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    Cucine Lube Civitanova, 32ª sfida contro la Consar Ravenna. Curiosità e statistiche

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Reduce dai successi con Verona e Cisterna, valsi 6 punti in cinque giorni e un nuovo blitz in testa alla classifica, in attesa del recupero odierno tra Perugia e Modena, la Cucine Lube Civitanova è proiettata verso la 32ª sfida contro la Consar Ravenna, partita valida per l’anticipo della 2ª giornata di ritorno in SuperLega. I cucinieri scenderanno in campo sabato 5 dicembre (ore 18 al Pala De Andrè con diretta Rai Sport e Radio Arancia).
    Il bilancio dei 31 precedenti vede i biancorossi avanti con 24 vittorie, contro le 7 dei ravennati. In trasferta i cucinieri hanno vinto 10 volte, perdendo 5 gare. Il match di andata con i romagnoli è stato l’unico vinto al tie break dalla Lube nell’attuale Regular Season. Risultato che coincise con la quattordicesima vittoria consecutiva negli scontri diretti.
    Nelle stagioni 2017/18 e 2018/19, Civitanova ha festeggiato al Pala De Andrè con il massimo scarto proprio alla 2ª giornata di ritorno. L’ultima vittoria dei ravennati, invece, risale al 3-2 della 10ª di ritorno della stagione 2013/14, gara che ha registrato il maggior numero di punti totali tra le due squadre (215) con questi parziali: 21-25, 25-20, 25-21, 19-25 e 18-16.
    Sfogliando a ritroso l’album dei ricordi, con un tuffo indietro in un altro tempo e “un altro volley”, prima del Rally Point System la Lube vanta l’exploit esterno della7ª di ritorno nel 1997/98, con i parziali record di 8-15, 2-15 e 3-15.
    Il set più tirato tra le due compagini è andato in scena nella stagione 2012/13 (28-26 per la Lube). Nell’era del Rlly Point System, il set più agevole in favore dei biancorossi risale alla 2ª di ritorno del 2017/18 al Pala De Andrè, con solo 9 punti concessi a Ravenna nel parziale.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pippo Callipo risponde a Bonitta: “Non abbiamo nulla di cui vergognarci”

    Di Redazione
    Continua la polemica sul mancato rinvio della gara fra Trento e Vibo Valentia: questa volta il presidente della società calabrese, Pippo Callipo, interviene in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Marco Bonitta, in cui il tecnico ravennate aveva affermato che “Vibo Valentia non conosce la vergogna“.
    “Leggo con grande stupore – scrive Callipo – che il Sig. Bonitta, anziché concentrarsi sugli allenamenti della propria squadra, si diletta a disquisire con la stampa. Quasi mi sorge il dubbio se sia ‘farina del suo sacco’ o sia stato ‘imbeccatoì da altri personaggi. Non credo certo che si faccia portavoce della società Consar Ravenna perché sono sicuro che altrimenti il Presidente o i Dirigenti avrebbero preso posizione in prima persona.
    All’allenatore Bonitta sono costretto a specificare che la Tonno Callipo Calabria Volley Vibo Valentia, da 28 anni nella pallavolo, e da 20 in serie A, sempre con la stessa ragione sociale “Callipo Sport S.r.l.” e con gli stessi soci, nel 2016 presentò regolare istanza per ottenere la licenza di partecipazione alla Superlega 2016/17 per come consentiva allora il regolamento di Lega, che prevedeva, per l’appunto, la disponibilità di una licenza per chi, avendone i requisiti, ne avesse fatto richiesta. Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A, dopo aver riscontrato l’idoneità della nostra domanda, deliberò, ai sensi dell’art. 3.3 del Regolamento Organico dei campionati di Pallavolo Serie A Maschile, l’attribuzione della licenza per la partecipazione al campionato di Superlega 2016/17.
    Credo che a suo tempo il voto unanime a nostro favore sia stato meritato dentro e fuori dal campo, avendo la nostra Società sempre e completamente assolto a tutti i suoi impegni, ai suoi obblighi economici e non verso la Lega Pallavolo e la Fipav, verso fornitori ed Erario, verso atleti, tecnici e dirigenti che negli anni hanno fatto parte della nostra organizzazione. Quindi, quanto da lei dichiarato nell’intervista al giornalista Enrico Spada (‘Vibo Valentia, in particolare, non conosce la vergogna’) è un’affermazione indecente, disdicevole, riprovevole. Chi mi conosce, chi ci conosce sa perfettamente che non abbiamo nulla di cui vergognarci; altri, invece, dovrebbero vergognarsi per comportamenti e affermazioni pubbliche false.
    Inoltre, chiedo al Sig. Bonitta di argomentarci in che modo ‘togliere la regola delle retrocessioni sarebbe la strada giusta e sarebbe anche un toccasana a livello finanziario’ per le società.
    La Tonno Callipo Calabria Volley vuole semplicemente che si rispettino le regole e soprattutto che queste siano uguali per tutti. Giovanni Giolitti disse: ‘Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano‘”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bonitta: “Il Covid determina la classifica. Vibo non conosce la vergogna”

