consigliato per te

  • in

    Bernardi, da coach ad avversario: “A Perugia ho trascorso anni bellissimi”

    Di Redazione
    Per la 2° giornata di ritorno di Superlega Credem Banca, la Gas Sales Bluenergy visita il PalaBarton di Perugia. Per il coach di Piacenza, Lorenzo Bernardi, si tratta di un match fondamentale, sia ai fini della classifica, ma soprattutto perchè è stato allenatore della Sir Safety dal 2016 al 2019. La sua intervista a Libertà.
    «A Perugia – sottolinea Bernardi – ho trascorso anni bellissimi. A prescindere da tutto Perugia è una realtà, è una città che mi ha dato tanto, gente straordinaria, gente vera».
    Ci torna perla prima volta da allenatore.
    «Per me sarà sicuramente emozionante, ma solo per pochi minuti. Poi si giocherà e basta, si penserà solo a quello. Ma non è la partita di Bernardi, piuttosto di una Gas Sales Bluenergy che vuole vendere cara la pelle».
    Che partita si aspetta?
    «Complicata. Affrontiamo una squadra che gioca per obiettivi totalmente diversi dal nostri, costruita per vincere lo scudetto e la Champions League, una squadra con interpreti molto importanti. E soprattutto una squadra che avuto un lungo stop per il Covid, ma ha già ripreso a giocare con un ottimo ritmo».
    Cosa si aspetta dalla sua squadra?
    «Mi aspetto sicuramente una grande prova da un punto di vista caratteriale. Sappiamo che siamo in emergenza, che ci mancano i due opposti, ma questo non deve essere un alibi per nessuna Dobbiamo dare qualcosa in più in campo e dove non possiamo o riusciamo ad arrivare con i nostri mezzi tecnici, dobbiamo arrivarci con la determinazione. Non vorrei mai che la squadra che affrontiamo, qualunque essa sia, sia in campo più determinata di noi».
    Finger sarà della partita?
    «Assolutamente no, deve seguire tutti i protocolli dettati dal Covid».
    Russell ha un problema alla caviglia sinistra: d sarà perla sfida á domani?
    «Sarà disponibile, ma certamente non nelle migliori condizioni».
    Fino a che punto questa pandemia sta falsando il campionato?
    «Vedere Trento scendere in campo senza palleggiatori di ruolo ti fa dire o pensare che il risultato della gara non possa essere veritiero. Ma dobbiamo anche pensare che la situazione è cosi per tutti e tutti abbiamo aderito ad una situazione che sapevamo potesse essere così. Si necessità si fa virtù” fino ad ora noi siamo stati fortunati o bravi non lo so, ma so che dobbiamo essere pronti ad accettare e gestire questo tipo di situazione se mai si dovesse presentare». LEGGI TUTTO

  • in

    Piacenza, Bernardi: “Brutto primo set. Dobbiamo crescere caratterialmente”

