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    Jordan Larson tornerà in campo nel campionato LOVB

    Ennesimo annuncio per il nuovo campionato LOVB, e questa volta il nome in ballo è davvero pesante: ai nastri di partenza della lega professionistica USA ci sarà anche Jordan Larson, nel ruolo di giocatrice e “founding athlete” di Omaha, la squadra del suo Nebraska. Larson raggiunge così una serie di sue compagne di nazionale, da Robinson a Poulter passando per Washington e Wong-Orantes, ma soprattutto torna all’attività di club dopo un anno in cui si è concentrata unicamente sulla preparazione alle Olimpiadi di Parigi, oltre che sull’attività di assistente allenatrice proprio nella Nebraska University.

    Per la neonata lega americana, la 37enne schiacciatrice sarà soprattutto una straordinaria testimonial: il direttore operativo di LOVB Rosie Spaulding definisce la notizia “un ‘mic drop moment’ per gli appassionati di pallavolo di Omaha e in tutti gli Stati Uniti. Raramente si incontra una persona che, come Larson, riunisce in sé i più alti livelli di atletismo, leadership e influenza. Il focus di LOVB è quello di creare migliori prospettive per ragazze e donne attraverso la pallavolo, e non potremmo essere più entusiasti di lavorare al fianco di Jordan per questo obiettivo. E so che parlo per tutti quando dico che non vediamo l’ora di vederla giocare in casa!“.

    “Migliorare l’accesso alla pallavolo è un obiettivo centrale per me – spiega Larson – perciò non potrei essere più felice di unirmi a un’organizzazione che a sua volta ha lo scopo di promuovere l’avanzamento di questo sport e di ogni persona che lo pratica. Giocare a Omaha per me chiuderà il cerchio in un modo incredibile, così come lo farà l’opportunità di giocare per la prima volta a livello professionale davanti alla comunità che mi ha dato tanto e mi ha supportato fin da quando ero giovane. Non vedo l’ora di creare, insieme a LOVB, un impatto ancora più grande dentro e fuori dal campo, per ispirare le giovani generazioni di atlete del Nebraska a realizzare i loro sogni nella pallavolo“.

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    Jessica Rivero e Carly DeHoog tra le protagoniste della lega LOVB

    Prosegue lo “stillicidio” di annunci delle giocatrici che parteciperanno al prossimo campionato LOVB, la lega professionistica in partenza negli USA a fine anno. Di scena negli Stati Uniti ci saranno altre due protagoniste dell’ultimo campionato di Serie A1 nostrano: la schiacciatrice Jessica Rivero, reduce da un’entusiasmante stagione all’Aeroitalia Smi Roma, e l’opposta Carly DeHoog, meno fortunata nel suo esordio nella massima serie con l’Itas Trentino. Entrambe le giocatrici hanno all’attivo la promozione dalla A2 nella stagione 2022-2023, in cui Rivero (che complessivamente ha disputato 7 campionati in Italia) ha vinto anche la Coppa Italia di categoria.

    Tra le giocatrici annunciate dalla LOVB c’è anche un’altra conoscenza del campionato italiano: la palleggiatrice finlandese Kaisa Alanko, che ha fatto tappa a Vallefoglia nella stagione 2021-2022 prima di trasferirsi in Francia al Levallois Paris (dove sarà sostituita da Rachele Morello). Le altre due novità sono autoctone: la schiacciatrice classe 1996 Julia Brown, proveniente dal VfB Suhl in Germania, e il libero Mary Lake. Quest’ultima torna alla pallavolo giocata dopo ben 4 anni di inattività: aveva lasciato l’agonismo alla conclusione della carriera universitaria con la BYU, senza mai debuttare da professionista, pur avendo fatto parte del roster della nazionale USA che vinse la VNL 2019.

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    Ufficiale: anche Marta Bechis giocherà nel campionato LOVB

    La terza giocatrice italiana ha detto sì al trasferimento negli Stati Uniti: dopo Alessia Gennari e Sara Loda, anche Marta Bechis parteciperà al prossimo campionato LOVB, la nuova lega professionistica degli USA. La novità era già stata sostanzialmente annunciata dalla stessa palleggiatrice dopo l’ultima partita giocata con la maglia dell’Aeroitalia Smi Roma, ma oggi è arrivata anche la conferma ufficiale. Per Bechis, a 34 anni, sarà la seconda esperienza all’estero dopo una stagione in Polonia, al Legionovia, nel 2015.