    Di Redazione
    Non si è mai nascosto e non ha mai fatto mistero della sua posizione durante questo periodo così particolare che sta avendo ripercussioni, ovviamente, anche sulla pallavolo. Stiamo parlando di Marco Bonitta, allenatore della Consar Ravenna, squadra che più di tutte ha risentito della pandemia con uno stop di 34 giorni dopo l’ultimo match giocato e con solamente sette partite all’attivo.
    Il coach romagnolo è, da sempre, pro blocco delle retrocessioni, in quanto per lui si starebbe giocando un campionato falsato e lo riafferma nell’intervista odierna a cura di Enrico Spada per il Corriere di Romagna Rimini: “Il blocco delle retrocessioni è una proposta avanzata da diverse società, non solo Ravenna. Dobbiamo mettere mano sulle retrocessioni, noi a fine febbraio determiniamo la squadra che retrocede e fino a quel momento ci potranno essere ancora pause. Il campionato è falsato sotto l’aspetto sportivo e medico. Noi chiediamo a grandissima voce che vengano tolte le retrocessioni, che si allarghino i play-off a 12 e se qualcuno dall’A2 vorrà venire su, si farà un campionato a 13 o 14. In una situazione straordinaria bisogna adottare misure straordinarie, non possono valere le stesse regole di inizio anno. Le cose sono completamente cambiate. Alcune squadre hanno la fortuna di incontrare squadre non in forma. È il Covid a determinare la classifica, non credo che sia giusto. La maggioranza delle squadre penso che sia allineata“.
    Il coach dei giallorossi, tira poi le somme su come la pensano le altre società. “Vibo Valentia non è d’accordo. Anche Milano, Piacenza e Modena non lo sono. Civitanova ha espresso una posizione intermedia, proponendo una retrocessione magari decisa a maggio. A quel punto magari tutte le squadre potrebbero essere tornate alla pari e dunque dare vita a un play-out. Noi pensiamo che togliere la regola delle retrocessione sarebbe la strada giusta e sarebbe anche un toccasana a livello finanziario. Non capiamo proprio certe posizioni: Vibo Valentia, in particolare, non conosce la vergogna. Gli interessi personali vengono messi sempre davanti. Io sapevo che non avremmo fatto una squadra per l’alta classifica, ma abbiamo avuto un atteggiamento di coerenza. Quando abbiamo capito che il Covid poteva incidere tantissimo abbiamo voluto bloccare le retrocessioni. Vibo Valentia è in SuperLega per il grande senso di appartenenza a una società storica e perla forza di un grande imprenditore come Pippo Callipo, però c’è stato un voto all’unanimità per riportare Vibo in SuperLega senza che ne avesse diritto, al di fuori delle regole e adesso sono loro a voler imporre le regole senza deroghe”. LEGGI TUTTO

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    Il volley si stringe attorno alla famiglia Sintini per la scomparsa di Tommaso

    Di Redazione
    Il Porto Robur Costa 2030 piange la scomparsa di Tommaso Sintini, avvenuta nella serata di ieri per un infarto. 44 anni (era nato nel 1976), fratello maggiore di Giacomo ‘Jack’, dopo tutta la trafila nel settore giovanile del Ravenna, aveva poi iniziato il suo percorso nei grandi con la Zinella Bologna in B1 ma poi si era dedicato con grande passione ed entusiasmo agli studi di veterinaria Oggi gestiva, insieme alla moglie Ambra, la clinica veterinaria San Gaetanino a Ravenna.
    Nel settore giovanile ravennate Tommaso era stato tra i protagonisti del ciclo vincente dell’allora Porto Volley con il titolo italiano Under 18 e due Junior League nelle squadre allenate da Marco Bonitta. Che così, senza trattenere la commozione, ricorda Tommaso. “Centrale d’attacco, di grande forza fisica, era un ragazzo educato, di carattere docile, sempre sereno, di una bontà fuori del comune. Ha fatto una discreta carriera sportiva ma la sua strada l’aveva già trovata nello studio e nella cura degli animali: su questo amore per loro ha costruito un percorso universitario e la sua attività professionale. Alla sua famiglia e al fratello ‘Jack’ mando un grandissimo abbraccio”. La società si unisce nelle condoglianze più sincere a tutta la famiglia di Tommaso. Non è stata ancora resa nota la data dei funerali.
    La Redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di familiari e amici.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bonitta: “Andare a Perugia è stato come andare a Codogno all’inizio della pandemia”