    Di Redazione
    Anticipo di Superlega che sorride ai padroni di casa della Gas Sales Bluenergy Piacenza che, dopo una partita tirata, conquistano tre punti importanti contro una combattiva Consar Ravenna nella prima giornata di ritorno. Una gara che ha visto Clevenot e compagni ritrovare la vittoria tra le mura amiche del PalaBanca che mancava da inizio mese con Padova. I biancorossi volano così a 18 punti in classifica mentre i romagnoli restano fermi a 6 punti ma possono comunque sorridere per essere tornati di nuovo in campo dopo un mese di stop. 
    L’analisti di coach Lorenzo Bernardi ai microfoni del quotidiano Libertà al termine del match.
    Quali sono le condizioni di Grozer? «Non lo so esattamente, ho visto ben poco se non che è caduto forse mettendo il piede su quello di Russell. Parlare di infortuni è sempre brutto, del resto non siamo stati fortunati in fatto di distorsioni perché anche Russell nel primo set ne ha subito una. Ci siamo complicati la vita con un primo set da dimenticare e poi è diventata ancora più dura dopo gli infortuni. Tanto merito a chi è entrato in corsa perché ha approcciato la partita nel migliore dei modi».
    Seconda vittoria consecutiva ma non sembri pienamente soddisfatto. «Sono molto soddisfatto del risultato e del gioco che la squadra ha sviluppato dal secondo set in avanti, compresa la rimonta nel terzo parziale. Ma non posso essere soddisfatto dell’impatto avuto nel primo set. Dobbiamo crescere caratterialmente, ogni allenatore vorrebbe che la squadra in campo rispecchiasse ii carattere di chi l’allena, ma io ancora non vedo questa cosa. La pallavolo è lo sport di squadra per eccellenza, non puoi mai toccare la palla due volte ma la devi passare ad un tuo compagno, si devono sviluppare il gioco e le situazioni di squadra, tutto questo fa parte del piacere di migliorarsi».
    Anche il centrale Alberto Polo, sempre ai microfoni del quotidiano Libertà, è della stessa idea di coach Bernardi sul fatto di dover approcciare meglio i primi set.
    Avete vinto una vera e propria battaglia, dopo un primo set non ben giocato si può dire che poi avete dilagato? «Si, è stata proprio una battaglia, loro sono una squadra forte e giovane, era da tanto che non giocavano però ci hanno messo sotto all’inizio. I primi set sono il nostro tallone d’Achille, sembra quasi che dobbiamo prendere uno schiaffone per svegliarci, ma non sempre riesci a recuperare la partita, lo abbiamo visto contro Monza che le cose non sono così facili. Dobbiamo concentrarci di più sui primi parziali dunque se vogliamo migliorare ulteriormente».
    Adesso vi sorride anche la classifica, siete appena dietro alle grandi,  adesso che dovrete affrontarle nei prossimi turni. «Io la classifica non la guarderei tanto, ci sono molte squadre che non hanno giocato. Di sicuro ora ci sono gli scontri con le grandi, speriamo di recuperare Grozer perché è un giocatore fondamentale, però adesso abbiamo sicuramente più fiducia nelle nostre capacità». LEGGI TUTTO

