del match e il set point da salvare al tiebreak, dove non ha mai tremato. Ma è con la risposta che Sinner ha pungolato il rivale e messo grande pressione: sulle seconde ha creato enormi problemi al polacco, e spesso è entrato forte e deciso anche sulle prime palle, con equilibrio clamoroso nonostante la difficoltà degli impatti.
    Hurckaz si conferma tennista temibilissimo sui prati, forte di un servizio clamoroso e anche coraggio nel rischiare, ma appena si è entrati nel gioco di scambio, troppo più consistente Jannik, rapidissimo nella copertura del campo e troppo bravo nell’aprire l’angolo e far correre il rivale, come giocare con tale profondità da disarmare i tentativi di affondo del polacco. Una vittoria da vero n.1, la quarta dell’anno per Sinner e prima su erba in carriera. È l’ottavo nuovo n.1 a vincere il primo torneo giocato dopo esser salito sul trono. Sinner è ottima forma fisica, tecnica e mentale. L’avvicinamento a Wimbledon non poteva essere migliore.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale inizia con Hurkacz alla battuta. Subito aggressivo, il polacco attacca e chiude con sicurezza. Sinner vince il primo punto sul 30-0, risposta solida sul diritto di Hubert, il suo colpo meno sicuro. Con il primo Ace (n.65 del torneo), Hurkacz muove lo score 1-0. Ottimo avvio anche per Jannik: prima palla potente, praticamente non si scambia e game a zero, 1 pari. Il primo vero scambio è il primo punto del terzo gioco, Sinner prende il centro del campo dopo la risposta e si prende di forza il punto. Il “problema” è rispondere con continuità visto che “Hubi” questa settimana serve come un treno. È di Jannik il primo gran punto, splendido passante di rovescio cross, arriva anche l’applauso del polacco, molto amico del nostro. È 30 pari, Jannik risponde e tira un rovescio violento, Hubert non contiene. 30-40 e palla break! Non passa la risposta di Sinner, peccato si era buttato bene al centro ma non passa di poco la rete. Altro Ace, 2-1 Hurkacz. Si complica il secondo turno di battuta per l’azzurro: sbaglia due volte in scambio, poi sul 30 pari sbaglia uno smash non facilissimo, si ritrova sotto 30-40 e la prima palla non va… Cancella la chance con un diritto d’attacco dal centro sulla riga, gran rischio ripagato da enorme precisione. Poi il terzo Ace del game e un’altra bordata, 2 pari. “San Servizio” in questo game. Dopo le schermaglie del terzo e quarto game, il set torna sui binari della battuta. Sulla seconda palla di Hurkacz, Sinner entra forte e si prende il punto, il problema è che il polacco serve quasi solo prime, e di grande qualità. Sul 4-3 Sinner sbaglia due diritti dopo il servizio, forse un po’ di fretta nel trovare la massima velocità, 30 pari. Rimedia con un Ace esterno, non molto veloce ma con una parabola stretta imprendibile. 4 pari col quinto Ace. Nono game: Sinner rischia la prima smorzata col diritto, è un tocco eccellente e gli vale il 30 pari. Piccola grande chance, perché non entra la 1a del polacco, ma la seconda è sulla riga, molto precisa. Altro Ace, 5-4 Hurkacz. Bellissimo il punto sul 5 pari 40-15, Jannik taglia e poi chiude sul net, grandi applausi in un match dominato dalla battuta. Dopo 40 minuti, si approda al tiebreak. BRAVO Sinner, vince il primo punto in risposta, sulla seconda di Hubert da lontanissimo carica il diritto e poi entra a tutta ancora col diritto lungo linea, 1-0 e servizio. Purtroppo centra male un diritto nel terzo punto, restituisce il mini-break, 2-1. Uf! Regalo di Hurkacz, un diritto d’attacco non difficile gli atterra di poco in corridoio, 3-1 Sinner. Con un bello scambio, controllato da Jannik negli angoli, si gira 4 punti a 2. Altro diritto potente cross, dopo una seconda molto carica di spin, gli vale il 5-2. Poche prime in campo per “Hubi”, Jannik non ne approfitta sparando una risposta molto out, si poteva far meglio qua. 5-4. Brutto errore di Sinner, comanda lo scambio ma un diritto relativamente comodo scappa lungo. 5 punti pari. Con una prima potente, 6-5 e Set Point Sinner. Ace Hurkacz, si gira 6 pari. Altra bordata, ora il SP è perr Hubert 7-6. Attacca Jannik, 7 pari. 8-7 Sinner, secondo SP. Lo annulla Hurkacz, ma poi Sinner tira un diritto in corsa meraviglioso, quel cross che sta diventando iconico, e strappa il set point alla battuta sul 9-8. Grande profondità col rovescio, SET Sinner 10 punti a 8. Molto tirato.
    Sinner inizia alla battuta il secondo set, e il diritto è super incisivo, sempre quel cross che taglia il campo e le gambe degli avversari. A zero muove lo score, può fare corsa di testa. Hurkacz forse ha risentito del tiebreak perso, sbaglia un paio di scelte, come il S&V sul 30 pari che è punito immediatamente dalla risposta ottima di Jannik, punto che gli vale il 30-40 e palla break (seconda del match). Sinner tira un passante di diritto potente ma non così preciso, è ottima la volée di Hubert e si salva. Jannik strappa una seconda palla break del game partendo da una risposta favolosa. Niente, Ace perfetto (225 km/h esterno!). Grande lotta, un passante basso e stretto manda in spaccata totale Hurkacz. 1 pari, peccato per le due chance non sfruttate. Sul 2-1 Hurkacz non è preciso da fondo, incertezze che gli costano lo 0-30. Si aggrappa al servizio, unica àncora di salvezza visto che nello scambio ormai è l’azzurro a comandare. 2 pari. Perfetto Jannik alla battuta, in questa fase gioca molto sciolto e si porta 3-2 con un solo punto perso dalla battuta nel parziale. Incredibile colpo di Hurkacz nel sesto game, una sorta di schiaffo no-look correndo indietro che diventa una passante lungo linea. Non si scompone Sinner, continua a spingere e pressare, con meno prime palle del polacco. 15-30. Spreca la chance Jannik, due colpi in scambio non così incisivi, e sbaglia per primo, 30 pari. Un bel rovescio vincente lungo linea di Sinner porta il game ai vantaggi, ma niente, la battuta del polacco diventa imprendibile, 3 pari. Sinner è una macchina al servizio, Hurkacz invece continua a concedere qualcosa, si ritrova di nuovo sotto 15-30, ma la battuta torna a sostenerlo nel momento del bisogno. 4 pari. Sinner commette un doppio fallo, minima macchina in un altro ottimo game, si porta 5-4, ora il polacco è spalle al muro. Il solito film: se Hubert non mette la prima palla, è in grave difficoltà, come sul secondo punto, con una risposta letteralmente nei piedi di Jannik. Ma la prima di Hurkacz funziona, 5 pari. Con due Ace e un diritto che spacca la palla, Sinner si porta 6-5. Si va di nuovo al tiebreak. Inizia con un Ace Sinner, 1-0. Ottimo risposta di Sinner sull’1 pari, palla alta al corpo, il diritto di Hubert decolla, 2-1 e servizio Jannik. Scambio in progressione nel quarto punto, impressionante il controllo di Sinner, che forza l’errore di Hurkacz, 3-1 e poi 4-1, gran prima esterna. Fantastico Sinner!!! Apre l’angolo dopo la risposta, fa correre Hurkacz ma c’è troppo campo aperto, è comodo il rovescio lungo linea. 5-1 Sinner!!! Un altro scambio intenso vale a Jannik il 6-2, e 4 Match Point! Basta il primo! Rovescio cross imprendibile. Vince Sinner!!! Bella stretta di mano tra i due amici. Dominante Sinner, è il primo titolo su erba. Grande Sinner, vittoria da n.1. È l’ottavo tennista a vincere il primo titolo giocato da n.1 del mondo in carica. Come i grandissimi della disciplina. Missione compiuta!