    Di Redazione
    Otto positivi in squadra tra staff e atleti e partita rimandata per la Consar Ravenna che domenica doveva andare a Monza per il match contro la Vero Volley, rimandata ovviamente a data da destinarsi. Sempre più casi nella pallavolo, dopo i 12 positivi di Perugia e i sette di Verona, il virus colpisce anche in Romagna.
    Il contagio potrebbe essere partito proprio nella di Perugia, giocata il 25 ottobre, contro un avversario che aveva già 3 contagiati: “Era evidente e inevitabile che sarebbe successo. Avremmo dovuto essere dei miracolati per non essere contagiati” è così che esordisce il coach della Porto Robur Costa, Marco Bonitta, intervistato da il Resto del Carlino Ravenna, “La vera ‘fotografia’ post Perugia è stato il tampone effettuato martedì 3, il cui esito ci è stato comunicato ieri, con 8 positivi. Oggi effettueremo un altro giro di tamponi e… vorrei tanto sbagliarmi, ma prevedo altri contagiati, ovvero una situazione come quella di Perugia“.
    Oggi è in calendario l’assemblea delle società di Superlega. Qualcuno chiede di sospendere; altri vogliono giocare. La posizione di Ravenna qual è? “Quella di giocare comunque, attingendo dal settore giovanile per completare gli organici, ma bloccando le retrocessioni, poteva essere una idea, come spiegato la scorsa settimana. Ma non tutte le società hanno un settore giovanile in grado di ‘supportare’ questa ipotesi. Dunque, in presenza di un così alto numero di contagi all’interno del cosiddetto ‘gruppo squadra’, non si può più giocare”.
    Come ci si deve comportare? “Le persone di buon senso mettono davanti a tutto la salute, poi c’è l’aspetto sportivo. Se si riesce a far coincidere entrambi, siamo tutti più contenti. Bisogna pensare ad uno scenario ‘sportivo’ che ci permetta di continuare a lavorare. E questo lo si fa solo col buon senso, non con le regole che ci impongono di giocare per forza le partite“.
    È arrabbiato? “Contrariato. L’esito di un campionato non può essere deciso dalla fortuna di non avere 10-12 positivi. Sono altri i parametri per cui possono essere decisi i risultati sportivi. In quali condizioni facciamo sport professionistico? In quali condizioni giochiamo? Bisogna stare attenti. Le cose vanno riviste. E lo dico io, che di pallavolo ci vivo. Molte cose non si potevano prevedere, alcune però, si. Aver giocato a Perugia, pur essendo entro i confini del regolamento, è stato deleterio. Non c’erano le condizioni, soprattutto mentali e psicologiche. Non sono un oracolo, ma la cosa era evidente. Per noi, andare a Perugia è stato come chi è andato a Codogno all’inizio della pandemia“ LEGGI TUTTO

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    Bonitta lancia l’allarme: “Campionato falsato, tanto vale fermarsi”

    Di Redazione
    A fronte di un’emergenza sanitaria sempre più grave, di condizioni economiche difficili e di un calendario accidentato, anche nel mondo del volley comincia a farsi strada l’ipotesi di una sospensione dell’attività. Un’idea sostenuta da Marco Bonitta, tecnico della Consar Ravenna, che non usa mezzi termini in un’intervista al Resto del Carlino Ravenna: “È un campionato abbastanza falsato, e non per motivi sportivi”.
    Bonitta pensa soprattutto alla gara di domenica scorsa con Perugia, quando la squadra umbra aveva già due positivi dichiarati, a cui poi se ne sono aggiunti altri tre: “Al di là del risultato tecnico, è stata una partita strana e particolare, giocata con preoccupazione. A livello sportivo non ci sentivamo al 100%. Era prevedibile, come è poi successo, che ci fossero altre positività tra i nostri avversari. Adesso speriamo di non averne noi, e soprattutto speriamo di affrontare Verona con tutti gli effettivi“. I risultati dei tamponi effettuati venerdì, infatti, arriveranno soltanto oggi, e in caso di positività non ci sarebbe più tempo per un “secondo giro” di controlli.
    A preoccupare il coach ravennate c’è poi il problema dell’assenza del pubblico: “Credo proprio che l’aspetto sportivo cominci a venire meno. Se dovessimo continuare a giocare a porte chiuse, tanto vale fermarsi“. La Consar, però, ha una proposta alternativa: “Di fronte a un numero sempre maggiore di partite rinviate, e al rischio di ingolfamento a fine regular season con il coinvolgimento dei play off, abbiamo proposto di giocare comunque tutte le gare in calendario con gli effettivi a disposizione, implementati magari da giocatori delle giovanili, ma con il contemporaneo blocco delle retrocessioni“. LEGGI TUTTO