  • in

    Il bicchiere mezzo vuoto di Bernardi: “Più fiducia e meno paura”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Stefano Benzi
    Numeri in mano si vede una versione di Piacenza completamente diversa da quella che sette giorni fa ha perso in casa con Monza: un Georg Grozer da 21 punti a tratti incontenibile, una squadra che chiude al 55% in attacco (una delle migliori percentuali dell’anno) con picchi del 50% anche in ricezione perfetta. Numeri che hanno portato la Gas Sales a trionfare in casa dell’Allianz Milano.
    Ma Lorenzo Bernardi guarda la parte del bicchiere che secondo lui è ancora vuota: “Siamo stati bravi – dice il tecnico di Piacenza – a restare concentrati e attenti nei momenti decisivi che siamo riusciti a girare a nostro favore ma siamo stati ben lontani dalla perfezione. Nel primo set abbiamo ceduto un parziale che a tratti abbiamo dominato, nel corso del terzo abbiamo rischiato grosso quando ci siamo fatti rimontare troppi punti. Dobbiamo scrollarci di dosso questa carogna che abbiamo sulle spalle che appena qualcosa va storto ci mette addosso una zavorra insopportabile”.
    Bernardi non vuole più vedere una squadra impaurita: “L’ho detto a lungo prima del match, ci vuole più fiducia. Se continuiamo a pensare che forse non siamo in grado, alla fine non siamo in grado. E invece per vincere queste partite serve la testa”.
    Baranowicz sembra avere portato in squadra maggiore equilibrio, Grozer sta sbocciando di partita in partita con un atteggiamento sempre più protettivo e da leader: “É uno sport di squadra – conclude Bernardi, cui non sono sfuggiti certi atteggiamenti in campo dei suoi veterani a tratti trasfigurati dall’agonismo – si gioca con gli sguardi, con una pacca sulla spalla. Ci sono fenomeni che non sono empatici e giocatori non straordinariamente performanti sotto un aspetto tecnico che fanno la differenza con il carattere e trasferiscono questa loro mentalità a tutta la squadra. Noi dobbiamo giocare con la mannaia: non dimenticandoci che abbiamo in campo giocatori che sanno anche usare il fioretto”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Piacenza, Bernardi: “Alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Lorenzo Bernardi, coach della Gas Sales Bluenergy Piacenza ha le idee ben chiare. Nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà, non usa mezzi termini e spiega la situazione in casa emiliana dopo l’ennesima sconfitta, l’ultima per mano della Vero Volley Monza.
    «Ci sono delle cose molto chiare – sottolinea Lorenzo Bernardi -, la prima è che se vogliamo raggiungere obiettivi importanti, non possiamo mai scendere sotto un certo standard di gioco, come invece è stato fatto in alcune occasioni. E un’altra cosa chiara è che ci deve essere una maggiore presa di responsabilità da parte di determinati giocatori che devono dare più continuità».
    Si è dato una spiegazione per questa mancanza di continuità? «Spiegazioni ce ne possono essere tante. Siamo una squadra in costruzione, dobbiamo mettere basi solide, avremo alti e bassi nelle nostre prestazioni, ma dobbiamo imparare a reagire ai momenti bassi e non a soffrire troppo quando subiamo dei break. Come ho detto più volte c’è un aspetto tecnico, ma in parte anche mentale, che deve essere migliorato nella testa di ognuno di noi. È la continuità che porta i risultati positivi e in questo momento non siamo ancora in grado di metterla in campo».
    Manca un leader alla squadra? «Può darsi che in questo momento manchi e proprio per questo ognuno di noi deve fare qualcosa in più. Le vittorie portano morale, mentre le sconfitte portano aria pesante, ma è così per tutti. Se in un’azienda, ad esempio, un anno si fa un fatturato minore dell’anno precedente inizia a tirare aria pesante e in famiglia sono tutti felici se tutti stanno bene. Dobbiamo prendere tutti consapevolezza che alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo».
    Domani si gioca a Milano: che partita si aspetta? «Difficile e lunga, come del resto ci aspettavamo lo fosse quella con Monza. Dobbiamo aspettarci una partita che finirà sul filo di lana, vorrà dire che le due squadre sono molto vicine nei punteggi, dovremo essere consapevoli e aver voglia di giocare anche in queste situazioni e cioè senza grandi margini di vantaggio nel punteggio». LEGGI TUTTO

  • in

    Lorenzo Bernardi richiama Piacenza: “Non ne usciremo senza soffrire”