    [1] Jannik Sinner vs [5] Hubert Hurkacz ATP Halle Jannik Sinner [1]77 Hubert Hurkacz [5]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 5-1* 5*-2 6*-26-6 → 7-6H. Hurkacz 15-0 30-0 ace6-5 → 6-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace5-5 → 6-5H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-4 → 5-4H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4J. Sinner 15-0 40-0 40-153-3 → 4-3H. Hurkacz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2H. Hurkacz 0-15 15-30 ace 30-30 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 0-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 9*-86-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-6 → 6-6H. Hurkacz 30-0 40-0 40-15 40-30 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace4-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace3-4 → 4-4H. Hurkacz 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3H. Hurkacz2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-401-2 → 2-2H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Jannik Sinner
    🇵🇱 Hubert Hurkacz

    Punteggio servizio
    331
    299

    Ace
    10
    13

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    65% (47/72)
    74% (66/89)

    Punti vinti con la prima
    94% (44/47)
    79% (52/66)

    Punti vinti con la seconda
    68% (17/25)
    39% (9/23)

    Palle break salvate
    100% (1/1)
    100% (3/3)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    Punteggio risposta
    82
    38

    Punti vinti in risposta sulla prima
    21% (14/66)
    6% (3/47)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    61% (14/23)
    32% (8/25)

    Palle break convertite
    0% (0/3)
    0% (0/1)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    Punti vinti al servizio
    85% (61/72)
    69% (61/89)

    Punti vinti in risposta
    31% (28/89)
    15% (11/72)

    Punti totali vinti
    55% (89/161)
    45% (72/161) LEGGI TUTTO

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    La concretezza di Sinner! Solido e preciso, Jannik batte Zhang, è in finale all’ATP 500 di Halle