    Come ormai siamo abituati a vedere, il nome di Bechis fa parte di un “pacchetto” di nuove giocatrici che prenderanno parte al campionato: tra loro diverse recenti conoscenze del campionato italiano, come la schiacciatrice Audriana Fitzmorris, che in questa stagione ha giocato (poco) con la maglia di Bergamo, o la centrale Lauren Stivrins, che ha lasciato il Bisonte Firenze prima della conclusione dell’annata. Anche Giovanna Milana è stata protagonista in Italia in Serie A2, a Martignacco e Talmassons, prima di trasferirsi in Corea alle Daejeon Red Sparks. Ma il nome più prestigioso tra quelli annunciati oggi è probabilmente Heidy Casanova, opposta cubana classe 1998 capace di fare la differenza in molti campionati europei, come ha dimostrato anche quest’anno in Romania con il CSO Voluntari.

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    Sara Loda, Laura Dijkema e Anna Hall tra le ultime novità in casa LOVB

    Altre due protagoniste della nostra Serie A1 femminile lasciano l’Italia per approdare negli USA nel neonato campionato LOVB: si tratta di Laura Dijkema, palleggiatrice della Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, e di Anna Hall, centrale della Honda Olivero S.Bernardo Cuneo. Entrambe le giocatrici sono state annunciate oggi dalla lega professionistica statunitense insieme alla schiacciatrice Sara Loda, per ora la seconda italiana del roster dopo Alessia Gennari, e ad altre due giocatrici americane, Grace Frohling e Tia Jimerson.

    La 34enne Dijkema tenta dunque l’avventura oltreoceano dopo le ultime due stagioni nel nostro paese, tra Macerata e Vallefoglia, a cui si aggiungono le precedenti esperienze a Novara e Firenze dal 2016 al 2020; Hall, classe 1999, torna invece in patria dopo due stagioni a Cuneo e una in Turchia all’Aydin BBSK. E proprio in quest’ultima squadra ha giocato nelle ultime due stagioni Loda, schiacciatrice di 33 anni con trascorsi a Bergamo, Ornavasso, Scandicci e Monza: “Sarà un’esperienza meravigliosa a livello pallavolistico e umano – racconta – molte stelle del volley parteciperanno a questo campionato e il livello sarà certamente alto. La cura e l’attenzione che percepisco da parte di LOVB mi fanno sentire molto fortunata a poter vivere quest’opportunità“.

    Come detto, faranno parte dell’elenco di 84 giocatrici partecipanti al campionato anche l’opposta del 2021 Grace Frohling e la centrale del 1999 Tia Jimerson: entrambe provengono dal Dresdner SC, ma la seconda ha avuto anche esperienze in Ungheria e Portogallo prima della stagione in Germania.

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    Ufficiale: Alessia Gennari sbarca in America nel campionato LOVB

    La voce si era sparsa da tempo, ma adesso c’è l’ufficialità: all’indomani della qualificazione della sua Prosecco DOC Imoco Conegliano alla Super Final di Champions League, Alessia Gennari ha annunciato che il suo futuro sarà oltreoceano. L’ex schiacciatrice della nazionale sarà infatti una delle 84 partecipanti alla prima edizione del campionato LOVB, la nuova lega professionistica USA che debutterà a fine 2024 con le gare di preseason. È la prima esperienza all’estero in carriera per la 32enne parmense, e sicuramente una sfida affascinante e impegnativa: Gennari è, al momento, l’unica italiana nella lista delle giocatrici al via della stagione, in cui compare anche l’attuale compagna di squadra Madison Bugg (tra gli allenatori, invece, c’è Massimo Barbolini).

    Insieme a Gennari sono state annunciate altre quattro giocatrici: una è l’opposta della nazionale USA Annie Drews, altra vecchia conoscenza del nostro campionato, che pochi giorni fa aveva salutato le JT Marvelous dopo quattro stagioni in Giappone. Poi ci sono le connazionali Claire Hoffman, schiacciatrice classe 2000 che ha debuttato quest’anno da professionista nel Béziers, ed Emily Thater, centrale del 1995, anche lei in Francia con il Levallois Paris; infine il libero giapponese Manami Kojima, 29 anni, proveniente dalle NEC Red Rockets con cui ha vinto il titolo nazionale nel 2023.