    Di Stefano Benzi
    La Gas Sales Bluenergy Piacenza subisce la quinta sconfitta in nove partite e analizza per l’ennesima volta una partita da due volti terribilmente contrastanti: una squadra che sa giocare e sa attaccare con personalità offrendo sprazzi di ottima pallavolo, ma anche quella stessa squadra che se si trova sotto pressione si chiude in un angolo e comincia a sbagliare complicandosi terribilmente la vita.
    Una ricezione al 17%, un quarto set disastroso in attacco e in difesa: sedici battute sbagliate… Considerando solo gli errori Piacenza ha regalato un set e mezzo agli avversari. Troppo.
    Lorenzo Bernardi ne parla non senza masticare amaro: “C’è tanto lavoro da fare e l’unica consapevolezza è che dovremo riuscire a farlo tutto se vogliamo portare questa squadra a giocare per quelle che sono le sue caratteristiche. Nel primo set abbiamo avuto 17 opportunità di break point e ne abbiamo sfruttate solo quattro ma quello che è peggio è stato il modo in cui siamo crollati nel quarto set. Difendevamo e facevamo invasione, attaccavamo e schiacciavamo fuori, per non parlare degli errori al servizio. Alla fine loro si sono limitati a sfruttare quello che noi abbiamo regalato. E non va bene.
    Bernardi fatica a mantenere la squadra sul filo di una tensione agonistica ideale: “Non siamo mai riusciti a mantenere una certa continuità nemmeno quando ci siamo trovati avanti di cinque punti – prosegue il tecnico – basta che ci mettano sotto pressione con uno o due break e vengono fuori delle fragilità sulle quali dobbiamo ancora lavorare molto. Ci sono aspetti tecnici che a poco a poco verranno messi a punto ma ci sono anche degli aspetti mentali sui quali dobbiamo assolutamente migliorare.
    Eppure la squadra lavora: “In allenamento le cose vanno bene, l’attenzione è notevole, così come l’intensità. Ma quando affronti una squadra che ha forti individualità devi anche sapere affrontare tutte le variabili che un match comporta. Dobbiamo essere più pronti. Non sappiamo sfruttare le occasioni che ci vengono concessi, ci complichiamo la vita”.
    Quello che si è visto nel quarto set è l’aspetto più urgente da correggere: “Le cose sono cominciate ad andare male – conclude Bernardi – e i giocatori si sono chiusi a riccio. É emersa non solo la difficoltà di giocare ma anche di comunicare. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che non usciremo da una situazione del genere senza soffrire, il percorso è questo e dobbiamo affrontarlo tutto senza scorciatoie. Dobbiamo avere la consapevolezza di quello che dobbiamo fare ma dobbiamo avere anche la voglia di sporcarci le mani e affrontare le difficoltà per quello che sono e per come si presentano”.
    Intanto al PalaBanca si è rivisto Hierrezuelo, sorridente e disteso dopo la grande paura del ricovero di due settimane fa a seguito di un malore. Ancora non è un condizione di riprendersi ad allenarsi: “Sto meglio” si è limitato a dire il giocatore che in campo è stato sostituito ancora una volta da Baranowicz. LEGGI TUTTO

  • in

    Lo scontro Sirci-Bernardi passa ora al Tribunale del lavoro

    Di Redazione
    La “guerra” tra la Sir di Gino Sirci e il tecnico Lorenzo Bernardi è arrivata ad una prima conclusione. L’interruzione del rapporto professionale era stata al quanto burrascosa: il contratto si sarebbe dovuto risolvere a giugno 2020, ma l’allenatore è stato sollevato dall’incarico un anno prima, a giugno 2019. Perugia, in seguito, aveva portato davanti al Tribunale civile la questione, chiedendo al giudice di dichiarare la legittimità della risoluzione unilaterale del contratto. Inoltre, a Bernardi era stato chiesto un risarcimento di mezzo milione di euro. Di contro, il tecnico si era rivolto alla magistratura del lavoro, come riporta La Nazione Umbria.
    Qualche giorno fa, il giudice Antonio Contini ha dichiarato che nel rapporto tra la Sir e Lorenzo Bernardi sono “sussistenti gli elementi della parasubordinazione“, rinviando gli atti al presidente del Tribunale affinchè vengano assegnati al “giudice competente”, quello del lavoro.
    Inoltre, nel provvedimento si legge:
    “Il rapporto contempla sicuramente una prestazione continuativa, in quanto non occasionale e perdurante nel tempo; è infatti pattuita (e a quanto consta incontestatamente eseguita fino alla risoluzione) una prestazione biennale per le stagioni sportive 2018-2019; è descritta una prestazione esclusivamente personale, atteso che il prestatore si obbligava individualmente e personalmente in ragione delle sue specifiche competenze tecniche (…)“.
    Di conseguenza, una vittoria parziale per Lorenzo Bernardi. Ora starà al giudice del lavoro stabilire, nelle successive udienze, come concludere la vicenda. LEGGI TUTTO