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Solido, concreto, pochissimi fronzoli e tonnellate di granitiche certezze, come un servizio al massimo nei momenti importanti e quel pressing in progressione che diventa una morsa mortale per ogni avversario. Tutto questo e molto di più è stato Jannik Sinner nella seconda semifinale dell’ATP 500 di Halle, ennesima ottima prestazione dell’azzurro e vittoria su di un ottimo Zhizhen Zhang, per il 6-4 7-6(3) che gli apre le porte della finale nel torneo tedesco. Non sarà una finale banale: è la sua quarta finale dell’anno e 18esima in carriera, ma sarà soprattutto la prima sull’erba e la prima da n.1 del mondo. Nemmeno l’avversario sarà banale: Hubert Hurkacz, amicone di sempre – hanno giocato il doppio insieme nel torneo! – ma avversario assai temibile (2 pari gli head to head), in forma straordinaria al servizio in tutta la settimana di Halle.
    Jannik ha condotto, possiamo dire “amministrato” da provetto contabile il match odierno, forte di un rendimento più che discreto del servizio e di un primo colpo dopo la battuta molto solido. Si è preso meno rischi del solito, poche le giocate mozzafiato ed accelerazioni fulminanti, ha badato al sodo cercando di far colpire il rivale su palle consistenti, profonde e continue, ma anche con un pizzico di margine. Una tattica orchestrata con pazienza e visione, che l’ha portato a non rischiare assolutamente niente fino al 6-5 Zhang nel secondo set, quando ha sbagliato qualcosa e pure un doppio fallo, una “folata di vento avversa” che gli è costata all’improvviso la prima palla break e…set point da annullare. Sinner non si è scomposto: ha piazzato un Ace ed è andato a prendersi il tiebreak, dominandolo con una potenza e controllo nei colpi da n.1. Una vittoria senza “effetti speciali” da film Sci-Fi ma di grande qualità complessiva e consistenza: ha sfruttato l’unica palla break ottenuta e nel tiebreak decisivo è stato perfetto.
    Il perché abbia scelto questa tattica più conservativa del solito l’ha detto lui stesso nella intervista flash in campo dopo la vittoria: Zhang è tennista pericoloso perché gioca pallate di grandissima potenza senza un vero filo logico, non ti dà un gran ritmo ma se riesce a colpire con buon equilibrio può spaccare in due palla e diventare imprendibile. L’ha fatto in moltissimi game, forte di un buon rendimento del servizio. Per disarmarlo, il modo migliore non è sfidarlo a fare a pallate estemporanee, dove poteva esaltarsi ancor più, forte della fiducia ottenuta in settimana e su condizioni che esaltano il suo power tennis, ma costringerlo a correre e giocare sempre in movimento, stancandolo e non lasciandogli il tempo di sbracciare. Sinner in questo è stato un metronomo, bloccandolo spesso sul lato del rovescio per poi accelerare forte col diritto lungo linea, dove Zhang è meno sicuro andando a colpire col diritto verso destra. Poche le variazioni di Sinner, forse poteva cercare più volte la smorzata, ma ha scelto di andare sul ritmo alla sua velocità e l’ha perseguito sino alla fine. Quando i punti sono stati davvero pesanti, come il rush finale del primo set e il tiebreak, Zhang ha sentito la pressione del momento e tutta quella di Jannik, che proprio in quelle fasi ha mostrato la prepotenza del suo repertorio. Moltissimi rovesci cross di scambio dell’italiano sono stati incredibili per costanza, una combinazione di anticipo, angolo e profondità che hanno stroncato la resistenza pur ottima del cinese.
    Sinner ha chiuso il match vincendo il 61% di punti sulla seconda palla, dato molto buono, come l’aver vinto due punti su tre sulle seconde palle del cinese. Zhang ha servito davvero bene, in molti suoi turni di servizio Sinner è arrivato 15-30 o 30 pari, ma ha calato l’Ace e ha retto molto bene. È in grande crescita l’asiatico, sta attraversando un ottimo momento dal punto di vista atletico – indispensabile vista la sua spinta – e tra vivendo nuove consapevolezze. Non aveva niente da perdere ed ha giocato una buonissima partita, non ha davvero niente da rimproverarsi. Sinner è stato complessivamente più forte, in più occasioni c’era nell’aria la sensazione che potesse strappare prima il break e il vantaggio, alla fine c’è riuscito nelle fasi finali dei set, e va benissimo così.
    Non era scontato arrivare in finale ad Halle, vivendo il torneo per la prima volta da n.1. Non ha sempre giocato al massimo, ma Jannik tiene, regge, controlla, alza il livello. Quello che fanno i grandi campioni. Domani vs. “Hubi” servirà il massimo livello. Sarà partita vera e dura.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Zhang inizia il match alla battuta. Il campo è segnato da un brutto gioco di luci e ombre. Il servizio del cinese è subito in ritmo, a 15 vince il primo game. Discreto avvio anche per Jannik, un Ace e colpo potente e preciso dopo la battuta. 