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    Jordyn Poulter prepara il rientro: “Sono pronta per tornare a giocare”

    Passiamo la nostra esistenza cercando di convincerci che siamo padroni del destino, che le coincidenze, per l’appunto, siano solo coincidenze. Lo facciamo perché abbiamo bisogno di credere che se lavoriamo abbastanza duramente, se abbiamo talento e – perché no – un pizzico di fortuna, tra noi e l’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere ci sia solo la strada che abbiamo scelto di percorrere. Poi, però, succedono delle cose che ci fanno dubitare di tutto questo, ci fanno pensare che ci sia un disegno di cui riusciamo appena a intravedere qualche linea, un quadro di cui percepiamo qualche pennellata ma non possiamo vederlo ed apprezzarlo pienamente.

    Probabilmente deve essere proprio questa la sensazione che inonda la mente di Jordyn Poulter quando il 3 dicembre 2022 si lesiona il legamento crociato, il legamento collaterale e il menisco del ginocchio sinistro, concludendo con ampio anticipo la sua esperienza alla Igor Gorgonzola Novara. Ma la palleggiatrice statunitense non è tipo da piangersi addosso e, come ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni, il ricordo dell’infortunio sta lasciando pian piano spazio al desiderio di riprendersi ciò che il destino ha procrastinato nel tempo.

    Foto Volleyball World

    Jordyn, innanzitutto, come stai? Com’è stato questo periodo senza poter giocare a pallavolo?

    “Sono contenta di dire che mi sento forte e ho tanta voglia di giocare. Negli ultimi due mesi il ginocchio è stato sottoposto a carichi di lavoro crescenti, e sta rispondendo alla grande. Non sono mai stata lontana dal campo per così tanto tempo e ho dovuto superare tante sfide durante questo periodo; però sono riuscita a trovare anche molti aspetti positivi. In generale, sono grata per ciò che il mio corpo è stato in grado di sopportare e per tutte le persone che mi hanno aiutato in ogni fase del mio recupero“.

    Affrontare una riabilitazione lunga e faticosa ti può mettere a dura prova dal punto di vista mentale. Come sei riuscita a restare positiva e ottimista in questi mesi?

    “Certamente ci sono stati momenti più difficili di altri. Non avevo mai dovuto affrontare alcuni dei ‘demoni mentali’ che ho incontrato durante questo periodo. Ad esempio, a volte mi sentivo triste e sola perché per tanti mesi mi sono allenata in palestra senza nessuna compagna di squadra. Mi è mancata quella sensazione di far parte di un gruppo che puoi provare solo quando condividi la routine quotidiana con persone che lavorano insieme a te per raggiungere un obiettivo. Allo stesso tempo, però, mi ritengo fortunata ad aver ricevuto un supporto costante, un grande sostegno morale e tanto amore da allenatori, preparatori, amici e familiari che hanno sempre creduto in me“.

    Foto LVF

    Cosa facevi per passare il tempo durante il periodo della riabilitazione?

    “Nelle prime fasi, quando potevo muovermi solo con le stampelle, non potevo fare molto: leggevo, facevo puzzle e ovviamente guardavo partite di pallavolo“.

    Il recupero dall’infortunio può dirsi completato? Quando tornerai in campo, pensi che vedremo la stessa Jordyn Poulter di prima?

    “Sono completamente pronta per giocare. Proprio settimana scorsa ho avuto la fortuna di allenarmi nella palestra del Team USA insieme a un gruppo di giocatrici del campionato collegiale. Era da più di un anno che non seguivo un programma di allenamento ‘normale’, e devo ammettere che sono rimasta soddisfatta di come mi sentivo e di come sono riuscita a integrarmi. Penso che sotto certi aspetti la nuova versione di me sia migliore di quella precedente. Ovviamente poi solo il tempo lo dirà“.

    Foto USA Volleyball

    Com’è il tuo piano di allenamenti ora? Su quali aspetti del gioco stai lavorando?

