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    La Serbia prova a consolarsi: “Non si può vincere sempre”. E Rasic dice basta

    Di Redazione Digerire una sconfitta in finale è sempre difficile, ma lo è di più se si gioca in casa davanti a 20mila tifosi, e ancora di più se si è abituati a vincere sempre. Dopo il ko nella sfida decisiva dei Campionati Europei contro l’Italia, la nazionale femminile della Serbia vive emozioni inedite per questa generazione di campionesse. Prova a rincuorarla il suo artefice, il CT Zoran Terzic: “Si sa come siamo noi serbi, vogliamo sempre il meglio e la vittoria. E ovviamente è molto difficile perdere una finale del genere davanti a molte migliaia di persone, nella nostra capitale. Non possiamo essere troppo felici, ma dobbiamo essere realisti: due medaglie sono un risultato fantastico per questa stagione“. “Queste ragazze – continua Terzic – hanno vinto 15 medaglie in 20 anni, non so se c’è una squadra al mondo che abbia fatto qualcosa del genere. L’ho già detto più volte e l’ho ripetuto durante la partita, sono sicuramente le migliori al mondo: dal 2016 a oggi siamo stati primi in tutte le competizioni, non si può sempre vincere“. Più critico il pensiero di una delle leader della squadra, Maja Ognjenovic: “Abbiamo giocato con un’Italia in grande forma e purtroppo le abbiamo permesso di ricevere bene per tutta la partita, che non era certo il nostro piano di gioco. Eravamo al limite delle forze dopo la semifinale, anche se le motivazioni non mancavano di certo: è difficile quando si gioca contro una nazionale tra le migliori d’Europa e del mondo. Non siamo insoddisfatte, non credo che qualcuno possa considerare un fallimento un bronzo olimpico e un argento europeo, ma un po’ di amarezza rimane“. La Serbia deve fare i conti anche con l’addio di una delle grandi protagoniste del ciclo vincente, Milena Rasic: “Purtroppo è stata la mia ultima partita in nazionale – conferma la centrale – dalla prossima estate sarò la tifosa numero uno. Sarebbe stato molto bello chiudere con l’oro, ma in 12 anni abbiamo vinto tanto e posso solo essere orgogliosa di ogni momento trascorso con queste ragazze e con tutto lo staff. Abbiamo lasciato il cuore in campo, però credo che in alcuni momenti la stanchezza abbia dominato, non siamo riusciti a trovare la forza“. Foto CEV Le lacrime di Tijana Boskovic sono state uno dei momenti più intensi del dopopartita, ma l’opposta prova a tirarsi su il morale: “Nonostante la sconfitta sono estremamente orgogliosa. Siamo sicuramente deluse, ma questo è lo sport: abbiamo trascorso 4 mesi insieme, abbiamo ottenuto grandi successi e non ci siamo mai arrese, in nessun momento. Sono felice di far parte di questo gruppo“. Stesso concetto espresso da Stefana Veljkovic: “Sicuramente volevamo la medaglia d’oro e abbiamo lottato fino alla fine, ma a volte capita che qualcosa non vada come ti aspetti. Posso solo essere orgogliosa di queste ragazze, voglio fare i complimenti a tutte e dire loro che nessuno deve preoccuparsi e che l’argento è un grande risultato“. Mentre Mina Popovic mastica amaro: “Loro hanno giocato meglio e hanno vinto meritatamente, anche se non è mai facile per un atleta ammetterlo. Siamo abituati a vincere e non è facile affrontare la sconfitta, siamo sicuramente molto dispiaciute“. Katarina Lazovic analizza così la finale: “A un certo punto abbiamo perso completamente le energie e sul campo si è visto. Non è stato un torneo facile, è durato tantissimo, abbiamo speso tanto emotivamente e fisicamente. Ma sono orgogliosa di questa squadra e di avere l’opportunità di farne parte con queste giocatrici, che sono le migliori al mondo“. E per Bianka Busa ci sono “molte emozioni contrastanti: da un lato siamo felici perché continua la nostra striscia di medaglie, dall’altro deluse perché non siamo riuscite a vincere l’oro davanti al nostro pubblico“. (fonte: Sportklub.rs) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Maja Ognjenovic torna all’Eczacibasi VitrA Istanbul

    Di Redazione A pochi giorni della separazione dal VakifBank, arriva l’ufficialità per uno dei movimenti di mercato più “pesanti” dell’anno: Maja Ognjenovic tornerà per la terza volta a vestire la maglia dell’Eczacibasi VitrA Istanbul, dove aveva già giocato nel 2009-2010 e poi dal 2016 al 2018, vincendo una CEV Cup e un Mondiale per Club. A 37 anni da compiere ad agosto, la palleggiatrice serba è ancora in grado di spostare gli equilibri ed è esattamente questa la speranza della squadra arancionera, che ormai da 9 anni non riesce ad aggiudicarsi il titolo nazionale. “Non credo che ci siano molti altri giocatori che tornano nella stessa squadra per tre volte – sorride Ognjenovic – ma l’Eczacibasi per me è come una famiglia, in cui vorrei rimanere sempre. Sono molto emozionata anche perché credo che chiuderò qui la mia carriera, e non avrei potuto scegliere una squadra migliore per farlo. Non vedo l’ora di essere al fianco delle mie compagne e dei tifosi“. (fonte: Eczacibasi Spor Kulubu) LEGGI TUTTO