1 pari, praticamente senza scambi. Nel terzo game arrivano i primi scambi e Sinner fa sentire la sua consistenza, ma ai vantaggi Zhizhen resta avanti con due ottime prime di servizio. Sul 2 pari Jannik alza il livello in risposta: impatto bloccato in avanti, sfruttando la forza del servizio del rivale, si prende il centro del campo e comanda. Sul 15-30 è il primo a sbagliare nello scambio, sul volto di Jan si nota la stizza per la piccola occasione non sfruttata. Zhang resta avanti 3-2, ancora con la battuta (già 5 Ace oltre a molti servizi incisivi). Sinner impatta 3 pari, 100% dei punti vinti con la prima in campo (11 su 11). Settimo game, arriva lo scambio più lungo e duro del match (dopo un doppio fallo del cinese), incredibile come Sinner con i piedi sulla riga fa fare il tergicristallo al rivale, 15-30. Segue un errore banale di Jannik col rovescio, non da lui. Idem sulla volée sbagliata sull’ottimo attacco in contro tempo, in entrambi i colpi è mancato un mezzo passo. 4-3 Zhang. L’italiano alterna alcuni colpi eccellenti (pazzesco il diritto in contro balzo quasi toccando terra col ginocchio) ad errori evitabili, come se avesse un po’ fretta di sparare a tutta; dal 15-30 si porta 4 pari. Nono game, si gioca verticale, dritto per dritto, e Zhang sbaglia due colpi, ancora 15-30. Benissimo Zhizhen nel trovare un diritto d’attacco che atterra sulla riga. Poi commette il secondo doppio fallo dell’incontro, è 30-40 e prima palla break in assoluto. E la prima non entra… Chirurgico Sinner: risposta solida di rovescio cross, altro diritto ancor più pesante e Zhang non rimanda di là. BREAK Sinner, pronto a prendersi la prima chance, 5-4. Jannik avanti tutta, servizio e via a rete con un approccio consistente col diritto, l’idea è far colpire Zhang in corsa. Sbaglia un diritto in spinta il cinese, 40-15 e due Set Point Sinner! Vince lo scambio di tocco Zhang (anche un rimbalzo un po’ fasullo ai danni di Jannik), 40-30; ACE! Si chiude col terzo del match, 6-4. Un Sinner meno scintillante e prepotente, ma efficacissimo alla battuta (17 punti su 19 prime palle) e nessuna palla break concessa, perfetto invece nello sfruttare l’unica avuta a disposizione.
    Secondo set, Zhang to serve. Si avanza spediti sui turni di battuta, senza scossoni, tennis rapido e verticale. Jannik chiude uno scivoloso quarto game con una splendida accelerazione di rovescio lungo linea, che fa il pari con la bordata di diritto di Zhang colpita nel game, 2 pari. Solidissimo Zhang nei suoi turni, tre vinti a 15; Sinner impatta 3 pari con un game a zero, chiuso con una volée di tocco ottima. Il settimo game va ai vantaggi, più incisivo Jannik, ma non riesce ad arrivare a palla break. L’italiano gioca molto pulito ma quasi si accontenta di respingere la potenza del rivale, senza prendersi rischi, andando centrale di profondità. È un rischio, perché Zhang è bravo a muoversi per spazio sul diritto e tirare fortissimo. Un gran vincente porta il cinese sul 30 pari in risposta. Sinner trova una seconda palla esterna carica di spin che sorprende Zhang e lo disarma. Grande concentrazione nel trovare questa soluzione poco cercata nel match. 4 pari. La tattica dell’azzurro è sfiancare fisicamente il rivale costringendolo a prendersi rischi per uscire dal pressing costante.È davvero forte fisicamente Zhang, ma è difficile per lui reggere questa pressione. Due errori in scambio gli costano il 15-30. Ha una piccola chance Jannik, un passante non impossibile che si stoppa sul nastro. Il game va ai vantaggi, Zhang col servizio resta avanti 5-4. Sinner è spalle al muro, ma gestisce alla perfezione l’ennesimo turno di battuta, 5 pari. Jannik torna a far scoppiare la palla nel game successivo, 12esimo diritto vincente, ma niente, con l’ottavo Ace Zhang si guadagna il 6-5 e poi vola 15-30 spingendo tantissimo, a tutto braccio (pure un rimbalzo falso che lo aiuta). Sinner si cava dal buco con il sesto Ace del match. Poi rischia troppo la seconda palla, c’è doppio fallo, c’è la prima palla break del match concessa, c’è il primo set point per Zhang!?! E niente prima palla in campo… Sfonda Jannik con un diritto lungo linea dopo un rovescio profondissimo, quasi sulla riga. Arriva un momento imprevisto di ilarità, con uno starnuto potentissimo dagli spalti che blocca il momento di battuta di Sinner, che non smette di ridere… Non si deconcentra minimamente, ACE! Si va al tiebreak, dopo aver salvato con forza la palla set. Ace di Zhang sul primo punto, anzi no! Era fuori il servizio del cinese, ma Jannik gli dice di rigiocare la prima palla. Applauso, di tutti. Sinner correttissimo, ma …fortissimo! Entra bene col rovescio al centro, Zhang sbaglia. Mini-break, 1-0 Sinner e poi 2-0 con una splendida progressione con discreto margine. Cede un punto al servizio Jannik, sbagliando di poco un colpo in recupero, 2-1, ma si riscatta immediatamente tirando su il muro nello scambio, solido e profondo. 3-1. Bellissimo diritto lungo linea per Zhizhen, 2-3. Si gira 4-2, ottimo attacco in contro tempo (e schiaffo al volo di diritto molto calibrato). Non sbaglia più niente, gioca profondissimo e sicuro Jannik, 5-2 e 6-2 Sinner, ci sono 4 Match Point di fila. Muore in rete un diritto a tutta dell’italiano, ma ora sul 6 punti a 3 serve lui. In rete la risposta di Zhang, Game Set Match SINNER! 7 punti a 3, e una bella stretta di mano sotto rete tra i due, molto amici. Ora c’è l’altro amico Hurkacz tra lui e il quarto titolo del 2024 e primo in carriera sui prati. Non sarà una passeggiata, Hubi al servizio questa settimana vola…