    “Adesso mi sto allenando ad Anaheim e il piano è di continuare a lavorare qui. Nel frattempo, dovrebbero arrivare anche le giocatrici che stanno terminando le loro stagioni con i club. Poi spero di avere l’opportunità di fare parte della nostra squadra nelle prime due settimane della VNL. In questi mesi ho dedicato tanto tempo sull’impostazione di gioco con ricezione negativa, sul muro in situazioni di overload, sull’espansione del mio range di azione per il gioco al centro, e ovviamente ho lavorato anche sulla difesa e sulla capacità di mettermi nelle migliori condizioni per alzare“.

    La VNL e le Olimpiadi di Parigi saranno gli impegni principali dell’estate del Team USA. Quali sono le tue aspettative?

    “Karch (Kiraly, n.d.r.) ci ha insegnato che il miglior modo per affrontare le nostre esperienze e trovare il massimo appagamento e la gioia più grande da esse è quello di non crearsi aspettative. E così sarà il mio approccio all’estate in nazionale. Spero che a Parigi la squadra riesca a mettere in mostra la sua miglior pallavolo non appena entrerà in campo per la prima partita“.

    Come descriveresti la mentalità che ha permesso agli USA di raggiungere grandi risultati in questi anni?

    “Insieme siamo le più forti, facciamo qualsiasi cosa ci venga richiesta al meglio delle nostre capacità e sosteniamoci a vicenda nella buona e nella cattiva sorte. Sono questi i cardini della mentalità che ci ha portato al successo in passato“.

    Foto Instagram USA Volleyball

    L’anno prossimo giocherai nella nuova lega professionistica statunitense di LOVB. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

    “Proprio così! Penso che il sogno di ogni atleta sia di giocare a livello professionistico, figuriamoci poterlo fare nel proprio paese. Credo fortemente nella ‘mission’ di League One Volleyball e nelle persone che la guidano. È davvero speciale farne parte. Il motivo principale per cui ho deciso di unirmi a LOVB è quello di dare un contributo alla creazione di un nuovo campionato professionistico in America da lasciare in eredità alle future generazioni di pallavoliste“.

    Qual è il tuo ruolo come membro del “LOVB Athletes Council”?

    “Il mio ruolo è di fornire spunti e opinioni, e fare domande che possano aiutare a rendere divertente, piacevole e competitiva l’esperienza delle atlete, con l’obiettivo di migliorare questo campionato. Siamo innanzitutto persone; e poi siamo anche brave nel nostro sport: sono contenta di far parte di un’organizzazione che valorizza l’aspetto umano prima di ogni altra cosa“.

    Fin dagli Anni ’80 sono stati fatti vari tentativi per creare una lega professionistica di pallavolo negli Stati Uniti. Perché LOVB è diversa?

    “Negli ultimi cinque anni, LOVB ha lavorato per costruire una lega professionistica diversa da quelle dei tentativi falliti in precedenza. Nello specifico, abbiamo un approccio che parte dal basso: le nostre squadre verranno incorporate a club locali, così da creare comunità di persone e favorire relazioni a ogni livello. Inoltre, LOVB può contare su un gruppo formato da imprenditori che hanno avuto e tuttora hanno grande successo, e addetti ai lavori della pallavolo di esperienza e altrettanto successo“.

    In Italia hai giocato a Chieri, Busto Arsizio e Novara. Cosa ti hanno lasciato queste esperienze e in che modo ti hanno plasmato come giocatrice e come persona?

    “Mi porto dietro sfide, insegnamenti e ricordi diversi da ogni stagione che ho passato in Italia. Per esempio, a Chieri abbiamo giocato per garantire al club una buona posizione in classifica, lottando tutte le settimane per conquistare punti preziosi. Da giovane palleggiatrice che ero, ho fallito più volte ma è proprio grazie a questi errori che sono riuscita a imparare tanto. Successivamente sono andata a Busto: a metà della mia prima stagione ci era capitato di cambiare allenatore e da lì è iniziata una cavalcata fino alla semifinale di Champions League che ha sorpreso tutti. Quelle due annate mi hanno regalato anche due delle migliori amiche che avrei mai potuto desiderare, Alexa Gray e Jole Stevanovic: ora mi mancano un sacco. A Novara avrei voluto avere più tempo per integrarmi nella squadra, ma evidentemente il destino aveva altri piani. In generale, provo un grande affetto per i club in cui ho giocato nel campionato italiano, così come per tutti gli allenatori, i dirigenti e i presidenti che mi hanno scelta. Dal profondo del mio cuore, dico loro ‘grazie’“.