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    Anche Giba e Ognjenovic nella Commissione Atleti della FIVB

    Di Redazione
    La FIVB ha annunciato oggi la composizione definitiva della Commissione Atleti per il quadriennio 2021-2024: gli ultimi cinque componenti sono stati nominati direttamente dal presidente Ary Graça, dopo che gli altri 5, tra cui l’italiano Samuele Papi, erano stati eletti dai delegati delle Federazioni nazionali. Tra i nomi scelti dalla FIVB ci sono Giba, confermato rispetto allo scorso mandato, e Maja Ognjenovic, che era rimasta fuori dall’elezione.
    La Commissione comprenderà quindi, come da regolamento, 5 rappresentanti della pallavolo indoor (Sam Deroo, Maja Ognjenovic, Giba, Jordan Larson e Samuele Papi) e altrettanti del Beach Volley (Louise Bawden, Julius Brink, Madelein Meppelink, Joshua Binstock e Anouk Vergé-Dépré), equamente divisi per genere. Per la prima volta saranno gli stessi componenti della commissione a eleggere il proprio presidente e il segretario.
    (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Giovanni Guidetti: “Il mio sogno? Allenare la squadra maschile di Modena”

    Foto VakifBank Spor Kulubu

    Di Redazione
    “Il mio sogno nel cassetto? Quando avrò 65-70 anni vorrei allenare Modena maschile, almeno per una stagione“. La “rivelazione” arriva in chiusura dell’intervento di Giovanni Guidetti a “Voglia di Volley“, trasmissione dell’emittente bolognese Radio1909. Il tecnico del VakifBank Istanbul si affretta poi a precisare: “Non voglio certo prendere il posto di Andrea Giani, sto molto bene dove sono adesso e non voglio cambiare. Ma da modenese è un mio sogno“.
    Nel corso della lunga intervista sono stati molti i temi toccati da Guidetti, che ha parlato anche della condizione delle donne in Turchia (con la moglie Bahar Toksoy ricopre il ruolo di ambasciatore dell’ONU per la parità di genere) e delle normative sui giocatori stranieri, dichiarandosi favorevole a un’apertura totale delle frontiere.
    Particolarmente interessante il parallelo tracciato, su richiesta di un ascoltatore, tra la sua palleggiatrice Maja Ognjenovic e Joanna Wolosz, regista dell’Imoco Volley Conegliano: “Secondo me Maja fa cose che nessun altro palleggiatore al mondo riesce ancora a fare. Ha combinato la grandezza dei palleggiatori di una volta di saper fintare alla velocità e a una discreta fisicità degli alzatori di adesso. Secondo me ha qualcosa in più di Wolosz, che fisicamente è formidabile e ha mani velocissime, ma che non ho mai visto giocare in un modo e in un contesto diverso da questo, mentre Ognjenovic è riuscita a giocare benissimo anche in Russia, con palla alta e lenta“.
    Infine Guidetti ha parlato anche della fase a gironi di Champions League, facendo i complimenti a Busto Arsizio che “fa sempre qualcosa in più di quello che può” e rivelando gli abbinamenti per i quarti di finale pronosticati dal suo staff: Scandicci-Conegliano, Vakifbank-Chemik Police, Novara-Fenerbahce ed Eczacibasi-Busto. “La mia sensazione – ha concluso l’allenatore italiano – è che vedremo comunque una sfida a Istanbul, che potrà essere Vakif-Fener o Ecza-Fener“.
    (fonte: YouTube) LEGGI TUTTO

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    VakifBank sulle tracce di Irina Fetisova per sostituire Milena Rasic

    Di Redazione
    In pieno fermento il mercato in Turchia in vista della prossima stagione: oltre al tentativo del Fenerbahce di strappare Paola Egonu all’Imoco, sono molte le trattative intavolate dalle “big” della Sultans League. Il VakifBank, ad esempio, si sta già muovendo per sostituire al meglio la centrale serba Milena Rasic, intenzionata a prendersi un anno di stop dopo le Olimpiadi: è forte l’interesse della squadra di Guidetti per la nazionale russa Irina Fetisova, classe 1994, ormai da diverse stagioni un punto fermo della Dinamo Mosca.
    Infondata, invece, la voce su un possibile approdo di Lauren Carlini in maglia giallonera: la palleggiatrice è vicina al rinnovo anche per la prossima stagione con il THY. Di conseguenza anche il passaggio di Maja Ognjenovic all’Eczacibasi VitrA Istanbul, evocato da alcuni media turchi, sembra al momento più lontano. In casa Eczacibasi, peraltro, la situazione è molto fluida: in panchina potrebbe interrompersi dopo 4 stagioni il rapporto con Marco Aurelio Motta, e secondo i rumors il suo sostituto designato sarebbe Ferhat Akbas, al ritorno in Turchia dopo l’esperienza al Chemik Police.
    Sul fronte giocatrici, le arancionere non hanno ancora definito il futuro di Chiaka Ogbogu e Jordan Thompson: per il ruolo di schiacciatrice, tra le ipotesi c’è anche quella di un clamoroso ritorno della brasiliana Natalia Pereira, che però ha sul piatto anche il rinnovo con la Dinamo Mosca e, a quanto pare, una ghiotta offerta dalla Cina. LEGGI TUTTO