    [1] Jannik Sinner vs Zhizhen Zhang ATP Halle Jannik Sinner [1]67 Zhizhen Zhang46 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* ace 6-2* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df 40-40 A-40 ace5-6 → 6-6Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Z. Zhang 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace5-4 → 6-4Z. Zhang 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-4 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Z. Zhang 15-0 ace 15-15 df 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Z. Zhang 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-2 → 2-2Z. Zhang 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-300-1 → 1-1Z. Zhang 0-15 15-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Jannik Sinner
    🇨🇳 Zhizhen Zhang

    Punteggio servizio
    311
    274

    Ace
    8
    9

    Doppi falli
    1
    2

    Percentuale prime di servizio
    65% (43/66)
    67% (49/73)

    Punti vinti con la prima
    81% (35/43)
    80% (39/49)

    Punti vinti con la seconda
    61% (14/23)
    33% (8/24)

    Palle break salvate
    100% (1/1)
    0% (0/1)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    Punteggio risposta
    196
    58

    Punti vinti in risposta sulla prima
    20% (10/49)
    19% (8/43)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    67% (16/24)
    39% (9/23)

    Palle break convertite
    100% (1/1)
    0% (0/1)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    Punti vinti al servizio
    74% (49/66)
    64% (47/73)

    Punti vinti in risposta
    36% (26/73)
    26% (17/66)

    Punti totali vinti
    54% (75/139)
    46% (64/139) LEGGI TUTTO

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    Sinner col brivido! Sconfigge Struff al tiebreak del terzo set, è in semifinale al 500 di Halle