    In un’intervista dopo aver vinto l’oro alle Olimpiadi di Tokyo, ci avevi detto: “Penso che la parte migliore dei sogni sia che una volta realizzati se ne possano individuare di nuovi! Inseguirò il mio prossimo sogno, ma al momento non so ancora bene quale sia”. Dunque, ti chiedo: quali sono i tuoi nuovi sogni nel cassetto?

    “I miei sogni, in questo momento, sono di guadagnare un posto nel roster che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi e di poter alzare lo sguardo durante una partita e vedere i miei genitori sugli spalti che fanno il tifo per il Team USA. Se quest’anno mi ha fatto capire qualcosa, è quanto sono grata alla pallavolo e a tutto quello che ha dato alla mia vita: è bello poter vivere il proprio sogno ogni giorno“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Madison Bugg lascia Conegliano e torna negli USA con la LOVB

    Un’altra protagonista del nostro campionato di Serie A1 lascia l’Italia per unirsi alle file della LOVB, la nuova lega professionistica degli USA (qui i dettagli della stagione che partirà a fine anno). Si tratta di Madison Bugg, palleggiatrice della Prosecco DOC Imoco Conegliano, che in passato aveva vestito anche la maglia di Roma: “Ho giocato da professionista in Europa per 8 anni, qualcosa che non avrei mai immaginato quando ho firmato il primo contratto in Svizzera – spiega Bugg – e ancor meno avrei immaginato di poterlo fare nel paese in cui sono nata! Provo un’immensa gratitudine per tutti coloro che si sono impegnati per trasformare in realtà quest’idea e non vedo l’ora che cominci la stagione inaugurale“.

    Oltre a Bugg, LOVB ha annunciato altre 4 atlete sulle 84 che prenderanno parte alla prima edizione: tra queste la schiacciatrice portoricana Daly Santana, altra conoscenza del nostro campionato (ha vestito la maglia di Firenze dal 2017 al 2020). Santana ha giocato nella prima parte della stagione in Giappone, nelle PFU Blue Cats, salvo lasciare la squadra in seguito al grave terremoto di gennaio e tornare a Portorico con le Pinkin de Corozal.

    Le altre tre novità della Lega statunitense sono la centrale Heather Gneiting, che ha debuttato quest’anno da professionista con il Galatasaray dopo essere stata anche nel mirino di Busto Arsizio; l’argentina Candelaria Herrera, anche lei centrale, protagonista di una grande stagione in Francia con il Levallois Paris (e con precedenti negli USA da studentessa universitaria); e la schiacciatrice Morgan Miller, ex modella e moglie dello sciatore Bode Miller, che torna all’attività a 37 anni dopo averla sospesa addirittura nel 2012!

    Per quanto riguarda Conegliano, la società veneta non si è certo fatta prendere in contropiede dalla partenza di Bugg: da tempo le “Pantere” hanno sigillato l’accordo con la giapponese Nanami Seki, che sarà la nuova vice di Wolosz.

    (fonte: LOVB) LEGGI TUTTO

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    USA: i dettagli sul campionato LOVB. 4 straniere per squadra

    In un’interessante intervista pubblicata dal canale YouTube Volleyball MasterCoaches il direttore operativo della LOVB, Tom Hogan (già allenatore e assistant coach delle nazionali e di diverse squadre di college), ha svelato molti dettagli sul nuovo campionato professionistico femminile che partirà a fine 2024 negli USA. Primi fra tutti gli aspetti più pratici, a cominciare dalle date: le 84 giocatrici partecipanti arriveranno negli Stati Uniti tra il 1° e il 10 novembre, e dall’11 dello stesso mese inizieranno 20 giorni di allenamenti intensivi. Dopo 5 giorni di riposo in occasione del Ringraziamento (“Alcune giocatrici non l’avevano mai festeggiato in tutta la carriera… Haleigh Washington si è messa a piangere!” ha svelato Hogan) il mese di dicembre sarà dedicato alla preseason competition: una sorta di torneo amichevole per testare le squadre, ma anche la logistica e l’organizzazione del campionato.

