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    MotoGp, Lorenzo: “Questo sarà l'ultimo anno di Rossi”

    ROMA – Il futuro di Valentino Rossi in MotoGp si fermerà al termine di questa stagione. Questa è la previsione che fa Jorge Lorenzo, tornato a parlare degli argomenti clou delle due ruote. Oggi l’ex pilota spagnolo si sta godendo la vita, tra vacanze, laghi e buon cibo, come da lui stesso confermato: “Se dovessi scommettere direi che questo è l’ultimo anno di Rossi in MotoGp, ma magari ci fa una sorpresa. Il team Ducati VR46 è una buona cosa per il Motomondiale. Il titolo? Questo è praticamente un altro anno senza Marquez e Fabio Quartararo ha dimostrato di essere cresciuto tantissimo dal punto di vista psicologico”, le sue parole. 
    Lorenzo parla di Vinales
    L’addio di Maverick Vinales dalla Yamaha ha sorpreso in qualche modo anche Lorenzo, nonostante quest’ultimo fosse ben a conoscenza delle piccole frizioni tra pilota e team: “Tutti sapevano che il loro rapporto non era idilliaco, ma non mi aspettavo una rottura così improvvisa – prosegue a Sky Sport -. Di sicuro Vinales ha sofferto la velocità di Quartararo, non è facile ritrovarsi a inseguire e lottare contro un avversario così forte. Dopo cinque anni senza riuscire ad ottenere il titolo mondiale, che Vinales ritiene di avere alla sua portata, ha deciso di cercare di seguire una strada diversa. L’Aprilia è in crescita come dimostrano i risultati di Aleix Espargaro, ma potrebbe tornare alla Suzuki così come passare alla Ducati, vedremo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo su Rossi: “Magari ci sorprende, ma credo sarà l'ultimo anno”

    ROMA – Al termine del campionato in corso, l’avventura di Valentino Rossi in MotoGp si placherà. Questa è la previsione che fa Jorge Lorenzo, tornato a parlare degli argomenti clou delle due ruote. Oggi l’ex pilota spagnolo si sta godendo la vita, tra vacanze, laghi e buon cibo, come da lui stesso confermato: “Se dovessi scommettere direi che questo è l’ultimo anno di Rossi in MotoGp, ma magari ci fa una sorpresa – rivela -. Il team Ducati VR46 è una buona cosa per il Motomondiale. Il titolo? Questo è praticamente un altro anno senza Marquez e Fabio Quartararo ha dimostrato di essere cresciuto tantissimo dal punto di vista psicologico”.
    “Vinales, rottura improvvisa”
    L’addio di Maverick Vinales dalla Yamaha ha sorpreso in qualche modo anche Lorenzo, nonostante quest’ultimo fosse ben a conoscenza delle piccole frizioni tra pilota e team: “Tutti sapevano che il loro rapporto non era idilliaco, ma non mi aspettavo una rottura così improvvisa. Di sicuro Vinales ha sofferto la velocità di Quartararo, non è facile ritrovarsi a inseguire e lottare contro un avversario così forte. Dopo cinque anni senza riuscire ad ottenere il titolo mondiale, che Vinales ritiene di avere alla sua portata, ha deciso di cercare di seguire una strada diversa. L’Aprilia è in crescita come dimostrano i risultati di Aleix Espargaro, ma potrebbe tornare alla Suzuki così come passare alla Ducati, vedremo”, conclude Lorenzo a Sky Sport.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo rivela: “Mio padre era come una specie di Hitler”

    ROMA – Non è stata un’infanzia facile per Jorge Lorenzo che ha sempre sottolineato la ‘grinta’ del padre prima che approdasse in top class. Un atteggiamento, che almeno ai fini della carriera di Lorenzo, ha pagato e non poco: “Mio papà? È stato lui a mettermi in questo mondo, era la sua passione. Mi ha costruito la mia prima moto a tre anni per la mia prima gara. Mio padre era come un sergente, una specie di Hitler, un allenatore di ginnastica cinese tipo o russo. Mio figlio? Farò di tutto affinché non diventi un pilota“, le parole dello spagnolo. 
    Il 2019 con Marquez
    A causa della frattura della sesta vertebra dorsale rimediata nelle prove libere del Gp d’Olanda, Lorenzo non è stato in grado di tenere il passo dell’ex compagno di box Marc Marquez due anni fa. Ai microfoni del programma Espejo Público, Jorge è tornato a parlare anche degli ultimi anni in MotoGp: “Mi manca vincere, sono sempre stato molto competitivo, quello che mi piaceva era vincere più che andare in moto. Nel 2019 ho firmato per la Honda, è stato davvero emozionante, si parlava di Dream Team con Márquez, eravamo i due piloti che avevano vinto di più nell’ultimo decennio. La RC213V era una moto sorprendentemente complicata. Non ho resistito, anche se avevo ancora un anno di contratto“, conclude.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Mio padre era un sergente, una specie di Hitler”

    ROMA – “Mio padre? È stato lui a mettermi in questo mondo, era la sua passione. Mi ha costruito la mia prima moto a tre anni per la mia prima gara. Mio padre era come un sergente, una specie di Hitler, un allenatore di ginnastica cinese tipo o russo. Mio figlio? Farò di tutto affinché non diventi un pilota“. Jorge Lorenzo parla così di colui che lo ha cresciuto e indirizzato verso il motomondiale. Non è stata un’infanzia facile per lo spagnolo che ha sempre sottolineato la ‘grinta’ del padre prima che approdasse in top class. Un atteggiamento, che almeno ai fini della carriera di Lorenzo, ha pagato e non poco. 
    Prima del ritiro
    A causa della frattura della sesta vertebra dorsale rimediata nelle prove libere del Gp d’Olanda, Lorenzo non è stato in grado di tenere il passo dell’ex compagno di box Marc Marquez due anni fa: “Mi manca vincere, sono sempre stato molto competitivo, quello che mi piaceva era vincere più che andare in moto. Nel 2019 ho firmato per la Honda, è stato davvero emozionante, si parlava di Dream Team con Márquez, eravamo i due piloti che avevano vinto di più nell’ultimo decennio. La RC213V era una moto sorprendentemente complicata. Non ho resistito, anche se avevo ancora un anno di contratto“, chiosa ai microfoni del programma Espejo Público.  LEGGI TUTTO