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Dopo un primo set stellare di Jannik Sinner, dominante su Jan-Lennard Struff nei quarti di finale dell’ATP 500 di Halle, era difficile ipotizzare che il match potesse complicarsi e addirittura concludersi col brivido del tiebreak decisivo. E invece il tennis su erba è sempre faccenda complicata, ancor più quanto non riesci e scollarti di dosso un giocatore potentissimo, con un servizio micidiale e grandissimo coraggio come il tedesco. Sinner non sfrutta tante palle break (chiuderà con un modestissimo 2 su 18, entrambe trasformate nel primo set), gioca un pessimo tiebreak nel secondo set ed è costretto a rincorrere per tutto il terzo parziale, salvando pure una delicatissima palla break nel sesto game. Per fortuna stavolta al “decider” è perfetto: si prende un mini break immediato, serve da campione, tira un diritto in contro balzo micidiale e chiude in sicurezza per 6-2 6-7(1) 7-6(3), volando in semifinale nel torneo tedesco, dove attende Eubanks o Zhang. Una partita che si è complicata maledettamente, giocata anche piuttosto bene da Sinner, ma incapace di scappare via nonostante le molte chance costruite e questo l’ha naturalmente un po’ infastidito. Quasi tutte le palle break se l’è giocate in modo impeccabile Struff, a tratti monumentale, un vero “panzer” per potenza e coraggio con tutti i colpi, non solo servizio. Alla fine, oltre alla vittoria, la notizia migliore per Jannik è l’esser rimasto sempre focalizzato nonostante la frustrazione di aver sfiorato mille volte il vantaggio, senza mai riuscire a spiccare il volo. Vincere così, di “cattiveria” e durezza, è un altro segnale della sua forza complessiva, lo status da Campione vero.
    La partita è iniziata con un Sinner stellare. Servizio, colpi in anticipo micidiale e soprattutto una qualità in risposta assoluta, che ha disarmato uno Struff a tratti stordito e impotente. Incredibile che Jannik in molte occasioni sia riuscito a rimettere negli ultimi centimetri del campo risposte impattate in tuffo, senza uno straccio di equilibrio, ma riuscendo ugualmente a controllare la forza e la direzione della traiettoria. Una bellezza di rara abilità, che gli ha consentito di dominare il set in modo quasi brutale, tanta la forza del suo gesto. La musica sembrava non cambiare nel secondo set, Jannik è preciso in ogni fase di gioco mentre Struff concede palle break nel quarto e soprattutto sesto game, dove si ritrova 0-40. Niente, Sinner non trasforma le chance e queste occasioni salvate mettono il turbo al tedesco, che in modo impressionante inizia a subire anche meno nello scambio, più rapido nell’uscita dal servizio. La battuta di Jan-Lennard sale in cattedra e nel tiebreak del secondo è addirittura una furia. Sinner getta quasi l’ultimo puro, con tanta di quello frustrazione in contro da bruciare tutta Halle peggio di Nerone… Lì poteva venire il pericolo, servire per secondo nel set decisivo, con l’altro on fire e focalizzato come mai. Lì Sinner ha mostrato la sua forza, nonostante qualche sbavatura ha servito con coraggio alcune seconde palle a grande rischio, ma ha gestito il tutto senza mai dare la sensazione di andare fuori controllo, sia mentalmente che tecnicamente.
    Proprio la misura è stata la quota del Sinner-Campione, che ha tirato su un match diventato complicatissimo. Struff camminava sulle acque, sempre più potente e preciso, con la risposta di Jannik quasi disarmata a tratti. E appena l’azzurro arrivava a un passo dal prendersi il vantaggio… boom! L’altro scaricava quintali di potenza. Solo la quinta palla break del primo game ha rimpianti Jannik, un diritto in scambio in rete, per la sua bravura si poteva far meglio. Alla fine è andata bene, ma la sensazione che “potesse andar male” ad un certo punto c’era eccome, visto quanto Struff è stato devastante al servizio e pronto a scaricare tutta la sua potenza sulla palla.
    Il tennis su erba può essere complicato, gestire un rivale così forte sull’uno due e con numeri alla battuta così importanti è roba da gente tosta, proprio come Sinner. Ricordiamoci sempre una cosa: abbiamo il n.1 del mondo, Mr. Jannik Sinner; ma sarebbe sbagliato e ingiusto chiedergli sempre la perfezione e la vittoria. Se Struff avesse rimontato e vinto, non avrebbe rubato niente, anzi, dovremmo solo applaudirlo. A volte nello sport, le partite si complicano e l’altro può giocare anche meglio. Stavolta per fortuna non è andata così, perché Sinner è rimasto concentrato al massimo, nonostante qualche errore in spinta e i primi doppi falli del match nel terzo set ha retto, ha rilanciato e al tiebreak è tornato micidiale. Il suo segreto? Anche quelle due parole con Cahill nel rush finale, con ampio sorriso per abbassare la tensione, che in quel momento era massima. Con la fiducia dei forti, Jannik ce l’ha fatta ancora, con altre risposte ottime e la forza di non pensare alle troppe chance non sfruttate. Ogni tanto si vince anche di misura, a corto muso. E non è poi così male…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia al servizio, e la palla corre subito a velocità massima. Entrambi colpiscono con grande forza, non c’è il minimo attendismo, si va dritto per dritto, con il servizio che domina le fasi iniziali della partita. Sul 2-1 Sinner, Jannik trova una passante di rovescio lungo linea “maligno”, palla bassa e difficile da tirare su, troppo per il tedesco. Gli vale il 30 pari, ma Jan-Lennard si aggrappa alla potenza del servizio e impatta 2 pari. Col primo Ace del match, Jannik chiude a zero il quinto game. Sul 3-2, Jannik inizia ad incidere in risposta: inizia con un gran rovescio lungo linea, poi una palla mal centrata ma dentro forza l’errore di Struff, che con il doppio fallo crolla 0-40, tre palle break per l’italiano. Bravo il tedesco a buttarsi avanti con coraggio, eccellente il tocco di volo sul 15-40, gran controllo del corpo, 30-40; Uff! Spreca Jannik sulla terza! Dopo una risposta nei piedi tira con troppa foga un diritto passante piuttosto comodo, la palla esce di pochissimo in corridoio. JLS è costretto a prendersi rischi totali col diritto per tenere fermo JS, siamo solo a 23 minuti di match ma è già al limite, mentre Sinner intensifica progressivamente la sua spinta col rovescio, in lungo linea perfetto. Con un’altra risposta bloccata e corta, Sinner si procura la quarta palla break. È quella buona: altra