    Dopo la sosta per le feste natalizie (22-29 dicembre) a gennaio 2025 partirà la regular season vera e propria, con una formula innovativa: due delle 6 squadre iscritte al campionato giocheranno un match singolo infrasettimanale in casa di uno dei due team coinvolti, mentre le altre 4 disputeranno tre partite nel weekend in una sede unica. In questo modo ogni formazione giocherà uno o due incontri a settimana. Sono previsti due eventi speciali: a metà stagione il LOVB Classic, che si giocherà a Kansas City in coincidenza con il Triple Crown NIC, il più importante torneo giovanile a livello nazionale. Alla fine del campionato, ovviamente, le LOVB Finals: le prime due classificate della regular season passeranno direttamente alle semifinali, le altre 4 disputeranno i quarti. Per l’evento che assegnerà il titolo sono al momento in ballottaggio due sedi; il tutto, comunque, si concluderà entro il 12 aprile.

    Le arene che ospiteranno le partite di regular season non sono ancora state ufficializzate ma, spiega Hogan, saranno impianti tra i 3.000 e i 10.000 spettatori, al fine di creare “un’atmosfera intima e calda“. Gli allenamenti, comunque, si svolgeranno nelle strutture esclusive dei club, ciascuno dei quali è stato equipaggiato con un vero e proprio ecosistema grazie a un investimento di “milioni di dollari“. Sulla scelta delle sei città per la prima edizione – Atlanta, Austin, Houston, Madison, Omaha e Salt Lake City – Hogan ha spiegato che, partendo da una lista iniziale di 48 località, si è cercato di privilegiare le città “più appassionate di pallavolo e con una base più solida in termini di tifosi e di impianti sportivi“.

    L’aspetto più interessante (e più straniante per gli spettatori europei) è l’organizzazione dei club, che di fatto non saranno “franchise” con una propria autonomia, ma dipenderanno direttamente dalla LOVB: le giocatrici firmeranno un contratto direttamente con l’organizzazione centrale (che si farà carico anche d alloggi, spostamenti, assistenza sanitaria e ogni altra necessità) e, soprattutto, saranno assegnate a una squadra a discrezione del comitato tecnico. Il quale, assicura Hogan, terrà conto delle richieste delle giocatrici e anche di altri aspetti, tra cui la loro connessione con la comunità di appartenenza e l’eventuale vicinanza alle famiglie.

    La priorità assoluta, però, rimane quella di garantire il bilanciamento tecnico dei roster: “Non vogliamo avere 2-3 squadre che dominano, ma 6 squadre che si giocano il campionato alla pari” chiarisce Hogan. Anche per questo ogni squadra potrà avere solo 4 straniere, per un totale di 24, ma senza limiti sulla possibilità di schierarle in campo. Non sono previste clausole per il “taglio” o il trasferimento delle giocatrici né contratti a tempo, come invece avviene nel campionato (già in corso) della Pro Volleyball Federation, in cui i roster possono cambiare anche ogni settimana; solo in caso di gravi infortuni è prevista una sostituzione.

    La lista delle “magnifiche 84” del campionato LOVB – il nome della lega è l’abbreviazione di League One VolleyBall ma, come chiarisce Hogan nell’intervista, è da pronunciarsi come “love” – è quasi completa: “Sono rimasti solo due uno o posti liberi. E il livello è più alto di quello che mi aspettavo, perché la voce si è sparsa immediatamente in tutto il mondo” assicura il direttore operativo. Visto l’elevato interesse, i roster completi e le sedi di gioco potrebbero essere pubblicati anche prima della scadenza inizialmente fissata per giugno. Qui, intanto, gli ultimi annunci in ordine di tempo.

    A breve sarà annunciato inoltre il pallone da gioco, che comunque sarà “un pallone internazionale certificato dalla FIVB“. Anche per quanto riguarda il regolamento ci si atterrà a quello internazionale, con “un paio di ritocchi” al massimo: “Si tratta di atlete internazionali, con prospettive olimpiche, quindi credo sia importante che giochino con le stesse regole e uno stile di gioco simile a quello del resto del mondo” ammette Hogan. Che non nasconde certo le sue aspirazioni: “Vorrei tanto che alla domanda ‘Qual è la squadra più forte del mondo?’ si potesse rispondere Texas, Wisconsin o Nebraska!“.

    (fonte: YouTube Volleyball MasterCoaches) LEGGI TUTTO