risposta nei piedi del rivale, la difficile demi-volée decolla… BREAK Sinner, 4-2. Due prime in campo su tre non sono bastate a Struff per vincere il game, e ora è costretto a rincorrere. Sinner domina dalla riga di fondo, spinge con grande potenza e controllo dopo una prima palla al corpo, per non dare angolo alla risposta del tedesco. In un amen vola 5-2, vantaggio consolidato, è in totale controllo. Allucinante il lob di rovescio con cui Jannik punisce l’attacco di Jan-Lennard all’avvio del game #8, e poi la profondità con i colpi in spinta. Struff se non trova il punto col servizio è disarmato in ogni altra situazione di gioco. Con un’altra risposta sulla riga, Jannik vola 15-40, due Set Point. Annulla il primo Struff con una bordata a tutta di diritto; pure il secondo con la battuta. Non c’è gara rovescio vs. rovescio, c’è il terzo Set Point per Sinner; è quello buono: altra risposta di rovescio cross pazzesca, impattata in tuffo sulla prima del rivale. 6-2 Sinner, mezz’ora di dominio assoluto. Brutale.
    Sinner inizia alla battuta il secondo parziale, e concede qualcosa, un paio di sbavature per il 15-30. Rimedia immediatamente, la facilità del rovescio lungo linea, appoggiandosi in modo mirabile sulle ginocchia, è da manuale del gioco. Tre punti di fila e 1-0, quinto game consecutivo. La forza di Sinner porta Struff ad esagerare, è costretto a giocare al 101% della velocità e del rischio, e pure sulla rete esagera e si ritrova subito sotto 15-30. Pure la prima palla va e viene, rischia la seconda di servizio, non ha alternativa. Stavolta gli va bene, da standing ovation il S&V rischiato ai vantaggi. 1 pari. Sul 2-1 Sinner impone di nuovo risposta e poi un tocco di diritto in avanzamento eccellente, con un controllo del corpo fenomenale. 0-30. Anche Struff trova un bel tocco, poi il quinto Ace. Con un’altra risposta di diritto perfetta, stavolta lungo linea, ecco la palla break per Sinner. Ace, Struff chiede tutto alla propria battuta, non può fare altrimenti per restare in vita nella partita. Con 4 Ace impatta 2 pari. Improvvisamente Jannik sbaglia due diritti, di pochissimo, gli costano lo 0-30. Poco male, rimedia con la smorzata e poi la battuta. Immediata reazione alla prima difficoltà. 3-2. Diventano 6 i punti vinti di fila da Jannik, con la sua solita granitica risposta… 0-30. Il doppio fallo condanna Struff allo 0-40, tre chance per Sinner per scappare via. E la prima palla latita… ma tira la seconda a oltre 190 km/h, tanto vale giocarsela a tutta. Ancora la battuta salva il tedesco. 3 pari. Il gioco diventa se possibile ancor più fisico e violento negli scambi, con qualche errore ma tante pallate a tutta. Con tre Ace nel nono game, Sinner si porta 5-4, ora tutta la pressione è sulle spalle di Struff, che non la sente affatto e domina al servizio, 5 pari. L’equilibrio non si spezza, Tiebreak Time (Jannik ha perso i due giocati nel torneo). Struff si prende il primo punto in risposta con una bordata di rovescio lungo linea che sorprende Sinner, si tuffa di nuovo Jan ma non lo vince stavolta il punto. 2-o Struff, bravo a chiudere sulla rete dopo un affondo preciso, con Sinner che si lagna per un flash che l’ha disturbato. 3-0 Struff, si fa in salita la strada per l’azzurro. Il tedesco di prende anche il quarto punto con un’altra mazzata di diritto. 4-0. Finalmente si sblocca Jannik, 1-4. Non sbaglia niente Jan-Lennard, fa tutto bene, anche i tocchi sotto rete. Vola 6 punti a 1. Spara pure lungo un rovescio non così difficile Sinner. 7 punti a 1 Struff, si va al terzo. Incredibile come non abbia concesso niente al servizio nel secondo set, ma ora si gioca tutto al terzo. Struff impressionante nel decider.
    Jannik inizia il terzo set con la faccia scura, non ha certamente gradito il tiebreak… In risposta parte a spron battuto, palle ficcanti e precise, 0-30 e poi 0-40 con un gran forcing dal centro del campo. Incredibile che Struff si salvi di nuovo, come nel secondo set, forte del suo super servizio. Sinner non molla, si prende una quarta chance con lo schiaffo al volo, ma che seconda tira Jan-Lennard…! Non va nemmeno la quinta PB, stavolta sbaglia un diritto in scambio Sinner non impossibile. Struff vince il game, 2 su 16 al momento Sinner sulle palle break a favore, non benissimo… Vince un buon game a 30 l’azzurro, bene per dare un segnale di forza dopo un game ricco di frustrazione. Il set avanza sui turni di battuta. Sul 3-2 Struff, Sinner serve e commette il primo doppio fallo del match, poi sbaglia un rovescio su di una risposta potente del rivale, 15-30. Un bel servizio, poi un altro doppio fallo!?! C’è la prima palla break del match per Struff. Gran prima palla al centro, la risposta in tuffo di JLS è di poco out. Scampato pericolo, 3 pari. Il tedesco tira tutto, e tutto gli sta in campo, gioca con una fiducia totale, mentre Sinner non riesce più come all’avvio a forzare gli errori in scambio del rivale. Sorride Sinner con Cahill dopo l’ace che gli vale il 4 pari. Perfetto il momento per stemperare la tensione del rush finale, Darren decisivo con un piccolo grande gesto. Sinner torna a brillare in risposta, gran botta e poi lob al miele. 0-30! Un ace, poi un’altra risposta cross fantastica di Jannik, bassa, bloccata, la mezza volata del tedesco è in corridoio. 15-40, due palle break cruciali per Sinner… Tira una seconda a tutta Struff, la risposta è lunga; Ace, niente, sulle PB è micidiale. 5-4 Struff, si salva di nuovo. Jannik vola 5 pari e inizia il game #11 in risposta con una zampata di diritto incrociata bellissima. Ma Struff è una macchina alla battuta, altri due Ace. Un’ottima smorzata di Sinner porta il match al tiebreak decisivo. Struff sbaglia un diritto dopo il servizio, su di una palla più lenta e alta di Sinner, risposta bloccata. Mini-break, 1-0 Sinner. Gran botta esterna col servizio, 2-0 Sinner. Altra seconda palla molto incisiva per l’azzurro, 3-0. Entra in moto la battuta del tedesco, 3-2. Ace azzurro, si gira 4-2. Gran diritto di Jannik, giocato di contro balzo abbassandosi sulle ginocchia, e poi chiusura di volo sicuro. 5-2. Rischia il S&V Struff, ma il tocco vola via sulla risposta nei piedi di Jannik, che strappa il 6-2 e 4 palle match!!!! Si chiude al secondo, il rete lo slice d’attacco di Struff. Che lotta! Due ore e mezza di battaglia, con potenza e grande concentrazione. Vola in semifinale Jannik, stavolta col brivido.

    [1] Jannik Sinner vs Jan-Lennard Struff ATP Halle Jannik Sinner [1]667 Jan-Lennard Struff276 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 4*-2 ace 5-2* 6-2* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6J. Struff 0-15 30-15 ace 40-155-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5J. Struff 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 ace A-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace3-4 → 4-4J. Struff 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4J. Sinner 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3J. Struff 15-0 ace 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2J. Struff 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-300-1 → 1-1J. Struff 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* 1-5* 1*-66-6 → 6-7J. Struff 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace6-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-5 → 6-5J. Struff 15-0 ace 30-05-4 → 5-5J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace4-4 → 5-4J. Struff 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3J. Struff 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-2 → 3-2J. Struff 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace ace2-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1J. Struff 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Struff 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2J. Struff 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2J. Struff 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Struff 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 Jannik Sinner
    🇩🇪 Jan-Lennard Struff

    Punteggio servizio
    307
    283

    Ace
    14
    18

    Doppi falli
    3
    2

    Percentuale prime di servizio
    66% (64/97)
    64% (80/125)

    Punti vinti con la prima
    86% (55/64)
    73% (58/80)

    Punti vinti con la seconda
    52% (17/33)
    53% (24/45)

    Palle break salvate
    100% (1/1)
    89% (16/18)

    Giochi di servizio giocati
    16
    16

    Punteggio risposta
    98
    63

    Punti vinti in risposta sulla prima
    28% (22/80)
    14% (9/64)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    47% (21/45)
    48% (16/33)

    Palle break convertite
    11% (2/18)
    0% (0/1)

    Giochi di risposta giocati
    16
    16

    Punti vinti al servizio
    74% (72/97)
    66% (82/125)

    Punti vinti in risposta
    34% (43/125)
    26% (25/97)

    Punti totali vinti
    52% (115/222)
    48% (107/222) LEGGI TUTTO

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    La scalata di Draper: “La svolta grazie al lavoro e un’attitudine più aggressiva”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Jack Draper è il giocatore più caldo della breve stagione su erba, in preparazione a Wimbledon. Dopo aver vinto la scorsa settimana il suo primo torneo ATP a Stoccarda, battendo in finale Matteo Berrettini, il britannico ha salutato il suo nuovo best ranking sui prati di casa al Queen’s Club, dove ha estromesso il n.2 del mondo e campione in carica Carlos Alcaraz. Una bella prestazione, solida e molto aggressiva, che conferma in pieno il salto di qualità tecnico e mentale compiuto da Draper. Parlando alla stampa dopo il più importante successo in carriera, si è detto felice ma non sorpreso di questi risultati. Dallo scorso autunno, finalmente sano dopo molti infortuni, ha cambiato passo negli allenamenti e nella mentalità, raccogliendo ora su erba i frutti del gran lavoro svolto. Si dice ambizioso, “perché non puntare al numero uno del mondo?”. Un obiettivo questo un po’ lontano… ma puntare in alto serve ad alzare il livello e migliorare.
    “Lavoro da tanti anni per vivere partite ed esperienze come questa” racconta Jack a Londra. “Dopo tutti gli infortuni del recente passato, ho davvero iniziato a investire il mio tempo nella mia evoluzione mentale. Naturalmente ho continuato a lavorare sul mio tennis, ma anche sul fattore emotivo. Abbiamo iniziato un nuovo percorso da settembre, facendo tanti sacrifici, lavorando sempre. Anche se nelle ultime due settimane tutto è andato per il verso giusto, questo successo non avviene da un giorno all’altro. Ci vogliono molti anni per realizzare cose come questa”

    Out of this W🌎RLD
    Incredible pickup to save break point from Draper @jackdraper0 #CinchChampionships pic.twitter.com/nFjTLpDt0c
    — Tennis TV (@TennisTV) June 20, 2024

    A livello di gioco, è cambiata la sua attitudine: “Semplicemente uno dei miei grandi obiettivi era diventare più aggressivo, dal momento che mi sono ritrovato a perdere partite perché non ero disposto a prendere la partita di petto e ad affrontarla alle mie condizioni. La differenza più grande che noto in campo è che oggi ho meno paura di sbagliare, inseguire la palla e provare a giocare per vincere invece di aspettare che l’avversario sbagli. Spesso, a questi livelli, mettere insieme tutto questo può rivelarsi difficile perché il livello è molto alto e gli avversari non ti danno molto. Se li vuoi battere, devi aver dentro di te la forza per andare a prenderti la partita”.
    E così è accaduto contro Alcaraz. Non il Carlos continuo e vincente dei match decisivi a Parigi, ma batterlo resta sempre un’impresa importante. “È stata una partita davvero dura. Sapevo quanto sarebbe stato difficile affrontare qui Carlos, il campione in carica, qualcuno che è riuscito a vincere Wimbledon un anno fa. È un talento incredibile, un atleta impressionante. Dovevo andare in campo con molta fiducia, fortunatamente ho giocato molto bene, sono grato per questo. Non c’è altro posto al mondo in cui vorrei essere in questo momento, circondato da tutti i miei amici e dalla mia famiglia. Ho mio nonno qui, che ha appena compiuto 80 anni. Ho mia madre, i miei amici di scuola, anche tutti voi. Posso solo dire grazie” conclude Draper.
    Nei quarti affronterà Tommy Paul, partita non facile dopo la sbornia di cotanto successo, con l’americano sempre rapido e offensivo sul campo. Con punti dei quarti al Queen’s Draper è già salito al n.28 del ranking Live, sicuro di essere testa di serie a Wimbledon; ma in caso di successo nel torneo arriverebbe a ben 1861 punti, tra i top20 del mondo. La sensazione è che Jack, se resterà sano, potrà ambire a posizioni in classifica ancora superiori. Servizio mancino potente, colpi molto aggressivi, un gioco a tutto campo – incluso un tocco di palla tutt’altro che malvagio – che gli permette di affrontare avversari differenti con schemi diversi. Non è un tennista banale Draper, ha fisico e colpi per giocarsela con i migliori. D’ora in avanti, senza paura e titubanze.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO